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La bella addormentata nel frigo Tutti si scambiano saluti e convenevoli.

Racconto d’inverno ROBERT Buonasera, Lotte; buonasera, Peter. Tempaccio, vero? Da


quanti mesi non vediamo il sole?
PETER E da quanti mesi non vediamo voi?
LOTTE Oh Maria! Hai l’aria piú giovane che mai. E che meravigliosa
Personaggi
pelliccia! Un dono del signor marito?
Lotte Thörl
ROBERT Non sono piú una rarità. È marziano argentato: pare che i russi
Peter Thörl
Maria Lutzer
ne abbiano importato un grosso quantitativo; se ne trovano nel settore
Robert Lutzer
orientale a prezzi piú che ragionevoli. In borsa nera, naturalmente; è merce
Ilse
contingentata.
Baldur
PETER Ti ammiro e ti invidio, Robert. Conosco pochi berlinesi che non
Patricia si lamentino della situazione, ma non ne conosco nessuno che ci sguazzi
Margareta dentro con la tua disinvoltura. Mi convinco sempre piú che l’amore vero,
A Berlino, nell’anno 2115. appassionato, per i quattrini è una virtú che non si impara, ma si eredita
Lotte Thörl, sola. col sangue.
LOTTE … Cosí anche quest’anno è passato, siamo di nuovo al 19 MARIA Quanti fiori! Lotte, sento un meraviglioso profumo di
dicembre, e stiamo aspettando ospiti per la solita festicciola. (Rumori di compleanno. Tanti auguri, Lotte!
LOTTE (ai due mariti) Maria è incorreggibile. Ma si consoli, Robert,
stoviglie e di mobili spostati). Non amo particolarmente gli ospiti, io. Mio
marito, anzi, una volta mi chiamava «l’orsa maggiore». Ora non piú: da non è il matrimonio che l’ha resa cosí deliziosamente svanita. Era già cosí
qualche anno è tanto cambiato, è diventato una persona seria e noiosa. a scuola: la chiamavamo «la smemorata di Colonia», e invitavamo amici
L’orsa minore sarebbe nostra figlia Margareta: poverina! ha solo quattro ed amiche di altre classi ad assistere ai suoi esami. (Con severità burlesca)
anni. (Passi; rumori c. s.). Non che io sia una donna schiva e selvatica: Signora Lutzer, la richiamo all’ordine. È cosí che prepara le lezioni di
soltanto, mi secca trovarmi in ricevimenti con piú di cinque o sei persone. storia? Oggi non è il mio compleanno: oggi è il 19 dicembre, è il
Si finisce col fare un gran chiasso, dei discorsi senza capo né coda, ed io compleanno di Patricia.
ho la penosa impressione che nessuno si accorga della mia presenza: salvo MARIA Oh, scusami, cara. Ho veramente una memoria da gallina. Cosí
quando vado in giro con i vassoi. stasera c’è lo scongelamento? Che bellezza!
D’altronde, noi Thörl non riceviamo spesso: due, tre volte all’anno, e PETER Certo, come ogni anno. Aspettiamo soltanto che arrivino Ilse e
raramente accettiamo inviti. È naturale: nessuno può offrire ai propri ospiti Baldur. (Campanello). Eccoli qui: in ritardo, come al solito.
quello che possiamo offrire noi. C’è chi ha dei bei quadri antichi, Renoir, LOTTE Un po’ di comprensione, Peter! Hai mai visto una coppia di
Picasso, Caravaggio; c’è chi ha un urango condizionato, o un cane o un fidanzati arrivare puntuali?
gatto vivo, c’è chi dispone di un mobile bar con gli stupefacenti piú Entrano Ilse e Baldur. Saluti e convenevoli c. s.
aggiornati, ma noi abbiamo Patricia… (sospiro) Patricia! Lotte e Peter; Maria e Robert; Ilse e Baldur.
(Campanello). Ecco i primi. (Bussa ad una porta) Vieni, Peter: sono PETER Buonasera, Ilse; buonasera, Baldur. Beato chi vi vede: siete
qui. talmente cotti l’uno dell’altro che i vecchi amici per voi non esistono piú.
Lotte e Peter Thörl; Maria e Robert Lutzer. BALDUR Dovete perdonarci. Nuotiamo nella burocrazia: il dottorato
mio, e le carte per il municipio, e il lasciapassare per Ilse, e il benestare del indispensabile che la temperatura sia mantenuta costante entro limiti molto
partito; il visto del borgomastro è già arrivato, ma aspettiamo ancora stretti.
quello di Washington e quello di Mosca, e soprattutto quello di Pechino, ROBERT Certo: basta qualche grado piú giú, che addio, ho letto che si
che è il piú difficile da ottenere. C’è da perdere la testa. Sono secoli che coagula non so cosa nei centri nervosi, e allora non si svegliano piú, o si
non vediamo anima viva: siamo abbrutiti, ci vergogniamo di fare vedere in svegliano scemi e smemorati; qualche grado piú su e riprendono
giro le nostre facce. coscienza, e allora soffrono tremendamente. Pensi che orrore, signorina:
ILSE È tardi, vero? Siamo veramente due villani. Ma perché non avete sentirsi tutti congelati, mani, piedi, sangue, cuore, cervello; e non poter
cominciato senza di noi? muovere un dito, non poter battere le palpebre, non poter mettere fuori un
PETER Non ce lo saremmo mai permesso. Il momento del risveglio è il suono per chiedere soccorso!
piú interessante: è cosí graziosa quando apre gli occhi! ILSE Terribile. Ci vuole un bel coraggio ed una grande fede. Fede nei
ROBERT Su, Peter, sarà meglio incominciare, altrimenti andiamo a termostati voglio dire. Io, per me, vado pazza per gli sport invernali, ma
finire alle ore piccole. Vai a prendere il manuale: che non ti capiti come dico la verità, non farei il cambio con Patricia per tutto l’oro del mondo.
quella volta, la prima volta, mi pare, (quanti anni sono passati?), quando Mi hanno detto che anche lei sarebbe già morta, se a suo tempo, quando la
hai sbagliato manovra e per poco non succedeva un guaio. faccenda è cominciata, non le avessero fatto delle iniezioni di… coso…
PETER (urtato) Ce l’ho qui in tasca, il manuale; ma lo so a memoria, an-ti-con-ge-lante. Sí, sí, proprio quello che si mette in inverno nei
ormai. Vogliamo spostarci? (Rumore di sedie smosse e di passi; radiatori delle auto. Del resto è logico: se no, il sangue gelerebbe. Non è
commenti; mormorio di impazienza). … Uno: interrompere il circuito vero, signor Thörl?
dell’azoto e quello del gas inerte. (Eseguisce: cigolio, soffio smorzato, due PETER (evasivo) Se ne dicono tante…
volte). Due: mettere in moto la pompa, lo sterilizzatore Wroblewski e il ILSE (meditabonda) Non mi stupisce che siano stati cosí pochi quelli
microfiltro. (Rumore della pompa, come una motocicletta lontana; passa che si sono prestati. Parola mia, non mi stupisce. È bellissima, mi hanno
qualche secondo). Tre: aprire il circuito dell’ossigeno (inizia un fischio detto: è vero?
sempre piú acuto) e svitare lentamente la valvola finché l’indice raggiunge ROBERT Uno splendore. L’ho vista l’anno scorso da vicino: una
la gradazione 21 per cento… carnagione come oggi non se ne vedono piú. Si vede che, nonostante tutto,
ROBERT (interrompe) No, Peter, non 21, 24 per cento: sul manuale sta il regime alimentare del XX secolo, in buona parte ancora naturale, doveva
scritto 24 per cento. Io al tuo posto porterei gli occhiali. Non avertela a contenere qualche principio vitale che tutt’ora ci sfugge. Non che io diffidi
male, tanto siamo coetanei, ma porterei gli occhiali, almeno in certe dei chimici: anzi, li rispetto e li stimo. Ma ecco, penso che sono un po’…
occasioni. direi… presuntuosi, sí, presuntuosi. Qualcosa da scoprire, magari
PETER (di malumore) Sí, hai ragione, 24 per cento. Ma è lo stesso, 21 o secondaria, secondo me deve pure ancora esserci.
24: l’ho già visto altre volte. Quattro: spostare gradualmente il termostato, LOTTE (di malavoglia) Sí, è graziosa, certo. Del resto, è la bellezza
elevando la temperatura alla velocità di due gradi circa al minuto. (Si sente dell’età. Ha una pelle da neonata: per me, è effetto del supercongelamento,
battere un metronomo). Silenzio, adesso, per favore. O almeno, non però. Non ha un colorito naturale, è troppo rosa e troppo bianca, sembra…
parlate a voce troppo alta. sí, sembra un gelato, scusate il paragone. Anche i capelli li ha troppo
ILSE (sottovoce) Soffre durante lo scongelamento? biondi. Se devo dire la verità, a me fa l’impressione di essere un pochino
PETER (c. s.) No, di regola, no. Ma appunto, bisogna fare le cose bene, frolla, faisandée… comunque è bella, nessuno lo nega. È anche coltissima,
seguire esattamente le prescrizioni. Anche durante il soggiorno in frigo, è educatissima, intelligentissima, audacissima, è superlativa da tutte le parti,
e a me fa paura, mi mette a disagio e mi fa venire i complessi. (Si è PETER Sí, con brevi interruzioni. Il programma fu concordato con lei
lasciata trascinare; tace imbarazzata, poi con sforzo) … ma le voglio dalla commissione di cui era presidente Hugo Thörl, il mio celebre avo…
molto bene lo stesso. Specialmente quando è congelata. ILSE È lui quello famoso, vero, quello che si studia a scuola?
Silenzio. Il metronomo continua a battere. PETER Proprio lui, signorina, lo scopritore del quarto principio della
ILSE (sottovoce) Si può guardare dallo spioncino del frigo? termodinamica. Il programma, dunque, prevedeva un risveglio di qualche
PETER (c. s.) Certamente, ma non faccia rumore. Siamo già a meno ora tutti gli anni, al 19 dicembre, giorno del suo compleanno…
dieci, e una emozione improvvisa potrebbe esserle dannosa. ILSE Che pensiero gentile!
ILSE (c. s.) Ah! È incantevole! Sembra finta… Ed è… voglio dire, è PETER … altri risvegli saltuari in circostanze di particolare interesse
proprio dell’epoca? quali importanti spedizioni planetarie, delitti e processi celebri, matrimoni
BALDUR (c. s., a parte) Non fare domande sciocche! di sovrani o di divi dello schermo, incontri internazionali di baseball,
ILSE (c. s., a parte) Non è mica una domanda sciocca. Volevo sapere cataclismi tellurici e simili: di tutto ciò insomma che meriti di essere visto
quanti anni ha: sembra cosí giovane, eppure dicono che è… antica. e tramandato al lontano futuro. Inoltre, naturalmente, ogni volta che
PETER (che ha sentito) È presto spiegato, signorina. Patricia ha 163 manca la corrente… e due volte all’anno per i controlli medici. A quanto
anni, di cui 23 di vita normale, e 140 di ibernazione. Ma scusatemi, Ilse e risulta dal libretto, la somma degli intervalli di veglia, dal 1975 ad oggi, è
Baldur, credevo che conosceste già questa storia. Scusatemi anche voi, stata di circa 300 giorni.
Maria e Robert, se ripeto cose che già sapete: cercherò di mettere al BALDUR … e, perdoni la domanda, come mai Patricia è ospite in casa
corrente in breve questi cari ragazzi. sua? Lo è da molto tempo?
Dunque dovete sapere che la tecnica dell’ibernazione fu messa a punto PETER (con imbarazzo) Patricia è… Patricia fa parte, per cosí dire,
verso la metà del XX secolo, essenzialmente a scopo clinico e chirurgico. dell’asse ereditario della nostra famiglia. È una storia lunga, ed in parte
Ma solo nel 1970 si arrivò a congelamenti veramente innocui e indolori, e oscura. Sa, sono cose di altri tempi, è passato un secolo e mezzo… si può
quindi adatti a conservare a lungo gli organismi superiori. Un sogno considerare un miracolo, che con tutte le sommosse, blocchi, occupazioni,
diveniva cosí realtà: appariva possibile «spedire» un uomo nel futuro. Ma repressioni e saccheggi che sono passati su Berlino, Patricia abbia potuto
a quale distanza nel futuro? Esistevano dei limiti? E a quale prezzo? essere trasmessa di padre in figlio, indisturbata, senza mai lasciare la
Appunto per istituire un controllo ad uso dei posteri, che saremmo poi noi, nostra casa. Rappresenta, in certo modo, la continuità familiare: è… è un
fu bandito nel 1975, qui a Berlino, un concorso per volontari. simbolo, ecco.
BALDUR E Patricia è uno di questi? BALDUR … ma in che modo…
PETER Precisamente. A quanto risulta dal suo libretto personale, che PETER … in che modo Patricia è entrata a far parte della nostra
sta nel frigo con lei, è anzi stata la prima classificata. Possedeva tutti i famiglia? Ebbene, per quanto strano le possa sembrare, su questo punto
requisiti, cuore, polmoni, reni ecc. in perfetto ordine; un sistema nervoso nulla è stato trovato di scritto, e non sopravvive che una tradizione verbale
da pilota spaziale; un carattere imperturbabile e risoluto, una emotività che Patricia rifiuta sia di confermare, sia di smentire. Pare che all’inizio
limitata, ed infine una buona cultura ed intelligenza. Non che la cultura e dell’esperienza, Patricia alloggiasse presso l’Università, e precisamente
l’intelligenza siano indispensabili per sopportare la ibernazione, ma, a nella cella frigorifera dell’Istituto di anatomia, e che intorno al 2000 abbia
parità di condizioni, furono preferiti soggetti di alto livello intellettuale, avuto un violento diverbio con il corpo accademico. Si dice che, appunto,
per evidenti ragioni di prestigio nei confronti nostri e dei nostri successori. questa situazione non le fosse gradita, perché priva di intimità, e perché le
BALDUR Cosí Patricia ha dormito dal 1975 ad oggi? seccava di stare gomito a gomito con i cadaveri destinati alle dissezioni.
Pare che in uno dei risvegli abbia dichiarato formalmente che, o la siamo affezionati a Patricia. E lei si è affezionata a noi: come una figlia.
sistemavano in un frigo privato, o sarebbe ricorsa alla magistratura; e che Non ci lascerebbe a nessun costo.
il mio avo che prima ho nominato, a quel tempo decano della facoltà, per BALDUR Ma allora, perché gli intervalli di veglia sono cosí rari e
risolvere la questione si sia generosamente offerto di ospitarla. brevi?
ILSE Che strana donna! Ma, mi scusi, non ne ha ancora abbastanza? PETER Questo è chiaro: Patricia si propone di arrivare in piena
Chi la obbliga? Non deve poi essere tanto divertente stare in letargo per giovinezza il piú avanti possibile nei secoli; perciò deve fare economia.
tutto l’anno, e svegliarsi solo per uno o due giorni, e non quando uno Ma avrà modo di ascoltare da lei stessa queste cose ed altre ancora: ecco,
vuole, ma quando lo vuole qualcun altro. Io mi annoierei a morte. siamo arrivati a 35°, sta aprendo gli occhi. Presto cara, apri il portello e
PETER Lei è in errore, Ilse. Anzi, non c’è mai stata una esistenza piú taglia l’involucro; ha cominciato a respirare.
intensa di quella di Patricia. La sua vita è concentrata: non contiene che Scatto e cigolio del portello; rumore di forbici o di tagliacarte.
l’essenziale, non contiene nulla che non meriti di essere vissuto. Quanto al BALDUR Quale involucro?
tempo trascorso in frigo, passa per noi, non per lei. In lei non lascia PETER Un involucro di polietilene, ermetico, molto aderente. Serve a
traccia, né nella memoria, né nei tessuti. Non invecchia; invecchia solo ridurre le perdite per evaporazione.
nelle ore di veglia. Dal primo compleanno in frigo che è stato il suo 24º, Il metronomo, che come rumore di fondo si è sentito in tutte le pause,
ad oggi, in 140 anni, è invecchiata di un anno scarso. Dall’anno scorso ad batte sempre piú forte, poi si arresta di colpo. Suona tre volte una «cicala»,
oggi, per lei sono passate una trentina di ore. molto distintamente. Silenzio completo per qualche secondo.
BALDUR Tre o quattro per il compleanno, e poi? MARGARETA (dall’altra camera) Mamma! Si è già svegliata la zia
PETER E poi, vediamo… (calcola mentalmente) altre sei o sette per il Patricia? Che cosa mi ha portato quest’anno?
dentista, per la prova di un abito, per uscire con Lotte a comperarsi un paio LOTTE Che cosa vuoi che ti abbia portato? Il solito cubetto di ghiaccio!
di scarpe… Del resto è il suo compleanno, mica il tuo. Stai zitta, adesso. Dormi, che è
ILSE È giusto. Bisogna pure che si tenga al corrente con la moda. tardi.
PETER … e siamo a dieci. Sei ore per la prima del Tristano all’Opera, e Silenzio di nuovo. Si sente un sospiro, uno sbadiglio: abbastanza
siamo a sedici. Altre sei per due visite mediche generali… sgangherato, uno sternuto. Poi, senza transizione, Patricia comincia a
ILSE Come, è stata ammalata? Si capisce, gli sbalzi di temperatura non parlare.
fanno bene a nessuno. Si ha un bel dire che ci si abitua! PATRICIA (voce manierata, strascicata, nasale) Buonasera,
PETER No, no, sta benissimo di salute. Sono i fisiologi del Centro Buongiorno. Che ora è? Quanta gente! Che giorno è oggi? Che anno?
Studi: regolari come gli esattori delle tasse, due volte all’anno piombano PETER Il 19 dicembre del 2115. Non ricordi? È il tuo compleanno.
qui con tutto il loro armamentario, la scongelano, la rigirano da tutte le Tanti auguri, Patricia!
parti, radioscopie, test psicologici, elettrocardiogrammi, esami del TUTTI Tanti auguri, Patricia!
sangue… poi se ne vanno, e chi s’è visto s’è visto. Segreto professionale: Voci di tutti, confuse. Si sentono frammenti di frasi:
non trapela una parola. – Come è graziosa!
BALDUR Ma allora non è per interesse scientifico che loro se la – Signorina, perdoni, vorrei farle alcune domande…
tengono in casa? – Dopo, dopo! Chissà come è stanca!
PETER (con imbarazzo) No… non soltanto. Sa, io mi occupo di – Sogna, mentre è in frigo? Che sogni fa?
tutt’altro… Sono tagliato fuori dall’ambiente accademico; il fatto è che ci – Vorrei chiederle un giudizio sulla…
ILSE Chissà se avrà conosciuto Napoleone e Hitler? molto seria del rapporto di tutela… (la voce di Patricia prosegue in
BALDUR Ma no, cosa dici, erano due secoli prima! dissolvenza) pensi che perfino il Capostipite, il Patriarca…
LOTTE (interrompe con decisione) Permesso, prego. Lasciatemi Subentra nitida e vicina la voce di Lotte, rivolta al pubblico.
passare, bisogna pure che ci sia qualcuno che pensa alle cose pratiche. LOTTE Avete sentito? ecco, cosí è fatta, quella ragazza. Non ha… non
Patricia avrà forse bisogno di qualcosa, (a Patricia) una tazza di tè caldo? ha ritegno. È vero che io sono ingrassata: non sto in frigo, io. Lei no, lei
o forse gradisci qualcosa di piú nutriente? una piccola bistecca? Hai non ingrassa, lei è eterna, incorruttibile, come l’amianto, come il
bisogno di cambiarti, di rinfrescarti un poco? diamante, come l’oro. Ma le piacciono gli uomini, ed in specie i mariti
PATRICIA Tè, grazie. Come sei cara, Lotte! No, non mi occorre altro, altrui. È una smorfiosa eterna, una civetta incorruttibile. Mi appello a voi,
per ora; sai bene, lo scongelamento mi lascia sempre lo stomaco un po’ signori: non ho ragione di non poterla soffrire? (Sospiro) … e lei piace
sconvolto, per la bistecca vediamo poi piú tardi. Ma piccola, sai. … Oh, agli uomini, alla sua venerabile età: questo è il peggio. Sapete bene come
Peter! come stai? come va la tua sciatica? Che novità ci sono? È finita la sono gli uomini, Thörl o non Thörl, e gli intellettuali piú degli altri: due
conferenza al vertice? Ha già cominciato a fare freddo? Oh, io detesto sospiri, due occhiate in quel certo modo, due ricordi di infanzia, e la
l’inverno, vado tanto soggetta ai raffreddori… E tu Lotte? ti vedo in trappola scatta. Alla lunga, poi, chi si trova nei guai è lei, si capisce, che
ottima salute, perfino un po’ ingrassata, forse… dopo un mese o due si trova tra i piedi dei cascamorti un po’ stagionati…
MARIA … Eh già, gli anni passano per tutti… No, non crediate che io sia cosí cieca o cosí sciocca: mi sono accorta
BALDUR Passano per quasi tutti. Mi permetta, Peter, ho tanto sentito anch’io che, questa volta, con mio marito, ha cambiato tono, si è fatta
mordace, tagliente. Si capisce: c’è un altro uomo all’orizzonte. Ma voi non
parlare di Patricia, ho tanto atteso questo incontro, che ora vorrei… (A
Patricia) Signorina, perdoni il mio ardire, ma so che il suo tempo è avete assistito a quegli altri risvegli. Era roba da scorticarla! E poi, e poi…
misurato, vorrei che mi descrivesse il nostro mondo visto con i suoi occhi, non sono mai riuscita ad avere delle prove, a coglierli sul fatto, ma siete
che mi parlasse del suo passato, del suo secolo a cui tanto dobbiamo, delle proprio sicuri, voi, che tra il «tutore» e la ragazza tutto si sia sempre svolto
sue intenzioni per il futuro, che… alla luce del sole? In altre parole, (con forza) che tutti gli scongelamenti
PATRICIA (con sufficienza) Non c’è niente di straordinario, sa, ci si siano stati regolarmente registrati sul libretto personale? Io no. Io non ne
sono sicura. (Pausa. Conversazione confusa con rumore di fondo). Ma
abitua subito. Vede qui ad esempio il signor Thörl, sulla cinquantina
questa volta c’è del nuovo, l’avrete notato anche voi. È semplice: c’è un
(malignamente) i capelli in fuga, un po’ di pancetta, un po’ di dolorini
altro uomo all’orizzonte, un uomo piú giovane. Le piace la carne fresca
ogni tanto? Ebbene, due mesi fa per me aveva vent’anni, scriveva poesie,
alla giovinetta! Sentitela: non è una che sa quello che vuole? (Voci). Oh,
e stava per partire volontario cogli Ulani. Tre mesi fa ne aveva dieci e mi
non credevo che si fosse già a questo punto.
chiamava zia Patricia, e piangeva quando mi congelavano, e voleva venire
Dalle voci di fondo emergono le voci di Baldur e di Patricia.
in frigo con me. Non è vero, caro? Oh, mille scuse.
BALDUR … un’impressione quale non ho mai provato. Non avrei mai
E cinque mesi fa, non solo non era nato, ma non era neppure
lontanamente in programma; c’era suo padre, il colonnello, ma io parlo di creduto possibile trovare riunito in una persona sola il fascino dell’eternità
quando era solo tenente, era nella Quarta Legione Mercenari, e ad ogni e quello della giovinezza. Mi sento davanti a lei come davanti alle
disgelo aveva un nastrino di piú e qualche capello di meno. Mi faceva la Piramidi, eppure lei è cosí giovane e cosí bella!
corte, in quel modo buffo che usava allora: per otto disgeli, mi fece la PATRICIA Sí, signore… Baldur, si chiama lei, non è vero? Sí, Baldur.
corte… si direbbe che i Thörl ce l’abbiano nel sangue, in questo, posso Ma tre sono i miei doni, non due. L’eternità, la giovinezza e la solitudine.
dirlo, si rassomigliano tutti. Non hanno… come dire? non hanno un’idea E quest’ultima è il prezzo che paga chi osa quanto io ho osato.
BALDUR Ma quale mirabile esperienza! Passare a volo dove gli altri cambiato.
strisciano, poter comparare di persona costumi, eventi, eroi a distanza di PATRICIA Lei è un lusingatore, un uomo pericoloso. (La voce di
decenni, di secoli! Quale storico non proverebbe invidia? ed io, che della Patricia cambia bruscamente, non è piú lamentosa e languida, ma netta,
storia mi proclamavo cultore! (Con slancio improvviso) Mi faccia leggere energica, tagliente) Ad ogni modo, se le cose stanno come lei mi dice, ne
il suo diario. potrebbe nascere una combinazione interessante.
PATRICIA Come sa… Voglio dire, cosa le fa pensare che io tenga un BALDUR Patricia! Perché indugiare? Partiamo: fugga con me. Non nel
diario? futuro: nell’oggi.
BALDUR Dunque lo tiene! Ho indovinato! PATRICIA (freddamente) Appunto, ci stavo pensando anch’io. Ma
PATRICIA Sí, lo tengo. Fa parte del programma, ma nessuno lo sa, quando?
neppure Thörl. E nessuno può leggerlo: è in cifra, anche questo fa parte BALDUR Ora, subito. Attraversiamo la sala e via.
del programma. PATRICIA Nonsenso. Li avremmo subito tutti alle calcagna, lui in testa.
BALDUR Se nessuno può leggerlo, a cosa serve? Lo guardi: è già in sospetto.
PATRICIA Serve a me. Mi servirà dopo. BALDUR Quando allora?
BALDUR Dopo cosa? PATRICIA Stanotte. Mi segua bene. A mezzanotte tutti se ne vanno, e
PATRICIA Dopo. Quando sarò arrivata. Allora conto di pubblicarlo: loro mi ricongelano e mi rimettono in naftalina. È una faccenda piú spiccia
penso che non avrò difficoltà a trovare un editore, perché è un diario del risveglio, un po’ come i subacquei, sa bene, in su bisogna andare
intimo, un genere che va sempre. (Con voce sognante) Conto di dedicarmi piano, ma l’immersione può essere rapida. Mi ficcano nel frigo e attaccano
al giornalismo, sa? E di pubblicare i diari intimi di tutti i potenti della terra il compressore senza tanti complimenti: ma per le prime ore io resto
della mia epoca, Churchill, Stalin, ecc. C’è da fare un mucchio di abbastanza soffice e ritorno facilmente alla vita attiva.
quattrini. BALDUR E allora?
BALDUR Ma come li possiede, lei, questi diari? PATRICIA E allora è semplice. Lei se ne va con gli altri, accompagna a
PATRICIA Non li possiedo mica. Li scriverò io. Su episodi autentici, casa la sua… quella ragazza, insomma; poi ritorna qui, si introduce nel
naturalmente. giardino, entra dalla finestra della cucina…
Pausa. BALDUR … ed è fatta! Due ore ancora, due ore ed il mondo è nostro!
BALDUR Patricia! (Altra pausa). Mi prenda con lei. Ma mi dica, Patricia, non avrà rimpianti? Non si pentirà di avere interrotto
PATRICIA (ci pensa su; poi molto freddamente) Non sarebbe una cattiva per me la sua corsa verso i secoli futuri?
idea, cosí in astratto. Ma non deve credere che basti entrare nel frigo: PATRICIA Guardi, giovanotto, avremo del tempo in abbondanza per
bisogna farsi fare le iniezioni, seguire il corso di addestramento… Non è parlare di queste belle cose se il colpo riesce. Ma prima bisogna che
tanto semplice. Poi, mica tutti hanno il fisico adatto… Certo, sarebbe riesca. Ecco, se ne stanno andando; riprenda il suo posto, si congedi
carino avere un compagno di viaggio come lei, cosí vivo, cosí civilmente e cerchi di non fare sciocchezze. Sa, mica per niente, ma mi
appassionato, cosí ricco di temperamento… Ma non è fidanzato, lei? seccherebbe sprecare l’occasione.
BALDUR Fidanzato? Lo ero. Voci degli invitati che se ne vanno, rumore di seggiole spostate.
PATRICIA Fino a quando? Frammenti di frasi:
BALDUR Fino a mezz’ora fa; ma ora ho incontrato lei, e tutto è – Al prossimo anno!
– Buonanotte, se cosí posso dire…
– Andiamo Robert, non credevo che fosse cosí tardi. Pausa, l’auto è in moto.
– Baldur, andiamo, hai l’onore di accompagnarmi. Silenzio. Poi voce PATRICIA Giovanotto, non mi giudichi male. Mi pare che qui sia giunto
di Lotte, rivolta al pubblico. il momento di una spiegazione. Lei mi deve capire: in qualche modo
LOTTE … cosí, se ne andarono tutti. Peter ed io restammo soli, con dovevo pur uscirne.
Patricia, cosa che non è mai gradevole per nessuno dei tre. Non lo dico per BALDUR … e si trattava solo di questo? Di uscirne?
via di quella antipatia che vi ho descritto poc’anzi, in modo forse un po’ PATRICIA Solo di questo. Di uscire dal frigo e di uscire da casa Thörl.
impulsivo; no: è una situazione obiettivamente spiacevole, fredda, falsa, Baldur, sento che le devo una confessione.
piena di imbarazzo per tutti. Parlammo un po’ del piú e del meno, poi ci BALDUR Una confessione è poco.
salutammo, e Peter rimise Patricia nel frigo. PATRICIA Altro non le posso dare; e non è neppure una bella
Gli stessi rumori dello scongelamento, ma invertiti ed accelerati. confessione. Sono veramente stanca: gelo e sgelo, gelo e sgelo, a lungo
Sospiro, sbadiglio. Chiusura-lampo dell’involucro. Si mette in moto il andare è faticoso. Poi c’è dell’altro.
metronomo, poi la pompa, i fischi, ecc. Rimane in moto il metronomo, il BALDUR Altro?
cui ritmo gradualmente si fonde con quello piú lento di un orologio a PATRICIA Altro, sí. Le visite di lui, di notte. A trentatré gradi, appena
pendolo. Suonano l’una, l’una e mezza, le due. Si sente il rumore di
tiepida, che non potevo difendermi in nessun modo. E siccome io stavo
un’auto che si avvicina, ferma, sbatte lo sportello. Abbaia un cane lontano.
zitta, per forza! lui magari si immaginava…
Passi sulla ghiaia. Una finestra si apre. Passi sul pavimento di legno che
BALDUR Povera cara, quanto deve aver sofferto!
scricchiola sempre piú vicino. Si apre il portello del frigo.
BALDUR (sottovoce) Patricia, sono io! PATRICIA Una vera seccatura, lei non ne ha un’idea. Una noia da non
PATRICIA (voce confusa ed attutita) Tmglimrm lm mvolmcrm! dirsi.
Rumore dell’auto, che si allontana.
BALDUR Come?
LOTTE … Cosí finisce questa storia. Io qualcosa avevo capito, e quella
PATRICIA (un po’ piú distintamente) Tagliare l’involucro!
notte avevo sentito anche degli strani rumori. Ma sono stata zitta: perché
Rumore del taglio. avrei dovuto dare l’allarme?
BALDUR Ecco fatto. E adesso? Che cosa debbo fare? Lei mi deve Mi pare che cosí sia meglio per tutti. Baldur, poveretto, mi ha
perdonare, ma non sono pratico, sa, è la prima volta che mi capita… raccontato ogni cosa: pare che Patricia, oltre a tutto, gli abbia anche
PATRICIA Oh, il piú è fatto, adesso me la cavo da sola. Mi dia solo una chiesto dei quattrini, per andare non so dove, a ritrovare un suo coetaneo
mano per uscire di qui dentro. che sta in America; in frigo anche lui, naturalmente. Lui, Baldur, che si
Passi. «Piano», «Sst», «Da questa parte». Finestra. Passi sulla ghiaia. riconcilii o no con Ilse, non importa poi gran cosa a nessuno, neppure a
Lo sportello dell’auto. Baldur accende il motore. Ilse medesima. Il frigo, lo abbiamo venduto. Quanto a Peter, vedremo.
BALDUR Siamo fuori, Patricia. Fuori dal gelo, fuori dall’incubo. Mi
pare di sognare: da due ore vivo in un sogno. Ho paura di svegliarmi.
PATRICIA (freddamente) Ha accompagnato a casa la sua fidanzata?
BALDUR Chi, Ilse? L’ho accompagnata, sí. Mi sono congedato da lei.
PATRICIA Che dice, congedato? Definitivamente?
BALDUR Sí, non è stato difficile come temevo, solo una piccola
scenata. Non ha neppure pianto.

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