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DIRITTO SINDACALE

Capitolo primo

NOZIONE ED ORIGINE DEL DIRITTO SINDACALE


1. LA NOZIONE DI DIRITTO SINDACALE Dirito sindacale il dirito che regola latvit e lorganizzazione dei sindacat; tradizionali associazioni volontarie dei lavoratori e dei datori di lavoro che si caraterizzano per la loro peculiare atvit consistente nella stpulazione del contrato colletvo e, per il sindacato dei lavoratori, anche nella proclamazione dello sciopero e di altre forme di lota sindacale.

Questa nozione di dirito sindacale pu oggi ritenersi superata giacche negli ultmi anni, latvit sindacale ha superato i tradizionali confni della gestone dei rapport individuali di lavoro per sviluppare anche nelle aree del dirito pubblico delleconomia. Ci comporta lesistenza di un complesso di rapport giuridici, di cui il sindacato parte e di at giuridici di cui il sindacato autore. Il dirito sindacale stato defnito un dirito senza nome per la circostanza che, ad eccezione per il sindacalismo dei pubblici dipendent, manca una disciplina legislatva, non avendo il legislatore ordinario dato ancora atuazione ai principi espressi dagli art. 39 e 40 cost.:

Art. 39 cost.

Lorganizzazione sindacale libera. (es. di ripudio della concezione corporatva)


Ai sindacat non pu essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso ufci locali o centrali, secondo le norme di legge. condizione per la registrazione che gli statut dei sindacat sanciscano un ordinamento interno a base democratca. I sindacat registrat hanno personalit giuridica; possono, rappresentat unitariamente in proporzione dei loro iscrit, stpulare contrat colletvi di lavoro con efcacia obbligatoria per tut gli appartenent alle categorie alle quali il contrato si riferisce. Art. 40 cost.

Il dirito di sciopero si esercita nellambito delle leggi che lo regolano.

Il fenomeno del dirito sindacale nacque tra gli operai dellindustria e artgianato, mentre pi recente il sindacalismo

degli impiegat, infne dei dipendent dello Stato e delle pubbliche amministrazioni, poich il loro rapporto di lavoro restato a lungo regolato esclusivamente dalla legge.

2. LORIGINE DEL SINDACATO Verso la fne del XIX secolo, le trasformazioni economiche e sociali determinate dalla rivoluzione industriale posero lesigenza di una disciplina specifca del contrato e del rapporto di lavoro, per i quali fno ad allora si riteneva sufciente il dirito comune dei contrat. La legislazione dell800 nemmeno prevedeva una disciplina propria del contrato di lavoro. Il codice civile di allora si limitava a vietare lassunzione dellobbligo di lavorare senza termine; mentre al fenomeno del lavoro subordinato erano tradizionalmente applicate, per analogia, le disposizioni detate per il contrato di locazione, ad una specie del quale, la locazione di opere, veniva appunto ricondoto il contrato di lavoro. Tutavia il crescente fenomeno dellindustrializzazione rendeva sempre pi acuto il confito tra gli interessi inevitabilmente contrappost di chi detene i mezzi di produzione e di chi, invece, deve lavorare per vivere. In questa situazione lord. g. manc di assolvere a qualsiasi funzione equilibratrice. I problemi sociali erano, certo, avvertt, ma si riteneva sufciente alla loro soluzione un riconoscimento formale della parit di dirit tra le part del rapporto di lavoro. Anche la prima legislazione speciale della materia, defnita di polizia del lavoro, era volta pi a realizzare linteresse pubblico che a tutelare linteresse dei lavoratori, limitandosi a porre limit in tema di occupazione delle donne e dei fanciulli e di orario di lavoro. Ecco che la tutela degli interessi essenziali di quant traevano dal lavoro lunico mezzo di sostentamento fu realizzata mediante la spontanea coalizione degli stessi interessat e, cio, mediante lassociazionismo operaio: i lavoratori, infat, si resero conto che la debolezza economica e sociale (data la loro inevitabile dipendenza dal lavoro) di ognuno di loro nei confront del proprio datore di lavoro poteva essere superata esclusivamente con unazione colletva. Nacque, cos, il sindacato: che appunto la volontaria, e per ci libera, associazione dei lavoratori alla quale afdata la tutela degli interessi colletvi di quest. Lassociazionismo operaio fu, peraltro, osteggiato a lungo dallo Stato sia per la sua connessione con moviment politci ritenut eversivi dellordine pubblico, sia per lidea che lazione coalizzata dei lavoratori potesse impedire lo spontaneo equilibrio del mercato.

3. LAZIONE SINDACALE NEL PERIODO PRECORPORATIVO A fronte di un tale ateggiamento, il sindacato italiano si trov allora nella posizione di dover imporre il suo riconoscimento alla controparte, cio ai datori di lavoro, mediante lo sciopero (tpico mezzo di lota sindacale). Infat, solo larresto della produzione conseguente allastensione colletva dal lavoro poteva indurre gli

imprenditori,almeno, a riconoscere nel sindacato il rappresentante dei lavoratori e, sopratuto, a tratare con lui le condizioni del lavoro.

Lo sciopero, inizialmente, era considerato delito e i lavoratori scioperant perseguit penalmente. Solo in un secondo momento, quando il movimento sindacale si difuse maggiormente, lo sciopero fu tollerato. Tutavia, lastensione dal lavoro contnu ad essere considerata un inadempimento dellobbligazione di lavorare,

da reprimere a livello aziendale con varie forme di intmidazione e di rappresaglie.

Daltra parte, lazione sindacale, se pure realizzava moment di lota, tendeva, per, essenzialmente e di necessit alla stpulazione del contrato colletvo con il quale, originariamente, venivano solo determinate le retribuzioni minime (contrato di tarifa). Il contrato colletvo, inizialmente, era strumento nuovo n previsto n regolato dalla legge e proprio per tali ragioni i suoi efet dovevano essere individuat avendo esclusivo riguardo al dirito allora vigente e, in partcolare, al dirito comune dei contrat.

Rest, cosi, impossibile estendere lefcacia del contrato colletvo al di l dei singoli lavoratori iscrit al

sindacato stpulante e, sopratuto, ai lavoratori dipendent da datori di lavoro che si fossero rifutat di sotoscriverlo o di aderire alle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro che, nel fratempo, erano state isttuite, parallelamente a quelle dei prestatori di lavoro. Ed infat, rispeto ai datori di lavoro non iscrit ai sindacat stpulant, il contrato colletvo non era idoneo a produrre efet giuridici, secondo la regola generale per cui il contrato ha efeto soltanto per i sogget che ne sono part.

Inoltre, al contrato colletvo, in assenza di una legge che ne prevedesse efet adeguat alla sua funzione, non

poteva essere atribuita che una efcacia obbligatoria: il contrato colletvo poteva essere validamente derogato da un contrato individuale di lavoro, anche se in questo fossero previste condizioni meno favorevoli per il lavoratore.

4. IL SINDACATO NELLORDINAMENTO CORPORATIVO STRUMENTALIZZAZIONE DEL SINDACATO DA PARTE DEL REGIME FASCISTA Il fascismo utlizz il sindacato come strumento per realizzare la sua politca di ordine pubblico e, con linstaurazione dellordinamento corporatvo, lo inser nellorganizzazione stessa dello Stato. Lideologia corporatva negava linevitabilit del confito di interessi tra datori e prestatori di lavoro; illusasi di poter eliminare tale confito, ricondusse, per legge, gli oppost interessi del lavoro e del capitale, a un mitco interesse comune: linteresse pubblico delleconomia. Lorganizzazione sindacale corporatva aveva come presupposto il conceto di categoria professionale: confgurata come linsieme, indeterminato e variabile, di tut i sogget (datori e prestatori di lavoro) che operano nello stesso setore della produzione.

Le categorie professionali erano individuate e defnite per legge e ci avvenne secondo criteri che facevano riferimento alle categorie merceologiche della produzione. Tut i sogget che appartenevano alla stessa categoria professionale erano considerat dalla legge ttolari dello stesso interesse colletvo professionale, corrispondente alla somma di uguali interessi individuali professionali. Per ogni categoria professionale era ammesso il riconoscimento giuridico di una sola associazione sindacale sia per i datori di lavoro sia per i lavoratori.

I sindacat corporatvi riconosciut avevano:

La personalit giuridica di dirito pubblico (la personalit giuridica consiste nellavere il dirito allesercizio della

capacit giuridica, conseguendo lidoneit a divenire ttolare di dirit e obblighi o pi in generale di situazioni giuridiche soggetve).

La rappresentanza legale della categoria professionale e, cio, di tut i sogget che in essa operavano. Ci ebbe

lefeto che anche gli impiegat, fno ad allora estranei al movimento sindacale degli operai, furono sindacalizzat.

Il contrato colletvo corporatvo, in quanto destnato a perseguire interessi pubblici:

Era annoverato tra le font di dirito (art. 1 disp. prel. c.c.) e, come tale, era inderogabile se non a favore dei

lavoratori.

Era efcace nei confront di TUTTI gli appartenent alla categoria professionale, proprio perch i sindacat agivano come rappresentant legali di chiunque fosse parte di questultma, indipendentemente da una manifestazione di volont.

Peraltro, lo Stato, onde garantre il perseguimento dei fni pubblici afdato ai sindacat corporatvi, si riservava il potere di revocare i dirigent sindacali ed esercitava poteri di vigilanza e di tutela sullatvit delle associazioni sindacali corporatve. Il sindacato dei datori di lavoro e quello contrapposto dei prestatori di lavoro costtuivano, poi, la corporazione: organo chiamato a realizzare lorganizzazione unitaria delle forze di produzione e a designare, insieme con il Consiglio nazionale del partto fascista, i membri della Camera dei fasci e delle corporazioni, che sosttu la Camera dei deputat (1939). Inoltre, il sistema corporatvo prevedeva una magistratura del lavoro in sede colletva, chiamata a decidere sia le controversie giuridiche colletve, sia i confit economici colletvi che concernevano quelle richieste di nuove condizioni di lavoro sulle quali si era reso impossibile laccordo in sede sindacale. La previsione di tale competenza giurisdizionale consent di ritenere sanzionabili penalmente sia lo sciopero dei lavoratori sia la serrata dei datori di lavoro. I tradizionali mezzi di lota sindacale, infat, costtuivano, nella concezione e

organizzazione corporatva, un atentato allinteresse pubblico delleconomia e dovevano ambedue essere considerat esercizio arbitrario delle proprie ragioni, con violenza alle persone ex art. 393 c.p. 5. IL SINDACATO NELLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA Caduto il regime fascista, furono soppresse le corporazioni e i sindacat corporatvi. Vennero costtuit i nuovi sindacat quali libera espressione degli interessi dei lavoratori con la conseguente spontanea ripresa della contratazione colletva e si torn ad esercitare lo sciopero. Ma i sindacat si trovarono ad operare mancanza di una specifca disciplina legislatva che li riguardasse, in una situazione analoga a quella che aveva caraterizzato il periodo pre-corporatvo. La costtuzione repubblicana, entrata in vigore nel 1948, contene due disposizioni specifcatamente relatve alla materia sindacale: art. 39 e 40 cost (). Lart. 39 stabilisce il principio fondamentale per il quale lorganizzazione sindacale libera. Tale principio segna il ripudio della concezione corporatva secondo la quale il sindacato perseguiva interessi di natura pubblicistca appartenendo alla strutura pubblica dello stato. La libert del sindacato pu essere solo quella propria di una organizzazione privata e libero pu essere solo il perseguimento di interessi privat. Lorganizzazione pubblica vincolata per defnizione, al necessario perseguimento dellinteresse pubblico, assai spesso defnito dalla legge (c.d. discrezionalit). Lart 40 Cost. stabilisce invece il principio fondamentale per il quale il dirito di sciopero si esercita nellambito delle leggi che lo regolano. Solo questo secondo principio ha trovato (parziale) applicazione ad opera del legislatore ordinario. Il fenomeno sindacale, rimasto per lungo tempo senza disciplina legislatva e regole applicabili alla azione sindacale sono (eccezion fata per il sindacalismo e contratazione colletva de pubblico impiego e lo sciopero nei pubblici servizi essenziali) esclusivamente quelle desumibili dalla giurisprudenza, la quale ha svolto molto spesso una vera e propria funzione normatva di supplenza rispeto al legislatore ordinario.

6. IL SINDACALISMO DEI DIPENDENTI PUBBLICI Inizialmente, il sindacalismo dei dipendent da ent pubblici economici non si diferenziava da quello dei dipendent da privat, restando irrilevante la natura pubblicistca dei rapport di lavoro (questo perch gli e.p.e erano considerat come imprese dallordinamento corporatvo e inquadrate tra quelle private). Nellimmediato dopoguerra, i dipendent degli ent pubblici, sopratuto dello Stato, iniziarono ad organizzarsi sindacalmente e i loro sindacat rimasero a lungo estranei allorganizzazione sindacale dei lavoratori privat. Ex art 97 della Cost. il rapporto di lavoro pubblico era (e avrebbe dovuto) essere disciplinato esclusivamente con legge e ci escludeva la stessa ragione dessere della contratazione colletva e faceva considerare lo sciopero una forma di pressione sul parlamento nazionale; si aggiungeva la tradizionale concezione del pubblico impiego come rapporto non

contratuale, ma autoritatvo stante il necessario perseguimento di interessi pubblicistci e la posizione di supremazia riservata alla pubblica amministrazione. Tali limit vennero superat:

Dapprima con la legge 300 del 1970 che estese le garanzie e prerogatve previste per lazione sindacale dei

lavoratori dipendent da privat anche ai lavoratori dipendent degli ent pubblici non economici salvo diversamente stabilito da norme speciali.

Per i dipendent dello Stato, la legge 93 del 1983 introdusse la contratazione del lavoro pubblico, individuando

materie che contnuavano ad essere disciplinate dalla legge e quelle afdate a speciale contratazione colletva. I sindacat furono abilitat a stpulare contrat colletvi la cui efcacia era, per condizionata al recepimento del loro contenuto, da parte dellautorit governatva, in un ato avente forza di legge.

La disciplina organica della materia oggi contenuta nel testo unico del lavoro alle dipendenze delle

amministrazioni pubbliche (d.lgs. n. 165 /2001).

Il presupposto di tali modifcazioni la privatzzazione del pubblico impiego o meglio lestensione della legislazione

detata per il lavoro privato. Ed infat, il lavoro pubblico ormai regolato, salve speciali disposizioni di legge, dallo stesso dirito del lavoro che regola i rapport dei lavoratori dipendent da un datore di lavoro privato. Anche la disciplina del rapporto di lavoro dei dipendent delle pubbliche amministrazioni stabilita dai contrat colletvi abilitat a derogare le eventuali disposizioni di legge che erano state detate esclusivamente per i dipendent pubblici o categorie di essi.

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