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7/21/2019 UNI EN 10088-2.PDF

Acciai inossidabili
NORMA ITALIANA Condizioni tecniche di fornitura delle lamiere e dei UNI EN 10088-2
nastri per impieghi generali

GENNAIO 1997
Stainless steels
Technical delivery conditions for sheet/plate and strip for general
purposes

DESCRITTORI Prodotto siderurgico, prodotto laminato a caldo, prodotto laminato a    A


   E
freddo, acciaio inossidabile, lamiera metallica, nastro di acciaio, fornitura,
designazione, dimensione, tolleranza dimensionale, composizione chi-

   P
mica, qualità, classificazione, caratteristica meccanica, prova, marcatura

CLASSIFICAZIONE ICS 77.140.20; 77.140.50

   O
   R
SOMMARIO La norma specifica le condizioni tecniche di fornitura delle lamiere, delle
lamiere sottili e dei nastri laminati a caldo o a freddo di acciai inossidabili
per impieghi generali, nelle qualità correnti e speciali.    U
   E
 
RELAZIONI NAZIONALI La presente norma sostituisce la UNI 8317.
   A
   M
RELAZIONI INTERNAZIONALI = EN 10088-2:1995
La presente norma è la versione ufficiale in lingua italiana della norma

europea EN 10088-2 (edizione aprile 1995).


   R
ORGANO COMPETENTE UNSIDER - Ente Italiano di Unificazione Siderurgica    O
RATIFICA Presidente dell’UNI, delibera del 20 dicembre 1996    N
RICONFERMA

UNI © UNI - Milano 1997


Ente Nazionale Italiano Riproduzione vietata. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte del presente documento
di Unificazione può essere riprodotta o diffusa con un mezzo qualsiasi, fotocopie, microfilm o altro, senza
Via Battistotti Sassi, 11B il consenso scritto dell’UNI.
20133 Milano, Italia

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PREMESSA NAZIONALE
La presente norma costituisce il recepimento, in lingua italiana, del-
la norma europea EN 10088-2 (edizione aprile 1995), che assume
così lo status di norma nazionale italiana.
La traduzione è stata curata dall’UNI.
L’UNSIDER (Ente Italiano di Unificazione Siderurgica - viale Sarca

336, 20126 Milano),


sull’argomento, ente federato
per delega all’UNI, che segue
della Commissione i lavori
Centrale europei
Tecnica, ha
approvato il progetto europeo il 2 gennaio 1995 e la versione in lin-
gua italiana della norma il 14 settembre 1995.

Per agevolare gli utenti, viene di seguito indicata la corrispondenza


tra le norme citate al punto "Riferimenti normativi" e le norme italia-
ne vigenti:
EN 10002-1 = UNI EN 10002-1
EN 10002-5 = UNI EN 10002-5
EN 10003-1 = UNI EN 10003-1
EN 10021 = UNI EN 10021
EN 10027-1 = UNI EN 10027-1
EN 10027-2 = UNI EN 10027-2
EN 10029 = UNI EN 10029
EN 10045-1 = UNI EN 10045-1
EN 10048 = UNI EN 10048
EN 10051 = UNI EN 10051
EN 10052 = UNI EN 10052
EN 10079 = UNI EN 10079
EN 10088-1 = UNI EN 10088-1
EN 10088-3 = UNI EN 10088-3

EN 10109-1 = UNI EN 10109-1


EN 10163-1 = UNI EN 10163-1
EN 10163-2 = UNI EN 10163-2
EN 10204 = UNI EN 10204
EURONORM 5 = UNI 1955
EURONORM 18 = UNI EU 18
EURONORM 114 = UNI 6375-1
EURONORM 119-5 = UNI 7356
EURONORM 151-1 = UNI 3823
EURONORM 151-2 = UNI 8893
EURONORM 168 = UNI EU 168

oLedinorme UNI sono revisionate, quando necessario, con la pubblicazione di nuove edizioni
aggiornamenti.
È importante pertanto che gli utenti delle stesse si accertino di essere in possesso
dell’ultima edizione e degli eventuali aggiornamenti.

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INDICE

PREMESSA 2
1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 3
2 RIFERIMENTI NORMATIVI 3
3 DEFINIZIONI 4
4 DIMENSIONI E TOLLERANZE DIMENSIONALI 4
5 CALCOLO DELLA MASSA E TOLLERANZE SULLA MASSA 4
6 DESIGNAZIONE ED ORDINAZIONE 4
6.1 Designazione dei tipi di acciai ............................................................................................................ 4
6.2 Designazione per l'ordinazione ......................................................................................................... 4
7 CLASSIFICAZIONE DEI TIPI 5
8 PRESCRIZIONI 5
8.1 Processo di produzione ......................................................................................................................... 5
8.2 Stato di fornitura ........................................................................................................................................ 6
8.3 Composizione chimica ........................................................................................................................... 6
8.4 Caratteristiche chimiche di corrosione .......................................................................................... 6
8.5 Caratteristiche meccaniche ................................................................................................................. 6
8.6 Stato superficiale....................................................................................................................................... 6
8.7 Stato interno ................................................................................................................................................ 6
9 CONTROLLO 7
9.1 Generalità...................................................................................................................................................... 7
9.2 Accordi riguardanti i controlli e relativi documenti ................................................................... 7
9.3 Controlli e prove specifici...................................................................................................................... 7
9.4 Metodi di prova........................................................................................................................................... 8
9.5 Riprove ........................................................................................................................................................... 8
10 MARCATURA 9
figura 1 Posizione delle provette per i prodotti piani ............................................................................. 10
figura 2 Direzione di piegamento della provetta rispetto alla direzione di
laminazione nella prova di resistenza alla corrosione intergranulare........................ 11
prospetto 1 Composizione chimica (analisi di colata) degli acciai inossidabili ferritici ............... 12
prospetto 2 Composizione chimica (analisi di colata) degli acciai inossidabili
martensitici ed indurenti per precipitazione ............................................................................. 13
prospetto 3 Composizione chimica (analisi di colata) degli acciai inossidabili austenitici ....... 14
prospetto 4 Composizione chimica (analisi di colata) degli acciai inossidabili
austenitici-ferritici .................................................................................................................................. 15
prospetto 5 Scostamenti ammissibili all’analisi su prodotto rispetto ai valori limite
per l’analisi di colata indicati nei prospetti da 1 a 4 ............................................................. 16
prospetto 6 Tipo di finitura e stato superficiale per lamiere, lamiere sottili e nastri ..................... 17
prospetto 7 Caratteristiche meccaniche a temperatura ambiente per gli acciai
ferritici allo stato ricotto e resistenza alla corrosione intergranulare .......................... 19
prospetto 8 Caratteristiche meccaniche a temperatura ambiente per gli acciai
martensitici allo stato trattato termicamente ......................................................................... 20
prospetto 9 Caratteristiche
per meccaniche
precipitazione allo stato atrattato
temperatura ambiente
termicamente per gli acciai indurenti 21
..............................................................

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prospetto 10 Caratteristiche meccaniche a temperatura ambiente degli acciai


austenitici allo stato di tempra di solubilizzazione e resistenza alla
corrosione intergranulare .................................................................................................................. 22
prospetto 11 Caratteristiche meccaniche a temperatura ambiente degli acciai
austenitici-ferritici allo stato di tempra di solubilizzazione e resistenza
alla corrosione intergranulare ......................................................................................................... 27
prospetto 12 Valori minimi del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità
0,2% degli acciai ferritici a temperature elevate ................................................................... 28
prospetto 13 Valori minimi del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità
0,2% degli acciai martensitici a temperature elevate ........................................................ 28
prospetto 14 Valori minimi del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità
0,2% degli acciai indurenti per precipitazione a temperature elevate ...................... 29
prospetto 15 Valori minimi del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità
0,2% ed 1% degli acciai austenitici a temperature elevate ............................................ 30
prospetto 16 Valori minimi del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità
0,2% degli acciai austenitici-ferritici a temperature elevate ........................................... 31
prospetto 17 Livelli di resistenza a trazione allo stato incrudito a freddo ............................................ 31
prospetto 18 Disponibilità di tipi di acciai allo stato incrudito a freddo .................................................. 32

prospetto 19 di controllo
Controlli daspecifico
effettuare, unità di controllo ed estensione dei controlli in caso
............................................................................................................................. 33
prospetto 20 Marcatura dei prodotti ......................................................................................................................... 34
APPENDICE A DATI INDICATIVI RIGUARDANTI I TRATTAMENTI ULTERIORI
(informativa) (COMPRESO IL TRATTAMENTO TERMICO) NEL CORSO DELLA
FABBRICAZIONE 35
prospetto A.1 Dati indicativi sulle temperature per la formatura a caldo e per il trattamento
termico degli acciai inossidabili ferritici ...................................................................................... 35
prospetto A.2 Dati indicativi sulle temperature per la formatura a caldo e per il trattamento
termico degli acciai inossidabili martensitici ........................................................................... 36
prospetto A.3 Dati indicativi sulle temperature per la formatura a caldo e per il trattamento
termico degli acciai inossidabili indurenti per precipitazione ............................. 37
prospetto A.4 Dati indicativi sulle temperature per la formatura a caldo e per il trattamento
termico degli acciai inossidabili austenitici .............................................................................. 38
prospetto A.5 Dati indicativi sulle temperature per la formatura a caldo e per il trattamento
termico degli acciai inossidabili austenitici-ferritici .............................................................. 39
APPENDICE B NORME DIMENSIONALI APPLICABILI 40
(informativa)
APPENDICE C BIBLIOGRAFIA 41
(informativa)

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Acciai inossidabili
NORMA EUROPEA Condizioni tecniche di fornitura delle lamiere e dei EN 10088-2
nastri per impieghi generali

APRILE 1995
Stainless steels
EUROPEAN STANDARD Technical delivery conditions for sheet/plate and strip for general
purposes

Aciers inoxydables
NORME EUROPÉENNE Conditions techniques de livraison des tôles et bandes pour usage
général

Nichtrostende Stähle
EUROPÄISCHE NORM Technische Lieferbedingungen für Blech und Band für allgemeine
Verwendung

DESCRITTORI Prodotto siderurgico, prodotto laminato a caldo, prodotto laminato a freddo,


acciaio inossidabile, lamiera metallica, nastro di acciaio, fornitura, designazione,
dimensione, tolleranza dimensionale, composizione chimica, qualità, classifica-
zione, caratteristica meccanica, prova, marcatura

ICS 77.140.20; 77.140.50

La presente norma europea è stata approvata dal CEN il 28 febbraio 1995.


I membri del CEN devono attenersi alle Regole Comuni del CEN/CENELEC
che definiscono le modalità secondo le quali deve essere attribuito lo status di
norma nazionale alla norma europea, senza apportarvi modifiche.
Gli elenchi aggiornati ed i riferimenti bibliografici relativi alle norme nazionali
corrispondenti possono essere ottenuti tramite richiesta alla Segreteria Centra-
le oppure ai membri del CEN.
Le norme europee sono emanate in tre versioni ufficiali (inglese, francese e te-
desca). Traduzioni nella lingua nazionale, fatte sotto la propria responsabilità
da membri del CEN e notificate alla Segreteria Centrale, hanno il medesimo
status delle versioni ufficiali.
I membri del CEN sono gli Organismi nazionali di normazione di Austria,
Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda,
Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Regno Unito, Spa-
gna, Svezia e Svizzera.

CEN
COMITATO EUROPEO DI NORMAZIONE
European Committee for Standardization
Comité Européen de Normalisation
Europäisches Komitee für Normung
Segreteria Centrale: rue de Stassart, 36 - B-1050 Bruxelles 

© CEN 1995
I diritti di riproduzione sono riservati ai membri del CEN.

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PREMESSA
La presente norma europea è stata elaborata dal Sottocomitato SC 1 "Acciai inossidabili"
del Comitato Tecnico ECISS/TC 23 "Acciai per trattamento termico, acciai legati ed acciai
automatici - Qualità", la cui segreteria è affidata al DIN.
La presente norma europea sostituisce l'EURONORM 88-2-1986 "Acciai inossidabili -
Condizioni tecniche di fornitura per lamiere e nastri per usi generali".

Alla presente
diante norma europea
la pubblicazione deveidentico
di un testo essere o
attribuito
mediante lo notifica
status didinorma nazionale,
adozione, o me-
entro ottobre
1995, e le norme nazionali in contrasto devono essere ritirate entro ottobre 1995.
In conformità alle Regole Comuni CEN/CENELEC, i seguenti Paesi sono tenuti ad adot-
tare la presente norma europea: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germa-
nia, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Re-
gno Unito, Spagna, Svezia e Svizzera.

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1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

1.1 La presente parte della EN 10088 specifica le condizioni tecniche di fornitura delle lamie-
re, delle lamiere sottili e dei nastri laminati a caldo o a freddo di acciai inossidabili per im-
pieghi generali, nelle qualità tipo e speciali.
Nota  Nel presente capitolo e nel testo seguente: 

con il termine
zionati "impieghiC; generali" vanno intesi gli impieghi diversi dagli impieghi specifici men- 
nell'appendice
-  con il termine "qualità tipo" vanno intesi i tipi di acciai con una disponibilità relativamente buona 
ed una più vasta gamma di utilizzazioni; 
-  con il termine "qualità speciali" vanno intesi i tipi per impieghi specifici e/o con disponibilità limi- 
tata.

1.2 Le condizioni generali tecniche di fornitura della EN 10021 si applicano in aggiunta alle
prescrizioni della presente norma, se non altrimenti specificato.

1.3 La presente norma non si applica per i pezzi prodotti mediante successiva lavorazione
delle forme di prodotto elencate in 1.1, con caratteristiche qualitative differenti in relazione
alle condizioni di fabbricazione.

2 RIFERIMENTI NORMATIVI
La presente norma rimanda, mediante riferimenti datati e non, a disposizioni contenute in
altre pubblicazioni. Tali riferimenti normativi sono citati nei punti appropriati del testo e
vengono di seguito elencati. Per quanto riguarda i riferimenti datati, successive modifiche
o revisioni apportate a dette pubblicazioni valgono unicamente se introdotte nella presen-
te norma come aggiornamento o revisione. Per i riferimenti non datati vale l’ultima edizio-
ne della pubblicazione alla quale si fa riferimento.
EN 10002-1 Materiali metallici - Prova di trazione - Metodo di prova (a tempe-
ratura ambiente)
EN 10002-5 Materiali metallici - Prova di trazione - Metodo di prova a tempera-
tura elevata
EN 10003-1 Materiali metallici - Prova di durezza Brinell - Metodo di prova
EN 10021 Condizioni generali tecniche di fornitura per l'acciaio ed i prodotti
siderurgici
EN 10027-1 Sistemi di designazione degli acciai - Designazione alfanumerica,
simboli principali
EN 10027-2 Sistemi di designazione degli acciai - Designazione numerica
EN 10045-1 Materiali metallici - Prova di flessione per urto su provetta Charpy
- Metodo di prova
EN 10052 Vocabolario del trattamento termico dei prodotti ferrosi
EN 10079 Definizione dei prodotti di acciaio
EN 10088-1 Acciai inossidabili - Lista degli acciai inossidabili
EN 10109-1 Materiali metallici - Prova di durezza - Prova Rockwell (scale A, B, C, D,
E, F, G, H, K) e prova Rockwell superficiale (scale 15 N, 30 N, 45 N,
15 T, 30 T e 45 T)
EN 10163-1 Condizioni di fornitura relative allo stato superficiale di lamiere la-
minate a caldo, larghi piatti e profilati di acciaio - Prescrizioni ge-
nerali
EN 10163-2 Condizioni di fornitura relative allo stato superficiale di lamiere la-
minate a caldo, larghi piatti e profilati di acciaio - Lamiere e larghi
piatti
EN 10204 Prodotti metallici - Tipi di documenti di controllo

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EURONORM 51) Prova di durezza Vickers per l'acciaio


1)
EURONORM 18 Prelievo e preparazione dei saggi, delle provette e dei campioni
per l'acciaio ed i prodotti siderurgici
EURONORM 1141) Determinazione della resistenza alla corrosione intergranulare de-
gli acciai inossidabili austenitici - Prova di corrosione in ambiente
di acido solforico e solfato di rame (prova detta di Monypenny-
Strauss)
EURONORM 1681) Prodotti siderurgici - Documenti di controllo - Contenuti
Vedere anche l'appendice B.

3 DEFINIZIONI

3.1 acciai inossidabili: Si applica la definizione della EN 10088-1.

3.2 forme di prodotto: Si applicano le definizioni della EN 10079.

3.3 tipi di trattamento termico: Si applicano le definizioni della EN 10052.

4 DIMENSIONI E TOLLERANZE DIMENSIONALI


Le dimensioni e le tolleranze dimensionali devono essere concordate all'atto della richie-
sta d'offerta e dell'ordine, per quanto possibile con riferimento alle norme dimensionali ci-
tate nell'appendice B. La EN 10029 è solitamente applicata soltanto per la forma di pro-
dotto P (lamiere laminate singolarmente, lamiere da treno quarto) e non per la forma di
prodotto H (nastri e lamiere laminati in continuo), per la quale va applicata la EN 10051.
Nell'applicare la EN 10029 va fatto riferimento alla classe di tolleranza di spessore A, a
meno che specificamente non venga concordato altrimenti all'atto della richiesta d'offerta
e dell'ordine.

5 CALCOLO DELLA MASSA E TOLLERANZE SULLA MASSA

5.1 Per il calcolo della massa nominale a partire dalle dimensioni nominali devono essere pre-
si come base, per la massa volumica dei corrispondenti acciai, i valori della EN 10088-1.

5.2 Le tolleranze sulla massa possono essere concordate all'atto della richiesta d'offerta e
dell'ordine, qualora esse non siano stabilite nelle norme dimensionali citate nell'appendice
B.

6 DESIGNAZIONE ED ORDINAZIONE

6.1 Designazione dei tipi di acciai


Le designazioni alfanumeriche e le designazioni numeriche degli acciai (vedere prospetti
da 1 a 4) sono state redatte conformemente alla EN 10027-1 ed alla EN 10027-2, rispet-
tivamente.

6.2 Designazione per l'ordinazione


La designazione completa per l'ordinazione di un prodotto secondo la presente norma de-
ve contenere i seguenti dati:

1) Fino o in cui questa EURONORM sarà trasformata in norma europea può essere concordato all’atto dell’ordine che
debba RM oppeure una norma nazionale corrispondente.

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- il quantitativo richiesto;
- il tipo di fabbricazione (laminato a caldo o laminato a freddo) e la forma del prodotto
(nastro o lamiera/lamiera sottile);
- nel caso in cui sia disponibile una norma dimensionale appropriata (vedere appendice
B), il numero della norma nonchè eventuali scelte di prescrizioni;
se non è disponibile alcuna norma dimensionale, le dimensioni nominali e le tolleran-
ze richieste;
- il tipo di materiale (acciaio);
- il numero della presente norma;
- la designazione alfanumerica o la designazione numerica dell'acciaio;
- qualora, per l'acciaio in questione, nel prospetto per le caratteristiche meccaniche sia
previsto più di uno stato di trattamento, il simbolo relativo al trattamento termico desi-
derato oppure alla condizione di incrudimento a freddo desiderata;
- il tipo di finitura desiderato (vedere i simboli del prospetto 6);
- qualora venga richiesto un documento di controllo, la sua designazione secondo EN
10204.

Esempio:
10 lamiere di un tipo di acciaio avente designazione alfanumerica X5CrNi18-10 e la desi-
gnazione numerica 1.4301 secondo EN 10088-2, con le seguenti dimensioni nominali:
spessore = 8 mm, larghezza = 2 000 mm, lunghezza = 5 000 mm; tolleranze dimensionali,
di forma e sulla massa secondo EN 10029, con classe di tolleranza sullo spessore A e
classe di tolleranza di planarità "normale", tipo di finitura 1D (vedere prospetto 6), docu-
mento di controllo 3,1 B secondo EN 10204;
10 lamiere EN 10029-8A × 2 000 × 5 000
Acciaio EN 10088-2 - X5CrNi18-10 + 1D
Documento di controllo 3.1 B
o
10 lamiere EN 10029-8A × 2 000 × 5 000
Acciaio EN 10088-2 - 1.4301 + 1D
Documento di controllo 3.1 B

7 CLASSIFICAZIONE DEI TIPI


Gli acciai considerati nella presente norma sono classificati, secondo la loro struttura, in
- acciai ferritici;
- acciai martensitici;
- acciai indurenti per precipitazione;
- acciai austenitici;
- acciai austenitici-ferritici.
Vedere anche la nota di 1.1 e l'appendice B della EN 10088-1.

8 PRESCRIZIONI

8.1 Processo di produzione


Il procedimento di elaborazione dell'acciaio per i prodotti della presente norma è lasciato
a discrezione del fabbricante, semprechè non sia stato concordato all'ordine un particola-
re procedimento di elaborazione dell'acciaio.

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8.2 Stato di fornitura


I prodotti devono essere forniti nello stato di fornitura concordato all'ordine (vedere anche
appendice A), con riferimento al tipo di finitura indicato nel prospetto 6 e, nel caso in cui
esistano diverse alternative, alle condizioni di trattamento indicate nei prospetti da 7 a 11
e 18.

8.3 Composizione chimica

8.3.1 Le prescrizioni di composizione chimica indicate nei prospetti da 1 a 4 si applicano alla


composizione chimica in conformità all'analisi di colata.

8.3.2 L'analisi su prodotto può scostarsi dai valori limite dell'analisi di colata indicati nei prospetti
da 1 a 4, dei valori elencati nel prospetto 5.

8.4 Caratteristiche chimiche di corrosione


Per la resistenza degli acciai ferritici, austenitici ed austenitici-ferritici alla corrosione inter-
granulare, definita nell'EURONORM 114, valgono le indicazioni dei prospetti 7, 10 e 11.
Nota 1 L'EURONORM 114 non è applicabile per la prova degli acciai martensitici ed indurenti per precipi- 
tazione.
Nota 2  La resistenza alla corrosione degli acciai inossidabili dipende notevolmente dal tipo di ambiente e 
pertanto non può essere sempre accertata univocamente mediante prove in laboratorio. È pertanto 
raccomandabile avvalersi dell'esperienza disponibile nell'impiego degli acciai.

8.5 Caratteristiche meccaniche

8.5.1 Per le caratteristiche meccaniche a temperatura ambiente si applicano i dati dei prospetti
da 7 a 11, per gli stati di trattamento termico di volta in volta specificati. I dati non si appli-
cano al tipo di finitura 1U (laminato a caldo, non trattato termicamente, non decalaminato).
Qualora a seguito di accordo all'ordine i prodotti debbano essere forniti allo stato non trat-
tato termicamente, deve essere possibile ottenere mediante un appropriato trattamento
termico (trattamento termico simulato) su provette di riferimento le caratteristiche mecca-
niche dei prospetti 7, 8, 9, 10 e 11).
Per le caratteristiche meccaniche a temperatura ambiente si applicano per i prodotti de-
formati a freddo i dati del prospetto 17. La disponibilità di tipi di acciai allo stato deformato
a freddo è indicata nel prospetto 18.
Nota  Gli acciai austenitici sono insensibili alla rottura fragile allo stato di tempra di solubilizzazione. Dato 
che essi non presentano una temperatura di transizione pronunciata, che è caratteristica per gli altri 
acciai, essi sono anche utili per impiego a temperature criogeniche.

8.5.2 Per i carichi unitari di scostamento dalla proporzionalità 0,2% ed 1% a temperature eleva-
te si applicano i valori dei prospetti da 12 a 16.

8.6 Stato superficialepiccole imperfezioni superficiali dovute al processo di produzione.


Sono ammissibili
Quando i prodotti sono forniti in forma di rotoli, la misura e l'estensione di tali imperfezioni
possono essere ritenute più estese, a motivo dell'impossibilità pratica di eliminare spez-
zoni di rotolo corti. Per le lamiere da treno quarto laminate a caldo (simbolo P nei prospetti
da 7 a 11) valgono le prescrizioni della classe A3 secondo EN 10163-2, se non altrimenti
concordato. Per gli altri prodotti, ove necessario, prescrizioni più precise riguardo allo sta-
to superficiale possono essere concordate all'atto della richiesta d'offerta e dell'ordine.

8.7 Stato interno


Per lo stato interno, se necessario, possono essere concordate all'atto della richiesta d'of-
ferta e dell'ordine le relative prescrizioni nonchè le condizioni per le corrispondenti verifi-
che.

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9 CONTROLLO

9.1 Generalità
Il fabbricante deve mettere in atto appropriati controlli di processo, verifiche e prove allo
scopo di assicurarsi che la fornitura risponde alle prescrizioni dell'ordine.
Ciò comporta quanto segue:

- un'idonea frequenza di verifica delle dimensioni dei prodotti;


- un'adeguata intensità di esami visivi dello stato superficiale dei prodotti;
- una frequenza e tipi di prove appropriati per assicurare che viene utilizzato il giusto ti-
po di acciaio.
La natura e la frequenza di tali verifiche, esami e prove, viene stabilita dal fabbricante, alla
luce del grado di consistenza che è stato determinato in sede di verifica del sistema qua-
lità. In considerazione di quanto sopra non risultano necessari i controlli delle prescrizioni
in questione mediante prove specifiche, salvo diverso accordo.

9.2 Accordi riguardanti i controlli e relativi documenti

9.2.1 All'atto dell'ordine può essere concordato per ciascuna fornitura il rilascio di uno dei docu-
menti di controllo della EN 10204.

9.2.2 Qualora venga concordato il rilascio di un attestato di controllo 2.2 secondo EN 10204, il
detto documento deve riportare i seguenti dati:
a) i gruppi di dati A, B e Z della EURONORM 168;
b) i risultati dell'analisi di colata, in conformità ai numeri di codice da C71 a C92 della EU-
RONORM 168.

9.2.3 Qualora venga concordato il rilascio di un certificato di collaudo 3.1 A, 3.1 B o 3.1 C se-
condo EN 10204, oppure di un verbale di collaudo 3.2 secondo EN 10204, devono essere
eseguiti dei controlli specifici secondo quanto prescritto in 9.3 ed i seguenti dati devono
essere riportati nel documento di controllo insieme ai numeri di codice ed ai dettagli richie-
sti dall'EURONORM 168:
a)
b)  come in 9.2.2 a) e b);

c) i risultati delle prove obbligatorie contrassegnate con una m nella seconda colonna
del prospetto 19;
d) i risultati di qualsiasi prova facoltativa o di controlli concordati all'atto dell'ordine.

9.3 Controlli e prove specifici

9.3.1 Estensione dei controlli


Le prove da eseguire, sia obbligatoriamente (m) che a seguito di accordo (o), e la compo-
sizione e l'ampiezza delle unità di controllo, nonchè il numero di prodotti campione, di
saggi e di provette da prelevare sono indicati nel prospetto 19.

9.3.2 Prelievo e preparazione dei saggi e delle provette

9.3.2.1 Per il prelievo e la preparazione dei saggi e delle provette devono essere seguite le pre-
scrizioni dell'EURONORM 18. Per le prove meccaniche valgono inoltre le indicazioni di
9.3.2.2.

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9.3.2.2 Per la prova di trazione e per la prova di resilienza, se quest'ultima è stata concordata
all'ordine, le provette devono essere prelevate secondo le indicazioni della figura 1, e pre-
cisamente in modo tale che le provette vengano a trovarsi a metà distanza tra i bordi lon-
gitudinali e la linea di mezzeria.
I saggi devono essere prelevati dai prodotti allo stato di fornitura. A seguito di accordo, i
saggi possono essere prelevati prima del raddrizzamento. Per i saggi da sottoporre a trat-
tamento termico simulato devono essere concordate le condizioni per la ricottura, la tem-
pra ed il rinvenimento.

9.3.2.3 I saggi per la prova di durezza e per la prova di resistenza alla corrosione intergranulare,
se richiesta, devono essere prelevati in corrispondenza delle stesse posizioni di quelli pre-
visti per le prove meccaniche.

9.4 Metodi di prova

9.4.1 Se non altrimenti concordato all'atto dell'ordine, è lasciata a discrezione del fabbricante la
scelta di un idoneo metodo fisico o di analisi chimica per la determinazione dell'analisi su
prodotto. In casi di contestazionel'analisi deve essere effettuata da un laboratorio ricono-
sciuto da entrambe le parti. Il metodo di analisi da utilizzare deve in tal caso essere con-
cordato, per quanto possibile con riferimento a corrispondenti norme europee od EURO-
NORM.

9.4.2 La prova di trazione a temperatura ambiente deve essere eseguita secondo EN 10002-1,
tenendo conto delle prescrizioni addizionali o delle varianti specificate nella nota 1 della
figura 1.
Devono essere determinati la resistenza a trazione e l'allungamento dopo rottura nonchè,
per gli acciai ferritici, martensitici, indurenti per precipitazione ed austenitici-ferritici, il ca-
rico unitario di scostamento dalla proporzionalità 0,2%, e per gli acciai austenitici il carico
unitario di scostamento dalla proporzionalità 0,2% ed il carico unitario di scostamento dal-
la proporzionalità 1%.

9.4.3 Qualora
eseguita venga
secondo ordinata una prova
EN 10002-5. di trazione
Se deve essereaverificato
temperatura elevata,
il carico essa
unitario deve essere
di scostamento
dalla proporzionalità, per gli acciai ferritici, martensitici, indurenti per precipitazione ed au-
stenitici-ferritici occorre determinare il carico unitario di scostamento dalla proporzionalità
0,2%. Per gli acciai austenitici devono essere determinati il carico unitario di scostamento
dalla proporzionalità 0,2% ed il carico unitario di scostamento dalla proporzionalità 1%.

9.4.4 Qualora venga ordinata una prova di resilienza, essa deve essere eseguita secondo EN 10045-1
su provette con intaglio a V. Quale risultato della prova deve essere considerata la media di tre pro-
vette (vedere anche EN 10021).

9.4.5 La prova di durezza Brinell deve essere eseguita secondo EN 10003-1, la prova di durez-
za Rockwell secondo EN 10109-1 e la prova di durezza Vickers secondo EURONORM 5.

9.4.6 La resistenza alla corrosione intergranulare deve essere controllata secondo EURO-
NORM 114.

9.4.7 Le dimensioni e le tolleranze dimensionali dei prodotti devono essere controllate secondo
le prescrizioni delle corrispondenti norme dimensionali, ove disponibili.

9.5 Riprove
Vedere EN 10021.

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10 MARCATURA

10.1 Se non altrimenti concordato all'atto dell'ordine ciascun prodotto, con l'eccezione citata in
10.4, deve essere marcato riportandovi le informazioni indicate nel prospetto 20.

10.2 Il metodo di marcatura ed il relativo materiale sono lasciati a discrezione del fabbricante,
se non altrimenti concordato.
La qualità della marcatura deve essere tale che la marcatura risulti durevole per almeno
un anno, con magazzinaggio coperto senza riscaldamento. Occorre aver cura che la re-
sistenza del prodotto alla corrosione non venga compromessa dal metodo di marcatura.

10.3 Deve essere marcata una superficie del prodotto. Essa è di norma la superficie migliore
per i prodotti per i quali deve essere rispettato un determinato livello stabilito solo per una
superficie.

10.4 In alternativa, per i prodotti avvolti e per quelli forniti in fasci od in casse, oppure per i pro-
dotti con superficie molata o levigata, la marcatura può essere praticata sull'imballaggio,
oppure su di un'etichetta ad esso saldamente fissata.

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figura 1 Posizione delle provette per i prodotti piani

Tipo Spessore Disposizione dell’asse longitudinale della Distanza delle provette dalla superficie di laminazione
di provette del prodotto provetta rispetto alla direzione principale
di laminazione per una larghezza del pro-
dotto
mm < 300 mm ≥ 300 mm mm

Superficie di 1)
laminazione
   0
oppure
≤ 30    3
  pe r
       ≤
> 10 ≤  30

Provette di longitudinale trasversale


trazione1)
Superficie di 1)
laminazione

   0
   3 oppure
> 30  
  >
   0
   3

Superficie di
laminazione

   )
   3
   2
 
       ≤

Provette di > 10 longitudinale trasversale    0


   1
 
resilienza2)   >

1) In casi di dubbio o di contestazione la lunghezza tra i riferimenti deve essere L 0 = 5,65   S 0 per le provette ricavate da prodotti di 
spessore ≥ 3 mm.
Per i prodotti di spessore < 3 mm devono essere utilizzate provette non proporzionali con una lunghezza tra i riferimenti di 80 mm 
ed una larghezza di 20 mm ma provette con una lunghezza tra i riferimenti di 50 mm e una larghezza di 12,5 mm possono anche 
essere usate. Per i prodotti con uno spessore da 3 a 10 mm devono essere utilizzate provette proporzionali piatte con due superfici 
di laminazione ed una larghezza massima di 30 mm.
Per i prodotti di spessore > 10 mm può essere utilizzata una delle seguenti provette proporzionali: 
- una provetta piatta con uno spessore massimo di 30 mm; lo spessore può venir ridotto a 10 mm mediante lavorazione di mac- 
china, ma deve essere mantenuta una superficie di laminazione 
oppure 
- una provetta tonda di diametro ≥ 5 mm, il cui asse deve risultare giacente il più vicino possibile ad un piano in corrispondenza del 
terzo esterno della metà dello spessore del prodotto.
2) L’asse longitudinale dell’intaglio deve sempre risultare perpendicolare alla superficie di laminazione del prodotto.
3) Per spessori di prodotto maggiori di 30 mm le provette di resilienza possono essere prelevate in corrispondenza di 1/4 dello spes- 
sore del prodotto.

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figura 2 Direzione di piegamento della provetta rispetto alla direzione di laminazione nella prova di resistenza
alla corrosione intergranulare

Legenda
1 Direzione di laminazione
 _ 

90°

t     

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prospetto 2 Composizione chimica (analisi di colata) 1) degli acciai inossidabili martensitici ed indurenti per pre-
cipitazione

   0    0    0    t


   i   e
   2
 ,    5
 ,    5
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   t    0  ,    0
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 ,    d
   A  ,    0    0   o  r  e
   0    ≥    ≥
   :    :
   a    t
   a    a   n   l
   d    N    N    d    d   a
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   V    :
   l    A   s
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   5
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 ,    l
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   5    0    4    6    5    7   e  e
   i    7
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   d    d    d    d    d    t
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 ,   d
   i
  e   t
   t   n
  n   i
  e   e
   5    t
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   b   o  p  o
   N    C   ,   i
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   d    d   e   l
  r   l   e
  o  e   d
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   l
  g   g  .
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   M    0    0    0    0    0     0   e
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   5    8    3
 ,  ,  ,  ,    8    0
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   0    0    0    0    )    ≤    2    i   u   e   a
   a    a    a    a    e   a   i    i
   a    i   n  .   5
   a    d    d    d    d    n    d   c   g
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   s    o   c   ’   u   t  ,
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   l    t   r
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  r   a   s
   n
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   n    e   m
   l    d  c   i  o   i
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   t    p    a   a  o  n   n   d  .
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  c   r   e
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  z   c   e   a   o   0
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   a    u    0    0    0   n  s   c   n    8
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   t   n  o  a  r
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   t   a  o  n   i   n  e
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prospetto 4 Composizione chimica (analisi di colata) 1) degli acciai inossidabili austenitici-ferritici

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prospetto 5 Scostamenti ammissibili all’analisi su prodotto rispetto ai valori limite per l’analisi di colata indicati
nei prospetti da 1 a 4

Elemento Limiti specificati, analisi di colata Scostamento


% in massa ammissibile1)
% in massa
Carbonio ≤ 0,030 + 0,005
 > 0,030 ≤ 0,20 ± 0,01
> 0,20 ≤ 0,50 ± 0,02
> 0,50 ≤ 0,55 ± 0,03
Silicio ≤ 1,00 + 0,05
> 1,00 ≤ 4,50 ± 0,10
Manganese ≤ 1,00 + 0,03
> 1,00 ≤ 2,00 + 0,04
> 2,00 ≤ 10,50 ± 0,10
Fosforo ≤ 0,045 + 0,005
Zolfo ≤ 0,015 + 0,003
> 0,015 ≤ 0,030 + 0,005
≥ 0,15 ≤ 0,35 ± 0,02
Azoto ≥ 0,05 ≤ 0,35 ± 0,01
Alluminio ≥ 0,10 ≤ 0,30 ± 0,05
> 0,30 ≤ 2,10 ± 0,10
Cromo ≥ 10,50 < 15,00 ± 0,15
 ≥ 15,00 ≤ 20,00 ± 0,20
 > 20,00 ≤ 30,00 ± 0,25

Rame ≤ 1,00 ± 0,07


> 1,00 ≤ 5,00 ± 0,10
Molibdeno ≤ 0,60 ± 0,03
> 0,60 < 1,75 ± 0,05
≥ 1,75 ≤ 7,00 ± 0,10
Niobio ≤ 1,00 ± 0,05
Nichel ≤ 1,00 ± 0,03
> 1,00 ≤ 5,00 ± 0,07
> 5,00 ≤ 10,00 ± 0,10

 > 10,00 ≤ 20,00 ± 0,15


 > 20,00 ≤ 32,00 ± 0,20
Titanio ≤ 0,80 ± 0,05
Tungsteno ≤ 1,00 ± 0,05
Vanadio ≤ 0,20 ± 0,03
1) Qualora in una colata vengano eseguite diverse analisi su prodotto e vengano al riguardo constatati per 
un singolo elemento tenori al di fuori dell’intervallo di composizione chimica consentito per l’analisi di 
colata, sono consentiti soltanto superamenti verso l’alto dei valori massimi ammissibili oppure soltanto 
superamenti verso il basso dei valori minimi ammissibili, ma mai entrambi contemporaneamente per 
una colata.

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prospetto 6 Tipo di finitura e stato superficiale per lamiere, lamiere sottili e nastri1)

Simboli1) Tipo di finitura Stato superficiale Osservazioni


Laminato 1U Lamin ato a caldo, non trat- Coperto dalla scaglia di Idoneo per prodotti che devono essere sottoposti ad ulteriore lavo-
a caldo tato termicamente, non laminazione razione, per esempio nastri per rilaminazione.
decalaminato

1C Laminato a caldo, trattato Coperto dalla scaglia di Idoneo per pezzi che vengono successivamente decalaminati o
termicamente, non decala- laminazione sottoposti ad ulteriore lavorazione, oppure per determinati impieghi
minato che richiedono resistenza al calore.
1E Lamin ato a caldo, trattato Esente da scaglia Il tipo di decalaminatura meccanica, per esempio rettifica di
termicamente, decalami- sgrosso o sabbiatura, dipende dalla forma di prodotto ed è lasciato
nato meccanicamente a discrezione del fabbricante se non altrimenti concordato.
1D Laminato a caldo, trattato Esente da scaglia Condizione tipo per la maggior parte degli acciai, onde assicurare
termicamente, decapato una buona resistenza alla corrosione; finitura consueta anche in
vista di ulteriori lavorazioni. Possono essere presenti delle tracce di
molatura. Non altrettanto liscio che quello relativo alle finiture 2D o
2B.
Lami- 2H Incrudito a freddo Bianco Deformato a freddo per raggiungere un livello di resistenza più ele-
nato
freddoa vato.
2C Laminato a freddo, trattato Liscio, con scaglia dovuta al Idoneo per pezzi che vengono successivamente decalaminati e
termicamente, non decala- trattamento termico sottoposti ad ulteriore lavorazione, oppure per determinati impieghi
minato che richiedono resistenza al calore.
2E Laminato a freddo, trattato Rugoso e matto Di norma utilizzato per acciai con scaglia molt o resistente al deca-
termicamente, decalami- paggio. Può essere seguito da decappaggio.
nato meccanicamente
2D Laminato a freddo, trattato Liscio Finitura per una buona deformabilità, ma non altrettanto liscia che
termicamente, decapato quella descritta in 2B o 2R.
2B Laminato a freddo, trattato Più liscio che per la finitura Finitura più comune per la maggior parte dei tipi di acciai, onde
termicamente, decapato, 2D assicurare una buona resistenza alla corrosione ed una superficie
sottoposto a successiva leg- liscia e piana. Finitura consueta anche in vista di ulteriori lavora-
gera laminazione (skin- zioni. La successiva leggera laminazione (skin-pass) può aver
pass) luogo mediante spianatura.
2R Laminato a freddo, ricotto in Liscio, bianco, riflettente Più liscio e più bianco di quello relativo alla finit ura 2B. Finitura con-
bianco3) sueta anche in vista di ulteriori lavorazioni.
2Q Lamin ato a freddo, tem- Esente da scaglia Temprato e rinvenuto in atmosfera protettiva oppure decalaminato
prato e rinvenuto, esente da dopo il trattamento termico.
scaglia
Finiture 1G Rettificato4) Vedere nota 5. Possono essere specificate la polvere abrasiva oppure la rugosità
speciali oppure superficiale. Struttura superficiale unidirezionale, non molto riflet-
2G tente.
1J Spazzolato4) o levigato Più liscio che per lo stato Possono essere specificati il tipo di spazzolatura od il grado di levi-
oppure matto4) rettificato gatura oppure la rugosità superficiale. Struttura superficiale unidi-
2J Vedere nota 5. rezionale non molto riflettente.
1K Levigato satinato4) Vedere nota 5. Prescrizioni specifiche aggiuntive per una finitura "J", onde otte-
oppure nere una adeguata resistenza alla corrosione in vista di impieghi
2K architettonici marini ed esterni.
Ra ≤ 0,5 µm trasversalmente, con finitura rettificata pulita (clean
cut).
1) Non tutti i tipi di finitura sono disponibili per tutti gli acciai.
2) Prima cifra: 1-laminato a caldo, 2- laminato a freddo.
3) Può essere sottoposto a successiva leggera laminazione (skin-pass).
4) Solo una superficie, qualora non sia stato espressamente concordato in altro modo all’atto dell’ordine.
5) Nell’ambito di ciascuna descrizione della finitura superficiale le caratteristiche della superficie possono variare, e può risultare 
necessario concordare tra il fabbricante e l’utilizzatore prescrizioni più dettagliate (per esempio la polvere abrasiva oppure la rugo- 
sità superficiale).

segue nella pagina successiva

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Simboli1) Tipo di finitura Stato superficiale Osservazioni

continua dalla pagina precedente


1P Levigato brillante4) Vedere nota 5. Levigatura meccanica. Possono essere specificati i metodi oppure
oppure la rugosità superficiale. Finitura non direzionale, riflettente con ele-
2P vato grado di chiarezza di immagine.
Finiture 2F Laminato a freddo, trattato Superficie matta uniforme, Trattamento termico mediante ricottura in bianco oppure mediante
speciali termicamente, sottoposto a non riflettente ricottura e decapaggio.
successiva leggera lamina-
zione (skin-pass) su rulli irru-
viditi
1M Su modello Motivo da concordare; Lamiere bugnate, lamiere striate per pavimenti.
2M seconda superficie liscia Finitura di struttura eccellente, principalmente per impieghi archi-
tettonici.
2W Ondulato Motivo da concordare Utilizzato per aumentare la resistenza e/o per ottenere effetti este-
tici.
2L Colorato4) Colore da concordare
1s Con rivestimento Rivestito per esempio con stagno, alluminio, titanio.
oppure superficiale4)
2s
1) Non tutti i tipi di finitura sono disponibili per tutti gli acciai.
2) Prima cifra: 1-laminato a caldo, 2-laminato a freddo.
3) Può essere sottoposto a successiva leggera laminazione (skin-pass).
4) Solo una superficie, qualora non sia stato espressamente concordato in altro modo all’atto dell’ordine.
5) Nell’ambito di ciascuna descrizione della finitura superficiale le caratteristiche della superficie possono variare, e può risultare 
necessario concordare tra il fabbricante e l’utilizzatore prescrizioni più dettagliate (per esempio la polvere abrasiva oppure la rugo- 
sità superficiale).

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prospetto 7 Caratteristiche meccaniche a temperatura ambiente per gli acciai ferritici allo stato ricotto (vedere
prospetto A.1) e resistenza alla corrosione intergranulare

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UNI EN 10088-2:1997 Pagina 19 di 42


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7/21/2019 UNI EN 10088-2.PDF

prospetto 8 Caratteristiche meccaniche a temperatura ambiente per gli acciai martensitici allo stato trattato ter-
micamente (vedere prospetto A.2)

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   5    )

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prospetto 9 Caratteristiche meccaniche a temperatura ambiente per gli acciai indurenti per precipitazione allo
stato trattato termicamente (vedere prospetto A.3)

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UNI EN 10088-2:1997 Pagina 21 di 42


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prospetto 10 Caratteristiche meccaniche a temperatura ambiente degli acciai austenitici allo stato di tempra di
solubilizzazione1) (vedere prospetto A.4) e resistenza alla corrosione intergranulare

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prospetto 11 Caratteristiche meccaniche a temperatura ambiente degli acciai austenitici-ferritici allo stato di tem-
pra di solubilizzazione (vedere prospetto A.5) e resistenza alla corrosione intergranulare

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prospetto 12 Valori minimi del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità 0,2% degli acciai ferritici a tem-
perature elevate

Designazione dell’acciaio Stato di trattamento Valori minimi del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità 0,2%
termico1) (N/mm2) ad una temperatura (in °C) di
Designazione Designazione 100 150 200 250 300 350 400
alfanumerica numerica
Qualità tipo
X2CrNi12 1.4003 A 240 235 230 220 215 - -
X2CrTi12 1.4512 A 200 195 190 185 180 160 -
X6CrNiTi12 1.4516 A 300 270 250 245 225 215 -
X6Cr13 1.4000 A 220 215 210 205 200 195 190
X6CrAI13 1.4002 A 220 215 210 205 200 195 190
X6Cr17 1.4016 A 220 215 210 205 200 195 190
X3CrTi17 1.4510 A 195 190 185 175 165 155 -
X3CrNb17 1.4511 A 230 220 205 190 180 165 -
X6CrMo17-1 1.4113 A 250 240 230 220 210 205 200
X2CrMoTi18-2 1.4521 A 250 240 230 220 210 205 200
Qualità speciali
X2CrTi17 1.4520 A 195 180 170 160 155 - -
X6CrMoNb17-1 1.4526 A 270 265 250 235 215 205 -
X2CrNbZr17 1.4590 A 230 220 210 205 200 180 -
X2CrAITi18-2 1.4605 A 280 240 230 220 200 190 -
X2CrTiNb18 1.4509 A 230 220 210 205 200 180 -
X2CrMoTi29-4 1.4592 A 395 370 350 335 325 310 -
1) A = ricotto.

prospetto 13 Valori minimi del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità 0,2% degli acciai martensitici a
temperature elevate

Designazione dell’acciaio Stato di trattamento Valori minimi del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità 0,2%
termico1) (N/mm2) ad una temperatura (in °C) di
Designazione Designazione 100 150 200 250 300 350 400
alfanumerica numerica
Qualità tipo

X12Cr13 1.4006 QT650 420 410 400 385 365 335 305
X20Cr13 1.4021 QT650 420 410 400 385 365 335 305
X3CrNiMo13-4 1.4313 QT780 590 575 560 545 530 515 -
QT900 720 690 665 640 620 - -
X4CrNiMo16-5-1 1.4418 QT840 660 640 620 600 580 - -
1) QT = bonificato.

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prospetto 14 Valori minimi del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità 0,2% degli acciai indurenti per
precipitazione a temperature elevate

Designazione dell’acciaio Stato di Valori minimi del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità 0,2% (N/mm 2)
trattamento ad una temperatura (in °C) di
termico1)
Designazione Designazione 100 150 200 250 300
alfanumerica numerica
Qualità speciale
X5CrNiCuNb16-4 1.4542 P1070 880 830 800 770 750
P950 730 710 690 670 650
P850 680 660 640 620 600
1) P = indurito per precipitazione.

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prospetto 16 Valori minimi del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità 0,2% degli acciai austenitici-
ferritici a temperature elevate

Designazione dell’acciaio Stato di trattamento Valori minimi del carico unitario di scostamento dalla proporzionalità 0,2% (N/mm 2)
termico1) ad una temperatura (in °C) di

Designazione Designazione
alfanumerica numerica 100 150 200 250
Qualità tipo
X2CrNiN23-4 1.4362 AT 330 300 280 265
X2CrNiMoN22-5-3 1.4462 AT 360 335 315 300
Qualità speciali
X2CrNiMoCuN25-6-3 1.4507 AT 450 420 400 380
X2CrNiMoN25-7-4 1.4410 AT 450 420 400 380
X2CrNiMoCuWN25-7-4 1.4501 AT 450 420 400 380
1) AT = sottoposto a tempra di solubilizzazione.

prospetto 17 Livelli di resistenza a trazione allo stato incrudito a freddo

Designazione Resistenza a trazione1) 2)


N/mm2
C700 da 700 a 850
C850 da 850 a 1000
C1000 da 1000 a 1150
C1150 da 1150 a 1300
C1300 da 1300 a 1500

1) Possonoa essere
stenza concordati
trazione. dei valori
In alternativa gli intermedi di resi- 
acciai possono 
essere specificati in termini di valori minimi di carico di 
scostamento dalla proporzionalità 0,2% o di durezza,
ma uno solo dei detti parametri può essere specificato 
in un ordine.
2) Per ogni livello di resistenza a trazione lo spessore dimi- 
nuisce con la resistenza a trazione. Esso peraltro, al 
pari dell’allungamento, dipende altresì dal comporta- 
mento dell’acciaio all’incrudimento e dalle condizioni di 
lavorazione a freddo. Possono di conseguenza essere 
richiesti al fabbricante dei dati più precisi.

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prospetto 18 Disponibilità di tipi di acciai allo stato incrudito a freddo

Designazione dell’acciaio Livelli di resistenza a trazione disponibili


Designazione Designazione C700 C850 C1000 C1150 C1300
alfanumerica numerica
Qualità tipo
X6Cr17 1.4016 X X
X10CrNi18-8 1.4310 X X X X X1)
X2CrNiN18-7 1.4318 X X
X5CrNi18-10 1.4301 X X X X X
X6CrNiTi18-10 1.4541 X X
X5CrNiMo17-12-2 1.4401 X X1)
X6CrNiMoTi17-12-2 1.4571 X X
Qualità speciali
X6CrNiNb18-10 1.4550 X X
X12CrMnNiN17-7-5 1.4372 X X X X2)
X2CrMnNiN17-7-5 1.4371 X X
X12CrMnNiN18-9-5 1.4373 X X
1) Per valori di resis tenza a trazione più elevati R mvedere EURONORM 151/2.
2) Possono essere concordati valori più elevati di resistenza a trazione, fino al livello C1500.

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prospetto 19 Controlli da effettuare, unità di controllo ed estensione dei controlli in caso di controllo specifico

1)
Prova Forma di prodotto
Unità di controllo Nastri e lamiere tagliate da nastri (C, H), Lamiera (foglio di laminazione) (P) Numero di
con larghezza di laminazione provette per
saggio
< 600 mm ≥ 600 mm
Analisi chimica m Colata L’analisi di colata viene resa nota dal fabbricante2)
Prova di trazione a m3) La stessa colata, lo L’estensione del 1 saggio da ogni a) Le lamiere prodotte in condizioni 1
temperatura stesso spessore controllo deve rotolo identiche possono essere riunite in
ambiente nominale ± 10%, lo essere concordata un lotto con una massa comples-
stesso stato di trat- all’ordine siva massima di 30 000 kg com-
tamento finale ( e prendente al massimo 40 lamiere.
cioè lo stesso tratta- Per le lamiere trattate termica-
mento termico e/o mente di lunghezza fino a 15 m
lo stesso grado di deve essere prelevato un saggio
deformazione a per ogni lotto. Per le lamiere trat-
freddo) tate termicamente di lunghezza
maggiore di 15 m deve essere pre-
levato
mità un saggio
della da ciascuna
lamiera più estre-
lunga
nell’ambito del lotto.
b) Qualora le lamiere non possano
essere controllate per lotti, per le
lamiere trattate termicamente di
lunghezza fino a 15 m deve essere
prelevato un saggio da una estre-
mità e per le lamiere trattate termi-
camente di lunghezza maggiore di
15 m deve essere prelevato un
saggio da ciascuna estremità della
lamiera.
Prova di durezza m5) 6) Da concordare all’atto dell’ordine (vedere prospetto 8) 1
per gli acciai
martensitici4)
Prova di trazione a o Da concordare all’atto dell’ordine (vedere prospetti da 12 a 16) 1
temperatura elevata
Prova di resilienza o7) Da concordare all’atto dell’ordine (vedere prospetti 8, 10 e 11) 3
a temperatura
ambiente
Resistenza alla cor- o8) Da concordare all’atto dell’ordine, qualora sussista il pericolo di corrosione inter- 1
rosione intergranu- granulare (vedere prospetti 7, 10 e 11)
lare
1) I controlli contrassegnati con una "m" (mandatory) devono essere effettuati quali controlli specifici in ogni caso, quelli contrassegnati con una "o" 
2) (optional) solo a seguito
All’atto dell’ordine di accordo
può essere all’attoun’analisi
concordata dell’ordine.
su prodotto; in tal caso occorre anche stabilire la relativa estensione del controllo.
3) Tranne che per gli acciai martensitici nello stato di trattamento termico A (vedere tuttavia la nota 5).
4) La prova di durezza sugli acciai martensitici ricotti deve essere eseguita sulla superficie del prodotto.
5) Da eseguire per lo stato di trattamento termico A. Tuttavia in casi di contestazione oppure a discrezione del fabbricante deve essere eseguita la prova 
di trazione.
6) Da eseguire per la forma di prodotto C allo stato di trattamento termico QT.
7) Per gli acciai austenitici di norma la prova di resilienza non viene eseguita (vedere la nota di 8.5.1).
8) Di norma la prova di resilienza alla corrosione intergranulare non viene eseguita.

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prospetto 20 Marcatura dei prodotti

Prodotti
Marcatura riguardante
con controllo specifico1) senza controllo specifico1)
Nome del fabbricante, marchio di fab- + +
brica o sigla
Numero della presente norma (+) (+)
Designazione numerica o designa- + +
zione alfanumerica
Tipo di finitura (+) (+)
Numero di colata + +
Numero di identificazione2) + (+)
Direzione di laminazione3) (+) (+)
Spessore nominale (+) (+)
Dimensioni nominali diverse dallo (+) (+)
spessore
Contrassegno dell’incaricato del col- (+) -
laudo
Numero dell’ordine del committente (+) (+)
1) I simboli del presente prospetto hanno il seguente significato: 
+ = la marcatura deve essere praticata; 
(+) = la marcatura deve essere praticata a seguito di corrispondente accordo, oppure è lasciata a discrezione del fab- 
bricante; 
- = non è necessaria alcuna marcatura.
2) Qualora debbano essere effettuati dei controlli specifici, i numeri o le lettere utilizzati per l’identificazione devono con- 
sentire di associare il/i prodotto/i al certificato di collaudo o al verbale di collaudo corrispondenti.
3) La direzione di laminazione risulta di norma in modo evidente dalla forma del prodotto e dalla posizione della marca- 
tura.
La marcatura può essere praticata longitudinalmente mediante stampigliatura con rulli oppure in prossimità di 
un’estremità del prodotto, trasversalmente rispetto alla direzione di laminazione.
Un’indicazione distinta specifica della direzione di laminazione principale non è normalmente necessaria, ma può 
essere richiesta dal committente.

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APPENDICE A DATI INDICATIVI RIGUARDANTI I TRATTAMENTI ULTERIORI (COMPRESO


(informativa) IL TRATTAMENTO TERMICO) NEL CORSO DELLA FABBRICAZIONE

A.1 I dati indicativi riportati nei prospetti da A.1 ad A.5 si riferiscono alla formatura a caldo ed
al trattamento termico.

A.2 Il taglio al cannello


necessario può alterare
esse dovrebbero in modo
essere dannoso
lavorate le zone in corrispondenza dei bordi; ove
di macchina.

A.3 Poichè la resistenza alla corrosione degli acciai inossidabili è assicurata soltanto con una
superficie metallicamente pulita, devono per quanto possibile essere eliminati prima
dell'uso gli strati di scaglia e le zone colorate dovute al rinvenimento, che si fossero formati
durante la formatura a caldo, il trattamento termico o la saldatura. I pezzi finiti di acciai con
circa il 13% di Cr richiedono inoltre, per ottenere la massima resistenza alla corrosione, il
migliore stato superficiale (per esempio levigatura).

prospetto A.1 Dati indicativi sulle temperature per la formatura a caldo e per il trattamento termico 1) degli acciai
inossidabili ferritici

Designazione dell’acciaio Formatura a caldo Simbolo relativo al Ricottura


trattamento termico

Designazione Designazione Temperatura Tipo di raffred- Temperatura 2) Tipo di trat-


alfanumerica numerica °C damento °C tamento
Qualità tipo
X2CrNi12 1.4003 da 7000 a 760
X2CrTi12 1.4512 da 770 a 830
X6CrNiTi12 1.4516 da 790 a 850
X6Cr13 1.4000 da 750 a 810
X6CrAl13 1.4002 da 750 a 810 aria
X6Cr17 1.4016 da 1 100 a 800 aria A da 770 a 830 acqua
X3CrTi17 1.4510 da 770 a 830
X3CrNb17 1.4511 da 790 a 850
X6CrMo17-1 1.4113 da 790 a 850
X2CrMoTi18-2 1.4521 da 820 a 880
Qualità specialità
X2CrTi17 1.4520 da 820 a 880
X2CrMoTi17-1 1.4513 da 820 a 880
X6CrNi17-1 1.4017 da 750 a 810
X6CrMoNb17-1 1.4526 da 800 a 860 aria,
da 1 100 a 800 aria A
X2CrNbZr17 1.4590 da 870 a 930 acqua
X2CrAlTi18-2 1.4505 da 870 a 930
X2CrTiNb18 1.4509 da 870 a 930
X2CrMoTi29-4 1.4592 da 900 a 1 000
1) Per le provette a trattamento termico simulato le temperature per la ricottura devono essere concor- 
date.
2) Qualora il trattamento termico abbia luogo in un forno continuo, viene normalmente preferito o addirit- 
tura oltrepassato il settore superiore della forcella indicata.

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prospetto A.2 Dati indicativi sulle temperature per la formatura a caldo e per il trattamento termico 1) degli acciai
inossidabili martensitici

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   e   l    2    0    0    9    6    0    9    C    C
   D   a    1    2    3    3    4    5    3    3    4    )   )
   X    X    X    X    X    X    X    X    X    1   2

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prospetto A.3 Dati indicativi sulle temperature per la formatura a caldo e per il trattamento termico 1) degli acciai
inossidabili indurenti per precipitazione

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prospetto A.4 Dati indicativi sulle temperature per la formatura a caldo e per il trattamento termico 1) degli acciai
inossidabili austenitici

Designazione dell’acciaio Formatura a caldo Simbolo relativo al Tempra di solubilizzazione


trattamento termico
Designazione Designazione Temperatura Tipo di Temperatura Tipo di
alfanumerica numerica °C raffreddamento °C2) 3) 4) raffreddamento

X10CrNi18-8 1.4310 Qualità tipo da 1 010 a 1 090


X2CrNiN18-7 1.4318 da 1 020 a 1 100
X2CrNi18-9 1.4307 da 1 000 a 1 100
X2CrNi19-11 1.4306 da 1 000 a 1 100
X2CrNiN18-10 1.4311 da 1 000 a 1 100
X5CrNi18-10 1.4301 da 1 000 a 1 100
X8CrNiS18-9 1.4305 da 1 000 a 1 100
X6CrNiTi18-10 1.4541 da 1 000 a 1 100
X4CrNi18-12 1.4303 da 1 150 a 850 aria AT da 1 000 a 1 100 acqua, aria5)
X2CrNiMo17-12-2 1.4404 da 1 030 a 1 110
X2CrNiMoN17-11-2 1.4406 da 1 030 a 1 110
X5CrNiMo17-12-2 1.4401 da 1 030 a 1 110
X6CrNiMoTi17-12-2 1.4571 da 1 030 a 1 110
X2CrNiMo17-12-3 1.4432 da 1 030 a 1 110
X2CrNiMo18-14-3 1.4435 da 1 030 a 1 110
X2CrNiMoN17-13-5 1.4439 da 1 060 a 1 140
X1NiCrMoCu25-20-5 1.4539 da 1 060 a 1 140
Qualità speciali
X1CrNi25-21 1.4335 da 1 030 a 1 110
X6CrNiNb18-10 1.4550 da 1 020 a 1 120
X1CrNiMoN25-22-2 1.4466 da 1 070 a 1 150
X6CrNiMoNb17-12-2 1.4580 da 1 030 a 1 110
X2CrNiMoN17-13-3 1.4429 da 1 030 a 1 110
X3CrNiMo17-13-3 1.4436 da 1 030 a 1 110
X2CrNiMoN18-12-4 1.4434 da 1 070 a 1 150
X2CrNiMo18-15-4 1.4438 da 1 070 a 1 150
da 1 150 a 850 aria AT acqua, aria5)
X1CrNiSi18-15-4
X12CrMnNiN17-7-5 1.4361
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da 11 100
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100
X2CrMnNiN17-7-5 1.4371 da 1 000 a 1 100
X12CrMnNiN18-9-5 1.4373 da 1 000 a 1 100
X1NiCrMoCu31-27-4 1.4563 da 1 070 a 1 150
X1CrNiMoCuN25-25-5 1.4537 da 1 120 a 1 180
X1CrNiMoCuN20-18-7 1.4547 da 1 140 a 1 200
X1NiCrMoCuN25-20-7 1.4529 da 1 120 a 1 180
1) Per le provette a trattamento termico simulato le temperature per la tempra di solubilizzazione devono essere concordate.
2) La tempra di solubilizzazione può essere omessa qualora le condizioni inerenti alla lavorazione a caldo e successivo raffreddamento siano tali che 
risultino rispettate le prescrizioni riguardanti le caratteristiche meccaniche del prodotto e la resistenza alla corrosione intergranulare secondo quanto 
definito nella EURONORM 114.
3) Qualora il trattamento termico abbia luogo in un forno continuo, viene normalmente preferito o addirittura oltrepassato il settore superiore della forcella 
indicata.
4) In caso di effettuazione di un trattamento termico nell’ambito dell’ulteriore lavorazione occorre tendere verso il settore inferiore della forcella indicata per la tem- 
pra di solubilizzazione, poiché altrimenti le caratteristiche meccaniche potrebbero risultare influenzate. Qualora il trattamento termico non venga superato 
verso° Cil per
980 basso il limitenon
gli acciai inferiore della molibdeno,
contenenti temperaturauna
di tempra di solubilizzazione,
temperatura di 1 000 ° C perè gli
sufficiente pertenore
acciai con le ricotture ripetute,fino
di molibdeno quale limite
al 3% inferiore,
ed una una temperatura
temperatura di 1 020 ° di 

per gli acciai con più del 3% di molibdeno.
5) Raffreddamento sufficientemente rapido.

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prospetto A.5 Dati indicativi sulle temperature per la formatura a caldo e per il trattamento termico 1) degli acciai
inossidabili austenitici-ferritici

Designazione dell’acciaio Formatura a caldo Simbolo relativo Tempra di solubilizzazione


al trattamento
Designazione alfanumerica Designazione numerica Temperatura Tipo di termico Temperatura 2) Tipo di
raffreddamento raffredda-
°C °C mento
Qualità tipo
X2CrNiN23-4 1.4362 da 950 a 1 050
da 1 150 a 950 aria AT acqua, aria3)
X2CrNiMoN22-5-3 1.4462 da 1 020 a 1 100
Qualità speciali
X2CrNiMoCuN25-6-3 1.4507
X2CrNiMoN25-7-4 1.4410 da 1 150 a 1 000 aria AT da 1 040 a 1 120 acqua, aria3)
X2CrNiMoCuWN25-7-4 1.4501
1) Per le provette a trattamento termico simulato le temperature per la tempra di solubilizzazione devono essere concordate.
2) Qualora il trattamento termico abbia luogo in un forno continuo, viene normalmente preferito o addirittura oltrepassato il settore superiore della forcella 
indicata.
3) Raffreddamento sufficientemente rapido.

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APPENDICE B NORME DIMENSIONALI APPLICABILI


(informativa)
EN 10029 Lamiere di acciaio laminate a caldo di spessore maggiore o ugua-
le a 3 mm
EN 10048 Nastri di acciaio laminati a caldo - Tolleranze dimensionali
EN 10051 Lamiere e nastri a caldo in continuo, non rivestiti, di acciai non le-
gati e legati - Tolleranze dimensionali e di forma
prEN 102581) Nastri e lamiere di acciaio inossidabile laminati a freddo - Tolleran-
ze dimensionali e di forma
prEN 102591) Nastri larghi e lamiere di acciaio inossidabile laminati a freddo -
Tolleranze dimensionali e di forma

1) Attualmente allo stato di progetto.

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APPENDICE C BIBLIOGRAFIA
(informativa)
EN 10028-71) Prodotti piani di acciai per impieghi sotto pressione - Acciai
inossidabili
EN 10088-1 Acciai inossidabili - Lista degli acciai inossidabili
EN 10088-3 Acciai inossidabili - Condizioni tecniche di fornitura dei se-
milavorati, barre, vergella e profilati per impieghi generali
EN 10213-41) Condizioni tecniche di fornitura dei getti di acciaio per impie-
ghi sotto pressione - Acciai austenitici ed austenitici-ferritici
EN 10222-61) Fucinati di acciaio per impieghi sotto pressione - Acciai inos-
sidabili austenitici, martensitici ed austenitici-ferritici
EURONORM 95 Acciai refrattari - Prescrizioni di qualità
EURONORM 119-5 Acciai per ricalcatura ed estrusione a freddo - Prescrizioni di
qualità - Prescrizioni qualitative per gli acciai inossidabili
EURONORM 144 Vergella tonda di acciaio inossidabile e refrattario destinata
alla fabbricazione di prodotti per saldatura - Norma di quali-

EURONORM 151-1 Filo per molle di acciai inossidabili - Condizioni tecniche di
fornitura
EURONORM 151-2 Nastro per molle di acciai inossidabili - Condizioni tecniche
di fornitura

1) Attualmente allo stato di progetto.

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PUNTI DI INFORMAZIONE E DIFFUSIONE UNI

Mil ano (sede) Via Battistotti Sassi, 11B - 20133 Mila no - Tel. (02) 70024200 - Fax (02) 70105992
Internet: www.unicei.it - Email: diffusione@uni.unicei.it

Roma Piazza Capranica, 95 - 00186 Roma - Tel. (06) 69923074 - Fax (06) 6991604
Email: uni.roma@uni1.inet.it

Bari c/o Tecnopolis Csata Novus Ortus


Strada Provinciale Casamassima - 70010 Valenzano (BA) - Tel. (080) 8770301 - Fax (080) 8770553

Bologna c/o CERMET


Via A. Moro, 22 - 40068 San Lazzaro di Savena (BO) - Tel. (051) 6257511 - Fax (051) 6257650

Brescia c/o AQM s.r.l.


Via Lithos, 53 - 25086 Rezzato (BS) - Tel. (030) 2590656 - Fax (030) 2590659

Catania c/o C.F.T. SICILIA


Piazza Buonarroti, 22 - 95126 Catania - Tel. (095) 445977 - Fax (095) 446707

Firenze c/o Associazione Industriali Provincia di Firenze


Via Valfonda, 9 - 50123 Firenze - Tel. (055) 2707268 - Fax (055) 281616

Napoli c/o Consorzio Napoli Ricerche


Corso Meridionale, 58 - 80143 Napoli - Tel. (081) 5537106 - Fax (081) 5537112

Torino c/o Centro Estero Camere Commercio Piemontesi


Via Ventimiglia, 165 - 10127 Torino - Tel. (011) 6700511 - Fax (011) 6965456

Vicenza c/o Associazione Industriali Provincia di Vicenza


Piazza Castello, 3 - 36100 Vicenza - Tel. (0444) 545573 - Fax (0444) 547318

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