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ANTICHI

MAESTRI
Di Thomas Bernhard

Analisi dell’opera
Autore e anno di pubblicazione: Thomas Bernhard, 1985.

Tipologia di romanzo: Satira. E’ un lungo monologo (un solo capitolo) del


personaggio di Reger attraverso la penna del filosofo Atzbacher. Abbiamo la presenza
del discorso diretto.
Il narratore è dunque Atzbacher.

Ambientazione del romanzo: Vienna - Sala Bordone del museo.

Personaggi principali:

1. Atzbacher: è un filosofo ed è il narratore del romanzo.


2. Reger: è un anziano critico musicale di 82 anni, vedovo ed è il padre spirituale
del filosofo Atzbacher. Soffre tantissimo la mancanza della moglie e la morte di
quest’ultima lo ha fatto piombare in uno stato di vuoto interiore. Viene descritto
spesso come un personaggio pieno di rabbia ma in realtà la rabbia cela la sua
mancanza umana più grande: l’amore e la morte della moglie.
Lui parla proprio con Atzbacher perché lo reputa alla sua altezza.

Temi dell’opera: arte e condivisione.

Reger crede di poter sopportare da solo la solitudine e l’abbandono.


Rapporto di amore-odio con gli esseri umani: l’essere umano crede di poter fare a meno
delle altre persone ma allo stesso tempo egli non può sopravvivere senza le persone.
Citazione nel libro su questo tema: “Niente mi attira e mi disgusta più degli esseri
umani”.

Importante: il pensiero umano e la creazione artistica umana non esistono se non hanno
alcuna condivisione con altri esseri umani.

Arte: se osserviamo le opere d’arte con attenzione notiamo che esse a poco a poco si
stemperano e alla fine si dissolvono. Lo scopo dell’arte, dunque, è quello di disvelare
i limiti delle opere e trovare l’imperfezione delle opere stesse.
Trovare gli errori o le imperfezioni nelle opere d’arte: è il fallimento della perfezione
e l’uomo deve uscire dal pensiero della perfezione.

Trama: l’anziano critico Reger si reca molto spesso al museo di Vienna da quasi
trent’anni.
Va sempre nella Sala Bortone del museo e si siede di fronte all’opera “Uomo con la
barba” di Tintoretto.

Attenzione: questa analisi non sostituisce la lettura integrale del testo.


Si consiglia vivamente di leggere il testo integrale e la vita dell’autore per avere una visione
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d’insieme più approfondita.
L’aspetto più curioso delle sue visite è che lui non osserva il quadro per godere delle
emozioni positive che il quadro stesso gli suscita. Teoricamente il compito dello
spettatore dovrebbe essere quello di godere delle emozioni che l’arte gli suscita (in ogni
settore), ma per Reger non sembra essere così.
Addirittura il custode della sala viene corrotto affinché, durante la visita dell’anziano
critico, egli possa chiudere la sala al pubblico e lasciare osservare Reger con calma.

E’ proprio lì davanti al quadro, che l’anziano critico convoca il filosofo Atzbacher:


vuole raccontare di sé ad Atzbacher.
Gli parla di tutto: dall’arte alla filosofia, passando per la cultura e la società e arrivando
infine ad un tema a lui molto caro: gli esseri umani.
Qui viene svelato il vero motivo per cui Reger osserva il quadro: lui cerca
l’imperfezione nella perfezione.
Per Reger, l’arte e la filosofia possono solo tentare e fallire nel loro sforzo
comunicativo se non si riesce a trovare l’imperfezione.

Attenzione: questa analisi non sostituisce la lettura integrale del testo.


Si consiglia vivamente di leggere il testo integrale e la vita dell’autore per avere una visione
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d’insieme più approfondita.

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