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Introduzione

Nella parte iniziale ( o meglio, nel Sommario) del lavoro si fatto cenno alla guida e al controllo di velivoli, Su tale argomento sono state fatte molte ricerche senza arrivare ad una soluzione definitiva Possiamo senzaltro dire che every commercial airplane relies heavily on the autopilot for daily flight. Lo scopo principale del seguente lavoro si basa sullipotesi che il sistema possa essere guidato e controllato da un umano . Questassunzione, esclusa una soluzione di tipo deterministico , che ammetta cio una guida in cui ogni movimento previsto in anticipo . Questa ipotesi non realistica . Si pu tuttavia considerare una certa libert nella guida, che consenta deviazioni da una traiettoria rigidamente determinata, ma imponga deviazioni contenute rigorosamente entro certi limiti accettabili. Deriva in modo ovvio , si potrebbe addirittura dire in modo connaturato con la logica fuzzy ( o comunque non deterministica) , che il sistema di controllo, se esclude il rigore, non pu che accettare una logica che ammetta delle deviazioni contenute entro un limite inferiore ed un limite superiore, Ne deriva ancora la necessit di un sistema di controllo pi rigido di un controllore fuzzy ( in definitiva, un controllore gerarchicamente superiore al primo, che possa controllare il controllore gerarchicamente inferiore. Il controllore gerarchicamente superiore basato sulla teoria dei grafi, teoria che molti matematici, e tra questi Bernard Russell, considerano la teoria dei grafi alla base della teoria delle relazioni, e pertanto della filosofia matematica) 1 Sul moto del fluido Lo studio del moto di un fluido , anche se particolarmente complesso, viene facilitato dalla disponibilit di una ricca bibliografia. Con l approccio della meccanica classica , il moto del fluido pu effettuarsi con il cosiddetto metodo lagrangiano Tale metodo prevede la scelta di un sistema di coordinate cartesiane (x,y,z) per cui la posizione della particella di fluido P data da x = xP (x0,y0,z0,t ) y = yP (x0,y0,z0,t ) z = zP (x0,y0,z0,t ) in cui (x0,y0,z0,t ) la posizione di P allistante iniziale t =0 La velocit del fluido data da u = x/t v = y/t w = z/t e infine le componenti dellaccelerazione sono date da ax = 2x/t2 ; ay = 2x/ t2 az = 2z/ t2 Il metodo lagrangiano prevede la studio di ogni elemento di fluido. Il metodo Euleriano richiede invece lo studio del fluido istante per istante, Si ha che le componenti della velocit del fluido sono date da
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u = u(x,y,z,t) v = v (x,y,z,t) w=w(x,y,z,t ) Il metodo euleriano fornisce una quantit di informazione superiore a quanto ne possa dare il metodo lagrangiano.Comunque la scelta del metodo dettata soprattutto dallo scopo della ricerca e dai mezzi in dotazione del ricercatore e dalla difficolt di trovare soluzioni.. In fig.1.7 rappresentato il flusso del fluido tra la superficie inferiore ( in quiete ) e quella superiore (Fig.1.7: Flow between a stationary (lower) and a moving (upper ) plate. Per quanto riguarda lanalisi dimensionale delle equazioni fluidodinamiche, va rilevato che le difficolt insite nelle equazioni consigliano di usare , con la maggior frequenza possibile grandezze dimensionali, a loro volta riferite a particolari grandezze. Il particolare Katz e Plotkin indicano come grandezze di riferimento L V T p0 f0 Reference lenght (e.g. wings chord) Reference speed (e.g. the free stream speed) Characteristic time ( e.g. one cycle of a periodic process or L/V) Reference pressare (e.g., free strema pressare, p ) Body force ( e.g. magnitudo of earthgraviytation, g)

Con lausilio di queste quantit caratteristiche possibie ritrovare le seguenti grandezze adimensionali, che si rivelano quale potente aiuto nella pratica: x* = x/L u*=u/V t* = t/T y*=y/L z* = z/L v*=v/V w*=w/V p*= p/ p0 f* = f/ f0

Un esempio molto significativo e rivelatore del vantaggio insito nelluso delle variabili dimensionali il seguente u/x = u/u* . u*/x* .x*/x = V/L (u*/x*) mentre la trasformata dellequazione della continuit per liquido incomprimibile V/L (u*/x*+ v*/y* + w*/z*) = 0 Ricordiamo ancora particolari numeri, che portano ciascuno il nome di uno studioso. Tra questi numeri sono di particolare importanza:

Stroual : St = L/(1/ )V = L/V in cui la frequenza di una occorrenza periodica . Il numero St generalmente molto piccolo. Froude : il numero di Froude dato da F = V/Lg Il numero di Eulero dato dal rapporto tra la pressione e la forza dinerzia .Esso si pu scrivere nella forma Eu = p0 V 2 Spesso usato il coefficiente Cp = ( p p0)/ V 2 Reynolds R e = V L/ = VL/

ove la cosiddetta viscosit cinematica. Particolare importanza rivela anche il cosiddetto numero di Mach M = V/ a in cui a la velocit del suono. Si ritrovano facilmente relazioni tra i diversi numeri ora indicati, relazioni che possono spesso rivelarsi abbastanza utili Lanalisi delle equazioni della fluidodinamica si rivela molto utile sotto diversi aspetti; in particolare i numeri di Reynold e di Mach appaiono in molti problemi di tipo ingegneristico. La figura n.1.14 , appare significativa dal punto di vista fisico, in quanto visualizza leffetto viscoso di un fluido ad elevato numero di Reinolds Viscous effects are not negligible ( 2 q>>1) 1) Fig.1.14 Viscous effects are negligible ( 2 q << Flow regions in a high Reynolds number flow

3 Neumann, Dirichelet

.Nella sintetica esposizione introduttiva, abbiamo rilevato la gran difficolt nellaffrontare per via analitica problemi di fluidodinamica. Alcuni artifici , quali, tra laltro, limpiego di variabili dimensionali portano a sensibili semplificazioni , tuttavia non tali da eliminare ogni forma di difficolt. Risultano in ogni caso preferibili i metodi che consentono di risolvere i problemi per via numerica E per opportuno riportare i teoremi di Kutta e Jukowski, con riferimento alla fig.3.15 e 3.16 Fig.3.15 Streamlines for the flow around a cylinder with circulation Fig.3.16: Notation used for the generalizes Kutta, Jukowski theorem Il teorema generalizzato di Kutta.- Jukowski recita: The resultant aerodynamic force in on incompressibile,inviscid, irrotational flow in an unbounded fluid is of magnitiude Q * per unit width, and acts in a direction normal to the free stream. Nel nostro problema (v. sommario ) entrano in gioco i problemi di Neumann e di Dirichelet Prima di affrontare lapplicazione al nostro caso , diamo qualche nozione introduttiva sullequazione di Laplace e sulle funzioni armoniche a) Consideriamo una funzione U(x,y,z) e lequazione differenziale alle derivate parziali 2U/x2 + 2U/y2 + 2U/z2 = 0 lequazione (1) detta equazione di Laplace Il primo membro dellequazione (1) si indica con il simbolo U e viene chiamato Operatore di Laplace o anche laplaciano agente sulla funzione U. Esso ha grande importanza in molti problemi della Fisica , ad esempio potenziale di interazione delle cariche elettriche in tutti i punti dello spazio esterni alle masse attrattive o esterni alle cariche che generano il campo. Tralasciando altri aspetti, pur se importanti, rileviamo che se la funzione U non dipende da una delle coordinate (ad esempio,z)allora la funzione (1) diventa 2U/x2 + 2U/y2 = 0 (2)
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e, come ovvio, la funzione U conserva lo stesso valore su ogni parallela allasse Z. per cui sufficiente limitare lo studio della funzione al piano XOY. Funzione armonica Una funzione che continua insieme alle derivate sino al secondo ordine in un determinato volume (D (Dominio tridimensionale) e che l soddisfa lequazione (1) , detta funzione armonica in (D) . Questa denominazione si usa anche per lequazione (2) per un dominio nel piano XOY. b) Nei problemi di fisica matematica la funzione U deve di solito verificare oltre allequazione (1) altre condizioni limite.In questo caso le condizioni iniziali non esistono. Smirnov pone come problema limite fondamentale per lequazione (1) quello di definire una funzione armonica nel dominio (D) essendo dati i suoi valori sulla superficie S di questo dominio (problema di Dirichelet) Nella formulazione del problema, per valori di U sulla superficie (S) si intendono i valori limite che U assume quando dallinterno del dominio ( D) si avvicina ai punti della superficie (S)

Problemi di Dirichelet and Newmann c) Problema interno di Dirichelet, si ha nel caso che il dominio finito si parla di problema interno di Dirichelet; altrimenti (dominio infinito) si parla di problema esterno su un piano In questultimo caso,occorre che la funzione abbia un limite finito quando il punto si allontana indefinitamente d) Esiste ancora il problema di trovare una funzione armonica che verifichi la condizione limite U/n
(S)

= f(M)

(4)

si chiama Problema di Neumann. esso si incontra in idrodinamica quando si studia il moto di un solido in un liquido perfetto incomprimibile. Pertanto tale problema non si incontra nel caso di aerodinamica, oggetto del presente studio.

Neumann, Dirichelet Siamo arrivati al cap.9 (p.239) ; qui entrano in gioco i problemi di Neumann e di Dirichelet Prima di affrontare lapplicazione al nostro caso , diamo qualche nozione introduttiva sullequazione di Laplace e sulle funzioni armoniche a) Consideriamo una funzione U(x,y,z) e lequazione differenziale alle derivate parziali 2U/x2 + 2U/y2 + 2U/z2 = 0 lequazione (1) detta equazione di Laplace Il primo membro dellequazione (1) si indica con il simbolo U e viene chiamato Operatore di Laplace o anche laplaciano agente sulla funzione U. Esso ha grande importanza in molti problemi della Fisica , ad esempio potenziale di interazione delle cariche elettriche in tutti i punti dello spazio esterni alle masse attrattive o esterni alle cariche che generano il campo. Tralasciando altri aspetti, pur se importanti, rileviamo che se la funzione U non dipende da una delle coordinate (ad esempio,z)allora la funzione (1) diventa 2U/x2 + 2U/y2 = 0 sufficiente limitare lo studio della funzione al piano XOY. Funzione armonica Una funzione che continua insieme alle derivate sino al secondo ordine in un determinato volume (D (Dominio tridimensionale) e che l soddisfa lequazione (1) , detta funzione armonica in (D) . Questa denominazione si usa anche per lequazione (2) per un dominio nel piano XOY. b) Nei problemi di fisica matematicala funzione U deve di solito verificare oltre allequazione (1) altre condizioni limite.In questo caso le condizioni iniziali non esistono. Smirnov pone come problema limite fondamentale per lequazione (1) quello di definire una funzione armonica nel dominio (D) essendo dati i suoi valori sulla superficie S di questo dominio (problema di Dirichelet)
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e, come ovvio, la funzione U conserva lo stesso valore su ogni parallela allasse Z. per cui

Nella formulazione del problema, per valori di U sulla superficie (S) si intendono i valori limite che U assume quando dallinterno del dominio ( D) si avvicina ai punti della superficie (S)

c) Problema interno di Dirichelet, si ha nel caso che il dominio finito si parla di problema interno di Dirichelet; altrimenti (dominio infinito) si parla di problema esterno su un piano In questultimo caso,occorre che la funzione abbia un limite finito quando il punto si allontana indefinitamente d) Esiste ancora il problema di trovare una funzione armonica che verifichi la condizione limite U/n
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= f(M)

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si chiama Problema di Neumann. esso si incontra in idrodinamica quando si studia il moto di un solido in un liquido perfetto incomprimibile. Pertanto tale problema non si incontra nel caso di aerodinamica, oggetto del presente studio.

Segue kuttajukowskj Grafi e relazioni Nel sommario della presente nota si accennato alla teoria dei grafi e a quella dei fuzzy sets come a due teorie che sono necessarie nella guida del velivolo. Faremo quindi una breve sintesi delle due teorie per poter meglio comprendere il loro impiego nella pratica. Due sono i nomi di illustri matematici legati alla teoria dei grafi. Il primo Eulero,legato storicamente al problema dei ponti di Koenigsberg; il secondo Bertrand Russell, il cui nome legato essenzialmente alla filosofia matematica e pertanto al problema delle relazioni. numerosi sono poi gli Studiosi che si sono interessati in particolare della teoria dei grafi. Il problema dei ponti di Koenigsberg molto noto per cui forse superfluo ripeterlo. Comunque il problema consiste nel tentativo da parte di molti degli abitanti della citt germanica, di fare una passeggiata per le vie di Koenigsberg attraversando una sola
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volta ciascuno dei sette ponti che attraversavano i due fiumi vecchia e nuova Pregel e lisola esistente nella zona di confluenza dei due fiumi. Il tentativo non riusc a nessuno e il fallimento di tutti i tentativi convinse gli abitanti di Koenigsberg della impossibilit di risolvere il problema con procedimento euristico. Si fece strada lidea di ricorrere al grande matematico Eulero, che dimostr lompossibilit di attraversare i sette ponti cos come erano disposti, passando una sola volta per tutti i ponti. Egli distinse i vertici in pari o e dispari secondo che gli spigoli che passano per essi sono in numero pari o dispari e dimostr che se un grafo ha pi di due vertici dispari , esso non pu essere attraversato con un percorso che passi una sola volta per ogni spigolo. Il problema non risolubile perch i quattro vertici del suo grafo sono tutti dispari Ricordiamo ancora tra gli studiosi a. Cayley,Polya , Kirchoff e altri 2. Relazioni Il matematico e filosofo Bertrand Russell inizia il capitolo n.5 del suo volume introduzione alla filosofia della matematica, capitolo intitolato Tipi di relazioni nel seguente modo: Gran parte della filosofia della matematica tratta di relazioni, e molti tipi di relazioni hanno modalit differenti di utilizzazione. Succede spesso che una propriet di cui tutte le relazioni godono. importante solo per relazioni di un certo tipo; in questi casi il lettore non capir limportanza della proposizione che enuncia una tale propriet se non ha presente il tipo di relazioni per le quali essa realmente utile. Per queste ragioni,ma anche per linteresse intrinseco della materia, bene aver in mente una lista approssimata delle variet di relazioni matematicamente utilizzate. Russell si sofferma poi sulle tre propriet fondamentali di una certa classe di relazioni; e precisamente: 1. Asimmetria 2. Transitivit 3. Connessione Tra i libri di piccola mole di natura divulgativa, ciiamo il lavoro di Angelo Ladini, gi Ordinario di Matematica presso la Facolt di architettura di Napoli, Autore del volume Elementi della Teoria dei grafi, LAutore si sofferma sul problema delle relazioni binarie, in ci seguendo lidea primitiva di Russell. E anche notevole lapproccio alla definizione di insieme, che non viene data mediante indicazione dei singoli elementi appartenenti allinsieme, ma mediante una proposizione P(z,y) che enunci una propriet inerente alla coppia (x,y) , con x I e y J. Va subito precisato che la proposizione P( x,y) enuncia sempre una relazione binaria tra I e J; se invece ci non avviene la P(x,y) assume la denominazione con significato pi esteso estesi di forma preposizionale. Un esempio in proposito dato da P(x,y) = x un divisibile per y. Possiamo scrivere allora xRy altrimenti scriviamo x R y ad esempio se la relazione R = x divisibile per y
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I = (6,14,15) , J = (3,5,7,9) si ha immediatamente 6 R 3, 6 R, 5, 6 R 7, 6 R 9 ..14 R 5 , b) La nozione di grafo inizialmente presentata quale un configurazione geometrica,costituita da punti del piano,e da archi che collegano le coppie di punti che sono in relazione tra loro. La configurazione geometrica ha quindi un significato ben preciso, dato dalle relazioni che consentono il disegno del grafo. Pertanto il grafo geometrico il modello del grafo astratto delle relazioni (se esistono)tra gli insiemi o tra gli elementi di un unico insieme. Lapproccio alla Logica abbastanza evidente. Tra le molteplici applicazioni dei grafi indichiamo il grafo del disegno, da noi proposto nel meeting sullanalisi e controllo di sistemi complessi, tenuto in Capri nel 1982., costituito in gran parte da una insieme di test in serie, , che costituiscono i nodi del grafo, con un numero finito di scelte possibili Si tratta quindi di un processo stocastico che evolve da uno stato al successivo con assegnata legge di probabilit, mentre i tempi di attesa sono una variabile aleatoria. Questo processo non prevede ritorni, cio correzioni. Invece la figura riportata in altri lavori tra cui, soprattutto il laviro di A.Donnarumma, N.Cappetti,E.Santoro Konstruktion auf der Basis der doxastischen Logik CIMZakopane 1996, basato su logiche minimali, che prevedono la violazione delle leggi del terzo escluso e di non contraddizioni, sono previsti ritorni alla stazione precedenta a quella in esame, quando si prevedono correzioni. Il riassunto dice : Il lato del grafo che prevede il ritorno un lato di potenza 2,in quanto equivalente ad un lato che consente sia A B che B A . Nel nostro caso prevediamo dei grafi in quanto reticoli (FEM) e/o scelte di uno o pi percorsi ottimali da un punto allaltro della singolarit che ha appunto la veste di grafo.

Introduzione
Nella parte iniziale ( o meglio, nel Sommario) del lavoro si fatto cenno alla guida e al controllo di velivoli, Su tale argomento sono state fatte molte ricerche senza arrivare ad una soluzione definitiva Possiamo senzaltro dire che every commercial airplane relies heavily on the autopilot for daily flight. Lo scopo principale del seguente lavoro si basa sullipotesi che il sistema possa essere guidato e controllato da un umano . Questassunzione, esclusa una soluzione di tipo deterministico , che ammetta cio una guida in cui ogni movimento previsto in anticipo . Questa ipotesi non realistica . Si pu tuttavia considerare una certa libert nella guida, che consenta deviazioni da una traiettoria rigidamente determinata, ma imponga deviazioni contenute rigorosamente entro certi limiti accettabili. Deriva in modo ovvio , si potrebbe addirittura dire in modo connaturato con la logica fuzzy ( o comunque non deterministica) , che il sistema di controllo, se esclude il rigore, non pu che accettare una logica che ammetta delle deviazioni contenute entro un limite inferiore ed un limite superiore, Ne deriva ancora la necessit di un sistema di controllo pi rigido di un controllore fuzzy ( in definitiva, un controllore gerarchicamente superiore al primo, che possa controllare il controllore gerarchicamente inferiore. Il controllore gerarchicamente superiore basato sulla teoria dei grafi, teoria che molti matematici, e tra questi Bernard Russell, considerano la teoria dei grafi alla base della teoria delle relazioni, e pertanto della filosofia matematica) 2 Sul moto del fluido Lo studio del moto di un fluido , anche se particolarmente complesso, viene facilitato dalla disponibilit di una ricca bibliografia. Con l approccio della meccanica classica , il moto del fluido pu effettuarsi con il cosiddetto metodo lagrangiano Tale metodo prevede la scelta di un sistema di coordinate cartesiane (x,y,z) per cui la posizione della particella di fluido P data da x = xP (x0,y0,z0,t ) y = yP (x0,y0,z0,t ) z = zP (x0,y0,z0,t ) in cui (x0,y0,z0,t ) la posizione di P allistante iniziale t =0 La velocit del fluido data da u = x/t v = y/t w = z/t e infine le componenti dellaccelerazione sono date da ax = 2x/t2 ; ay = 2x/ t2 az = 2z/ t2 Il metodo lagrangiano prevede la studio di ogni elemento di fluido. Il metodo Euleriano richiede invece lo studio del fluido istante per istante, Si ha che le componenti della velocit del fluido sono date da
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u = u(x,y,z,t) v = v (x,y,z,t) w=w(x,y,z,t ) Il metodo euleriano fornisce una quantit di informazione superiore a quanto ne possa dare il metodo lagrangiano.Comunque la scelta del metodo dettata soprattutto dallo scopo della ricerca e dai mezzi in dotazione del ricercatore e dalla difficolt di trovare soluzioni.. In fig.1.7 rappresentato il flusso del fluido tra la superficie inferiore ( in quiete ) e quella superiore (Fig.1.7: Flow between a stationary (lower) and a moving (upper ) plate. Per quanto riguarda lanalisi dimensionale delle equazioni fluidodinamiche, va rilevato che le difficolt insite nelle equazioni consigliano di usare , con la maggior frequenza possibile grandezze dimensionali, a loro volta riferite a particolari grandezze. Il particolare Katz e Plotkin indicano come grandezze di riferimento L V T p0 f0 Reference lenght (e.g. wings chord) Reference speed (e.g. the free stream speed) Characteristic time ( e.g. one cycle of a periodic process or L/V) Reference pressare (e.g., free strema pressare, p ) Body force ( e.g. magnitudo of earthgraviytation, g)

Con lausilio di queste quantit caratteristiche possibie ritrovare le seguenti grandezze adimensionali, che si rivelano quale potente aiuto nella pratica: x* = x/L u*=u/V t* = t/T y*=y/L z* = z/L v*=v/V w*=w/V p*= p/ p0 f* = f/ f0

Un esempio molto significativo e rivelatore del vantaggio insito nelluso delle variabili dimensionali il seguente u/x = u/u* . u*/x* .x*/x = V/L (u*/x*) mentre la trasformata dellequazione della continuit per liquido incomprimibile V/L (u*/x*+ v*/y* + w*/z*) = 0 Ricordiamo ancora particolari numeri, che portano ciascuno il nome di uno studioso. Tra questi numeri sono di particolare importanza:

Stroual : St = L/(1/ )V = L/V in cui la frequenza di una occorrenza periodica . Il numero St generalmente molto piccolo. Froude : il numero di Froude dato da F = V/Lg Il numero di Eulero dato dal rapporto tra la pressione e la forza dinerzia .Esso si pu scrivere nella forma Eu = p0 V 2 Spesso usato il coefficiente Cp = ( p p0)/ V 2 Reynolds R e = V L/ = VL/

ove la cosiddetta viscosit cinematica. Particolare importanza rivela anche il cosiddetto numero di Mach M = V/ a in cui a la velocit del suono. Si ritrovano facilmente relazioni tra i diversi numeri ora indicati, relazioni che possono spesso rivelarsi abbastanza utili Lanalisi delle equazioni della fluidodinamica si rivela molto utile sotto diversi aspetti; in particolare i numeri di Reynold e di Mach appaiono in molti problemi di tipo ingegneristico. La figura n.1.14 , appare significativa dal punto di vista fisico, in quanto visualizza leffetto viscoso di un fluido ad elevato numero di Reinolds Viscous effects are not negligible ( 2 q>>1) 1) Fig.1.14 Viscous effects are negligible ( 2 q << Flow regions in a high Reynolds number flow

3 Neumann, Dirichelet

.Nella sintetica esposizione introduttiva, abbiamo rilevato la gran difficolt nellaffrontare per via analitica problemi di fluidodinamica. Alcuni artifici , quali, tra laltro, limpiego di variabili dimensionali portano a sensibili semplificazioni , tuttavia non tali da eliminare ogni forma di difficolt. Risultano in ogni caso preferibili i metodi che consentono di risolvere i problemi per via numerica E per opportuno riportare i teoremi di Kutta e Jukowski, con riferimento alla fig.3.15 e 3.16 Fig.3.15 Streamlines for the flow around a cylinder with circulation Fig.3.16: Notation used for the generalizes Kutta, Jukowski theorem Il teorema generalizzato di Kutta.- Jukowski recita: The resultant aerodynamic force in on incompressibile,inviscid, irrotational flow in an unbounded fluid is of magnitiude Q * per unit width, and acts in a direction normal to the free stream. Nel nostro problema (v. sommario ) entrano in gioco i problemi di Neumann e di Dirichelet Prima di affrontare lapplicazione al nostro caso , diamo qualche nozione introduttiva sullequazione di Laplace e sulle funzioni armoniche a) Consideriamo una funzione U(x,y,z) e lequazione differenziale alle derivate parziali 2U/x2 + 2U/y2 + 2U/z2 = 0 lequazione (1) detta equazione di Laplace Il primo membro dellequazione (1) si indica con il simbolo U e viene chiamato Operatore di Laplace o anche laplaciano agente sulla funzione U. Esso ha grande importanza in molti problemi della Fisica , ad esempio potenziale di interazione delle cariche elettriche in tutti i punti dello spazio esterni alle masse attrattive o esterni alle cariche che generano il campo. Tralasciando altri aspetti, pur se importanti, rileviamo che se la funzione U non dipende da una delle coordinate (ad esempio,z)allora la funzione (1) diventa 2U/x2 + 2U/y2 = 0 (2)
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e, come ovvio, la funzione U conserva lo stesso valore su ogni parallela allasse Z. per cui sufficiente limitare lo studio della funzione al piano XOY. Funzione armonica Una funzione che continua insieme alle derivate sino al secondo ordine in un determinato volume (D (Dominio tridimensionale) e che l soddisfa lequazione (1) , detta funzione armonica in (D) . Questa denominazione si usa anche per lequazione (2) per un dominio nel piano XOY. b) Nei problemi di fisica matematica la funzione U deve di solito verificare oltre allequazione (1) altre condizioni limite.In questo caso le condizioni iniziali non esistono. Smirnov pone come problema limite fondamentale per lequazione (1) quello di definire una funzione armonica nel dominio (D) essendo dati i suoi valori sulla superficie S di questo dominio (problema di Dirichelet) Nella formulazione del problema, per valori di U sulla superficie (S) si intendono i valori limite che U assume quando dallinterno del dominio ( D) si avvicina ai punti della superficie (S)

Problemi di Dirichelet and Newmann c) Problema interno di Dirichelet, si ha nel caso che il dominio finito si parla di problema interno di Dirichelet; altrimenti (dominio infinito) si parla di problema esterno su un piano In questultimo caso,occorre che la funzione abbia un limite finito quando il punto si allontana indefinitamente d) Esiste ancora il problema di trovare una funzione armonica che verifichi la condizione limite U/n
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= f(M)

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si chiama Problema di Neumann. esso si incontra in idrodinamica quando si studia il moto di un solido in un liquido perfetto incomprimibile. Pertanto tale problema non si incontra nel caso di aerodinamica, oggetto del presente studio.

Neumann, Dirichelet Siamo arrivati al cap.9 (p.239) ; qui entrano in gioco i problemi di Neumann e di Dirichelet Prima di affrontare lapplicazione al nostro caso , diamo qualche nozione introduttiva sullequazione di Laplace e sulle funzioni armoniche a) Consideriamo una funzione U(x,y,z) e lequazione differenziale alle derivate parziali 2U/x2 + 2U/y2 + 2U/z2 = 0 lequazione (1) detta equazione di Laplace Il primo membro dellequazione (1) si indica con il simbolo U e viene chiamato Operatore di Laplace o anche laplaciano agente sulla funzione U. Esso ha grande importanza in molti problemi della Fisica , ad esempio potenziale di interazione delle cariche elettriche in tutti i punti dello spazio esterni alle masse attrattive o esterni alle cariche che generano il campo. Tralasciando altri aspetti, pur se importanti, rileviamo che se la funzione U non dipende da una delle coordinate (ad esempio,z)allora la funzione (1) diventa 2U/x2 + 2U/y2 = 0 sufficiente limitare lo studio della funzione al piano XOY. Funzione armonica Una funzione che continua insieme alle derivate sino al secondo ordine in un determinato volume (D (Dominio tridimensionale) e che l soddisfa lequazione (1) , detta funzione armonica in (D) . Questa denominazione si usa anche per lequazione (2) per un dominio nel piano XOY. b) Nei problemi di fisica matematicala funzione U deve di solito verificare oltre allequazione (1) altre condizioni limite.In questo caso le condizioni iniziali non esistono. Smirnov pone come problema limite fondamentale per lequazione (1) quello di definire una funzione armonica nel dominio (D) essendo dati i suoi valori sulla superficie S di questo dominio (problema di Dirichelet)
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e, come ovvio, la funzione U conserva lo stesso valore su ogni parallela allasse Z. per cui

Nella formulazione del problema, per valori di U sulla superficie (S) si intendono i valori limite che U assume quando dallinterno del dominio ( D) si avvicina ai punti della superficie (S)

c) Problema interno di Dirichelet, si ha nel caso che il dominio finito si parla di problema interno di Dirichelet; altrimenti (dominio infinito) si parla di problema esterno su un piano In questultimo caso,occorre che la funzione abbia un limite finito quando il punto si allontana indefinitamente d) Esiste ancora il problema di trovare una funzione armonica che verifichi la condizione limite U/n
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= f(M)

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si chiama Problema di Neumann. esso si incontra in idrodinamica quando si studia il moto di un solido in un liquido perfetto incomprimibile. Pertanto tale problema non si incontra nel caso di aerodinamica, oggetto del presente studio.

Grafi e relazioni Nel sommario della presente nota si accennato alla teoria dei grafi e a quella dei fuzzy sets come a due teorie che sono necessarie nella guida del velivolo. Faremo quindi una breve sintesi delle due teorie per poter meglio comprendere il loro impiego nella pratica. Due sono i nomi di illustri matematici legati alla teoria dei grafi. Il primo Eulero,legato storicamente al problema dei ponti di Koenigsberg; il secondo Bertrand Russell, il cui nome legato essenzialmente alla filosofia matematica e pertanto al problema delle relazioni. numerosi sono poi gli Studiosi che si sono interessati in particolare della teoria dei grafi. Il problema dei ponti di Koenigsberg molto noto per cui forse superfluo ripeterlo. Comunque il problema consiste nel tentativo da parte di molti degli abitanti della citt germanica, di fare una passeggiata per le vie di Koenigsberg attraversando una sola
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volta ciascuno dei sette ponti che attraversavano i due fiumi vecchia e nuova Pregel e lisola esistente nella zona di confluenza dei due fiumi. Il tentativo non riusc a nessuno e il fallimento di tutti i tentativi convinse gli abitanti di Koenigsberg della impossibilit di risolvere il problema con procedimento euristico. Si fece strada lidea di ricorrere al grande matematico Eulero, che dimostr lompossibilit di attraversare i sette ponti cos come erano disposti, passando una sola volta per tutti i ponti. Egli distinse i vertici in pari o e dispari secondo che gli spigoli che passano per essi sono in numero pari o dispari e dimostr che se un grafo ha pi di due vertici dispari , esso non pu essere attraversato con un percorso che passi una sola volta per ogni spigolo. Il problema non risolubile perch i quattro vertici del suo grafo sono tutti dispari Ricordiamo ancora tra gli studiosi a. Cayley,Polya , Kirchoff e altri 2. Relazioni Il matematico e filosofo Bertrand Russell inizia il capitolo n.5 del suo volume introduzione alla filosofia della matematica, capitolo intitolato Tipi di relazioni nel seguente modo: Gran parte della filosofia della matematica tratta di relazioni, e molti tipi di relazioni hanno modalit differenti di utilizzazione. Succede spesso che una propriet di cui tutte le relazioni godono. importante solo per relazioni di un certo tipo; in questi casi il lettore non capir limportanza della proposizione che enuncia una tale propriet se non ha presente il tipo di relazioni per le quali essa realmente utile. Per queste ragioni,ma anche per linteresse intrinseco della materia, bene aver in mente una lista approssimata delle variet di relazioni matematicamente utilizzate. Russell si sofferma poi sulle tre propriet fondamentali di una certa classe di relazioni; e precisamente: 1. Asimmetria 2. Transitivit 3. Connessione Tra i libri di piccola mole di natura divulgativa, ciiamo il lavoro di Angelo Ladini, gi Ordinario di Matematica presso la Facolt di architettura di Napoli, Autore del volume Elementi della Teoria dei grafi, LAutore si sofferma sul problema delle relazioni binarie, in ci seguendo lidea primitiva di Russell. E anche notevole lapproccio alla definizione di insieme, che non viene data mediante indicazione dei singoli elementi appartenenti allinsieme, ma mediante una proposizione P(z,y) che enunci una propriet inerente alla coppia (x,y) , con x I e y J. Va subito precisato che la proposizione P( x,y) enuncia sempre una relazione binaria tra I e J; se invece ci non avviene la P(x,y) assume la denominazione con significato pi esteso estesi di forma preposizionale. Un esempio in proposito dato da P(x,y) = x un divisibile per y. Possiamo scrivere allora xRy altrimenti scriviamo x R y ad esempio se la relazione R = x divisibile per y
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I = (6,14,15) , J = (3,5,7,9) si ha immediatamente 6 R 3, 6 R, 5, 6 R 7, 6 R 9 ..14 R 5 , b) La nozione di grafo inizialmente presentata quale un configurazione geometrica,costituita da punti del piano,e da archi che collegano le coppie di punti che sono in relazione tra loro. La configurazione geometrica ha quindi un significato ben preciso, dato dalle relazioni che consentono il disegno del grafo. Pertanto il grafo geometrico il modello del grafo astratto delle relazioni (se esistono)tra gli insiemi o tra gli elementi di un unico insieme. Lapproccio alla Logica abbastanza evidente. Tra le molteplici applicazioni dei grafi indichiamo il grafo del disegno, da noi proposto nel meeting sullanalisi e controllo di sistemi complessi, tenuto in Capri nel 1982., costituito in gran parte da una insieme di test in serie, , che costituiscono i nodi del grafo, con un numero finito di scelte possibili Si tratta quindi di un processo stocastico che evolve da uno stato al successivo con assegnata legge di probabilit, mentre i tempi di attesa sono una variabile aleatoria. Questo processo non prevede ritorni, cio correzioni. Invece la figura riportata in altri lavori tra cui, soprattutto il laviro di A.Donnarumma, N.Cappetti,E.Santoro Konstruktion auf der Basis der doxastischen Logik CIMZakopane 1996, basato su logiche minimali, che prevedono la violazione delle leggi del terzo escluso e di non contraddizioni, sono previsti ritorni alla stazione precedenta a quella in esame, quando si prevedono correzioni. Il riassunto dice : Il lato del grafo che prevede il ritorno un lato di potenza 2,in quanto equivalente ad un lato che consente sia A B che B A . Nel nostro caso prevediamo dei grafi in quanto reticoli (FEM) e/o scelte di uno o pi percorsi ottimali da un punto allaltro della singolarit che ha appunto la veste di grafo.

Saltare dalla pag.19 del riassunto scritto ed esprimere l'essenziale dei capitoli 9; 10; 11 di Katz e Plotking dal titolo cap.9 : Numerical panel methods; cap. 10 : Singularity elements and influence coefficients cap. 11 :Two-dimensional numerical Solution Nel cap. 9 del su indicato volume ,ci ritroviamo i pannelli , piani o no,suddivisi in grafi non piani, o ipergrafi , disposti sui pannelli sia nelle zone pianche in quelle non piane . Pertanto , oltre ad elementi della logica probabilistica o statistica o fuzzy, ci ritroviamo a trattare con elementi della teoria dei grafi, per trattare gli elementi del controllo dei veicoli. E ' forse utile, a questo punto riprodurre l'abstract del testo A fuzzy controlled Autonomous Reconnaissance Aircraft scritto dagli studenti Jeff Gibson e Katerina Pigh dell'universit della West Florida: Abstract: This article details the design of an autonomous aircraft for the Association of Unmanned Vehicle Systems International (AUVSD I) 2007 Student Competition. The UWF .Phoenix consists of five subsystems: 1. Airframe, 2. On board fuzzy Control , 3. Ground Control Station, 4. Image acquisition, 5. Communications The year's reincarnation of the phoenics relies on fuzzy control techniques for the on board navigation controller rather that the preceding yeat's Proportional Lntegrativ, Derivativ (PID) methods. The sensors are selected in accordance with the control and mission needs of the aircraft Nell'abstract citato molto sinteticamente, ma chiaramente il motivo per cui la logica fuzzy preferita ad altri strumenti che trattano l'incertezza. In ogni caso, non va dimenticata la teoria della probabilit e della Statistica.Alla teoria dei grafi abbiamo gi accennato.

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