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MACCHINE IDRAULICHE
BUONA VISIONE
SAVE WATER,
SAVE LIFE
DO THAT
THE
WORLD IS
NOT YOUR
FISHBOWL
DO NOT WASTE
WATER
EVEN A DROP
COULD KILL
SOMEONE
INDICE 2 3
INDICE (1)
POMPE VOLUMETRICHE o POSITIVE
INTRODUZIONE SULLE MACCHINE OPERATRICI IDRAULICHE
POMPE ALTERNATIVE: a STANTUFFO
PREVALENZA
POMPE ALTERNATIVE: a Stantuffo Tuffante
PREVALENZA MANOMETRICA
POMPE ALTERNATIVE: a Disco a Singolo e a Doppio Effetto
CARICO di MOVIMENTAZIONE e SCELTA di una POMPA
POMPE ALTERNATIVE: Uniformità
Uniformità di Portata
ALTEZZA di ASPIRAZIONE di una POMPA
ACCUMULATORE IDROPNEUMATICO:
POTENZA di una POMPA Caratteristiche e Funzionamento
CAMPI d’
d’ IMPIEGO dei VARI TIPI di POMPE POMPE ALTERNATIVE: Usi
in FUNZIONE delle LORO PRESTAZIONI
POMPE ALTERNATIVE: Esempio d’
d’impiego
CAMPI di APPLICABILITA’
APPLICABILITA’ di VARI TIPI di POMPE
INDICE 1 3
INDICE (2)
POMPE VOLUMETRICHE A MEMBRANA: Generalità
Generalità POMPA A CAPSULISMI (propriamente detta)
POMPE SOMMERSE
POMPE VOLUMETRICHE A VITE ECCENTRICA:
Portata
POMPE CENTRIFUGHE: Classificazione
POMPE VOLUMETRICHE A PALE DEFORMABILI
POMPE CENTRIFUGHE: Applicazioni
PRESTAZIONI DI UNA POMPA CON ROTORE A
PALETTE FLESSIBILI POMPE CENTRIFUGHE: Portata Erogata
VITE DI ARCHIMEDE
POMPE CENTRIFUGHE: Curve Isorendimento
EIETTORE
POMPE CENTRIFUGHE: Altezza Geodetica di Aspirazione
EIETTORE: applicazione
POMPE CENTRIFUGHE: Regolazione della Portata
POMPE SPECIALI
Effetto Venturi in Medicina
POMPE PERISTALTICHE: Caratteristiche Costruttive
INDICE 1 2 3
PREVALENZA
La PREVALENZA di una POMPA viene definita come
“La quantità di energia trasferita da una pompa ad 1 kg di liquido”
viene espressa in metri di colonna di liquido (m.c.l.), e si indica con la lettera
H (dall’inglese Head = prevalenza)
Osservando lo schema a fianco e
MANDATA
applicando l’equazione di Bernuolli ai punti
subito prima dell’entrata ed immediatamente
dopo l’uscita della pompa, si ha:
U 12 U 22
h1 + P1
γ + 2g
+ H = h2 + P2
γ + 2g
+Y
ASPIRAZIONE
Ricavando H e raccogliendo i restanti
termini si ha:
P2 − P1
Hp = ( h 2 − h1 ) + +Y
y
P2 − P1 U 22 − U 12 P2 − P1
H = ( h 2 − h1 ) +
γ
+
2g
+Y
Hm ≅ γ
Hm è la PREVALENZA
MANOMETRICA ed è funzione delle
Le perdite di proprietà
proprietà fisiche del liquido (massa
La differenza di carico sono volumica e viscosità
viscosità), della portata
altezza geodedica è minime e quindi volumetrica, del numero di giri e delle
piccola e può essere trascurabili. caratteristiche costruttive della
trascurata La velocità
velocità risulta in
pompa.
entrambe le sezioni uguale
in quanto i condotti di
aspirazione e di mandata
presentano lo stesso
diametro. INDICE 1 2 3
CARICO di MOVIMENTAZIONE e SCELTA di una POMPA
Se consideriamo la movimentazione di un liquido tra due punti di una condotta o di un impianto
(come nella figura), il carico richiesto Hp, cioè la CARATTERISTICA PASSIVA, sarà:
P2 − P1
Hp = ( h2 − h1 ) + +Y
y
Hm ≥ H p
INDICE 1 2 3
ALTEZZA di ASPIRAZIONE di una POMPA
X ×H m
La POTENZA rappresenta il LAVORO
TOTALE compiuto da una pompa nell’unità Nu = t
di tempo, cioè:
X = V ×γ = V × ρ × g
Ricordando che il PESO di X (N) di un liquido può essere
espresso anche come il prodotto del VOLUME per il PESO
SPECIFICO, e che il PESO SPECIFICO è dato dal prodotto
della DENSITÀ
DENSITÀ per L'ACCELERAZIONE DI GRAVITÀ
GRAVITÀ:
N u = V ×γ t× H m = Q × γ × H m = Q × ρ × g × H m
Nu rappresenta la potenza teorica della pompa necessaria per spostare una portata
Q (m3/s) di liquido ed è chiamata POTENZA UTILE.
La sua unità di misura nel SI è il Watt.
POTENZA ASSORBITA e RENDIMENTO di una POMPA
Le macchine reali non sono in grado di trasferire tutta l’energia che ricevono;
a causa degli attriti, dissipazioni, turbolenze; per cui l’energia assorbita nell’unità
di tempo dal motore; chiamata potenza assorbita, sarà maggiore di quella
effettivamente acquistata dal liquido.
Nass> Nu η<1
MECCANICHE
INDICE 1 2 3
PERDITE IDRAULICHE
Le perdite idrauliche sono dovute alla diminuzione di energia per urti e attriti del
liquido moto all'interno della pompa ed il rendimento idraulico si determina
mediante la relazione:
INDICE 1 2 3
PERDITE VOLUMETRICHE INDICE 1 2 3
Na − NP
ηm =
Na
RENDIMENTO TOTALE di una POMPA
INDICE 1 2 3
CLASSIFICAZIONE DELLE POMPE
(Generalità)
INDICE 1 2 3
CLASSIFICAZIONE DELLE POMPE INDICE 1 2 3
a Pistone
ALTERNATIVE
a Membrana
a Ingranaggi
VOLUMETRICHE
a Lobi
a Capsulismi
ROTATIVE a Palette mobili
(a CAPSULISMI)
a Pale Deformabili
a Vite Eccentrica
a Rotore Ellittico
POMPE CENTRIFUGHE
Monogirante
Multigirante
CINETICHE
a Flusso Assiale
TURBINE
a Flusso Misto
INDICE 1 2 3
POMPE ALTERNATIVE
Nelle pompe alternative lo spostamento del liquido è provocato da un organo che si muove di moto
alternativo, sono costituite da, un corpo di pompa ancorato alla struttura di sostegno, dalle teste con
valvole, dalla camera d’aria e dalla tubazione.
1) rispetto all’aggressività chimica, per liquidi aggressivi devono essere usati materiali speciali;
2) rispetto alla purezza, non sono impiegate per liquidi fangosi o con corpuscoli in sospensione,
3) rispetto alla viscosità, trasportano liquidi di qualsiasi viscosità, ma non eccessiva, quali le paste
od i semiliquidi,
4) rispetto alla portata, sono costruite per portate non molto elevate;
5) rispetto alla prevalenza, le pompe alternative possono dare prevalenze molto elevate.
Le pompe alternative a stantuffo possono essere a semplice effetto e a doppio effetto.
Non hanno limiti di applicabilità in rapporto alla prevalenza ma sono limitate per quel che riguarda la
portata.
INDICE 1 2 3
POMPE ROTATIVE
Sono quelle che hanno una o più organi che si muovono di moto rotatorio ( un ingranaggio
si muove in un senso l’altro in senso inverso) facendo tenuta fra loro e con la carcassa.
I principali tipi sono : pompe ad ingranaggi, pompe a capsulismi e ad alette e le pompe a vite.
Le pompe rotative sono utilizzate per fluidi densi o viscosi e non per elevate prevalenze,
erogano grandi portate.
INDICE 1 2 3
POMPE CENTRIFUGHE
Nelle pompe centrifughe a flusso radiale in cui l'entrata e l'uscita del liquido sono ortogonali tra loro,
l'intera massa liquida ruota come un corpo rigido dentro la pompa. Per realizzare questa condizione è
necessario che l'organo ruotante della pompa sia munito di apposite pale fissate all'albero. A seguito
del moto rotatorio il liquido viene sospinto verso la periferia. In corrispondenza del centro di
rotazione si determina una depressione cioè un valore di pressione minore della pressione esterna.
Queste considerazioni giustificano sia il fatto che nelle pompe centrifughe l'alimentazione viene fatta
in corrispondenza del centro della girante, sia il fatto che tali pompe sono in grado di aspirare liquido
entro certi limiti. Inoltre sono efficienti al massimo solo in una limitata area della curva caratteristica.
INDICE 1 2 3
SCELTA del TIPO di POMPA da INSTALLARE
La scelta del tipo di pompa da installare, in relazione alle condizioni operative,
è determinata da diversi fattori:
VOLUMETRICHE
ALTERNATIVE
CENTRIFUGHE A FLUSSO
RADIALE MONOGIRANTE
VOLUMETRICHE
ROTATIVE
TURBINE A
FLUSSO
ASSIALE
Q INDICE 1 2 3
CAMPI di APPLICABILITA’ di VARI TIPI di POMPE
H (m.c.l.)
1000
100
10
ESEMPI di CAMPI di
APPLICABILITA’
APPLICABILITA’ di VARI
TIPI di GRUPPI di
PRESSIONE
CENTRIFUGHI
INDICE 1 2 3
A seconda che le POMPE siano azionate da un
MOTORE ELETTRICO o da un MOTORE a
COMBUSTIONE INTERNA sono denominate
ELETTROPOMPE
MOTOPOMPE
INDICE 1 2 3
POMPE VOLUMETRICHE o POSITIVE
Quando l'applicazione richiede una pompa che sia in grado di trattare
trattare il prodotto senza turbolenza
ed aerazione, fornire pressioni anche elevate, o di trattare con minimo danno un prodotto che
contenga anche particelle solide in sospensione, la soluzione puòpuò generalmente essere trovata tra i
diversi modelli di pompe volumetriche
INDICE 1 2 3
POMPE ALTERNATIVE: a Disco a Singolo e a Doppio Effetto
Questo tipo di pompa si Q Portata di una POMPA
dice a singolo effetto.
effetto. ALTERNATIVA a Semplice Effetto
La sua portata è
discontinua, infatti il
flusso in uscita si
interrompe durante la t
fase di aspirazione,
come evidenziato dal
grafico
Fase di MANDATA Fase di ASPIRAZIONE
Per diminuire questo inconveniente sono state
realizzate pompe a doppio effetto:
effetto: in queste ultime,
il cilindro nel quale si muove il pistone è fornito di INDICE 1 2 3
due valvole di aspirazione e di due valvole di
scarico sistemate in modo che durante il moto del
pistone risultino sempre aperte una valvola di
aspirazione e una di mandata 1 2
M1 M2
Q
Portata di una POMPA
ALTERNATIVA a Doppio Effetto
A2 A1
t
Q
POMPE ALTERNATIVE: INDICE PORTATA di una POMPA a DOPPIO
CILINDRO a DOPPIO EFFETTO
Uniformità di Portata 1 2 3
Caratteristiche Costruttive
Gli accumulatori a membrana ed a sacca sono composti da un
contenitore esterno, da una membrana o da una sacca e da una valvola 1 Valvola gas
per la carica del gas (azoto). Per gli accumulatori con capacità superiore
a 10 litri, il fondello della membrana è sostituito dalla valvola a fungo
antiestrusione. Il corpo accumulatore è costruito secondo le vigenti leggi 2 Corpo accumulatore
e normative italiane, (ISPESL o RINA) o estere quali TÜV, SDM ASME
ecc. Per impieghi diversi il corpo accumulatore può essere sottoposto a 3 Membrana o sacca
particolari rivestimenti, come kanigenatura (nichelatura), zincatura,
ebanitatura o PTFE e può inoltre essere costruito in acciaio inox ed 4 Fondelli antri-estrusione
altri materiali metallici o plastici. La membrana o sacca, normalmente è
in gomma a base nitrilica. Per particolari impieghi sono disponibili
membrane in: 5 Attacco liquido
• IIR,
• Epicloridrina,
• Etilene Propilene,
• Gomma naturale,
• Elastomeri per uso alimentare,
• Neoprene,
• Nitrile per idrocarburi,
• Nitrile per basse temperature (-40°C)
• Siliconi,
• FKM.
La sacca o la membrana sono costruite in un unico pezzo senza
giunzioni. La valvola gas è una valvola di ritegno a tenuta perfetta
munita di tappo di chiusura.
Descrizione Funzionamento
L’accumulatore idropneumatico è un apparecchio capace di immagazzinare nei circuiti idraulici una notevole
quantità di energia in spazi ridotti. Essendo i liquidi pressoché incomprimibili e perciò non idonei all’accumulo
di energia, si sfrutta, per raggiungere lo scopo, la comprimibilità del gas .
1. In un contenitore metallico (corpo accumulatore) è montata una membrana o sacca che separa la
camera del liquido dal gas.
2. Dall’apposita valvola si introduce un gas inerte (azoto) ad una pressione P 0 adatta all’impiego
dell’accumulatore, ed il gas occupa tutto il volume interno dell’accumulatore V 0 . Un piattello metallico o
plastico vulcanizzato nella membrana o sacca impedisce che questa venga estrusa attraverso il foro di
collegamento con il liquido.
3. Quando la pressione P 1 dell’impianto supera la pressione di precarica P0 dell’accumulatore, la
membrana o la sacca si alza e si comprime riducendo il volume a V 1 .
4. Aumentando ulteriormente la pressione a P 2 , si riduce ulteriormente il volume del gas a V 2 con
l’aumento della sua pressione per equilibrare la pressione del liquido. In questo modo si ottiene un accumulo
di liquido in pressione .V = V 1 - V 2 del quale potremo disporre secondo necessità.
ACCUMULATORE IDROPNEUMATICO: Applicazioni (1)
(A) Accumulatore di energia
Nei circuiti idraulici spesso viene richiesto una grande portata per un breve
periodo, alternato da piccole erogazioni. In questo caso montare un
accumulatore si rivela molto utile perchè fa risparmiare sia sul costo della
pompa che del motore, che possono essere più piccoli, sia sui costi
d’esercizio. Il ciclo operativo della figura a lato richiederebbe una pompa con
portata Q2 . Impiegando un accumulatore idropneumatico è possibile
immagazzinare liquido durante i tempi, (t1 - t2) e (t3 - t4) in cui la richiesta è
inferiore o nulla, per riutilizzarlo nei tempi (t1 - t0) e (t3 - t2) quando la portata
richiesta supera la portata della pompa Q1 . Questa deve essere
proporzionata per avere i volumi V1 + V2 ≤ V3 + V4. Tanti sono gli impieghi:
macchine utensili, presse idrauliche, presse per iniezione e per soffiaggio ecc.
INDICE
1 2 3
ACCUMULATORE IDROPNEUMATICO: INDICE
Applicazioni (2) 1 2 3
Dove:
Qe = Qt × η v
Qe = portata effettiva media, in m3s-1
ηv = rendimento volumetrico, che nelle pompe a stantuffo deve
presentare valori nettamente superiori allo 0,9 (media 0,93):
richiedendosi revisione della macchina se s'abbassa sotto lo 0,91.
POMPE ALTERNATIVE: Prevalenza e INDICE 1 2 3
Regolazione di Portata
I materiali sono importanti per evitare cessioni indesiderate: tutte le parti a contatto
liquidi alimentari devono essere di acciaio di tipo “alimentare”.
Un aspetto importante da valutare è che le pompe a pistone abbiano i movimenti per quanto
possibile lenti, con una lunga corsa dei pistoni: tutta la parte meccanica ne ha un vantaggio e si
ottiene un flusso più costante. Si deve notare che la corsa più lunga dei pistoni porta a
dimensioni maggiori, quindi a un costo più elevato della pompa. Si tratta quindi di un elemento
essenziale da considerare al momento dell'acquisto. II fine corsa dei pistoni deve garantire uno
spazio sufficiente al fine di evitare lo schiacciamento di eventuali corpi solidi estranei.
DISEGNI DI POMPE
POMPE A STANTUFFO MANUALE
A STANTUFFO DI
E A VAPORE
VITRUVIO
INDICE 1 2 3
MODELLO DI POMPA A STANTUFFO
ASPIRANTE - PREMENTE
INDICE 1 2 3
PRIMA FASE
ESPANSIONE
(ASPIRAZIONE)
SCHEMA DI FUNZIONAMENTO
DI UNA POMPA A STANTUFFO
SECONDA FASE ASPIRANTE - PREMENTE
COMPRESSIONE
(MANDATA) INDICE 1 2 3
POMPE ALTERNATIVE: Usi INDICE 1 2 3
Dato il flusso non uniforme, non si utilizzano in genere come pompe di servizio ai
filtri, infatti le continue oscillazioni di pressione e portata non porterebbero a una
filtrazione efficiente.
INDICE
1 2 3
INDICE 1 2 3
POMPA A PISTONE A POMPA A PISTONE A
SINGOLO EFFETTO DUPLICE EFFETTO POMPA A PISTONI A DUPLICE
EFFETTO PER FANGHI
INDICE 1 2 3
1 2 3
INDICE ELETTROPOMPA
ESEMPIO DI POMPA A
PISTONE A DUPLICE EFFETTO
A PORTATA VARIABILE
INDICE 1 2 3
ESEMPIO DI POMPA A PISTONI ORIZZONTALE
AD ALTA PRESSIONE DI GRANDI DIMENSIONI
INDICE 1 2 3
BICILINDRICHE DOPPIO EFFETTO
BICILINDRICHE
DOPPIO EFFETTO
INDICE 1 2 3
ESEMPIO DI POMPA MONOCILINDRICA
CARRELLATA COLLEGATA AD UNA
TRAMOGGIA CON COCLEA
INDICE 1 2 3
POMPE VOLUMETRICHE A MEMBRANA: Generalità INDICE 1 2 3
Si tratta di piccole pompe volumetriche nelle quali il cilindro è sostituito da una membrana flessibile, chiamata
anche diaframma, che ha un movimento alternativo aspirante e premente in modo da generare delle variazioni
alternate di volume.
Hanno piccole portate e alta prevalenza, e sono utili per spostare fluidi con solidi sospesi corrosivi (come
sospensioni di chiarificanti, o di coadiuvanti di filtrazione). Non si utilizzano per il trasporto dei vino, ma
esclusivamente come pompe dosatrici di prodotti chimici coadiuvanti.
Le pompe a membrana sono costituite da un motore pneumatico coassiale alloggiato centralmente. Al suo
albero sono fissate le membrane. Alle due estremità i due corpi pompa alloggiano le valvole a sfera e le
relative sedi di ritegno del condotto di aspirazione e mandata prodotto.
PARTICOLARE
DEL MOTORE
PNEUMATICO
con PP, PVDF, ECTFE, Halar ®, Alluminio, Acciaio Inox AISI 316, NBR Perbunan ®, EPDM Dutral ®
PVDF ECTFE Acciaio Inox AISI NBR Perbu EPDM
SOSTANZA PP Alluminio
Halar ® 316 nan ® Dutral ®
Acetaldeide A1 D B A D A
Acetammide A1 C A A A A
Acetato di vinile B1 A2 A1 B D B2
Acetilene A1 A A A B A
Aceto A B D A B A
Acetone A D A A D A
Acidi grassi A A A A B D
con Poliuretano, PTFE Teflon®, PPS-VRyton ®, FPM Vyton ®, Santoprene®, PE UHMW Polizene ®
PE
Poli PTFE PPS-V FPM Santo
SOSTANZA UHMW
uretano Teflon® Ryton ® Vyton ® prene®
Polizene ®
Acetaldeide --- A A D --- B
Aceto D A A A --- A
Acetone D A A D A1 A2
Compatibilità chimica:
A = ottima COMPATIBILITÀ CHIMICA DELLE MEMBRANE
B = buona
C = scarsa, non raccomandato
Il tipo di fluido, la temperatura e l'ambiente di impiego
D = attacco grave, non raccomandato sono fattori influenti nella valida scelta dei materiali
--- = informazione non disponibile
1 = fino a 22°C (72°F)
della pompa e/o dello smorzatore e per la loro
2 = fino a 48°C (120°F) compatibilità chimica.
ESEMPI DI POMPE A MEMBRANA
DI VARIE DIMENSIONI
INDICE 1 2 3
ESEMPIO DI POMPA
A MEMBRANA A
DUPLICE EFFETTO
AD AZIONAMENTO
PNEUMATICO PER IL
TRASFERIMENTO DI
POLVERI
INDICE 1 2 3
ESEMPIO DI POMPA A
MEMBRANA A MANO PER
ESEMPIO DI POMPA A
TRAVASI
MEMBRANA CARRELLATA PER
VERNICIATURA
ESEMPIO DI POMPA A
MEMBRANA AD AZIONAMENTO
PNEUMATICO
ESEMPIO DI POMPA A
DOPPIA MEMBRANA
PER SOSTANZE
GASSOSE O PER
SOSTANZE
PERICOLOSE
PARTICOLARE DELLA
DOPPIA MEMBRANA
ESEMPIO DI POMPE DOSATRICI
A MEMBRANA PER PRODOTTI
CHIMICI
INDICE 1 2 3
SPACCATI DI
POMPE DOSATRICI
A MEMBRANA
SEMPLICE
SPACCATO DI
POMPA
MEMBRANA DOSATRICE A
DOPPIA
MEMBRANA
PISTONE
MEMBRANA
VALVOLE A
SFERA
UNIDIREZIONALI
PISTONE
VALVOLE A
MEMBRANE
SFERA
UNIDIREZIONALI
LINEA ARIA DI SERVIZIO
ATTUATORE
PNEUMATICO
ESEMPIO DI POMPA
DOSATRICE A MEMBRANA AD
AZIONAMENTO PNEUMATICO
A DUPLICE EFFETTO IN UN
SERBATOIO
ESEMPIO DI POMPA
DOSATRICE A ESEMPIO DI POMPA
MEMBRANA DOSATRICE A MEMBRANA AD
AZIONAMENTO PNEUMATICO
A DUPLICE EFFETTO IN UN
INDICE 1 2 3 FUSTO
POMPA A MEMBRANA A
DUPLICE EFFETTO A
PORTATA VARIABILE DI
GRANDI DIMENSIONI
INDICE 1 2 3
INDICE
POMPE VOLUMETRICHE
1 2 3
ROTATIVE
POMPE VOLUMETRICHE ROTATIVE AD INGRANAGGI
Esiste un'ampia gamma di pompe volumetriche rotative, che da un punto di vista generale consistono
in una parte rotante all'interno di una camera chiusa. Tra la parte mobile e quella fissa esistono delle
cavità o delle piccole camere che si riempiono di liquido: il liquido viene intrappolato negli spazi che si
creano tra il corpo rotante e il contenitore. Lo spostamento di questi spazi, determinato dalla rotazione
degli organi in movimento, provoca il movimento del liquido, che è,quindi scaricato in una zona a
pressione maggiore.
INGRANAGGIO
MOTORE
INGRANAGGIO
ESTERNO
Una variazione agli ingranaggi esterni è quella ad TRASCINATO
ingranaggi interni, che consiste anch'essa di due elementi
mobili, uno interno all'altro su assi sfalsati e separati da
un setto fisso a forma di mezza luna. L'ingranaggio
motore è quello più interno e provoca, con il suo
movimento, la rotazione dell'ingranaggio esterno. La
depressione provocata dal movimento degli ingranaggi
consente l'ingresso del liquido che occupa lo spazio libero
tra i denti e viene spinto verso l'uscita.
ESTERNI
PARTICOLARE DELL’INNESTO
ALBERO MOTORE NEL
CORPO DI UNA POMPA AD
INGRANAGGI ESTERNI
POMPA AD INGRANAGGI
ESTERNI COMPLETA E
CORPO POMPA
INDICE 1 2 3
INGRANAGGIO
MOTORE
INGRANAGGIO
ESTERNO
TRASCINATO
SETTO
SEPARATORE SPACCATO POMPA AD
INGRANAGGI INTERNI
ESEMPI DI TIPOLOGIE DI
Le pompe ad ingranaggi interni sono robuste, forniscono una portata POMPE A INGRANAGGI
continua, possono funzionare con liquidi con differenti viscosità,
possono funzionare a pressione elevata e sono autoadescanti. INTERNI
Esempi di applicazione
Le pompe ad ingranaggi sono utilizzate in tutti i tipi di industria per
applicazioni differenti.
• Petrolchimica
Bitume puro o additivato, asfalto, gasolio, petrolio grezzo,
lubrificanti
• Chimica
Silicato di sodio, acidi, materiale plastico, materiali misti, isocianato
• Vernici ed inchiostri
• Resine e colle
• Cartaria
Acidi, sapone, lisciva, alcool, caolino, calce, lattice, residui
• Alimentare
Cioccolato, cacao, burro di cacao, additivi, zucchero, oli e grassi
vegetali, melassa, cibi per animali INDICE 1 2 3
POMPE VOLUMETRICHE ROTATIVE A LOBI
•Impianti di depurazione
Il rotore della pompa viene selezionato •Trattamento fanghi
in base al livello di viscosità e •Acqua potabile
granulosità del fluido pompato. Le •Tecnica di smaltimento e riciclaggio
pompe a lobi sono progettate per un •Industria chimica
funzionamento ininterrotto •Industria petrolchimica
praticamente in ogni settore industriale. •Costruzioni veicoli
•Costruzioni navali
La portata erogata non è continua, ma •Industria cartaria
leggermente pulsante. II livello di •Smaltimento ferroviario
•Industria alimentare SPACCATO
pulsazione diminuisce all'aumentare POMPA DUE LOBI
•Industria edile
del numero dei lobi. (VISTA POSTERIORE)
INDICE 1 2 3
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sull’
sull’immagine
per
l’animazione
INDICE 1 2 3
POMPE A DUE LOBI
INDICE 1 2 3
POMPA CON ROTORE A
QUATTRO LOBI
INDICE
1 2 3
POMPA A LOBI E
POMPE
TRITURARATRICI
ROTORE A
DUE LOBI
ROTORE A
TRE LOBI
POMPE CON ROTORE TRITURATORE ROTORE
TRITURATORE
POMPA CON
INDICE GIRANTE
TRITURATRICE
1 2 3
ESEMPI DI APPLICAZIONE DI INDICE 1 2 3
POMPE A LOBI E POMPE
TRITURATRICI
POMPA CON ROTORE
TRITURATORE
INDICE 1 2 3
POMPE VOLUMETRICHE ROTATIVE A PALETTE MOBILI
Le pompe rotative a palette in inglese 'rotary vane pumps' sono composte da un corpo rotore munito di palette
mobili che ruota in posizione eccentrica all’interno di uno statore, 2 flange di supporto, una tenuta rotante ed un
corpo di alloggiamento entro cui montare il tutto.
Durante la rotazione del rotore il fluido viene trasportato dalla bocca di aspirazione
a quella di mandata passando in sequenza nelle camere di aspirazione, trasporto,
compressione e chiusura (o mandata) senza la necessità di valvole interposte.
La prevalenza di questo tipo di pompe dipende dalla tenuta delle palette e quindi
dalle precisione della lavorazione e dal grado di finitura delle superfici, si prestano
bene al pompaggio di liquidi puliti o comunque non molto abrasivi, sono molto
apprezzate per il basso livello di rumorosità e vibrazioni.
Esistono molte versioni di pompe a palette che sono costruite da svariati produttori
anche orientati a settori diversi; i settori di utilizzo sono molteplici e possono
variare da quello alimentare all'impiantistica industriale con portate di alcuni
litri/h fino a migliaia di litri/h.
INDICE 1 2 3
INDICE 1 2 3
POMPE VOLUMETRICHE ROTATIVE A PALETTE MOBILI
Design semplice e compatto
Costruzione robusta con poche parti in movimento, facilità di accesso, semplice
manutenzione e sostituzione componenti, affidabilità e longevità. Maggiori
informazioni nello schema sottostante.
Compressione in singolo stadio
Con la geometria del blocco cilindro a monostadio si raggiungono, per i compressori
d’aria, rapporti di compressione di 10:1 con i seguenti vantaggi: alta efficienza, bassi
rischi di rotture e manutenzioni ridotte.
Accoppiamento diretto al motore
L’accoppiamento diretto al motore elimina cambi di velocità e trasmissioni a cinghia,
permettendo alti rapporti di compressione a basso numero di giri. Poche parti in
movimento significano bassa dissipazione di energia e manutenzione semplificata.
Basso numero di giri
Il basso numero di giri limita le vibrazioni e di conseguenza il livello di pressione
sonora, l’usura e le temperature delle parti rotanti.
Bassa temperatura di funzionamento
Una bassa temperatura di funzionamento limita l’usura delle parti rotanti, il consumo
del fluido raffreddante ed il lavoro di compressione. Migliora inoltre la qualità e la
temperatura dell’aria compressa.
Poca manutenzione
L’unità rotativa a palette a monostadio assicura un funzionamento affidabile e duraturo
date le poche parti rotanti soggette ad usura; si limitano quindi gli interventi di
Principio di funzionamento manutenzione.
Il compressore rotativo a palette è composto da un rotore [6] con palette mobili [4], che ruota in posizione eccentrica rispetto all’asse del cilindro
statore [3]. Grazie alla forza centrifuga sviluppata dalla rotazione, le palette scorrono nelle gole del rotore [5] copiando fedelmente la superficie
interna del cilindro.
Ciclo di compressione
L’aria aspirata [1] entra nel blocco cilindro attraverso la valvola di aspirazione del pistone regolatore [2]. L’aria è trascinata all’interno dalla
differenza di pressione indotta dalle palette in rotazione, le quali sigillano ermeticamente il volume compreso tra due palette contigue. Durante la
rotazione, questo volume diminuisce grazie all’eccentricità precedentemente descritta, comprimendo così l’aria aspirata. Dopo la compressione
[7], l’aria fuoriesce dalle luci di scarico [8]. L’iniezione intensiva del fluido raffreddante [9] mantiene bassa la temperatura complessiva del ciclo
di compressione e garantisce una abbondante lubrificazione. Il fluido raffreddante ha inoltre la funzione di sigillante delle camere di lavoro
evitando trafilamenti d’aria e perdite di efficienza.
POMPE VOLUMETRICHE ROTATIVE A PALETTE MOBILI
INDICE 1 2 3
POMPE VOLUMETRICHE ROTATIVE A VITE ECCENTRICA:
Caratteristiche Costruttive
Le pompe volumetriche del tipo a vite eccentrica, definite anche “mono”oppure mono vite, sono
ampiamente utilizzate nel settore alimentare grazie ad alcune loro interessanti caratteristiche
tecnologiche. Sono pompe autoadescanti a un solo asse rotante. Gli elementi essenziali per il
pompaggio sono lo statore di gomma e il rotore di acciaio inossidabile. II rotore è in pratica una
vite a sezione circolare. Lo statore di gomma è all'interno di un tubo d'acciaio, e anch'esso
rappresenta una vite con passo doppio rispetto a quello del rotore. Il rotore, ruotando nello statore,
compie un movimento epicicloidale durante il quale le cavità presenti tra statore e rotore avanzano
e trasportano il fluido incamerato dalla sezione di aspirazione a quella di mandata.
b) cuscinetti f ) rotore
STATORI
ROTORE
1 2 3
MANDATA INDICE
INDICE 1 2 3
STATORE
ROTORE
INDICE 1 2 3
Cliccare sull’immagine
per l’animazione
INDICE 1 2 3
ESEMPIO DI IMPIEGO
DELLE POMPE A VITE
PER CALCESTRUZZO
INDICE 1 2 3
POMPE VOLUMETRICHE A VITE ECCENTRICA: INDICE 1 2 3
Proprieta’ ed Usi
Le pompe a vite non hanno bisogno di valvole in ingresso e in uscita, possono essere
perfettamente reversibili e sono autoadescanti.
Le pompe mono hanno portate da 20 a 30.000 l/h e
possono sviluppare pressioni sino a 10 atmosfere.
Inoltre posseggono un flusso continuo e privo di
pulsazioni. Nel caso siano usate , correttamente
richiedono scarsa manutenzione. Si deve
prevedere periodicamente la sostituzione dello
statore, che essendo di materiale sintetico col
tempo può raggiungere uno stato di usura tale da
compromettere le caratteristiche idrauliche della
pompa.
L'azione di pompaggio continua e l'assenza di
agitazione e di aerazione le rende convenienti per
il trattamento di un numero elevato di prodotti,
dai succhi di frutta alla crema ed al burro, dalle
soluzioni zuccherine ai puree o a prodotti
altamente sensibili alle sollecitazioni meccaniche,
come nel trasferimento della cagliata
nell'industria casearia o di uva intera, vinaccia
sgrondata, feccia nell’industria enologica.
POMPE VOLUMETRICHE A VITE ECCENTRICA: Portata INDICE 1 2 3
Qtot = d × 4h × 2 p × n
d = diametro del rotore, in m
h = eccentricità del rotore, in m
p = passo del rotore, in m
n = numero di giri albero che trasmette il moto, in giri min-1
INDICE 1 2 3
ROTORI A PALETTE DI GOMMA INDICE 1 2 3
DEFORMABILI
PALETTE
ESEMPIO APPLICAZIONE DELLA POMPA A
PALETTE FLESSIBILI COME POMPA
CIRCOLAZIONE ACQUA DI RAFFREDDAMENTO
NEI MOTORI FUORIBORDO PER IMBARCAZIONI
ESEMPIO DI DETERIORAMENTO
DELLE PALETTE DEL ROTORE INDICE 1 2 3
VARIE TIPOLOGIE DI POMPE A PALE INDICE 1 2 3
DEFORMABILI
POMPA A PALE DEFORMABILI
CON BLOCCO POMPA
SOSTITUIBILI
RIFERI DESCRIZIONE MATERIALI
MENTO (Description) (Materials)
(Item)
1 FLANGIA INOX
(Flange) (Inox)
3 GIRANTE NEOPRENE
(Impeller) (Neoprene)
9 TIRANTE INOX
(Tie rod) (Inox)
INDICE 1 2 3
PRESTAZIONI DI UNA POMPA FUNZIONAMENTO
REVERSIBILE
CON ROTORE A PALETTE La pompe funziona
FLESSIBILI in entrambi i sensi di
rotazione,
permettendo di far
rifluire il liquido
eventualmente in
eccesso senza
interventi manuali e
facilitando lo
svuotamento della
tubazioni alla fine
AUTOADESCANTE
del trasferimento.
Aspirazione automatica del
prodotto fino a 6 m. di
profondità anche a secco
INDICE 1 2 3
POMPE VOLUMETRICHE ROTATIVE A ROTORE 1 2 3
INDICE
ELLITTICO
Sono costituite, schematicamente, da un carter, entro cui ruota (a basso numero di giri), un rotore ellittico, e da
una coclea(completa di tramoggia), che si prolunga all'interno della pompa e convoglia, mediante alimentazione
forzata, il prodotto fino al rotore. La rotazione del rotore spinge il prodotto nella tubazione di mandata, mentre
un'apposita valvola separatrice, posta in prossimità della bocca di uscita, impedisce il rigurgito e assicura la
direzione obbligata del prodotto pompato. Ha scarsa prevalenza e quindi deve essere posizionata vicino la
mandata finale.
Grazie al basso numero di giri del rotore, queste pompe
sono adatte per il trasporto di uve intere e/o pigiate
(diraspate e non), vinacce fermentate ecc. (provviste di
apposita camera di compensazione), in cui il pompaggio
avviene per spinta e non per forza centrifuga, senza
rottura di raspi e frammentazione di acini e con il
mantenimento della qualità della materia prima.
1) CORPO POMPA
2) BOCCA ASPIRAZIONE
(COLLEGAMENTO ALLA
TRAMOGGIA CON COCLEA)
3) PRODOTTO DA POMPARE
4) ROTORE ELLITTICO (PISTONE
ELLITTICO ROTANTE)
5) VALVOLA SEPARATRICE
6) BOCCA USCITA
INDICE 1 2 3
POMPA VOLUMETRICA ROTATIVA A CAPSULISMI
POMPE A CAPSULISMI
Sono pompe di particolare applicazione. Sono adatte al trasporto di liquidi
viscosi, pastosi, esenti di particelle abrasive in sospensione, per prevalenza e portate non
molto elevate.
Le pompe a capsulismi trasportano liquidi mediante lo spostamento meccanico di volumi
costanti, sono perciò usati anche quali pompe dosatrici e volumetriche.
INDICE 1 2 3
POMPE CENTRIFUGHE
INDICE 1 2 3
POMPE CENTRIFUGHE
INDICE 1 2 3
POMPE CENTRIFUGHE: Caratteristiche Costruttive INDICE 1 2 3
CENTRIFUGA CENTRIFUGA
ASSEMBLATA SMONTATA
DIFFUSORE
SUPPORTO
MOTORE
ELETTRICO
COSCINETTI
ALBERO
ALBERO
TRASMISSIONE
ANELLI per
SUPPORTO
GIRANTE
COPERCHIO
INDICE 1 2 3 DIFFUSORE
INDICE 1 2 3
POMPE CENTRIFUGHE: caratteristiche Girante
ASPIRAZIONE ASPIRAZIONE
GIRANTE
APERTA
POMPE CENTRIFUGHE: Analisi computerizzata della Pressione
Statica sulla superficie della girante ed in un diffusore
PRESSIONE STATICA
MAGGIORE
SCALA CROMATICA
DELLE PRESSIONI
PRESSIONE STATICA
MINORE
INDICE 1 2 3
POMPE CENTRIFUGHE: Analisi computerizzata della Velocità
Relative del Flusso nella girante ed in un diffusore
INDICE 1 2 3
POMPE CENTRIFUGHE: tipologie di Girante INDICE 1 2 3
ESEMPI di GIRANTI
POMPE CENTRIFUGHE: tipologie di Girante INDICE 1 2 3
1 2 3
ESEMPIO di GIRANTE
COMPLETAMENTE
RICOPERTA da
INCROSTAZIONI
ESEMPIO di GIRANTE
USURATA
ESEMPIO di GIRANTE
con RESIDUI ORGANICI
ESEMPIO di GIRANTE
con RESIDUI SOLIDI
POMPE CENTRIFUGHE: Esempio di Applicazione INDICE 1 2 3
GIRANTE
GIRANTE
COMPRESSORE
TURBINA
SPACCATO TURBOCOMPRESSORE
SEZIONE
COMPRESSORE
SEZIONE
TURBINA
Cliccare sull’immagine
per l’animazione
INDICE 1 2 3
POMPE CENTRIFUGHE: MULTIGIRANTE o INDICE 1 2 3
MULTICELLULARI
Per superare prevalenze alte, mantenendo alti valori di portata,si possono usare pompe
centrifughe multigirante. In queste, un certo numero di giranti sono connesse con lo
stesso albero. La geometria interna obbliga il liquido in uscita da una girante ad entrare
in quella successiva. La pompa funziona così come diverse pompe in serie, ma con una
compattezza maggiore.
Sono disponibili sia pompe ad asse orizzontale che ad asse verticale. Queste ultime
possono essere impiegate quando lo spazio disponibile per l'installazione è
veramente esiguo, in quanto il motore è posto proprio sopra la pompa.
INDICE 1 2 3
POMPE CENTRIFUGHE: MULTIGIRANTE o MULTICELLULARI
INDICE 1 2 3
POMPE SOMMERSE INDICE 1 2 3
INDICE 1 2 3
INDICE 1 2 3
POMPE CENTRIFUGHE: Classificazione
1) tutte le superfici a contatto con il fluido devono cioè essere lisce, prive di spigoli
vivi e di interstizi, per minimizzare gli effetti di turbolenza, di aerazione e di
stagnazione del fluido;
2) il materiale con cui è costruita la pompa non deve interagire con il prodotto ed
è normalmente acciaio inossidabile;
Le pompe con girante in neoprene o in gomma sono indicate per Esploso di pompa in Acciaio Inox
liquidi con corpi solidi in sospensione . Si usano ad esempio per
per con girante flessibile in Neoprene
l'uva diraspata, che può venire pompata senza provocare arresti o
grippaggi del'organo rotante. A velocità
velocità molto ridotta sono anche
idonee per il travaso di liquidi densi. In genere si montano sotto
sotto la
pigiatrice, oppure sono utilizzate per rimontaggi con vinacce. Dopo
alcuni anni di utilizzo diventa necessario cambiare la girante.
Tali pompe sono a una girante, posseggono una buona prevalenza ma hanno
generalmente un rendimento inferiore rispetto alle normali pompe centrifughe,
in considerazione del ricircolo di parte del liquido pompato. A seconda degli
accorgimenti tecnici e delle soluzioni meccaniche adottate, possono essere
essenzialmente di due tipologie:
Principio di funzionamento di una Pompa centrifuga a Canale Laterale Generalmente presentano dalla
parte più esterna una camera separata in due settori che individuano la camera di Aspirazione e la camera di
Mandata. Nella zona centrale delle due camere sono presenti rispettivamente una luce di aspirazione ed una luce di
mandata. Posteriormente a questa camera esterna è presente una camera in cui ruota una Girante aperta di tipo
Stellare, rotante con un gioco minimo, in modo da assicurare una elevata capacità d'innesco, lavora cioè a
sfioramento con il corpo e la culatta della pompa, creando così una depressione che preleva il liquido che, dalla
camera di aspirazione, tramite la luce di carico, viene trasferito alla luce di scarico e quindi alla camera di mandata.
In una o in entrambe le pareti della camera o sulla faccia del rotore la pompa è dotata di una scanalatura circolare,
opportunamente sagomata a forma di canale, che determina una circolazione secondaria di liquido tra girante e
canali laterali.
CAMERA con
CAMERA ESTERNA GIRANTE
INDICE 1 2 3
POMPE CENTRIFUGHE: Autodescanti ad Anello Liquido
LUCE di MANDATA
LUCE di ASPIRAZIONE
ANELLO LIQUIDO
POMPE CENTRIFUGHE: Curve Caratteristiche
Curva caratteristica che illustra Curva caratteristica che illustra Curva caratteristica che correla
la relazione esistente tra la la relazione esistente tra la la portata (Q) con il rendimento
portata (Q) e la prevalenza portata (Q) e potenza effettiva (η ) sempre a un numero costante
(Hm) a un numero costante di (Na) a un numero costante di di giri.
giri. Questa curva prevede un giri.
massimo. Il campo di
utilizzazione della pompa è
quello alla destra del massimo in
quanto, solo in questa zona, il
funzionamento della macchina è
stabile, dato che al diminuire
della portata aumenta la
prevalenza. Nell'altra zona,
invece, una diminuzione di
portata comporta anche un calo
della prevalenza.
INDICE 1 2 3
Curva della pompa: Approfondimento I INDICE 1 2 3
Le prestazioni di una pompa centrifuga possono essere graficamente evidenziate in una curva caratteristica che, normalmente, presenta dati relativi all'altezza geodetica totale,
alla potenza effettiva del motore (BHP), all'efficienza, all'NPSHr e al battente positivo, informazioni indicate in relazione alla capacità della pompa.
Ogni pompa centrifuga è quindi caratterizzata dalla sua particolare curva caratteristica, che è la relazione tra la sua portata e la sua prevalenza. Questa rappresentazione
grafica, cioè la trasposizione di questo rapporto all'interno di un grafico cartesiano, è il modo migliore per conoscere quale portata si otterrà ad una data prevalenza
(e viceversa).
Nella fattispecie, la curva consiste in una linea che parte da un punto (equivalente a zero portata/massima prevalenza) e che arriva fino alla fine della curva con la riduzione
della prevalenza all'aumentare della portata.
E' chiaro che a modificare questa rappresentazione, concorrono anche altri elementi come la velocità, la potenza del motore o il diametro della girante. Bisogna altresì
considerare che le prestazioni di una pompa non possono essere conosciute senza sapere tutti i dettagli del sistema in cui sarà operativa
La curva di prestazioni di ogni pompa inoltre varia al variare della velocità ed è espressa delle seguenti leggi:
la quantità di liquido trasportato cambia in rapporto alla velocità
la prevalenza varia in rapporto al quadrato della velocità
la potenza consumata varia in rapporto al cubo della velocità
La quantità di liquido pompato e la potenza assorbita sono, approssimativamente, proporzionali. Lo scarico di una pompa centrifuga con velocità costante può variare da zero
portata (tutto chiuso o valvola chiusa), fino ad un massimo che dipende dalla progettazione e dalle condizioni di lavoro. Esemplificativamente, se si raddoppia la quantità di
fluido pompato raddoppia la velocità e tutte le altre condizioni rimangono uguali, mentre la prevalenza aumenta di 4 volte e la potenza consumata di 8 volte rispetto alle
condizioni di partenza.
La potenza assorbita dalla pompa può essere individuata sul punto dove la curva della potenza incrocia la curva della pompa al punto di lavoro. Ma questo non indica ancora la
taglia del motore richiesta.
Esistono vari modi per determinare la potenza dei motori di alimentazione della pompa:
si può selezionare il motore adatto alla velocità di azionamento o al range operativo (il metodo migliore e meno costoso quando le condizioni di lavoro della pompa non
cambiano molto).
si può leggere la potenza alla fine della curva (la soluzione più comune che garantisce una potenza adeguata in quasi tutte le condizioni di esercizio).
si può leggere la potenza in corrispondenza del punto di lavoro sommando il 010% (sistema usato generalmente solo nelle raffinerie o in altre applicazioni dove non ci sono
variazioni nelle caratteristiche dell'impianto).
utilizzando le curve, tutte le condizioni operative possono essere considerate (il metodo migliore dove sono presenti effetti sifone, grandi variazioni nell'altezza geodetica,
lunghe tubazioni da riempire …)
Le prestazioni di una pompa, e soprattutto delle pompe rotodinamiche, sono normalmente illustrate con una simile curva, che bene evidenzia il rapporto tra liquido
movimentato per unità di tempo e l'aumento della pressione.
Ma le curve relative alle differenti categorie di pompe hanno caratteristiche molto diverse. Le pompe volumetriche, ad esempio, presentano un volume di portata virtualmente
indipendente dalla differenza di pressione (e la relativa curva è quasi sempre una linea verticale), mentre le pompe centrifughe hanno una curva di prestazioni che, come
abbiamo visto, all'aumentare della prevalenza oppone la diminuzione della portata (e viceversa). La curva delle pompe periferiche ha invece un andamento a metà tra queste
due categorie di pompe .
Una regola generale per comprendere le forze sviluppate da una pompa centrifuga è sempre questa: una pompa non crea pressione ma fornisce solo portata.
La pressione e' solo la misura della resistenza della portata.
Curva della pompa: Approfondimento II INDICE 1 2 3
CONFRONTO
CURVE CURVA GENERALE
di una POMPA
POMPE CENTRIFUGHE: Curve Isorendimento INDICE 1 2 3
Al variare del numero di giri o del diametro della girante variano anche le curve
caratteristiche della pompa. E' possibile rappresentare nello stesso grafico le curve
caratteristiche relative ai vari diametri e a diversi valori del numero di giri.
H
(m.c.l.)
Nel grafico così ottenuto si possono
evidenziare le curve di isorendimento,
ovvero i punti portata-prevalenza che
presentano lo stesso rendimento.
Tramite queste curve è possibile
trovare in quale campo di valori
prevalenza-portata e per quali numeri
di giri si ottengono rendimenti
accettabili.
Q
(m3/h)
Ogni serie di pompe centrifughe è fornito con un diagramma simile,
le cui curve si riferiscono all’acqua a 20 °C. Se la pompa deve
trasferire un fluido a viscosità diversa rispetto all’acqua è necessario
correggere le curve caratteristiche.
POMPE CENTRIFUGHE: Curve Isorendimento INDICE 1 2 3
H
(m.c.l.)
Q
(m3/h)
POMPE CENTRIFUGHE: Grafico INDICE 1 2 3
Generale per più Pompe Centrifughe
Alle curve con coefficienti 0,9, 0,8 ecc. si assegna il valore ottenuto moltiplicando i valori
caratteristici della pompa per 0,9, 0,8 ecc. Si ha così a disposizione il diagramma per quella
particolare pompa che rende possibile calcolare come variano i diversi parametri della
pompa al variare di uno solo di essi.
INDICE
1 2 3
Grafico Generale Pompe Centrifughe: Utilizzo Grafico INDICE 1 2 3
Il liquido viene espulso da una pompa centrifuga dalla forza centrifuga che gli viene impressa
dalla velocità di rotazione della girante. Quindi se nella pompa arrivasse un vapore o un gas
anziché il liquido, la forza centrifuga risulterebbe insufficiente per movimentare il fluido
gassoso. La CAVITAZIONE dovuta alla presenza di un aeriforme all’interno della pompa
provoca l’inutilizzazione della stessa a causa del crollo della prevalenza, delle crescenti
vibrazioni con conseguente elevata rumorosità fino alla possibile rottura dell’ apparecchiatura.
Un aeriforme può formarsi od entrare all’ interno di una pompa centrifuga nei seguenti casi:
TURBINA
GIRANTI DI UNA
POMPA
CENTRIFUGA
POMPE CENTRIFUGHE: INDICE 1 2 3
Effetti della Cavitazione
U12 U 22
h1 + P1
γ + 2g − Y = h2 + P2
γ + 2g
U12 − U 22
+ (h1 − h2 ) − Y
P2 P1
= +
γ γ 2g
≥ (h1 − h2 ) + Y
Poiché la pressione non può mai assumere un valore negativo, la P1
γ
pressioneP2 deve avere un valore positivo; perché,ciò avvenga, il
termine P1/γ deve assumere un valore positivo maggiore della somma
degli altri due.
POMPE CENTRIFUGHE: NPSH (net positive section head) INDICE 1 2 3
Nella pratica impiantistica non è sufficiente che la pressione all'imbocco della pompa sia
positiva, ma è necessario sia maggiore della tensione di vapore calcolata per il liquido che deve
circolare nell'impianto alla temperatura di esercizio. Se così non fosse, il liquido entrando nella
pompa evaporerebbe istantaneamente e la pompa andrebbe in cavitazione.
P2 Pv
≥
Conseguentemente deve essere Dove Pv è la tensione di vapore
del liquido alle condizioni di
soddisfatta la relazione:
γ γ esercizio della pompa
Tutte le pompe presentano una perdita di carico alla bocca di ingresso del liquido.
Queste perdite, determinate sperimentalmente dai costruttori, sono riportate in
appositi diagrammi che vengono consegnati al momento dell'acquisto della pompa.
Esse sono note con la sigla CPN (carico positivo netto) o con la sigla, di derivazione
americana, NPSH (net positive section head).
P2 Pv
Poiché si deve tener conto anche di
≥ + NPSH
γ γ
queste perdite, deve verificarsi che:
POMPE CENTRIFUGHE: Differenza di Altezza fra la Sezione INDICE 1 2 3
≥ (h1 − h2 ) + Y
Non è sufficiente P1
quindi che
γ
ma è necessario che il termine P1/γ risulti maggiore anche della
tensione di vapore del liquido e delle perdite di carico della pompa.
L'insieme di queste condizioni può essere riassunto nell'espressione:
P1 Pv
≥ + NPSH + (h2 − h1 ) + Y
γ γ
PI FC
PI V3 V5 V6
V1
PI V7
G1 V4
PI
V2
G2
POMPE SPECIALI 1 2 3
POMPE PERISTALTICHE
VITE DI ARCHIMEDE
MONTALIQUIDI
INDICE 1 2 3
POMPE PERISTALTICHE: Caratteristiche Costruttive
INDICE 1 2 3
VARI MODELLI DI POMPE PERISTALTICHE
per l’industria Alimentare (semplici e con
tramoggia) INDICE 1 2 3
Esempio di applicazione delle Pompe peristaltiche in campo medicale INDICE
1 2 3
Apparecchiatura per EMODIALISI
1 -Linea arteriosa
2 -Linea venosa
3 -Camera d'espansione arteriosa
4 -Camera d'espansione venosa
5 -Membrane per misura di pressione
6 -Linee di infusione arteriosa
7 -Linea di infusione venosa
8 -Pompa eparina
9 -Pompa sangue
10 -Dializzatore (Filtro capillare)
INDICE 1 2 3
POMPA A PISTONE LIQUIDO
Le pompe a pistone liquido
sono anche denominate
pompe a cuscino d’olio o
pompe Galileo Ferraris
compensatore o
accumulatore La particolarità di queste
idraulico apparecchiature è che sono
particolarmente adatte per la
movimentazione di liquidi
fortemente aggressivi. Infatti il
pistone impulsore non è a
MANDATA contatto diretto con il fluido da
movimentare ma agisce su un
liquido chimicamente inerte
ASPIRAZIONE generalmente olio di paraffina
non miscibile con il liquido da
pompare. Le pompe a pistone
liquido sono pompe molto
lente per evitare
l’emulsionamento tra i due
MANDATA liquidi. Hanno il vantaggio che
non presentano parti soggette
ad usura (es. membrane,
giranti, cuscinetti, pistoni,
olio ecc.); hanno lo svantaggio che
per avere portate mediamente
elevate (non superano
generalmente gli 8m3/h)
devono avere dimensioni
Liquido da movimentare notevoli.
non miscibile con l’
l’olio
ASPIRAZIONE INDICE 1 2 3
VITE DI ARCHIMEDE INDICE 1 2 3
SCARICO
PUNTO di
PRELIEVO
VITE DI ARCHIMEDE: applicazioni
Le pompe a Vite di
Archimede vengono
impiegate
principalmente negli
impianti di
depurazione delle
acque reflue.
INDICE 1 2 3
VITE DI ARCHIMEDE
INDICE
1 2 3
Le pompe air lift detti anche mammut o sollevatori idropneumatici sono
AIR LIFT costituite da una tubo immerso nel liquido da sollevare. Alla base del
tubo è inserita una corrente di aria compressa, in quantità tanto
maggiore quanto più alta deve essere l’elevazione. L’aria compressa si
mescola con il fluido facendolo sollevare dal basso.
Particolare dell’
dell’ iniettore
aria (sand
(sand--mud eductor)
eductor)
ye ∗ he = yi ∗ hi
Poiché la pressione alla base del tubo deve
essere la stessa, sia all'interno che
all'esterno, deve essere:
Dove:
γe = peso specifico del
liquido all'esterno
Liquido sollevato
+ aria γi= peso specifico del
liquido interno
Aria compressa
hi
Ma il peso specifico del liquido all'esterno è più alto di quello del
liquido all'interno, proprio per effetto della corrente di aria
compressa. Di conseguenza l’altezza all’interno del tubo dovrà
essere maggiore di quella all’esterno, determinando così il
Pi sollevamento sino alla quota di uscita.
he
Pe
y e 〉 y i ⇒ he 〈 hi
INDICE 1 2 3
AIR LIFT: applicazioni (1)
INDICE 1 2 3
Copia della
Air lift utilizzato come
registrazione
sistema di lavaggio per
del brevetto
vasche o per serbatoi
dell’air lift
interrati
AIR LIFT: applicazioni (4)
Air lift utilizzato per il sollevamento di
INDICE 1 2 3 sostanze bituminose
EIETTORE INDICE 1 2 3
EIETTORE: principio di funzionamento (1)
Consideriamo una generica condotta che presenti una diminuzione della sua sezione e
chiamiamo A1 l'area maggiore e A2 l'area minore. Dall‘ equazione di continuità
applicata alla fluidodinamica sappiamo che la portata entrante nella prima sezione
deve essere esattamente uguale a quella passante per la seconda. Da ciò, poiché la
portata può essere espressa come prodotto della velocità del fluido per la sezione in
cui passa, sappiamo che c'è un aumento di velocità nella sezione A2 rispetto a quella
in A1 (v1 < v2).
Sulla base di queste considerazioni, supponendo che non esista una differenza di quota tra
le due sezioni, è possibile utilizzare come sistema di riferimento per le altezze l'asse della
condotta, eliminando in questo modo un termine nell‘ equazione di Bernoulli, che si
presenterà in questa forma:
1 ρ = densità
p + ρv 2 = COSTANTE p = pressione
v = velocità del flusso
2
Si può notare, quindi, che all'aumentare della velocità del fluido si crea necessariamente
una diminuzione della pressione interna al fluido stesso. Nel caso del nostro esempio,
INDICE 1 2 3
cioè, la pressione p2 risulterà essere minore della pressione p1.
EIETTORE: principio di funzionamento (2) INDICE
L'effetto Venturi viene anche chiamato paradosso idrodinamico poiché si può pensare 1 2 3
che la pressione aumenti in corrispondenza delle strozzature; tuttavia, per la legge della
portata, la velocità aumenta in corrispondenza delle strozzature. Quindi se abbiamo un
tubo che finisce contro una piastra come in figura e il fluido ha una pressione
leggermente superiore alla pressione atmosferica, l'aumento di velocità che la strozzatura
crea tra tubo e piastra farà aumentare la velocità a scapito della pressione del fluido. Se la
pressione scende al di sotto della pressione atmosferica, la piastra tenderà a chiudere il
tubo anziché volare via. Da questo nasce il paradosso idrodinamico che è una
conseguenza della Legge di Bernoulli.
Q = v1 A1 = v2 A2
Il tubo di Venturi viene impiegato
per misurare la portata.
Dato che:
p1 − p 2 =
1
2
(
ρ v 22 − v12 )
conoscendo le sezioni e le pressioni nei punti del tubo e la densità del fluido è
possibile ricavare la portata
2 ( p1 − p 2 ) 2 ( p1 − p 2 )
Q = A1 = A2
A 2 A
2
ρ 1 − 1 ρ 1 − 1
A2 A2
p2 − p1 A12 A22
Q= 2 * 2
ρ A2 − A12
EIETTORE: determinazione sperimentale della di pressione all’
all’interno di un tubo di Venturi
INDICE 1 2 3
EIETTORE: analisi computerizzata
della di pressione all’
all’interno di un tubo
di Venturi
INDICE 1 2 3
EIETTORE: vari modelli
INDICE 1 2 3
EIETTORE: applicazione (come pompa di aspirazione a getto d’
d’acqua)
ACQUA 1 2 3
INDICE
ARIA
Aeratore per
acquari
Pompa aspirante
da laboratorio
EIETTORE: applicazione (come iniettore idraulico o come miscelatore 1)
INDICE 1 2 3
ESEMPI DI
DOSATORE DI FERTILIZZANTE EIETTORI
negli irrigatori USATI COME
INIETTORI O
MISCELATORI
OZONIZZATORE
INDICE 1 2 3
EIETTORE: applicazione (come iniettore idraulico)
L’ Iniettore Idraulico è un’
un’apparecchiatura di movimentazione dei liquidi di tipo
statico, il cui funzionamento si basa sul principio dell’
dell’Eiettore. Il liquido motore
scendendo dal serbatoio S1 trasforma la sua Energia Potenziale in Energia
Cinetica, in corrispondenza dell’
dell’ ugello dell’
dell’Eiettore provoca una depressione
che richiama il liquido dal serbatoio S2. Miscelandosi i due liquidi acquistano la
stessa velocità
velocità e riconvertono l’l’Energia Cinetica in Energia Potenziale.
INDICE 1 2 3
EIETTORE: applicazioni industriali (1)
Scrubber
Venturi flussimetro
differenziale
Eiettori per vuoto Scrubber
INDICE 1 2 3
Venturimetri
Venturi nozzle
EIETTORE: applicazioni industriali (2)
GRUPPI
PER IL
VUOTO
(vacuum)
GRUPPO PER IL
VUOTO CON
CONDENSATORE
BAROMETRICO
INDICE 1 2 3
EIETTORE: applicazioni industriali (3) INDICE
1 2 3
GRUPPI PER
IL VUOTO
EIETTORE: applicazioni industriali (4)
Sistemi di fluidificazione
polveri, granuli ecc. per
trasporto pneumatico
INDICE 1 2 3
ejector venturi scrubber INDICE 1 2 3
EIETTORE: applicazioni industriali (5)
SCRUBBER - torre di lavaggio
Lo SCRUBBER è un‘ apparecchiatura che consente di abbattere la concentrazione di sostanze presenti in una corrente gassosa, solitamente
polveri e microinquinanti acidi. Queste apparecchiature trovano ampia applicazione negli impianti di depurazione fumi di svariati impianti chimici.
Lo SCRUBBER è una particolare torre di lavaggio. Il significato di torre di lavaggio è più ampio, infatti, rispetto allo SCRUBBER, una torre di
lavaggio può trattare dei gas che contengono ad esempio altri gas, come nel caso del lavaggio con H2SO4 per disidratare il Cl2.
La base del tubo di Venturi è collegata alla camera di de-miscelazione in senso radiale,
facendo sì che la miscela gas-liquido la attraversino con un moto spiraliforme, dal basso verso
l'alto. Essendo la camera riempita con apposito materiale, il liquido condensa sulla superficie
dei corpi di riempimento e si dirige verso il fondo, mentre i gas salgono nella testa della
colonna. Generalmente i gas vengono aspirati da una soffiante.
A seconda del tipo di applicazione, a metà della camera può essere introdotto un ulteriore
liquido di lavaggio. Spesso alla base si trova un oil-skimmer, per la separazione di eventuali
idrocarburi condensati dal liquido di lavaggio.
Gli usi più comuni dello SCRUBBER sono:
* lavaggio con soda o altri fluidi di fumi (provenienti ad esempio da forni, caldaie o serbatoi di bitume) per l'eliminazione di acido cloridrico,
acido solfidrico, anidridi solforose e solforiche o idrocarburi;
** depurazione di gas di processo (ad esempio lavaggio di gas di sintesi con monoetanolammina per l'eliminazione della CO2).
EIETTORE: applicazioni industriali (6) ejector venturi scrubber
SCRUBBER - torre di lavaggio
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EIETTORE: applicazioni industriali (7) SCRUBBER - torre di lavaggio
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EIETTORE:
applicazioni
industriali (8)
SCRUBBER -
torre di
lavaggio
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EIETTORE: applicazioni industriali (9) APPROFONDIMENTO:
SCRUBBER - torre di lavaggio DEMISTER
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EIETTORE: applicazione (carburatore miscelatore 1) INDICE 1 2 3
EIETTORE: applicazione (carburatore miscelatore 2) INDICE 1 2 3
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EIETTORE: applicazione (areatori per rubinetti)
Feritoie per
presa aria
ACQUA
ARIA
ARIA
ARIA
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EIETTORE: applicazione (lance
antincendio a schiuma)
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EIETTORE: applicazione (aerografo e
verniciatura a spruzzo 1)
ARIA
COMPRESSA
VERNICE
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EIETTORE:
applicazione (aerografo
e verniciatura a
spruzzo 2)
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EIETTORE: Elettropompe autoadescanti
con Eiettore di aspirazione
EIETTORE
ASPIRANTE
EIETTORE
ASPIRANTE INDICE 1 2 3
Effetto Venturi in Ossigenoterapia: applicazione per apparecchiature medicali
Maschera venturi
Erogatori aria medicale
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Effetto Venturi in Emodinamica: Aneurismi INDICE 1 2 3
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MONTALIQUIDI
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ARIA
ALIMENTAZIONE SFIATO
SCARICO
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MONTALIQUIDI: applicazione come “autoclave”
L'acqua potabile viene consegnata all'utenza ad una pressione variabile dipendente dal punto di consegna e
dal periodo della giornata in base all'andamento del consumo, che produce perdite di carico nelle tubazioni.
Solitamente la pressione è nell'ordine di alcuni bar, e poiché un bar, ovvero 1 kg/cm2 equivale alla
pressione esercitata da una colonna d'acqua alta poco più di 10 m, la sola pressione di rete consente
all'acqua di raggiungere un'altezza di alcune decine di metri. Anche in un palazzo di altezza minore, però, gli
ultimi piani potrebbero ricevere una pressione insufficiente per il corretto funzionamento di alcuni
apparecchi ed un flusso d'acqua limitato e instabile.
Per ovviare a questi inconvenienti si utilizzano impianti in grado di incrementare la pressione dell'acqua.
Questi impianti sono comunemente definiti autoclave, poiché i serbatoi di accumulo possono avere un
portello di ispezione e pulizia di tipo a tenuta autoclave.
L'acqua ricevuta dall'acquedotto viene spinta nel polmone con una pressione maggiore di quella di rete per azione della pompa. In questo
contenitore è presente una camera d'aria che per effetto della pressione si comprime, agendo come una molla, in modo che allo spegnimento della
pompa l'acqua venga mantenuta in pressione. Un pressostato avvia la pompa quando la pressione è inferiore ad un limite minimo e la spegne al
raggiungimento del valore massimo prefissato.
La presenza dell'aria nel contenitore è necessaria perché, dal momento in cui la pompa si arresta un piccolo prelevamento di liquido provocherebbe
una rapida caduta di pressione nell'impianto privato. Il serbatoio pneumatico agisce quindi come un accumulatore e consente alla pompa di dilatare
il periodo di funzionamento su un periodo di tempo maggiore, evitandone un continuo susseguirsi di accensioni e spegnimenti causa di usura e
pericolosi colpi d'ariete.
La bolla d'aria può trovarsi a diretto contatto con l'acqua oppure i due fluidi possono essere separati da una membrana elastica. Nel primo caso
l'aria tende a solubilizzarsi nell'acqua, e per questo è necessario ripristinarne periodicamente il volume per mezzo di un compressore. La seconda
soluzione previene il problema della perdita di aria ma limita la dimensione dell'impianto e ne riduce l'affidabilità in quanto soggetta a rottura.
Altri elementi possono aggiungersi per completare l'impianto. Negli impianti condominiali è spesso presente un interruttore orario che provvede a
spegnere l'impianto nelle ore notturne per evitare rumori molesti. L'assenza dell'autoclave non è sentita anche perché di notte l'utilizzo dell'acqua è
limitato, quindi le perdite di carico nell'acquedotto pubblico sono limitate e la pressione di consegna è maggiore che di giorno.
Le normative prevedono che l'acqua giunga all'utilizzatore per effetto della sola pressione di rete e non è consentito aspirarla dall'acquedotto. Per
evitare questa eventualità si possono utilizzare contenitori di arrivo a pelo libero, ovvero a pressione ambiente, mantenuti a livello con un
galleggiante e da cui l'autoclave aspira l'acqua. In assenza del serbatoio di ingresso può essere presente un pressostato che spenga l'impianto
qualora la pressione di rete scenda sotto un limite prefissato.
Serbatoi zincati
MONTALIQUIDI: applicazione come “autoclave”
autoclave” per autoclavi
verticali e
INDICE 1 2 3 orizzontali
Esempi di Polmoni o
Vasi d’
d’Espansione
Gruppo di Esempio di
pressione per Esempio di autoclave con autoclave con
autoclavi serbatoio di arrivo e di solo serbatoio di
mandata mandata
Gruppo di
pressione con vasi
d’espansione
RIEPILOGO IMPIEGHI delle POMPE
POMPE VOLUMETRICHE A PISTONE (STANTUFFO): l’organo impulsore è a contatto diretto con il fluido. Sono
utilizzate per liquidi limpidi, poco o mediamente viscosi. Hanno piccole portate (max 5 m3/min), ma presentano
un’ottima prevalenza.
POMPE VOLUMETRICHE A MEMBRANA: l’organo impulsore non è a contatto diretto con il fluido. Movimentano
normalmente liquidi inerti come acqua o olio, pompe con membrane idonee possono trasportare liquidi corrosivi,
liquidi con sospensioni o con solidi abrasivi. Hanno piccole portate ma hanno una buona prevalenza.
POMPA ROTATIVE: gli organi impulsori sono a contatto diretto con il fluido. A seconda dei tipi possono
movimentare liquidi corrosivi, liquidi con sospensioni, liquidi densi, liquidi viscosi e altamente viscosi. Hanno
portate di alcune decine di m3/h con prevalenze medio-alte.
POMPE CENTRIFUGHE: Le pompe centrifughe sono impiegate per movimentare liquidi poco o mediamente viscosi.
Possono trasferire anche liquidi torbidi, sospensioni con particelle di piccole dimensioni e liquidi corrosivi, in questi
casi i materiali impiegati per giranti e diffusori devono essere apprpriati. Sono apparecchiature che presentano un’
ampia versatilità di utilizzo a seconda delle caratteristiche costruttive. La portata può variare da poche decine di m3/h
fino all’ ordine del migliaio di m3/h.
La prevalenza può anch’ essa variare da alcuni m.c.l. fino a valori molto elevati prossimi al migliaio di m.c.l..
Per basse prevalenze, fino a circa 15 m.c.l., sono da preferire pompe centrifughe senza diffusore interno e a singola
aspirazione.
Per alte portate e basse prevalenze sono indicate le pompe a doppia aspirazione.
Per medie prevalenze fino a 50 m.c.l. sono utilizzate pompe con diffusore interno.
Per prevalenze maggiori fino a circa 100 m.c.l. si impiegano pompe multigirante ( o multistadio).
Per alte prevalenze fino a circa 1000 m.c.l. sono indicate più pompe collegate in serie o in parallelo (gruppi di
pressione).
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TURBINE: l’ argomento verrà trattato in una specifica presentazione
VANTAGGI E SVANTAGGI DELLE POMPE CENTRIFUGHE
VANTAGGI SVANTAGGI
1. Sono di semplice costruzione e possono essere 1. Le pompe centrifughe monogirante non hanno
costruite con diversi materiali a seconda degli alte prevalenze. Le pompe multigirante sono
impieghi e dei liquidi da movimentare. complesse e presentano elevati costi di
manutenzione e gestione.
2. Non hanno valvole interne.
2. Hanno un rendimento ottimale in un intervallo
3. Possono lavorare ad un elevato numero di giri
limitato di condizioni operative.
potendo essere direttamente collegate a motori
elettrici 3. Non sono generalmente autoinnescanti. Quindi
occorre effettuare le procedure di innesco della
4. Presentano una portata costante.
pompa.
5. Possono rimanere inattive senza danneggiarsi
4. Non essendo presenti organi di tenuta tra la parte
mantenendo la valvola di mandata chiusa.
mobile (girante) e la parte fissa (diffusore) è
6. Hanno un’ ingombro minimo. necessario disporre una valvola di ritegno sulla
mandata della pompa in modo tale che in caso di
7. Presentano bassi costi di manutenzione e quindi
non funzionamento dell’apparecchiatura si eviti
di gestione.
che il liquido nella tubazione gravi sulla pompa
stessa. Inoltre sempre sulla mandata della pompa
è necessaria una valvola di regolazione e sull’
aspirazione una valvola d’intercettazione.
5. Le pompe centrifughe generalmente non sono
adatte per movimentare liquidi molto viscosi.
6. Occorre scegliere in modo opportuno i liquidi da
movimentare e regolare opportunamente la
pompa per evitare fenomeni di cavitazione che la
danneggerebbero.
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