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La conoscenza del diritto

 Capitolo 1
 Paragrafo 1

1
I gradi del sapere giuridico
 Dogmatica giuridica

 La scienza giuridica teoria gen. del dir.

 Teoria del diritto


 Diritto comparato

 Filosofia del diritto


2
La conoscenza filosofica del diritto

 Capitolo 1
 Paragrafo 2

3
I caratteri della conoscenza
filosofica
 A) il “perché” (del diritto)

 B) un sapere libero e “inutile”

 C) il sapere critico nei confronti


dell’esperienza comune

4
Le regole giuridiche

 Capitolo 1
 Paragrafo 3

5
Definizione della regola giuridica

 Regolarità e normatività
 La regola è
 A) guida dell’azione umana
 B) criterio di giudizio dell’azione umana
 C) disposizione ad agire o non agire in un
certo modo

6
La guida dell’azione umana
Aiuola

È utile o piacevole
calpestarla
(ragioni di primo ordine)
Filo spinato
“Non calpestare le aiuole” (div. comunale n. x)
(ragioni di esclusione o secondo ordine)

7
Vari modi d’intendere la regola

 come comando del sovrano


(imperativismo giuridico)
 come schema di qualificazione delle azioni
(punto di vista esterno)
 come ragione dell’azione (punto di vista
interno)

8
Aspetti distintivi della regola
giuridica
 Destinatari: il diritto come relazione fra
estranei. Carattere universale e
antidiscriminatorio
generalità e astrattezza:
vs varietà delle norme
 Forma
modalità di produzione (principio di
legalità)

 Origine: il problema della validità del diritto

9
Critiche al formalismo:

* varietà delle norme giuridiche: regole (precetti


definitivi) e princìpi (precetti di ottimizzazione)
* la rilevanza del contenuto delle regole
* critica al criterio dell’origine (vs. statalismo)
* il diritto non si identifica con la sua formulazione
linguistica
 1° modello: identificazione tra il diritto e la sua
formulazione. La scienza giuridica come metalinguaggio.
 2° modello: il linguaggio è veicolo della ragione per agire.
La regola, caratterizzata da una necessaria indeterminatezza,
include la giustificazione
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La sanzione giuridica

 Capitolo 1
 Paragrafo 4

11
Vari tipi di sanzione
 Sanzione sociale
(es.: linciaggio)
 Esterna- Interna
 Sanzione giuridica
(es.: multa)
 Informale-Formale
 Sanzione morale
(es.: rimorso)
12
Teorie sanzionatorie del diritto
 A) Realismo giuridico (Alf Ross)
 teoria predittiva dell’obbligo
 l’efficacia come criterio di validità
 B) Teoria normativa della sanzione (Hans
Kelsen)
 Norme primarie = quelle che regolano la sanzione,
dirette agli organi pubblici
 Il diritto come tecnica sociale: minaccia della sanzione

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Critiche alle teorie sanzionatorie
 a) Il cittadino non è forse il destinatario principale del
diritto?
 b) In che senso gli organi pubblici sono “obbligati” a
comminare la sanzione?
 c) Come si coniuga il carattere coattivo dell’ordinamento
come strumento di prevenzione e la necessaria
proporzionalità tra illecito e sanzione?
 Due aspetti irrinunciabili della sanzione:
La sanzione implica un giudizio di valore dell’azione
La sanzione tutela i buoni cittadini

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ISTITUZIONI E PROCEDURE
GIURIDICHE

CAPITOLO I
Paragrafo 5

15
Ordinamento e sistema giuridico:
due modi di considerare l’ordine
delle regole giuridiche

 Sistema statico: ordine deduttivo


Sistema delle norme morali

 Sistema dinamico: principio di delegazione


(Hans Kelsen)
Sistema delle norme giuridiche

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Procedure e garanzie nel diritto

Vi sono due modi di intendere le procedure:


In base al carattere formale.

La procedura strutturata da finalità


immanenti.

La garanzia giuridica come tecnica di


protezione dei valori fondamentali

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Il diritto come istituzione: Santi
Romano
A) Diritto e società: la forza sociale
organizzata. Il diritto non è solo volontà dei
singoli
B) Organizzazione dei “corpi” sociali. Il
diritto rispecchia un ordine sociale
(istituzioni)
C) Pluralità degli ordinamenti giuridici, vs
concezione statalista del diritto
18
Domande all’istituzionalismo
A) È l’istituzione un concetto formale o
sostanziale?

B) Quali sono i rapporti tra l’istituzione e la


cooperazione?

Le funzioni del diritto nei confronti dell’istituzione


 organizzazione come giuridificazione
 tutela dei diritti delle persone

19
Il neoistituzionalismo
A) Una teoria ispirata all’idea di “fatto
istituzionale” (il significato simbolico
attribuito dai partecipanti a determinati atti
o fatti)

B) Non è possibile comprendere una pratica


se non alla luce dell’interpretazione dei fatti
sociali

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La pratica sociale
A) Concetto
 forma di attività umana cooperativa volta a praticare
valori interni mediante comportamenti corretti
 il diritto come pratica sociale di tipo interpretativo

B) Funzioni del diritto nei confronti di una pratica


sociale
 rimedio all’incertezza della regola sociale
 tecniche per la sua applicazione e il suo mutamento

21
L’AZIONE GIURIDICA

 Capitolo I
 Paragrafo 6

22
Tipologia delle azioni sociali

comunanza nei mezzi e/o nei fini

Azioni comuni

Nei mezzi Azioni collettive Azioni collettive


(il contratto) (ruoli uguali) (ruoli differenti)

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Elementi delle azioni comuni

A) Ruolo dei partecipanti

B) Struttura gerarchica

C) Fruizione del risultato


x) beni convergenti
y) beni comuni

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Diritto e azioni comuni
 Il diritto presta particolare attenzione a quelle azioni comuni e a
quelle relazioni intersoggettive in cui sono in gioco valori e beni di
rilevante importanza sociale.

 Forme fondamentali dell’azione:


A) unione tra le vite (es. famiglia e Stato)
B) unione tra le volontà (es. contratti)
C) unione tra la vita e le cose (es. la proprietà)

 GLI ATTI NORMATIVI SONO ATTI SOCIALI E NON DEVONO ESSERE


RIDOTTI ALLE FONTI DEL DIRITTO
 L’azione è sempre concreta: il modello della sussunzione
e il modello della concretizzazione

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COORDINAZIONE,
COOPERAZIONE E CONFLITTO

 Capitolo I
 Paragrafi 7 e 8

26
Funzioni sociali del diritto
A) Controllo sociale (Stato liberale)
 Corretto funzionamento delle istituzioni
fondamentali e risoluzione dei conflitti

B) Direzione sociale (Stato sociale)


 Promozione sociale e politiche sociali

 Domande: si tratta di funzioni dello Stato o del


diritto? Il diritto svolge in un modo specifico la
sua funzione?
27
Concezioni del ruolo del diritto
nella società
(sociologia del diritto)
A) Concezione funzionalista (Luhmann)
 Meccanismo per mantenere l’equilibrio sociale e
riduzione della complessità delle azioni sociali
B) Concezione conflittivista (Marx)
 Il diritto come occultamento dei rapporti di forza

C) Il diritto e la coordinazione delle azioni umane

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La teoria della scelta razionale
(applicata al diritto)

A) Necessario ordinamento delle preferenze


B) L’interazione strategica come metodo della
scelta fondata sulla previsione delle preferenze
altrui
C) Difficoltà di applicazione di questo modello al
diritto:
1) La dimensione comunicativa del diritto
2) Critica all’unilateralità dell’homo
oeconomicus
3) il ruolo dell’identità e della diversità
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L’interdipendenza normativa

A) Differenza con l’interazione strategica


B) Il metodo dell’obbligo e dell’autorità
C) Teoria convenzionalista e teoria
normativa dell’obbligo
D) Il diritto come insieme di schemi
normativi d’interpretazione delle
intenzioni dei partecipanti alla vita sociale

30
Perché il diritto si occupa della
coordinazione
 Presenza dell’interesse a cooperare

A) Problemi di coordinazione pura

B) Problemi di coordinazione non-pura: lo


sfruttatore (free rider)

 Il diritto è necessario in entrambi i casi


31
Il diritto come equo sistema di
cooperazione sociale
A) La cooperazione presuppone
l’interdipendenza
B) La cooperazione come mezzo e come fine
in sé
C) Il diritto non ha una propria antropologia:
la similitudine fra gli uomini
D) La regola aurea (reciprocità) e la
ragionevolezza

32
Il conflitto
 Tipi di conflitto
A) Il conflitto degli interessi (diritto privato e
pubblico)
B) Il conflitto di riconoscimento (diritto
costituzionale)
C) Il conflitto ideologico (democrazia e tolleranza)
 PER LITIGARE BISOGNA AVERE QUALCOSA IN
COMUNE

33
LA GIUSTIZIA IN GENERALE

 Capitolo 2
 Paragrafo 1

34
Varietà di approcci al tema della
giustizia
 A) Nelle sfere della vita pratica: la giustizia come
ragione, sentimento, virtù, azione, norma.

 B) La giustizia dell’azione
 Giustizia e correttezza
 Giustizia e giustificazione

 C) La giustizia secondo il diritto

 D) Giustizia e vendetta: la giustizia giuridica guarda ai


casi particolari, alle responsabilità individuali e ai rapporti
intersoggettivi.

35
I Caratteri essenziali della giustizia

Giustizia in generale

ALTERITA’ IL DOVUTO EGUAGLIANZA

36
Temi centrali

 A) Commisurazione dei rapporti


intersoggettivi: la giustizia come misura
dell’azione
 B) Riconoscimento dell’altro
 C) Ragionevolezza

37
La giustizia politica
 A) La giustizia delle istituzioni
 B) Le teorie della giustizia
 C) La giustizia come equità
 Pluralismo
 Contrattualismo
 Reciprocità
 Cooperazione
 D) Giustizia internazionale e giustizia locale

38
LE FORME DELLA GIUSTIZIA

Capitolo II
Paragrafo 2

39
La misura della giustizia

 A) la giustizia come contraccambio


 La critica di Aristotele

 B) La giustizia come legalità


 Quando la legge è giusta?

40
Forme della giustizia

 A) Giustizia correttiva
 Reintegrare, restituire, compensare
 B) Giustizia distributiva
 Ripartire, attribuire, assegnare
 Criteri di ripartizione
 I soggetti distributori

41
La giustificazione della spettanza

 A) La mediazione
 riconciliazione e pacificazione
 B) La società del rischio
 C) Il bene comune
 D) I diritti delle persone

42
I DIRITTI

 Capitolo II
 Paragrafo 3

43
Il diritto soggettivo

 A) Legame di spettanza tra soggetto e


bene
 B) Antropologia e ius
 C) La destinazione dei beni della terra

44
Le origini del diritto soggettivo
(Grozio)
 A) Il concetto di “suum”
 B) Il diritto come facoltà o potere morale
 C) La proprietà delle azioni
 D) L’alienabilità del potere morale sulle
cose
 E) Correlazione tra diritto e dovere

45
La giustificazione della limitazione
della libertà originaria
 1) La via del patto sociale (Grozio)
 L’accordo sul diritto di proprietà
 La sostituzione della volontà dello Stato a quella
dell’individuo
 Definizione: il diritto soggettivo è potestà della
volontà conferita dall’ordinamento giuridico
 2) La via del titolo valido (Locke)
 Il lavoro
 L’accumulazione consentita dal denaro
 Il mercato e la disuguaglianza

46
Le due teorie del diritto soggettivo

 Dal “suum” ai diritti della personalità

 1) I diritti come scelte giuridicamente protette


(choice theory)

 2) I diritti come interessi giuridicamente protetti


(benefit theory)

 La crisi del diritto soggettivo patrimonialistico

47
I DIRITTI UMANI

 Capitolo 2
 Paragrafo 4

48
Diritti umani e persona
 Le categorie dei diritti differiscono per:
 1) poteri giuridici
 2) forme di tutela
 3) gradi d’inviolabilità
 4) ragioni di limitazione
 5) estensione dei titolari
 Problemi:
 A) il diritto indica sempre una relazione intersoggettiva?
 B) È sempre correlativo ad un dovere?

49
La struttura dei diritti

 A) Poteri soggettivi

 B) Le ragioni o giustificazioni

 C) Moral rights e Legal rights

50
La storia dei diritti
 1) Magna Charta (1215) - Inghilterra
 2) Habeas Corpus (1679) - Inghilterra
 3) Bills of Rights (1776) – Colonie americane
 4) Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del
cittadino (1789) - Francia
 5) Dichiarazione universale dei diritti umani
(1948)
 6) I Patti e i documenti regionali

51
La classificazione dei diritti
 1) Diritti civili e politici
 2) Diritti economici, sociali e culturali
 3) Diritti della terza generazione (sviluppo, pace,
ambiente protetto. . .)
 4) Diritti della quarta generazione (patrimonio
genetico, privacy. . . )
 5) Diritti collettivi: autodeterminazione dei popoli
 Caratteri: universalità, indisponibilità,
inalienabilità, inviolabilità, imprescrittibilità

52
Le antropologie dei diritti
 A) Antropologia individualistica
 x) il valore dell’autenticità
 y) il valore dell’autonomia
 B) Antropologia relazionale
 x) la solidarietà
 y) il valore della cooperazione
 C) Antropologia situazionale
 x) gli stati di vita
 y) le circostanze storiche
 D) Universalità e particolarismo dei diritti

53
Il concetto di dignità umana

 A) I diritti fondamentali
 B) Il conflitto dei diritti
 C) Il principio di eguaglianza e il
bilanciamento
 D) Le garanzie dei diritti
 E) Dai diritti proclamati ai diritti reali

54
La tradizione del diritto naturale

 Capitolo secondo
 paragrafo 5

55
Asimmetrie
Giusnaturalismo e giuspositivismo
Tradizione millenaria Dalla fine dell’Ottocento
Lavora con due Lavora con un
elementi: diritto elemento: il diritto
positivo e diritto positivo
naturale
Tre qualità del diritto: Due qualità rilevanti del
Validità, Efficacia, diritto: Validità,
Giustizia Efficacia
Malintesi reciproci
Da parte del GP Da parte del GN
 GN manca di una nozione  GP è un’ideologia
di diritto valido o di diritto autogiustificatoria del
positivo potere
 Il GN viola la legge di  Il GP esclude che nel
Hume, tra giudizi di fatto diritto vi siano giudizi di
e di valore valore
 Il GN non accetta il  Il GP sostiene lo
pluralismo morale scetticismo etico
Argomenti pro e contro la connessione definitoria
tra diritto e giustizia?

GP NP/GN
1. Per chiarezza meglio non 1. La giustizia serve a
confondere giustizia e diritto perfezionare il diritto
2. Più efficace la critica esterna al 2. Effetto rischio della
diritto consapevolezza critica
3. Rischio della legittimazione a- 3. Vale solo per una connessione
critica forte
4. È meglio fare leggi retroattive e 4. È meglio sapere che si rischia a
annullare sentenze fare e applicare leggi ingiuste
5. Pericolo dell’anarchismo e 5. Tanto più è estrema
dell’incertezza l’ingiustizia, tanto è più chiara
6. Relativismo 6. Consenso su dium

58
Diritti naturali e diritto naturale

 A) Diritti: loro giustificazione e assegna-


zione
 B) Diritto naturale e legge naturale
 C) La legge naturale di Antigone e quella
di Creonte
 D) Il giusnaturalismo nel diritto romano
 E) La dottrina della “natura delle cose”

59
Giusnaturalismo e Giuspositivismo

 Problemi:
 A) Il diritto come fatto o come valore?

 B) Separazione o connessione tra diritto e


morale?

 C) Oggettività dei giudizi di valore?


60
La legge naturale come “istinto”
naturale
 A) “Ciò che la natura ha insegnato a tutti
gli animali” (Ulpiano)
 B) La legge della ragione come
inclinazione naturale
 a) la legge della ragione dello stoicismo e di
Cicerone
 b) la conoscenza per “connaturalità” di
Tommaso d’Aquino

61
La legge divina

 A) La legge naturale del Vecchio e Nuovo


Testamento (Decretum Gratiani)
 B) Il problema dell’obbligatorietà della
legge naturale
 C) Il concetto di “legge eterna”
 D) Etica rivelata e etica naturale

62
Il diritto naturale nella modernità

 Capitolo 2
 Paragrafo 6

63
La crisi della legge eterna

 A) Il volontarismo

 B) Il razionalismo

 C) La legge naturale senza Dio (Grozio)

64
La codificazione e il diritto
naturale
 A) Il Codice napoleonico (1804)
 B) Il giusnaturalismo moderno
 x) condizioni empiriche della natura umana
 y) teleologia: i fini della natura umana
 z) costruzione razionale della società
 C) Stato di natura e diritto naturale

65
Il giusnaturalismo dei giuspositivisti

 A) Il “contenuto minimo del diritto


naturale” di Hart

 B) Il giuspositivismo inclusivo

 C) I diritti umani e il diritto naturale

66
L’AUTORITA’

 1) In generale

 2) Autorità giuridica

 3) Autorità politica

67
La struttura dell’autorità

 Relazione asimmetrica

 Superiore Subordinato

 Oggetto (attività)

68
I problemi dell’autorità
 A) L’autorità degli enti impersonali
 B) I limiti all’azione dell’autorità (assoluta o
relativa)
 C) L’autorità come principio (esterno) di azione
 D) Autorità e libertà
 E) Autorità e consenso (autorità vs. coercizione)
 F) La giustificazione dell’autorità (funzione che
svolge, modo di agire)
 G) La legittimità dell’autorità (titolo)
69
Concezioni dell’autorità
 A) Concezioni sostanziali: privilegiano la
relazione intersoggettiva e la giustificazione
funzionale
 Perfezionismo
 Bene comune
 Qualità del portatore di autorità
 B) Concezioni formali: privilegiano il rapporto
con il campo d’azione
 Carattere procedurale dell’autorità
 Creazione di regole (potere normativo)
 Ragioni di vario livello e ragioni protette (Raz)

70
Concezioni sostanziali e formali
 L’unità sociale ha un fine  La dimensione sociale sta
proprio nell’accordo degli
 L’autorità è interprete del individui sulle regole
fine proprio dell’unità  L’autorità è garante
sociale dell’accordo
 Il fine comune giustifica  Il fine è il funzionamento
l’esistenza dell’autorità della coordinazione
 Si riconosce un’autorità a  Si attribuisce l’autorità
motivo di qualità attraverso criteri oggettivi
preesistenti o credenze

71
Da dove deriva il bisogno
dell’autorità nel diritto?
 A) L’esigenza ragionevole della
coordinazione
 B) Il fine comune
 C) Molteplicità di soluzioni possibili:
appartiene al campo della ragion pratica,
che è il campo del probabile
 D) Impossibilità dell’unanimità: autorità
come suo sostituto

72
Autorità e potere
 Autorità non è mera forza (per il consenso) e
nemmeno persuasione o contrattazione (perché
struttura gerarchica).

 Da distinguere dal potere (inteso come capacità


di ottenere obbedienza): si tratta di un potere
legittimo (tradizionale, carismatico, legale-
razionale) e consiste in un potere di produrre
norme regolato da norme (priorità della regola
rispetto all’autorità).
73
Autorità giuridica
 La relazione autoritativa si dice giuridica
quando ottiene l’obbedienza a motivo
della disposizione a conformarsi al diritto,
cioè ad un insieme di norme generali e
astratte da applicare a casi concreti.

 Coloro che detengono l’autorità sono


considerati “pubblici funzionari”

74
Rule of law o caratteristiche
dell’autorità giuridica
 A) Il modello ideale di un sistema giuridico: le
norme devono essere generali, promulgate,
irretroattive, chiare, non impossibili da
osservare, costanti, nell’ordinamento non vi
devono essere contraddizioni, vi deve essere
una congruenza tra la norma e la sua
applicazione
 B) La continuità del diritto. Il diritto regola la sua
stessa creazione

75
Autorità e comunità giuridica

 A) Autorità legittima vs. arbitrio e


discrezionalità (limite)
 B) Il consenso sociale e le “ragioni”
dell’autorità (paradosso dell’autorità)
 C) La ragionevolezza dell’obbedienza
 D) La legittimità per il titolo e per
l’esercizio: la ragionevolezza dell’autorità

76
Diritto e politica
(o autorità politica)

 Capitolo 3
 Paragrafo 3

77
Lo Stato moderno
 A) Unità politica per eccellenza.
 B) Comunità completa e autosufficiente.
 C) Elementi per la definizione dello Stato:
sovranità, popolo, territorio.
 D) Razionalità dello Stato: primato della legge;
separazione dei poteri; tutela dei diritti
soggettivi; monopolio della forza pubblica e della
produzione giuridica; burocrazia, impersonalità
del rapporto giuridico.

78
Dallo stato assoluto allo stato di
diritto, verso lo stato costituzionale
di diritto
 A) La teoria del governo limitato; la separazione
dei poteri; il governo degli uomini e il governo
delle leggi.

 B) Le trasformazioni del principio di legalità e di


legittimità.

 C) I limiti costituzionali al potere dello stato


 Limiti formali: la distribuzione delle competenze
 Limiti sostanziali: i diritti fondamentali

79
Ordinamento e sistema giuridico

 Come si articola il diritto all’interno


dell’unità politica dello stato moderno

 L’ordine come espressione della


razionalità

80
I caratteri del diritto codificato
a) il diritto come insieme ordinato
di norme (ordinamento)
 Sistema normativo che dipende dalla
stabilità dei rapporti sociali e che ne
assicura la durata nel tempo
 Vi sono diversi concetti di “ordine”:
1. l’ordine sociale spontaneo (Hayek)
2. l’ordine delle forze sociali e politiche
(Santi Romano, Mortati, Schmitt)
3. l’ordine come sistema, opera della
scienza
81
b) il sistema giuridico come ordine
prodotto dalla scienza giuridica
 A) Caratteristiche nell’età della codificazione:
 - coerenza logica (problema delle antinomie)
 - completezza (problema delle lacune)

 B) Diversi approcci: Santi Romano


(l’ordinamento come organizzazione sociale) e
Kelsen (sistema di norme)
 Critiche: effettività vs. formalismo; la funzione
unificatrice dell’ordinamento è affidata
all’interprete e non alla norma fondamentale.

82
Le fonti del diritto positivo

 Se si possa ridurre il diritto a potere


politico: teoria statalista
1. Riduzione del diritto a diritto scritto
2. Limitazione dell’attività interpretativa
3. La validità come appartenenza al sistema

83
Concetto di “fonte del diritto”
 A) Definizione di “fonte”: atto o fatto idoneo a
generare, modificare o estinguere regole
giuridiche
 B) Norme non scritte e scritte
 C) Approccio interno o tecnico: fonte come
meccanismo di produzione; esterno o a-tecnico:
fonte come ciò che produce diritto.
 Domanda: possono i fatti produrre diritto?

84
Le fonti del diritto italiano
 Art. 1 disp. prel. Al cod. civ.
 1) leggi, regolamenti, norme corporative, usi
 2) rapporto gerarchico: primato della legge
 3) il ruolo della consuetudine
 4) il diritto vivente
 5) la giurisprudenza come consuetudine giudiziaria
 6) la tradizione, i princìpi generali, la prassi e la
dottrina

85
I fattori del mutamento della
dottrina delle fonti
 A) Il primato della legge costituzionale
 B) Il diritto sovranazionale (diritto
comunitario)
 C) Il diritto internazionale
 D) La fine del modello di Westfalia (diritto
pattizio e jus cogens). Il diritto della
società dei popoli.
 E) La globalizzazione
86
Il nuovo pluralismo giuridico
 Tre fenomeni rilevanti:
 A) Soft Law
 B) Lex mercatoria
 C) La società civile internazionale: ONGs

 Conseguenze:
 1) esigenza di ripensare la coerenza in un diritto disordinato
 2) il fenomeno della concorrenza degli ordinamenti: il nuovo
compito del giudice e del giurista)
 3) il primato del caso
 4) la fine del principio gerarchico e della tassatività delle fonti
 5) esigenza di ripensare la distinzione tra creazione e
interpretazione del diritto

87
Le forme dell’organizzazione
giuridica

 Capitolo 3
 Paragrafo 6

88
Le forme di Stato

 - Stato di diritto e stato costituzionale di


diritto: separazione dei poteri e rule of law
 - Stato liberale: proprietà privata e diritti
di libertà come limite al potere
 - Stato democratico: la partecipazione
come esercizio diretto del potere
 - Stato sociale: solidarietà e diritti sociali

89
Interpretazioni dello Stato
 A) Lo Stato-persona
 Primato dell’amministrazione
 Stato-progetto
 B) Lo Stato come equilibrio tra forze e interessi
divergenti
 Primato della giurisdizione
 Stato-equilibrio
 C) Le due forme dell’associazione umana
 Universitas (impresa comune) e Societas (interessi
coordinati)

90
La comunità internazionale e i
processi d’internazionalizzazione
del diritto
 A) La globalizzazione e i fenomeni di
autoregolamentazione
 B) La Comunità internazionale
 L’ONU e la soluzione dei conflitti internazionali
 La giustizia internazionale
 Lo stato mondiale
 Le organizzazioni cooperative intergovernative
 C) L’Unione Europea
 Il trasferimento di sovranità (esercizio, ma non titolo)
 La Carta europea dei diritti
 La Costituzione europea

91
Il diritto come pratica sociale
interpretativa

Capitolo IV
Paragrafo 1

92
Ragione giuridica

 (A) Ragion pratica e ragione giuridica

 (B) La pratica giuridica come pratica


sociale

93
Il diritto consuetudinario

 Capitolo IV
 Paragrafo 2

94
Concetto di consuetudine
 (A) Senso ampio e senso stretto di
“consuetudine”
 (B) Diritto spontaneo (longa repetitio, opinio
iuris)
 (C) Carattere involontario e pre-intenzionale
della consuetudine

 Problema: qual è il rapporto tra i dato e il dover


essere?

95
L’interpretazione come attività

Capitolo IV
Paragrafo 3

96
Interpretazione in generale

 (A) Segni e significati


 (B) Linguaggi
 (C) Traduzione e interpretazione
 (D) Interpretazione come attività e come
prodotto

97
Interpretazione giuridica

 (A) Interpretazione giudiziale e dottrinale


 (B) Interpretazione, applicazione
 (C) Teorie dell’interpretazione giuridica
 (x) teorie cognitive o formalistiche
 (y) teorie scettiche
 (z) teorie intermedie (Kelsen, Hart, Guastini)

98
Teoria ermeneutica
dell’interpretazione
 Elementi caratterizzanti
 (A) Precomprensione
 (B) Primato della domanda
 (C) Primato della comprensione
sull’interpretazione
 (D) Il circolo ermeneutico
 (E) Metodo ed ermeneutica
 (F) I controlli ermeneutici

99
Interpretazione e argomentazione

 Capitolo IV
 Paragrafo 4

100
Argomentazione giuridica

 (A) Concetto di argomentazione


 (B) Interdipendenza tra interpretazione e
argomentazione
 (C) Adeguatezza all’oggetto del discorso
 (D) L’argomentazione nel processo

101
Il ragionamento giuridico

 Capitolo IV
 Paragrafo 5

102
La logica giuridica
 (A) Logica deduttiva e logica giuridica
 (B) Giustificazione interna ed esterna
 (C) La preparazione delle premesse
 (D) La logica giuridica come logica
applicata e come indagine sul
ragionamenti dei giuristi
 (E) La logica giuridica come retorica
 (F) La logica giuridica come topica
103
Razionalità nel diritto

 (A) Razionalità logica


 (B) Razionalità discorsiva
 (C) Razionalità come congruenza
 (D) Razionalità dialettica
 (E) Razionalità ermeneutica

104
La giurisprudenza

 Capitolo IV
 Paragrafo 6

105
Definizione
 (A) L’attività del “dire il diritto”
 (B) Differenza tra i sistemi di civil law e
quelli di common law e avvicinamento
 (C) La giurisprudenza è parte essenziale
della formazione del diritto
 (D) La libertà si fa autorità
 (E) Ricchezza della regola, stabilità delle
decisioni, certezza del diritto
106
I casi e la regola
 (A) Il vincolo del precedente
 (B) Il ruolo dell’analogia
 (C) Forza fattuale del precedente
 (D) Come intendere il principio della
subordinazione del giudice alla legge (e al
diritto)
 (E) Interdipendenza tra legislazione e
giurisprudenza
107
La concezione ermeneutica del
diritto

 Capitolo IV
 Paragrafo 7

108
Le critiche dell’ermeneutica

 (A) Al Giuspositivismo
 (B) Al sillogismo giudiziale
 (C) Alla separazione tra interpretazione e
applicazione

109
Le tesi dell’ermeneutica come
teoria del diritto
 (A) Primato della comprensione
 (B) Il valore della tradizione
 (C) L’ars interpretandi
 (D) Pluralità dei controlli incrociati
 (E) Il ruolo della comunità interpretativa
 (F) L’interpretazione come cooperazione

110
I confini della comunità
interpretativa
 (A) Ampliamento dei confini e
indebolimento dei controlli
 (B) Centralità del contesto, ma sua
mobilità
 (C) Carattere intersoggettivo della ragione
pubblica

111

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