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Prof.

Roberto Agnello EDIZIONE 2021

Università degli Studi «LUMSA» - Dipartimento di Giurisprudenza di Palermo


Corso di laurea Magistrale in economia e management
DOCENTE - PROF. ROBERTO AGNELLO

ECONOMIA E BILANCIO DELLE


PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
Prof. Roberto Agnello Corso di economia e bilancio delle pubbliche amministrazioni

Quaderno n.2

IL SISTEMA DI CONTABILITÀ
DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

Prof. Roberto Agnello Corso di economia e bilancio delle pubbliche amministrazioni

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Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2021

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LA CONTABILITÀ PUBBLICA

Origine e finalità Metodologia contabile


ì La contabilità pubblica ha la sua origine storica ì La contabilità pubblica rileva le azioni in partita
in Inghilterra, nel periodo in cui si è realizzata la semplice, in cui è possibile:
transizione dalla monarchia assoluta a quella § identificare la natura della decisione;
costituzionale.
§ seguire le informazioni sui valori (entrate/uscite)
nelle diverse fasi in cui la decisione si sviluppa e
ì Da sempre la contabilità pubblica ha natura produce i propri effetti;
finanziaria e persegue una finalità
§ non effettuare rettifiche di assestamento di fine
“autorizzativa”: periodo (come avviene in co.ge)
§ all’entità complessiva di entrate e spese;
§ all’articolazione della spesa per natura e/o ì La contabilità pubblica rileva in modo: obbligatorio
per destinazione – cronologico –sistematico.
§ alla natura e alla provenienza delle entrate
ì La contabilità pubblica accoglie due serie di valori:
§ all’utilizzo democratico dell’utilizzo dei fondi
§ Le entrate: mezzi finanziari che si renderanno
pubblici
disponibili per la realizzazione dei programmi
che si intendono attuare.
ì Nella contabilità pubblica si rilevano gli effetti
§ Le uscite: risorse finanziarie che saranno
finanziari delle relazioni di scambio tra il utilizzate e il cui impiego è strumentale al
Settore Pubblico allargato e terze economie. perseguimento degli obiettivi politici posti.

LA CONTABILITÀ FINANZIARIA (CO.FI)

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Fatta eccezione per le Aziende del Servizio Sanitario Nazionale, tutte le amministrazioni
pubbliche adottano, la contabilità finanziaria (acronimo Co.Fi.) e la stessa pertanto:

§ costituisce il sistema contabile principale e fondamentale per fini autorizzatori e


di rendicontazione della gestione;

§ rileva le obbligazioni, attive e passive, gli incassi ed i pagamenti riguardanti tutte


le transazioni poste in essere da una amministrazione pubblica, anche se non determinano
flussi di cassa effettivi.

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La contabilità finanziaria
CONFRONTO CONTABILITÀ FINANZIARIA – ECON. PATRIMONALE

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CONTABILITÀ FINANZIARIA – CO.FI. Contabilità economico patrimoniale

Finalità FUNZIONE Finalità Gestione e valutazione


principale AUTORIZZATIVA principale economicità

Tecnica di PARTITA Tecnica di


rilevazione SEMPLICE rilevazione Partita Doppia

Momento BILANCIO DI Momento


Bilancio consuntivo
topico PREVISIONE topico

La contabilità finanziaria
FASI DI CONTABILIZZAZIONE DELLE ENTRATE E DELLE USCITE

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N.3 FASI PER LE ENTRATE N.4 FASI PER LE USCITE (SPESE)

IMPEGNO
ACCERTAMENTO

LIQUIDAZIONE
RISCOSSIONE
ORDINAZIONE

VERSAMENTO
PAGAMENTO

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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA - ENTRATE


Fase di accertamento dell’entrata e relativa imputazione contabile

Fondatezza
ì L’accertamento costituisce la prima fase della gestione
Certezza dell’entrata attraverso la quale il funzionario
pubblico, sulla base di idonea e comprovante
Competenza documentazione a lui pervenuta,
ì VERIFICA:
a) la ragione del credito;
ACCERTAMENTO b) la sussistenza di un idoneo titolo giuridico che da
DI ENTRATA luogo all’obbligazione attiva;
c) l’individuazione del soggetto debitore;
d) l’ammontare della somma da incassare;

ì FISSA la scadenza in cui deve essere incassata la somma


in entrata.

ì PROVVEDE all’annotazione nel sistema di scritture


contabili.
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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA - ENTRATE


Fase di accertamento dell’entrata e relativa imputazione contabile

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ì NEL BILANCIO: l’iscrizione di un accertamento deve avvenire in


relazione al criterio della scadenza del credito rispetto a ciascun
Principio di competenza esercizio finanziario: l’accertamento delle entrate deve essere
finanziaria potenziata
effettuato nell’esercizio in cui sorge l’obbligazione attiva
con imputazione contabile all’esercizio in cui scade il
credito.

ì NEL BILANCIO: le entrate accertate che risultano essere di


Principio di prudenza dubbia e difficile esazione devono essere accertate per intero e
iscritte a netto del fondo svalutazioni crediti

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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA - ENTRATE


Fasi di riscossione e di versamento delle entrate

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ì La riscossione consiste nel materiale introito da parte


RISCOSSIONE dell’Istituto cassiere delle somme dovute all’Ente ed è disposta a
DI ENTRATA mezzo di ordinativo di incasso.

ì L’ordinativo d’incasso è sottoscritto dal soggetto responsabile e


deve contenere:
§ l’indicazione del debitore;
§ l’ammontare della somma da riscuotere;
§ la causale;
§ gli eventuali vincoli di destinazione delle somme;
§ l’indicazione della risorsa o del capitolo di bilancio cui è riferita
l’entrata distintamente per residui o competenza;
§ la codifica;
§ il numero progressivo;
§ l’esercizio finanziario e la data di emissione;
§ la codifica SIOPE (Sistema informativo sulle operazioni degli enti
pubblici).

LA CONTABILITÀ FINANZIARIA - ENTRATE


Fasi di riscossione e di versamento delle entrate

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segue L’istituto cassiere deve accettare, senza pregiudizio per i diritti dell’Ente, la
RISCOSSIONE riscossione di ogni somma, versata in favore della stessa, anche senza la
DI ENTRATA preventiva emissione di ordinativo d’incasso. In tale ipotesi il cassiere ne
dà immediata comunicazione all’Ente, richiedendo la
regolarizzazione.

ì Per tutte le entrate riscosse dal tesoriere/cassiere, il servizio


VERSAMENTO economico finanziario dell’Ente emette i relativi ordinativi
DI ENTRATA d’incasso da registrarsi in contabilità entro 60 giorni
dall’incasso, attribuendoli all’esercizio in cui l’incasso è stato
effettuato (anche nel caso di esercizio provvisorio del bilancio):
§ gli ordinativi di incasso che si riferiscono ad entrate di competenza dell’esercizio
in corso sono tenuti distinti da quelli relativi ai residui;
§ gli ordinativi d’incasso non riscossi entro il termine dell’esercizio sono restituiti
dal cassiere all’Ente per la riscossione in conto residui.

ì Le entrate accertate e non riscosse costituiscono i residui attivi


Residuo Attivo
da iscrivere nel bilancio di previsione dell’esercizio successivo.

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ì
SIOPE
Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici APPROFONDIMENTI

Il SIOPE è un sistema di rilevazione telematica degli incassi e dei pagamenti effettuati dai
tesorieri di tutte le amministrazioni pubbliche, che nasce dalla collaborazione tra la Ragioneria
Generale dello Stato, la Banca d'Italia e l'ISTAT, in attuazione dall'articolo 28 della legge n.
289/2002, disciplinato dall’articolo 14, commi dal 6 all’11, della legge n. 196 del 2009.

Il SIOPE risponde all'esigenza di:


• migliorare, rispetto al precedente sistema di rilevazione dei flussi di cassa, la conoscenza
dell'andamento dei conti pubblici, sia sotto il profilo della quantità delle informazioni disponibili, sia
sotto il profilo della tempestività;

• superare, attraverso una codifica uniforme per tipologia di enti, le differenze tra i sistemi contabili
attualmente adottati dai vari comparti delle amministrazioni pubbliche, senza incidere sulla
struttura dei bilanci degli enti in questione.

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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA - USCITE


Fasi di impegno di spesa

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ì L’impegno costituisce la fase della spesa con la quale viene


IMPEGNO DI
SPESA
riconosciuta un’obbligazione giuridica passiva, determinata la
ragione del debito, la somma da pagare, il soggetto creditore, la
specificazione del vincolo costituito sullo stanziamento di bilancio
e la data di scadenza.

ì Ogni procedimento amministrativo che comporta spesa deve


trovare, fin dall’avvio, la relativa attestazione di copertura finanziaria
ed essere prenotato nelle scritture contabili dell’esercizio
individuato nel provvedimento che ha originato il procedimento di
spesa.

ì Alla fine dell’esercizio, le prenotazioni alle quali non hanno fatto


Principio di competenza seguito obbligazioni giuridicamente perfezionate e scadute
finanziaria potenziata
sono cancellate quali economie di bilancio.

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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA - USCITE


Fasi di impegno di spesa

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segue ì Con l’approvazione del bilancio e successive variazioni, e senza la


IMPEGNO DI necessità di ulteriori atti, costituiscono impegno sui relativi
SPESA stanziamenti le risorse impiegate:
a. per il trattamento economico tabellare già attribuito al personale dipendente
e per i relativi oneri riflessi;
b. per le rate di ammortamento dei mutui e dei prestiti, interessi di
preammortamento ed ulteriori oneri accessori;
c. per le obbligazioni assunte in base a contratti o disposizioni di legge.

ì Quando la prenotazione di impegno è riferita a procedure di gara


bandite prima della fine dell’esercizio e non concluse entro la
prenotazione confluisce nella parte vincolata dell’avanzo di
amministrazione.

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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA - USCITE


Fasi di impegno di spesa

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segue ì A fronte degli oneri connessi ad obbligazioni negoziali


IMPEGNO DI pluriennali correlate a prestazioni a carico di terzi, può essere
SPESA assunta una prenotazione di impegno globale, provvedendo ad
annotarlo, con idonee evidenze anche informatiche, nel partitario
degli impegni.
A carico del singolo esercizio è assunto, invece, un effettivo impegno
Fondo pluriennale pari alle obbligazioni connesse alle prestazioni effettivamente rese
vincolato nell’esercizio per le quali viene riconosciuta un’obbligazione giuridica
di dover pagare.

ì Gli impegni sono assunti dai titolari dei centri di responsabilità,


nell’ambito delle dotazioni loro assegnate.

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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA - USCITE


Fasi di impegno di spesa

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segue ì Possono essere assunte prenotazioni di impegno globale se


IMPEGNO DI sussistono, congiuntamente, le seguenti condizioni:
SPESA
a. nel bilancio di previsione annuale risulta stanziata la spesa relativa alle
obbligazioni connesse a prestazioni che saranno effettivamente rese
nell’esercizio;
b. nel bilancio di previsione annuale risulta un accantonamento di importo
pari alla spesa relativa alle prestazioni che saranno rese negli esercizi
successivi;
c. nel bilancio pluriennale risulta stanziata la spesa per le obbligazioni
connesse alle prestazioni che saranno rese negli esercizi successivi.

ì Costituiscono economia le minori spese sostenute rispetto


all’impegno assunto nel corso dell’esercizio, verificate con la
conclusione della fase della liquidazione.

ì Chiuso col 31 dicembre l’esercizio finanziario, nessun impegno


può essere assunto a carico del predetto esercizio.

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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA - USCITE


Fasi di impegno di spesa

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ì La liquidazione costituisce la fase del procedimento di spesa con


LIQUIDAZIONE
DI SPESA
cui, in base ai documenti ed ai titoli atti a comprovare il diritto del
creditore, si determina la somma da pagare nei limiti
dell’ammontare dell’impegno definitivo assunto.

ì La liquidazione è disposta sulla base della documentazione


necessaria a comprovare il diritto del creditore, a seguito del
riscontro operato sulla regolarità della fornitura o della
prestazione e sulla rispondenza della stessa ai requisiti quantitativi
e qualitativi, ai termini ed alle condizioni pattuite.

ì Il responsabile incaricato dei Servizi Finanziari effettua i


controlli ed i riscontri amministrativi, contabili e fiscali sugli atti
di liquidazione e qualora ne rilevino delle irregolarità rimettono
l’atto di liquidazione al soggetto competente senza procedere
all’emissione del mandato.

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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA - USCITE


Fase di ordinazione di pagamento

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ì Il pagamento delle spese è ordinato entro i limiti delle


ORDINAZIONE
DI PAGAMENTO
previsioni di cassa, mediante l’emissione di mandati di pagamento
numerati in ordine progressivo tratti sull’istituto di credito
incaricato del servizio di cassa:
§ consiste nella disposizione impartita al tesoriere dell’ente di
provvedere al pagamento ad un soggetto specificato.
§ è detta mandato di pagamento o ordine di pagamento e deve
contenere tutti gli elementi informativi previsti dall’ordinamento e da
eventuali altre disposizioni normative e regolamentari.

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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA - USCITE


Fase di pagamento

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ì Con il pagamento, che è la fase finale del procedimento di erogazione


PAGAMENTO della spesa, il tesoriere dell’ente dà esecuzione all’ordine
DELLA SPESA contenuto nel mandato di pagamento con le modalità indicate nei
mandati stessi e nel rispetto delle norme regolamentari e della
convenzione di tesoreria.

ì I mandati di pagamento, firmati dal Direttore generale o dai suoi


delegati, contengono ordinariamente i seguenti elementi:
a. il numero progressivo del mandato per esercizio finanziario e la data di emissione;
b. il capitolo su cui la spesa è imputata e la relativa disponibilità, distintamente per competenza
o residui e la codifica;
c. l’indicazione del creditore e, se si tratta di persona diversa, del soggetto tenuto a rilasciare
quietanza, nonché ove richiesto, il relativo codice fiscale o la partita IVA;
d. l’ammontare della somma dovuta e la scadenza, qualora sia prevista dalla legge o sia stata
concordata con il creditore;
e. la causale e gli estremi dell’atto esecutivo che legittima l’erogazione della spesa;
f. le eventuali modalità agevolative di pagamento se richieste dal creditore;
g. il rispetto degli eventuali vincoli di destinazione e la codifica SIOPE.

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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA - USCITE


Fase di pagamento

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Segue ì I mandati che si riferiscono alla competenza sono tenuti distinti


PAGAMENTO da quelli relativi ai residui.
DELLA SPESA
ì I mandati di pagamento non pagati entro il termine dell’esercizio
sono restituiti dal cassiere all’Ente per il pagamento in conto
residui.
Residuo Passivo
ì Le spese impegnate e non ordinate e quelle ordinate e non pagate
costituiscono i residui passivi da iscriversi tra le passività della
situazione patrimoniale e nel bilancio di previsione dell’esercizio
successivo.

ì I pagamenti effettuati dal tesoriere per azioni esecutive non


Principio di competenza
finanziaria potenziata regolarizzati devono essere imputati all’esercizio in cui sono stati
eseguiti.

La documentazione della spesa e i relativi mandati sono conservati per almeno dieci anni
secondo quanto stabilito dal Codice dell’amministrazione digitale.

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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA
La gestione dei residui

La gestione della competenza (esercizio corrente) è separata da quella dei residui (esercizio
precedente):

ì I residui attivi sono entrate accertate ma non ancora riscosse che, in forza dell’applicazione
del principio di competenza finanziario rafforzato, corrispondono a crediti dell’Ente verso terzi.

ì I residui passivi sono spese impegnate ma non ancora pagate che, in forza dell’applicazione del
principio di competenza finanziario rafforzato, corrispondono a debiti dell’Ente verso terzi.

ì Le economie/diseconomie:
§ di stanziamento (o in conto competenza): importi stanziamenti – importi accertati (impegnati).
§ di riscossione/pagamento: importi riscossioni (pagati) di competenza < di accertamenti (impegni)
oppure riscossioni di competenza > di accertamenti (pagamenti).
§ in conto residui: rettifica dei valori dei residui iniziali (incremento o diminuzione).

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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA
La gestione dei residui

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ì Tutte le amministrazioni pubbliche effettuano annualmente una ricognizione dei residui


attivi e passivi diretta a verificare:
§ la fondatezza giuridica dei crediti accertati e dell’esigibilità del credito;
§ l’affidabilità della scadenza dell’obbligazione prevista in occasione dell’accertamento o
dell’impegno;
§ il permanere delle posizioni debitorie effettive degli impegni assunti;
§ la corretta classificazione e imputazione dei crediti e dei debiti in bilancio.

ì Per i crediti di dubbia e difficile esazione accertati nell’esercizio è effettuato un


accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità, vincolando una quota
dell’avanzo di amministrazione.

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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA
Sistema di contabilità integrata finanziaria ed economico-patrimoniale

ì Gli enti pubblici in contabilità finanziaria devono adottare un


COFI - COGE sistema contabile integrato, che garantisca la registrazione
unitaria, completa, cronologica delle operazioni di gestione
nell’aspetto finanziario, economico e patrimoniale.

ì L’affiancamento tra i due sistemi di contabilità è realizzato


mediante l’adozione del comune piano dei conti integrato
che consente l’integrazione tra le rilevazioni contabili di natura
finanziaria e quelle economico-patrimoniali. I due sistemi contabili
compongono il sistema contabile integrato.

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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA
Il piano deiIl conti: struttura
piano dei conti integrato

Il piano dei conti, mediante il sistema di Definizione dei principi contabili Matrice di transizione/corre
contabilità integrata persegue le seguenti
finalità: Le modalità di redazione del pian
non erano chiare.
PIANO FINANZIARIO - PF
a. l'armonizzazione del sistema

Applicabile agli enti in contabilità finanziaria


contabile tra le amministrazioni Variazioni numerarie che non L’affiancamento alla contabilità
alimentano CE e/o SP patrimoniale si spingeva perché
pubbliche;

PIANO DEI CONTI INTEGRATO


bilancio.
Voci del Piano finanziario che
b. l'integrazione e la coerenza tra le alimentano il CE e/o lo SP Si è invece lavorato a una strut
sono registrate contestualment
rilevazioni contabili; riconciliazione ex post.
c. il consolidamento nelle fasi di CO.FI e Voci di attivo e passivo Voci di costi e ricavi alimentate
La correlazione tra le scritture
CO.GE, nonché il monitoraggio in corso alimentate direttamente dal PF direttamente dal PF
quelle tipiche della contabilità ec
d'anno degli andamenti di finanza Voci dello SP non alimentate da Voci del CE non alimentate da quanto più si articola il PF.
pubblica; variazioni numerarie variazioni numerarie
Tali correlazioni sono stabilite ex
Pertanto l’applicazione del PDC
d. una maggiore tracciabilità delle STATO PATRIMONIALE - SP CONTO ECONOMICO - CE abituati alla sola tenuta dell
informazioni. autoformazione.
M. Anzalone, [2013], Il processo di armonizzazione delle amministrazioni pubbliche: il piano
dei conti integrato, la Finanza locale, Maggioli.
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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA
Sistema di contabilità integrata finanziaria ed economico-patrimoniale

ì Il sistema di contabilità economico-patrimoniale affianca, con


COFI - COGE finalità soltanto conoscitive quello di contabilità finanziaria
(sistema principale);

ì Al fine di consentire la rilevazione congiunta (Co.FI – Co.Ge.)


dei fatti di gestione, in linea generale:
§ ACCERTAMENTO DI COMPETENZA à Ricavi/proventi sono
imputati alla competenza economica nell’esercizio in cui è stato
registrato l’accertamento delle entrate in Co.Fi.
§ LIQUIDAZIONE à Costi/oneri sono imputati alla competenza
economica nell’esercizio in cui è stata registrata la liquidazione delle
spese in Co.Fi.

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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA
Sistema di contabilità integrata finanziaria e analitica

ì La contabilità analitica è di supporto alle decisioni dell’ente


COAN pubblico secondo criteri di competenza economica, assicurando
che le risorse siano impiegate in maniera efficiente ed efficace per
il raggiungimento dei fini istituzionali dell’Ente, anche attraverso
l’analisi degli scostamenti tra obiettivi fissati in sede di
programmazione e risultati conseguiti.

ì Il sistema della contabilità economica degli enti pubblici,


fondato su rilevazioni analitiche per centri di responsabilità, ha
come componenti fondamentali le voci economiche del piano dei
conti integrato, i centri di responsabilità (programmi, servizi,
prestazioni e attività erogate, ecc).

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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA
Le rilevazioni finanziarie

ì L’Ente pubblico cura la tenuta delle rilevazioni finanziarie nelle seguenti scritture:

a. partitario degli accertamenti, contenente lo stanziamento iniziale e le variazioni successive, le


somme accertate, quelle riscosse e quelle rimaste da riscuotere per ciascun capitolo di entrata;

b. partitario degli impegni, contenente lo stanziamento iniziale e le variazioni successive, le somme


impegnate, quelle pagate e quelle rimaste da pagare per ciascun capitolo; in apposita sezione sono
evidenziate le prenotazioni di impegno;

c. partitario dei residui contenente, per capitolo ed esercizio di provenienza, la consistenza dei residui
all’inizio dell’esercizio, le somme riscosse o pagate, le variazioni positive o negative, le somme rimaste da
riscuotere o da pagare;

d. giornale cronologico degli ordinativi di incasso e dei mandati (c.d. giornale di cassa);

e. giornale riassuntivo (eventuale) degli ordinativi di incasso e dei mandati emessi dagli uffici decentrati.

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A seconda del tipo di Ente pubblico la verifica potrebbe anche dover riguardare l’esistenza e la
regolare tenuta dei seguenti libri o registri:

§ registro degli inventari, nel quale vanno riportati i beni mobili ed i beni immobili posseduti, le
caratteristiche ed il loro valore;

§ registro dei beni di facile consumo;

§ registro di magazzino, nel quale sono riportate le materie prime, le merci ed i prodotti in
dotazione all’ente;

§ registro dei contratti nel quale vanno annotati, in ordine cronologico, i contratti di fornitura di
beni e servizi e prestazioni d’opera sottoscritti;

§ registro di protocollo nel quale viene annotata tutta la movimentazione della corrispondenza in
entrata ed in uscita;

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• Entrate accertate ma non ancora riscosse (crediti) • Entrate che l’Ente ha diritto a percepire nel corso dell’anno
• Uscite impegnate ma non ancora pagate (debiti) • Spese che l’Ente ha l’obbligo di pagare nel corso dell’anno

Gestione residui dal 01.01 (XX-n) al 31.12. (XX - 1) Gestione di competenza 01.01.(XX) – 31.12.(XX)

Gestione di cassa 01.01.(XX-n) al 31.12.(XX)

• Sono tutte le Entrate e Uscite effettivamente incassate e pagate dall’Ente: sia quelle in «conto residui» che
quelle in «conto competenza», ovvero a prescindere da quando è sorto il diritto a percepire e l’obbligo a pagare le
somme di denaro.

I concetti di gestione di:


«cassa» – «competenza» - «residuo»

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Le «FASI» integrate di rilevazione

patrimoniale

patrimoniale
economico

economico
finanziario

finanziario
Entrata Spesa

Sistema

Sistema

Sistema

Sistema
(Ciclo attivo) (Ciclo passivo)
Fasi Finanziarie Fasi Finanziarie
Previsione X - Previsione X -
Impegno X -
Accertamento/liquidazione X X
Liquidazione X X
Fasi monetarie Fasi monetarie
Riscossione X X
Ordinazione/pagamento X X
Versamento X X

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La contabilità finanziaria
CONFRONTO CONTABILITÀ FINANZIARIA – ECON. PATRIMONALE

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LA TESORERIA DELLO STATO

q Nel 2017, oltre alla Tesoreria centrale, sono attive 32


La Tesoreria dello Stato è un
sistema organizzato che effettua Tesorerie.
riscossioni e pagamenti per conto q La Banca d’Italia, in qualità di tesoriere dello Stato,
dell’amministrazione statale e di provvede agli incassi e ai pagamenti relativi alla
altre pubbliche amministrazioni. gestione del bilancio statale, oltre ad altre
operazioni di incasso e pagamento relative a fondi
o Il servizio è affidato dalla gestiti sui conti aperti presso la tesoreria statale, a
legge alla Banca d'Italia. operazioni che la tesoreria anticipa per conto del
o I rapporti tra la Banca e il bilancio statale, a operazioni per la gestione della
MEF sono regolati da liquidità.
apposite convenzioni. q Parallelamente un ruolo di rilievo nell’ambito del
servizio di tesoreria dello Stato è svolto anche da
o La Banca d'Italia svolge il servizio
Poste Italiane s.p.a., che si avvale della propria rete
di tesoreria con le proprie
capillare di uffici presenti sul territorio per
strutture amministrative –
l’esecuzione operazioni di incasso e pagamento per
Tesorerie – presenti sul
conto dello Stato e di altre amministrazioni pubbliche
territorio.
e per la raccolta del risparmio postale. Il servizio è
regolato tramite apposite convenzioni stipulate tra il
MEF e Poste Italiane.
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LA TESORERIA DEGLI ENTI LOCALI

LA TESORERIA – TESTO UNICO DEGLI ENTI LOCALI (TUEL)

Il servizio di tesoreria consiste nel complesso di operazioni legate alla gestione finanziaria dell'ente
locale e finalizzate in particolare alla riscossione delle entrate, al pagamento delle spese, alla custodia di
titoli e valori ed agli adempimenti connessi previsti dalla legge, dallo statuto, dai regolamenti dell'ente o da
norme pattizie.

Gli enti locali hanno un servizio di tesoreria che può essere affidato:

a. per i comuni capoluoghi di provincia, le province, le città metropolitane, ad una banca autorizzata a
svolgere l'attività di cui all'articolo 10 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385;

b. per i comuni non capoluoghi di provincia, le comunità montane e le unioni di comuni, anche a società
per azioni regolarmente costituite con capitale sociale interamente versato non inferiore a
cinquecentomila euro, aventi per oggetto la gestione del servizio di tesoreria e la riscossione
dei tributi degli enti locali e che alla data del 25 febbraio 1995 erano incaricate dello svolgimento del
medesimo servizio a condizione che il capitale sociale risulti adeguato a quello minimo richiesto dalla
normativa vigente per le banche di credito cooperativo;

c. altri soggetti abilitati per legge.

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LA TESORERIA - TUEL

L'affidamento del servizio viene effettuato mediante le procedure ad evidenza pubblica stabilite nel
regolamento di contabilità di ciascun ente, con modalità che rispettino i princìpi della concorrenza.
Qualora ricorrano le condizioni di legge, l'ente può procedere, per non più di una volta, al rinnovo del
contratto di tesoreria nei confronti del medesimo soggetto.

Il rapporto viene regolato in base ad una convenzione deliberata dall'organo consiliare dell'ente.

La convenzione di cui al comma 2 può prevedere l’obbligo per il tesoriere di accettare, su apposita istanza
del creditore, crediti pro soluto certificati dall’ente ai sensi del comma 3-bis dell’articolo 9 del decreto-
legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.

Responsabilità del tesoriere.


Per eventuali danni causati all'ente affidante o a terzi il tesoriere risponde con tutte le proprie attività e
con il proprio patrimonio. Il tesoriere è responsabile di tutti i depositi, comunque costituiti, intestati
all'ente.

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LA TESORERIA - TUEL

Gestione informatizzata del servizio di tesoreria

• Il servizio di tesoreria può essere viene gestito con metodologie e criteri informatici e con l’uso di
ordinativi di pagamento e di riscossione informatici, in luogo di quelli cartacei, le cui evidenze
informatiche valgono a fini di documentazione, ivi compresa la resa del conto del tesoriere.

• La convenzione di tesoreria può prevedere che la riscossione delle entrate e il pagamento delle spese
possano essere effettuati, oltre che per contanti presso gli sportelli di tesoreria, anche con le
modalità offerte dai servizi elettronici di in caso e di pagamento interbancari.

• Gli incassi effettuati dal tesoriere mediante i servizi elettronici interbancari danno luogo al
rilascio di quietanza o evidenza bancaria ad effetto liberatorio per il debitore; le somme rivenienti
dai predetti incassi sono versate alle case dell’ente, con rilascio della quietanza, non appena si rendono
liquide ed esigibili in relazione ai servizi elettronici adottati e comunque nei tempi previsti nella
predetta convenzione di tesoreria.

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LA TESORERIA – PRINCIPI

In nessun caso il tesoriere dell’ente può rifiutare la riscossione di entrate.

Nel caso di riscossioni senza ordinativi d’incasso, il tesoriere deve darne immediata comunicazione al
servizio finanziario e richiedere l’emissione dell’ordinativo d’incasso.

Le modalità di attuazione della “riscossione” rispettano i seguenti principi:

• certezza della somma riscossa e del soggetto versante;


• certezza della data del versamento e della causale;
• registrazione cronologica dei versamenti ed immodificabilità delle registrazioni stesse;
• costante verificabilità delle somme incassate e corrispondenza delle giacenze con le scritture contabili;
• obbligo del versamento degli incassi in tesoreria entro termini definiti dal regolamento di contabilità,
non superiori ai 15 giorni lavorativi;
• divieto di diverso utilizzo delle somme giacenti;
• tracciabilità delle operazioni nel caso di utilizzo di strumenti informatici anche in riferimento
all’identificazione degli operatori.

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LA TESORERIA – PRINCIPI

Gli incaricati della riscossione assumono la figura di agente contabile e sono soggetti alla
giurisdizione della Corte dei conti, a cui devono rendere il conto giudiziale, previa formale parificazione,
per il tramite dell’amministrazione di appartenenza, che vi provvede entro 60 giorni dall’approvazione del
rendiconto della gestione insieme con la trasmissione del conto del tesoriere.

Gli agenti contabili devono tenere un registro giornaliero delle riscossioni e versare all’amministrazione
per la quale operano gli introiti riscossi secondo la cadenza fissata dal regolamento di contabilità.

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ANTICIPAZIONE LIQUIDITA’

Le anticipazioni di liquidità sono definite dall’articolo 3, comma 17, della legge n. 350/2003, come

Ø “operazioni che non comportano risorse aggiuntive, ma consentono di superare, entro il limite
massimo stabilito dalla normativa statale vigente, una momentanea carenza di liquidità e di
effettuare spese per le quali è già prevista idonea copertura di bilancio”.

In altre parole l’anticipazione di liquidità è uno strumento utile:

• per far fronte al pagamento dei fornitori delle pubbliche amministrazioni, ovvero al
pagamento dei debiti certi liquidi ed esigibili;

• per rimettere nel sistema economico del paese un flusso finanziario utile a ridurre lo
stock di debiti che le pubbliche amministrazioni hanno verso i propri fornitori, con evidenti
benefici per il sistema economico dell'intero paese;

Le anticipazioni di liquidità non costituiscono indebitamento agli effetti dell’art. 119 della
Costituzione.

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Segue ANTICIPAZIONE LIQUIDITA’

PER LE ANTICIPAZIONI CHE DEVONO ESSERE CHIUSE ENTRO L’ESERCIZIO,

Ø la natura di “anticipazione di liquidità che non comporta risorse aggiuntive” è rappresentata


contabilmente dall’imputazione al medesimo esercizio dell’accertamento dell’entrata derivante
dall’anticipazione e dell’impegno di spesa concernente il rimborso.

PER LE ANTICIPAZIONI CHE NON DEVONE ESSERE CHIUSE ENTRO L’ESERCIZIO

Ø l’evidenza contabile della natura di anticipazione di liquidità è costituita dall’iscrizione di un


FONDO ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITA’ nel titolo 4 della spesa, di importo pari alle anticipazioni
di liquidità incassate nell'esercizio e non restituite, non impegnabile e pagabile, destinato a confluire nel
risultato di amministrazione, come quota accantonata.

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