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LEZIONE 8 - Deformazione Plastica
LEZIONE 8 - Deformazione Plastica
AA. 2021/2022
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Deformazione plastica
https://www.intechopen.com/chapters/65744
Tecnologie Metallurgiche - AA 2021/2022 – Deformazione plastica © - Dr. M. Tocci 4
Deformazione plastica
Effetto del bordo grano
Slip
plane
Dislocation
source Outgoing
dislocation
10.18154/RWTH-2018-229075
10.3390/met10060764
https://doi.org/10.1016/j.cossms.2014.05.004
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Deformazione plastica
Re Campo plastico
Limite di
elasticità
𝜎 =Kε𝑛
Tra Rm e Re
ε(%)
Possiamo avere:
• Meccanismi di deformazione plastica a freddo
• Meccanismi di deformazione plastica a caldo
VANTAGGI
• minor perdita di duttilità ( assenza incrudimento)
• impiego di sollecitazioni meccaniche più contenute (Rp0,2 caldo<Rp0,2
freddo)
• possibilità di deformazione con percentuali di riduzioni maggiori
SVANTAGGI
• energia richiesta per il riscaldamento
• ossidazione superficiale dei pezzi in lavorazione
• precisione dimensionale scarsa
Permanenza 20 minuti
Temperature tra 900°C
e 1250°C
Curva I – metalli puri o leghe monofasiche (es. Al, acciai inox austenitici)
Curva II – idem di curva I con > tendenza alla crescita del grano (es. Mg)
Curva III – leghe con precipitati stabili (es. acciai risolforati)
Curva IV – leghe con precipitati che solubilizzano
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Deformazione plastica
Variazione geometria
➢ Sollecitazioni meccaniche
Incrudimento
VANTAGGI
• assenza di energia richiesta per il riscaldamento [le operazioni
avvengono in genere a temperatura ambiente anche se il pezzo durante la
deformazione presenta un certo grado di riscaldamento (es. attrito con
utensile) che però è sempre al di sotto della temperatura di
ricristallizzazione]
• miglior finitura superficiale
• migliore precisione dimensionale
• minor difficoltà di lubrificazione materiale-utensile
Incrudimento e Ricristallizzazione
Semiprodotto da Materiale
Lega incrudita
colata continua ricristallizzato
Rm
% riduzione
Recupero
Modifica delle proprietà fisiche
Forte riduzione delle tensioni interne
Ricristallizzazione
Formazione di nuovi grani più fini
Riottenimento delle proprietà meccaniche
iniziali (materiale non incrudito)
Laminazione a caldo
Ricristallizzazione
durante il processo
Grano equiassico
Grano
direzionato/orientato
Anisotropia
Inclusioni:
• Deformabili (ad alta T) si orientano parallelamente al flusso “forma
affusolata” nel caso di deformazione a caldo
• Se sono indeformabili (ossidi- intermetallici duri) si frantumano durante
la deformazione e si distribuiscono parallelamente al flusso, ma in
“forma spezzata” vale sia nel caso di deformazione a caldo sia di
deformazione a freddo
MnS
3Inclusioni parzialmente deformabili in
grado di allinearsi durante il processo di
deformazione
Vantaggi:
1.Riducono costi e tempi di lavorazione
2.Riducono l’usura dell’utensile
3.Ritardano la formazione del tagliente di riporto
4.Hanno un’azione lubrificante
La forma allungata deriva dalla maggiore
deformabilità a caldo durante la laminazione.
Negli acciai a lavorabilità migliorata è
necessario avere tenori di manganese
sufficienti a legarsi con lo zolfo in analisi.
Sono da evitare i solfuri di ferro perché
liquidi alla temperatura di laminazione
(Tfusione=1190°C contro temperatura di fusione
MnS MnS=1610°C). Da cui % Mn > 4%S per
evitare la fragilità a caldo (fragilità al rosso).
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Inclusioni non metalliche
Lavorabilità: elementi che possono portare a fenomeni indesiderati
1. Elementi che formano fasi molto dure (Cr, W, Mo, V) (carburi, nitruri).
2. Elementi che rendono difficoltoso il distacco del truciolo (Ni e Mn)
3. Elementi disossidanti che formano ossidi abrasivi (Si e Al)
Le inclusioni non
metalliche (ossidi o solfuri)
hanno anche effetti
negativi sulla resilienza e
sulla resistenza a fatica.
Per definire il limite superiore invece vanno imposti dei limiti in base a
tre considerazioni:
Frattura
intergranulare
Una laminazione con rulli di diametro maggiore oppure con forti riduzioni
di sezione per passata
RT
RTrazione+ RCompressione=0
R
C
Interventi:
• Distensioni
• Operazioni in grado di contrastare lo stato tensionale
di trazione
Es. pallinatura