Sei sulla pagina 1di 27

Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.

ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16
Titolo: IL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria

Il gas naturale

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16
Titolo: IL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria

La filiera del gas naturale


Il gas naturale è comunemente chiamato METANO
perché, come si vede dalla tabella seguente,
l'idrocarburo CH4 è il componente principale.

Il gas na-turale può contenere anche, in misura minore, etano (C2H6), propano
(C3H8), azoto (N2), anidride carbonica (CO2), idrogeno solforato (H2S) ed altri
idrocarburi tra cui il butano (C4H10).
Il metano puro è incolore, inodore e non tossico.

Nm3 = normal m3

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16
Titolo: IL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria
La filiera del gas naturale

Il gas naturale, composto come si è detto prevalentemente di metano, in genere


presenta caratteristiche di purezza tali da farlo considerare il meno inquinante tra i
combustibili fossili.
Dati i valori molto bassi del punto d'ebollizione a pressione atmosferica (-161,5 °C)
e della temperatura critica (-82.6 °C) del metano, il trasporto in forma liquida del
gas naturale è abbastanza difficoltoso ed è limitato, quindi, al solo trasporto
marittimo.

Le navi "metaniere", sono dotate di serbatoi molto ben coibentati e fanno scalo in
porti forniti di apparecchiature sofisticate per la liquefazione (in partenza) e la
rigassificazione (in arrivo).

Ciò spiega perché il gas naturale sia, preferibilmente, convogliato allo stato
gassoso in gasdotti che si estendono anche per migliaia di chilometri e che possono
attraversare persino tratti di mare.

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16
Titolo: IL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria
La filiera del gas naturale

La quantità d'energia liberata dalla combustione del gas naturale dipende dalla sua
composizione, e questa può variare sensibilmente con la regione geografica di
provenienza.

Il gas distribuito in Italia giunge sia da giacimenti nazionali, sia da Olanda, Russia
ed Algeria ed ha un potere calorico inferiore, valutato su basi statistiche, pari a
circa 34.5 MJ/Nm3.

Il potere calorifico superiore di riferimento per la tariffazione è assunto pari a 9200


kcal/Nm3 (cioè 38.5 MJ/Nm3).

Il percorso compiuto dal gas naturale, dai giacimenti al consumo finale, si articola
nelle fasi di:

approvvigionamento comprendente, a sua volta, le attività d'estrazione ed


importazione;
trasporto e dispacciamento

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16
Titolo: IL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria
La filiera del gas naturale
stoccaggio;

distribuzione e vendita.

La filiera del gas naturale in


Italia è schematizzata in figura:

A.P. = alta pressione


M.P. = media pressione
B.P. = bassa pressione

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16
Titolo: IL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria
La filiera del gas naturale
Come si può vedere il gas naturale, estratto od
importato, è immesso nella rete primaria
nazionale, corredata d'importanti volumi di
stoccaggio, e poi distribuito nei luoghi d'uso.

Per il gas naturale importato i


punti d'ingresso nella rete
primaria Italiana sono
l'impianto di rigassificazione
del gas liquefatto in prossimità
di Panigaglia, in provincia di La
Spezia, e le inteconnessioni con
i metanodotti esteri, in
prossimità di Mazara del Vallo,
Passo Gries in Piemonte,
Tarvisio e Gorizia.

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16
Titolo: IL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria
La filiera del gas naturale
Per il gas naturale Italiano sono punti d'ingresso i campi di coltivazione nazionale,
od i centri di raccolta e trattamento al loro servizio.

Il trasporto dai punti d'ingresso alla distribuzione locale ha luogo attraverso i 30


mila chilometri circa di gasdotti ad alta pressione (maggiore di 0.5 Mpa), che
formano la rete primaria estesa su tutto il territorio nazionale (con l'esclusione
della Sardegna dove viene distribuito GPL).

Va notato che l'art. 2, comma 1 del D.Lgs. 164/00 riserva il termine "trasporto" alla
sola distribuzione primaria nazionale, mentre usa il termine "distribuzione" per la
sola distribuzione secondaria locale.

La gestione della rete primaria di gasdotti è definita dispacciamento.

Il dispacciamento comporta la necessità di mantenere l'equilibrio tra richiesta di


gas naturale e disponibilità utilizzando gas importato, gas di produzione nazionale,
gas immagazzinato negli stoccaggi e gas ottenibile dalla stessa rete primaria
variando, entro certi limiti, la pressione d'esercizio.

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16
Titolo: IL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria
La filiera del gas naturale

Il controllo della pressione in rete è attuato attraverso l'esercizio coordinato di


numerose centraline di compressione e decompressione, dislocate su tutto il
territorio nazionale.

Poiché l'estrazione del gas naturale ha preferibilmente luogo in continuo, le


oscillazioni dei consumi sono compensate utilizzando appositi volumi di riserva

la rete primaria stessa come si è detto è costituita , tipicamente, da


vecchi giacimenti di gas naturale esauriti che possono essere di nuovo
"riempiti" e poi "svuotati" secondo le esigenze.

A livello nazionale la capacità di stoccaggio geologico è pari a 28 miliardi di metri


cubi ed è concentrata in Lombardia ed Emilia Romagna.

I grossi utenti industriali e termoelettrici e le aziende di distribuzione civile sono


allacciati direttamente alla rete primaria ad alta pressione.

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16
Titolo: IL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria
La filiera del gas naturale

Le aziende di distribuzione civile, a loro volta, provvedono alla distribuzione locale


tramite reti a media pressione, compresa tra 0.05 e 0.5 MPa, e reti a bassa
pressione, minore di 500 kPa cioè di 0.05 MPa.

Le utenze principali (come ospedali, medie e piccole industrie, alcune scuole e così
via) sono generalmente allacciate alla rete a media pressione, mentre gli utenti
normali sono sempre serviti dalla rete a bassa pressione

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16
Titolo: IL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria

Il Mercato del Gas Naturale

Il Decreto Legislativo 164/00 (Decreto Letta) ha dato il via al processo di


liberalizzazione del mercato del gas naturale in Italia, in coerenza con il precedente
Decreto Legislativo 79/99 (Decreto Bersani) sul mercato dell'energia elettrica. Il
mercato del gas naturale era prima gestito dalla SNAM e dalle Aziende Distributrici
in condizioni di quasi monopolio.

Il Decreto 164/00 stabilisce nuove regole per favorire la concorrenza durante tutto
il percorso compiuto dal gas.
In primo luogo, il Decreto consente a tutti gli operatori le attività d'importazione ed
estrazione, una volta che il Ministero per le Attività Produttive abbia accertato
l'esistenza di adeguati requisiti tecnici.

Inoltre, la nuova regolamentazione mira a contenere la posizione dominante della


SNAM, vietando a qualsiasi operatore di immettere in rete più del 75% del
fabbisogno totale di gas.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16
Titolo: IL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria
Il Mercato del Gas Naturale

Il Decreto definisce poi servizi di pubblica utilità il trasporto, il dispacciamento e lo


stoccaggio del gas naturale.

Di conseguenza, le aziende operanti in questi settori devono garantire la


connessione alla rete primaria a tutte le aziende interessate ad effettuare la
distribuzione secondaria.

Infine, il D.Lgs. 164/00 stabilisce che la distribuzione secondaria e la vendita del


gas siano affidate a società separate.

Pertanto, la distribuzione deve limitarsi al servizio di trasporto del gas all'utente


finale, comprensivo di gestione e manutenzione della rete secondaria, e non deve
comprendere l'attività commerciale di vendita e fatturazione del gas agli utenti
finali.
Dal 1° gennaio 2003 tutti i clienti, anche i piccoli consumatori, possono scegliere
tra diverse aziende commerciali di vendita, senza per questo dover modificare il
proprio impianto: in teoria devono solo valutare le diverse proposte contrattuali.

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16
Titolo: IL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria
Il Mercato del Gas Naturale

In pratica, però, questa libertà di scelta si avrà solo quando si saranno create le
condizioni di mercato per tutti gli utenti.

In ogni caso, dall'I gennaio 2003 chi vende il gas al consumatore finale è un
soggetto giuridico diverso da chi lo distribuisce.

Il cliente finale non compra più il gas dall'impresa che lo distribuisce ma


dall'azienda che lo vende.

Il distributore effettua solo il trasporto del gas per conto dell'azienda di vendita ed
è obbligato ad offrire condizioni identiche a tutti i venditori.

Per continuare a vendere il gas dopo l’1 gennaio 2003 le aziende


distributrici hanno quindi dovuto creare società di vendita distinte, con
ragione sociale diversa dalla loro.

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16/S1
Titolo: LE TARIFFE DEL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria

Letture di approfondimento
LE TARIFFE DEL GAS NATURALE

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16/S1
Titolo: LE TARIFFE DEL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria

La Tariffa del Gas Naturale


In un mercato libero non esistono più tariffe di fornitura imposte una volta per
tutte, ma solo prezzi che si evolvono dinamicamente rispecchiando i servizi prestati
e la struttura dei costi relativi a tali servizi.

Nella fase di transizione che stiamo vivendo, tuttavia, non è ancora possibile
rinunciare al sistema tariffario, almeno per alcuni servizi come la distribuzione.

Va tenuta presente, inoltre, la situazione degli utenti più piccoli che, di fatto,
saranno gli ultimi a trarre vantaggio della liberalizzazione.

Attualmente la concorrenza nel settore commerciale è resa possibile, in una certa


misura, da una nuova concezione di tariffa, definita come "prezzo massimo unitario
al netto delle imposte" dall'art. 3 comma 2 della Legge 481/95, istitutiva
dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas (AEEG).

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16/S1
Titolo: LE TARIFFE DEL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria

La tariffa del gas naturale


In particolare, nel caso del gas naturale l'Autorità per l'Energia ha definito due
tariffe: la tariffa di distribuzione e la tariffa di fornitura.
La tariffa di fornitura è ottenuta sommando alla tariffa di distribuzione il costo della
materia prima e la quota di pertinenza per la vendita al dettaglio.

Ai fini che qui interessano, la tariffa risultante per la fornitura è rappresentabile


mediante un'equazione del tipo

T =Tf + tvV

T, espressa in €/anno, è la tariffa annuale che viene rateizzata in più periodi di


fatturazione

Tf è la quota annuale fissa

tv, espressa in €/m3, è la componente legata al consumo annuale V rilevato dal


contatore.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16/S1
Titolo: LE TARIFFE DEL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria
La tariffa del gas naturale
La quota fissa, legata al massimo prelievo, tiene conto essenzialmente dei costi
d'ammortamento della rete.
La quota variabile, legata al consumo, tiene conto
9 dei costi di gestione della rete
9 dei costi d'acquisto della materia prima
9 dei costi di vendita.

La tariffa non comprende il carico fiscale e quindi, per arrivare al prezzo finale,
occorre aggiungere imposte di consumo (accise) ed IVA.

Le imposte di consumo espresse in €/m3, vanno aggiunte alla componente


variabile tv

In questo modo si ottiene l'imponibile: I =Tf +(tv+ic) V

che, gravato di IVA, costituisce il prezzo finale riportato nella bolletta.

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16/S1
Titolo: LE TARIFFE DEL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria
La tariffa del gas naturale

Naturalmente non è questa la sede per illustrare i criteri seguiti dalle aziende
distributrici per determinare il prezzo di fornitura, o dallo Stato e dagli Enti Locali
per determinare il carico fiscale.

Qui basti dire che Tf e tv sono generalmente calcolati per scaglioni di consumo, e
che l'imposta di consumo e l'IVA incidono in modo diverso secondo l'uso del gas.

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16/S1
Titolo: LE TARIFFE DEL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria

Utilizzazione del gas naturale


L'impiego energetico del gas naturale è sostanzialmente limitato ai processi di
combustione in caldaie e camere di combustione.

Nelle caldaie s'impiegano bruciatori che si dicono atmosferici, quando l'aria


comburente affluisce per tiraggio naturale, o pressurizzati, quando l'aria
comburente è convogliata per mezzo di un ventilatore.

Nelle camere di combustione dei cicli con turbina a gas si adottano invece
combustori, che si distinguono dai bruciatori per le più elevate potenze specifiche e
le più alte pressioni di funzionamento.

Molto meno diffuso, anche se in via d'espansione, è l'impiego del gas naturale nei
motori a combustione interna.

Per quanto riguarda le utenze finali, il gas naturale trova larghissimo favore sia nel
settore civile sia in quello industriale.
© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16/S1
Titolo: LE TARIFFE DEL GAS NATURALE
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria
Utilizzazione del gas naturale

Tale favore è dovuto alla facilità d'uso, al ridotto impatto ambientale ed all'assenza
di costi diretti di stoccaggio per le utenze.

In costante aumento è anche l'utilizzo del gas naturale per la produzione d'energia
elettrica.

Il ricorso ad un combustibile pregiato e dalle disponibilità non illimitate, come il


metano, in centrali termoelettriche tradizionali a vapore solleva però molte
perplessità.

Nei generatori di vapore, infatti, si possono realizzare processi di combustione


controllati in maniera ottimale che consentono l'impiego alternativo di combustibili
"sporchi", come il carbone e l'olio combustibile, non facilmente utilizzabili nel
settore civile.

Tecnologicamente corretti, semmai, sono gli impieghi del gas naturale in impianti
di cogenerazione con turbina a gas ed in cicli di combinati gas-vapore.

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16/S2
Titolo: CONSOLIDAMENTO
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria

Consolidamento

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Corso di Laurea: INGEGNERIA INDUSTRIALE CURR.ENERGETICO
Insegnamento: ENERGETICA
Lezione n°: 16/S2
Titolo: CONSOLIDAMENTO
Attività n°: 1

Facoltà di Ingegneria
Consolidamento

Rispondere alle seguenti domande:

Cos’è il gas naturale?

Quali sono le fasi compiute dal gas naturale, dai giacimenti al consumo finale?

Cosa stabilisce il Decreto Letta?

Quali sono le utilizzazioni del gas naturale?

© 2007 Università degli studi e-Campus - Via Isimbardi 10 - 22060 Novedrate (CO) - C.F. 08549051004
Tel: 031/7942500-7942505 Fax: 031/7942501 - info@uniecampus.it
Approfondimento:
Produzione di energia da gas naturale

Scenario di
approvvigionamento del
gas naturale in Italia
Anno 2004

A cura di:

Via Mirasole 2/2 40124 Bologna (BO)


SCENARIO DI APPROVVIGIONAMENTO DI GAS IN ITALIA
A cura di Matteo Magaldi

Gli eventi succedutisi a livello europeo a partire dalla seconda metà del 2003, dai
black-out ai rincari dei prezzi del petrolio e dei suoi derivati, pongono l’accento,
qualora ce ne fosse stato bisogno, su quanto sia critico il settore energetico in rapporto
all’economia di un intero Sistema Paese.
Ciò è da attribuirsi soprattutto al fatto che l'energia costituisce una commodity per sua
natura destinata ad una forte domanda, cui fa fronte una difficoltà di
approvvigionamento causata dalla necessità di adeguate infrastrutture di produzione,
trasporto e stoccaggio. Di conseguenza, tale commodity implica investimenti di tipo
"capital intensive".
Inoltre, la necessità di approvvigionamento energetico induce a sua volta uno sviluppo
tecnologico sui molteplici settori coinvolti, dando vita ad un notevole indotto.
Tutti gli investimenti riguardanti la filiera energetica sono soggetti, infine, a fattori
geopolitici che si traducono inevitabilmente in un complesso di interrelazioni di non
facile gestione.
Uno degli aspetti cruciali del settore è quello di garantire l’efficiente incontro di
domanda e offerta, al fine di apportare benefici sia dal punto di vista dell’apertura dei
mercati che da quello della sicurezza degli approvvigionamenti.
In questo quadro, l’Italia sta decisamente puntando su una diversificazione mirata
degli investimenti e il nostro paese, anche grazie alla sua posizione geografica e al
consolidato background tecnico, si prefigura tra quelli con un significativo potenziale
di sviluppo.
In particolare, la presa di coscienza della necessità di uno sfruttamento razionale delle
risorse, la rinuncia al nucleare e la crescente opposizione ad utilizzi incrementali del
carbone hanno portato ad indirizzare gli impegni di politica energetica verso uno
sfruttamento crescente del gas naturale per usi civili ed industriali, tanto che a partire
dalla seconda metà degli anni ottanta i tassi di crescita della domanda annuale hanno
superato di gran lunga quelli delle altre fonti primarie.
Il consumo di gas nel 2003 è stato di oltre 76 miliardi di metri cubi (Gm3), in aumento
del 9,3% rispetto al 2002, e le sinergie con il settore elettrico, attuali e previste, non
fanno che rafforzare il trend delineato.
La piena apertura del mercato del gas naturale alla concorrenza è avvenuta il 1°
gennaio 2003, con la conclusione degli adempimenti previsti dall’ordinamento
nazionale per l’attuazione della Direttiva europea 98/30/CE. L’apertura effettiva del
mercato sul lato della domanda (qualunque utente, anche residenziale, può scegliere il
suo fornitore di gas sulla rete di distribuzione esistente) non costituisce però da sola
condizione sufficiente per un’effettiva liberalizzazione del mercato. E’ essenziale,
anche perché confermato dalle esperienze di liberalizzazione di altri paesi, che la
concorrenza si dispieghi nel modo più ampio possibile sul lato dell’offerta. Ed è ciò
che si è cercato di compiere a livello europeo attraverso l’emissione della nuova
Direttiva 2003/55/CE, che integra la precedente ed illustra, tra l’altro, una proposta di
regolazione delle condizioni di accesso alla rete di trasmissione del gas.
Tuttavia, in controtendenza a quanto emerge da questa situazione, prospezione, ricerca
e coltivazione, attività che rientrano nella produzione (upstream), hanno registrato nel
territorio nazionale una flessione costante dal 1994 ad oggi.
www.energialab.it 2
E’ chiaro come il progressivo declino produttivo dei campi maturi sia terrestri che
marini e la mancata messa in produzione delle nuove risorse, in primis quelle dell’Alto
Adriatico, abbiano un peso elevato su questa involuzione.
Le riserve rimanenti certe di gas nel territorio nazionale sono 164 Gm3 e quelle
potenziali 218 Gm3. Tuttavia, senza un’adeguata attività di ricerca che trasformi le
«potenziali» in «certe» – e considerando gli attuali livelli di produzione – l’indice di
vita delle riserve certe di gas è di meno di 10 anni. Il numero di pozzi perforati
esplorativi e di coltivazione, che è il dato più indicativo in materia di upstream, ha
toccato nel 2002 il minimo storico degli ultimi trent’anni. Ma ancor più significativo è
il crollo delle attività di esplorazione, essenziali per incrementare le riserve, e il dato
relativo alle prospezioni geofisiche praticamente azzerate.
Si tratta, quindi, di una situazione di crisi, accentuata da previsioni di produzione al
2010 che parlano di estrazione di gas al di sotto dei 5 miliardi di m3, contro i 14,9
miliardi del 2002 e i 20,4 miliardi del 1995.
Le cause principali di questa crisi sono il quadro normativo dell’attività di
esplorazione e produzione, decisamente penalizzante, e le complicazioni burocratiche
che rendono eccessivo il rischio dell’investimento in Italia. Le strutture procedimentali
e i tempi previsti in teoria non differiscono da quelli di altri paesi più avanzati del
mondo. Si tratta però di avere la certezza di tali tempi, uguali per tutti gli operatori, al
netto degli accordi su singoli progetti, uguali per tutte le Regioni, uguali per tutte le
attività previste dal programma lavori.
La certezza delle procedure è particolarmente importante in quanto stiamo
considerando la prospettiva di un operatore/investitore per il quale la sicurezza sui
tempi di ritorno degli investimenti non è una variabile indipendente.
L’effetto di questa situazione è che molte società straniere hanno già abbandonato
l’Italia e molti investimenti sono stati riconsiderati o bloccati con la conseguenza di
una forte riduzione delle attività. L’upstream si pone infatti in un quadro
internazionale estremamente competitivo, in cui il potere di attrazione degli
investimenti di alcuni paesi è eccezionale, soprattutto per la qualità degli asset,
misurata in termini di previsione di idrocarburi recuperabili.
D’altro canto le riserve dei bacini sedimentari italiani – definiti «maturi» perché già
abbondantemente studiati, esplorati e coltivati – presentano ancora alcuni aspetti
allettanti e lo sarebbero ancor più se gli operatori, aiutati anche da nuovi «arrivi»,
fossero incentivati a cimentarsi in alcuni progetti ad alto rischio minerario ma con
obiettivi molto interessanti. Basterebbe citare a questo proposito le alte profondità,
oltre i 6000 metri, della catena siciliana e dell’Appennino – sull’esempio della Val
d’Agri – e le acque profonde dell’offshore ionico.
Un recupero dell’attività per la valorizzazione delle risorse del sottosuolo interessa
certamente il Paese per i suoi risvolti in materia di sicurezza degli
approvvigionamenti, benefici per la bilancia dei pagamenti, attività imprenditoriale e
occupazione indotta.
Nel momento in cui viene lanciata la discussione sulla competitività complessiva del
sistema nazionale, è fondamentale soffermarsi sulle tecnologie di trasporto del gas
naturale, un settore nel quale le aziende italiane detengono posizioni di assoluto
primato a livello mondiale.
L’attività d’importazione rappresenta del resto la fonte di approvvigionamento più
importante.
www.energialab.it 3
L’entrata del gas naturale in Italia avviene principalmente via pipeline in tre punti di
accesso alla rete nazionale: Tarvisio, Passo Gries e Mazara del Vallo da cui entra il gas
proveniente rispettivamente da Russia, Nord Europa e Algeria.

Figura 1

Dalla figura 1 è evidente come l’importazione attraverso gasdotto sia molto forte e
generalmente regolamentata da contratti rigidi di lunga durata del tipo “take or pay”.
Questi ultimi garantiscono sicuramente un ritorno degli investimenti per i titolari
dell’infrastruttura ma sono anche causa di scarsa flessibilità del sistema e difficoltà di
entrata nel mercato per piccoli e medi operatori.
Tra i gasdotti sottomarini è ormai ultimata la realizzazione del progetto Green Stream,
che porterà 8 Gm3/anno di gas libico attraverso il Canale di Sicilia, mentre un secondo
progetto (GALSI), ancora in fase di studio di fattibilità, prevede l’importazione di
ulteriori 8 Gm3/anno di gas algerino attraverso la Sardegna, consentendo la
metanizzazione dell’isola entro il 2008. Tale progetto prevede la realizzazione di due
linee con diametro esterno di 24 pollici, in partenza dall’Algeria per approdare a
Cagliari lungo un percorso per lunghi tratti caratterizzato da profondità superiori ai
2500 metri. Da questo punto di vista, molte sono le analogie con il Blue Stream,
caratterizzato da due linee di collegamento tra le coste russa e turca del Mar Nero
lunghe 390 km e completate nel 2002, che ha come operatori Gazprom ed Eni (Saipem
e Snamprogetti come main contractors rispettivamente dei lavori off-shore e dei
servizi di ingegneria). Ciò a conferma delle posizioni di primo piano raggiunte dalle
aziende italiane nel settore.
Sono poi previsti ulteriori potenziamenti delle importazioni dall’Algeria e dalla
Russia. In particolare, proprio quest’ultima sembra poter diventare la partner
preferenziale per nuovi accordi di lunga durata, in considerazione dei rapporti sempre
più stretti tra i due governi.
Vi è poi attualmente un unico terminale di rigassificazione, localizzato a Panigaglia
(figura 1), la cui capacità è però limitata a soli 3,5 Gm3/anno. Nonostante i
miglioramenti tecnologici degli ultimi anni, un impianto LNG presenta costi piuttosto
elevati soprattutto a causa della gestione della flotta navale. Il vero vantaggio
www.energialab.it 4
competitivo di un impianto di rigassificazione risiede sicuramente nel fatto di poter
diversificare le fonti di approvvigionamento ma soprattutto nel regime regolamentale.
Esso prevede una priorità di accesso all'infrastruttura per chi paga l'investimento pari
all'80% della capacità di rigassificazione dell'impianto per 20 anni, ma al contempo
garantisce l'accesso di terzi per il restante 20%. Questi possono sviluppare contratti di
fornitura spot che rendono più flessibile l'intero sistema con benefici per la liquidità
dei prezzi di mercato. A ciò si aggiunge il fatto che il titolare dell'impianto è vincolato
a criteri di trasparenza dei prezzi di accesso alla struttura e al principio use-it-or-lose-
it, ovvero all'obbligo di rimettere sul mercato tutta la capacità non utilizzata.
Attualmente in Italia sono stati presentati vari progetti di impianti di rigassificazione,
dei quali però solo due, Brindisi e off-shore di Rovigo, hanno ottenuto le
autorizzazioni necessarie per l’effettiva realizzazione. Questi due terminali, la cui
entrata in esercizio è prevista non prima del 2007, avranno una capacità complessiva
di circa 10-12 Gm3/anno. Altri progetti sono al vaglio in alcuni poli industriali che
hanno facile accesso al mare e che presentano particolari potenzialità nell’indotto
collegato all’industria del freddo, cosa che permetterebbe un ulteriore abbassamento
dei costi e la nascita di nuove opportunità a livello economico e lavorativo.

Company Site Capacity Status


(bcm/y)
GNL Panigaglia Panigaglia 3.2 Operating
Rovigo (Adriatic sea Authorized,
Edison 4.6 - 8
offshore) operating in 2007
Authorized,
Brindisi LNG Brindisi 6-8
operating in 2007
ENEL Taranto 5 - 8.9 Under Authorization
ENEL Vado Ligure 5-9 Under Authorization
ENEL Muggia (Friuli) 5–9 Under Authorization
LNG Terminal S. Ferdinando or 6 – 10
or Gioia Tauro or Under Authorization
Gioia Tauro Oil (Calabria) 6-8
OLT Livorno (offshore) 3 Under Authorization
Edison Rosignano (Tuscany) 3 Under Authorization
Fonte: Autorità Energia Elettrica e Gas

Figura 2

Per garantire un omogeneo sviluppo del sistema ed un’effettiva liberalizzazione del


Mercato, l’Antitrust ha posto dei vincoli precisi alle aziende importatrici e distributrici
di metano, limitando progressivamente il ruolo di monopolista detenuto da Eni. In
quest’ottica e alla luce del contributo del gas naturale alla produzione di energia
elettrica (oltre il 44%), tra gli operatori che segnano i maggiori margini di crescita non
si può non segnalare l’Enel. Come si nota dalla figura 2, l’azienda leader nella
produzione e distribuzione di energia elettrica ha presentato una fitta rete di progetti di
www.energialab.it 5
impianti LNG, cui si deve aggiungere la compartecipazione alla realizzazione del
terminale di Brindisi già autorizzato, al fine di garantirsi il ritorno degli investimenti in
atto. L’obiettivo di Enel è di rendere sempre più efficiente la gestione delle filiere per
entrambi i settori. Infatti, lo sfruttamento di sinergie, sia nell’approvvigionamento che
nella distribuzione e vendita di elettricità e gas mediante un’offerta combinata ai
clienti idonei, costituisce il presupposto per un miglioramento della gestione, sia in
termini di costo che di qualità del servizio con l’obiettivo di preservare e fidelizzare
maggiormente la clientela esistente. Ciò vale per Enel ma in misura contrapposta
anche per Eni, che in quest’ottica di diversificazione degli investimenti sul suolo
italiano tende a sfruttare le imponenti quantità di gas di cui dispone per acquisire quote
di mercato nel campo della produzione e vendita di energia elettrica.
Per concludere, lo scenario descritto e il previsto aumento dei consumi portano alla
necessità di potenziare il sistema delle infrastrutture di approvvigionamento del gas
senza perdere d’occhio la produzione nazionale, ancora fonte di buone opportunità.
D’altra parte, la creazione di un sistema più flessibile non può prescindere da una
semplificazione dell’attuale quadro legislativo, anche perché la possibilità di allocare
quantità significative di gas consentirebbe agli operatori di sfruttare singole
opportunità e favorirebbe le sempre più frequenti sinergie con il settore della
generazione elettrica. Ciò si tradurrebbe in vantaggi significativi soprattutto per i
clienti finali, poiché permetterebbe una maggiore liquidità del prezzo del gas
svincolandolo parzialmente dal petrolio e gettando quindi le basi per un sistema
veramente concorrenziale, sulla scia di quanto avvenuto nel settore delle
telecomunicazioni.

FONTI E RIFERIMENTI
[1]: ENEA - Rapporto Energia e Ambiente - 2003.
[2]: http://www.assomineraria.org
[3]: Magaldi M., Blasi A., Boi V., Goncalves F., Zucchini F. - Gas e Infrastrutture:
scenari e prospettive - 2003.
[4]: World Energy Investment Outlook - 2004.

www.energialab.it 6

Potrebbero piacerti anche