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1 corpo violatoe contamina, il vareo soechiuso trai mondi dei vivi e dei mort le presenze fantasmatiche e orrorifiche, 'icona di donna-demone, tut questi sono element che risalgono agli albori del mondo, secondo la cosmogonia nipponica. Le figure mitologiche dei frateli-amanti Izanami Tzanagi rendono ‘mmediatamenteIessenza di tale immaginario: loro si deve Vorigne dellarei- pelago e la nascita delle divnita del pantheon shintoista. Le fonti pid important per la mitologia giapponese, Cronaca di antichi avvenimenti (Kojiki) e Anna det Giappone (Nihon shoki), completatirispetivamente nel 712 e nel 720, racconta- ‘no di come Izanagi abbia inseguito fino all'oltretomba la sorella[zanami, morta nel partorie il dio del fuoco. Nonostante la dea gli avesse chiesto di non posare lo sguardo su di lei perché gia contaminata dalla sostanza della mort, i fratello ‘non aveva resisio alla tentazione di scoprire cosa le fosse aceaduto, aveva ac- ‘eso una fioca luc, dando fuoco a un dente del suo petinino, e ne aveva scorto inoridito le cari putride. Violata anche da quello sguardo che aveva sovvertto Vrordine naturale dei mondi dei viventi e dell'oltretomba, Izanami era dunque cemersa dalle tenebre per uccderlo, fermata solo da un'enorme pietra posta da ‘zanagi a bloccare I'uscta dallaldila. Da questo voyeurismo tevifico inizia la di- ‘samina del corpo fernminile corruttibie dalla morte e il desidero di perpetuarne Vorrore atraverso lo sguardo. (Quest'episodio iconizza anche Iasse spaziale Iungo il quale si snodano le tame orroifche giapponesi: si manifesta sempre una verticalit, i cui estremi ‘manicheistci sono rappresentti dal bene (zen) ¢ dal male (aku), tttavia conto vertbill, La discesa agli infer i Izanagi la rsalita di Izanami sono soto il primo ‘esempio di come l’ordine venga incautamente ribaltato. Le frequent immagini di ‘tunnel, pozzi, pont, seale e quant ‘altro sottolinei questa verticaltie bipolarti, nel cinema horror nipponico sono immediatamente evocatvi del disordine cau ‘ato dall'azzardato comportamento dell'uomo, che per primo ha violato quell'ac~ ‘cesso, percorrendo aritroso il vile dllesistenza Un secondo aspetto di rilievo della mitologa, di cui ritomano echi nel ‘mondo horror, & rappresentato dalla storia del primo figlio della coppia, Hiruko, ‘A causa dellimpulsivita di Izanami, che aveva pronunciato la promessa di ma- ‘imonio prima del suo compagno, il bambino era nato malforme. La coppia, ‘sgustata dal suo aspetto, aveva deciso di abbandonarlo alle acque, definendo il prodromo dei bimbi non vivi di motte storie horror. interessante sottolineare come l'evoluzione di Hiruko nella mitologia non presenti connotazioni necessa- riamente negative. I suo nome offte una doppia interpretazione, di ui la prima, al significato di“bambino sanguisuga”,rende immediata idea della contamina- ione causeta in lui dal comportamento scorretto della donna, laddove la seconds, ‘tadueibile come “figlio del sole”, propone una versione della sua fondamentale purezza, La dicotomia rcorrentein varie opere filmiche tr puro eimpuro, tra tr- rifico erassicurante, ta trasfigurazione edivinazione, dunque, non & del tutto un clemento di noviti ed evoca lidea implicita che il “peceato originale” sia dipeso dalla donna, Hiruko & un marebito, cio’ una delle divinta che si rtiene giungano in Giappone dall’estero. Anche intomo alla figura dei marebito si 8 creato nel ci- ‘nema un vasto repertorio di temi. Questi det misteriosi, prevalentemente pro- venienti doltreoceano e residenti nelle profonditi dei mari o nelle viscere dei mont, possono essere forieri di buone fortune, purché debitamente rispetati ¢ accuditi attraverso i giusti ritual, Come entith erranti — quindi seardinati da _qualsiasi contesto sociale —, per quanto il loro movimento tenda a essere ciclico fe metodico, il mistero della loro presenza pud diventare angosciante, soprattutto se utilizzato come escamotage orrrific. Risulterebbe riduttvo citare in poche parole V'eccezionale quantita di ‘figure dal richiamo mitologico ricorrenti nei repertori horror. La loro presenza inquietante nella vita quotidiana, di continuo esorcizzata da prcisi rituali come fuochi d’atificio, sage e funzioni mistche, continua a rappresentare da secoli il vaso i Pandora a cui siispirano molte forme di art. Nei period di scontento sociale, e soprattutto a partie dal periodo Tokugawa (1603-1868), questa mitolo- sia ha attraversato una stagione di paticolare fortuna letteratua, teatro, pitura «perso cantastorie e vaudeville hanno composto immagini terifiche legate alla ‘nitologia nipponica e al tepertoro flcloristico della regione, dove in particolare € il tema della mutazione a rcordare la violazione ancestral di Izanami. Tra gli ‘esempi pid noi le immagini violente delle stampe ukiyoe di Tsukioka Yoshitosi it noto “giardino dei teschi” di Utagawa Hiroshige, le Cento storie (Hyak mo- rogatari illustrate dalle xilografie di Katsushika Hokus, ttt autori che hanno dato forma a racconti dell’orrore git conosciuti dal loro pubblico. E in letteratura, tun'opera per tutte, cio’ i “Raccont! di pioggia e di luna” (Ugetsu monogatari, 1776) dello serittore Ueda Akinasi, poi parzialmente oggeto di una trasposizio~ ne cinematografie dal titolo “Raccont della luna pallida d'agosto” a opera di “Mizoguchi Kenji (1953): nove racconti, alcuni dei quali adatati da antche storie di fantasmicinesi che giocano sul senso onirico delle trame per connettervi ele- ‘menti della vita publica e diventare cosi metafora del caos umano. ‘Conosciuti in Giappone eon il nome kaidan (a volte trasitterato in kwai- ddan dal titolo di un saggio di Lafcadio Hear del 1904, oggettodell'omonima e nota trasposizionefilmica del 1964 di Kobayashi Masaki, premiata nel 1965 con il Premio Speciale della Giuria a Cannes), iraccont di fantasmi sono stati in pe- todo Tokugawa cost famosi da costiture la base di un gioco di societi chiamato “Incontro delle cento storie sovrannaturai” (HHyaku monogatari kaidankai ‘gruppo di persone siriuniva in un ogo illuminato solo da candele, dove ciascu- ‘no dei partecipanti accontava una storia di fantasmi, spegnendo alla fine della narrazione una delle fonti luminose. Si riteneva che con lestinguersidelultima fiammella apparisse un vero fantasma, poiché le tenebre sono in realta sede del ‘mondo dei defunti. L'evento delle “cento store di fantasmi” ricorreva in corri- spondenza della festivitd obon, celebrazione dei defunti che ha Iuogo in estate: & ceurioso notare che in Giappone la sensazione di brvido provata quando si ascolta un racconto dell’orrore si associa a un senso di freschezza, motivo che lo rende particolarmente apprezzato nei mesi di calua estiva. Questo gioco riscuoteva una straordinaria popolait; molti dei rccont sono stati in seguito raccolt in libri 6,4 partre da secolo scorso, raspost in film, in fumettie persino in una nota serie televisiva per la Fuji TV (2002-03), dl titolo “Le cento storie di fantasmi (Kaidan hyaku monogatari). Alla base di quelli che, con un termine generico, vvengono indicat come shinrei mono eiga (film sui fantasmi, sul sovrannaturale), Ficorrono alcuni termini partcolari,ereitati dal folelore nipponico e per lo pit indicant il concetto di mutazione. Gli obake mono (storie di obake,ciot “esseri che si trasformano”), per esempio,rappresentano un sottogenere letterari, teat lee filmico che narra di tutte le presenze sovrannaturali incorse in metamorfosi Non si trata solo di fantasmi, i eu termine specific & yrei, ma di entta prepo- ste a sconvolgere un ordine noto, quello tangibilmentereale e pertanto rassicu- rante, con la mutazione imprevista che é propria della fragiith della natura umana ¢ dell'idea che tutto sia transeunte. Gli obake, la cu presenza si associa spesso al uoco (di fatto uno degli element pit temuti), non sono solo esse antropomori, ‘ma anche oggetti e soprattuto animal, dei quali bast icordare alcune tra le fi= ‘gure classiche, come il gatt, la volpe, il tasso — figure nellospecitico della loro trasformazione definite kai (most. Gi ytrei sono Fantasma in senso classic e spesso spirit che tornano tra 4 vivi per un desiderio di vendetta (in questo caso chiamati onrys 0 gory). Si legano alla loro mitologia alte figure, tra cu gli oni (demon) e gli yaa (mosti Hsowanaaale «di varie forme, coboldi, kappa e rokurokubi. Conservano l'aspetto ultimo della foro apparizione terena, vetiti con il kimono bianco kitabira che indossavano al momento del loro funerale, Tra le loro caratterstche c°& quella di non avere ‘gambe, cio’ di non conservare pit un contatto dietto con i! mondo terreno, di porate icapeliscolti, segno della loro astrazione dal contesto sociale, e di avere Al volto dipinto in bianco e indaco, i colori della motte: Nel caso degli and i loro spirito non riposa perché ha subito un toto di cui devono compiere vendetta, nei confronti per esempio dei loro assassinio di chine ha macchiato 'onore in vita, Attivae dirige il processo di paura quasi sempre un personaggio femminile, alternativamente vittima e nemesi del rcconto, in cui si laseiano coincidere due topos antchi, quello della donna, quale entita arcana espesso subdolae spirtica, ce quello della madre in grado di concepire la vita, di oftire protezione ma anche i rivendicare il drito di esistenza Prevalentemente, eli ony tomano nei luoghi della loo esistenza, dove si scagliano con violenza e passione (in particolare nel caso di donne-fantasma) contro Moggetto dea loro vendetta, II uogo riveste una funzione fondamenta- le. Si trata quasi sempre della casa in cui il fantasma ha vissuto (il sottogenere Jdefinito obake yashik, delle “case infestate"), ciod del luogo tradizionslmente sitenuto sicuro ora apertamente violato, ma pub trattrsi anche di luoghi pubbli- ci come seuole, fino ad alternative teenologiche di sede occulta, come una video- cassetta, sopgeto della seri horror pl di culto degli ultimi anni, resa celebre dal film Ring (d., 1998, Nakata Hideo) ‘Leesempio pit noto di tale tipo di storia di fantasmi & quello dell'opera letteraria “Storia di fantasmi di Yotsuya del Tokaido” (Tokaids Yotsuya kaidan), Ispirato al testo originale del 1825 di Tsuruya Nanboku IV, drammaturgo noto per il suo gusto grottesco e sanguinario, stata oggetto di vari adattamenti in xilografie wkiyoe, nonché trasposizioniteatrali eeinematografche. Peril grande Watar Motisineser mito icon ne reper ais isppones. Ta pid ee “tap sono una specie shat marino che vivo in rossi delle aque, possono asi e este, mnie bambi col nai sinpaizan cn li esr uma. Moi a Sono Presenas femme questi rotarokub, in speurenza doa noma che per i asfomano Teifcamente dante le note, llngand i alo came un eaome serpent, vanno a acid pede sopra vomin da ca sochiae Pena vital. Kitsune (slp, atemeko (gat fan {Eh} toma (rocion, sechigumo (gn, so rappresentazoa zoomoricheepeanopat- ‘olrmenteinguitant pre ber dg ronal “uma. Infine, mol son gia he Stimano opti dso comune, come Aa bat (0 Aaralas,ombrello-fatasma) che dangue ‘appesatano il sno della presezasoranatale anche ale rasicurant more domesich, Heowannauale Sschermo, la pil famosa & ancor’oggi quella omonima, realizzata da Nakagawa [Nobuo nel 1959; di recente Fukasaku Kinji ne ha realizzato una nuova versio- ne, nota con il titolo inglese “Crest of Betrayal” (Chishingura gaiden: Yotsuya ‘aidan, let. 147 ronin fedeli ~ Storia dei fantasmi di Yotsuya, 1994), in cui ha incrociato anche la base della famosa storia dei “47 ronin” (Chashingura, la pit celebre “leggenda” di vendetta del’arcipelago) per parafasare, nonostanteI'am- bientazione del XVIII secolo, i! disordine economico ¢ morale del Gisppone nel petiodo post-bubble. Nella trama originale di “Storia dei fantasmi di Yotsuya”, Temon, uomo di condizioni modest, cerca con tut i mezzi di elevare Ia sua po- sizione di samurai. Dopo aver assassinato il padre di sua moglie Oiwa, non esta a uccidere anche li, per sposare Oume e accelerae cosi la sua ascese sociale. IL fantasma di Oiwa toma perd da lui la prima noted nozze, lemon si macehiera di altri omicii, prima che Ia sorella di Oiwa e il suo fidanzato rescano a vendicary TL personaggio femminile di quest’opera contrappone Minnocenza e la purezza del proprio rancore alla profonds malvagité di quanti sono rimasti in vita, sopratutto di Iemon. Tut insieme disegnano in modo impietoso la fragilit doll'essere umano etracciano un rbaltamento manicheistco tra il eanefice (che «liven in primis il marto, non certo il fantasma) e la vittima, Il mondo dell'ol- trefomba, in sstanza, non si prospetta molto differente da quello drasicamente reale in cui viviamo. ‘Alcuni paradigm particolarmente amati dal pubblico dell"horror occi- ‘dental sono presenti anche nelle opere nipponiche. L'idea di inferno, per esem- Pio, con impianto mistico ovviamente diferente, rappresenta un clasico nella cinematografia giapponese e nellimmaginario del suo pubblico: bast citare il ‘caso di Inferno (Jigoku), film diretto dal maestro delIhorror Nakagawa Nobuo nel 1960, riportato sul grande schermo da Kumashiro Tatsumi con lo stess0 titolo nel 1979 e infine oggeto di un terzo remake omonimo nel 1999, a opera di uno dei pit affascinant interpreti del genere, il regsta Ishii Teruo, Nellultima ver- sione, in cu trova paticolare enfas il dato visive, con tnte, angoi di rpresa e riempitivi dellimmagine al limite del parossismo, i regista sceglie due episod uugualmente emblematici della societi lui contemporanea, intersecendavi co- rmungue are aberrazioni umane: nel primo caso sisifersce a un feroce pedofilo assassin trascinato negli infri per subire incessant ed efferate torture, eviden- te riferimento a Miyazaki Tsutomu, 'uomo tisemente noto per aver toturato, violentato, smembrato, cannibalizzato e videoripreso quattro bambine sul finire degli anni ottant; il secondo si rifersce ai crimini della seta Aum Shinriky®, 1 sovrannatuae esponsabile del tragico e nto ataceo con Pimpiego del gas sarin nella metropo- litana di Tokyo del 1995, narrando di una giovane attatta in un gruppo mistico da tun santone e poi testimone negli inferi delle aroci torture inflitte i membri della seta, In sostanza,attraverso le torture e la messa in immagini degli effeti del “peceato”, Inferno tovea aleune delle corde pi vibrant teriiche dell'esistenza: non solo la paura della morte, ma soprattutto un’immforalitatroce osolitaria che 8 propria del’espiazione, infinitamente riproposta perché disancorata dai pare ‘metri temporal del’esstenza Elemento “insolito” nel cinema horror giapponese ¢invece rappresentato dai film sui vampiri (lytketsukieiga). La mitologia giapponese annovers ta le sue figure quelle di esser-sanguisuga, per esempio le volp (kisune) che si nutro- no degli esseri umani, ma ha importato I'idea occidentale del vampiro in tempi piuttosto recent Tai primi ttl, il racconto leteraio “It vampiro” (Kyiketsukt, 1930) del famoso autore di mystery e horror Edogawa Ranpo, mentre nel cine- ‘ma non si pud non fare riferimento ai film di Nakagawa Nobuo, cio’ “Le falena vampiro” (Kyiketsuga, 1986) ¢ “La donna vampiro” (Onna kyiketsuki, 1959), alle pellicole della trilogia vampirescarealizata negli ani settanta da Yamamoto Michio e, pit di recente, alla produzione nippo-ameticana “A Tale of Vampire - Virginia”, direto nel 1992 dalla regista SatO Shimako, poi aurice della celebre serie horror “Eko eko azaraku eu si accenneri nelle prossime pagine. Un'altra ‘nota va al film “Moon Child” (i., 2003) di Zeze Takahisa, interessante incur- sione futuistica nel mondo giovanile che vive ai margini della societ in oui il siovane protagonista vampiro,vittima della sua diversiti, & umanizzato al punto da condividere con un giovane uomo il suo tragico destino, Un interessante esempio, infne, per la regia di Shimizu Takashi, & “Ma- rebito” (id, presentato al Festiva di Venezia con il titolo "L ‘oscuro straniero — ‘The Stranger from Afar", 2004, interpretato dal regista Tsukamoto Shin'ya nel ‘volo del protagonista), Un cameraman cerca di comprendere in cosa conssta Ia ‘aura: venuto a conoscenza dellesistenza dei DERO (Detrimental Robot, robot nocivi), si avventura nei sotterranei della metropolitana, dove ha avuto huogo un violento suicidi, fino a raggiungere una grotta in cui rover Ia strana ereatura (una giovane e fragile donna, apparentemente) dai denti da vampiro, che ha bi- sogno di nutrtsi di sangue perrestare invita. Il cameraman si prende cura di lei, fino a offi il suo stesso corpo L'intero film &attraversatodallo sguardo “altro” «diuna videocamera,rbadendo cost la funzione fondamentaledell'occhio mecea- nico che seava nei meandsi della paura, {sovannaaae ‘Tea le figure horror ereditate pit esplicitamente dall'eccidente, le mum- mie gli zombie sono probabilmente le pid recent. Anche se non opera cinema- tografica, merita una citazion la serie televisiva degli anni sessanta “La mummia del trrore” (Kyéfu no mira, 1961), da cui pare sia stato particolarmente ispirato in gioventi il regista Kurosawa Kiyoshi (Kurosawa, 2003: 10]?. Gli zombie sono invece protagonist di molt titoli(spesso splatter) recent. Tra vari esempi: “Tokyo Zombie” (id, regia di Sat Sakichi, 2005), intepretato da due attori ormai cono- sciuti internazionalmente, Asano Tadanobu e Aikawa Sho, pi rottesco che te- tific; Yoroi ~ Samurai Zombie (id, 2009, regia di Sakaguchi Taku ~ Tak), storia di vendetta giocata su effetti gore che riporta in “vita” degli antchi guerrier; la serie “Nihonbi” (0 Nikonbie, contrazione di Nihon zonbi, quindi “zombie gigp- ponesi), te tito realizzati tail 2006 e il 2008 che vedono giovani studentesse ‘combattere contro zombie famelici;e infine non si pud non citare “Versus” (id, 2000, regia di Kitamura Rydhei), un film che utilizza zombie, yakuza e figure vatie per dare un ritmo d'azione davvero pressante,analogo a quello dei video- games e reso da una frenetica steadycam, che “compiace” il gusto dei cultori del ‘genere senza elevarsi ole la sua spettacolarit, La reincamazione, infine: molte sono le pellicole che vi aceennano pitt 2 Vapi emi: La celebeeiloga su vampirealizata da Yamamot negli sani Seana, “terme nla reside de fata - La bambola areata di sangue” (Ve! ashi no If (Chios ning, 1970), "Case mala: Lo guard che sucha il sangre” Nor no yatta - Chi 0 si me, 1971) “Larosa che sucha sangue”(Chi os baa, 197) rest a ogg un casio a gener el cinema sappenesee un punto dl ipmzione pra gande quant i opere che sono ‘gui inden ambit. Int, cos comes sono moliplcal nap ana romana manga edcat a leapene vanpiesche, anche i mondo del animazione vi ha appro vai conta tm gals, ner success “La prinipenea vamp Myke hime Mp) eliza ‘pure dl 1988, Nel cinema, tl laa al mond dei vampir si sono di ecente molipi ‘ortcosments, Tra qn hanno rote grande foun, bast care 'sempio del lurpremito ‘nd animazine "lo The Last Vampire” (a, 200, ein Kako Hiro en ‘Osi Mamor}, vena reso soggto dun videogame ed un ln anime do nel 2009 (Chee Mahon. Meno impito ha nvee suc Intoduzione ela munmia nl! immaginavio eco. Mira, itermin ispponese adie come "mummin" ha in el el aspelago ua alec gran Tung diterente da gue occidentl,poichérappesenta effet dla pain ascend ato- ‘ummicazione con cui sitenderagongere immoral ed allo stesso tempo, un epn0 detincortbiits del compo e dl see amano. Its in senso “occidentale” non & stain sto lo dis el epertori deh: una dele prime ope letearie a fie chiro = iment il acon “La mummia™ (Mia) di Nakajio Atsushi alo del 190, sovrannaturle ‘o meno direttamente, tra cui “Reincarnazione” (Rinne, 2005, Shimizw Takashi), ella serie “Horror Theater". Un esempio importante, soprattutto per Ia vio- lenta visionarieti, & rappresentato da /:6 (i, 2004) del regista Miike Takashi, presentalo a Venezia nella sezione Orizonti. [20 ¢ un guertiero del XIX secolo ‘stremamente violent e per questo torturato e messo a morte La sua anim tutta- via vaga inguieta, divorata da un forte desiderio di véndeta,incapace di iberarsi Gal suo rancore e quindi di spingersi verso la sua destnazione finale. Viaggiando ‘el tempo, si teincarma in un uomo @ noi contemporanco, ¢ in questa veste sea- ‘ena la sua fur omicida, seminando morte e subendo a sua volta sofferenza. Il personagaio serve come icona della violenza propria della natura umana, ctr ‘namente perpetuata einarrestabile; per questo motivo il film si arricchisce di un ciclo di immagini, che rafforzano Iidea del’inquith della violenza attraverso la loro ripettvtaestenuante,e della riproposizione di seni tratidiettamente dalla storia (Hitler incluso, ma anche un parto e documenti del If confltto mondiale), che indicano limpossibiita di sotrarsi a questa forza distruttva ¢ ineluttabile. La eincamazione cilica, quindi, il segno pil forte del perdurare nella natura : a compan i giochi Inu eas tata, om Hor per inf late el aio eat psp tere me sine apn a sens espressioni spaventose, nessun ricorso a effetti di terrore), eppure l’arcano mi- sm dlr mere rented event sett lala presen eng ancora una volta spezzati da una presenza femminile, in questo caso la a protagonist, mu sree Ben dire al ining pnt inmoceza us fm, ‘uno dei pid recenti titoli di Shimizu Takashi, "horror in 3D “Shock Labyrinth’ - (Senritsu meikya, 2009), mette in scena un’infanzia macchiata dal rimorso e dalla rie Yuki ta given deceit nun wpa en pina empare gl hee ts oma etn ne orm ho ts cna, Costes movesita pra dept ali tere dla cu deg om gn gute ganic pot Srnec ce ha sopato efivanens a prot ne.Ce ‘si rivela ugualmente complice nell’aver pe che ln er yoeuo che sven ln wort dla tat cope ee pn pet ott re acral! dl reorient, tm al, el op cer i a, el op cer dei machin della dl ror tiara diapers el pte conga cn lr, nwo sit coe morale di il abn venta cto natal Ua hg sala coc calor verte cox som premaggureincaine eta is md dun mondo onan, a é possibile scappare solo con la morte. . 1 sowannatiae 14 Acqua Un ale pi amt immagini natural ol Giappone & a cia inevata del Mone aj he placa il fuoo che ade nelle sue visee. Main gapponese Ic pu shizen che tadce i ost “atra sigisfetealmente “ei ee wrgta = stesso: non un mondo edna Secondo wn precio sistema dle seen pion un'entt in grado di sikuppare movie repent odin a acannon, Questo presupposo i extrema mportaza ella clue gap senear esr mano & dieamente eat qualia component artes rccoverion el tr ed allo eso tempo in rapport ital con artnet ut si compone il mondo terreno: agus, 0c, vet, tr cielo ‘Caauline sop nel rappesestzione di sui a uns magne die roe tomate) Avot Fuomo, ce pre prtesipa ativament ala ua pe fecone alter instant li rdni della natura, ma i sui eecessi si ivelano teow acraionnel coro el ih epi venti; presto sian. “und stud delPemolopo Orikuch Shinobu, in iferiment icon tens dese opera prima “Le donna del equa (Miu no anna, 2002) i sara Sugino veri cordate I legends secondo cui in Giappeme un rer exintevan dele specie sible ciamane cheesertavano il lr potee saree dg Jl nemapine ce autre leg dietamente quella dla don sine, dlTesere cod wn grado di nascee, vivre, mre, ma anche di dare tata sguendo un como delesistenza moto simile a quelo dl acua, ello stat liquid.» (Novel 2002: 161 Ne i fora analizzat la presenza del'acqua& riot: Deneficn tolo importante, anche se ingiustamente poco distriuito Aonostante la selezione al Festival vneviano,é "Kokkuri (Kokkuri san, 1992) di Zeze Takahisa 1! talo sitiferisee a un vecchio gioco divinatorio, il kokkuri, appunto, una tavolett uti- tizzata come mezzo di comunicazione per una sort di sedutaspritic. Tre liceali, i personaggi principal dl film di Zeze, vi fanno ticorso per trovarerisposte ai tanti dubbi imposti dalla loro fase di “wansito” verso I'et adulta, ma lepilogo, con le foro mort, si rivela tragico, I! regista cavalea gli stlemi del genere con Tobiettivo —ragaiunto— di esplorae la fragiltainerioe delle tre protagonist, svelando quanto di cupo il foro passat racchiuda e anticipando le nubi det loro Futuro, [oro personaggi sono quindi pit che in alti casi approfondit la dina- mice di telazione tra le tre acquista una valenza pit determinante della vicends horrar con cui si interseca Tsuicidio di due delle ragazze di "Kokkuri”é nella reals un fattore di schio estremamente frequent tra gli adolescent giapponesi Sulla stessa“patolo- gia” sono stati reatizat dal regista Sono Shion duc tito del 2002 ¢ det 2005, che landrebbero tuttavia pid ragione annoverati tra gli psycho-horror. Le due plli= cole sono “I! eireolo del suicidio” (Jsatsu sdkuru, noto come “Suicide Club") "La tavola di Noriko” (Noriko no shokutaku). Nel primo film, in particolare, ‘una sorta di misteriosa epidemia — propagataattraverso i canal del virtuale © sopratutotrasmessaattrverso le canzoni del gruppo pop Desert spinge un mu- ‘mero sempre crescente di adolescentiatogliersi la vita fatalmente alienat dalla societie ormai orfani di famigli stabil. La prima sequenza é in particolae algi- ‘damente terifica: $4 ragazze in divi da liceo, giunte su un inario nella stazione 4i Shinjuku, una delle pid affllate di Tokyo, si stringono un Valtra 1a mano © balzano sotto il reno in arrivo, che le faleia in un attimo, L'estrema naturalezza, con cui effetuano questo gesto collima con I"“insostenibile leggerezza” dell’ ‘istenza dei giovani giapponesi,orfani di quei motori dela felicia (Ia famiglia, il gruppo sociale, Vamicizia) che dovrebbero accompagnalifluidamente verso ‘Peta adulta, Elemento ancora pid esasperato nel secondo film, che sirallaccia al ‘primo colloeandosi a sei mes di distanza dal suicidio delle $4 Tieali Shinjuku, dove si parla addirittra di “famiglia in aft, una strana (¢ realmente esistente) soem Potions che ovede sre penne dest pei Un ue rnent ore ce nda ani aera & appellate ce emo ge lian age! Siegen cali oe peanomal bilan agi nt alo eo ‘eng resco nvo rumet (aoa ela mata) eile pve prem scree oe dopo pr uns nec zine ie Sf datatnr come ql cue n nnme coo mon tl pth ini on pn ante gene! a pia Te tiv plement ssn mgd et mrs no ao gsh Nea Shu'ch n cl ane pa vasa, vee mn tase nod enpo pres acs clan dng ingle “aes dove eve nel fore Lara vrbe vet come et the oor en adeno con clin al ars Vinelcptadimeinite oud gomicetae soveneaturle ‘Allintemo di una casa tradizionale giapponese & sempre esisita una de- ‘marcazione implicta tra uno spazio accessible agli ospiti ea membri dela fami lia © uno distnto, definito ofu, di pertinenza della padrons i casa, che significa ‘ala parte interna, i cuore delle cose, la profondit i reess pit bu, i pensiri pi intimi, il limite ultimo.» [RAVERI, 1984: 31]. Da questa definizione deriva il termine okusan, “la signora della parte interna della casa”, uno dei termini usati nel signiicato di “*moglie”, e quindi non stupisce che la casa spesso sisi rivelata tuogo ideale per le apparzioni “vendicative” di una donna fantasma, anche se non sitrattacomunque dell'unico logo eleto. Cosi come nel easo delle scuole, di cui abbiamo citato aleuni esempi, ‘molt sono i testi appetibili peri drammi terrific. In alcuni cas i trata di inter villagg: ra tant esempi, bast citare i film “Shikoku” (id, 1999, regia di Naga- ski Shuichi) e “Tngami" (id, 2001, Harads Masato), entrambi adattat da due romanzi di Band Masako. Nel prio cas, i villaggio in questione si trovanello ‘Shikoku, una delle quatro grandiisole princpali del Giappone. Gi ideograrami ‘con cui si traserive il nome dell'isola hanno il significato di “quattro paesi”, ma nel titolo sceto dal rezista al primo carattere & stato sostituito quello di morte” (anche questo indicato dal suono shi, assonanza con cui ottiene il significato di “paese dei mort”), Una giovane donna, Hinako, fa ritorno al suo villaggio per vendere la casa di famiglia. Viene a conoseenza della morte per annegamento della sua migliore amica di un tempo, Sayori, avvenuta anni prima, Avendo a sua ‘olta desiderato di abbandonare il vllaggio ma non avendone avuto i tempo, il fantasma di Sayori cova un “rancore” nei confronti di Hinako che, al contrario, aveva realizzato Io stesso sogno: tra altro, il suo risentimento ¢ aumentato dal ‘rescenteinteresse che per 'emica prova il giovane Fumiya. I villaggio, inoltre, conserva antiche valenze mistiche, che ora la protagonista sveleré per la prima volta. “Shikoku” sirivela un film debole e a tratti scontato nella struttura € nel ritmo, con una seeneggiatura piuttosto gracile rispeto alle potenzialita offerte dal tema, ricco di rferimenti al buddhism e allo shintoismo. ‘Qualitaivamente migliore la seconda pellicola: i termine Zmugami del titolo indica dell divinita derivate da cani che eovano profondi rancori verso i responsabili della loro morte. Siamo ancora nell'isola di Shikoku e ancora una volta protagonista & un piccolo villaggio, apparentemente immutato dal passato 1 sovrnnatule pit remoto. L'insegnante Akira visi trasferisee per lavoro e presto viene a co roscenza della superstizione che aleggia nel villaggio intorno alle donne della famiglia Bonomiya, che pare eustodiseano gli imugami. L’uomo avvia una rela- zone con Miki, la pit giovane delle Bonomiya destinata a perpetuare il compito delle sue ave, ¢ cid determina l'ativazione di una serie di forze sovrannaturali ‘che sfuggono al controllo della giovane. Tra le attinenze di Inugami con Shikoku bisogna sottolineare il fatto che un personageio giunga nel paesagio rurale dalla itt e che il suo artivo sia emblematico dell'avvento della tecnologia nelle ani- che usanze tradizionali: quest'intrusione sovverte un ordine che tenacemente si tenta di preservare © che rievoca tra le sue maglie Ia paura della diversita e del ccambiamento, avvenuta con apertura del paese al mondo occidentale sul finite dellottocento, ‘Come i villaggio, anche la citti pud prestarsi a diventare un luogo infe- stato: “Vortice” (Uzumaki, dstibuito con il titolo inglese “Spiral”, 2000, dreto

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