Dark Wave Esisenzialismo

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DARK WAVE - MUSICA ED ESISTENZIALIMO

Nell'arte possiamo trovare infiniti richiami di carattere esistenziale e sarebbe


appassionante trattare questo argomento a tutto campo analizzando le varie
tappe del percorso artistico del cosiddetto "male di vivere", basterebbe citare
il movimento espressionista nella pittura o larga parte del romanticismo in
letteratura. Ma il nostro articolo non ha tali ambizioni, ci accontenteremo di
togliere un po' di ragnatele e di polvere sul movimento musicale Dark Wave,
che si fonda appunto sull'esistenzialismo spinto alle sue massime
conseguenze e sulla creatività artistica. Penso che tutti, a vari livelli, abbiamo
sperimentato come la vita risulti spesso dolorosa, ma molti criticano chi si
compiace degli aspetti negativi dell'esistenza. Molti trovano sbagliato e di
dubbio gusto descrivere nell'arte quello che vorremmo dimenticare
cancellandolo e preferiscono rivolgersi verso forme artistiche rilassanti e
svaganti. Questo è sicuramente un diritto, del resto ha molto più successo
commerciale la musica di puro intrattenimento, ma non bisogna correre il
rischio di perdere una delle caratteristiche più importanti a nostra
disposizione: la capacità di riflettere e di interrogarci sul senso della vita. Non
possiamo forzatamente negare l'esistenza di ciò che non ci piace, non è
giusto coprirci gli occhi, l'importante è non cadere negli estremismi e riuscire
sempre a trovare la forza per andare avanti anche quando non vediamo più
l'orizzonte. Per questo è importante che ci siano artisti capaci di descrivere
anche gli aspetti più difficili e oscuri del vivere quotidiano e tanto meglio se
riescono a farlo con efficace realismo, basta non prenderli troppo sul serio.

THE GOLDEN DAWN. Lo spunto per questo speciale è partito dalla


constatazione che sempre più gruppi metal stanno proponendo un
interessante crossover con alcune sonorità tipiche della Dark Wave. Questa
rivalutazione suona un po' strana per chi ha vissuto quel periodo, all'epoca i
metallari burinoni e i darkettoni snob e sofisticati sembravano due opposte
tifoserie di calcio durante lo scontro cruciale per lo scudetto, ma a noi
interessano solo i contenuti musicali e non gli aspetti folcloristici ed essendo i
primi di indubbio valore non può sorprendere che la barriera, che ha diviso
per lungo tempo i due generi e i suoi seguaci, sia finalmente caduta.
Il movimento nasce in Inghilterra alla fine degli anni '70 nel periodo post punk
ed è stato uno fra i più originali ed interessanti, ma anche fra i più controversi
e discutibili fenomeni musicali. Tutta la scena ruoterà attorno ad alcuni locali
come il Batcave di Londra, dove si sono esibiti tutti i principali gruppi, e ad
alcune etichette specializzate divenute storiche come la 4AD, la Beggars
Banquet, la francese L'Invitacion Au Suicide (dal nome fortemente sinistro) e
la Contempo di Firenze, che con la loro, spesso masochistica, dedizione
hanno dato a molti gruppi di frontiera la possibilità, altrimenti preclusa dalle
majors, di farsi conoscere. In questo senso le cose anche oggi non sono
cambiate e sono ancora le piccole etichette come l'americana Cleopatra, la
tedesca Discordia, la Cold Meat Industry o l'italiana Musica Maxima
Magnetica a sostenere stoicamente molti artisti indipendenti con l'unica, ma
non piccola, soddisfazione che queste piccole labels sono meno in crisi delle
mastodontiche compagnie. In realtà i gruppi che si possono definire "dark" in
senso stretto si contano sulla punta delle dita e sarebbe più corretto parlare
dei gruppi musicali "ascoltati" dai cosiddetti darkettoni, in altre parole quelli
che venivano suonati nelle discoteche alternative, perché il dark vero e
proprio è stato più un fenomeno di costume, di tendenza, che non un vero e
proprio movimento musicale dai contorni ben definiti. A questo punto bisogna
aprire una parentesi per affermare che, quando si parla di Dark, non ci si può
riferire solo ed esclusivamente alle musiche oscure, ma bisogna richiamare
tutto un modo di pensare e di esprimersi, nel dark contano di più le idee
dell'immaginario per questo possiamo trovare molti gruppi che si possono
definire Dark anche se i suoni proposti non sono poi così cupi e tenebrosi. Il
movimento dark aveva grandi ambizioni culturali e cercava continui
interscambi con le altre arti come la pittura e la poesia, ma anche il cinema e
la fotografia. Il periodo di grazia è durato solo cinque anni, dal 78 all'83 dopo
di che molti gruppi hanno seguito le tendenze del mercato, che spingeva
verso un pop più fruibile e talvolta danzereccio. Col conseguente
ammorbidimento dei toni molti gruppi non hanno saputo confermare le
promesse iniziali e questo ha comportato per molti di loro la perdita d'identità
con conseguente collasso artistico. Nel decennio fra l'85 e il '95 le bands
sopravvissute, per recuperare valore e credibilità, sono tornate nell'ombra
dell'underground riproponendo scelte estreme e coraggiose, pur con la
consapevolezza di rivolgersi ad una ristretta cerchia di fedeli appassionati,
ma l'apoteosi degli esordi non è più stata uguagliata. Nel mentre avevano un
discreto successo alcuni nuovi gruppi come i Mission e i Fields of Nephilim
che iniziavano a proporre la contaminazione con innovative sonorità
metalliche. In conclusione, pur avendo proposto delle soluzioni musicali che
hanno avuto una discreta importanza per le innovazioni introdotte, la
diffusione della Dark Wave è rimasta circoscritta. Questo può essere in
buona parte imputato ad un atteggiamento snob ed elitario che i gruppi e i
loro seguaci hanno sempre avuto, ma è dovuto anche all'anticommercialità
propria delle proposte più originali. Oggi, grazie a varie contaminazioni come
quella con il Metal, la Dark Wave sta finalmente suscitando l'interesse che ha
sempre meritato e sta crescendo una nuova scena ricca di proposte.

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