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EVOLUZIONE

È la teoria unificante della biologia, spiega l’esistenza di una così vasta gamma di esseri viventi e di
fossili.

1)Fissisti:

Correlato al fissismo vi è spesso il Creazionismo, questo consiste nell’interpretazione biblica della


vita e dall’analisi delle forme viventi in un periodo molto limitato, come la vita umana.

Aristotele: classificò gli animali in base alla “Scala Naturae”, in basso vi sono gli organismi più
semplici e risalendola si trovano organismi sempre più complessi. Diede
un’interpretazione errata dei fossili: credeva fossero degli animali che vivevano nelle
rocce e al momento della loro morte vi rimanevano intrappolati.

Lucretio: “Dererum Naturae”

Linneo: fondatore della biologia sistematica, diede la definizione di specie, due organismi
appartengono alla stessa specie quando:
- si somigliano;
- possono riprodursi;
- la loro prole è feconda.

2)Premesse all’evoluzionismo:
Buffon: scrisse un trattato sulle caratteristiche degli esseri viventi, per la prima volta veniva
usato il francese e non il latino per trattare un tema scientifico. Introdusse il concetto di
trasformismo, ovvero che la stessa specie varia a seconda dell’ambiente in cui si trova,
ad esempio gli orsi polari e non.

Erasmus Darwin: nonno di Darwin, egli amplia il concetto di trasformismo ed introduce la


teoria di un antenato comune per le specie simili, arriva a questa conclusione studiando
la fauna insulare e quella continentale e confrontando le somiglianze/differenze.

James Hutton: fondatore della geologia, introdusse il concetto di tempo geologico, grazie a
questa importante suddivisione del tempo l’evoluzione era molto più probabile perché
avvenuta gradualmente e senza bruschi cambiamenti.

William Smith: introduce il concetto di correlazione stratigrafica grazie allo studio di molti resti
fossili che trovava durante il suo lavoro di agrimensore.

Lamark: pubblicò “la filosofia zoologica”, si occupava dell’evoluzione e degli sudi sugli
invertebrati. Analizzando i vari adattamenti all’ambiente teorizzò che “Se l’ambiente
cambia devono cambiare anche gli esseri viventi”. Questi cambiamenti avvengono
secondo due leggi:
- legge dell’uso e del non uso: un carattere molto utilizzato si sviluppa maggiormente, ciò si
può notare anche analizzando i muscoli e l’atrofia delle persone inferme.
- legge dell’ereditarietà dei caratteri acquisiti, secondo le leggi della genetica(solo in caso di
mutazioni).
Egli venne attaccato a causa dell’introduzione del concetto di spinta evolutiva che dava
un’inclinazione filosofica alla biologia, questa spinta evolutiva sarebbe una forza innata
presente in tutti gli esseri viventi che li porta ad evolversi.
Covier: principale oppositore di Lamark, fu il padre dell’anatomia comparata ed un grande
conoscitore di fossili, nonostante le sue conoscenze era un creazionista perché fervido
religioso. La sua conoscenza dei fossili era impressionante, riusciva a riconoscere
l’animale a cui apparteneva un osso/scheletro grazie alle impronte lasciatevi dai muscoli
scheletrici. A causa dello studio di fossili di organismi ormai estinti dovette conciliare
questo fatto con la Bibbia, perché creati da Dio gli organismi erano perfetti, di
conseguenza non potevano estinguersi senza una causa esterna. Introdusse quindi la
teoria delle catastrofi come ad esempio il diluvio universale.

Agasiz: ripropone la teoria della catastrofi, ipotizza che siano avvenuti più atti creativi trovando
le prove delle sue ipotesi nella glaciazioni.

3)L’evoluzionismo:

Darwin: tutti i suoi antenati erano medici, ma lui non completò mai gli studi di medicina, studiò
religione e prese i voti di pastore(era protestante), successivamente studiò biologia e
geologia,paleontologia, zoologia e botanica.
Fece un viaggio intorno al Mondo a bordo di una nave, era il periodo delle grandi
esplorazioni; il viaggio durò 5 anni durante i quali raccolse molte informazioni e specie
differenti, le basi della sua teoria evoluzionista.
Prima tappa significativa fu il Brasile, analizzò parte della foresta amazzonica e si
stupì dell’enorme varietà delle specie e dell’elevata densità di popolazione, la
competizione per le risorse era ai massimi livelli.
Seconda tappa importante fu nelle pampas argentine dove il clima era arido, trovò resti
fossili di animali come il gliptodonte e dei megatherium che fanno presumere che nel
passato le condizioni fossero molto diverse da quelle attuali. In antichità vi erano quindi
risorse sufficienti al nutrimento di animali enormi, con l’andare del tempo gli animali
che non si sono adattati ai cambiamenti si sono estinti, viene abbandonata le teoria delle
catastrofi sostituita da cambiamenti graduali.
Terza tappa fu nella terra del fuoco dove viveva una popolazione molto arretrata,
vennero prelevati tre individui che vennero poi istruiti a Londra agli usci della civiltà,
vennero poi riportati nella loro tribù per diffondere il sapere e gli usci occidentali, ma
tornati nel loro paese natale riprese i loro usi e costumi originari.
La quarta tappa è la più importante, Darwin studia l’evoluzione di varie specie in un
ambiente isolato: le isole Galapagos. Gli indigeni riuscivano a distinguere tutte le
diverse razze di tartarughe e a sapere da che isola provenivano appunto per le diverse
caratteristiche di queste, le tartarughe avevano modificato la loro morfologia a seconda
del cibo di cui si nutrivano. Darwin studiò inoltre 13 differenti tipi di fringuelli che si
distinguevano principalmente per la forma del becco, uno in particolare riscopriva la
stessa nicchia ecologica del picchio pur non avendo gli stessi adattamenti.
Il picchio infatti presenta un becco molto resistente e allungato, una lingua appiccicosa
e lunga, degli ammortizzatori dietro la nuca, le penne timoniere rinforzate per far leva
sul tronco ed infine una diversa disposizione delle dita per rimanere appeso ai tronchi. Il
fringuello invece non possiede nessuna di queste caratteristiche, il becco non è così
resistente perché deve bucare fichi d’india che sono più morbidi, inoltre per catturare gli
insetti al loro interno si serve di spine di cactus quindi ha un adattamento
comportamentale che lo esclude dalla competizione perché unico sulle Galapagos a
nutrirsi di quelle particolari prede.
A casa riordina i vari appunti del viaggio con anche l’aiuto di altri biologi e botanici,
compie studi sulla selezione artificiale dei piccioni viaggiatori e degli animali da
compagnia come cani e gatti. Studia il lavoro compiuto dagli avicoltori per selezionare
caratteri vincenti per i diversi scopi. Lesse libri di Malthus, il quale era un economista
che trattava l’argomento del rapporto fra risorse e popolazione, le prime crescono in
maniera matematica, le seconde in modo geometrico(o esponenziale) e quindi si ha ad
un certo punto uno squilibrio che viene riequilibrato tramite la selezione delle specie più
adattate. Darwin individua un alto potenziale riproduttivo, i genitori infatti sono sempre
minori della loro prole, ma nota che non si ha il sovraffollamento, trova quindi dei
a) fattori limitanti:

- disponibilità di cibo;
- malattie/parassiti;
- disponibilità di tante e rifugi;
- comportamento (es rituale d’accoppiamento eccessivamente complicato e non
sempre riconosciuto);
- predatori: l’individuo debole ha poche possibilità di sopravvivere.

b) Ogni individuo presenta una variabilità dei caratteri più o meno favorevole alla
sopravvivenza.
c) La selezione naturale consente la sopravvivenza solamente degli individui
maggiormente adattati all’ambiente.

Pubblicò il suo scritto insieme a Fallace il quale arrivò alla sua stessa conclusione
studiando però gli animali australiani.
In Italia questa teoria evoluzionistica non prese piede a causa della più forte presenza
della chiesa e perché si aveva ancora un’eccessiva fiducia nell’umanesimo.

Prove evolutive:
a) Fossili;
b) Omologie negli arti dei tetrapodi
c) Organi ancestrali, caratteri vestigiali
d) Caratteri embrionali, da qui la legge della biogenetica fondamentale espressa
da Haekel: l’ontogenesi ricapitola la filogenesi, ciò significa che lo
sviluppo embrionale ricapitola le fasi evolutive.
e) Prove biochimiche: grazie al confronto del cit. c (trasportatore di elettroni)
f) Distribuzione geografica: differenziazione delle zone occupate da marsupiali e
placentati, essi hanno la stessa radiazione evolutiva e gli stessi
adattamenti per gli stessi ambienti:
- Lupo e tilacino(come lupo ma marsupiale);
- Erbivori placentati e canguri.
g) Analogie: adattamenti simili per risolvere gli stessi problemi ambientali. Ad
esempio la proscimmia lemure del Madagascar con il picchio, gli
adattamenti non sono esattamente gli stessi ma il lemure ha un dito più
lungo e sottile con un’unghia molto sviluppata. Altro esempio sono le ali
degli insetti e degli uccelli, hanno strutture differenti (le prime chitinose,
le seconde scheletriche e piumate) ma uguale funzione.
h) Resistenza: sviluppata soprattutto negli insetti e nei batteri, insomma in quelle
popolazioni che si riproducono in tempi molto brevi, con generazioni in
rapida successione, problemi legati all’uso del DDT sono però legati alla
sua presenza nella catena alimentare in quanto un eccessivo uso(oltre a
far formare insetti resistenti) lo porta ad accumularsi nelle falde. Altro
adattamento di questo genere p rappresentato dalle farfalle che vivono in
zone inquinate oppure ancora incontaminate.

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