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ELETTRONICA

Si pu affermare che il teleruttore costituisce uno dei componenti pi utilizzati in campo industriale, considerando la sua costante presenza nei quadri elettrici

I SISTEMI DI AUTOMATISMO NEI CIRCUITI A TELERUTTORI


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di Emanuele Loffarelli

Seconda parte
tore 1), in cui in ausilio ad esso, in caso di guasto, automaticamente avviene linserimento del secondo motore (motore 2), avente le stesse caratteristiche nominali del primo. Il sistema a teleruttori stato progettato con il criterio della ridondanza, ovvero, in caso di guasto di un motore o della propria pompa, viene inserito laltro motore disponibile, affinch non sia danneggiato il ciclo di lavoro o compromessa la sicurezza di uneventuale utenza. Alla pompa di ogni motore associato un collettore di aspirazione ed ognuno di questi dispone di un pressostato munito di contatto elettrico (SP1 e SP2), in grado di registrare il flusso del liquido e, quindi, di sorvegliare lintegrit meccanica della pompa.

uesto secondo capitolo dellarticolo verte sui criteri di automatismo per il comando di macchine nel contesto meramente industriale, in cui spesso prevista la progettazione di circuiti di avviamento che consentano linserimento di macchine di emergenza, nel caso in cui la prima si rendesse indisponibile, o larresto di un ciclo di lavoro, quando venisse compromessa la sicurezza del sistema.

SISTEMA DI AUTOMATISMO PER LINSERIMENTO DI UN MOTORE DI RISERVA


Gli schemi elettrici delle figure 1 e 1a rappresentano quelli di un circuito di comando per lavviamento di un motore trifase a 380 V (moR Figura 1: Circuito di comando ad un senso di marcia per motore a 380 V, con scambio automatico su motore di riserva

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Q Figura 1a: Circuito di comando ad un senso di marcia per motore a 380 V, con scambio automatico su motore di riserva

Descrizione dello schema elettrico


Gli interruttori automatici di potenza QF1 e QF2 costituiscono, rispettivamente, la protezione del motore 1 e del motore 2, mentre QF3 costituisce la protezione del circuito di comando. Il motore 1 rappresenta il motore privilegiato del ciclo, al quale pu sopperire il motore 2. Nella condizione di motore fermo, in mancanza di pressione, il contatto SP1 rimane in posizione 1 e KC si eccita, chiudendo il proprio contatto N. 13-14. Per lavviamento del motore va premuto SB1 e questo consente a KA di eccitarsi e di autoritenersi tramite il contatto N. 13-14. Lo stesso KA eccita il teleruttore di potenza KM1, che consente lavviamento del motore 1. Con la partenza del motore, la pressione del circuito idraulico in breve sale, portando SP1 in commutazione verso la posizione 2. Immediatamente KC si diseccita, mentre K1, ritardato allattrazione e alla ricaduta, dopo 5 secondi pu eccitarsi, chiudendo il contatto N. 13-14. Quanto descritto rientra nel normale funzionamento del sistema, ma nel caso in cui si presentino problemi di natura elettrica, in riferimento al motore, o meccanici, sostanzialmente dovuti alla pompa, il circuito di comando provvede automaticamente ad inserire il motore di riserva.

13- 14 di K1 risulta ancora chiuso, perch lo stesso K1 ritardato anche alla ricaduta (5 s). Con i contatti sia di KC, sia di K1, chiusi (contatti N. 13-14), KM2 si eccita, avviando il motore 2 (motore di riserva); la pressione sale di nuovo, facendo commutare SP2 (figura 1a). Secondo quanto descritto, linserimento del motore 2 ha permesso il normale svolgimento del ciclo.

2) Mancanza di pressione in seguito allimmediato avviamento del motore Pu avvenire che, avviando il motore 1, il circuito idraulico non vada in pressione per motivi meccanici. KP stato inserito per ovviare a questo possibile problema. Secondo lo schema di figura 1, premendo SB1, si consente leccitazione di KM1 e il corrispondente avviamento del motore 1. Se non avvenisse la commutazione di SP1 a causa di mancanza di pressione, il contatto di questo porta in eccitazione KP ritardato allattrazione, facendo in modo che questa circostanza di indisponibilit sia sopperita dal motore 2. 3) In caso di intervento della protezione termica FR1 Lintervento della protezione termica FR1 evita che il motore sia soggetto a:
sforzo meccanico, in grado di elevare la corrente nominale al di sopra del valore di targa (sovraccarico); un problema elettrico nel motore. Ad esempio, uno squilibrio ohmico del valore degli avvolgimenti o un basso isolamento tra gli stessi. La commutazione del contatto di FR1 causa

1) In caso di problemi meccanici della pompa Si supponga un improvviso guasto meccanico alla pompa, ovvero, pur mantenuta in movimento dal motore, non fornisca pi portata. La pressione del liquido in questa circostanza cala rapidamente e SP1 si porta di nuovo in posizione 1. KC si eccita di nuovo, mentre il contatto N.

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Le possibili condizioni di guasto e le risposte del circuito di automatismo

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R Figura 2: Circuito di comando per reintegro automatico

limmediata diseccitazione di KM1. Il contatto N. 21-22 di KM1 porta in eccitazione KB dopo 3 secondi dallo scatto di FR1 e viene cos inserito il motore 2 tramite leccitazione di KM2.

cuito di comando, come deducibile dalla figura 1a. Lintervento di KT segnala lindisponibilit di entrambi i motori. Nei casi in cui il sistema lavorasse con il motore 2 ed il motore 1 tornasse di nuovo disponibile, (per risoluzione del guasto o manutenzione), in caso di guasto elettrico o meccanico del motore 2, lo stesso motore 1 rientrerebbe in marcia sempre automaticamente, secondo il criterio della ridondanza. Il pulsante SB3 (reset) stato inserito con lo scopo di reinserire il motore 1 se questo tornasse di nuovo disponibile, arrestando il motore 2 di riserva. Ai fini della sicurezza, per poter accede al quadro elettrico, si rende sempre obbligatoria lapertura degli interruttori automatici di potenza, mentre il finecorsa FC (figura 1) rende indisponibile il circuito di comando quando viene aperta lanta del quadro elettrico, isolandolo dai 110 V ausiliari. Per larresto del motore (indifferentemente se il numero 1 o il 2), va premuto SB2. KR viene eccitato, causando la diseccitazione di KA (tramite il contatto N. 21-22) e, quindi, di KM1 o, eventualmente, di KM2. Tramite il contatto N. 13-14 dello stesso KR, viene eccitato KD, ritardato alla ricaduta. La presenza di KD necessaria perch, alla commutazione di SP per riduzione di pressione, visto larresto del motore 1, KC tornerebbe in eccitazione, mentre K1, ritardato anche alla ricaduta, si troverebbe ancora chiuso verso KM2. Potrebbe essere, quindi, avviato il motore 2. Ma essendo KD ritardato alla ricaduta a 8 secondi, permette a K1 di tornare a riposo per non eccitare KM2(1).

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4) Risposta in seguito allo scatto dellinterruttore automatico QF1 o dei fusibili del circuito di comando Nel caso in cui avvenisse lo scatto dellinterruttore automatico QF1, il circuito di comando risponderebbe allo stesso modo descritto al punto 3, grazie allintervento di KB. Lapertura dellinterruttore trascina con se anche lazione del contatto ausiliario QF1 che, aprendosi, causa limmediata diseccitazione di KM1. Il contatto N. 21-22 dello stesso KM1, tornando a riposo, consente leccitazione di KB e, quindi, di KM2. Secondo lo schema della figura, i rami dei teleruttori di potenza sono resi indipendenti tra loro, tramite i fusibili FU1 e FU3, affinch un eventuale problema elettrico a carico di una linea non coinvolga anche laltra. Se, ad esempio, avvenisse lintervento di FU1 a teleruttore eccitato, lo stesso componente di manovra tornerebbe a riposo per guasto e, tramite KB, avverrebbe leccitazione di KM2 per lavviamento del motore 2. 5) Totale indisponibilit del circuito di comando Come ampliamente descritto nei precedenti paragrafi, in seguito allinefficienza del motore 1 o della propria pompa, viene automaticamente inserito il motore 2. Se, per, entrambi i motori divenissero indisponibili, KT renderebbe indisponibile il cir-

Lo schema elettrico di questo progetto rappresentato in figura 2, in cui due galleggianti elettrici costituiscono i due sensori di livello in grado di avviare e arrestare automaticamente il reintegro. Un terzo galleggiante costituisce il sensore di livello demergenza, in grado di resettare il circuito di comando nel caso in cui non avvenisse larresto della pompa di reintegro per massimo livello. Per avviare il ciclo di reintegro, va ruotato SA in posizione 1: questo consente leccitazione di KS che, tramite il contatto N. 13-14, fornisce la polarizzazione anche al teleruttore di potenza KM1. A serbatoio completamente vuoto, il galleggiante SLB ancora a riposo (contatto chiuso), quindi KA1 viene eccitato e questo, tramite il proprio contatto N. 13-14, causa leccitazione di KM1. Il motore viene avviato e la pompa inizia la fase di reintegro. Quando il livello del liquido raggiunge SLB, questo pu commutare, diseccitando KA1, ma KM1 si autoritiene (contatto N. 13-14). Solo quando il livello del liquido raggiunge il galleggiante dellalto livello SLA, il contatto di questultimo, chiudendosi, permette leccitazione di KA2, che inibisce la diseccitazione di KM1. La fase di reintegro viene, quindi, arrestata per massimo livello. Solo quando il livello del liquido impegnato scende al di sotto di SLB, viene riavviato il ciclo. In parallelo alla bobina di KS, risulta presente

H Figura 3: Rappresentazione del serbatoio di reintegro

quella del teleruttore KA ritardato allattrazione, il cui compito risulta importante. In sua assenza, se venisse a mancare anche per un breve periodo la tensione di rete, con SLB commutato, la fase di reintegro si bloccherebbe, perch ca-

Figura 4: Circuito di comando per la gestione di un riscaldatore trifase a 380 V

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CIRCUITO DI COMANDO PER IL REINTEGRO AUTOMATICO DI SERBATOI

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drebbe per mancanza di tensione la ritenuta di KM1. Invece, con linserimento di KA, con SA chiuso, lo stesso teleruttore, tramite il contatto N. 21-22 fornisce, in parallelo al contatto di SLB, tensione a KA1 per un tempo di 2 secondi, per poi eccitarsi, aprendo lo stesso contatto. Questa configurazione permette al circuito di riprendere il normale ciclo anche dopo lassenza della tensione di rete. Il galleggiante SLE (galleggiante di emergenza) interviene se, in seguito allaumentare del livello del liquido, SLA non commutasse il proprio contatto per arrestare il ciclo. La commutazione di SLE causerebbe leccitazione di KA3 che, autoritenendosi, provoca la diseccitazione permanente di KM1. SB2 permette il reset del sistema, che pu essere riavviato solo dopo il ritorno a riposo di SLE. In figura 3 rappresentato il serbatoio di reintegro con i rispettivi galleggianti di comando.

CIRCUITO DI COMANDO PER RISCALDATORE TRIFASE DI POTENZA


Il circuito di comando per la gestione di un riscaldatore di potenza trifase a 380 V rappresentato in figura 4. Questa tipologia di riscaldatori ad alta potenza viene impiegata normalmente in campo industriale, dove risulta necessario mantenere ad u-

na determinata temperatura sostanze o acidi particolari, per evitarne la cristallizzazione o per la rigenerazione di sali igroscopici, l dove va resa assolutamente assente lumidit. Il circuito di comando risulta molto semplice e linserimento dellutenza avviene manualmente tramite il selettore SA. Agendo sul selettore, viene eccitato KM1 attraverso i contatti di STL e STS, che costituiscono rispettivamente quello del termostato di lavoro e quello del termostato di sicurezza. La temperatura di lavoro va impostata tramite STL, mentre STS provvede a portare in blocco lutenza tramite linibizione di KA nel caso in cui la temperatura di lavoro superasse quella impostata. Questo evento verrebbe causato dallerrato funzionamento di STL. La temperatura dintervento di STS deve essere impostata considerando anche linerzia termica alla quale pu essere sottoposto il riscaldatore, in funzione delle proprie caratteristiche elettriche e fisiche. In seguito alleventuale intervento di STS, il circuito, per tornare disponibile, va resettato tramite SB2, che provvede a diseccitare il rel di blocco KA.

1) I tempi scelti nei teleruttori temporizzati sono a titolo puramente indicativo, in quanto tale fattore pu essere modificato in funzione delle caratteristiche e delle esigenze dellimpianto.

NOTA

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