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Economia e Bilancio Pubbliche Amministrazioni - Quaderno N.2
Economia e Bilancio Pubbliche Amministrazioni - Quaderno N.2
Quaderno n.2
IL SISTEMA DI CONTABILITÀ
DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
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Prof. Roberto Agnello EDIZIONE 2021
LA CONTABILITÀ PUBBLICA
Fatta eccezione per le Aziende del Servizio Sanitario Nazionale, tutte le amministrazioni
pubbliche adottano, la contabilità finanziaria (acronimo Co.Fi.) e la stessa pertanto:
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La contabilità finanziaria
CONFRONTO CONTABILITÀ FINANZIARIA – ECON. PATRIMONALE
La contabilità finanziaria
FASI DI CONTABILIZZAZIONE DELLE ENTRATE E DELLE USCITE
IMPEGNO
ACCERTAMENTO
LIQUIDAZIONE
RISCOSSIONE
ORDINAZIONE
VERSAMENTO
PAGAMENTO
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Fondatezza
ì L’accertamento costituisce la prima fase della gestione
Certezza dell’entrata attraverso la quale il funzionario
pubblico, sulla base di idonea e comprovante
Competenza documentazione a lui pervenuta,
ì VERIFICA:
a) la ragione del credito;
ACCERTAMENTO b) la sussistenza di un idoneo titolo giuridico che da
DI ENTRATA luogo all’obbligazione attiva;
c) l’individuazione del soggetto debitore;
d) l’ammontare della somma da incassare;
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segue L’istituto cassiere deve accettare, senza pregiudizio per i diritti dell’Ente, la
RISCOSSIONE riscossione di ogni somma, versata in favore della stessa, anche senza la
DI ENTRATA preventiva emissione di ordinativo d’incasso. In tale ipotesi il cassiere ne
dà immediata comunicazione all’Ente, richiedendo la
regolarizzazione.
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ì
SIOPE
Sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici APPROFONDIMENTI
Il SIOPE è un sistema di rilevazione telematica degli incassi e dei pagamenti effettuati dai
tesorieri di tutte le amministrazioni pubbliche, che nasce dalla collaborazione tra la Ragioneria
Generale dello Stato, la Banca d'Italia e l'ISTAT, in attuazione dall'articolo 28 della legge n.
289/2002, disciplinato dall’articolo 14, commi dal 6 all’11, della legge n. 196 del 2009.
• superare, attraverso una codifica uniforme per tipologia di enti, le differenze tra i sistemi contabili
attualmente adottati dai vari comparti delle amministrazioni pubbliche, senza incidere sulla
struttura dei bilanci degli enti in questione.
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La documentazione della spesa e i relativi mandati sono conservati per almeno dieci anni
secondo quanto stabilito dal Codice dell’amministrazione digitale.
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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA
La gestione dei residui
La gestione della competenza (esercizio corrente) è separata da quella dei residui (esercizio
precedente):
ì I residui attivi sono entrate accertate ma non ancora riscosse che, in forza dell’applicazione
del principio di competenza finanziario rafforzato, corrispondono a crediti dell’Ente verso terzi.
ì I residui passivi sono spese impegnate ma non ancora pagate che, in forza dell’applicazione del
principio di competenza finanziario rafforzato, corrispondono a debiti dell’Ente verso terzi.
ì Le economie/diseconomie:
§ di stanziamento (o in conto competenza): importi stanziamenti – importi accertati (impegnati).
§ di riscossione/pagamento: importi riscossioni (pagati) di competenza < di accertamenti (impegni)
oppure riscossioni di competenza > di accertamenti (pagamenti).
§ in conto residui: rettifica dei valori dei residui iniziali (incremento o diminuzione).
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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA
La gestione dei residui
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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA
Sistema di contabilità integrata finanziaria ed economico-patrimoniale
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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA
Il piano deiIl conti: struttura
piano dei conti integrato
Il piano dei conti, mediante il sistema di Definizione dei principi contabili Matrice di transizione/corre
contabilità integrata persegue le seguenti
finalità: Le modalità di redazione del pian
non erano chiare.
PIANO FINANZIARIO - PF
a. l'armonizzazione del sistema
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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA
Sistema di contabilità integrata finanziaria ed economico-patrimoniale
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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA
Sistema di contabilità integrata finanziaria e analitica
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LA CONTABILITÀ FINANZIARIA
Le rilevazioni finanziarie
ì L’Ente pubblico cura la tenuta delle rilevazioni finanziarie nelle seguenti scritture:
c. partitario dei residui contenente, per capitolo ed esercizio di provenienza, la consistenza dei residui
all’inizio dell’esercizio, le somme riscosse o pagate, le variazioni positive o negative, le somme rimaste da
riscuotere o da pagare;
d. giornale cronologico degli ordinativi di incasso e dei mandati (c.d. giornale di cassa);
e. giornale riassuntivo (eventuale) degli ordinativi di incasso e dei mandati emessi dagli uffici decentrati.
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A seconda del tipo di Ente pubblico la verifica potrebbe anche dover riguardare l’esistenza e la
regolare tenuta dei seguenti libri o registri:
§ registro degli inventari, nel quale vanno riportati i beni mobili ed i beni immobili posseduti, le
caratteristiche ed il loro valore;
§ registro di magazzino, nel quale sono riportate le materie prime, le merci ed i prodotti in
dotazione all’ente;
§ registro dei contratti nel quale vanno annotati, in ordine cronologico, i contratti di fornitura di
beni e servizi e prestazioni d’opera sottoscritti;
§ registro di protocollo nel quale viene annotata tutta la movimentazione della corrispondenza in
entrata ed in uscita;
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• Entrate accertate ma non ancora riscosse (crediti) • Entrate che l’Ente ha diritto a percepire nel corso dell’anno
• Uscite impegnate ma non ancora pagate (debiti) • Spese che l’Ente ha l’obbligo di pagare nel corso dell’anno
Gestione residui dal 01.01 (XX-n) al 31.12. (XX - 1) Gestione di competenza 01.01.(XX) – 31.12.(XX)
• Sono tutte le Entrate e Uscite effettivamente incassate e pagate dall’Ente: sia quelle in «conto residui» che
quelle in «conto competenza», ovvero a prescindere da quando è sorto il diritto a percepire e l’obbligo a pagare le
somme di denaro.
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patrimoniale
patrimoniale
economico
economico
finanziario
finanziario
Entrata Spesa
Sistema
Sistema
Sistema
Sistema
(Ciclo attivo) (Ciclo passivo)
Fasi Finanziarie Fasi Finanziarie
Previsione X - Previsione X -
Impegno X -
Accertamento/liquidazione X X
Liquidazione X X
Fasi monetarie Fasi monetarie
Riscossione X X
Ordinazione/pagamento X X
Versamento X X
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La contabilità finanziaria
CONFRONTO CONTABILITÀ FINANZIARIA – ECON. PATRIMONALE
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Il servizio di tesoreria consiste nel complesso di operazioni legate alla gestione finanziaria dell'ente
locale e finalizzate in particolare alla riscossione delle entrate, al pagamento delle spese, alla custodia di
titoli e valori ed agli adempimenti connessi previsti dalla legge, dallo statuto, dai regolamenti dell'ente o da
norme pattizie.
Gli enti locali hanno un servizio di tesoreria che può essere affidato:
a. per i comuni capoluoghi di provincia, le province, le città metropolitane, ad una banca autorizzata a
svolgere l'attività di cui all'articolo 10 del decreto legislativo 1° settembre 1993, n. 385;
b. per i comuni non capoluoghi di provincia, le comunità montane e le unioni di comuni, anche a società
per azioni regolarmente costituite con capitale sociale interamente versato non inferiore a
cinquecentomila euro, aventi per oggetto la gestione del servizio di tesoreria e la riscossione
dei tributi degli enti locali e che alla data del 25 febbraio 1995 erano incaricate dello svolgimento del
medesimo servizio a condizione che il capitale sociale risulti adeguato a quello minimo richiesto dalla
normativa vigente per le banche di credito cooperativo;
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LA TESORERIA - TUEL
L'affidamento del servizio viene effettuato mediante le procedure ad evidenza pubblica stabilite nel
regolamento di contabilità di ciascun ente, con modalità che rispettino i princìpi della concorrenza.
Qualora ricorrano le condizioni di legge, l'ente può procedere, per non più di una volta, al rinnovo del
contratto di tesoreria nei confronti del medesimo soggetto.
Il rapporto viene regolato in base ad una convenzione deliberata dall'organo consiliare dell'ente.
La convenzione di cui al comma 2 può prevedere l’obbligo per il tesoriere di accettare, su apposita istanza
del creditore, crediti pro soluto certificati dall’ente ai sensi del comma 3-bis dell’articolo 9 del decreto-
legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n. 2.
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LA TESORERIA - TUEL
• Il servizio di tesoreria può essere viene gestito con metodologie e criteri informatici e con l’uso di
ordinativi di pagamento e di riscossione informatici, in luogo di quelli cartacei, le cui evidenze
informatiche valgono a fini di documentazione, ivi compresa la resa del conto del tesoriere.
• La convenzione di tesoreria può prevedere che la riscossione delle entrate e il pagamento delle spese
possano essere effettuati, oltre che per contanti presso gli sportelli di tesoreria, anche con le
modalità offerte dai servizi elettronici di in caso e di pagamento interbancari.
• Gli incassi effettuati dal tesoriere mediante i servizi elettronici interbancari danno luogo al
rilascio di quietanza o evidenza bancaria ad effetto liberatorio per il debitore; le somme rivenienti
dai predetti incassi sono versate alle case dell’ente, con rilascio della quietanza, non appena si rendono
liquide ed esigibili in relazione ai servizi elettronici adottati e comunque nei tempi previsti nella
predetta convenzione di tesoreria.
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LA TESORERIA – PRINCIPI
Nel caso di riscossioni senza ordinativi d’incasso, il tesoriere deve darne immediata comunicazione al
servizio finanziario e richiedere l’emissione dell’ordinativo d’incasso.
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LA TESORERIA – PRINCIPI
Gli incaricati della riscossione assumono la figura di agente contabile e sono soggetti alla
giurisdizione della Corte dei conti, a cui devono rendere il conto giudiziale, previa formale parificazione,
per il tramite dell’amministrazione di appartenenza, che vi provvede entro 60 giorni dall’approvazione del
rendiconto della gestione insieme con la trasmissione del conto del tesoriere.
Gli agenti contabili devono tenere un registro giornaliero delle riscossioni e versare all’amministrazione
per la quale operano gli introiti riscossi secondo la cadenza fissata dal regolamento di contabilità.
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ANTICIPAZIONE LIQUIDITA’
Le anticipazioni di liquidità sono definite dall’articolo 3, comma 17, della legge n. 350/2003, come
Ø “operazioni che non comportano risorse aggiuntive, ma consentono di superare, entro il limite
massimo stabilito dalla normativa statale vigente, una momentanea carenza di liquidità e di
effettuare spese per le quali è già prevista idonea copertura di bilancio”.
• per far fronte al pagamento dei fornitori delle pubbliche amministrazioni, ovvero al
pagamento dei debiti certi liquidi ed esigibili;
• per rimettere nel sistema economico del paese un flusso finanziario utile a ridurre lo
stock di debiti che le pubbliche amministrazioni hanno verso i propri fornitori, con evidenti
benefici per il sistema economico dell'intero paese;
Le anticipazioni di liquidità non costituiscono indebitamento agli effetti dell’art. 119 della
Costituzione.
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