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Nadia Bassi- Marco Orazi

Libertà, traguardo rosa


Le partigiane nella Resistenza imolese

BACCHILEGA EDITORE
Collana
argomenti di storia
Questa pubblicazione è stata realizzata
in collaborazione con

Sezione di Imola

CIDRA
•n1STEUU Allfl�AscisrA
Sl0JHACO/HEJJP0l"-llEA

Centro imolese documentazione


resistenza antifascista
e storia contemporanea

e anche con il sostegno di

CON.AMI
e
Associazione culturale
Area Imprese e Professioni
Nadia Bassi - Marco Orazi

Libertà, traguardo rosa


Le partigiane nella Resistenza imolese

BACCHILEGA EDITORE
In questa pubblicazione sono contenuti gli scritti "Staffetta in maglia Rosa per fare memoria e dare
un'identità alla perdita" di Annalisa Cattani e "La partigiana Renata Viganò a Imola" di Anna Folli.

Gli autori desiderano ringraziare il personale della Bim (Biblioteca Comunale di Imola) per la consu­
lenza e la disponibilità durante il lavoro di ricerca.

ISBN
978-88-6942-056-6
© 2017 Bacchilega Editore
viale Zappi 56 B-C - Imola
teL. 0542 31208- fax 0542 31240
www.bacchilegaeditore.it
e-mail: info@bacchilegaeditore.it
libri@bacchilegaeditore.it
stampato in Italia
da Datacomp (Imola - BO, settembre 2017)
redazione
Fabrizio Tampieri, Stefania Freddi
in copertina
Elaborazione da 1111 progetto grafico di Massimiliano Renzi
in quarta di copertina
Due staffette partigiane della 36• Brigata Garibaldi "Bia11co11ci11i" fare. CIDRA/

I diritti di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo
(compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati.

4
Presentazione

La partecipazione delle donne al movimento precettazioni per il lavoro coatto in Germania;


di liberazione nazionale viene inclusa nella dall' isolamento morale del nemico alle mani­
definizione più ampia di "resistenza civile". Un festazioni antifasciste e antitedesche nei luoghi
termine oggi usato per indicare l'area dei com­ di lavoro e nella società, alle proteste di massa
por tamenti conflittuali delle popolazioni che contro la penuria di viveri2•
in tutta l'Europa sotto dominio nazista accom­ Le donne, con la loro partecipazione, contri­
pagnarono, a volte precedettero, la resistenza buirono ad allargare l'opposizione di intere co­
armata. Le donne, in questo caso, si avvalsero munità all'occupazione nazista e alla Repub­
non delle armi ma di strumenti immateriali blica Sociale, ciò significò una lenta e progres­
come il coraggio morale, l 'invettiva, la duttili­ siva presa di coscienza della popolazione, fino
tà, le tecniche di aggiramento della violenza, la ad allora inerme, a fiancheggiare la resistenza
capacità di manovrare le situazioni, di cambiare armata e ad ostacolare in ogni modo l'azione
le carte in tavola ai danni del nemico. Le donne dei nemici, come accadde ad Imola dopo la
attive in questo campo furono molte di più di manifestazione del 29 aprile.
quelle integrate nella resistenza e riconosciute La loro forza era quella di aver creato una vera
come tali1 . e propria osmosi tra l'azione antagonista e la
Dopo 1'8 settembre, la mobilitazione delle don­ sfera privata. Donne scrivevano e ciclostilava­
ne fu immediata, già alcune militanti e aderen­ no in case che erano nello stesso tempo abita­
ti alle formazioni politiche del CLN stesero il zioni e centri di resistenza. Si mischiavano ad
programma di un'organizzazione femminile altre donne nei mercati e nelle code ai negozi
di massa destinata a unire donne di ogni ceto facendo insieme spesa e propaganda antifa­
sociale, di ogni tendenza politica, di ogni fede scista. Trasformarono gli incontri di cortesia
religiosa, di partito e senza partito dal nome in riunioni, i pianerottoli in microsedi di agi­
Gruppi di difesa della donna e per l'assistenza tazione, una militante politica in una parente
ai combattenti della libertà. Le principali or­ sfollata, un ricercato in figlio, marito, amante3 •
ganizzatrici avevano una lunga storia di car­ Nonostante l'apparente spontaneismo, nei no­
cere e confino durante il ventennio fascista. stri territori, a differenza che in altri, l'organiz­
Gli obiettivi di tale organizzazione erano plu­ zazione resistenziale era saldamente guidata
rimi: affermare i diritti delle donne nel lavoro dai vecchi antifascisti e dal Partito Comunista,
e nella politica, sostenere in tutti i modi pos­ che ne garantivano l'efficacia grazie alla rete di
sibili le formazioni partigiane, soccorrere ri­ relazioni tra le varie associazioni come il CLN,
cercati e militanti in clandestinità, difendere la 36 a Brigata Garibaldi, le SAP e i GAP, con il
nell'immediato le condizioni di vita, impedire
2 Presentazione di Anna Bravo in Maria Michetti,
l'annientamento di cose e beni ritenuti essen­
Marisa Ombra, Luciana Viviani a cura di, J gruppi di difesa
ziali per il dopo. Le modalità andranno dal della do1111a 1943-1945, Roma, Archivio centrale, Unione
sabotaggio della produzione agli scioperi, alla donne italiane, 1995.
disubbidienza agli ordini, in particolare alle 3 Presentazione di Anna Bravo in Maria Michetti,
Marisa Ombra, Luciana Viviani a cura di, I gruppi di difesa
Jacques Sémelin, Se11z'armi di fronte a Hitler. La della do1111a 1943-1945, Roma, Archivio centrale, Unione
Resiste11za civile in Europa. 1939-1943, Torino, Sonda 1993. donne italiane, 1995.

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risultato di compiere azioni coordinate e quin­ affidata la direzione del centro riproduzione
di più incisive. e diffusione della stampa ricorda così quella
La forza del Partito Comunista stava, oltre che riunione: "Dice che dobbiamo riuscire a fare
nella partecipazione armata, nella capacità di degli scioperi nelle fabbriche, a collegare le lot­
venire incontro ai bisogni e alle urgenze del­ te operaie con quelle contadine, a mobilitare le
la popolazione. Così "venivano studiati tutti i donne. [. . .] Con l'apporto operaio, dei giovani,
problemi della vita zonale e per ognuno si indi­ dei contadini e delle donne, dobbiamo creare
rizzavano le categorie interessate o la massa in un fatto di massa, ed automaticamente anche
generale verso le giuste rivendicazioni" 4• le file dei partigiani combattenti si allargheran­
Le lotte principali furono rivolte contro la treb­ no, molti di più saliranno sui monti, l'attesismo
biatura del grano, contro le razzie del bestiame che ancora serpeggia nella maggioranza della
compiute dai tedeschi in ritirata, contro l'a­ popolazione sarà spezzato e anche gli altri par­
sportazione dei macchinari industriali e per le titi politici si convinceranno che questa è la via
rivendicazioni salariali. Il partito aveva inizia­ giusta e saranno di più mobilitati nel CLN e
to, già durante la Resistenza, a invitare i pro­ nella lotta".6 Gli indirizzi evidenziati in quella
pri aderenti a occuparsi sì di problemi politici, riunione si concretizzarono nelle due grandi
ma sempre collegati alla vita quotidiana delle manifestazioni del 29 aprile e 1 ° maggio. En­
persone; i comunisti dovevano essere presenti trambe furono preparate in modo capillare
ovunque per guidare la rivolta della popolazio­ tramite decine e decine di riunioni e una va­
ne contro la guerra, contro il prolungamento sta distribuzione di volantini. Già da tempo
dell'orario di lavoro, per invocare la libertà di si erano formate numerose basi in città e nel
stampa e di parola, per portare solidarietà agli circondario di Gruppi di Difesa della Donna,
sfollati, ai disoccupati;. organizzati da Nella Baroncini e Prima Vespi­
Il bisogno di risolvere concretamente i proble­ gnani. Questi organismi si proponevano prin­
mi quotidiani delle persone, se era un impegno cipalmente di raccogliere viveri, denaro e in­
comune a tutti i partiti, lo era maggiormente dumenti, di istituire servizi di staffette presso
per quello comunista. Esso doveva dimostra­ le varie organizzazioni partigiane, di prepara­
re all'opinione pubblica di non essere solo un re la diffusione della stampa clandestina nel­
partito dottrinario e agitatorio, ma di essere le fabbriche e nei campi. 7 Nello stesso mese si
capace di produrre programmi politici reali­ costituirono anche a Imola i Comitati Segreti
sticamente attuabili nella futura ricostruzione di Agitazione, sulla scorta dell'appello lanciato
del paese. Un forte impulso all 'allargamento nel novembre 1943 dalla direzione del PCI. I
della struttura del PCI imolese avvenne per Comitati Segreti divennero i soli organi diri­
effetto della sempre più determinante parteci­ genti delle lotte economiche e politiche nelle
pazione dei comunisti all'organizzazione de­ fabbriche; sostituivano le Commissioni interne
gli scioperi generali nelle fabbriche del nord ormai troppo note anche ai fascisti. La mattina
nei primi mesi del 1944. il 12 marzo, infatti, del 29 aprile 1944 affluirono in piazza grande
si riunisce il Comitato di zona del partito. Vi circa cinquecento donne. Protestavano per la
partecipa anche Sante Vincenzi, inviato dal­ mancata distribuzione dei generi alimentari e
la Federazione bolognese quale responsabile invocavano la fine della guerra. I militi fascisti
della zona di Imola. Compito di Vincenzi sarà intervenuti per difendere il palazzo comunale,
quello di consolidare e rendere più efficiente allarmati dalla pressione e dalle minacce delle
la struttura del PCI. Elio Gollini, al quale fu donne, spararono uccidendone due. L'e ccidio
contribuirà in maniera determinante a sp osta­
4 Archivio Cidra, Fondo E.G., blocco III, cartone 1 re nell'area antifascista molte di quelle persone
cartella 1, f. 1
5 Angelo Ventrone, La Cittadinanza repubblicana. 6 Elio Gollini, "Diario di venti mesi", da "Sabato
Forma partito e identità nazionale alle origini della Sera" del 14 aprile 1984.
democrazia italiana (1943-1945), Bologna, Il Mulino, 1996, 7 Livia Morini, "Il contributo delle donne", in Imola
pag. 74. medaglia d'oro, Imola, Grafiche Galeati, 1985.

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che fino ad allora erano rimaste ai margini. La lotta insurrezionale venivano assistite mensil­
svolta risulterà evidente il l maggio, quando
O
mente 57 famiglie di partigiani a L. 500 a testa;
più di quattromila lavoratori sciopereranno. 17 famiglie di carcerati a L. 500 a testa; 30 fa­
L'astensione dal lavoro riguarderà sia gli operai miglie di Gap o Sap bisognosi a L. 500 a testa;
delle fabbriche, con in testa quelli della Cogne, 11 famiglie di caduti a L. 1.000 a testa per un
sia i lavoratori dei campi sia molti commer­ totale complessivo di circa L. 83.000 mensiW.
cianti. Queste esperienze, attuate prima della libera­
Nelle fabbriche gli operai presentarono le se­ zione come sostegno al movimento partigia­
guenti rivendicazioni: 1) mensa aziendale ge­ no, costituirono dei precedenti importanti per
stita dalle maestranze; 2) regolare distribuzio­ le attività future, e, soprattutto, servirono da
ne dei generi tesserati; 3)aumenti salariali; 4) contrappeso all'incessante attività assistenzia­
abolizione del coprifuoco; 5) giustizia per gli le fornita dalle parrocchie e dalle associazioni
assassini delle donne. Il comandante di piaz­ collaterali cattoliche.
za tedesco, preoccupato per il proseguimento Manifestazioni di protesta davanti ai municipi
del lavoro, consentì le trattative tra la direzio­ o alle segreterie fasciste come a Sesto Imole­
ne e una delegazione operaia. Questa ottenne se, Imola, Mordano e Bubano, partecipazione
il controllo della mensa, l'abolizione della ca­ massiccia agli scioperi delle fabbriche contro
mera di sicurezza, il salvacondotto per le ore di l'asportazione dei macchinari e la deportazio­
coprifuoco, l'aumento dei salari e il rilascio de­ ne degli uomini in Germania: questi sono dun­
gli arrestati per le proteste contro l'annunciato que i principali esempi di azioni collettive in
trasferimento di operai e macchine in Germa­ cui le donne hanno dimostrato il loro coraggio
nia. I risultati ottenuti saranno però vanificati e la loro capacità organizzativa.
dal primo bombardamento aereo avvenuto il Le partigiane hanno però, loro malgrado, avu­
13 maggio proprio sulla zona industriale 8• In to molte occasioni di far emergere il loro co­
una città come Imola, ad economia prevalente­ raggio individuale, per esempio, affrontando
mente agricola, accanto alle lotte condotte nelle i numerosi posti di blocco tedeschi nel ruolo
fabbriche, assumevano una basilare importan­ di staffette, come si evince dalla testimonianza
za le lotte condotte nelle campagne. Il numero di Annunziata Cesani: "Come al solito Vermi­
consistente di aderenti al partito comunista Zia ed io un mattino partimmo tranquillamente
clandestino contribuisce a dare al movimento da Osteriola, dirette a Castenaso. Non avevamo
di resistenza una connotazione che va ben al di borse, ma portavamo alcuni documenti chiusi
là della sola guerra di liberazione patriottica. in una busta e nascosti nella fodera del sopra­
La lotta diventa così essenzialmente contro il bito. Stavamo avvicinandoci al consueto reca­
fascismo e i fascisti, tra i quali sono compresi pito, quando a 1\!Iedicina incappammo improv­
soprattutto i proprietari terrieri. visamente in un ostacolo: due tedeschi ritti in
In questo quadro non va trascurata, anche se mezzo alla strada ci diedero l'alt e, in cattivo
può apparire di secondaria importanza, l'assi­ italiano, ci ordinarono di consegnare le nostre
stenza materiale ai ceti più bisognosi effettuata biciclette. Con la massima incoscienza, propria
dal partito durante il periodo resistenziale, poi della giovinezza, cominciai a gridare difenden­
continuata negli anni immediatamente succes­ do la mia bicicletta. Davanti a tanta furia i due
sivi. tedeschi rimasero calmi, ma mi invitarono fer­
Durante la "Settimana del Partigiano", dal 5 al mamente al loro Comando. Vennilia mi seguì,
12 febbraio 1945 furono raccolte 1 10.000 lire, brontolando contro i tedeschi ma anche contro
49 quintali di farina, 29 quintali di grano, 1 di me. Ci trovammo in presenza di un capita­
quintale di lana, un asino, fagioli e 4 uova, ol­ no alto e grosso che ascoltò dapprima il militare
tre ad indumenti e viveri. Nei vari mesi della che ci aveva trascinato lì, e poi il fiume di paro-

8 Nazario Galassi, Imola da/fascismo alla liberazione, 9 Archivio Cidra, Fondo E.G., blocco III, cartone 1,
1930-1940, Bologna, University Press, 1995. cartella 1, f. 1.

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le erompente dalle mie labbra. Infine senza dir ha co11ti1111ato a sostenere che 11011 mi vedeva da
nulla, estrasse dal cassetto della sua scrivania tempo perché nell'estate ero stato rastrellato ed
un biglietto da mille lire e lo allu11gò verso di inviato i11 Germania.
me. Senza muovere un dito, io dissi: "Con mil­ Dal 11ostro rifugio, salendo nel solaio, abbiamo
le lire può andare in Germania a comprarsi la potuto vedere in via Zampieri l'andirivieni dei
bicicletta. Io rivoglio la mia!". Allora l'ufficiale militi; avevamo a portata di mano una decina
tedesco si alzò in piedi con appare11te tra11quil­ di bombe a mano e le pi stole pronte in caso ci
lità e, sempre i11 silenzio, venne adagio verso di fosse stata una irruzione, inoltre dal solaio po­
me. Quando gli fui a portata di mano, scattò: tevamo guadagnare con notevoli probabilità di
improvvisamente, come una bestia scatenata, successo la ritirata attraverso i tet ti, mentre at­
mi prese per un braccio, mi fece girare su me traversando il pozzo potevamo portarci in via
stesa con uno strattone e infi11e, con un tremen­ Cairo/i e, attraverso una porticina del cortile
do calcio nel sedere, mi scaraventò fuori dalla che dava nel casamento Rocchi, uscire anche in
porta'°". via Milani. Fortunatamente non abbiamo a vu­
Un' altra dimostrazione di coraggio individua­ to bisogno di muoverci perché, circondati come
le era quando "accoglievano" le milizie fasci­ eravamo in ogni strada, se fossimo usciti sarem­
ste e naziste sulle soglie delle porte di casa e mo stati presi" 1 1 .
dovevano tergiversare affinché i loro mariti o Se da un punto di vista organizzativo e mi­
figli potessero fuggire dalle finestre o dai so­ litare, la ferrea organizzazione comunista,
lai, come nel caso della madre di Elio Gollini: come abbiamo visto, portava un valore ag­
"Con i primi del mese di dicembre dunque, in giunto all'efficacia della lotta, non dava spazio,
previsione di un aggravarsi della situazione, mi dall'altro lato, agli spontaneismi per lo più gio­
sono rinchiuso nella casa Nicola, adiacente a vanili e a una concezione del ruolo della donna
dove abito in via Zampieri 8, ma separata da liberata dalla visione tradizionale di madre e
questa da un alto muro nel cortile interno e in di collante della famiglia.
collegamento segreto attraverso i tetti, superan­ Il ruolo delle donne nella Resistenza, ritenu­
do con tavole posticce un pozzo, col fabbricato to a ragione storicamente fondamentale nella
di via Cairoli 5, dove hanno il negozio i miei liberazione dei nostri territori, per l 'afflusso
genitori. Ho fatto bene a far così perché all'ar­ ingente, per il radicamento e per la determina­
resto di Walter Tampieri e Vero Vannini, si sono zione, rimaneva così molto debole dal punto di
aggiunti in breve quelli dei fratelli Dall'Osso, vista dell'emancipazione femminile.
di Ricchi, di Vittoriano Zaccherini ed altri, di La sensibilità dimostrata dal partito comuni­
Gina Manaresi. sta verso i problemi femminili era maggiore
Tramite mia madre e "Minghinè" che viene in delle altre forze politiche; ma non si basava
negozio, manteniamo i contatti con l'organiz­ ancora su una concezione autonomistica del­
zazione e in tal modo abbiamo ripreso le fila la donna nella società, come avvenne poi ne­
con gli elementi del battaglione SAP Città. (.. .) gli anni Settanta. A suffragare la condizione
Il giorno 13 la Brigata Nera, sul mezzogiorno, di arretramento psicologico e materiale della
ha fatto irruzione contemporaneamente a casa donna nel dopoguerra saranno le generazioni
e in negozio; certamente ci sono stati degli in­ successive. La donna doveva fare i conti con
formatori oculati e i fascisti pensavano ormai una cultura tradizionalista che la relegava an­
che non potessi più sfuggire. All'operazione ha cora principalmente ai lavori domestici e alla
partecipato tutto lo stato maggiore fascista: cura dei figli. La partecipazione femminile
Gentilini, Ravaioli, ed altri dieci sono entrati alla Resistenza non venne subito evidenziata
nei locali. Hanno interrogato con modi bru­ nel suo reale valore, tanto è vero che a molte
schi mia madre che, come concordato fra noi,

Il El io Go ll ini, Il partigiano Sole. I me si della


10 Annunziata Cesani, Senti Ceda. La mondina che Resistenza 1943-45, dattiloscritto conser vato nel Fondo
dirig e la pubblica amministrazione, Milano, La Pietra, 1977. Elio Gollini - Archivio Cidra.

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sfilate partigiane le donne non ebbero accesso. Rossana Rossanda dal fatto che "nei momenti
Anche la loro militanza politica dovette subi­ in cui la vita politica e sociale, che è una cosa
re non poche diffidenze. La testimonianza di ricca, complicata e articolata, si riduce a guerra
Vittorina Tarozzi, consigliere comunale del e soprattutto una guerra contro un'occupazione,
PCI a Bologna dopo la Liberazione è indicativa le coscienze si liberano ma anche in una certa
in tal senso: "Io ho dovuto vivere e fare tutta la misura si appiattiscono: prima di tutto bisogna
mia esperienza politica insieme a solo uomini, liberarsi. Non c' è tempo per pensare al domani
perché il comitato clandestino era formato di né di articolare il proprio oggi " 11•
cinque persone massimo sei, quindi ero l 'unica Vero è che questi retaggi hanno accompagna­
donna, dovevo fare i conti con gli uomini, an­ to le donne anche nel momento del loro rico­
ziani e meno anziani, giovani o meno giovani. noscimento alla qualifica di partigiane. Con
Quante volte mi sono sentita dire "con quello il primato dell'iniziativa in armi e del legame
che valete voi!" 12• politico di partito, di gruppo, di organismo di
Mentre gli uomini erano costretti a subor­ massa, si sancisce una strettoia che penalizza
dinare la vita privata e quindi la famiglia in molte forme di opposizione e molti soggetti, in
nome della militanza comunista, le donne do­ particolare le donne, spesso dissuase in parten­
vevano conciliare il difficile ruolo di madre e za dal presentare domanda di riconoscimento.
di moglie con l'interesse verso la politica. An­ L'enorme divario fra le cifre è doYuto al fat­
che l'atteggiamento stesso delle donne comu­ to che solo una piccola minoranza di donne è
niste risentiva di questa concezione paternali­ andata, alla Liberazione, a farsi dare il ricono­
stica del partito. La consapevole accettazione scimento ufficiale, mentre gli uomini ci sono
del ruolo assegnatole dalla società si palesava andati tutti, e forse anche qualcuno che non lo
nell'atteggiamento tenuto dalle donne al ri­ meritava; "del resto si capisce perché a un uomo
torno dei reduci di guerra. Il giornale di sini­ poteva anche servire il diploma di partigiano,
stra "Noi Donne" consigliava a tutte le madri, non fosse che per ragioni di servizio militare,
mogli e sorelle: "Dovrai essere molto arrende­ ma le donne, per tornare a casa, di quel pezzo
vole, non dovrai far vedere che hai fatto pro­ di carta che se ne facevano? 15
gressi nel tenere la casa. Siate miti, siate dolci,
siate sottomesse. La stagione della trasgressio­ L'elenco, compilato da Nadia Bassi, compren­
ne è finita. c 'è la casa da rimettere in ordine, de le donne riconosciute partigiane, che hanno
un pranzo e una cena da preparare per un ma­ operato nella 36• Brigata Garigaldi "Bianconci­
rito che la lontananza e le privazioni hanno ni", nella 7" Gap "Gianni" e nella Sap "Santer­
reso più esigente. Per frequentare la sezione, no" e le donne, nate a Imola, che hanno milita­
per fare vita politica, bisognerebbe trascurare to in altre formazioni. Le fonti prese in esame
le faccende di casa, e questo non si può, non sta sono il Dizionario biografico on line "Gli an­
bene" 1 3 • Le donne che entravano attivamen­ tifascisti, i partigiani e le vittime del fascismo
te in politica operavano quasi esclusivamen­ nel bolognese: 1919-1945" a cura di Alessandro
te nei settori assistenziali e sociali, secondo Albertazzi, Luigi Arbizzani, Nazario Sauro
la teoria per la quale l'indole della donna era Onofri edito dall'Istituto per la storia della
naturalmente portata verso questo genere di resistenza e della società contemporanea nel­
problematiche. la provincia di Bologna "Luciano Bergonzini",
La mancanza di una vera " dimensione femmi­
nile" nella Resistenza viene contestualizzata da
14 R ossana Rossanda, Le altre. Conversazioni a
Radiotre sui rapporti tm donne e politica, lib ertà.fraternità,
12 Angela Ve rzelli, a cura di, Il voto alle donne. uguaglianza, de111ocrazia,fascis1110, resistenza, stato, partito,
Testimonianze dell e donne elette nel Consiglio Co111unal e a rivol11zione.Je111111inis1110, Milano, Bompiani, 1979.
Bologna dal governo C.L.N. ad oggi, Comu ne di Bologna, 15 R ossana R ossanda, L e altre. Co11versazio11i a
Editoriale Mongol fiera, 1989. Radiotre sui rapporti tra do1111e e politica, lib ertà.fraternità,
13 Miriam Ma fai, Pane nero. Donne e vita quotidiana uguaglianza, de111ocrazia.fascismo, resistenza, stato, partito,
nella seconda guerra 111ondiale, Milano, Mondadori, 1987. rivol11zione,fe111111i11is1110, Milano, Bompiani, 1979.

9
16 marzo 2008, da sinistra Maria Turri11i, Rosa To11ni11i, Antonia Pirazzini, Virginia Manaresi, fotografate in occasione
del pranzo tradizionale dell'A11pi di Imola.

Istituto per la Storia di Bologna, Comune di (2,1%); Riolo Terme 5 (1,7%); Casola Valsenio
Bologna, regione Emilia Romagna, 1985-2003, 4 (1,4%); Castel Guelfo 4 (1,4%); Massa Lom­
dalle cartelle individuali del Fondo Anpi con­ barda 4 (1,4%); Medicina 4 (1,4%); Borgo Tossi­
servato al Cidra e dall'elenco nominativo dei gnano 3 (1%); Bubano 2 (0,7%); Casalfiumane­
partigiani redatto dalla Commissione regiona­ se (0,7%); Conselice 2 (0,7%); Faenza 2 (0,7%);
le riconoscimento qualifica partigiani Emilia­ Loiano 2 (0,7%); Marradi 2 (0,7%); Piancaldoli
Romagna che fu istituita il 23 novembre 1945 2 (0,7%); altri Comuni 18 (6,4%).
con decreto dell'allora presidente del Consiglio Per quanto riguarda il titolo di studio e la pro­
Ferruccio Parri, in attuazione del d.l.lgt. del fessione i dati sono incompleti.
21/8/1945 Il. 518. Su 195 donne 96 {49,2%) avevano al momen­
Entrando nel merito, dalla ricerca risultano to della loro entrata nella Resistenza la licen­
che 280 donne abbiano partecipato alla Re­ za elementare; 27 (13,8%) la 3" elementare; 25
sistenza nel nostro territorio. Di queste, 134 (12,8%) la 4• elementare; 18 (9,2%) la licenza di
(47,8%) nelle Squadre di Azione Patriottica; 104 avviamento professionale; 10 {4,4%) il diploma
(37,1%) nella 36• Brigata Garibaldi "Bianconci­ di scuola superiore; 7 (3,5) erano studentesse;
ni"; 27 (9,6%) nella 7" Brigata Garibaldi GAP 12 (6,1%) altri titoli.
"Gianni", 11 (3,9%) nella 28" Brigata Garibaldi Su 225 donne 118 {52,4%) erano casalinghe;
"Gordini" e 4 (1,4%) in altre formazioni. 15 {6,6%) sarte; 15 (6,6%) impiegate; 13 (5,7%)
Prendendo invece in esame il luogo di nascita braccianti; 12 (5, 3%) operaie; IO (4,4%) infer­
risultano così ripartite: Imola 139 (49,6); Firen­ miere; 8 (3,5 %) colone; 6 (2,6%) insegnanti; 3
zuola 19 (6,7%); Mordano 17 (6%); Palazzuolo (1,3%) commesse; 3 (1,3%) mezzadre; 3 ( 1, 3%)
16 (S,7%); Bologna 12 (4,2%); Monterenzio 9 maestre; 3 (1,3%) telefoniste, 2 (0,8%) fornacia­
(3,2%); Castel del Rio 6 (2,1%); Fontanelice 6 ie; 2 (0,8%) parrucchiere; 12 (5,3) altri mestieri.

IO
Infine, l'età media, calcolata prendendo il 1944
come anno di ri ferimento, risulta essere di 27,6
anni.
Inseriti nell'elenco dei nomi si possono trovare
cinque approfondimenti: il primo è un ricordo
collettivo di Nella Baroncini redatto da Livia
Marini in un articolo apparso in due puntate
nell'edizione dell'Emilia-Romagna de l'Unità
il 14 e 15 aprile 1976, dal titolo Militanti co­
muniste nelle lotte per la democrazia; il secon­
do è una testimonianza di Annunziata Cesani
su come avveniva il reclutamento delle donne
nella Bassa Imolese; il terzo, un inedito ricordo
di Gina Francini sulla battaglia di Cà Malanca
e Cà di Gostino; il quarto illustra, nelle parole
di Nella Monducci, l'attività delle donne nelle
fabbriche con particolare riguardo alla Cogne;
il quinto e ultimo approfondimento è un ricor­
do personale di Livia Morini, che per una volta
si è calata nei panni dell'intervistata e racconta
la sua attività di redattrice e partigiana nella
Resistenza. Tutti e cinque i contributi fanno
parte del Fondo Livia Marini, conservato al
CI DRA.
Nella seconda parte della ricerca, sono stati
riprodotti i volantini, manifesti e periodici,
stampati o diffusi nel nostro territorio dal 25
luglio 1943 al 14 aprile 1945 a firma dei Grup­
pi di Difesa della Donna o che abbiano come
destinatario le donne. Tali documenti fanno
parte dell'opera manoscritta di Elio Gollini
donata alla Biblioteca Comunale nel 1955 dal
titolo La resistenza e la guerra nell' imolese, e
fanno parte della raccolta La propaganda orale
e scritta con allegati in ordine cronologico gli
originali dei periodici e manifestini diffusi dal
25/7/1943 al 14/4/1945.
L'ultima parte, curata da Anna Folli, è dedicata
al contributo intellettuale che Renata Viganò
ha profuso nella Resistenza, concretizzatosi
nella stesura di tre articoli usciti nel periodico
clandestino imolese La Comune - la cui rac­
colta è conservata nella Biblioteca Comunale
di Imola ed è consultabile on line all'indirizzo:
h t t p: // w w w. stam paclandes tina. it/ ? page_
id=l 16&ricerca=203.

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Staffetta in maglia Rosa per fare memoria e dare un'identità alla perdita

Fa piacere collocare il progetto "Love is not" attraverso un'installazione metaforica posta di


all'interno di questa riscoperta di numerose fronte al Cpia. Si tratta di due biciclette sormon­
staffette partigiane, figure cardine della Re­ tate da un traguardo il cui funzionamento è pro­
sistenza e dell'identità femminile consapevole vocato da coloro che si misurano con la dinamo
e fiera del proprio ruolo nella storia. Ma cosa collegata tramite le biciclette alla scritta lumi­
significa "fare storia"? C'è differenza fra "fare nosa posta sul traguardo. Una bicicletta accende
storia" e "fare memoria"? le parole "Love is", l'altra la particella negativa
La storia, convenzionalmente intesa, rappre­ "not", e questo implica che per discutere su ciò
senta la spiegazione ufficiale del passato della che sia o non sia amore bisogna essere almeno in
cultura. due. Per poterci riconoscere e per poterci definire
La memoria, convenzionalmente compresa, è abbiamo bisogno dell' "altro da sé".
costituita da ricognizione e ricostruzione per­ Oggi più che mai il confronto diretto è filtra­
sonale degli eventi passati. Necessariamente, to dai nuovi media, che delegano alla tastiera
implica dimenticare. Le donne hanno bisogno un corpo deresponsabilizzato, moltiplicato,
dell'una e dell'altra, hanno bisogno di trovare falsificato e trasformato. Abbiamo bisogno
una presenza nella "grande storia" più stabile e nuovamente della piazza, del luogo pubblico,
tramandabile sotto forma di evento archiviato e dell'agorà per metterci faccia e energia. Proprio
documentato, e, allo stesso tempo, necessitano per questo motivo l'installazione ci pareva una
di uno strumento di narrazione più elastico, vera e propria partenza per un viaggio lungo un
espandibile e plasmabile attraverso l'esperienza anno all'interno di questa scuola per adulti, che
personale del ricordo e della sua metaforizza­ negli anni è divenuta sempre più internazionale,
zione, per diventare un oggetto dialettico di crogiuolo di culture e luogo di sedimentazione
pensiero critico che trasformi e unisca le menti. e integrazione all'interno della cultura italiana.
In questo testo si realizzano entrambi gli L'idea iniziale era quella di trattare il tema
obiettivi, da un lato la figura della staffetta si della violenza sulle donne, ma dopo una prima
moltiplica e prende corpo nei nomi e nelle storie ricognizione ci siamo resi conto che, prima di
di tante donne dimenticate, che trovano una parlare di "non amore", di "oltraggi" e violenza,
collocazione eroica nella storia e allo stesso tem­ forse era il caso di capire cosa era per noi l'a­
po il loro raggruppamento le mostra all'interno more, quali erano le tradizioni che connotavano
di un archivio emotivo che ce le rende presenti il suo renderlo pubblico all'interno delle varie
attraverso un coro di memorie che le raggruppa culture. Questo ha portato alla realizzazione
fuori contesto. di un video sulle tradizioni del matrimonio
Anche il progetto "Love is not" ha cercato di dall'Africa all'Ucraina, passando per la Litua­
fare di un recupero di memorie di donne e di nia, l'Italia, ecc.
pratiche emotive internazionali uno strumento Il progetto "Love is not" ha poi rilanciato sul
educativo racchiuso all'interno della metafora tema della violenza di genere, che ancora più di
della bicicletta e della staffetta sportiva che altri non ha confini geografici, politici o sociali.
connota anche quella di partigiana memoria. Osannata a parole e maltrattata nei fatti, in tutto
Abbiamo iniziato questo viaggio formativo il mondo la donna, spesso al chiuso delle mura

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Imola, 26 maggio 2017, progetto di arte pubblica "Love is not": a sinistra, l'i11stallazio11e; a destra, il larnro partecipato
degli istituti comprensivi che hanno aderito al progetto.

domestiche, rimane sottoposta all'esercizio ar­ tato l'anteprima imolese del 25 novembre 2016
bitrario di un potere maschile che nasconde il e la più recente tappa a Castel San Pietro presso
suo volto mostruoso - pronto a scatenarsi - sotto la sede Agesci del Cpia con l'iniziativa "Donne
la maschera cavalleresca della protezione e dell' nel mondo".
"accompagnamento". A chi collega la violenza Studenti e docenti hanno portato alla citta­
sulla donna solo alle cupe immagini che ci ven­ dinanza, utilizzando il linguaggio della Storia
gono dall'Africa o dall'A sia, ricordiamo che la e dell'Arte Contemporanea, il messaggio di
prima martire moderna del femminismo è stata una opposizione ferma e irrevocabile a ogni
la drammaturga francese Olympe de Gouges, discriminazione e violenza sulla donna, di cui
ghigliottinata nel 1793 dopo aver declinato al nel lavoro in classe si sono analizzati non solo
fem minile i diritti del cittadino: sembra proprio gli episodi tragici che finiscono sulle pagine
che, anche nella Parigi gloriosa della triade ri­ dei giornali, ma anche gli aspetti legati al pre­
voluzionaria "libertà uguaglianza fraternità", giudizio e ai luoghi comuni, meno noti ma più
questi fossero solo maschili, e che tanta strada diffusi, anche se difficili persino da riconoscere,
sia ancora da percorrere in questo senso. Oggi, e capaci di avvelenare la quotidianità di molte
in Italia, ogni tre giorni una persona è uccisa famiglie.
per il solo fatto di essere donna; solo nei primi Il tutto si è concluso con una staffetta cicli­
mesi di quest'anno si registra una prima, lieve stica rigorosamente in "maglia rosa" dell'Avis
flessione di questo drammatico stillicidio di Ozzano, che è partita in mattinata proprio da
morti violente: un motivo in più per insistere San Lazzaro passando per Ozzano arrivando a
sulla prevenzione. Imola intorno alle 1 1 , collegando idealmente e
"Love is not" ha messo a confronto allievi e fisicamente sull'asse della via Emilia iniziative
insegnanti con questi temi cruciali, in mesi di realizzate nel segno concreto della fatica con­
riflessione e serrato lavoro che già hanno frut- divisa.

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Imola, 26 maggio 2017, progetto di arte pubblica "Love is 11ot'': a sinistra, studentesse del Cpia azionano l'installazione; a
destra, i volontari dell'Avis di Ozza110 Emilia protagonisti della staffetta.

In tutte e tre le località le Amministrazioni anzi a cui ciascuno di noi contribuisce, con un
comunali hanno concesso il patrocinio, per la certo grado di responsabilità o di connivenza.
rilevanza educativa e culturale dell'iniziativa. Si potrebbe dire che questo lavoro cerca di
"Love is not" è andata in scena grazie anche colmare il gap che la filosofa Martha Nussbaurn
ai ragazzi delle scuole medie Jussi, Panzacchi, ravvisa come fonte primaria della crisi dei nostri
Orsini, Andrea Costa, Sante Zennaro e l' istitu­ anni: la perdita della compassione, compassione
to superiore Paolini, che hanno affiancato gl i come "patire con", essere in grado cioè di met­
studenti adulti, provenienti da ogni parte del tersi nei panni di, non solo nella tragedia, ma
mondo, all' interno di un vero e proprio per­ nella cultura dell'altro a tutto tondo. I.:enfasi nel
corso di "educazione sentimentale". Fra letture, lavoro di Martha Nussbaum sull'importanza
performance e video realizzati in classe è stata delle emozioni nella filosofia morale afferma
presentata alla cittadinanza una riflessione co­ anche che la storia narra un ruolo centrale
mune sulla violenza di genere, mettendo al cen­ nell'espansione della nostra empatia e come
tro la responsabilità di ciascuno nel perpetuare tale è una parte necessaria di una società giusta
una concezione ancora patriarcale della società, e felice. Gli ultimi anni registrano tuttavia il
radice primaria di ogni pregiudizio. Spesso proliferare di un vero e proprio analfabetismo
inconsapevolmente, questo atteggiamento è emotivo, che è documentabile anche con una
il terreno di coltura di una forma di violenza perdita e trasformazione del linguaggio lega­
odiosa, verso cui nessuno può chiamarsi fuori e to alle emozion i, che vede spesso trattati, per
assurdo, con onta concetti come bontà e pietà.
Assistiamo addirittura alla loro demonizzazio­
ne all'insegna di un nuovo insulto, il termine
"buonismo" infatti è divenuto il nuovo pubblico
ludibrio. Forse dobbiamo abitare maggiormente
paradossi, divergenze di punti di vista, metafore
visive, per ripartire su biciclette bloccate che si
accendono, per riscoprire nuovamente il senso
con il consenso.
A n nalisa Ca tta n i

Imola, 26 maggio 2017, progetto di arte pubblica "Love is


not": alcune donne indossano i vestiti tradizionali per la
cerimonia delle nozze.

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Le partigiane

Afflitti Tea, nata il 16/9/1927 a Imola; ivi resi­ litò nella 36• Brigata Garibaldi "Bianconcini". Ri­
dente nel 1943. 4° elementare. Casalinga. Militò conosciuta partigiana dal 7/1/44 alla Liberazione.
nella Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana Bacchi Chiara, nata il 9/8/1912 a Bagnara di Ro­
dall'l/5/44 al 14/5/45. magna. Nel 1943 residente a Imola. 4• elementa­
Afflitti Verdiana, nata l'l/9/1924 a Imola; ivi re­ re. Bracciante. Militò nel btg Pianura della Bri­
sidente nel 1943. 4° elementare. Casalinga. Militò gata SAP Imola e nella 7" Brigata Garibaldi GAP
nella Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana "Gianni". Riconosciuta partigiana dall'l/3/44 al
dal 15/6/44 al 14/4/45. 14/4/45
Aldrovandi Fernanda, nata il 2/5/1924 a Bolo­ Bacchilega Virginia, nata il 7/4/1926 a Mordano.
gna; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Nel 1943 residente a Imola. Licenza elementare.
Sarta. Militò nella 36° Brigata Garibaldi "Bian­ Casalinga. Militò nel btg Pianura della Brigata
concini". Riconosciuta partigiana dal 13/7/1944 SAP Imola. Riconosciuta partigiana dal 25/2/44
al 21/4/1945. al 14/4/45.
Aldrovandi S ara, nata il 23/9/1926 a Bologna; Baldi Emiliana, nata il 17/4/1926 a Imola; ivi re­
ivi residente nel 1943. Impiegata. Militò nella 36° sidente nel 1943. Licenza di avviamento profes­
Brigata Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta sionale. Casalinga. Militò nel btg Pianura della
partigiana dal 11 /2/1944 al 22/2/1945. Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana
Alvisi Nerina, nata il 22/12/1920 a Medicina. Nel dall'l/5/44 al 14/4/45.
1943 residente a Imola. 4° elementare. Casalin­ Balducci Antonia, nata il 15/3/1905 a Mordano;
ga. Militò a Conselice nella 28° Brigata Garibaldi ivi residente nel 1943. 3• elementare. Operaia.
"Gordini". Riconosciuta partigiana dal 15/9/43 al Militò nel btg "Rocco Marabini" della Brigata
15/4/45. SAP Imola. Riconosciuta partigiana dal 20/7/44
Amorini Giuditta, nata il 6/5/ 1915 ad Argenta. al 14/4/45.
Militò nella 3 6° Brigata Garibaldi "Bianconcini". Ballini Rina, nata il 13/4/1928 a Firenzuola. Mi­
Riconosciuta partigiana dal 2/2/44 al 14/12/1944. litò nella 36' Brigata Garibaldi "Bianconcini". Ri­
Andalò Diva, Tuda, nata il 13/6/1911 a Imola; conosciuta partigiana dal 4/8/1944 al 21/4/1945.
ivi residente nel 1943. 3° elementare. Casalinga. Barbieri Lucia, nata il 6/7/1920 a Fontanelice;
Militò a Imola nella 7" Brigata Garibaldi GAP ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Ca­
"Gianni". Riconosciuta partigiana dall' l/5/44 al salinga. Militò nella 36• Brigata Garibaldi "Bian­
14/4/45. concini". Riconosciuta partigiana dal 19/9/44 al
Angiolini Angiolina, nata il 3/7/1923 a Castel del 22/2/45.
Rio. Militò nella 36° Brigata Garibaldi "Biancon­ Baroncini Clorinda, nata il 30/5/1890 a Imola;
cini ". Cadde il 13/10/1944. Riconosciuta partigia­ ivi residente nel 1943. 4" elementare. Casalinga.
na dall'8/8/44 al 13/10/44. Militò nel distaccamento imolese della 7• Brigata
Argentini Ermes detta Gianna, Edera, nata il Garibaldi GAP "Gianni". Riconosciuta partigia­
3/10/1921 a Imola. Riconosciuta partigiana nella na dal 15/7/44 al 14/4/45.
7• Brigata Garibaldi GAP "Gianni" dall'l/8/44 al Baroncini Emma, nata il 25/3/191 1 a Imola; ivi
14/4/45. residente nel 1943. Casalinga. Militò nella Briga­
Arpinati Maria, nata il 31/7/1914 a Faenza. Nel ta SAP Imola. Cadde a Sesto Imolese il 12/4/1945.
1943 residente a Sassoferrato (AN). Casalinga. Mi- Riconosciuta partigiana dall'l/5/44 al 12/4/45.

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Baroncini Jole, nata il 13/8/1917 a Imola. Nel Benati Diana, nata il 5/10/1925 a Imola; ivi resi­
1943 residente a Bologna. Impiegata. Arrestata a dente nel 1943. Licenza elementare. Bracciante.
Bologna il 24 febbraio 1944. Trasferita a Fossoli Militò nella 28° Brigata Garibaldi "Gordini". Ri­
e Ravensbriick (convoglio partito da Verona il 2 conosciuta partigiana dal 2/7/44 alla Liberazione.
agosto 1944. Numero di matricola 49551) morì Benghi Serena, nata il 24/1/1912 a Imola; ivi re­
il 4 marzo 1945. Riconosciuta partigiana nella sidente nel 1943. Licenza elementare. Casalinga.
7" Brigata Garibaldi GAP "Gianni" dal 9/9/43 al Militò nella Brigata SAP Imola. Riconosciuta
4/3/45. partigiana dal 14/5/44 al 14/4/45.
Baroncini Maria, nata il 29/8/1918 a Massa Lom­ Benini Teresa, nata il 19/5/1893 a Imola. Nel 1943
barda. Nel 1943 residente a Imola. 4• elementare. residente a Bologna. Casalinga. Collaboratrice
Casalinga. Militò nella Brigata SAP Imola. Rico­ del movimento di liberazione, nel febbraio 1944
nosciuta partigiana. fu arrestata, carcerata e successivamente depor­
Baroncini Nella, Renata, nata il 22/7/1907 a tata per motivi politici in Germania assieme a
Imola; ivi residente nel 1943. Licenza elementa­ tutta la famiglia: il marito Adelchi Baroncini e
re. Operaia. Militante comunista dal 1928, per le figlie Iole, Lina e Nella. Morì a Ravensbrilck il
sfuggire agli arresti del novembre 1930 - effet­ 26/1/1945. Riconosciuta partigiana nella 7" Briga­
tuati a seguito della scoperta dell'organizzazione ta Garibaldi GAP "Gianni" dal 9/9/43 al 26/1/45.
comunista imolese - nel 1931 espatriò in Francia Bergamini Eva, nata il 22/4/1924 a Mordano; ivi
e poco dopo in URSS dove fu avviata alla scuola residente nel 1943. Militò nella Brigata SAP Imo­
di partito. Rientrò in Francia con la sorella Ma­ la. Riconosciuta partigiana.
ria nel 1932 e, compiuto un breve addestramento Bergamini Virginia, nata l'l/10/1903 a Morda­
pratico per il lavoro politico, venne destinata al no; ivi residente nel 1943. Casalinga. Militò nella
ritorno in Italia. Il 14/7/32, mentre stava rimpa­ Brigata SAP Imola. Cadde a Bubano il 10/4/1945.
triando, fu arrestata alla frontiera con la sorella. Riconosciuta partigiana.
Il 21/1 1/32 fu condannata a 5 anni di confino e Bertaccini Albertina, nata il 15/5/1908 a Firen­
schedata. Alla scadenza le furono assegnati altri zuola. Militò nella 36° Brigata Garibaldi "Bian­
5 anni. Durante il confino, il 15/5/39 a Ponza co­ concini". Riconosciuta partigiana dall'l/2/1944
nobbe e sposò Antonio Cicalini. Fu inoltre incar­ al 19/10/1944.
cerata per 18 mesi nel penitenziario di Poggio­ Bertaccini Eugenia, nata il 24/1/1886 a Firen­
reale per aver organizzato manifestazioni assie­ zuola. Militò nella 36° Brigata Garibaldi "Bian­
me ad altre confinate. Rilasciata il 3/8/43, prese concini". Riconosciuta partigiana dall'l/1/1944
parte alla Resistenza assumendo responsabilità al 28/1 1/1944.
politiche per la zona imolese. Riconosciuta par­ Bertoni Leda, nata il 28/4/1921 a Castiglione dei
tigiana nella 7• Brigata Garibaldi GAP "Gianni" Pepali. Nel 1943 residente a Imola. Studentessa
dall'l/12/43 al 14/4/45. universitaria. Militò nel btg "Rocco Marabini"
Bassana Marcella, nata il 9/1/1909 a Massa Lom­ della Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana
barda. Nel 1943 residente a Imola. Licenza ele­ dall'l/10/44 al 14/4/45.
mentare. Impiegata. Militò nella 36° Brigata Ga­ Bertozzi Luisa, nata il 30/12/1922 a Riolo Terme.
ribaldi "Bianconcini". Ferita in combattimento Casalinga. Militò nella Brigata SAP Imola. Rico­
subì l'amputazione di una gamba. Riconosciuta nosciuta partigiana dal 4/4/44 all'l l /4/45.
partigiana dall'l/10/43 al 14/4/45. Betti Maria nata a Fontanelice. Militò nella 36•
Battilani Doriana, nata il 5/3/1928 a Imola; ivi Brigata Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta
residente nel 1943. Licenza elementare. Casalin­ partigiana dal 9/6/1944 all'l l/12/1944.
ga. Militò nel btg Pianura della Brigata SAP Imo­ Betti Teresa, nata il 17/9/1927 a Montese (MO);
la. Riconosciuta partigiana dall'l/8/44 al 14/4/45. ivi residente nel 1943. Casalinga. Militò nella 36°
Bellosi Ernesta, nata il 27/2/1900 a Mordano. Nel Brigata Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta
1943 residente a Imola. 3° elementare. Casalinga. partigiana dall'l/1/44 al 29/10/44.
Militò nella Brigata SAP Imola ed operò nell'1- Biagi Ada, nata il 16/2/1924 a Casola Valsenio;
molese. Riconosciuta partigiana dal 16/9/43 al ivi residente. Militò nella 36" Brigata Garibaldi
14/4/45. "Bianconcini" dal 12/1/1944 al 19/11/1944.

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Ricordando Nella Baroncini
Ci siamo incontrate in tante in questi giorni: da
Osteriola, da Sesto Imolese, da Cantalupa, da Sas­
so Morelli, da Balia, da Bubano, da Mordano, da
Casalfiumanese per parlare di Nella Baroncini.
E' stato un modo per conoscerci o per ritrovarci,
dopo più di trent'a nni, per tentare di ricostruire la
storia della sua vita, ripercorrere i suoi itinerari,
evidenziare la sua personalità. E sono emersi tanti
nomi, tante date ma soprattutto tanti episodi dei
momenti che ognuna di noi, indipendentemente
l'una dall'a ltra visse con lei, con la Nella che con
tenacia, consapevolezza, coraggio e intelligenza
creava tra le donne della nostra zona le basi di quel
grande movimento di popolo che fu la Resistenza.
Ricercata dalla polizia fin dalla prima decade del Nella Baroncini Nella (a destra) e Andreina
novembre 1930, in concomitanza con gli arresti che Cricca al primo anniversario della morte di Livia
avvennero in quel periodo in tutto l'Imolese per at­ Venturini e Maria Zanotti il 29 aprile 1946
tività antifasciste, dopo alcuni giorni di permanen­
za in casa della famiglia Carletti, la nostra compa­ Ciò permise di iniziare subito l'a ttività. Nella Ba­
gna riuscì ad espatriare clandestinamente in Fran­ roncini cominciò a organizzare le donne nei Gruppi
cia. Il 14 luglio 1932, mentre rientrava in Italia per di Difesa; vennero create numerose basi in città e
svolgere attività antifascista su incarico del PCI.fu nel forese. Oltre a organizzare la raccolta di viveri,
arrestata alla frontiera assieme alla sorella Maria. denaro e indumenti presso lefamiglie di antifascisti,
Messa a disposizione del tribunale speciale, venne a istituire servizi di staffette presso le varie organiz­
inviata al confino di polizia all'isola di Ponza dalla zazioni, a preparare la diffusione della stampa clan­
Commissione provinciale di Bologna, per un perio­ destina nelle fabbriche e nei campi, veniva spiegato
do di cinque anni, prolungato poi di cinque anni alle donne il significato della loro partecipazione alla
ancora. Durante questo periodo scontò diciotto Resistenza. Si andò così creando tutto un fermento
mesi di carcere a Poggioreale a seguito di agitazio­ di lotta consapevole e decisa che doveva poi sfociare
ni promosse assieme ad altre donne confinate, per nell'eroica manifestazione del 29 aprile, durante la
protesta contro l'inasprimento della repressionefa­ quale vennero falciate dai mitra fascisti, Rosa Za­
scista nell'isola. Le tremende, disumane condizioni notti e Livia Venturini. L'esasperazione, il dolore
in cui visse quell'anno e mezzo, le procurano una per l'eccidio esplosero nello sciopero del 1 ° maggio:
grave malattia che andò poi via via sempre più peg­ i Gruppi di Difesa della Donna aumentarono i loro
giorando. Riconquistò la libertà il 18 agosto 1943, quadri ed estesero le loro attività. Le donne dell'I­
dopo aver scontato undici anni e un mese tra confi­ molese si mobilitarono in lotta permanente, strinse­
no e galera, con la caduta della tirannide. Ma già il ro legami più stretti tra i movimenti della città, della
mese seguente, con lo sfaldamento dell'B settembre campagna, della montagna, furono al fianco degli
e la ricomparsa dei rottami del fascismo, di nuovo uomini nei moti e negli scioperi, in tutte le forme.
ricercata dalla polizia riuscì a salvarsi fortunosa­ Nella Baroncini era instancabile.
mente, ma al posto suo vennero arrestati il padre, Sulla sua bicicletta sgangherata, senza copertoni,
vigilato speciale, e ilfratello, il quale però fu subito percorreva chilometri e chilometri andando da una
rilasciato. Da quel momento Nella Baroncini entrò base all'altra: da Bubano a Mordano, a Sasso Mo­
nella lotta di liberazione. Fin dal febbraio 1944 fu relli, a Cantalupa, a Sesto Imolese, a Balia, a Mas­
incaricata dal CLN di Imola, di cuifaceva parte, di sa Lombarda fermandosi talvolta per ristorarsi un
organizzare l'assistenza alle famiglie dei partigia­ po'. In quei momenti di riposo raccontava qualche
ni. Per un colpo di fortuna, proprio in quei giorni episodio della sua vita al confino, di come i confi­
venne scoperto un notevole quantitativo di stoffe, nati avessero organizzato lo studio politico. 't\veva­
indumenti vari, nascosto dentro una grossa buca. mo - diceva - alcune copie di un libro, 'L a carta dei

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diritti: in normale circolazione, dove erano trattati stazione di Sesto Imolese del 14 settembre. Quando
tutti i Paesi del mondo. Nella parte che si riferiva Ezio Serantoni, presidente del CLN di Imola, prese
alla Russia, forse perché l'autore non aveva d1iare la parola a Sesto Imolese occupata dai partigiani per
conoscenze di quel Paese, era riportato per intero invitare tutte le forze antifasciste a cacciare defini­
il manifesto dei comunisti. E noi studiavamo lì so­ tivamente tedeschi e fascisti prima dell'arrivo delle
pra". Dopo essersi riposata, montava sulla bicicletta forze alleate, si trovò di fronte a una grande massa
e diceva: "Questa sera dormo con Ninel". "Perché di popolo fra cui numerosissime erano le donne in­
l'l,ai chiamata Ninel?". "Sei intelligente e non lo neggianti alla libertà. Sembrava allora che la libe­
capisci da sola? Quando ritorno e mi hai preparato razione fosse imminente e i Gruppi di Difesa della
il materiale che ti ho chiesto, se non l'hai scoperto, Donna intensificarono la loro lotta: provvedevano al
te lo spiego". Ripartiva e rideva. La sua piccola Ni­ trasporto di armi e munizioni nascoste tra lefascine
nel, la sua Lenin, era nata nel marzo 1942 a Imo­ di legna o dentro le borse della spesa, attraversando
la dove la madre aveva chiesto di poter partorire, i posti di blocco con i loro bambini per mano. Pur­
usufruendo di un soggiorno in qualità di sorvegliata troppo l'attesafu vana: ilfronte sifermò a pochi chi­
speciale. Dopo la sua scarcerazione, per evitare un lometri da Imola, e vi restò per tutto l'inverno fino
nuovo arresto, era stata costretta a trovare rifugio alla primavera. Ebbe inizio un periodo assai duro e
per sé e per la sua bambina a Osteriola, in casa di triste: vennero gli arresti, le torture. Venne soprat­
Ida Landini. Vi era rimasta per sette giorni dopo di tutto inflitto un grave colpo all'organizzazione po­
che aveva soggiornato per circa due settimane pres­ litica e militare imolese con l'arresto di Minghiné
so la famiglia Manzoni di San Bernardino. La pic­ (Domenico Rivalta). Ben presto però il movimento
cola Ninel venne ospitata poi, in un primo tempo, si riorganizzò. Nuovi quadri entrarono nella lotta
a Massa Lombarda in casa di Edgardo Melandri. attiva. Oltre all'assistenza morale e materiale alle
Questo rifugio si rivelò ben presto poco sicuro per famiglie dei partigiani, venne organizzata una dif
la bambina, in quanto il Melandri era ricercato dai fusione capillare della propaganda a mezzo di una
fascisti per la sua attività in favore delle organiz­ rete di staffette che andavano di casa in casa, difine­
zazioni partigiane. Ninel venne quindi trasferita, stra infinestra, di cantina in cantina. La mattina del
sempre a Massa Lombarda presso lafamiglia Zardi. 14 aprile, Nella Baroncini ci diede ordine di scucire
Aveva due anni. Quando anche questa sistemazione i materassi entro i quali erano stati nascosti i brac­
fu giudicata pericolosa, Nella trovò rifugi.o per sé e ciali e le bandiere: Imola era libera. Il CLN si inse­
per la sua bambina, in casa di Fasulò, a Bubano. diò al palazzo municipale: Nella Baroncini vifaceva
Racconta Nerina Guerrini Rolfi: "Conobbi Nella a parte in qualità di rappresentante dell'UDI. Nella
Mordano, dove faceva delle soste di alcune ore per Gasparri ricorda qui giorni: "Noi che avevamo fatto
riposarsi e per tenere delle riunioni alle ragazze di parte dei Gruppi di Difesa della Donna, iniziammo
Mordano. Mentre si riposava, le pulivano gli indu­ a lavorare con Nella Baroncini ne/l'UDI. Ero incari­
menti che aveva addosso, poiché non ne possedeva cata in un settore per la distribuzione di indumenti
di ricambio. Al mattino ripartiva con un crostino di e biancheria a quanti avevano avuto tutto distrutto
pane in tasca. Era di una grande semplicità. Ricordo dalla guerra. Alla sera andavamo a tenere riunioni
che una volta ci chiese di aiutarla a traslocare. Ave­ per preparare le donne al primo congresso dell'UDI.
va ottenuto l'uso di un vecchio granaio nei pressi di Il nostro mezzo di trasporto era la bicicletta. Ricordo
Bubano. Il granaio era tutto pieno di animaletti del che un giorno andammo verso Pediano a tenere una
grano e dovemmo dare una bella pulita. Quando si riunione. La strada in salita erafaticosa e Nella a un
trattò di mettere a posto i mobili ci accorgemmo che certo punto si fermò e si mise seduta sotto l'ombra
di mobili non ne aveva. Ricordo che mi venne da dei tre pini. Mentre ci riposavamo, diceva: "Non il­
piangere. Mentre le mettevamo a posto le sue povere luderti che le difficoltà siano finite. Questi momenti
cose, per nascondere la commozione, dissi: non hai di entusiasmo sono come un pallone che un po' alla
nemmeno uno specchio! E la Nella, guardandomi volta si sgonfierà. Ricordati che da oggi cominciano
stupita, mi chiese: 'Perfarne cosa?' ". i problemi che saranno tanti e tutti difficili da risol­
Nella Baroncini era spesso nella Bassa Imolese, in vere." "Ci siamo riviste - dice Teresa Loreti - subito
quei giorni intensi di fine estate 1944: si stavano dopo la liberazione di Imola e da allora, fino alla sua
infatti mobilitando le donne per la grande manife- partenza per Ravenna, abbiamo collaborato attiva-

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mente sia per i'UDI che per il Partito. Non si pre­ gli attacchi di tosse convulsa che la lasciavano sen­
occupava del suo aspetto esteriore, tanta era la sua za fiato. Diceva che in quei momenti le veniva alla
volontà di arrivare sempre e presto a portare la sua mente il tremendo periodo trascorso nelle carceri di
parola chiara, seppur tanto semplice. Ricordo che Poggioreale ma soprattutto - diceva - "ricordo il vol­
tante sere, quando si doveva andare perfare le riu­ to di quella suora che, mentre il medico del carcere
nioni, non si preoccupava della cena: per lei bastava mi visitava, gesticolava per attirare la sua attenzione
un pezzo di pane mangiato così, camminando e par­ efargli capire che iofingevo di star male". Un giorno
lando. E tanto era il suo accanimento per spiegare e andammo a trovarla a Roma. Portava già i segni del
raccontare le cose che il pane le andava di traverso. male che progrediva. Mi disse: "Sai? Mi hanno dato
Cominciava a tossire e le si riempivano gli occhi di la medaglia. Me l'ha data il Comune di Roma': Ma
lacrime. Il suo compagno, Antonio Cicalini, allora sospirava sempre l'aria della sua Imola. E a Imola
era a Roma. Nella con sé aveva soltanto la piccola venne a morire. Poco tempo prima le era stato ri­
Ninel che veniva custodita dalle sorelle Carletti. Ni­ conosciuto il diritto alla pensione: dopo tanti anni,
nel era una bellissima bimba, con tanti riccioli bion­ tante sofferenze, tanti sacrifici, quando per lei non
di. Quanta felicità il giorno in cui, per la venuta di c'era più tempo di vivere. C'erano tanti fiori sulla
Cicalini a Imola, le facemmo la sorpresa di vestirla sua bara, e sul suo petto la piccola medaglia d'oro
a nuovo con un abitino di organza a fiori, cucito da donatale dal Comune di Roma. C'erano le autorità
Sira Galamini! Ninel sembrava una bambola. Il 14 con i Gonfaloni, i dirigenti del Partito con le bandie­
aprile 1946 Nella Baroncini fu nominata assessore re e tanti compagni e soprattutto tante donne venuti
allì\.ssistenza e Annonaria, carica che ricoprì fino a dare l'ultimo saluto al tenente della ? GAP Nella
al 2 aprile dell'anno successivo. Il Comune a quel Baroncini. E ci accorgiamo che parlare di lei vuol
tempo non aveva grandi disponibilità .finanziarie e dire parlare di tutte le donne che lefurono alfianco
Nella si rammaricava quando le si presentavano dei in quegli anni duri e difficili della lotta di Liberazio­
casi bisognosi e disperati per i quali potevafare poco ne. Di tutte quelle donne che, come lei, dopo aver
o nulla. Fu presidente dell'ECA dal 5 luglio 1945 al lottato da protagoniste nella Resistenza tornarono
19 aprile 1946. In quel periodo occorreva affrontare nel loro ruolo di lavoratrici senza chiedere ricono­
grossi problemi inerenti la situazione venutasi a cre­ scimenti e onori, ma con una dignità più alta, con
are dalla guerra, problemi di ricostruzione e di lavo­ una coscienza sicura dei loro compiti nella società.
ro, oltre che di assistenza. Poi il maritofu nominato Di tutte quelle donne che oggi sono venute per un
segretario della Federazione del PCI di Ravenna e ultimo tributo a portare i loro ricordi e le loro te­
Nella lo seguì. Nacque Luciano. Lafamiglia Cicalini stimonianze. Tante donne ancora, attorno a Nella".
si trasferì a Roma dove Nella, già fortemente mina­ Livia Morini, "Militanti comuniste nelle lotte per la
ta dalla malattia, seguitò a lavorare per la sezione democrazia" in l'Unità edizione Emilia-Romagna
del PCI della sua zona. Talvolta le prendevano que- del 14 e 15 aprile 1976, anno LIIl n. 103 e 104.

Biagi Idima, Vecchia, nata il 16/1/1911 a Castel sidente nel 1943. Licenza elementare. Sarta. Militò
del Rio. Nel 1943 residente a Imola. 3• elementa­ nel btg Montano della Brigata SAP Imola e fu in­
re. Colona. Militò a Sesto Imolese nel btg Pianura carcerata dal 15/3/45 al 14/4/45. Riconosciuta par­
della Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana tigiana dall'l/6/44 al 14/4/45.
dall'l/12/43 alla Liberazione Bignami Elsa, nata il 13/10/1926 a Imola; ivi re­
Biagi Pasqua, nata il 15/3/1921 a Castel del Rio. sidente nel 1943. Licenza. elementare. Bracciante.
Nel 1943 residente a Imola. Licenza elementare. Militò nella 28• Brigata Garibaldi "Gordini". Ri­
Casalinga. Militò nel btg Montano della Brigata conosciuta partigiana.
SAP Imola. Riconosciuta partigiana dal 10/9/44 Binazzi Pierina, nata il 29/6/1894 a Cotignola.
al 14/4/45. Militò nella 36a Brigata Garibaldi "Bianconcini".
Biagi Rina, nata il 19/9/1919 a Fontanelice. Mi­ Riconosciuta partigiana dall'8/9/43 al 21/4/1945.
litò nella 36• Brigata Garibaldi "Bianconcini". Bordini Adele (Dera), nata il 5/4/1929 a Morda­
Cadde il 14/4/1945. Riconosciuta partigiana dal no; ivi residente nel 1943. 4• elementare. Casalin­
9/9/ 1943 al 14/4/1945. ga. Militò nella Brigata SAP Imola. Riconosciuta
Bianconcini Lea, nata il 29/4/1928 a Imola; ivi re- partigiana dall'l/1/45 al 13/4/45.

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Borzatti Loredana, nata il 15/12/1924 a Mor­ Garibaldi "Gordini". Riconosciuta partigiana dal
dano. Nel 1943 residente a Imola. 4" elementa­ 10/9/43 all'l l/4/45.
re. Casalinga. Militò nel btg "Rocco Marabini" Capirossi Francesca, nata il 28/1/1894 a Firenzuo­
della Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana la. Nel 1943 residente a Palazzuolo. Colona. Militò
dall'l/6/44 al 15/4/45. nella Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana.
Brunori Alba, nata a Bubano il 16/5/1910; ivi re­ Capirossi Marcella, nata il 5/3/1925 a Piancal­
sidente. Militò nella Brigata SAP Imola. Ricono­ doli. Nel 1943 residente a Castel del Rio. 3" ele­
sciuta partigiana dal 25/7/1944 al 14/4/1945. mentare. Colona. Militò nella 36" Brigata Ga­
Brunori Tea, nata il 20/11/1919 a Imola. Nel 1943 ribaldi "Bianconcini". Riconosciuta partigiana
residente a Bubano. Casalinga. Militò nella Bri­ dall'l/4/44 al 29/9/44.
gata SAP Imola. Cadde a Medicina il 14/4/1945. Capirossi Tina, nata 1'8/3/1927 a Piancaldoli.
Riconosciuta partigiana. Militò nella 36° Brigata Garibaldi "Bianconcini"
Brunori Vittoria, nata il 20/1 1/1917 a Bubano; ivi dall'l/4/1944 al 29/9/1944.
residente nel 1943. Licenza elementare. Casalin­ Capitani Diomira, nata il 5/4/1881 a Firenzuo­
ga. Militò nel btg Pianura della Brigata SAP Imo­ la. Militò nella 36" Brigata Garibaldi "Biancon­
la. Riconosciuta partigiana dall'l/5/44 al 14/4/45. cini". Riconosciuta partigiana dall'l/1/1944 al
Buratti Elvina, nata il 13/8/1920 a Medicina. Nel 18/12/1944.
1943 residente a Imola. 4• elementare. Braccian­ Cappelli Maria, nata il 25/6/1900 a Bologna. Mi­
te. Militò nella 5• Brigata Matteotti "Bonvicini". litò nella 36" Brigata Garibaldi "Bianconcini". Ri­
Riconosciuta partigiana dal 9/10/44 alla Libera­ conosciuta partigiana dall'l/6/1944 al 17/4/1945.
zione. Capretti Fernanda, nata il 10/8/1928 a Imola; ivi
Buttazzi Gemma, nata il 19/12/1912 a Castel residente nel 1943. Licenza elementare. Casalin­
Guelfo di Bologna. Nel 1943 residente a Imola. ga. Militò nell'imolese nella Brigata SAP Imola.
2• elementare. Casalinga. Militò nel btg Pianura Riconosciuta partigiana dal 14/5/44 al 14/4/45.
della Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana Cardelli Anselma, nata il 21/4/1919 a Palazzuo­
dall'l/6/44 al 14/4/45. lo. Militò nella 36° Brigata Garibaldi "Biancon­
Campanini Luigia, nata il 16/9/1899 a Imola; cini". Riconosciuta partigiana dall'll/4/1944 al
ivi residente nel 1943. Commessa. Militò nella 10/10/1944.
36" Brigata Garibaldi "Bianconcini" e successi­ Cadetti Adria, nata il 2/11/1919 a Imola; ivi re­
vamente nella Brigata SAP Imola. Riconosciuta sidente nel 1943. Licenza elementare. Sarta. Mi­
partigiana dall'l/10/43 al 14/4/45. litò nel distaccamento Imola della 7• Brigata Ga­
Candidi Maria, nata il 23/4/1929 a Mordano. Nel ribaldi GAP "Gianni". Riconosciuta partigiana
1943 residente a Imola. Avviamento professio­ dall'l/6/44 al 14/4/45.
nale. Casalinga. Militò a Imola nel btg Pianura Carletti Antonia, Alma nata il 19/7/1 914 a Imola;
della Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Sarta.
dall'l/5/44 al 14/4/45. Militò nel distaccamento Imola della 7" Brigata
Cani Pina, nata il 24/5/1919 a Imola; ivi residente Garibaldi GAP "Gianni", fu incarcerata a Imo­
nel 1943. 3• elementare. Bracciante. Militò nell'i­ la e Bologna dal 19/2/45 al 14/4/45. Riconosciuta
molese nel btg Pianura della Brigata SAP Imola. partigiana dall'l/6/44 al 14/4/45.
Riconosciuta partigiana dal 15/6/44 al 14/4/45. Casadio Norina, nata il 24/4/1929 a Faenza. Nel
Cantini Emma, nata l'l/8/1900 a Palazzuolo. Mi­ 1943 residente a Imola. 3• elementare. Bracciante.
litò nella 36" Brigata Garibaldi "Bianconcini". Ri­ Militò nel btg Pianura della Brigata SAP I mola.
conosciuta partigiana dal 18/4/1944 al 9/10/1944. Riconosciuta partigiana dal 14/10/44 al 14/4/45.
Cantini Rosa, nata il 14/4/1908 a Palazzuolo. Cassani Iside, nata il 27/4/1926 a Imola; ivi resi­
Militò nella 36• Brigata Garibaldi "Biancon­ dente nel 1943. Licenza elementare. Militò nella
cini". Riconosciuta partigiana dal 10/9/1944 Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana dal
all'll/10/1944. 24/4/44 al 14/4/45.
Capanelli Rosa, nata il 14/9/1926 a Brisighella. Castellari Elma, nata il 22/8/1903 a Imola. Nel
Nel 1943 residente a Riolo Terme. Casalinga. Mi­ 1943 residente a Bologna. Licenza di scuola me­
litò nella Brigata SAP Imola e nella 28" Brigata dia inferiore. Impiegata. Militò nella 36" Brigata

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Garibaldi "Bianconcini" e nella 62" Brigata Ga­ distaccamento Imola della 7• Brigata Garibaldi
ribaldi "Camicie rosse". Riconosciuta partigiana GAP "Gianni". Ferita. Riconosciuta partigiana
dal 7/ 1/44 alla Liberazione. dal 9/10/43 al 14/4/45.
Cattoli Mafalda, nata il 4/5/ 1929 a Imola; ivi re­ Contoli Iolanda, nata il 13/10/1924 a Imola; ivi
sidente nel 1943. 4• elementare. Casalinga. Militò residente nel I 943. Licenza elementare. Casa­
a Imola nella Brigata SAP Imola. Riconosciuta linga. Militò nel btg Pianura della Brigata SAP
partigiana dal 27/1 1/43 al 14/4/45. Imola. Riconosciuta partigiana dall'I/5/44 al
Cavina Delia, nata 1'8/1 1/1925 a Imola; ivi resi­ 14/4/45.
dente nel 1943. Avviamento professionale. Sarta. Contoli Matilde, nata il 24/6/1913 a Imola; ivi
Militò nel btg "Rocco Marabini" della Brigata residente nel 1943. Licenza elementare. Sarta.
SAP Imola. Nell'inverno 1944-45 fu arresta­ Militò nel btg Pianura della Brigata SAP Imola.
ta dalle Brigate Nere. Riconosciuta partigiana Riconosciuta partigiana dal 29/5/44 al 14/4/45.
dall'l/8/44 al 14/4/45. Cornazzani Rita, nata il 25/11/1908 a Solarolo.
Cavina Masca, Miria, nata il 22/8/1924 in Fran­ Nel 1943 residente a Imola. Maestra elementare.
cia. Nel 1943 residente a Imola. Licenza elemen­ Militò a Imola nella 36• Brigata Garibaldi "Bian­
tare. Cassiera. Militò nel distaccamento Imola concini" e nel btg "Rocco Marabini" della Brigata
della 7" Brigata Garibaldi GAP "Gianni". Ricono­ SAP Imola. Riconosciuta partigiana dall'l/10/43
sciuta partigiana a dall'l/5/44 al 14/4/45. al 14/4/45.
Cella Cesarina, nata il 1 3/5/1904 a Loiano. Mi­ Costa Ada, nata il 16/1 1/1914 a Imola; ivi residen­
litò nella 36" Brigata Garibaldi "Bianconcini", te nel 1943. Licenza di avviamento professionale.
cadde il 28/9/1944. Riconosciuta partigiana dal Casalinga. Militò nel btg Pianura della Brigata
25/7/44 al 28/9/44. SAP Imola. Riconosciuta partigiana dall'l/5/44
Cesani Annunziata, nata il 27/8/1927 a Imola; ivi alla Liberazione.
residente nel 1943. 3" elementare. Bracciante. Mi­ Costa Aldimira, nata il 30/4/1926 a Imola; ivi re­
litò nel btg Pianura della Brigata SAP Imola. Ri­ sidente nel 1943. Licenza di avviamento profes­
conosciuta partigiana dall'l/6/44 alla Liberazione. sionale. Infermiera. Militò nel btg Pianura della
Chiarini Maria, nata il 2/12/1888 a Imola. Militò Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana dal
nella 36" Brigata Garibaldi "Bianconcini". Rico­ 30/6/44 al 14/4/45.
nosciuta partigiana dal 10/ 1 1/1943 al 14/4/1945. Cricca Andreina, nata il 27/4/1910 a Imola; ivi
Ciaranfi Bruna, nata il 15/12/1924 a Palazzuolo. residente nel 1943. 3• elementare. Infermiera.
Nel 1943 residente a Imola. Licenza di avviamen­ Staffetta partigiana, operò a Imola nel btg "Rocco
to professionale. Casalinga. Militò nella 36" Bri­ Marabini" della Brigata SAP Imola. Riconosciuta
gata Garibaldi "Bianconcini" e fu incarcerata a partigiana dall'l/10/43 al 14/4/45.
Riolo Terme dal 27/9/44 al 5/1 1/44. Riconosciuta Cricca Nella, nata il 5/3/1906 a Imola; ivi residen­
partigiana dal 10/8/44 al 14/4/45. te nel 1943. Licenza elementare. Casalinga. Insie­
Ciottoli Rosanna, nata il 28/11/1922 a Marra­ me alla sorella Andreina militò nel btg "Rocco
di. Militò nella 36" Brigata Garibaldi "Biancon­ Marabini" della Brigata SAP Imola. Riconosciuta
cini". Riconosciuta partigiana dall'll/4/1944 al partigiana dall'l l/10/43 al 14/4/45.
16/10/1944. Dalfiume Antonia, nata il 18/9/1910 a Imola; ivi
Codrigna ni Pina, nata il 24/5/1927 a Imola; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Casalinga.
residente. Sarta. Militò nel distaccamento Imola Militò nel btg Pianura della Brigata SAP Imola. Ri­
nella 7" Brigata Gariba ldi GAP "Giann i". Ricono­ conosciuta partigiana dall'l/5/44 alla Liberazione.
sciuta parti gian a dall' l/6/1 944 al 14/4/ 1945. Dall'Olio Magda, nata il 31/12/1924 a Imola;
Comast ri Celestin a, nata il 7/10/1914 a Medici­ ivi residente nel 1943. Studentessa. Militò nella
na. Militò nella 36" Brigata Garibaldi "Biancon­ Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana dal
cini ". Riconosciuta partig iana dal 12/5/1944 al 31/12/43 alla Liberazione.
14/4/19 45. Dal Monte Elide, nata il 6/9/1921 a Imola; ivi
Contava lli Stella, nata l'l/12/1 915 a Imola; ivi residente. Licenza elementare. Casalinga. Militò
residente nel 1943. Licenz a elementare. Casalin­ nella Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana
ga. Militò a Imola nella Brigata SAP Imola e nel dal 4/5/44 al 14/4/45.

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La testimonianza di Annunziata Cesani
Un pomeriggio Tea era arrivata in sella a una nessun caso e per nessu,1 motivo si dovevano fare
bicicletta ,rnova fiammante. Con la miseria che i nomi dei partigiani che si sarebbero conosciuti
imperava a casa di tutti, chi poteva averle pa­ e mai si sarebbe dovuto dare un 'informazione ai
gato quel gioiello di bicicletta? E dove andava, fascisti e ai tedesch i. Con loro bisognava sempre
dato clie la si vedeva passare avanti indietro ogni negare tutto ciò che era possibile negare. Biso­
giorno? Era chiaro che lavorava per i partigiani. gnava invece aiutare in ogni modo i combatten­
Tea si era fermata sulla via San Vitale e mi aveva ti, nascondere e proteggere i partigiani, esortare
chiamato. A bassa voce aveva detto: "Domani po­ ogni madre a far disertare i propri figli se erano
meriggio, in casa di Gigi, alla Ghina o nelfosso là militari e mandarli in montagna con i partigiani.
vicino se in casa non ci staremo tutte, ci sarà una Nessun uomo doveva più u bbidire alla cartolina
riunione di donne. Vieni?" Avevo risposto che ci precetto dei fascisti. Infine, bisognava intensifica­
sarei andata ma volevo sapere chi la mandava. re le manifestazioni di donne per imporre la fine
Con un tono che non ammetteva replica, Tea ave­ della guerra, per chiedere più pane e altri mez­
va aggiunto: "Se vuoi venire alla riunione, vieni. zi di sussistenza. In modo altrettanto semplice e
Ma non chiedere altro. Ricordati che non mi hai chiaro ci fu detto che ogni cosa fatta in favore dei
vista e che io non ti ho detto niente". Avevo segui­ partigiani comportava il rischio della vita, per­
to Tea con gli occhi e l'avevo vista fermarsi presso chéfascisti e tedeschi questo non lo perdonavano.
ogni casa, evidentemente per invitare altre donne Ognuna di noi era libera di scegliere, ma se qual­
alla riunione. Solo in due case non si era fermata: cuno avesse poi tradito, sarebbe stata colpita per­
dal cantoniere che era iscritto al partito fascista ché una cosa sola il movimento partigiano nor;
anche se solo per ragioni di lavoro e dal fattore avrebbe perdonato: la spia. Nei mesi successi,.:
dell'agrario cui appartenevano la tenuta e la stes­ a quella riunione, le donne partecipanti dimc­
sa casa dove ci saremmo riunite. Insieme a mia strarono la chiarezza della loro scelta; non vi fti
sorella Anita ero arrivata alla riunione prima una donna di Osteriola che non facesse qualco­
dell'ora stabilita. Poi diverse altre donne erano sa, che non desse il suo contributo alla lotta di
arrivate in bicicletta o a piedi, tutte con il grande liberazione. Meno che mai ve ne fu una che tradì
fazzoletto in testa e annodato sotto la gola, come o che facesse la spia. Anche le più anziane sep­
allora si usava nelle campagne dell'Emilia-Ro­ pero rendersi concretamente utili, incaricandosi
magna. Per lo più le donne arrivavano tranquille, di lavare sacchi di indumenti, di rammendare, di
come se il partecipare a una riunione clandestina stirare e di filare la lana di pecora e di capra per
fosse la cosa più normale. Qualcuna era arriva­ poi confezionare, nel duro inverno 1944/45, ben
ta facendo finta di dover raccogliere l'erba per trentadue paia di calzettoni n uovi per i partigia­
i conigli. Comunque, in un modo o in un altro, ni della 36a Brigata Garibaldi. (. . .) Entrai nell'or­
con coraggio o con paura, la quasi totalità delle ganizzazione clandestina accanto a Tea, che già
donne di Osteriola era giunta all'appuntamento. ne faceva parte e, insieme a Vermilia, Ornella,
Sicuramente delle giovani non ne mancò una. La Delina, Tilde, Vile/ma e Ines, venni scelta per
riunione fu tenuta da Fernanda e Nadia. Tra lo fare la staffetta. A parte, in certi casi, la nostra
stupore di noi ragazze, dissero di essere entrambe partecipazione diretta ad azioni di sabotaggio o
comuniste e di appartenere ai Gruppi di Difesa di attacco ai fascisti e tedeschi, il nostro compito
della Donna che avevano il compito di organiz­ principale era di mantenere i collegamenti tra la
zare l'assistenza alle forze partigiane. Cercavano 7' GAP di Bologna e il distaccamento operante
ragazze capaci di fare le staffette cioè disposte a nell'Imolese e inoltre tra la 36a Brigata Garibal­
portare ordini, armi e viveri da un posto all'altro, di dislocata sull'Appennino Tosco-Emiliano e il
dalla città alla montagna e viceversa. Le staffette distaccamento SAP della nostra zona. Quindi
non le avrebbero scelte in quella stessa riunione, portavamo ordini, armi e stampa clandestina da
ma in segreto e parlando singolarmente. La prima un luogo all'altro o accompagnavamo partigiani.
regola tassativa per tutte era quella di tacere, non Ogni mattina, di buon'ora, partivamo in due da
dire mai a nessuno ciò che una di noi faceva nel Osteriola in bicicletta e, seguendo sempre la via
movimento e ciò che le era stato chiesto difare. In San Vitale, percorrendo più di 35 chilometri, su-

22
peravamo Castenaso per raggiungere una casa SAP della pianura imolese. Serantoni, un com­
colonica che si trovava oltre la polveriera di quel pagno che come antifascista certo aveva tutte le
paese. Là trovavamo un recapito, dove consegna­ carte in regola, sotto l'aspetto umano era rustico
vamo il nostro materiale clandestino o ne riti­ e non ammetteva una parola in più. Forse erano
ravamo. All'arrivo ci ristoravano con un piatto stati il carcere fascista e le sofferenze a renderlo
di minestra di fagioli offerto da quella famiglia. cosi impenetrabile e duro. Finalmente tornavamo
Consegnato il nostro materiale o ritirato quello a casa. Per non pensare alla parca cena che ci at­
che si doveva prendere, ci si rimetteva sulla via tendeva, sempre a base di patata - col prezzemo­
del ritorno per portare il corriere a Sasso Morelli, lo, con il latte, fritte quando c'era lo strutto per
presso un altro recapito. Qui spesso incontrava­ friggerle o spolverate di zucchero - per la strada
mo Ezio Serantoni, comandante del Battaglione cantavamo.

Dal Monte Lores, nata il 14/2/1929 a Imola; ivi Dondi Luciana, nata il 25/2/1929 a Bologna; ivi
residente nel 1943. Licenza elementare. Com­ residente nel 1943. Licenza elementare. Casalin­
messa. Militò nel btg Montano della Brigata SAP ga. Militò nella 36• Brigata Garibaldi "Biancon­
Imola con funzione di staffetta e operò a Imola cini". Riconosciuta partigiana dall'l/4/44 alla
dove fu incarcerata dal 9/3 al 12/4/45. Ricono­ Liberazione.
sciuta partigiana dal 14/6/44 al 14/4/45 Dosi Rina, nata 1'1/9/1922 a Imola; ivi residen­
Dal Monte Maria, nata il 27/12/1921 a Imola; ivi te nel 1943. 4• elementare. Casalinga. Militò nel
residente nel 1943. Casalinga. Militò nella 36• btg Pianura della Brigata SAP Imola. Dal 23/2 al
Brigata Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta 16/3/45 fu incarcerata a Imola. Riconosciuta par­
partigiana dal 12/10/43 al 14/4/45. tigiana dal 4/4/44 alla Liberazione.
Dal Monte Vittorina, nata il 28/1/1922 a Imola; Dozza Rosina, Rosa, nata il 7/1/1904 a Bologna;
ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Im­ ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Casa­
piegata. Militò nel btg Pianura della Brigata SAP linga. Militò nel 1° btg "Libero" della 36• Brigata
Imola. Partigiana con il grado di sottotenente Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta partigia­
dall'l/8/44 al 14/4/45. na dall ' l l/2/44 al 22/2/45.
Dal Pozzo Loredana, nata 1' 1 1/3/1927 a Castel Fabbri Anna, nata il 13/1 1/1880 a Casola Valse­
Guelfo di Bologna. Nel 1943 residente a Morda­ nio; ivi residente nel 1943. Colona. Militò nella
no. Licenza elementare. Fornaciaia. Militò nel 36" Brigata Garibaldi "Bianconcini". Riconosciu­
btg Pianura della Brigata SAP Imola. Fu nomi­ ta partigiana dal 13/2/44 alla Liberazione.
nata nel CLN locale rappresentante dell'URI Facchini Vilelma, nata il 16/6/1927 a Imola; ivi
(Unione Ragazze Italiane). Riconosciuta parti­ residente nel 1943. Licenza elementare. Casalin­
giana dall'l /8/44 alla Liberazione. ga. Militò nel 3° btg della Brigata SAP Imola. Ri­
De Giovanni Elide, nata il 15/7/1925 a Monte­ conosciuta partigiana dal 14/5/44 al 14/4/45.
renzio; ivi residente nel 1943. Licenza elemen­ Falzoni Ida, nata il 21/10/1905 a Conselice. Nel
tare. Casalinga. Militò nella 36• Brigata Gari­ 1943 residente a Bologna. Licenza elementare.
baldi "Bianconcini". Riconosciuta partigiana Sarta. Militò nella 36• Brigata Garibaldi "Bian­
dall'l/ 1/44 al 22/2/45. concini". Riconosciuta partigiana dal 10/10/43
De Giovanni Rossana, nata il 15/12/1924 a alla Liberazione.
Monterenzio; ivi residente nel 1943. Licenza ele­ Fanti Consilia, nata il 28/1/1920 a Monterenzio;
mentare. Mugnaia. Militò nella 36• Brigata Ga­ ivi residente nel 1943. 3° elementare. Casalinga.
ribaldi "Bianconcini". Riconosciuta partigiana Militò nella 36" Brigata Garibaldi "Bianconcini".
dall'l/5/44 alla Liberazione. Ferita. Riconosciuta partigiana con il grado di
Domenichini Filomena, nata il 18/8/1928 a Mor­ sottotenente dal 17/6/44 alla Liberazione.
dano; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Fanti Emilia, nata il 14/2/1917 a Monterenzio; ivi
Casalinga. Militò nel btg Pianura della Brigata residente nel 1943. Licenza elementare. Casalinga.
SAP Imola. Riconosciuta partigiana dall'l/9/44 Militò nella 36" Brigata Garibaldi "Bianconcini".
al 14/4/45. Riconosciuta partigiana dal 10/10/43 al 14/4/45.

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La testimonianza di Gina Francini
La mattina dell'll ottobre 1944, il giorno in cui i saremo insieme". Rimasi muta. Non dissi niente.
tedeschi attaccarono il comando della 36a Brigata Entra dentro il ragazzo che era fuori di guardia e
Garibaldi, il primo a svegliarsifu Attila ed era ap­ mifa: "Chi monta di guardia? A chi tocca?" Si alza
pena l'alba. Balzò in sella al cavallo e via, verso la questo ragazzo di Imola che è poi stato il primo a
sede della sua compagnia. Ma giunse appena da­ morire dopo Attila. Con questo ragazzo si scam­
vanti alla chiesa di Santa Maria di Purocielo che biano la parola d'ordine e prende ilfucile e si mette
cadde ucciso da una scarica di mitraglia. A Ca' di in bocca alla strada che va a Purocielo e si mette di
Gostino quella raffica fu il segnale dell'allarme. Ci guardia. Era una notte piuttosto brutta. Verso le
svegliammo di soprassalto e ci accorgemmo di es­ quattro Attila si alza, si alza da terra perché non si
sere ormai circondati. Bob urlò di abbandonare la dormiva certamente nei letti e disse: "Ciao Gina".
casa e cercare scampo presso la compagnia di Tito Era un ragazzo che indubbiamente doveva appar­
a Piano di Sopra mentre un gruppo di coraggiosi, tenere ad una famiglia abbastanza signorile: aveva
tra cui lo stesso Bob, Ivo, Livio, il colonnello Saba, un bellissimo anello e portava al collo un meda­
il Vecchio, tentò di resistere per consentire alme­ glione. Un giorno gli avevo detto: "Cos'hai lì dentro
no ai medici e agli infermieri di portare in salvo di bello?" "La più bella donna del mondo." "Allora
i feriti. Al comando effettivamente eravamo tutti ci tengo proprio a vederla." Me lo dà ed effettiva­
disarmati, erano in pochi ad avere le armi perché mente c'era il ritratto di una bella donna. "E' la
ci si sentiva difesi dalle compagnie che avevamo at­ mia mamma - disse - non lo darei per tutto l'oro
torno. Tranne la parte che va verso Sant'Eufemia del mondo." Chissà come gli sarà stato strappato
che era tutta scoperta e che ci ha portato quello che dal collo. Non l'aveva più quando siamo passati
ci ha portato. Io rimasi vicino a Ivo che sparava di là. Lui parti. Appena partito, doveva aver fatto
da una .finestra laterale all'aia. Il primo a morire all'incirca duecento metri lì nella curvettina pri­
fu un ragazzo di Imola che era li, in quest'azione. ma di arrivare alla chiesa si accorse che vi erano
La sera si erano riuniti una buona parte dei coman­ dei tedeschi e allora sapendo che nella casa noi si
danti di compagnia perché la cosa non si metteva dormiva tutti sparò dei colpi. Noi si capì che era
bene dato che noi eravamo già stati attaccati su a un'arma nostra e ci mettemmo in allarme. Ci fu
Ca' di Ma/anca e l'infermeria era di sotto. Ricordo un po' di scompiglio tra noi e i contadini e ci accor­
che la discussione era abbastanza animata. Io ero in gemmo che avevamo i tedeschi a cinque sei metri
cucina e loro erano in una stanza dove mangiava­ nel cortile. Li avevamo già in casa. Quando mifeci
no, una stanza abbastanza grande. Quindi ricordo sulla porta vidi il ragazzo fare un balzo in aria poi
che il Vecchio si alzò e si alzò il Colonnello, andaro­ cadere a terra. A questo punto tra il si salvi chi può,
no sulla porta e dissero: "Ma ve ne siete accorti che la confusione, ognuno ebbe la sua storia. Ricordo
se qui ci attaccanofacciamo la morte del topo!" Gli che Gino Monti, Pasini, l'infermiere saltarono la
altri che stavano discutendo furono anche un po' finestra di dietro. Ricordo che quando mi sono
seccati di quella battuta. Ad ogni modo Ivo quella trovata difronte alla finestra sono rimasta ferma,
notte non si sentiva bene: era stato un errore quello non mi sono sentita di passare di là tanto più che
di dirgli che avevano ucciso la sua mamma, gli ave­ nella casa c'erano ancora dei partigiani. Gli ultimi
vano impiccato la sua mamma a Forlì. Dormiva e a uscire di casa, dicano ciò che vogliono, all'infuo­
si agitava nel sonno sempre di più, sempre di più e ri dei partigiani che rimasero li, fummo io e Ivo.
mi permisi di svegliarlo. Saranno state l'una e mez­ Perché si ritornò indietro per spaccare la macchina
zo, le due. E lui mi rimproverò quando lo svegliai. da scrivere, per prendere su i documenti che erano
Mi disse: "Gina, è tanto che desideravo sognare la della brigata. Quando siamo tornati fuori io, ol­
mia mamma, adesso che la sognavo, tu mi hai sve­ tre al ragazzo di Imola, vidi per terra Livio Po/etti.
gliato!". Mi sentii mortificata. E' per quello che ero Aveva gli occhi aperti e lo presi su cosi. Ivo disse:
sveglia quando cifu il cambio della guardia. E allo­ "Vieni via che è morto!" No, io non lo capivo, non
ra dissi: "Cosa ti ha detto tua mamma?" "Ho avuto volevo capire che era morto. Poi vidi gli altri distesi
una certa conversazione con lei. Non mi sembrava per terra. Poi mi viene in mente che giù nella stalla
morta, mi sembrava viva e mi ha detto: Ivo, non c'era il Baritono che aveva la broncopolmonite. In­
pensare di fare delle vendette per me. Poi fra poco somma, seguo Ivo. Li ormai tra quelli che erano per

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terra, dei nostri ce n'erano parecchi. Noi si prese
su per andare al Piano di Sopra. Apparve Bill. Ivo
cominciò a urlare: "Andate via! Ritiratevi, ci penso
io! Tanto sono ferito non potrei più salvarmi. Ci
penso io a tenerfermi i tedeschi." Si vedevano venir
su tedeschi e fascisti, non erano tutti tedeschi per­
ché parlavano l'italiano bene. Ivo scaricò tutte le
armi poi si sparò. Io caddi svenuta. A questo punto
i tedeschi andarono un poco più avanti. Là difron­
te c'era la compagnia di Amato. Quando i tedeschi
entrarono cominciarono a darmi dei calci e a per­
cuotermi con il fucile. Quello che parlava italiano
disse: "Questa è viva, non è morta!" come m'alzai
non mi resi conto d'avere delle persone attorno, an­
davo verso Ivo tanto più che sapevo che lui aveva Staffette della 36° Brigata Garibaldi "Bianconcini" con
tutti i soldi della Brigata, tutti i documenti della alcuni membri del Comando nel luglio 1944: 1 Gino
Montori, 2 Bruno Becca, 3 Anna, 4 Bruna, 5 ?, 6 Clelia, 7
Brigata, incurante di quelli che erano li. Comincia­ Consiglia, 8 Guido Gualandi, 9 Vittorina, 10 ?, 11 Silvio
rono a minacciarmi, a stuzzicarmi con le armi, a Melloni, 12 Angelina Giovannini, 13 ?, 14 Gina Francini,
chiedermi chi sei, cosa fai. Chiamano un tedesco e 15 Laura Guazza/oca, 16 Ernesto Venzi, 17 la sorella di
io gli dissi che ero una sfollata giù a Purocielo, che Gina Francini.
avevo un bambino piccolo, che ero andata a pren­
dere un po' di latte. A un dato momento chiamò un So solamente che il prete di Purocielo mi mise una
ragazzo tedesco e mi consegnarono a lui. Mentre mantella addosso. Poi mi chiuse dentro la canti­
scendevo giù i nostri ragazzi smisero di sparare per na, dentro un tinaccio. Lì ci sono stata due gior­
la pnurn di colpirmi. Ecco perché dico che c'era la ni. Sono rimasta nascosta lì. Parlando col prete gli
compagnia di Amato. Quando arrivai li, Casa di dissi di questi ragazzi che avevo visto morti, poi
Gostinu e fatta così: la casa colonica poi una specie li conosceva anche lui. Gli dissi che alla curva c'e­
di casa padronale. Quando io sono arrivata li mi ra Attila, poi c'era Livio Po/etti, poi il ragazzo di
mandarono dove avevano messo tutti i contadini e Imola. Mi tinsero una tovaglia con la fuliggine e
c'era una delle ragazze ferita a una gamba. I con­ mi fecero una sottana provvisoria, mi diedero un
tadini mi fecero segno difarfinta di non conoscerla cestino con delle uova e un po' difrutta poi il prete
perché l'a vevano fatta passare per una loro figlia. mi indirizzò a Cavina. Lì penso che vi sia ancora
Il tedesco mi sorvegliava in attesa che tornassero raduno. Infatti fu a Cavina che rintracciai il fra­
i suoi. Vennero gli aerei alleati sopra. Avevano ca­ tello del povero Ivo. Nella chiesa di Cavina c'era
pito che c'era dello scombussolamento e allora co­ l'ospedale, che poi c'erano Gnaf, Tigre, i feriti. A
minciarono a mitragliare. E fu la salvezza. Questo Cavina ebbi modo di trovare la nostra compagnia.
tedesco che mi sorvegliava era impaurito più di me, Il Moro diede a me e Medardo cinquecento lire a
aveva una gran paura. Tremava, era un ragazzino testa, poi ci mandarono a raggiungere suo padre
giovanissimo di diciassette, diciotto anni circa. Gli che era in una casa colonica e versava in cattive
feci cenno che c'era un rifugio là sotto e lo mandai condizioni a Rio Manzolo. Prima di scenderefum­
verso il fiume. Sapevo di non fare una cosa fatta mo ospitati da una famiglia alla Zattaglia. Anche
bene, ma se restavo lì senz'altro passavo alla fuci­ lì ci fu il suo dramma perché i tedeschi vennero su
lazione. Nonostante questo non mi sentivo di non e noi ci infilammo in w1 rifugio. Poi, visto che se ci
andare dal Baritono che sapevo che era nella stalla avessero trovati vi sarebbero state delle conseguen­
con lafebbre. Andai là, lo rassicurai che i contadini ze gravi per chi ci ospitava, raggiungemmo Riolo e
avevano promesso difarlo passare per lorofiglio. E' riprendemmo i collegamenti con gli altri partigia­
stata l'ultima volta che l'ho visto, però so che è ri­ ni. Per me sifece brutta anche qui a Riolo e dovetti
uscito a salvarsi. Io cominciai a spogliarmi di tutto andar via con il portaferiti e raggiunsi la casa dei
quello che avevo addosso mentre correvo verso la Nardi, la casa di Caio, li in via Cavour ho aspetta­
chiesa. Non so come vi arrivai. to l'arrivo delfronte.

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Fanti Vittorina, nata il 24/3/1922 a Monterenzio; "Bianconcini". Cadde il 28/12/1944. Riconosciu­
ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Casa­ ta partigiana dal 2/3/44 al 28/1 2/44.
linga. Militò nella 36• Brigata Garibaldi "Bian­ Fuzzi Agata, nata il 24/3/1920 a Imola; ivi resi­
concini". Riconosciuta partigiana con il grado di dente nel 1943. Diploma di avviamento professio­
sottotenente dal 17/6/44 al 22/2/45. nale. Infermiera. Militò nella Brigata SAP I mola.
Ferlini Antonia, Tina, nata il 18/1/1915 a Imo­ Riconosciuta partigiana dal 10/6/44 al 14/4/45.
la; ivi residente nel 1943. Licenza di avviamento Gaddoni Olga, nata il 5/4/1920 a Mordano; ivi
commerciale. Impiegata. Durante la lotta di li­ residente nel 1943. 4• elementare. Casalinga. Mi­
berazione militò nel btg "Rocco Marabini" della litò nel btg Pianura della Brigata SAP Imola. Ri­
Brigata SAP Imola e, successivamente, nel distac­ conosciuta partigiana dal 10/6/44 al 14/4/45.
camento imolese della 7• Brigata GAP Garibaldi Galanti Antonia, nata il 2/2/1910 a Imola; ivi re­
"Gianni". Riconosciuta partigiana dal 15/6/44 al sidente nel 1943. 3• elementare. Casalinga. Militò
14/4/45. nel btg Pianura della Brigata SAP Imola. Ricono­
Ferlini Fedora, nata il 6/9/1923 a Imola; ivi re­ sciuta partigiana dal 15/12/44 al 14/4/45.
sidente nel 1943. Licenza elementare. Casalinga. Galeati Roberta, nata il 25/1/1904 a Imola; ivi re­
Militò nella 36• Brigata Garibaldi "Bianconcini". sidente nel 1943. Licenza elementare. Casalinga.
Riconosciuta partigiana dall'l/11/43 al 14/4/45. Militò nel btg Montano della Brigata SAP I mola.
Ferlini Fernanda, nata il 2/8/1918 a Imola; ivi re­ Riconosciuta partigiana dal 14/9/44 al 14/4/45.
sidente nel 1943. Licenza elementare. Casalinga. Galeotti Giorgina, nata il 2/9/1927 a Firenzuola.
Militò nella 36• Brigata Garibaldi "Bianconcini". Nel 1943 residente a Imola. 3• elementare. Casa­
Riconosciuta partigiana con il grado di sottote­ linga. Militò nel btg Montano della Brigata SAP
nente dall'l/12/43 al 14/4/45. Imola. Riconosciuta partigiana dall' l/8/44 al
Ferlini Flavia, nata il 31/5/1920 a Imola; ivi re­ 14/4/45.
sidente nel 1943. Licenza elementare. Casalinga. Gambassi Elisa, nata il 22/10/1925 a Imola. Nel
Militò nella 36• Brigata Garibaldi "Bianconcini". 1943 residente a Riolo Terme. Colona. Militò con
Riconosciuta partigiana con il grado di sottote­ funzione di staffetta nella 36" Brigata Garibaldi
nente dal 10/1/44 al 14/4/45. "Bianconcini" e successivamente nel btg Mon­
Ferretti Caterina, nata l'l/5/1904 a Firenzuola. tano della Brigata SAP Imola. A seguito dello
Nel 1943 residente a Castel del Rio. I" elementa­ scontro avvenuto sulla via Codrignano il 5/10/44,
re. Casalinga. Militò nella 36• Brigata Garibal­ nel corso del quale un tedesco rimase ucciso, il
di "Bianconcini". Riconosciuta partigiana dal 6/10/1944, all'alba, i tedeschi effettuarono a Ca'
7/2/44 al 22/2/45. Genasia un vasto rastrellamento. Mentre si ac­
Ferri Gasperina, nata il 21/5/1910 a Castel del cingevano a salire sul fienile, un tedesco cadde
Rio. Nel 1943 residente a Monterenzio. Casa­ colpito da una raffica di mitra sparata da Marino
linga. Militò nella 36• Brigata Garibaldi "Bian­ Dalmonte e Rino Ruscello ivi nascosti. Presa la
concini". Riconosciuta partigiana dall'l/1/44 al giovane Elisa e impostole di precederli, tentaro­
22/2/45. no ancora di risalire sul fienile. Nell'incerta luce
Fossi Fedora, nata il 3/2/1923 a Imola; ivi resi­ dell'alba i due partigiani, non distinguendo la
dente nel 1943. Licenza di avviamento professio­ sua sagoma, spararono ancora colpendola in pie­
nale. Impiegata. Militò nel btg "Rocco Marabini" no e ferendo un tedesco. Vista l'impossibilità di
della Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana catturarli, i tedeschi, incendiarono il fienile e la
dal 15/1 1/44 al 14/4/45. casa, causando la loro morte. Riconosciuta parti­
Francini Gina, nata il 13/6/1921 a Borgo San giana dall'l/7/44 al 6/10/44.
Lorenzo; ivi residente nel 1943. Licenza elemen­ Gardelli Luciana, Laila, nata il 9/5/1 928 a Imo­
tare. Casalinga. Militò nella 36• Brigata Garibal­ la; ivi residente nel 1 943. Studentessa nell'istitu­
di "Bianconcini". Riconosciuta partigiana dal to magistrale. Militò nella 28• Brigata Garibaldi
10/6/44 all'l 1/4/45. "Gordini". Riconosciuta partigiana dal 1 5/5/44 al
Fraschetti Rina, nata il 20/11/1922 a Riolo Ter­ 15/4/45.
me; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Gardini Gemma, nata il 30/ 1 2/1912 a Castel
Casalinga. Militò nella 36" Brigata Garibaldi Guelfo di Bologna. Nel 1943 residente a Imola.

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Licenza elementare. Casalinga. Militò nel btg Imola. Riconosciuta partigiana dall'agosto del
Pianura della Brigata SAP Imola. Riconosciuta 1944 al 14/4/1945.
partigiana dall'l /8/44 al 14/4/45. Grandi Alfonsina, nata il 12/6/1900 a Imola; ivi
Geminiani Aldinara, nata il 17/8/1925 a Mor­ residente nel 1943. 4• elementare. Ceramista. Mi­
dano; ivi residente nel 1943. Licenza elementa­ litò nel btg Città della Brigata SAP Imola. Rico­
re. Casalinga. Militò nel btg Pianura della Bri­ nosciuta partigiana dal 4/9/44 al 14/4/45.
gata SAP Imola. Ferita. Riconosciuta partigiana Guadagnini Alda, nata il 10/11/1890 a Imola; ivi
dall' l/9/44 al 14/4/45. residente nel 1943. Casalinga. Militò nella 36•
Gherardi Liliana, nata il 5/7/1927 a Imola; ivi re­ Brigata Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta
sidente nel 1943. Licenza elementare. Commes­ partigiana dall'l l/10/43 al 14/4/45.
sa. Militò nel btg "Rocco Marabini" della Brigata Guadagnini Andreina, nata il 22/8/1911 a Imo­
SAP Imola. Riconosciuta partigiana dal 15/9/44 la; ivi residente nel 1943. 4• elementare. Casa­
al 14/4/45. linga. Militò nel btg Pianura della Brigata SAP
Gherardi Ornella, nata 1'8/4/1928 a Imola; ivi re­ Imola e nel distaccamento imolese della 7" Bri­
sidente nel 1943. 4a elementare. Casalinga. Militò gata Garibaldi GAP "Gianni". Riconosciuta
nel btg Pianura della Brigata SAP Imola. Ricono­ partigiana.
sciuta partigiana dall'l/5/44 al 14/4/45. Guadagnini Anna, nata il 30/12/1892 a Imola;
Gherardi Rina, nata 1'1/11/1929 a Imola; ivi re­ ivi residente nel 1943. Casalinga. Militò nella 36"
sidente nel 1943. Licenza elementare. Operaia. Brigata Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta
Militò nel btg Pianura della Brigata SAP Imola. partigiana dall'l l/10/43 al 14/4/45.
Riconosciuta partigiana dal 15/9/43 al 15/4/45 Guadagnini Enrica, nata il 29/9/1896 a Imola; ivi
Ghini Rosa, nata il 5/9/1913 a Fontanelice. Militò residente nel 1943. 4• elementare. Casalinga. Mi­
nella 36" Brigata Garibaldi "Bianconcini". Rico­ litò nella Brigata SAP Imola. Riconosciuta par­
nosciuta partigiana dal 5/6/44 al 10/12/44. tigiana con il grado di sottotenente dal 9/9/43 al
Giorgi Emma, nata il 15/5/1920 a Palazzuolo. 14/4/45.
Nel 1943 residente a Castel del Rio. 2 a elemen­ Guadagnini Geltrude, nata il 18/2/1896 a Imola;
tare. Casalinga. Militò nella 36a Brigata Garibal­ ivi residente nel 1943. Casalinga. Militò nella 36'
di "Bianconcini". Riconosciuta partigiana dal Brigata Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta
19/1/44 al 10/1 2/44. partigiana dal 16/11/43 al 14/4/45.
Giovannini Clelia, nata 1'11/8/1925 a Firenzuo­ Guadagnini Vittoria, Fernanda, nata l'l/3/1903 a
la; ivi residente nel 1943. Militò nella 36a Brigata Imola; ivi residente nel 1943. Licenza elementare.
Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta partigia­ Casalinga. Moglie di Roberto Gherardi, iniziò la
na dal 2/1/44 al 3/1 1 /44. sua militanza politica negli anni della più dura
Giovannini Giuliana, nata il 2/1 1/1927 a Firen­ repressione fascista. Amica di Prima Vespignani,
zuola. Nel 1943 residente a Castel del Rio. Ope­ nell'ottobre 1929 aderì al PCI. Assieme a questa,
raia. Militò nella 36a Brigata Garibaldi "Bian­ ad Anna Maranini, Giovanna Zanarini, nono­
concini". Riconosciuta partigiana dall'l/1/44 stante il loro «analfabetismo» politico e la «scar­
all '11/12/44. sità» numerica, fondò la prima cellula femminile
Golinelli Oriella, Michela, nata il 27/5/1924 a comunista imolese. Contro l'ondata di arresti e
Imola; ivi residente nel 1943. Licenza elementa­ condanne dei comunisti e socialisti imolesi, or­
re. Casalinga. Militò nel btg Città della Brigata ganizzò 1'8 marzo 1930 con Prima Vespignani la
SAP Imola. Riconosciuta partigiana dal 16/6/44 manifestazione delle donne che al grido di «pane
al 14/4/45. e lavoro» denunciarono alle autorità cittadine le
Gollini Adele, nata il 18/3/1925 a Imola; ivi resi­ condizioni di fame e di miseria in cui versava la
dente nel 1943. Licenza di avviamento professio­ popolazione. I funerali di Enea Fantini, morto
nale. Bracciante. Militò nella Brigata SAP Imola per le violenze subite nel carcere di Castelfranco
e operò nell'imolese. Riconosciuta partigiana dal Emilia, del 12/4/31 divennero occasione per una
14/5/44 al 14/4/45. manifestazione antifascista. Il 12/4/32, in occa­
Gordini Gemma, nata il 30/12/1912 a Castel sione dell'anniversario della morte di Fantini,
Guelfo. Militò nel btg Pianura della Brigata SAP con Giovanna Zanarini affisse sugli alberi lungo

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presidio medico della Brigata diretto dal prof.
Romeo Giordano. Dopo la battaglia di S. Ma­
ria di Purocielo, mentre il grosso della Briga­
ta si apprestava a varcare il fronte, insieme con
i dott. Renato Moretti e Ferruccio Terzi rimase
ad assistere i feriti gravi nascosti nella canonica
di Cavina. Durante il rastrellamento, i tedeschi
scoperta l'infermeria, fecero ricoverare i feriti in­
sieme con i medici e gli infermieri nell'ospedale
di Brisighella. Dopo alcuni giorni, i fascisti, fatta
irruzione nell'ospedale, li prelevarono per ignota
destinazione. Mentre i feriti assieme ai due medi­
ci vennero fucilati a Bologna, fu prima incarce­
Da sinistra a destra: Giovanna Zanarini, Vittoria rata a Castel d'Aiano e successivamente internata
Guadagnini "Fernanda", Giovanni Postonia, Prima a Fossoli, dove venne fucilata il 23/1 1/1944. Rico­
Vespignani e suo marito G11stavo Morini in una foto nosciuta partigiana dall'll/4/44 al 23/11/44.
ricordo scattata al 11. 3 di via Galvani, dove nel 1928
Guerra Oliana, nata il 10/5/1927 a Imola. Nel 1943
avvenne la riunione di cel/11la.
residente a Bologna. Licenza elementare. Telefoni­
sta. Militò nella Brigata SAP Imola. Riconosciuta
la via Emilia volantini recanti le fotografie di Ca­ partigiana dall'l/4/44 alla Liberazione.
milla Ravera e Umberto Terracini denuncianti le Guidi Anselmina, Nina, nata il 23/1/1924 a Zola
precarie condizioni di salute dei detenuti politici. Predosa. Nel 1943 residente a Bologna. Licen7.a
I volantini rimasero affissi tutto il giorno perché la elementare. Sarta. Militò nella 36° Brigata Gari­
polizia ritenne che fossero fotografie dei corridori baldi "Bianconcini". Fece parte del servizio infer­
del Giro d'Italia. L'l/5/32 con Prima Vespignani, mieristico della Brigata. Riconosciuta partigiana
mescolandosi fra i fedeli che partecipavano alla dall'l/9/44 al 22/2/45.
processione della Madonna del Piratello, diffuse Landi Maria, nata il 6/1/1916 a Imola; ivi resi­
volantini antifascisti. Tramite rimesse di danaro dente nel 1943. Licenza elementare. Casalinga.
del marito emigrato all'estero, fece pervenire al Militò nella Brigata SAP Imola. Riconosciuta
Soccorso rosso gli aiuti economici di compagni e partigiana dall'l/5/44 al 14/4/45.
di antifascisti fuoriusciti. Nel maggio 1934, rag­ Landini Fiorita, nata 1'1 1/5/1925 a Imola; ivi re­
giunto il marito in Unione Sovietica, si diplomò sidente nel 1943. Licenza elementare. Operaia.
dattilografa e, come tale, lavorò prima alla Scuola Militò nel btg "Rocco Marabini" della Brigata
leninista internazionale e poi a Radio Italia. Fu SAP Imola. Riconosciuta partigiana dal 2/4/44 al
delegata al 1 ° Congresso internazionale femmini­ 14/4/45.
le dove conobbe Dolores Ibarruri. Nel 1942 chiese Landini Ida, nata il 9/1/1904 a Imola; ivi residente
e ottenne di ritornare in Italia. Rientrata a Imola nel 1943. 4° elementare. Sarta. Militò nel btg Pia­
poco dopo venne arrestata per 28 giorni. Assolta nura della Brigata SAP Imola. Riconosciuta parti­
dalla Commissione provinciale, fu invitata a non giana dall'l/6/44 al 14/4/45.
interessarsi di politica. Dopo 1'8/9/43 partecipò Lanzoni Domenica, Laura, nata il 24/5/1924 a
alla formazione dei Gruppi di difesa della donna. Imola; ivi residente nel 1943. Licenza elementare.
Nominata dirigente provinciale, si trasferì a Bo­ Bracciante. Militò nel btg Pianura della Brigata
logna estendendo la sua attività in tutta la provin­ SAP Imola. Riconosciuta partigiana dall'l/5/44
cia. Militò nella '73 Brigata Garibaldi GAP "Gian­ al 14/4/45.
ni" e nel CUMER. Riconosciuta partigiana con il Lasi Leda, nata il 25/5/1923 a Palazzuolo; ivi re­
grado di sottotenente dall'l/4/44 alla Liberazione. sidente nel 1943. Casalinga. Militò nella 36• Bri­
Guazzaloca Laura, nata il 28/1/1920 a Bologna; gata Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta par­
ivi residente nel 1943. Diploma di istituto ma­ tigiana dal 14/1/44 al 17/10/44.
gistrale. Maestra elementare. Militò nella 36• Lazzerini Adele, Delia, Edera, nata il 26/6/1928
Brigata Garibaldi "Bianconcini ". Fece parte del a Firenzuola; ivi residente nel 1943. Militò nella

28
36• Brigata Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta tramite il trenino della SAF (Società Anonima
partigiana dall' l /8/44 alla Liberazione. Ferroviaria) provvide a inviare la stampa clande­
Lelli Teresa, nata il 9/9/1886 a Palazzuolo. Nel stina nella valle del Santerno. Entrò nei Gruppi
1943 residente a Casola Valsenio. Colona. Militò di difesa della donna. Insieme con Nella Baronci­
nella 36• Brigata Garibaldi "Bianconcini". Rico­ ni s'impegnò nel lavoro politico nella campagna
nosciuta partigiana dal 3/4/44 al 14/1 2/44. imolese. Riconosciuta partigiana dal 4/10/43 al
Lepretti Emma, nata il 16/8/1911 a Imola; ivi re­ 14/4/45.
sidente nel 1943. Bracciante. Militò nella 36• Bri­ Manaresi Luigia, Lucia, nata il 19/5/1892 a Imo­
gata Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta par­ la. Nel 1943 residente a Bologna. 3• elementare.
tigiana dal 3/1/44 al 14/4/45. Infermiera presso l'ospedale provinciale Roncati.
Liparesi Giuseppina, nata il 15/3/1905 a Imola; Militò nella 7" Brigata Garibaldi GAP "Gianni".
ivi residente nel 1943. Casalinga. Militò nella 28" Riconosciuta partigiana dall'l/10/43 alla Libera­
Brigata Garibaldi "Gordini". Riconosciuta parti­ zione.
giana dall '1/6/44 al 13/4/45. Manaresi Virginia, Gina, nata il 26/1 1/1924
Lolli Maria, nata il 3/9/1925 a Fontanelice; ivi a Imola; ivi residente nel 1943. Impiegata alla
residente nel 1943. Licenza elementare. Operaia. Caproni. Iscritta al PCI. Fece parte dei GDD di
Militò nella 36• Brigata Garibaldi "Bianconcini" Imola e fondò la sezione comunale dell'UDI. In­
e operò a Monte Battaglia. Riconosciuta partigia­ sieme con altri curò la pubblicazione di Vent'a n­
na dal 10/6/44 al 14/4/45. ni. Fu addetta sia alla distribuzione della stampa
Lombardi Ida, nata il 9/10/1895 a Palazzuolo; ivi clandestina, sia ai collegamenti con il movimen­
residente nel 1943. Casalinga. Militò nella 36• to resistenziale di Castel San Pietro Terme, Ozza­
Brigata Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta no Emilia, Castenaso, Sesto Imolese e Osteriola.
partigiana dal 7/12/43 al 10/10/44. Partecipò anche ad azioni di guerriglia. Staffet­
Loreti Luigia, Gigina, nata il 15/4/1913 a Imola; ta personale di Domenico Rivalta, fu in stretto
ivi residente nel 1943. Licenza elementare. In­ collegamento con lui fino al 29/11/44, giorno del
fermiera. Dal maggio 1944 tramite Antonietta suo arresto. Pur avendo la possibilità di darsi alla
Cadetti entrò nei Gruppi di difesa della donna. latitanza, preferì farsi catturare insieme con otto
Militò nel distaccamento imolese della 7' Brigata compagni «perché avevo scelto la mia strada e
Garibaldi GAP "Gianni". Fu arrestata una pri­ dovevo essere responsabile di quello che facevo
ma volta nel settembre 1944 e tradotta nel car­ senza mettere a repentaglio la vita di mio padre».
cere della Rocca. Arrestata per la seconda volta Rinchiusa nella Rocca, subì estenuanti interro­
il 14/2/45 mentre bussava a casa Cadetti, base gatori e maltrattamenti. Venne poi trasferita nel
partigiana, fu tradotta nel carcere della Rocca. carcere di San Giovanni in Monte e successiva­
Trasferita a Bologna insieme con altri trenta par­ mente nel campo di concentramento di Bolzano
tigiani, tra cui Wladimiro Gollini, venne inter­ dove lavorò nell'officina installata nella galleria.
rogata dalle SS tedesche. Fu scarcerata il giorno Qui conobbe alcuni operai ferraresi che nell'a­
della liberazione di Bologna. Riconosciuta parti­ prile 1945 l'aiutarono ad evadere e a raggiungere
giana dall' 1/6/44 alla Liberazione. il movimento partigiano operante in Val di Non.
Loreti Teresa, nata il 21/6/1924 a Imola; ivi resi­ «Con la divisa di partigiano» su cui era appun­
dente nel 1943. Licenza di avviamento professio­ tato il triangolo rosso di prigioniera politica e 8
nale. Impiegata nella ferrovia del Santerno. Mi­ stellette, una per ogni compagno arrestato, dei
litò nel btg "Rocco Marabini" della Brigata SAP quali «solo tre fecero ritorno>>, rientrò a Imola il
Imola. La sua attività nella lotta di liberazione 15/5/45. Riconosciuta partigiana nel btg Monta­
si legò strettamente a quella di Walter Tampieri no della Brigata SAP Imola dal 15/6/44 alla Libe­
con il quale si fidanzò quando, entrambi iscritti razione.
all'Azione cattolica, frequentavano l'oratorio di Manzoni Graziella, Ve11usta, nata il 10/8/191 1 a
S. Giovanni. Entrata nel movimento resistenzia­ Imola; ivi residente nel 1943. 3• elementare. Ca­
le, divenne la dattilografa de La Comune, il pe­ salinga. Moglie di Giulio Gardelli, militò nel btg
riodico clandestino del PCI il cui primo nume­ Montano della Brigata SAP Imola. Riconosciuta
ro fu edito l'l/1/44. Insieme con Gino Cervellati partigiana dall'l/6/44 al 14/4/45.

29
Manzoni Ines, nata il 15/5/1923 a Imola; ivi re­ Maurizzi Maria, nata il 30/5/1915 a Monterenzio;
sidente nel 1943. Licenza elementare. Casalinga. ivi residente nel 1943. 2 a elementare. Casalinga.
Militò nel btg Pianura della Brigata SAP Imola. Militò nella 36• Brigata Garibaldi "Bianconcini"
Riconosciuta partigiana dal 30/6/44 al 14/4/45. e operò sull'Appennino emiliano-romagnolo. Ri­
Marabini Giorgina, nata il 1/12/1925 a Imola. conosciuta partigiana dall'l/1/44 alla Liberazio­
Nel 1943 residente a Bologna. Licenza elementa­ ne.
re. Casalinga. Militò nel btg "Ruscello" del distac­ Mazzini Maria, nata il 25/7/ 1920 a Mordano; ivi
camento imolese della 7" Brigata Garibaldi GAP residente nel 1943. Licenza elementare. Casalin­
"Gianni". Riconosciuta partigiana dall'l/5/44 al ga. Militò nel btg "Rocco Marabini" della Brigata
14/4/45. SAP Imola. Riconosciuta partigiana dall'8/5/44
Maranini Anna, nata 1'11/9/1912 a Imola; ivi re­ al 14/4/45.
sidente nel 1943. Licenza elementare. Telefonista. Mazzini Santa, Tina, nata il 26/9/1918 a Morda­
Iscritta al PCI dal 1929, fece parte della prima no; ivi residente nel 1943. 4• elementare. Casalin­
cellula femminile imolese. Durante la lotta di ga. Militò nel btg "Rocco Marabini" della Brigata
liberazione divenne staffetta del btg Montano SAP Imola. Riconosciuta partigiana dal 10/6/44
della Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana al 1 2/4/45.
dall' l/6/44 al 14/4/45. Mazzolani Natalia, Italia, nata il 18/12/1923 a
Marocchi Anna, Marianna, nata il 13/3/1923 Imola; ivi residente nel 1943. 3• elementare. Ca­
a Imola. Nel 1943 residente a Bologna. Licenza salinga. Militò nel btg Pianura della Brigata SAP
elementare. Infermiera. Militò nella Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana dall'l/10/43 al
Imola. Riconosciuta partigiana dall'l/2/44 al 14/4/45.
14/4/45. Mazzolani Pia, nata il 27/2/1917 a Mordano; ivi
Marocchi Antonia, nata il 28/4/1924 a Imola; residente nel 1943. Licenza elementare. Casa­
ivi residente nel 1943. Licenza di avviamento linga. Militò nel btg Pianura della Brigata SA
professionale. Casalinga. Militò nel btg Pianura Imola. Riconosciuta partigiana dall'l/5/44 alla
della Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana Liberazione.
dall'8/6/44 al 14/4/45. Medri Lidia, nata il 6/5/1914 a Imola; ivi resi­
Martignani Vilma, nata il 22/9/1923 a Imola; ivi dente nel 1943. Licenza elementare. Casalinga.
residente nel 1943. Licenza elementare. Casalin­ Militò nel btg Pianura della Brigata SAP Imola.
ga. Militò nel btg Pianura della Brigata SAP Imo­ Riconosciuta partigiana dall'l/5/44 al 14/4/45.
la. Riconosciuta partigiana dall'l/7/44 al 14/4/45. Medri Maria, nata il 4/9/1908 a Imola; ivi resi­
Marzocchi Gabriella, Lella, nata il 24/2/1927 a dente nel 1943. Licenza elementare. Operaia.
Imola; ivi residente nel 1943. Studentessa. Militò Moglie di Aldo Afflitti, si prodigò insieme con
nel distaccamento imolese della 7a Brigata Ga­ tutti i familiari nell'aiuto sia ai partigiani che a lle
ribaldi GAP "Gianni". Riconosciuta partigiana famiglie imolesi sfollate nella zona di Osteriola.
dall'l/1/44 al 14/4/45. Militò nella Brigata SAP Imola. Riconosciuta
Masi Carolina, Lina, nata il 19/2/1920 a Grana­ partigiana dal 15/5/44 al 14/4/45.
rolo Emilia. Nel 1943 residente a Bologna. Licen­ Medri Novella, nata il 15/4/1927 a Imola; ivi re­
za elementare. Casalinga. Militò nella 363 Brigata sidente nel 1943. Licenza elementare. Braccian­
Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta partigia­ te. La casa paterna fu messa a disposizione del
na dal 15/10/43 alla Liberazione. movimento partigiano e delle fam iglie imolesi
Masi Giuseppina, nata il 15/12/1891 a Firenzuo­ sfollate nella zona di Osteriola. Nel luglio 1 944
la. Militò nella 36" Brigata Garibaldi "Biancon­ presso la loro casa di via Larga ebbe luogo la ri­
cini". Riconosciuta partigiana dall'l/1/1944 al unione del comitato del PCI di Imola alla quale
1'11/1 1/1944. parteciparono Ezio Serantoni e Giacomo Masi.
Maurizzi Ada, nata il 26/9/1921 a Monterenzio. Entrò a far parte dei GDD e il 14/9/44 partecipò
Nel 1943 residente a Bologna. Licenza elementa­ allo sciopero generale. Nel febbraio 1945 riuscì a
re. Parrucchiera. Militò nella 36" Brigata Gari­ smascherare due spie fasciste infiltratesi nel mo­
baldi "Bianconcini". Riconosciuta partigiana dal vimento resistenziale. Riconosciuta partigiana
4/10/43 alla Liberazione. dal 14/5/44 al 14/4/45.

30
La testimonianza di Nella Monducci
Un giorno del marzo 1944, Nella Baroncini - di­ ubriachi di notte per le strade e che allora smette­
rigente dei Gruppi di Difesa della donna - ci chia­ vamo il turno di notte. Avevo preso tutte le carte
ma e ci dice: "Guardate che c'è uno sciopero in e le sbattevo sotto il naso del prefetto. Allora lui
giro. Bisogna che voi organizziate tutto là dentro ci promise tutto quello che volevamo e disse che
alla Cogne e che cerchiate di fare fermare le mac­ avrebbe dato disposizione perché noi, del turno
chine". Io chiesi il perché di quello sciopero. Le di notte, non fossimo perquisite. Noi pensavamo:
dissi: "Se pretendiamo dalle donne che facciano "Così almeno potremo attaccare i manifesti in
lo sciopero, dobbiamo essere in grado di spiega­ pace". Essere perquisite, per noi voleva dire essere
re il perché". E Nella Baroncini mi rispose: "Deve arrestate perché, addosso, della stampa clande­
venire il prefetto a visitare i reparti. Voi dovete stina ne avevamo sempre. Da quel momento non
organizzarvi in modo da fermarlo". Ne parlai con fummo più molestate e dentro alla borsa non ci
Chiara: "Tu, dentro al nostro reparto, chi conosci guardò più nessun fascista. Poi ci fu da preparare
delle nostre?" e c'erano Fiorita e Bice. Ci trovam­ la manifestazione del 29 aprile. Noi dei Gruppi di
mo noi quattro e dicemmo: "Chi ci va a fermare Difesa della Donna, chiudemmo tutta la Cogne,
il prefetto?" E Bice disse: "Me a i tegn a béda, voi poi andammo a tirare fuori tutte le donne della
fate quello che dovetefare" e le altre decisero che ci Ceramica, della Caproni, tutte le donne dallefab­
sarei dovuta andare io. Roberto, il nostro capo, ci briche. Alla Ceramica non ci volevanofar entrare
chiese: "Ragazoli, siv pronti?" "Noi siamo pronte e dicemmo che avremmo buttato giù i cancelli.
a tutto, sempre". "Badate che c'è da rischiare" "E I cancelli furono aperti, le ceramiste uscirono e
noi non ci tiriamo indietro". Noi facevamo parte andammo in piazza tutte assieme. Purtroppo,
dell'OPC/2 e questo è molto importante perché lo durante la manifestazione i fascisti assassinaro­
sciopern è partito da noi. Cominciammo a girare no due compagne. La Zanotti cadde ai miei pie­
la notf'e per l'officina a dire agli uomini: "Badate di, mentre ci buttavamo ad afferrare la lancia
che qu,w do noi facciamo lo sciopero, anche voi dell'acqua dalle mani dei fascisti. Per protesta
dovete farlo" e loro "Se volete che anche noi fac­ contro l'eccidio, intensificammo la preparazio­
ciamo sciopero, venite a fermarci le macchine". ne dello sciopero del 1 ° Maggio. Io e Chiara non
Avevamo già avvisato anche gli altri reparti. Alla montammo nemmeno perché facevamo il turno
mattina arriva il prefetto e io cambio macchina: di notte. Eravamo io, Chiara e tutte le donne degli
Chiara va vicino alla parete e io vado vicino al altri reparti; c'era anche Teresa che era stata pre­
corridoio. Avevo detto che il segnale per lo scio­ parata bene per la buona riuscita dello sciopero.
pero era quando io fermavo la macchina e veni­ Nei giorni prima ci eravamo organizzate in modo
vo fuori. Quando fu il momento, ci furono delle che, mentre noi distribuivamo la stampa, le altre
donne che fermarono le macchine e di quelle no. facevano anche la nostra produzione. Il 1 ° Mag­
Allora io feci il giro e le fermai tutte. Ci furono gio su ogni macchina della Cogne c'erano i mani­
delle donne che mi promisero le botte e io dissi: festini. Ricordo qualche parola: "Operai, lottate
"Ricordatevi che se voi rimettete in moto la mac­ contro l'oppressore. Il materiale che fate serve per
china, noi vi cacciamo dentro le macchine". Ap­ fare uccidere i vostri fratelli". E si è fatto questo
pena il prefetto entrò, io mifeci fuori: "Permettete famoso 1 ° Maggio e non si è lavorato e siamo state
una parola?" dissi e vennero fuori anche Liliana noi donne che siamo andate a fermare le macchi­
e Luisona e un'altra di cui non ricordo il nome. ne. E vennero dentro i militi della guardia nazio­
Ci scattarono una fotografia che conservo ancora. nale repubblicana e le SS e ci puntarono t11tte con
Davanti al prefetto, al direttore e a tutto il seguito il mitra e volevano farci lavorare a tutti i costi. E
io attaccai a parlare: ero l'unica che aveva il ma­ noi restammo tutte là ferme. Io ero a sedere s11l/a
rito prigioniero e un fratello in Germania e di lì macchina e non mi spostavo, con un mitra ap­
presi lo spunto per dire che avevamo deciso di non poggiato alla schiena perché, secondo loro, io ero
lavorare più perché non ci sentivamo sicure per la la capa che dirigeva tutto. Per me era meno peri­
strada, che non volevamo dei pattugliamenti per­ coloso che per le altre, mettermi in mostra, perché
ché noi dovevamo lavorare per vivere e non per avendo il marito prigioniero, avevo tutti i diritti
farci tastare dai fascisti e dalle SS che giravano per protestare.

31
Meucci Giacomina, nata il 21/7/1923 a Palazzuo­ manifestazione del 29/4/44. Coordinò il gruppo
lo; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Ca­ delle donne durante la manifestazione indetta
salinga. Militò nella 36• Brigata Garibaldi "Bian­ alla Cogne per festeggiare il 1 ° maggio 1944. In
concini". Riconosciuta partigiana dal 17/5/44 qualità di staffetta di Nella Baroncini mantenne
all'l l/10/44. i collegamenti con Cleto Cavina, Gino Cervella­
Michelini Anna, Bologna, nata il 29/3/1926 a Bo­ ti, Domenico Rivalta, Ezio Serantoni, Prima Ve­
logna; ivi residente nel 1943. Telefonista. Militò spignani. Smascherò, in casa di Lea Bianconcini,
nella 36• Brigata Garibaldi "Bianconcini". Rico­ durante una perquisizione dei nazifascisti nel
nosciuta partigiana dal 4/5/44 al 22/2/45. marzo 1945, la spia Chieti. Riconosciuta parti­
Michinelli Orfea, nata il 9/10/1929 a Mordano; giana dal 9/9/43 al 14/4/45.
ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Colo­ Mongardi Chiara, nata il 2 1/2/1905 a Palazzuolo;
na. Militò nel btg Pianura della Brigata SAP Imo­ ivi residente nel 1943. 3• elementare. Casalinga.
la. Riconosciuta partigiana dall'l/8/44 al 14/4/45. Militò nella 36• Brigata Garibaldi "Bianconcini".
Milani Celestina Maria, nata il 18/2/1921 a Fi­ Riconosciuta partigiana dal 15/2/44 al 14/ 10/44.
renze; ivi residente nel 1943. Militò nella 36• Bri­ Mongardi D omenica, Pempa, nata il 24/3/1915 a
gata Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta par­ Riolo Terme; ivi residente nel 1943. Militò nella
tigiana dall'l/1/44 al 30/12/44. Brigata SAP Imola e nella 28• Brigata Garibaldi
Minardi Elisa, nata il 23/3/1884 a Imola; ivi resi­ "Gordini". Riconosciuta partigiana dal 4/4/44
dente nel 1943. 3• elementare. Casalinga. Militò all'll/4/45.
nel btg Pianura della Brigata SAP Imola. Ricono­ Mongardi Maria, Marion, nata il 1 2/9/1902 a
sciuta partigiana dal 15/5/44 al 14/4/45. Conselice. Nel 1943 residente a Imola. Mondi­
Minganti Sara, nata il 20/10/1920 a Imola; ivi re­ na e poi fornaia. Moglie di Giulio Gardelli. Alle
sidente nel 1943. 4• elementare. Casalinga. Militò giovani mondine di Osteriola, durante il pesante
nel btg Pianura della Brigata SAP Imola. Ricono­ lavoro in risaia, impartì le prime lezioni sull'an­
sciuta partigiana dal 15/8/44 al 14/4/45. tifascismo e sulla lotta di classe, narrando le per­
Minoccheri Giovanna, Stella, nata il 28/2/1924 a secuzioni subite dalla sua famiglia, dai braccianti
Borgo Tossignano; ivi residente nel 1943. 3• ele­ e mezzadri di Osteriola. Prese parte attiva alla
mentare. Casalinga. Militò nella 36• Brigata Ga­ lotta di liberazione, militando nella 28• Brigata
ribaldi "Bianconcini". Riconosciuta partigiana Garibaldi "Gordini". Riconosciuta partigiana.
dall'8/6/44 al 10/11/44. Montanari Emilia, nata il 21/5/1921 a Imola; ivi
Mirri Rosanna, Iside, nata il 19/1/1919 a Morda­ residente nel 1943. Diploma magistrale. Inse­
no. Nel 1943 residente a Imola. Levatrice. Militò gnante. Militò nella Brigata SAP Imola e operò
nel btg Pianura della Brigata SAP I mola. Fece par­ a Imola. Riconosciuta partigiana dall'l/7/44 al
te del CLN di Bubano in rappresentanza dell 'UDI. 14/4/45.
Riconosciuta partigiana dal 25/7/44 al 21/4/45. Montanari Erminia, Vermiglia, nata il 22/8/1925
Monducci Nella, Renata, nata il 28/8/1917 a a Imola; ivi residente nel 1943. 4• elementare. Sti­
Imola; ivi residente nel 1943. Licenza elementare. ratrice. Militò nel btg Pianura della Brigata SAP
Operaia. Militò nel btg "Rocco Marabini" della Imola. Incarcerata nel febbraio 1945, per la dela­
Brigata SAP Imola. Operaia alla Cogne, nell'au­ zione di due spie infiltratesi nel movimento par­
tunno 1943 tramite Chiara Bacchi entrò nel mo­ tigiano, venne rilasciata poco dopo. Riconosciuta
vimento resistenziale. Incominciò ad affiggere partigiana dal 30/6/44 al 14/4/45.
manifesti e ad ospitare nella sua casa i giovani di Monti Valda, nata il 4/2/1915 a Massa Lombar­
Imola, Sesto Imolese, Mordano e Massa Lombar­ da. Nel 1943 residente a Imola. Casalinga. M ilitò
da renitenti alla leva. Entrò poi in contatto con nella Brigata SAP Ravenna. Riconosciuta parti­
il comitato di fabbrica responsabile dell'attività giana dal 9/9/43 al 12/4/45.
clandestina. Durante una riunione a S. Prospero Morara Laura, nata il 9/4/ 1921 a Palmanova in
conobbe Nella Baroncini di cui divenne staffetta provincia di Udine. Nel 1943 residente ad Imola.
personale. Fu tra le organizzatrici dello sciope­ Diploma di istituto magistrale. Insegnante. Mili­
ro di due ore indetto alla Cogne per il 10/9/43. tò nel btg Montano della Brigata SAP I mola. Ri­
Entrata nei GDD, fu tra le organizzatrici della conosciuta partigiana dal 1 5/6/44 al 14/4/45.

32
Morini Livia, Camillina, nata il 18/7/1923 a Imo­ tenersi pronte; nel pomeriggio del 14/4/45 Imola
la; ivi residente nel 1943. Diploma di abilitazione fu liberata. Riconosciuta partigiana nel btg Città
magistrale. Impiegata. Iscritta al PCI nel 1944. della Brigata SAP Imola dal 25/9/44 al 14/4/45.
Cresciuta in una famiglia socialista, la sua forma­ Naldoni Elide, nata il 7/12/1923 a Palazzuolo;
zione politica fu il risultato di incontri e di amici­ ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Ca­
zie con gli esponenti dell'antifascismo imolese. Le salinga. Militò nella 36• Brigata Garibaldi "Bian­
sue lacune storico-filosofiche furono colmate da­ concini". Riconosciuta partigiana dal 12/1/44 al
gli amici di famiglia che le prestarono libri e gior­ 18/7/44.
nali clandestini. Raffaele Baroni le fece leggere Naldoni Evelina, nata il 30/8/1898 a Palazzuolo;
l'intera collezione di Paris soir che riceveva clan­ ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Casa­
destinamente. Nel 1941, conseguita l'abilitazione linga. Militò nella 36• Brigata Garibaldi "Bian­
magistrale, fu assunta presso l'Ufficio annonario concini". Riconosciuta partigiana dal 14/2/44 al
del Comune di Imola, impiego che dovette lascia­ 20/10/44.
re nel dicembre 1943 per essersi rifiutata di aderi­ Nannini Clara, nata il 2/10/1919 a Marradi; ivi re­
re alla RSI. Per consapevole scelta fin dall'inizio sidente nel 1943. Diploma magistrale. Insegnante.
aderì agli ideali della Resistenza anche se la sua Militò nella 36a Brigata Garibaldi "Bianconcini ".
piena attività nel movimento resistenziale imole­ Riconosciuta partigiana dal 10/4/44 al 19/10/44.
se iniziò nel maggio 1944 quando, sfollata presso Nannoni Fernanda, nata il 6/4/1926 a Loiano.
in nonni paterni, conobbe Nella Baroncini con la Nel 1943 residente a Imola. 3• elementare. Mez­
quale iniziò una stretta collaborazione. Entrata zadra. Militò nel btg Montano della Brigata SAP
nei GDD, incominciò a viaggiare insieme con la Imola. Il 5/1/45 venne rastrellata dai tedeschi, su
Baroncini per tutta la zona della bassa Imolese or­ delazione, a Ca' Orsano. Trasportata a Codrigna­
ganizzando e sollecitando la partecipazione delle no, fu poi rinchiusa nella Rocca di Imola e infine
donne alle manifestazioni antifasciste. Nell'estate in San Giovanni in Monte. Deportata, venne li­
1944, mentre con il padre era addetta alla distri­ berata nel maggio 1945. Riconosciuta partigiana
buzione della stampa clandestina, iniziò anche a dal 15/8/44 al 14/4/45.
collaborare con il CLN imolese come dattilografa. Noferini Giovanna, nata il 27/9/1925 a Firenzuo­
Nel settembre 1944 la sua attività s'intensificò af­ la. Nel 1943 residente a Imola. Mezzadra. Militò
fiancando Gianfranco Giovannini nella redazio­ nella 36• Brigata Garibaldi "Bianconcini". Rico­
ne della stampa clandestina. Nell'autunno 1944, nosciuta partigiana dal 2/2/44 al 12/11/44.
rientrata defi nitivamente a Imola, dopo l'arresto Noferini Pierina, nata il 20/5/1923 a Imola; ivi
di Walter Tampieri, l'intera attrezzatura tipogra­ residente nel 1943. Licenza elementare. Sarta. Il
fica fu distrutta; la sede redazionale venne trasfe­ 29/9/44 venne chiamata d'urgenza dai medici
rita da via Garibaldi a via Mameli, in una casa dell'ospedale dove era stata ricoverata la madre
"piena di sfollati", vicina alla sede della Brigate Maria Zanotti che, ferita dai fascisti durante la
Nere. Su richiesta di Ezio Serantoni assunse l'im­ manifestazione delle donne, morì subito per le
pegno di compilare e riprodurre i notiziari milita­ gravi lesioni. Per provvedere al mantenimento
ri e i bollettini del CLN. Entrata definitivamente dei fratelli, si adattò a svolgere qualsiasi lavoro:
in clandestinità, tramite la zia Prima Vespignani dalla spigolatura alla raccolta della legna e, no­
mantenne i collegamenti con l'esterno. Nel mar­ nostante le umiliazioni, non si piegò ai soprusi.
zo 1945 i controlli dei fascisti s'intensificarono; la Ospitò nella sua casa Ezio Serantoni e due prigio­
sede di via Mameli venne perquisita per ricercare nieri russi. Su delazione, la casa venne perquisita
i partigiani. Camillina, avvertita con tempesti­ per cercare una radio clandestina che riuscì per
vità, distrusse tutto il materiale e, dopo aver oc­ tempo a nascondere. Per la sua attività di staffetta
cultato la macchina da scrivere, scese dal granaio contrasse la tbc polmonare. Riconosciuta parti­
e insieme con Enrica Guadagnini assistette alla giana dal 10/7/44 al 14/4/45.
perquisizione e alla razzia delle vettovaglie. Nella Oriani Chiara, nata il 18/5/1890 a Palazzuolo;
notte si trasferì di nuovo nella casa di via Gari­ ivi residente nel 1943. 3" elementare. Casalinga.
baldi, semidistrutta. Passato il gelido marzo 1945, Militò nella 36a Brigata Garibaldi "Bianconcini".
il 13/4/45 Nella Baroncini comunicò l'ordine di Riconosciuta partigiana dal 6/9/44 al 14/10/44.

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La testimonianza di Livia Morini
Nella primavera 1944: a firma del capo della pro­ vevo andare a consegnare un grosso plico a Nella
vincia di Bologna, Dino Fantozzi, viene emanata che si trovava in una base nei dintorni di Rubano.
una serie di regolamenti sull'uso della bicicletta: Quando giungemmo, Nella non c'era. La vedem­
"(...) è vietato agli uomini in età superiore ai 16 mo giungere, qualche tempo dopo, a corsa pazza
anni l'uso della bicicletta senza una speciale au­ attraverso i campi, seguita da due uomini. Mi but­
torizzazione, in tutto il territorio della Provincia tò un pacco sul manubrio della bicicletta e urlò:
(...) chi per ragioni di lavoro deve spostarsi con la 'J\ndate via subito! Questi compagni sono scappa­
bicicletta per le vie del centro, dovrà portare la bi­ ti dalle carceri di Rubano!". I due proseguirono la
cicletta a mano con le ruote sgonfie o con la catena corsa per i campi in direzione di Sasso Morelli. Io
staccata dalla moltiplica e dal rocchetto (...)". Ifa­ e mio padre, giunti all'altezza della Volta, ci im­
scisti riemersi nella RSIfondata da Mussolini il 25 battemmo in un tedesco che ci intimò l'alt. Quella
novembre 1943 temono gli uomini in bicicletta. Le volta dissi mentalmente addio alla mia bicicletta
donne no, quelle possono circolare senza permesso, e non solamente a quella! Ma il tedesco si limitò a
non sono pericolose. Per la staffetta, la bicicletta è chiedere informazioni: aveva perduto la strada per
un indispensabile strumento di lavoro: presto però colpa dei cartelli segnalatori ai quali i guardiali­
cominciano a scarseggiare i copertoni e il veicolo nee, ogni notte, cambiavano continuamente posto,
a due ruote diviene anche preda ambita dei tede­ poi si incamminò, a piedi, verso Imola. "Non saprà
schi. Così le staffette si spostano per le loro missio­ andare in bicicletta" dissi con la voce che trema­
ni su biciclette arrugginite, con i cerchioni vuoti o va. Tentavo di scherzare, ma avevo le gambe molli.
con le gomme piene. Nell'estate di quel 1944 Nella Nell'a utunno Nella mi mandò un messaggio per
Baroncini, durante i suoi spostamenti nella Bas­ chiedermi di tornare definitivamente a Imola così,
sa, sifermava a risposarsi nella casa dei miei non­ una mattina salii sulla mia bicicletta e giunsi, sen­
ni materni, al decimo chilometro sulla via Selice za inconvenienti, davanti al posto di blocco che era
dov'ero sfollata con i miei genitori. Si fermava un situato davanti allo stabilimento Cogne. Due tede­
po'per riprenderefiato, mangiava qualcosa. Mi di­ schi controllavano le persone che uscivano di città.
ceva: "Tu che hai frequentato una scuola fascista, Io, che provenivo dal senso contrario, misi un piede
racconta la tua esperienza. Parla di te, di quello a terra e mi asciugai la fronte. Chissà per quale
che pensi. Abbiamo bisogno della voce dei giova­ motivo, i due tedeschi si misero a ridere e mifecero
ni''. Come nome di battaglia mi suggerì Camillina segno di passare. Fu così che sulla mia bicicletta
e così firmai alcuni articoli dei quali non ho mai fiammante e intatta, entrai in città. Cominciava il
conosciuto la sorte. Poi Nella risaliva sul suo vei­ fredcfo: nella stanza nella quale lavoravamo, si ge­
colo antidiluviano per ricomparire il giorno dopo. lava. L'unica fonte di calore proveniva da un gatto
Qualche volta venivo a Imola con lei; io sulla mia - Musghi - che tenevo sulle ginocchia mentre scri­
bicicletta nuova fiammante provvista di camere vevo a macchina. Franco, che lavorava al ciclostile,
d'aria e di copertoni nuovissimi e lei sul suo due ogni tanto diceva: "E' il mio turno di stare caldo".
ruote sgangheratissimo e cigolante. "Te la porte­ Prendeva il gatto e se lo acciambellava attorno al
ranno via una volta o l'altra" mi diceva. "Pazienza collo. Nel novembre 1944 la Brigate Nere inflisse
- ridevo - vorrà dire che mi darai un passaggio un grave colpo all'attività della stampa. Venne ar­
sulla tua". Durante il percorso mi raccontava della restato Walter Tampieri con addosso il materiale
sua vita al carcere e al confino; mi parlava delle re­ ormai pronto de La Comune. Teresa, Rosa, Maria
gole e degli accorgimenti dell'attività clandestina. furono costrette ad abbandonare l'attività. Il ciclo ­
Nella casa vuota di via Garibaldi era stata creata stile di via Garibaldi sparì. Mucchi di carta e ma­
una grossa base per la stampa, con un ciclostile sul tricifurono distrutti. Gli arresti si intensificarono.
quale Franco "tirava" le copie dalle matrici che io Abbandonammo la base di via Garibaldi che era
battevo a macchina. Era un lavoro interessante, stata semidistrutta dallo scoppio di una granata e
mi piaceva. Un giorno, in compagnia di mio padre ci trasferimmo in via Mameli, in una casa piena
che, avendo riesumato il suo vecchio mestiere di di sfollati, nella quale ci sentivamo più sicuri. Era­
barbiere, era stato fornito di un regolare permesso vamo vicini a Natale, ancora un Natale di guerra
di circolazione timbrato dal comando tedesco, do- e di dolore. Fu proprio allora che Nella Baroncini

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e Prima Vespignani mi dissero: "C'è rimasta una dammo a dormire. A mezzanotte fummo sveglia­
sola macchina da scrivere. Ti senti di assumerti tu ti da un fracasso infernale: spari, rumore di vetri
la responsabilità della stampa?" "Si': risposi senza rotti... "Sono i tedeschi che fanno festa n disse una
esitare. Anche se il lavoro stava diventando estre­ voce per rassicurare i bambini. Tra le macerie delle
mamente serio e pericoloso. Si viveva, allora, nelle case si alzavano le note tristi del canto di Liii Mar­
cantine rischiarate dalla luce dei fumogeni - cosi lene, voci alte, voci basse, richiami... o forse erano
chiamavamo i lumicini alimentati dai liquidi più singhiozzi? Oforse erano preghiere.
impensati. In quel momento usavamo dello smac­
chiatore per alimentare lo stoppino e al mattino ci
svegliavamo con le narici tutte nere. In un angolo
della cantina avevamofatto un piccolo presepe con
le nostre vecchie statuine di terracotta. Non ricordo
cosa si mangiasse quella sera di Natale; eravamo
tutti riuniti: nonni, figli, nipoti e questo ci bastava
per il momento. Ricordo però che a un certo punto
venne la sorpresa: in tavola comparvero contempo­
raneamente una candela bianca e il dolce! Fette di
zucca cotte nel forno della stufa, cosparse di zuc­
chero scuro e di pinoli: il dolce dell'ultimo Natale
di guerra! Poi Giorgio che era il più piccino, così
roseo e biondo, recitò la poesia fra gli applausi e si
addormentò beato fra le braccia di sua madre. Io Primi anni Novanta, Livia Marini consegna la tessera
lessi a voce alta qualche pagina della "Madre" di Anpi ad honorem a Mauro Billi, fratello di Leo,
Gorki poi la nonna spense la candela bianca e an- caduto nella Resistenza.

Passerini Ada, nata il 7/1/1922 a Imola; ivi resi­ nosciuta partigiana dall'l/10/44 al 14/4/45.
dente nel 1 943. Bracciante. Militò nella 28• Briga­ Peppi Edna, nata il 18/12/1909 a Imola; ivi resi­
ta Garibaldi "Gordini". Riconosciuta partigiana dente nel 1943. Licenza elementare. Sarta. Militò
dal 5/5/44 alla Liberazione. nella 36• Brigata Garibaldi "Bianconcini". Rico­
Patuel li Elisa, Lisa, nata il 5/10/1927 a Imola; ivi nosciuta partigiana con il grado di sottotenente
residente nel 1943. Licenza di avviamento pro­ dal 29/12/43 al 14/4/45.
fessionale. Casalinga. Militò nel btg "Rocco Ma­ Piancastelli Reolina, nata l'l/1 1/1927 a Palaz­
rabini" della Brigata SAP Imola. Riconosciuta zuolo; ivi residente nel 1943. Licenza elementa­
partigiana dal 1 5/7/44 al 14/4/45. re. Casalinga. Militò nella 36• Brigata Garibal­
Pederzoli Aurelia, nata il 6/10/1912 a Borgo Tos­ di "Bianconcini". Riconosciuta partigiana dal
signano. Nel 1943 residente a Imola. Licenza 15/5/44 al 14/10/44.
elementare. Casalinga. Militò nella 28• Brigata Pieri Giovanna, nata il 7/6/1911 a Palazzuolo. Nel
Garibaldi "Gordini". Riconosciuta partigiana dal 1943 residente a Casola Valsenio. Militò nella 36•
27/2/44 alla Liberazione. Brigata Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta
Pelliconi Anna, nata il 2/4/1927 a Pianoro. Con­ partigiana dal 6/6/44 all'll/1 1/44.
tadina. Militò nel btg Montano della Brigata SAP Pirazzini Antonia, Tona, nata il 26/2/1925 a Imo­
Imola. Riconosciuta partigiana. la; ivi residente nel 1943. Diploma di avviamento
Pelliconi Nella, nata il 20/7/1913 a Imola; ivi resi­ professionale. Casalinga. Militò nel btg "Rocco
dente nel 1943. 3• elementare. Operaia. Militò nel Marabini" della Brigata SAP Imola. Fece parte
btg Pianura della Brigata SAP Imola. Riconosciu­ dei GDD. Il 29/4/44, in occasione della manifesta­
ta partigiana dall'l/5/44 al 14/4/45. zione organizzata dalle donne, Nella Baroncini le
Pelliconi Rina, nata il 17/5/1916 a Imola; ivi re­ affidò il suo primo incarico importante. Insieme
sidente nel 1 943. Diploma di scuola media. Assi­ con la Cadetti si recò alla fabbrica della Cerami­
stente sanitaria. Militò nel distaccamento imole­ ca per sollecitare la partecipazione delle operaie
se della 7" Brigata Garibaldi GAP "Gianni". Rico- alla manifestazione, ma i dirigenti acconsentiro-

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no ad inviare solo una rappresentanza. Divenuta di Imola del 24/5/44. Condotta nel c arcere del­
staffetta di Renzo Ravaglia, ebbe l'ingrato com­ la Rocca per un'ora venne interrogata per farle
pito di informare Teresa Loreti dell'arresto di confessare il nascondiglio del marito e del figlio
Walter Tampieri e mentre percorreva la via Selice Ferruccio, per strapparle i nomi dei capi della
riuscì ad informarne anche Nerio Cavina evitan­ resistenza imolese. Agli interrogatori i mprovvi­
dogli così la cattura. Riconosciuta partigiana dal si, avvenuti anche di notte, si alternarono gli in­
30/4/44 al 14/4/45. sulti e le minacce, la privazione del cibo, le per­
Pirazzoli Anita, Libera, nata il 24/6/1923 a cosse. Durante l'ora d'aria fu oggetto di tiro al
Imola; ivi residente nel 1943. Licenza di avvia­ bersaglio da parte dei fascisti. "Non svenni solo
mento professionale. Infermiera. Militò nella perché ero seduta per terra". Nonostante tutte le
Brigata SAP Imola. Staffetta di Ezio Serantoni. angherie e intimidazioni, non cedette, non ri­
Ebbe inoltre l'incarico di preparare le riunioni velò un nome. "Non fu cosa facile resistere alle
di Nella Baroncini per le donne residenti nella loro insidie, alle loro minacce e non so se fu per
zona. Le venne affidato l'incarico di assistere i la loro incapacità a interrogam i o se fu la m ia
partigiani feriti. Si occupò di Novello Grandi capacità a resistere alle loro torture che riuscii a
ferito a un braccio il 28 agosto 1944. Dopo avere tirarmi fuori dal pericolo". Liberata dopo mesi,
ottenuto dal dottor Agostino Mongardi i medi­ riprese la sua attività di collaborazione con il
cinali, data la gravità della ferita, chiese al prof. movimento resistenziale. Riconosciuta parti­
Sandrini di ricoverare Grandi nell'ospedale per giana nel distaccamento imolese della 7° Brigata
le cure adeguate, il quale in cambio le chiese di Garibaldi GAP "Gianni" dal 9/9/43 al 14/4/45.
prestare la sua opera al Pronto soccorso. In ac­ Piviani Silvana, nata il 20/7/1926 a Imola; ivi
cordo con Serantoni, oltre al suo lavoro di staf­ residente nel 1943. Diploma di avviamento pro­
fetta, incominciò a lavorare presso l'ospedale. fessionale. Impiegata. Militò nel btg Città del­
Durante il ricovero di Mafalda Casadio, mo­ la Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana
glie di Nicola Andalò, intervenne prontamente dall'l/4/44 al 14/4/45.
portandole via per tempo il cappotto pieno di Poppini Oriella, nata il 1 3/1/1929 a Imola; ivi re­
stampa clandestina. Riconosciuta partigiana sidente nel 1943. Licenza elementare. Casalinga.
dal 30/7/44 al 14/4/45. Militò nel btg Pianura della Brigata SAP Imola.
Pirazzoli Jole, nata il 13/12/1915 a Firenzuola. Riconosciuta partigiana dal 29/11/43 al 14/4/45.
Militò nella 36° Brigata Garibaldi "Bianconcini". Pratella Elena, nata il 21/5/1928 a Imola; ivi re­
Riconosciuta partigiana da] 25/4/44 al 30/9/44. sidente nel 1943. Licenza elementare. Impiegata.
Pirazzoli Laura, nata l'l 1/11/1904 a Imola; ivi Militò nella 28° Brigata Garibaldi "Gordini" . Ri­
residente nel 1943. 3 ° elementare. Commercian­ conosciuta partigiana dal 5/2/44 al 15/4/45.
te. Moglie di Claudio Montevecchi ne condivise Prati Caterina, nata il 21/3/1917 a Bologna; ivi
l'attività politica sia negli anni della dittatura residente nel 1943. 4° ginnasio. Impiegata. Militò
fascista sia durante la lotta di liberazione. II suo nella 36° Brigata Garibaldi "Bianconcini". Ferita.
negozio per la vendita e la riparazione di ap­ Riconosciuta partigiana dall'l/7/44 al 30/10/44.
parecchiature radio, divenne sede per riunioni Fratini Clara, nata il 23/8/1923 a Riolo Terme; ivi
dei gruppi clandestini operanti a Porta dei Ser­ residente nel 1943. Studentessa. Militò nella 36°
vi, alla Cogne, alla Cooperativa muratori; cen­ Brigata Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta
tro di raccolta e di distribuzione della stampa partigiana dal 10/4/44 al 22/2/45.
clandestina, di viveri e indumenti destinati al Frontini Esterina, nata il 20/5/1898 a Firenzuo­
movimento partigiano e, sul finire del 1943, fu la. Militò nella 36° Brigata Garibaldi "Biancon­
anche punto di transito e nascondiglio dei gio­ cini". Riconosciuta partigiana dal 2/2/1944 al
vani diretti in montagna. Prese in consegna gli 2/12/1944.
articoli da stampare su La Comune che proprio Quattrosoldi Elvira, nata il 26/8/1910 a Imola;
nel suo negozio ebbe la prima sede redaziona­ ivi residente nel 1943. 3 ° elementare. Casalinga.
le. "Gli aguzzini della Rocca mirarono giusto Durante la lotta di liberazione militò nel btg Pia­
nell'effettuare il mio arresto" avvenuto nella nura della Brigata SAP Imola. Riconosciuta par­
sua abitazione dopo il bombardamento aereo tigiana dall'l/12/43 al 14/4/45.

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Raccagni Domenica, nata il 10/ 1/1918 a Imola; sidente nel 1943. 4a elementare. Casalinga. Mili­
ivi residente nel 1943. Militò nella Brigata SAP tò nel btg Pianura della Brigata SAP Imola. Fu
Imola. Riconosciuta partigiana dall' 1/5/44 al incarcerata a Imola e in S. Giovanni in Mon­
14/4/45. te dal 18/3 al 18/4/45. Riconosciuta partigiana
Raffuzzi Clementina, nata il 7/5/1909 a Imola; ivi dall'l/6/44 al 14/4/ 45.
residente nel 1943. 3• elementare. Casalinga. Du­ Ronchi Laura, nata il 28/12/1920 a Imola; ivi resi­
rante la lotta di liberazione militò nella Brigata dente nel 1943. Diploma magistrale. Insegnante.
SAP I mola. Riconosciuta partigiana dal 30/5/44 al Militò nel distaccamento imolese della 7• Brigata
14/4/45. Garibaldi GAP "Gianni". Riconosciuta partigia­
Rambaldi Ida, nata il 2/11/1924 a Imola; ivi resi­ na dall'l/8/44 al 14/4/45.
dente nel 1943. 4• elementare. Bracciante. Militò Ronchi Maria, nata il 26/9/1920 a Monterenzio;
nella Brigata SAP Imola. Fu rinchiusa in carcere ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Militò
a Sesto I molese nel novembre 1944. Riconosciuta nella 36a Brigata Garibaldi "Bianconcini". Rico­
partigiana dal 16/6/44 al 14/4/45. nosciuta partigiana dall'l/1/44 alla Liberazione.
Rambaldi Pasqua, nata il 25/2/1920 a Monteren­ Rondelli Adelfa, nata il 16/1/1912 a Bentivoglio.
zio; ivi residente nel 1943. 4" elementare. Casalin­ Nel 1943 residente a Bologna. Licenza elementare.
ga. Militò nella 36° Brigata Garibaldi "Bianconci­ Casalinga. Militò nella 36• Brigata Garibaldi "Bian­
ni ". Riconosciuta partigiana dall'l/1/44 alla Libe­ concini". Fu fra le dirigenti del GDD nell'Imolese.
razione. Il marito Alessandro Bianconcini cadde nella Re­
Ramenghi Aurora, nata 1'11/1 1/1910 a Imola; ivi sistenza. Riconosciuta partigiana dall'l/10/43 alla
residente nel 1943. Licenza elementare. Infermie­ Liberazione. È stata insignita di Croce di guerra.
ra all'ospedale psichiatrico. Militò nel btg Città Ropa Rina, nata l'l 1/7/1906 a Imola; ivi residente
della Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana nel 1943. Operaia. Militò nella Brigata SAP Imo­
dall'l/5/44 al 14/4/45. la. Riconosciuta partigiana dal 15/1/44 al 14/4/45.
Raspanti Maria, nata il 6/7/1929 a Postumia in Ju­ Ruggi Antonietta, nata il 15/1 1/1915 a Imola.
goslavia. Nel 1943 residente a Imola. Studentessa. Nel 1943 residente a Bologna. Licenza elementa­
Militò nella 62° Brigata Garibaldi "Camicie rosse". re. Casalinga. Militò nel distaccamento imolese
Riconosciuta partigiana dall'l/7/44 alla Liberazio­ della 7" Brigata Garibaldi GAP "Gianni". Ricono­
ne. sciuta partigiana dall'l/5/44 al 14/4/45.
Ravanelli Salva, Carmen, nata il 29/12/1927 a Imo­ Ruscello Linda, Anna, nata 1'11/3/1923 a Imola;
la. Nel 1943 residente a Conselice. Licenza elemen­ ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Casa­
tare. Operaia. Militò nella 28" �rigata Garibaldi linga. Militò nel btg Montano della Brigata SAP
"Gordini ". Riconosciuta partigiana dall'll/11/44 Imola e nel distaccamento imolese della 7" Bri­
al 15/4/45. gata Garibaldi GAP "Gianni". Venne incarcerata
Ricciardelli Caterina, Rina, nata il 10/4/1903 con il padre e la madre dal 24/3 al 27/3/45. Rico­
a Imola. Nel 1 943 residente a Bologna. Licenza nosciuta partigiana dall'l/3/44 al 14/4/45.
elementare. Sarta. Fece parte in Romagna della Salvatori Angela, nata il 28/5/1926 a Bologna.
Brigata "Corbari". Successivamente militò nella Nel 1943 residente a Roma. Militò nella 36• Bri­
66" Brigata Garibaldi "Jacchia". Fu incarcerata gata Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta par­
a Imola per 2 giorni. Riconosciuta partigiana tigiana dall'l/10/43 al 30/10/44.
dall'l/10/43 alla Liberazione. Salvatori Clementina, nata il 29/9/1910 a Casal­
Righini Pia, nata il 6/6/1871 a Firenzuola. Militò fiumanese. Nel 1943 residente a Castel del Rio.
nella 36" Brigata Garibaldi "Bianconcini". Rico­ Analfabeta. Mezzadra. Nella notte tra il 27 e il
nosciuta partigiana dall'l/1/44 al 12/12/44. 28/9/44 si trovava nella casa colonica che la sua
Rivola Decima, nata il 2/2/1927 a Casola Valse­ famiglia abitava a Ca' di Guzzo in località Bel­
nio. Nel 1943 residente a I mola. 3" elementare. vedere, con il padre, la madre, i fratelli Augusto,
Domestica. Militò nel btg Montano della Brigata Cherubina, Primo e Vincenzo e il marito Ma­
SAP Imola. Riconosciuta partigiana dal 18/6/44 rio Ferretti. Unitamente ai familiari e ad altre
al 15/4/45. famiglie sfollate, che avevano trovato ospitalità
Rocca A rgenta, nata il 7/2/1921 a Imola; ivi re- nella sua abitazione, si rifugiò nella stalla, quan-

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do paracadutisti e SS tedesche circondarono la Simonetti Silvana, nata il 24/6/1921 a Firenzuola.
casa, dopo avervi sorpreso un ingente gruppo di Nel 1943 residente a Livorno. Militò nel btg "Li­
partigiani della 36• Brigata Garibaldi "Biancon­ bero" della 36• Brigata Garibaldi "Bianconcini".
cini". La mattina del 28 settembre 1944 - dopo Riconosciuta partigiana dall'll/5/44 al 27/10/44.
la sortita dei partigiani - fu catturata dai tede­ Sportelli Rosa, nata il 19/12/1912 a Imola; ivi re­
schi e allineata con i familiari e i componenti sidente nel 1943. Sfollata alla Tomba di Ghiando­
delle altre famiglie contro il muro esterno del­ lino, venne a contatto con i partigiani operanti
la casa. Dopo essere rimasta molte ore sotto la nel btg Montano della Brigata SAP Imola. No­
minaccia delle armi, fu rilasciata. Riconosciuta nostante la stretta sorveglianza tedesca, riuscì a
partigiana. svolgere il suo compito di staffetta senza destare
Sandrini Rina, nata il 7/2/1921 a Castel del Rio. sospetti. Incappata in un rastrellamento tedesco,
Nel 1943 residente a Riolo Terme. Casalinga. Mi­ fuggì e avvertì i compagni della retata in corso
litò nel btg Montano della Brigata SAP Imola. Ri­ che si concluse con il massacro di Ca' Genasia.
conosciuta partigiana dal 6/6/44 al 7/2/45. Dopo il proclama di Alexander del 13/1 1/44 che
Sangiorgi Laura, nata il 29/9/1922 a Imola; ivi re­ segnò anche la smobilitazione invernale del btg
sidente nel 1943. Diploma magistrale. Insegnan­ Montano, rientrò a Imola e si rifugiò nella chie­
te. Militò nel btg Pianura della Brigata SAP Imo­ sa del Carmine presso don Giulio Minardi. I l
la. Riconosciuta partigiana nel distaccamento 14/3/45 recatasi presso il comando delle Brigate
imolese della 7" Brigata Garibaldi GAP "Gianni" Nere per informarsi su un ragazzo rastrellato, fu
dall'l/10/44 al 14/4/45. ricevuta dal comandante in persona a cui decli­
Sangiorgi Silvana, Vanna, nata il 16/2/1926 a nò le sue generalità. Venne immediatamente a r­
Imola; ivi residente nel 1943. Licenza di avvia­ restata e tradotta alla Rocca di Imola dove fu sot­
mento professionale. Impiegata. Militò nel di­ toposta a pesanti interrogatori. Venne rilascic:.ta
staccamento imolese della 7" Brigata Garibaldi poco prima della liberazione di Imola. Ricono­
GAP "Gianni" e nella Brigata SAP Imola. Rico­ sciuta partigiana.
nosciuta partigiana dal 15/8/44 al 14/4/45. Suzzi Argentina, nata il 26/10/1919 a Imola; ivi
Santi Adriana, nata il 4/9/1929 a Firenzuola. Mi­ residente nel 1943. Licenza di avviamento pro­
litò nella 36• Brigata Garibaldi "Bianconcini". Ri­ fessionale. Casalinga. Militò nel btg Pianura del­
conosciuta partigiana dal 16/2/44 al 19/12/44. la Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana
Severi Giuseppina, nata il 26/10/1921 a Imola; ivi dall'l/5/44 al 14/4/45.
residente nel 1943. 2• avviamento professionale. Tacconi Rosa, Rosina, nata il 3/3/1890 a Riolo Ter­
Magliaia. Militò nel btg "Rocco Marabini" della me; ivi residente nel 1943. Casalinga. Madre di Ivo
Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana dal Mazzanti venne prelevata dalle Brigate Nere che
15/7/44 al 14/4/45. si erano recate alla sua casa per catturare il figlio.
Sgallari Liliana, nata il 25/1/1923 a Bologna. Mi­ Tradotta nel carcere di Forlì, dopo essere stata
litò nella 36• Brigata Garibaldi "Bianconcini". Ri­ maltrattata e torturata, venne fucilata il 5/9/1944.
conosciuta partigiana dall'l/10/1943 al 21/4/1945. Riconosciuta partigiana nella 36• Brigata Garibal­
Sgubbi Laura, nata 1'1/9/1924 a Imola; ivi resi­ di "Bianconcini" dall'l/4/44 al 5/9/44.
dente nel 1943. Studentessa. Militò nel btg "Roc­ Tagliaferri Teresa, nata il 10/3/1909 a Casola
co Marabini" della Brigata SAP Imola. Ricono­ Valsenio; ivi residente nel 1943. Colona. Militò
sciuta partigiana dall'l/8/44 al 14/4/45. nella 36 ° Brigata Garibaldi "Bianconcini". Rico­
Silvestrini Ivonne, nata il 2/10/1927 a Bologna; nosciuta partigiana dal 20/3/44 al 2/10/44.
ivi residente nel 1943. 3• elementare. Casalinga. Tampieri Celsa, nata il 18/2/1896 ad Imola; ivi
Militò nella 36• Brigata Garibaldi "Bianconcini". residente nel 1943. 3• elementare. Casalinga. Mi­
Riconosciuta partigiana dal 10/6/44 al 22/2/45. litò nel btg Pianura della Brigata SAP Imola. Ri­
Silvestrini Marisa, nata il 7/4/1929 a Bologna; conosciuta partigiana dal 10/5/44 al 14/4/45.
ivi residente nel 1943. Licenza elementare. Sarta. Tampieri Giacomina, nata il 9/12/1918 a Imola; ivi
Militò nella 36• Brigata Garibaldi "Bianconcini ". residente nel 1943. Diploma magistrale. Maestra.
Venne incarcerata a Firenze dal 5/10 al 28/10/44. Militò nel btg Pianura della Brigata SAP Imola.
Riconosciuta partigiana dal 18/6/44 al 22/2/45. Riconosciuta partigiana dall'l l/5/44 al 14/4/45.

38
Testa Melania, nata il 27/6/1905 a Lugo. Nel 1943 Vannini Orsola, nata il 2/11/1880 a Firenzuola;
residente ad Imola. 3" elementare. Casalinga. Mi­ ivi residente nel 1943. Militò nella 36• Brigata
litò nel btg "Rocco Marabini" della Brigata SAP Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta partigia­
Imola. Riconosciuta partigiana dall'l/6/44 al na dal 10/2/44 al 3/12/44.
14/4/45. Venturini Linda, nata il 2/2/1919 a Mordano.
Tondini Laura, nata il 5/4/1913 a Fontanelice. Militò nel btg Pianura della Brigata SAP Imola.
Militò nella 36" Brigata Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta partigiana dall'agosto del 1944 al
Riconosciuta partigiana dall'8/9/44 al 22/2/45. 14/4/1945.
Tonini Rosa, nata il 5/2/1925 a Imola; ivi resi­ Venturini Livia, nata il 25/1/1913 a Massa Lom­
dente nel 1943. Istituto tecnico per ragionieri. barda. Nel 1943 residente a Imola. Licenza ele­
Casalinga. Militò nel btg "Rocco Marabini" della mentare. Casalinga. Sull'esempio dei due fratelli
Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana dal maggiori, Amilcare e Gino, aderì al movimento
15/8/44 al 14/4/45. di liberazione nei giorni immediatamente suc­
Tosi Ores, nata i l 24/9/1925 a Imola; ivi residente cessivi all'occupazione nazista. Svolse l'attività di
nel 1943. 4• elementare. Casalinga. Militò nel btg staffetta nei primi gruppi gappisti imolesi. Du­
Pianura della Brigata SAP Imola. Riconosciuta rante la manifestazione di protesta organizzata
partigiana dall'l/5/44 al 14/4/45. dai GDD a Imola il 29/4/44, nella piazza anti­
Tozzoli Valeda, nata il 27/8/1912 a Imola; ivi re­ stante il Palazzo comunale, venne ferita da arma
sidente nel 1943. Licenza elementare. Infermiera. da fuoco alla colonna vertebrale, a seguito della
Militò nel btg Città della Brigata SAP Imola. Ri­ sparatoria ad altezza d'uomo aperta dai fascisti,
conosciuta partigiana dall'l/5/44 al 15/4/45. che provocò la morte immediata di Maria Za­
Trombetti Ettorina, nata il 20/1/1925 a Imola; notti. Ricoverata in ospedale, dopo una degenza
ivi residente nel 1943. Licenza elementare. In­ dolorosissima, morì il 13/6/1944. Riconosciuta
fermiera. Militò nella btg Pianura della Brigata partigiana nel btg "Ruscello" della 7• Brigata Ga­
SAP Imola. Riconosciuta partigiana dall'l/6/44 ribaldi GAP "Gianni", dall'8/9/43 al 13/6/44.
al 14/4/45. Venturini Teresa, nata il 2/2/1919 a Imola. Nel
Tronconi Ida, nata il 24/10/1916 a Palazzuolo. 1943 residente a Mordano. 4• elementare. Par­
Nel 1943 residente a Casola Valsenio. Militò nella rucchiera. Militò nel btg Pianura della Brigata
36" Brigata Garibaldi "Bianconcini". Riconosciu­ SAP Imola. Riconosciuta partigiana dall'l/8/44
ta partigiana dal 16/2/44 al 18/1 2/44. al 14/4/45.
Turrini Aurelia, nata il 19/9/1925 a Casalfiuma­ Vespignani Laura, nata il 25/6/1921 a Imola; ivi
nese. Nel 1943 residente a Imola. Licenza elemen­ residente nel 1943. Licenza elementare. Casalin­
tare. Casalinga. Militò nel btg "Rocco Marabini" ga. Fu membro del CUMER. Riconosciuta parti­
della Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana giana dall'l/10/43 alla Liberazione.
dal 10/9/44 al 14/4/45. Vespignani Prima, Nadia, nata il 23/12/1909 a
Turrini Elma, nata il 6/1/1924 a Borgo Tossigna­ Imola; ivi residente nel 1943. Licenza elementa­
no. Nel 1943 residente a Imola. Licenza elemen­ re. Casalinga. Iscritta al PCI dal 1929, fece par­
tare. Sarta. M ilitò nel btg Montano della Brigata te della cellula femminile imolese che fu attiva
SAP Imola. Riconosciuta partigiana dall'l/6/44 durante tutti gli anni della dittatura fascista. Dal
al 14/4/45. novembre 1943 fu tramite per i collegamenti fra
Turrini Maria, nata il 29/1/1925 a Imola; ivi re­ i primi gruppi partigiani armati. Collaborò alla
sidente nel 1943. Diploma di istituto tecnico. formazione dei GDD nella città di residenza ed
Impiegata. M ilitò nel btg "Rocco Marabini" del­ in vari altri comuni del bolognese. Fu tra le ani­
la Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana matrici della manifestazione delle donne svoltasi
dall'l/8/44 al 14/4/45. il 29/9/44 a Imola, durante la quale morirono Ma­
Utili Elsa, nata il 12/1 1/191 1 a Imola; ivi residente ria Zanotti e Livia Venturini. Dall'ottobre 1944 si
nel 1943. 2" professionale. Casalinga. Militò nel­ occupò della diffusione della stampa clandestina
la 36" Brigata Garibaldi "Bianconcini". Ricono­ nell'imolese. Militò nel btg "Rocco Marabini"
sciuta partigiana con il grado di sottotenente dal della Brigata SAP Imola. Riconosciuta partigiana
12/3/44 al 14/4/45. con il grado di sottotenente dal 10/9/43 al 14/4/45.

39
Violetta Clementina, Tina, nata il 15/7/1922 a
Imola; ivi residente nel 1943. Licenza elementa­
re. Casalinga. Militò nel distaccamento imolese
della 7" Brigata Garibaldi GAP "Gianni". Ricono­
sciuta partigiana dal 15/9/44 al 14/4/45.
Visani Flora, nata il 29/12/1921 a Firenzuola; ivi
residente nel 1943. Militò nella 36° Brigata Gari­
baldi "Bianconcini". Riconosciuta partigiana dal
10/4/44 al 19/10/44.
Volta Lidia, nata il 7/10/1914 a Imola; ivi residen­
te nel 1943. Licenza elementare. Operaia. Militò
nel btg Pianura della Brigata SAP Imola. Ricono­
sciuta partigiana dall'S/7/44 al 14/4/45.
Zaccarini Laura, nata il 15/1/1927 a Dozza. Nel
1943 residente a Imola. Licenza elementare. Ope­
raia cernitrice frutta. Militò nel distaccamento
imolese della 7• Brigata Garibaldi GAP "Gianni".
Riconosciuta partigiana dall'l/6/44 al 14/4/45.
Zanarini Giovanna, Giannina, nata il 29/9/1902
a Imola. Licenza elementare. Fornaciaia. Iscrit­
tasi al PCI nel 1924, espatriò legalmente nel 1935
in Francia per unirsi a Ezio Zanelli del quale se­
guì le sorti. Entrò in Spagna nel giugno 1937, per
combattere a difesa della Repubblica e contro i
rivoltosi capeggiati dal generale Francisco Fran­
co. Lavorò quale addetta al centro di emissioni
radio clandestine per l'Italia (Radio Milano) e a
quella ufficiale della Repubblica spagnola (Ra­
dio Barcellona). Rientrò in Francia nel settembre
1938 e, quindi, in Italia nel giugno 1943. Durante
la lotta di liberazione partecipò alle attività dei
GAP e dei GDD di Imola.
Zanotti Maria, Rosa, nata il 10/4/1891 a Castel
del Rio. Nel 1943 residente a Imola. Analfabe­
ta. Casalinga. Militò nel btg "Rocco Marabini"
della Brigata SAP Imola. Venne colpita a morte
il 29/4/1944 nel corso di una manifestazione di
donne insieme a Livia Venturini a Imola. Rico­
nosciuta partigiana dall'l/2/44 al 29/4/44.
Zazeroni Anna, nata il 5/10/1922 a Bisano, fra­
zione di Monterenzio. Militò nella 36• Brigata
Garibaldi "Bianconcini". Riconosciuta partigia­
na dal 10/6/1944 al 22/2/1945.
Zuffi Laura, nata il 24/10/1919 a Imola; ivi resi­
dente nel 1943. Insegnante. Militò nella 36• Bri­
gata Garibaldi "Bianconcini ". Riconosciuta par­
tigiana.

40
8 r!JARZO:
DELLE DONNE I
R J:...ZIGI.IJALE
Dovete pensare a voi stesse,a{ l'Ostroposto ne{{a Socie/ti esprim,ndo i ,,,;trl
valori affermando neUa fotta fa l'Ostro malaritù politica, Indicando t colr,n.Jo
I nemici deUa nazione.
Veni' anni di fascismo, vent'anni di disprezzo per fa donna divenuta decora-
zione di an regime tealrùle.
LII ragtone, l'esperienza, ma anche solo l' lstmlo vi hanno indotto alla dif-
fidenza, aUa più decisiva avversioneper Il fasclsfTID;le sue guerre vi hanno ckt-
tato odio
Il 2:; Luglio e l' 8 Settembre sono stati l'Imponente manif e::tazionedei vostri sen-
timenti antifascisti e in favore dllla fine della atroce guerra antipopo!are e an-
lin11zionate. Ma la guerra continua a macellare centinala di figli d'Italia. di ,·o-
stri figli, inulilrnenle; a spargere ancora sangue di donne, •1m!Ji e inermi cilta:Ji-
ni a causa del bornbarJamentie dli combattimenti che con;um1Jntutto o il palflmO-
nio della Patria.
Ca11tin11apure, solo per virtù Jei carri armali teckschi, la spudorata e san=-
gui11osacornmedia fr15,:is/a che aiuta i tedeschia far culla 11~.traA.1:ru IL1 C<L-:1-
po di battaglia, a vuotare i nostri magazzini, a reclutare i gior:i.1i per liJ g:iu-
ra perduta e tedesca,a disonorare più Italiani possibile, obbligando donr.e e IJ-
mini nella Todi, nella Ster ecc.

Operaie, Contadine, Impiegate,· Studentesse,


• Massaie!
BASTA SOFFRIRE! Bisogna porre fine alla guerra, l'unico mo::o è q:uJ-
/o di lottare, protestare, organizzarsi e colpire chi la ,·uo!e: i traditori e i tde-
schi:
LE OPERAIE ha11nosalari impossibili, sono alla mercè d.i pci.·, .~i ,::-..:U/i
ai 110::l-fascisti, senza difesa e nelle condizioni disperate liccnzir1t,·, so:;::: e
dcpllrlate. Esse, d fioco dei loro compagni, honno lottato e ,·:::ta a F. r::, e~ ....
no, i11 !111/aI, Italia occupata, per se s!esse,per i foro fig/L e per I.: P.:!r."J..
LE _OPE_R,IIEBR.~CC/AiYTI strr:ur.o_r~cev;;,1~iaa cart:,!ùl!l prec.:t/o p:r es-
sere !nv1ate w Oermama. Esse de:,L; " r,f ••• =· ..;.·,!! •si a!::: ;.:·.!.:ri!/.1 "•i
••
contaJi11i e dègli operai, reagire a 111/el'.•·- • _
LE CONTADINE d1fendo110 i loro prr.' •,!:, li .,; - -· ., •. _, -~ ..
mc11!i ai Patrioti, ospitl,10 i giovani che sj __•;;:w e·:.:. ;~ ..~ •i.:.!--:i~.':!.~i. i~~r
f.':
/J~fP'.EGATE_dcll'indas~r_ia/;Onnos:;:JFrata con gli o;:r~ .::: .~ L: :Jro
r ... d••'--, , .
rive11dicaz1om eco11om1c e polthche • a qud!è dd sa!ariati·• L..:>,)1,,.
he ,e'.TJr~,

a tutte le mzpiegate

d1 ogni categoria, sabotar.! i li11-ori,
t:.IJJur.JJ
abbaruioruu e tutt~
1
r1
uffici. g
LE STUDENTESSE debbonodisertare le aul: cùgli insea.,:znti·1- ... t·1• pro-
I d' i t l h. t d, • I " <I••lS
testare con ro I ess e con ro _ee ''!-'113 e e1 orJ .w:ipagni, st.zi:iir.· CiJ/i.!·i.un
ti co11q11elli che combattono, a1utarlt, rn.·.:oglierl ir.dum·nt,· d " •
C L :r.:J.rrJper • ••
3

per tutti i Partigiani •:..,z e


LE MASSAIE debbono reclamar.: ,o! foro bim)i c!,n-anti aJI, . . .. .
munic 1ii i vivai indispensabili per I~ i&Jr,,/amig:.t, unpeJir3"' ··•Ci.a;:.P:J --~~u~e. • .u
• d . I ! .......
s.:111 'T
la /1Jroguara, sI 1mparoms,&Jn.,dd n.>Stri magaz•; •
co11tir111Jr<! .. · • ••
/ettivum:nte contro la guerra, -,m, e,,· :.,er~. :.•#-

to>onneRomagnole!
L~ pili cosclmti di 1·oiformino e rn.i//1 !'.:hiniJ i Gl?l!PPI DI DIFES.\ DEL-
LA DONNA E PER l'ASSISTE.VZ.I ,Il CO.llB.ITTE.\'T/ DELL-\ lll'"--.TA
CIJII tr1/l Gruppi, orguni:zati a:l:1 d!fh't1J,·~:add CO.\liT ..\TO DI /j~B?A
ZIONE NAZIONALE, potrete asso/i.rr 1 .-im1pitl .-Ire1,1 s~tt'no t .
• • •t · ,.. ••. con ro i ne,i,-

ci deUa Patria, m tatti 1 se ton, pr,·sso tutti i c.•/i• pa conqu1.s 1are quel posto
che vi compete 11e Il a socl etJ t neI Govcrno, col/<1biJrand1J pu r ndL l'b _
tiipe11dcntel'Italia • t u 1 .:ra e 1n-
Giovanl Madri Romagnole J
lnciltllt g~I aornin! ?d impugnare ,~ armi per la gutlla di fbt •i
1 ra. ont, solle-
vate vi contro I cum:f1.-1 ddli! 1•0,tu Jami,~li.! r,•...,,.,. .
" ' ., .. ,.,., 1,: I1 peti.-, dei /i f ·
gliari della Patria eh.• lottano e dife11Jonofa Patria t! 1,01 Il 1 1111-
sltsx parteclpan Jo
ln tatti I modi alla lolla.
1:sMarzo 19+1 vi trova, lnsicm~ a tu11~ft dorlllt ,N .
front~ a una delle piu grandi sciagure d.:ll'uma,zit,i, n ll'~n:n:::, doloranti ~
combatllmtnlo contro la peste nazi-fasci.sta p,ante al'la TICOMruzr . . porlt ./1111, tn
• della SodtM
one
"8 Marzo: Giornata
' IL PARmo COMUNIST A
internazionale delle donne!"
8 marzo 1944

41
MAMME!
I vostri bimbi sono svestiti e denutriti, tremano
dal freddo e mancano di latte, di zucchero e del-
l'indispensabile per crescere e per vivere.
Ma i tedeschi e i fascisti non mancano di nulla :
S'ingozzano di quanto asportano dalle nostre cam-
pagne, dai nostri depositi, dai nostri mercati.
Biso·
nascaccjare
i tedeschi
edi fascisti
dall'lta~~,_
se vogliamo di nuovo avere da mangiare ! •r?'~:
Scendete
in piazza
coni lavoratori
! ·~~
Chiedete da mangiare per voi e per i vostri piccon-r----1
Chiedete la cacciata degli o~cupanti tedeschi e
dei traditori fascisti I
I GRUPPI DI DIFESA DELLA DONNA
E PER L'ASSISTENZA Al COMBATTENTI DELLA LIBETA'

"Mamme!", 20 aprile 1944, 300 copie

"Madri italia11ef': 20 aprile 1944, 400 copie

MADRIITALIANE
I tedeschi e i fascisti vogliono arruolare i vostri
figli per mandarli al fronte, per mandorli in ~ussia
a combattere per i tedeschi, 8 compiere o~
criminale di tradimento. 11
,-.'-''l t~~~41,..

rapirei vostrifigli ! : ~ •
Nonlasciatevi
Molto facilmente non li rivedreste più, perché
i n3zi-fascisti e quanti servono sotto le l~ro in-
se1;ne ~a:-anno certament0 schGacciati dagli eserci-
ti vittoriosi delle Nazioni Alleate.
Nondateai tedeschi
i vostrifigli !
Incitateli invece a raggiungere i patrioti, le glo-
riose Brigate d'assalto Garibaldi: compiranno cosi
opera onorata e patriottica, concorrendo a ridare
al nostro popolo e alla nostra Patria, libertà e in-
dipendenza
I GRUPPI DI DIFESA DELLA DONNA
E PER L'ASSISTENZA Al COMBATTENTI DELLA LIBERTA'

42
LAVORATRICI!

Mo11 lavorate per i tedeschi I


11hila prorlozlon.•1 DMrol(gPtP i prodotti ad .. I df'!ltl■,tll
Sal111t
J,11rnrnre1ier I tl'dP,chl rnol dlrP 11rohn11;ar • l.1 r;urrraflllll'L..ta.•ttl,..
Hnllr 110,1lre f11hhrlch'.le wlllo 1111,tr.. e.i.. • I b•1mlurd10.-.11tl u,.e·, prh.an- U .,,.
~lro 1,opolo delle poche materie prime chP ancora ~Il l?,bno.
Non lavorate per i tedeschi I
Salverete cor:i i vostri mariti e i vostri figli clai redai~ ,._
scisti, le vostre case dalle clistruaioni, i vostri piccoli dalle pmradeai
e dagli stenti.
I GRC'PPI DI DIFE!°.\ DELU Do:iSA
E PER L'AS.~1'1'E..W
.1
"Lavoratrici!",
Al COIB!Tl'DTI DELL.l LIBERT.1'
21 aprile 1944, 500 copie

A.ncorau.Hl vo J ta le dot:na cu 5esto I uo1ese ,ua-: ncla,11a1la, e be iola,


hJ)JlIJOdJ..ioz rato ùi assero a· . 't.V::'.!. -.uir dia QeJ. -:ovi-::u:.-:o 1-~r .u ,r ..~
riv uaiue:iurii. ucote dor.r.c,in n, cr•J e.1.-,r:i.orf' a.& J--,&11.;;.1..-a a a.1.N
2vU ..o•.u.oi ,hr:inno oniesto. siano c.10-:nt.,.u:~.1. 1. Eli.:.t.t~--r..e l. L• •• J., ...
cli oi:wo cJcti co·crtoni pir nc.1.cLette, e.._roli: J:f:r 1. '- a .. ::"e,
uov.i,lo~a; cuo Liu 11nitc lo corm:i1ic:.m:. è u .. ,:--..::.a C-1 r.0:. 1.1.
.io-o ,,erti. ;c.r 10 Gt:r:.iar,io •

..,u,, ·- JJ.1:._ 1 1 UL-->i:. •


. ~esto r'ivanti.ict..:..ionì oscenc!o
anone le voa1:n d:ivcte 1-..ta.., le oo
,parono ao1tanto .u0n1.t'i:Jatando e 11cite.nd0Ti
uotete o-:ui:.~n '\O 1
scisti non' vi c.ore.,uero d.J.fi'ereD't,tteLte . ...• eo11.az.~o aaùier.c'-0 e IIP-
tunGovi cu1:1notei;e inuodire ta 't'~'rter.i..a v11r■o la :.cr.e a1c..ra i..1 T •
cnri. .;• so1~cmto •1ao~t11stanao e aE,1t.1111uioV1 cu .otn• ao11.n.1N1n ali-
l'ac orcinrn nto ae1111 p;~e1·~11 tasoista - de ■ca,119r oi meN m.o• la
tà della ne.~.1.one.
"Do1111edell'imolese.",
25 aprile 1944, 500 copie

IMOLESI 111
Anaorà una Tlllt11 cl1 aperri tuciaU lwm8 u ...
strato U loro ciniamo o lii loro -.J.v:igità. UD p,IJlpO 41 600 e ~•
do1111eohe reolo.mnm i loro UrUU all'uiatuaa e la tS.u .. lla
guerra li etato fo,tto aepe 41 aD& eparato:ria ùe a cauaate .. _.
tu o vario altre do1111eferite.
ohe ha la■oiate la propa edn-
Questa do!IDIPo .i.
ln piazza i. Wlll madre di aotte fi.11 dei quali 'tri Uepern,• ftll
ol=vn U rliorno di quoeti • p:uie per Ili dvi.
oormr:.u.voRAroRI.m>LEDI!VftI J11
La ,roteata di tuiti oonb'e queni 'bar'ba:ri eia1m
dovo eoocre un mn1'o n tuUi 1 tr:'lditon della latria TUd1IU a1
n0111oo tedeooo. n aigllore no ■tro ouuto alla nus. • la I e ._
tu~ di tutti 1 lavor:itori 1:olo■i,wdti iD aa ~e adaM -

o
110 I IO seIOP.:110 111

GLOnIA 1..LL:: r.o:;x;,.,; oou:t.:


VrfA IL PRD.O :.!AGGIO
"Imolesi!!!", VIA I UAZll'~SCI!lTI I
1 maggio 1944, 3000 copie

43
I0-4-1944.
La situazione dell'ambiente era tale che ricnieaeva
i~~ea.iai;a agit~zione da parte delle donne. Fu fatta una accurata
reparazioue a 4 uuclei c1i. donne complessi vame: te una quarauti11a; un
ualeo per agglu01erato di case cio~ Osteriola-Balia-hettola e neLla
razione òi Sesto-Im.oleae. •
urono lilesse a conoscenza di tutte le dirticol tà che avreob-=:ro poi;uto
coni;rare e ad ognuna di questa adottare mezzi necessari, cioè:
• 11Ugliori aonne per parlare dovevano essere se~pre davanti per pote-
e ina.irizzare le richieste; al tre migliori in fondo perchè nou veuis-
se wio sbandamento iu caso di reazione; liberare immediatamente le
c&u1pagoein caso di arresto; non avere nessun timore di sparatorie; e
per indirizzare meglio la manifestazion• in caso di imprevvisti vi era
un collpagno di 1-caola in una casa vicina in stretto co :.1..egam.ento per
zzo di staffei;te; un forte nucleo di compagni sconos.ciuti doveva ee-
sere vicino alle iaanifestanti per ogni evenienza.
V..i:.rUJlCà.ZIOlfi:Distribuzione illlDlediata di grassi - Au01ento de.ila raz:i
one - Coperture per biciclette - Petrolio per illuminazione - Creazio-
e di pozzi c1i. acqua potabile - Finiamola colla guerra - Nessuno uomo
deve partmre per la Geniania.
SVu.1.,G1~a-o : La mattina sulle 9 .30 vi era convegno sulla piazza dellv
trazione di Sesto-Imolese. Quindi già pri1llB. daua campagna le donne
preparate, distanti 4 o 5 Km, sono andate dai contadini per prelevare
e donne e portarle aua 1D.&nifestazione, mentre queLle di Sesto Imo1e0
cniaaiavanG le donne dell'&bii;ato e facevano tralasciare il lavoro a
certe che lavoravano, 1a parola era "coaa fate in casa? perchè lavora-
te? avanti bisogna andare a reclamare i nostri d1ri~i;i".
~ue11e ai Balla e Osteriol& trovano un pri~o ostacolo prima di Sesto,
percilè casualmente fu. di paseaggio un calllion con mili ti ed un capitano
che, intuendo ciò che stava·per avvenire, fece fermare il cauuon e
scesero imponendo le donne a ritornare. Una parte di donne furono titu
banti , ma una giovane messasi in testa rispondendo ai militi che dove
vano vergognarsi fermare delie donne ohe andavano a chi.edere i loro
airitti si volse verso a11e donne dicendo "non ascoltate simile gente,
avanti ci aspet ano N le donne si fecero 1argg e co~patte raggiunsero
Sesto .
~11i. giunte si accoaarono a11e altbe che raggiunsero ·1a cifra superiore
•11e 300 donne e ai 150 uourl.ni , cifra imponente per 11 luogo piccolo
• sperso qual •è 1 •arabiente del le 111&nifestanti. •• .
1 rectal!Ù. furono oirei;ti verao il reggente del fascio, unica autorità
Uel luogo, reclamando quar.to suaccennato. ll reggente si espresse ohe
•!li Don aveva autorità surticiente e cosi verso di lui si volsero
tutte le ilivettive e gli fu. imposto di mandare a vhim.are_le autorità_
da laola, ciò che fece immediatamente. Il maresciallo dei carabinieri
non eapenao cosa fare con rtiolenza prese dua donne per portarle_in
gu&raina ed ini;i~orire le altre, ma ottenne l'effetto opposto, cioè
ricevette due pugni in faccia poi f~ sopraffai;to da I le. al tre dorme e
gettate a terra. Il mar~sciaLlo ai·ca1ab subito e si !IU.Se da parte •
.L caraoioieri I quei pochi lllili ti che vi ~rano hanno avuto un contegno
ca1110, a.uz1 in a1cwii ■omenti aµprovavano quanto le dorme fact!Vano.

"RelazionesuUamanifestazionea SestoImolese",10 aprile 1944

44
• I

.
I •
'
"

Fattosi ~ezzJgiorno sp~ravano che quest'ora contribuisse a far aioi~lli'


re, ma tutte rimasero al loro posto, tuentre i mari ti ed al. tri fa.;u,i,,.ia
ri gli portavano qualche cosa da mangiare. An·ivato fir.at t~rte i!
Comuùssario prefettizio di Imola , Bivona , cou a:n·e a.;.to1·it2., i"!.
tenente aei carabinieri di rifedicina furono irurueaiata.:.em;e circ,:,r.aa-ci
isolatameJJte e no:u sapevano che rispondere a tu"tte le ao•'lar:1e • .F.... u0ri-
venuto che w1 gruppo di donne andassero su nella casa del :taacio coue
autorità per .negli0 discutere sulle richieste, mentre tu--:te le ts:_'--'"'•
rimanevano nella piazza cou grida ed urla.
Alle richieste econo01iche il B.;vona disse che farebbe -r.•.rno il ;.o...:eibi
le per soddisfare, ma in ciò che c-0ncerne la guerra e l'ir.vio ir. Jera
nia egli non poteva opporsi ad H1 t1er, le donne risposero che :gLi ao-
veva riferire aJ Le sue autorità e che in nessun modo si lascia7an?
partire gli uomini. Cbmunque tutte le proinesse dovevano e3e1::re r-iar."t~?~u.
te a1 trii:1enti non si sarebbero stancate di scendere iI: pia.:-èa. i,... ·.n.
numero di molto superiore perchè non avevano nessm:a pa'.lra.
La manifestazione si sciolse a11•I .)O.
Il Bivona per pi·ì volte ha tentato di porre in cor.:rasto li:? caE:a._1.::ghe
colle contadine, quando le prime reclamavano uova, le~a ec a:-ro ~
per i J/rezzi al ti. Immediatamente si interveniva abbi:ca.ndo :::. i:Lie 1.--:-=-
ressi i:._1)è quelli delle casalinghe e quelli de· 1e con-ce.02.:'.:e, p~:- _fE -
pio: J.~ :.r.:.ealinghe reclamavano la mancanza di uova e lcg!:a ~-1.:-. i :::, •J
vano :r.·:··,:.:rrere al mercato nero, il Bivonap ragffiante, c::i_ e'3 g.Li 9:!.
portar,'. ·•J·o quei contadini che :facevano questo, ma. d2 r2 p:ls-:a ::--2 .:ii
dice-:r~~-.:1.,0) 1a colpa era degli ammassi perchè quelle ..ova eh i cot.teai
ni po·_.;.:.,.·.,no non veni vano di stri bui te alla -popo azione ~ cosi ,~ .
dier::· •!t• e diecina di questi batti becchi si -potrob ero nar:--are, .__
l 'eas,1t..·1iD.le è che le autorità non è riuscita a dista::car9 e -:-i::>-
:--e !.8
conta.e:.,,,{; contro le casalinghe.
Sul fe.•è-•;c, del maresciallo per il suo contegno è stato :-icr.ies--:o 1!.
suo a11r;ntanamento, ed anche qui le autorità hanr,o pro,::e-sù.
RlSVM.'J"i..TI:Immediatamente vi è stata una distribuzione d_ ~ l u " ii.
ragioneili_ 100 grammi per persona. -
Questa prima manifestazione ha incoraggiato tu~~o ou?stn set:o~e.
C~:t:ICA.: li'iancanza di qualche elemento, nelle prit:1e fi 1-e, ài 1 ::-u::.t2::::s
di spirito per contrabbattere con nuove prese cii posi::ioue. ~ez • e~~~
, un contadine uon seppe rispondere quando il Bi vona, ot1 sa:pt1.1ù0 cue
dire per la queetion& che-tutto si porta a11 1 aJtlll3,sso e una 1.fi 9 péll'-
te Vien distribuita, usci colla t'rase "perchè portate alL •e ,Jss • 7
tenetela voi. Qui ci sarebbe voluto uno che accettanao e to ii
.Bivona. disse, gli avesse risposte che da ora ill poi noL si scn· o:1e poi·
ta t o piQ nui1a a11 1 a,umaeso colla responsabilità e1ello amssima 81.Lturi tà
, cioè il Bivona stesso .

45
J 1iartigi:rni sono i nostri uomini e i nostri figli migliori: cs~i sacrificano
i ,·omu1li1lt•lla ,·ita fr:mquill:1, essi arrischiano la. ,·it.a JlGI' comlrnttue tedeschi
,, fo~,+..t i, 11ursti 1wmiti Ml 11011010, questi re~11011sali ili . <~dh1 gnrrn! e llella
rm·ina 1h'lrItalia.

Aiutiamo i Partigiani !
TMi~~~i~ ~-:a~ore~eUQ n'3sl2"a ci sii .. h;a~ deR nosl~ :JL: ::1,;dra
J1 a :.1·3.".:?, ~
p::~~i_:·~ e ~d~i",si
~-"17 co!\~b:~He:l'lti ck-Ue Brigate cl'A.ss~~~o ~.:ui~~fdi:.
DIAMO LOR.O CALZE,MA:)Ulf:, uUAHtl, VIESlUl11 c:>~:H~ d.Jr3M!> ai
nostri fi:3~i.
&:~,·.ii@ c.ssistenza ai feriti; ai ricercati, agli sbandeatg !
Che i1 !ì1:>:.'lroaiut:, e il nostro affetto li es.alti nella bUa e w.~~
sacrifitio spes~ per darci una Patria libera e falice.
I GRUPPI DI IHFESA DELLA DONNA
E PER L'ASSIS'rENZA
AI COMBA'rTENTIDELLA LIBERTA'

"Donne italiane!",21 aprile 1944,300 copie

"Ragazzed'Italia!': 21 aprile 1944, 400 copie

"o·y A!. H
~~~ssul'iì@
sguard~, non Mn sorroso per g!i ece~paD'il~ii
tedi=sch1 e i loro tristi servi fascisti !
Issi sono i nostri affamatori, i massacratori clel nostro popolo, della nostra
migliore giorentù. Ncu i:ossouo :nere da noi the cc!io e clisprrzzo. E odio e
di:-;11n•zzosi nhhian o nuche di quelle scir.gnrate che dimenticano il proprio
dowl'e e l1t • 1,ropria 1liguitìt di donne e di italiane.
TuHD il nostr.3 afiett~ e il nostro ...more vada ai palrfoiia ai valorosi
delle brigate d'Asscdt~ Garibaldi che lotta~a per un~ Patria libera e
, di amore e di benessere,
I GRUPPI DI DIFESA DELLA DONNA
E PER L' .AS3ISTENZ.A
AI COMBATTEN'fi DELLA LJBER'1"A'

46
MADRI E SPOSE
BOLOGNESI!
Manifestate fermamente la vostra decisa volontà di lotta per impe-
òire ad ogni costo la partenza dei vostri mariti e dei vostri figli per la
Germania.
Opponetevi con tutte le vostre forze!

NON LASCIATEVI STRAPPARE I VOSTRI UOMINI_!


DIFENDETELI !
Molto probabilmente non li vedreste mai più; perchè i bombarda-
rru~nii che si faranno sempre più micidiali, le privazioni, la sferza nazi-
:':ii:; compiranno la loro opera annientatrice.
~ON DATE I VOSTRI MARITI, I VOSTRI FIGLI Al TEDESCHI!
o

lncitateli a difendersi; incoraggiateli nella loro lotta, scendete al loro

Andate
,,,_ in Comune, alle Sedi del Fascio, bruciate le cartoline pre-
cf"t!o: alla violenza rispondete
_, ..= .... ~
con la violenza. IMITATE L' ESEMFIO
DELLE DONNE DI MEDICINA E DI ORANAROLO.
facendo ciò non solo difenderete la vita dei vostri cari, ma difen-
dete la vostra stessa esistenza e quella dei vostri figli, compirete un'o-
pera onorata e patriottica, contribuirete pure voi alla lotta che tutto il
popolo italiano conduce contro i nazifascisti per la libertà e la demo-
crazia del nostro paese.

Il Comitato Bolognese dei Gruppi


di Difesa della Donna.

"Madri e spose bolognesi!", IO maggio 1944, 450 copie

47
MONDINE!
Quest'anno iniziate il fa~icoso laYoro della monda già stanche ed indebolite
,iaUi• couti11ue privazioui. };ppure In miseria che dh·iene sempre più grande
,-ri il c~P~ideriodi procm-:u•p un pò cli 1·iso per Yoi e per le vostre famiglie vi
i,l l,ls ~ia:·r le vostre ea~l· lJer ae~iugervi ad un ln.voJ.o duro e pesante.
J❖,igl~tl~ perciò che il Yustro c.-:steuuante la.Yoro :sia almeno adeguatamente
r: ·c,mprr1'ato. •• Esigete: .,
1) Che il salario sia adègmatc all'aumentato
cesto c!ella vita e che sia pu~ato tutto e gran
pc.rte in natura;
2) Che il vitto che vi spetta sia abbondante
c.ome quarat;tò e che .sic sufficentemente conditcz
3) Che vi siano concessi i supplementi alime~ ..
tari destinati ai lavoratora addetti ai lavori pese:u'lt~~~
4) Che vi siano col!lcessi deo supplementi st01@?°"'
dinari di indum~nti e di scarpe par supplire al m~·?r.,

g1or consurn-oi
5) Delle garanzie per le condizioni ig1enic~·tts:
d'all~~~;«--11~e2" != dtòrat~ do! a~n10t?"O e per I!:: ~or~.,.
di'..liani d~l viaggi:, di a,d a·ta a ritorno ..
MONDINE!
Don- te impedire chi> i padroni Yi affamino e Yi impongano inum,t!lf"' enu -
ùiziuui d; luvorn. Don·te i1111H~ùirecii(· gli oc.m1Janti tede::;chi ed i traditori
fasr-isti r.i priYino rlei prodotti dPlla nostra terra <' dPl n1stro lavoro.
Og-ni ehilo di riso in meuo che andrn. ai tedes<•.hi sar:t un giorno di mPuo
<li g·uerra <> di ,Jii.;truzio11<·.Il frutto <~P.lJa, 11n-,tra tPrra e dC'l uostro laYoro
,::-,·,. 1·im:rnere iu pat:-ia, eo,.;ì i 11ostl'i Lgli <1,.,•0110 n•s~a:·P. ljt:i dl noi a lavonu •~
'• ··cm1lm:terc>prr il tHhtro po11ok, e uou andare a laY01are e-' morir~' i::i te:1· 1 •
·/!'lllli"r,-, i11 lontani fron~i 1er i 11u.,;t1·iue:nl ::.

Mondine!
l~i.-;rowlf': :dl'•.q,pr•llo 1lPi" ( :rn;;pi <li dit'P.;., 1lt'lla 1ln11n:t" ~ost~tuitin i vostri
11

1
·• •nitati di agituione cli 1u-;ciua ,. di ri.,;:thL,i:npo11Pt" lP ,;·ostrP ri·n"ndi0azio:1i
1

,:,,I! 111a11ifP!itazioni rli mas,;a, c,m sosJH'Usioue cli bvoro, sP uN~f•.:;;sa.riocon lo


-;•.o: ,~n,. Cuu la n>s•m r·om1mttr•;,,,m e m;n la ,·ostra d<.•-'.i:;ioar-difendete I~
n 1strP Yitali ,•sig-l'11zr~, affrrmanclu la yostr,l \°lJll)ut\ 11ililwraziouc d:.il!'o:..; .m!Jàlliie
t (:•, m !' diii tndituri fasdsti.
l ,., ;J!l'PPI l>I J)TFE~A DELLA J) )~~ .\" r
E !>P.1~J,' ..\.';:,:;r_-, C:~ZA.
Al ( ·o,rn..\'r'l'I.;~TI l >ELLA t.mEI!T.\

"Mondine!",8 luglio1944,200copie

48
OP-ERA~·E, Donne Italiane!
LAVORATR[Cl!
Il nemico hitleriano corre sempre plù verso il pre-
Gli Eserciti Alleati si avvicinano c_ipizio nel quale perirà inesorabilmente senza possibi•
sempre più all'Alta Italia. L'ora della lità di salvezza.
lotta e della liberazione è giunta an- L'insurrtzione di lutto il pc,polo italtano infli&ge•
che per noi! rà al nemico l'uilimo colpo.
Collaboriamo con tutte le nostre Cerchiamo con lulli i mezzi di persuadere i gio-
forze, con tutto il nostro entusiasmo, vani dell'esercito repuhblicano a salvarsi, prima che
con le squadre di azione operaia, con sia troppo tardi, a unirsi ai Partigiani portando con
i G.A.P., collettivamente come "Grup- loro tutte le armi possibili.
pi di Difesa del.la Donna,, ed anche Cerchiamo di neutralizzare quelli che più del•oli
pers<;>nalmente. • non hanno il coraggio di fuggire, e disarmiamoli.
Con passione e coraggio diamo Dobbiamo essere in prima fila nell'assaltare depositi
anche noi la nostra opera; mettiamoci di armi e munizioni,

a completa. disposizione degli organis- 11posto della donna m questo momento ~ nella
mi di azione popolar€! per tutto·quanto lotta accanto agli uomini nelle strade e nelle vie d"J.
potrà s.:..rvire alla guerra, contro i te- 1alia, e.love si difende la vita dei nostri cari e la sicu-
deschi ~'i:)r la difesa della nostra vita rezza delle nostre case.
e del ··,.,stro pane. .,,,______
...
./
__,.-,/
I Or,1 · •• ,li Difesa della Donna e per l'assistenza I <~ruppi ,Ii lJifcsa della Donna e ·1,er l'11a~i1tt"h%&
:ii Combattenti della Libertà ai Comb:ittenli dell .. Lit.erta

T _, ,,. _.r:i Il DEBIIO;--Jo ANUAHSENE !

I tcd,·, ·iii cd i iascisti vo~lionn farci abhandona-


re le 110,11<;r:1• ,•. Es,;i vo[!lirrno allontanarci pcrchè
!.:mono J"ai11lol ltc: le 11,J
·tre pop0lalioni possono d:ire
,tlh.: truppe ·1lk.1tc che co11,'1:1llnnopl!r la liberazione
del nostro pac,1:. Essi \'ogliono allontanarci dalle no-
stre ca~e. dal 11col,1 delle mi ·tre conoscenze pcrchi!
il loro <cnpo ~ di tlis;1crdcre Il.! forze popolari ;111tite-
ctcschc e a111ii:isci~tc.Es,i vogliono farci abbandonare
tutto quello clic al>bi,11110
rfi più caro e di più pr~-
zioso, per putc, mcgli0 installarsi tranquillamcntl! nel-
le nllstIe ca,1:, far 111a1t bassa sulle nostre cose acqui-
~latc con Ia11ti sacrifici e tanto amore.

Le città, le case ,ono nostre! Le dobbiamo dif.:n- "Operaie, lavoratrici!", 2 agosto 1944, 300 copie
rlere come il nostro I nl! piìt prezioso, Se ne v:id:1110
i h:th,schi e i loro luridi servi tascisti ! Ca,cia11101i
co11la lni ,a ! l! nt! vatlono a lare l:i guerra in casa "Do1111e
italia11e!",2 agosto 1944, 400 copie
loro!

(; r11I•11 1h riin• 1t d1 Ila J •.1111n1 1 p~·r "Do1111e


d'Italia!", 3 agosto 1944, 600 copie
l ,1 .i,t,·uza •i l 1,11ul,.11t,•1ati d1•lln (;il1\•1•f.'l

49
SOLIDARIETA' PATRIOTT;CA
DONNE BOLOGNESI !
Voi che sentiste più lancinante nell'animo il dramma dei vostri can m
balia della bestiale rappresaglia nazi-fascista; voi che inorridiste al massacro
di parte di essi e alla cinica esposizione nelle vie e sulle piazze dei loro po-
veri corpi straziati, voi avrete certamente esultato e sentito sgorgare nel vostro
cuore un inuo di gioia e di riconoscenza verso i vostri figli migliori, i GAP
bolognesi, che hanno liberato i loro . fratelli, a voi più cari, perchè languenti in
carcere in qualità di combattenti della libertà.
Sì donne boloenesi: S. Giovanni in Monte è stato vuotato; i vostri figli
. non sono più detenuti politici, nè o,taggi, nè soggetti a rappresaglie e sevme
da parte dei carnefici di tutti noi: i nazi-fascisti.
I vostri figli sono nuornmente uomini liberi ; sono diventati più forti e
piì1 tenaci combattenti delia libert:l; pi;-1 inflessibili ed irriducibili di prima nella
lotta a morte contro i loro aguzzini nazi-fascisti, massacratori dei loro frateìli
e distruttori del nostro paese.
DONNE BOLOGNESI !
II manipolo eroico, audace e di~ciplinato di gappisti che ha rischi . ,
generosamente la vita per ·ah-are i suoi fratelli patrioti, h;1 additato a voi u,.:
quale spirito, in qualità di madri. di !;p03e, di sorelle e fidanzate dobbi: ..
lottare per difendere i vo~tri uomini dagli arresti e dalla deportazione; cor. ·
possiate :;trapparl; dalle unghie dei loro aguzzini qualora vi cadessero, vi i ·;
aperto la \'ia in cui dovrete irrompere in massa compatta per completar=> :...:.
liberazione di tutti i restanti p;1trioti, o comunque italiani, che ancora soffrcn.0
alle Caserme Ro:::se o in qualsiasi altro luogo.
DONNE TUTTE I Imitate l'esempio dei bravi gappisti bolognesi!
Rafforzate e moltiplicate i vostri Gruppi di Difesa della Donna e di
Aiuto ai Combattenti della Lbertà: sotto la loro guida sicura siete anche voi
delle combattenti cl,e aiutano i patrioti in questa fase decisiva della lotta per
la salvezza della nostra regione e del!' Italia.
Avanti dunque! Le vostre manifestazioni di massa contribuiranno effica-
cemente ad assestare il colpo decisivo al nazi-fascismo morentec, sotto colpi
del glorioso esercito rosso, delle forze alleate e dei popoli oppressi.
MORTE Al NAZI-FASCISTI OPPRESSORI!
EVVIVA I COMBATTENTI DELLA LIBERTA'
EVVIVA L'ITALIA LIBERATA!
12 Agosto I 944
LA FEDER~NE BOi..OGNESE
EL PARTI~NISTA ITALiANO.

"Solidarietapatriottica",12agosto1944,400 copie

50
'Oonne boiogne~i
lavoratrici tutte!
Ch-i vi parla, chi vi consiglia, e una donna come voi tutte.
Che conosce tutto ciò che una donna pu6 desiderare, può sentire, che com-
prende come sia grande la sua capacità d'azione, il suo spirito di sacrificio, di
abnegazione, di volontà e di combattività.
Nulla ci manca a noi donne se vogliamo in questo momento decisiv~ dare
tutto il nostro prezioso contributo per la liberazione della nostra Patria.
Il C.d.L.N. offre alle donne italiane moltissimi vantaggi, la sua considerazione
per noi è degna di rilievo, esso favorisce la nostra situazione nel modo più
concreto e generoso, esso ci indica la via da percorrere per conquistarci il di
ritto di partecipare alla lotta per le nostre rivendicazioni.
e
lv!ettiamoci alla testa di ma1Zijestàzioni, incitiamo con entusiasmo, facda:
mo::! promotrici di questa meravigliosa lotta per scarciare i tece:chi ed i fascisti -
oppr.~I;_[[iamo gli scioperi operai, chiediamo l' aumc11todet salari. d:::.!~rczior..!,
te.e~.;.•r.Lfe,case per sinistrati, scarpe e vestiti per noi e i nostri b:z.moini, legna
per -11;aldarci,ecc.
-.,·,·tttevogliamo· poter dire, abbiamo partecipato, tutte abbi : 10 ccmbatf!do:
pe;- ,.iberare la nostra Patria dai tirarmi e dai traditori maledert!: per "endicare
i ;;.--.<rimorti, tutti i soprusi e le stragi subite, le nostro ca.se e le 1.o;fre città
dis2. :;lte,- per rivendicare tutti i nostri diritti di madre, di spose e di operale.
ASSICURANDO COSI' UN AVVENIRE SICURO PER ,VOI TUTTE
E F'.ER LA NOSTRA PATRIA, QUEL SICURO BENESSERE, QUELLA
SICURA 0/USTl?,IA. SAPENDO COMBATTERE E VINCERE.

U1Zite e compatte nella lotta colltro l'oppressore nazista ed il serpefascista,


per i nostri diritti per la libertà e l' indipende11zadei/a nostra Patria.

VIVA LE DONNE COMBATTENTI 1

MORTE Al TRADITORI FASCISTI


FUORI IL BARBARO l EDESCO !
/. _ _,,,...'
,.
----~
'. (O,lllJ.' 11Comitato
• de1• Gruppi• d"1 n·r
1aesa della Donna
\, ___ _

"Donne bolognesi lavoratrici tutte!", 20 dicembre 1944, 300 copie

51
C'iij}AJX:):?L C:)-.:.IT.ATJ C?!~';:?.Jl...3 t::\. '!M.~_;E :J : n Uli~PI
-Jc ::.,r DIFE8.,',.. DS!.i.A :X.NNA
I
:E..:'"~.r.:. '~1;,,.f 3'Iii,.:,.:. )_!_ Cf':...3.A'.:"l.'E.LdI
a r,'L .d. - - B~,~rnA' n .
------= ______________ ::_~_--=:'.=[~li~-r;-:-NTI-=20-~rcem5=e-I9Z __4_
'{BA .JJlèLA ,osrn,. ~JSER\iIOlC; ·.q ncr,,A, SCJ. ;,. 1,GI :)I 1"?E"1RE ~A REA:i.I7~
IONE :J-S: CP.Iì..H!:CSI FlAl;I !>TAZ~-F.A.'3•:I::;T:;:.
==i· :•
.f.ffrPttiArr.o 1 1 ora delle. nostra vi ttoriR. . •
--------- --- -----=====-====:::.::.=.::.:."::=====:::;=========
st:::.-<?nu13.
:;:,I'!. bp.ttegl:.a ingab~ :-'Eir.me al. Oo:,pl') "70Lri.i:t·~.ri. della lib~-·-t;à
.+ata da +,utti i p~ti a.ntifasrist:., Alla ercica lc-:ta di ~ièerazione.
!e. tutti gl':: 01·gP.nis.!li d.i ma:-:sE..: • !l nazi -fa:5cisl!lc con0Pntra tutta ~.
._ "G:::.".1ppià.i tlifesa dcl1.u ùc'.lllP. 11, i;l suP. efferata crudf'l -:à, le. sua prC' r.,
"F:::.-i,n te cì.P2la Gi,"V"l' tù", ~ 1'C1l!·::. ;a.ti d.er:isione cl.i dist-::-uggere ogni va_·_,
Cle.ndest.:.ni d 1 \;?;i '.;é...Z.'..c.>.:.--: ,: • ,,_ '.l" ;o':': clvi2e erl. W'?!'.lnC' prit:R. di: ced?.re,,'.
po <iFi ~c..:...cLt:u•i a~-.!.A. ì.:.:ie.:•t;t", o.l.!.:,,=- 7 -\. 0.:la ::i.:pc-tP.u~a ed. irrefreuabi:...,•
:!.'Cllti IL "-:i..C:. :;c.~c .t:. .:,:.t-P~a.'7>.:..l:!'é! nl'.-' ::_,_,1:t;,.çi•"l !)Cpclo :.nsortc doVUL<fl'?
zicna!.P. P, i~ tu+tc i~ pc~c~o T~~~ ~:::-<..:a in.pa f:d inscle:.ite ~irann: ;
1 i"'"'C per 1 ' 7 nr'1'1 "' u~~• J.i', F'.. I r:_.- 'P ·"".• A.+·•"., ___ ,._ ì,uJ. 1-a cì.~l pa.t.rim-:nic SR.~ro del] R. ·~
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o per
t'l
~ • -~ ..l.. '- J~-.

l.a. .:.:;.r-::--:,.,,ltP..'.. ---:or:,::-:!.o


crmP.i nel.:.r_ B•~fl. f'11.sr:: ,~rtr-:;.A.~e

,, l'!:-.UL·:
e
. zlo.t1e , nu!.la
I
d 0 ~_la 80.1J.L,JJ.na.:i:trett:,~_· o
• SP.L':.:a. c~e:..sa~::::-if'i r:lc 9 d.cl le.YC!'C • '··-1
:!.':!.solut:;::-1:1..:, 1 crP id:.'.r-. r_c~tra "..:'..~1<):- !lc,nulla ieJ t;,so::-c- Llfl-la v.1.ta f::u-.:.
ra.zicne è :no~ta • :.cin.t.=.P. f.~r;:.ç;,_J.:.- [Cie.re,'.'.h.:> !>i r.i·e•l va. invio:.a':'lilP,0
0

lea.te ave.nzP..n" s13"'.;P:JH::t:'..ca:n~r-co -VP1-:-o r.if"pr~r!rliP.ta IÌa qu~st 1 crda avida di


Elo la :'1.0St!'a città. ~P Ero.i.clu~ ~r.~e sang..1.e: e cU strage ,:per cui 1 1 odio,
-~ del. CO!'PC d'?i 7o_;_cnt::i.1:iie::.::.R .:.,~-= :a sorraffa.zionP e !a violenza sono
-
rerta ' ("•:.A,-.,,..,,
-.., ,., __
I ,_.
"J .,. 'Tifl-.\'iT
F ,t-_-u, U-l,l.J:L. 2.a scla lPgbe ,la scla a.rr:a,la sola
!!le::.tiplic/Ulc i lc2·ri ll.tt~r.ct.i , tPn= f'crza dJ sPlVP.ge;io preòo!Ilinio.I No=
'iene tutite le :c::-.-o PO'rp;ic per st:g_.t stri focolA.ri,o donnP, ~ono dE'VP.stati
riu-e : 1 azi~nc ne~ir.q P. rintuzzar~ E' fr.rse s~rfl.IlnC' distrutti.I nostri
,.,,n 1 P a.._-zx:iin pugne ::.A. ~ e -''I'.' t:r 'i.'~C-: ·!Omini sonc deportA.ti a morire cli
tanzc., soffcca.!'e • n°lla ._e>. di coùP.= stenti e di f8l1!.e in iontani paP.si,i
st:! predo?li la :i.ero ::.ngcr~:: .-1:~-R,~"'~~ cost::::-i fi~li sono destiuati a soccort=
::i·-.". ,.-a-:·e :a. Pat:::.-i,;. , :.a fc:112,;L2. r:i., ~.l èe:·e ~)~:· il freddo e la fame .Noi stes
0
•• ,.. - : I".!.'.:> il i2. p •1110 • Il! ,, 'U' 11!ìP~i SP si.~~'..) lllil1é'.0d ;;.te nel nostro puciore
r •• - t. -CSt!"l'I. l !.'CVir.c:i.A.=p dr.nn"! ~i nel:.a ncst~a e~isten~a .Il tRdesco
.: .,; ,- ·::. •1 re 3 ~e sii l p:. l'l..'1C' i::.sn" t'•' ~ io=-= t"l:~f•:"-'. d:. :'~:·ci preda della. sna li_=
..,,, .... ~r.-.•~ra.:o~·,do
te.r, I,, • -. r_.
qt,· .. iY'1!!~r-~F- A..~=. r,:.rl::.r.,.~1,!·i!~:;;,.u'i.~si fr{' le b:::.-accia )
= _,=:-:--:: •.• ~ . - ~==- ==-o..-
. .==:::-~~~~~=~=-g~..;,2,
1u, stc ~=O!?;.:'":~~ -4~~~~·-o ":~~~~·'t'.:!.:f' -~-~~~!~ _!~-=-~;~;;l~l.'_
J,.
\
,

"Lavocedelledonne",20 dicembre1944(qui e nellesei pagine successive)

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forse ancora l'orda del sangue dei ~ per il domani, sa:::-?;.la d.ia:.,,st::::-azionc
flcstri congiunti .La città deve.stata, I palese d.:. un popo le ch1;, r: Yencl:.ca
le campagne • sacheggiate ,le opes= col sang,.1e il s..i.c riiri tt;o ~2.a 7!. ta
r0 puhbl.iche fatte saltare , le stra= 1che sa f'org.:..arsi il p:::-cf::::-.:'..,:- d.1::s-:.::.no
de distrutte ,le case incend.ia~e:E~ '. e an.:..rr.ato di 1.:.n v.10-ro spir.::. to -ta ~.:..
co che ccsa le orde nazi-f&sciste ducicso verso :;_e.,d.e21c::razie. prog:- 2 ::,
stanno già attuando con r.rimincsa ! s~-;a.
ferocia. La loro fuga deve essere .:..1 Donne,ne2.lh storia d~l r.::.so::::-g:rr.en";o
luminata dai b11glicri d€gli ince.!'.ldl, • I-r:ùiano e .nell' i:.tt'.1~- <? 2.~tt1:1. d.:. ::_i
ccnfortata daldeserto che lasci9r8!! : b~raz::.cne li2.zion~e, iru:.ume::::-:;;,o:i io
r..: olle lcro sp:3.lle, d:tlla. mcrt"? 'J. d. n-1 }.e ge;;t<>. ciP.::.le ncs";re .;,ro.::.ne che
dalla agonia cli u.r.. pop~lc intero- ':sp::::-ezza.ntc di ogrii pe::::-icolo he..n.nc
:AP. la massa femminile oi-g1illizzata ;a.:-i:rlschiato la :ere giova.ne vi1:a.
nf'i 11G-~ppi cti. Difesa delle. Derma", , iM.olte è.:'.. ~:se acne cad·.1te ~c-:tc i2.
assie.u:P. s.:L G.A.P., a.:.le S.Jl..P. ,lri. ?];I' 1
picmro de.:.. ce.~Lefic.:. nazi-fascisti
tigie.u:L , 1_c ·tutte le org~izzazi::mi 'che h:mna sc.,.rr.p:.c d·.i :o~.-c pc-:-;;ri
. cli m2.m.,z.:. f\ r ..ieranno un bloccc U11ico, I corpi. Fologna ha p1.::-:-ele s·.1e ero.:..ne
ir:.div:.: ...c·:·:Lle e cor.. '.llla unica vo::.cD= ' e le su.e l!!é::..I"-:i::::-::. . ."t·.;.es-:e ::\;j_g.::.de :'"i=
tf.,: LL ·:· • ,".re tE::nacemer..tP. 9 fo::::-temen=, ·gure risplendono ~.:..ù ,.:..7e che ~e.i è
te pe-~· '"'J;ed.i::::-e la realizza:t.ior.e de:. stato li ha i:t.d:.ce.::::-c~.cc::. il :ero e=
8."':.ir.:.r:·_ ·: '.. ;:iianj. naz:i.-±·ascisti e· col . i::emp::..:::la ,·ia d1:::.se~i::::-e. Ici tia.::to::e
• .-:.··1::i•i •• • :~i cne pcpol are arrua.tH., 1.ihe= ; sal·ria.1J10 la r.,.ost.:-a città :... nost:~i
1 ~".rrc .. n .. o stra città ed ~:L.ienti=i.r& ;7ille.ggi.!Cont~:'..~i:c..eno ccn tutte ~e
, :'.. ~cs~r- :tlero-~ascisti. Ìnost::::-e forze a:::.1~ s&2.vezza ìe::.~ 1:-:a=
::lcnnE'. . ~=, c.:.. è 8ara la vi.~a dei llC'!= l:'..a. ecl alJ. d red.en~icne rr:c=.::· e e !.:8=
stri ::'~._r.:1.:'.., ::.: I).cstrc ncrr.e, l':1. nostra :t0ria.le del nost::::-o uo~olc.!
casa, i_, ncstrc clcrr.an'i., se in :i.o:i. pl'G..= S5:llilc ~e e.:rt~f.:..ce rr.i&:icri,dirr.o~~.::.~
pitF. il s"ntimP.nto dE.J.la. Pat'!'.'iD. era mr, uha noi J.c::m.e ncn s.:. eJlO seo:onè.c -
Rch::..avh 0 <liscnoro.tu r.aJ. tradìme.11t'.:l , a nessuno ,rr.:::.che .:..1 ncst::::-o o,;.:::::-a";c
del fascis~c e ccn~aminata dal tsl= , hr>. ~en meri 'te.te l!:. sti!!.P.. de.:.. nostri
lor.e dsllo stre.r. i. ero; ~n:m.1::>se ·: 1 ainl'.'= 'uoillini e di tu~to il ~end.e .:..nter~
r<" materno,l'.o!lcrc mu2.ie1'1re,ls spe= , che ar-b.:.SJJ1cr::.::icattato degr..arr.ente i
r/Ul7.a di vivere libclTe e rispett:..i.t::, 'nostri d.ir::.tti e conauistatc i: nu=
-parli=mo ance !:'a à nostro cuore, i>J.sQ_~.- 1 st~ che ci compete n~lla P~tm·a so=
gie.mc aÌfia.'1.cc clei nostri 11011:ini.in= cietà. deir.ocre.•:ica. po_;icle.re.
,:01·!·r-1.ggi A.'1:c:!.i alla. ha'ttaglin, s [~l:'..a:::
moli nel pe.r:icclo, impugnamole o.l'i·d. ,, ii~iilillii}i~iiliillilli
noL la ncstra :.cttA e 00n il nostro ' • -- -- ·---- --· --
eroismo afJ.·ettiamc 2. 1 01·.9. d0lln vitj;_o
ria. Ogni giornc, cgni era. di me,10
de l'odiato regime nazi-fascista se=
no ~er.tinaia e ce:ç.tina.ia di vi tP U-=
eane salYate , soac nu0ve 11Qssi;-i~.i_tà.
d:. -:·i ta e. riserrez.io11e 0.onqu.istat&.

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S,1111:: .:icnto.1..;z:,, ,nc:le ~
~è:..!D.p:ì.g!'.l.e u..i ,1OL!lpiere distl.'uzioni e razzie e di
.t~.:.~ ·t nC":3+-,..•?.. c~•:-7: n::::
:>.".;_i.,::..:.:.t~t_;:_,i c~llll:let~ere violazioni e soprusi sopra
11i11i r:.a::i f'3.sr::.3t:'... h·-w.nc- ~1. .:.:.:i?.-- rJ. ne.i a è c:i nostri hambin.i. Qu.incli è
tb. "1lll'l Vr .:.•u :.ios:.ru d.ov0re esenziul0. ài soTvegl:i.a:=
:'1l.C!T..C. _ t. :;.·~ tentam1::nte , di vigil.are# cli s'tr.Q_ll
.~cno :_ ·_•s,.st~· ,·_=...·ti:~1.t~: ~ • :.~ .:u.r e ::;1"' ,1·.l.;,.__1..X.r,-u.P'tent.a~ iv, del nemico,
_•o.:;sfss:.c~H: ··_r.l--_::_.:t::,_ _:!l.:. ,:·- l~:- : n :Uf c:.::-i d.ei "l.os-cr~. me.::-iti, figli, e
1·!',~:..cr..-,
::;1- ,1.::. ~-:· ~O!l.l. • • _ ·:,, __ :-:.·t 1 1 0::.·o d:escmpio
f'-::-2,;,.;:i:,l::.,,,s~:;c:::-?. cli
dr~ :i::i :'a.r:4:..~1_:_ - • ::;,.;s.:egn.:i cli fcTZ•:J.,dchrirun0 consig::.:i~
:n 1~2~t0 n~i~~cc2 n~ ::..i, s;r· Jr.a:::·.i.:. q gctò.e.rL. a.J.la :otta ed
'L:. r;::._i •,,r:'l'."'~~r_:_ :;_a,--:.:.,:,t:.. s~-~ r.oqi a_r_p'.èg~i3.tisent.i.-ranno mr1.g<~ig_r
::e_r_i,,, l;i_vr-1 ~r:.~à ,i rfagi:re e g.:J. CO!J:;,
r-nt·~•re . .:it:: v-.1-:.·tUJ1e::iì:e
~n noi e ,. vo _,_-o.
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P· n-"' ~ciu pcr·.u .cu.n.i:::..cr.i L."~.::..r-
~ob·cian°c c~·-ieds1·e di più: Queste -•
•• - ::.::.L::r->,r.•·-:·.... Cf·.::-C ·li :'ort:..'--"
:'ici~!J.te :pe::: iarpo:::r"' la .!'.l.ostra ,;r:
~,;:;_:,'i: I).LI.i I o r ::' !T.,.:.:.nrl·:.~·..1.::.f"!C S•°'!~ 1
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.k•-::o·~·-ria.mo a vcte>nzia.:::e le ncst::r·
i:.it•(f:.. :.n "i,•~·!r :w-= r:. 1. _,c"!.·j •·•t J: ·::- .:
:l')-::"O ~pr:••r!ui ··:.t, ,•,.:F,: :.::.r;,u1i.:i:!..U'J
:..,eD).ZZù.Zicni fe!l!lf.in~li.,i G.:!::.ippi,t, ,,.=
--::'csu rlE :.la ìl•JUDu., 'i} 1'':t·onte: d.L:J1.n
::..::...t"'1·i r,:~ si ,f(;'T't,·..i.0 v: a t·1t·t.::,
ver.--;ù .. f\.1::-:ni.cm:e: e sv~: rp'[>i areo 2.1? "
:a.sc'!.':.--:'lc ,1:, t::-o r,i st trù.J.-t._ -.::_s;
StJ"o 3q..;,é'..clrs ai·m1:te d.i Gappiste ,
disf~t·'>- , t _.n➔;... a,J__.,·i, spcs,· -~ :·~-L.-=
:-ÌPI•r·i ::.t,..,,m•,J'l'. T~ sti :-m1c neJ.J.e st~,_.,,
I'!:. ·à:.: p e· ·r 'l.:.. o l:Jl::. :·,:•st er-",C , •rl
J S'il '.e _piaZZé: , :..lJl!FH;L:.&nc le u.2·, o
in t·~_.:.,t;, 1-==· ;:)'l"t.-_·.: "!li' ::-~t::..:.an-,, co,1i°r'u't ~... u_r;.o a 1':;.r~C:J de::. ncst.r·::.. 'ì:. r':.=
fl.csi '.ifp:.·J!·:-c .. a.. o J.i l1=-!._-~ -=1:~~=
:.i:. -pe.r sa'.-;arc Le nr.st::-o case , ::. o=-=
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st:r::. :fau.c:u1-..:~ i.l p1;;.t1·imcnjo na,i.:Jil:'1..:=-:
,:kl;-~-tto ,i.;_ r;,_~Li r.:uir1. ~:·.1.J..\_,,, 1.9..
:'...e e-1 q.-7,_.111cst::r·o avere.
)n\" Fa.nt"!. ~ -Jl.l ..~--;t.. ~ n1 .., i:_rt.. ~ Lr.. PI~
<•p.:,ion1a..10ci ccn ~:u"cte 19 nostre f'01"zo
t,-rn'3.t.:vu ,iici iCL!l • , r:,n :kl·bi~Jrr:
ai rast1·0.!..:: t11i1P.n·Li, al:.i..e razzi.:, al, e
• s.:.t•.:..r, , ::;m:...rr.:_:r:•,~i o ·vl ·~hl">c,.nfonQ.:
,1::..rù.l.11. d::..sr1er·u,;::..0n.. d ·il ri_r:. 0.._•.· !
,u str1...~,.j_or.::.. ! :i'a,.::r.iarao J.unque ~;gu~ •
"tlP. n1Jn r:solv' iril_:..i, ,m•, u~br;.'..;t.!.J.,ì sf,:1·z() r.he l • 01."1 dl,.:. La li berazicn"'
• S3e:?·,. forti , :.n q '1.L,,u,1 ,t - v .: i.;"_lJ
" v::..t..ina • !
~ r. ,~~""lO~ll. 1
<1i , ':'71 cç. ! :...:::..0.;,i.?...·-t~ .'i --
Avè1r1ti C:::)mpa_<!.:ica cc:nh&tte:::e tenA.ce:-:
_....., . .la nostra. runclhrt.r'J. ,~Cl1t'h.,_ :, ~:::
C!L'nt:.-, ::.,' nost:re f~.le d·:vro.nn0 e,,sure
•-t.:nto e ::l<JcnrJ.,,.:.•c .:'..n :.etto. ',t,tLJ ,~ l 11:iv;mgu.~.1.'l'.'cliae:!'.'oica cli ques"ca gr1:1.nd.,~
r.i t"' ,1 ccrep.i.ttt.. , ~on f,:r·10::.·c: ,_. d ~- "if-lttn.gJ il:l. di G:l ustizia P. rli lir,nrt.ì:i .. t
"iSion, prc,i::.gr..nu.cl;i
~-n 1Li:'..~_,.•u0-
1' •1...:r>,J.T,tor.~ r,0Rt1-·J s, nz<t 11orri n~, :--- •-- - -=-=-=----::--
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r 1·~ p i:.:,u.rc- ti;. nasccnrl,•r::.i poic:t.::-
n .i=:r•i,uil, :-li sigui.:'.:'..n.i. 1,r;A:.re :'..r. .l''l.
tr!:::. !•......• 1..:. nemico ill!.pi a ::..·:_ì1-rtì:i.

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'r===-·,-,.s=-==--=--=------ ----------- - ---
:;:_::._c.:....:t-1.l'r. !i"l. inv.ir,tc '.lll9. ·:.~~tc-...Pc-. 1! (~LJ..ti. c. i':J:K~~.r:.P...r'..I
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ci:l"' ~poste· Cc-.::ar._c s..,;ç.e.=._a::_., :',"::i-'--~
ti cr -ìr<:..~ ' I t é-12 .~a :.il"'""·:!.n., r4,._i r !.1i 9-:~:u.
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n:. :r·::.cc:-i..csc.:--:~•,-:-. .i r:. D,Js·t.l'a -:7:::·!.:.,9.!"_3..z!!.s.
ZÌC'n" :~QffiF, ::.::_ VP.è..'C' ed. 1-;..'1.:'.C:(' r:.rgn;s
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cli f,,s"l di:::'..la. ~lcr.r:<>. d.:'..:..:e.la!..:J<?:::.;c
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vi_t~ r:1c::-tl r: _:ac~::-:.~1 P. ~c.~ -:Pnd.e
-:·:·e.:-._, -e ,.t") : P forzP ~.9t:J!tir.i ". :i. f-:'.2.~-
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l,;. nc.z::.r-n'=' re.:: 1çt;_j_r:.a1:~.~, c~i,:;i, 2-'1..~.-~.
~-:·oir.e _çtta ,'"ti. _:.bPi·azicr-= f': •ÌO=-=
z~.on0 :,ia7.:.cne..::.I'.: e cht:: c:'f:::c. e..::.::..e.'le.::
.n.p_ :a pos!..,:.bil .:Ì:>.i:. e.c~p.:..s- e.::·e 12e.
rr,P..r.-'.., ·- : e. d.:~f::.c:.. :..e ::rerP. ,L :::::.~:e=
mé:.t-i.;.Tità po::..: ~ic:;. o:::.r. .:. pe:-rr.et-+:-s::::1-
st:::1;_,.;_:;,.:1,-,mo1'a.lP. , matt-.::ie.J.,:; ,:e·ì..=
di. conc:i.ùsta:r·si :.::.. à... ~c pcst~ -:-:.1-:,
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fumn:in:.lé' ,i.i L'..ala:- be::.;c :;E-:: :.. 'c:--=::.·n.
r.F\. v: : . ,i ·i. Sf•gu_j_ ~~., noli t:!.0a, .in "t::.'F..Q
···F.-.., ,,I..\J - ,•. " rl 0 ...,n~ -c-r•,r ;:.i uGm,:::-.'osi!!_ fin cui svelta ,::.'l'..!J.r.ie:-::c u:::. ~rp::=-::..lo
.I.. • .:,.J, .;.,._..,ç,
I"';' .. -·· 11
ai g.;uppi r!.i -i..::.f\·sa. d:'.. e:..c-C9. €. :1.::..
s~ w- . -'·-· 1ue.r'!T1-it;a n,.:!j "G:::·~p.fli" <>d
P:r·c\r:!..nciP.. af"fi11c!1e :.à!.e or~::--~ "i:. ~:"!..=
off'::·, - ·>l ... a HOSt.l'a c:::-g8.lliZ7.UZi 'Il?
t:::-::..bnt0 Ue.zicnalè :.s. :.mi t:J.tc <=' i.r.--.:±:_n
nuc,· i ~.. JJ2-l~ SJ:.ç::. svi:.1.1p :,::. ~ ,_,-r,,.....
•• b., . +' ,,p- C.'15.=- s::..fir.atc ccn la ~cst~titzi.cnè 1~ ~:~
rr.11.i;;;;' c.:.. r-'::;pcnsa 1. __1. ~"a -- - •
ù:::c r~,.:::.1 o.t7.1taì ::..rr. P..llt> ::.ot1:n r.i VE s1.r.1aà.::·.a Ss.p:pisti'· d'i 9.:':':'..P.L.ca::s::.
-l-1t-l-t,;_ _.,' "": ',·nn", r·c"- i.ti-:i, s,··c·~p_-, a tutti i n0st::.,.:.. com·rp_t-;-.,,nti ::.n Tè"=o
... ... ,-,._.__ •t·.::i
,:"I,_. _.;

~i •. I} •. ,;cuc·~-...~-: d<L~ a nosi;-::a r a:- sto ocm~nto iecisivc per ::..'es:.~: de::.
t--:-iP.. ::-,,~ !::)";;è'-- c~:f.!,:l.Ci.Z}.utc, e t,:t;::::
::..a z:ost:-1:. lotta.
t..-" ·icnnr: •i, :Ll"t 1~(>sr.-:_•,3. i:::.~"'..:it,,-
1:.') :. ! ,ii-•~oh:.-: e , :P. ;•\·s_r,.:11sr.u:: ~ i ~9. :.i.CS.~~ AI ."J.~I F\'.3C.:.U. ! ! ! i
,1...:..~1..t ~--tt' ,~.:•:-1r.ri..lì ·u:.s; -::c!ll:22- ....
~to :,I:?.EHTA' .t.:. : C~'C,: . ! ! ! ! ! !
.._...... s,:- -~ "1. ,...C'Hlp ~ l•~a .Ulh.LC.!.ç _.2icr:\ S"
ll ~CUrUl ì.~ I:.~ ---~~. 3. _1.. L
• :.(.:.-_,. i. ~- n llC'nI,F. n,:2. ,flc•.,::.~·, rl:. 1l--· (_; l:1 ·1 .!.~':
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-;,,nt:. i,•.:.::.s. ~.i è'<è_-tà,. ! ! ! ! ! In Llemc:::-ia t3 in cncre degli ere i.ci
1.::cm":Jattent.:._ dc:l..ì.a L::..bertè.._! _!__
~!i!'-, Cc:irp :it:::J.'=,
L:-::i.:.rur.c'-'r.-,h,tc . l!-"~-lP. 5-'..o:::ne:ta ,x,,;.ni.e:ncrati va fl.L~imc,:i:
cppc t·.1.Cc i.:. =--:r::-c·dlr_·p s 0.. nc~t.:-o ti_.ne~ ciu1i tP.ri della QP.:·~~csa P. di
iZ.:.c.:-!.'--=..,: .:.·:. ecr'.P. d.: ·ma 8::.::-cc-·_1._. Eç::.·gc PP..n.igaln ,:;_.; tc~be de:'. ncstri
.:.:_-:::.t,.tF.~:'.'ls.:. :-:-~'i.-'l-".1 r=~ r"<'·-~.,l.._. i:;;.:..c.:-icsi caiuti '-' delle nc,st:?:e èroi=
u.:_n, -:-=.n.::.: j.-:-v, si ,.2.cg:'..: -;_'Ct.1.e r.i--: Il 8('u.Q et ate visi -Co.t"' R crd::..nat~) ccn
·~ 'i,::. .c;::::-.l_::r.:,:: ~..:.:' s::. <~J:;__::.a J·o::i..ie ~:n•::·csa c-.1ra ,da!llclte dcnne e ra,saz=
-..:. .• • .:_.,_::_r.::..::.•~-:-- s'::.n..,.:..t:_.ic t·..:.t'!;.: i. ~v a:ripctrtenenti ai ncst:::i"Grup:pi cl.i.
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..'a.:·.:..,:",;:._ ~.e-!::.:.-· . ,_·1--:,-:::i.<i.l& d.i ,J'h, ! iei.!..-: 9.;.1tc::-ità fe.sc::.ste ,han.ne dcpc=
::-:- :i..-::-:-1::- r--::-:-:r- ;, i~.p 'i5-'1"1 d"''."€ css~-= l "'te sn. tutte :e fcss~ rr.azz::. cli f::.c::.·i
~.:. sp.:.·-:-n- ~= : r.c~ tE.u:, ntc re l'.'.>.:. ! v è',, è.iclrn , d~stan.dc 2.e. cc111L:csse. pe.1.·=
-:1,~~r ,!':OJ' .. :=:0-, ;:>'~!"!."!:.J.'fc.!.--~L:.r• pc= • i..er..::p·.:.zicr..P. di t:utti g~i a;,tan~:..,.
":,!:.;,::.•,..·· .:.~ Lcst:-,:, .•.·,c~·c,rr.;,,. p::::;, C'.l--=
3""i: :..:.:·· , ~-.r..__ ·:Ilr F-_,•.• ,1.(1.r,;::tu:t1:.c _? :0,,JIQ : I .:il.:i(' I. !
:·.-: ·-=---===--:..-====--~=
L,:OS~.:-•: e :·i,:-u.:: ::: ,,:-::.c.:i:: S·,;;: '.st, ,. r._0>
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<ur.e..t.:. figJ.ic_i , li :.tenne t:::-1:1spcrti:i. :i.
, r.c.: i.:...: ., ne t·csur.snt,, s1..C.le lcro spalle éC. ·:l.=-
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1f!.:.nc cimi terc pe;r dn.r lcr; degna Sl-=--=
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• 1=c-lt1~~a • ì'J.nani~e e prc!'cnda.
~ ..-ru. 'tt•:·:·~::. , è.C'.!:ull:., f." ccr, •1-,.,_ 1·.- .::..:. 1
a CC!i'.mczione _prcè.ctta f'ra la pcpcla.=
'1.•gv-J 1-c::;-:c,, I! :''-'ll.LCIJ ,,~ ncs-:::·i ·,o-= , ;,icn~ , specie fra g::.i astanti, che
~~t!, n~:-L ,·tcc~~!··~zic1~l ne:~ ti-- ~ .cn Cflrtlil~P.sa anu11irazic.ae hanno ass::.=
•..::.:. , -no1r..i .. •"i r RC'!~ ::: .. 'L, :_ LLCSt.:•c 1 st.:. te i::. IJ.llclSto triste e significati=
ve q:;-iscc'...:.c,
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,~ :. pepe.io si sc!lc reagni±'icamente
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( f,(,gne a pag. 6)

56
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(Ccntinuazi,:,ne da j'h•5J ve:r::.. di pi~ il!'..lll~ri.iat~ neP~ssi~è~g:-a,ii,,:
ccnt~gnc hannc tra:.fcr;,\atc .::..1t::!.•i= si , zu1;11h,::!'C ,:..'3.tte, su.le, ccr>.).
ste certe.e .::..nl:na à.imcstrazien8 DC= A ?ieve di. .:!-3n->;c ::.:. 27 ()~tcb-~ ;,.i s
pcls.re cU eè..ic e di cì.ispr-9«:zc '\('~tre ~ pi~1 cli :=5:: dcr.ne: ir::.-cmpe:7a.nc in pi~_:,
la ":Jel va naz:L-fascista. ::::1 ~ e:i.·o sa.iu=- ; za b.io,..-cand~ :e ls..ttr;::.-ie da dcv-è i
tc est:::-emo alle care siùir,,-, "! sucnatc 1:eo.•~Scti .._ fascisti p-r1-:l~Yavanc il
cc-me 'ID fie:rc iI..ne di venù-tta e è.i i latte , e le d.ist::.-::..:n.ù ,~c aJ..:.a pcpQ=
riscesse.: 11
:J!'igli ne stri , voi ncn sie= .. le.zicr1':! .: fascisti cc.~ t~ntarcn" di
·v1: rr.crti :riviv,~ts nei ncstri 01....cr::.. i i inte::.-vt:nir~ f11rcnc sc:::Uaff'.:.g.g::P..t::..e
~~me i.r 1ue11~ cl.i. c,gni ,Italiane .~en m~ssi in f-.iga 'dP..l:.e 1cLne 3t~ssv.~el
·:~mete , nei stesse vi vendicheremc." • ment:v t::.-ansi tavanc pC;:.· ::..::..:;:,a,_s._,se~
• vegliati i:U tclè esc!l.i, :m c..:ntinP~ e di
~Q~':f_~ç_ (?-;:.r Ar::>·-~r·c ?.I JE:. O?OLC. rust:.·.::11 ati i.d.sc::.-i t:d af'fe:i:ati : .:..-:
1 m;,.ni.festP...nt::. s-..:.:iite , d.::...-trc ::..1 .:?Sè!!:~:.c
---.!, • -. • -- -- -- --------- • -
• j
I t.: d.sshi ed i fas0i~ j . gara,p-:r
g,mex·csc una :::-e.gazze.,accc::.-sc::.-c6 a
di
sti , ··::. ·:: ni a~la ineso:r:abile mcrte, l scc~c::-:-.:.rli ccn pe.r:c .:I!arI?:e::.=
Tcgl1.:::-,-.- t_-:-11s'"!ina-r~j di1..,ti·c nel oa.-: : lata.~ latte. Cc- ~gt.;.alé cc~oattivitP.
rat:i:(" ·, .. :..=.a ::..ere.' catastrcfe ,<li.s·l".::lP; 1 , il 3 lic7cmb::-,_ u.s.I5C dcm:.e i:. S.IJiC= •
ge-:--· .,. :.-:e r.i0 r.he è ncst:::-r:i :p0r f.'fl.T= '. I van.ni iz: _ ,;;;::-Sicv"tC e una t:::-s·ntina di
ci n:t ·~ è..:. f":.,:n,' , di Fotsntl. • SE:lt-. ?.c:..c-g:c...s~ ,i::-:::-c!:::p.,,nc
Fc:-:_· .:!:_11:' n-,i ::.":..S"flèt
I tiv: "Cm uu. ... ccst-::-:..ngc,cnc :.-..: l)Si':'.J..t'. ..=--
o~-rU-~· , e~>~~, di. P~'~s-~g-i.i:::'--· •• et. ne~>~ '
u.utc~:.. t'q_ ftLsc:..s---;.~. ::J. a..:_st::.---:.~ti~t= 1 '-'=L.:=:
::.-al ,. -~: ~ ~:nt:: , dc malli, :i.a. ri cc s1::::·!1,--:
t::.-c le. s..::tt::..n:.aue. s-..1cc.:;ssiva, una cq_u.a
:::icnL • .'',ÙL e ma.t.::r::..al.8 d.ella ncs_! r~zicned~i g ...n..:::.-i di p::.-i~a ncc~ssit~.
ra.P: .·_,;.. ! Ccn q~lé-Ste ag::.. taz.::..t·ni , eh ... St'nc -:..J1a
ifa. 1, : . :.n;., cesc::.enti dai lerc \ p,::rta '-' c'ic!'.liaruta g,..:..sr::.-a~
diri t ;
a,.,.,-uzzitl
ti ,, •.;.,.i. :.L'rC' <l.cveri di nadrio di : nuzi-fascisti, affa.mE..tc:::-i d ...l p<:;;c:.c, le
spen,, , ,:·;:i:pcngcnc tutt~ le lo:c ::'C'J.'=-= ,
denne 1i _>ieve cli Centc, di S; G::.cvanni
z,:; p< . .: '.ffodr • .i~<:3 l:t r..:oJ.izr.a:;;1.c11e del 1 in :i."'::.-. e d.:.. Sa.!.a Bel. hannc stra"C'patc
r::.e.nc ·ve ;..A.''..e ciel nc-m:i.?e na.zi:-f~sci,-, I
al n..:micc il u0cessaric pc::.- il maiite~
Rta cli cl:'..st1.·rn~.L'ne o cli ste:r.m..1.n1.o, 1
: m...ntc l~rc e d0_le l~::.-c :famiglie~ se=
1li::·•.1l il-., ~ la '.!.et·t:a che 0on"':"l.u·t:,,m«1i;-: \ ; rrat 1ttt· hèl.Dnc date n::i niru.bile cSelr..E,i
t I.:~ ...scMt n-~cnc 1, d0nue nc:.l~ citt~> e di cc~bat1:i,:.tà
- ,\,., "~ •••• è di ,ittcria:F.e.nnc
, . 1 ·1,. cim:; ngn,.; della rn.:stra .:revin== u 1 :di te.te a nei ::.a via da seguire: "Stra.
,....:_a : 0.!"' ~::L~i:~;.tt~r inS'.ll"l't;ZiCllfllO
.4 ..
:ppH.r... al nLJnicc , cen le agi tuz:.cn:. di.
t:.n.uc '.;.1..,rr.i>Jli.f,•f'tazicui d,~lle dcnn0 st:.·ada ., d.:. piazza , quc:llc eh<.?è nt'st
l.r ... l C'.'11, i. uem,u i. 11.::.qucst::. u.ì.tiici re ti tli ri "ttl' cl eh.._ egli v, :.·=0i,hu set=
t~~~i. i 1::r-a::.·ci p, r af':fa'lla.rci, impédir,2 al ncm,i,.,,
_t>._,. :.,,v.,., <li C:c-ntc -' • ~ S,l,i6 cc ,c~n :a :ctta,::..~ ~...:nlizzazicn~ J~l
•:r...nni.. in 1·,,rslcc.tc,o. S:uu :\clcg1_,.R,,-i i;uo p::.an~ 'h:rutC.::....,di ai"'fa'lllrur.antc , di
~:::-0, -: a fj_n...: ùi cttcb:::.·e L· i :,;:::.·::.2:::.. cli J :.str,rnic:nl. e di stermi nic. n ! I I 11 ! ! 11
:!c·:-:;?:::J::·•c,n::.. sene sv~- l t.a nr •.rt0 :1w.ni-:- 1
-::rstazicni di dcnn•, ccr.tro le l u.~ltc~- !t
.r~_; . .
'.;_::f1;~;:~.J .!~~·_§9- 1:: J~;:~,-..:._:. ------
-.J.~.:;:~~~:.:- .--. - .......- ·-- - ~,-:,- ~

57
"i"'.:L:..::.-u-,.!A.:.;
~.A .;:-:::;y;~.A LJL i;.i,":'IJ.IANO"
___,.:___- --=--=-===-==.====-
==--=======-==·--- ---

Qu,.stc S•.ccndc inYv::.'!lC' di ic;u..,1-ra ~·o.rt::.giana trl'va i Vclcn


tEU"i d..,::.la 1::.!'l,.::.·tà.sui InL'l:tl,n-.:::.::..<-valli • e nv2.l0 pi:.1n-.1.rc, ducisi pi'.&
oh,, reti ad ~icni .::.rdi t._. ccntrc ::. n1..ffiici nazi-fa.scisti , CL·ntr1. i l<. re
mt:zzi è.i t'!''..!.Spl::.·tl· , 01.·nt:!'l' tutte q'..i.:,r.tc pt:.ò gh var .. oJ.10 lerc: iniqua
gu .. ::-=--
;'_,,;:\-::::t,. n ..1.t:.C..iz::.--- v c;,..1.1.,::..10
1 cl.0111 ann,.: nucvc , qu..,sti vale=
rczi :, t.!.'ò.SC1. ::.·:::-v::."il:Ile l:nt..:.!K da.2.L: frur..igli-3- .. Inv"'e,_ di gcd1Jru in
qud;t::. gil·.=-z:.i ; ri ::.::.'int:::;,i tà. '-· d."::.. t ...,pc::.·1.-d ...lla prcpria. casa , dcvronnr
!ctta.r.:. ccnt:-c ::.1..::.nsir ..:....: i:. ...:r.::.0h_ ,<xnt::.-e i"ì.. f':::'C:ddc <.ile intemperie d1,;:!:
:!.'.:.n,..::::-ne • Acce.ntl· ud '--ss:. Sl f:':::-, ne l"' fa.11igli0 1 scffrcnc i bimbi por
1
::. .:is::,.~nza rh.2. bcJ·hc 2.1..a:ad::.-..,<- .::.."' sp1.·sc p.:.:::-l I ass._nz ..i. d""i l1.-rc figli.
11t._:'.:,,no." tu'ttc
]',.::..::.-1 g.:..c:?:'n:.t·J.d ...-::.-r"L 1.:: dcnne Itu::.::.w1c d1.•=
TI<..D.D.l" fa:: s,·.r.t.:..r._ ...i !':?:':i::,.::::. eh-- Rcf:'renr ..., ch0 Cl!I!battcnl ...: o..llv f;J;=
migli,· lc:?:'c ch1.. una un:.c'"' , ~,md .... ù.miglia è cc n lc·c: Il ~,l pc::..e .,::to,.-:
,_1.:-:.z:.c
. t '.h...+~e, eh ·- -•.1. !':.ccr. d ::i e, u tuntc •
affette dande ne -L re le - _prl. v...: tan=
gib::.li.
:.u"JLfana'' d...:~.,·:.i.:?:·-.:i.g.;.anc , d1.·vrà ....ss---r ... l rg;__ulizz...ita, da.i
ncst:?:"i ,,rt:.;ipi ::..n rn'..-dl·t,f!_,_ cl:.'" ris1.G. ti uno. t;.!:'u.nd"' _·di:.·h.·str1.:.z.:.cn0 di sv=
:!.d....ri..:.t~ ~luzicnJ.h.
: ~eir.i tuti D:.:::·ig1.,r,:ti à.1.,i rJrup:pi d..,VL'Ill' subi t1.' .::.ni\·rruur0
I t:!,L.~. p:::-cvinl'?i ...=. ....L; Cummdi d..::2.lu lcrc i.!lizi~tiY..;. , ch.i..,d ....rn ...· 2. 1 ::.,.p=
T(1~1~il- .:.'--1·~-- •~ 1r:_t •. -:•i :\. c... J'--· ..:~.L1... rie:.i p,.1.rtiti 1..1.d -c:::ssi ..d.·...~·. n~i..
~ '.Ì.rLlp]•.:. 'i'-·v:··i..?UH" t .:.:s, .. -:-•, Xl·:,i.~ ..i.tuti _.. cc:11 ....ssi t~tt._ ~--- 1...!:J:;,t..tuizzaz--=...(:1.i.
è.i !11..!SSl.l p,r 'l11...,stc1IlLbi2.~. gfil·:t di sc:;.id,1.?'i1..tà,_ d.:.. s:'..rq,·-1t"..,.1. p..:.r i 0.,·ID--
battonti.
3:!.an:1. c.,::.-to eh ....
- qu1..:ste nl st:rc u)p\.:llc v, rr~ uc0.L·l t( L;

r"alizzatL" ccn 1 1 d1tusciasmc " la gvne::rcs.:.. t,.i. d0llu qu:.:..L .. 11::: d1.nn..., tut=
t.:. d._l::.u ncst:?:"a • rcvinc:.o. hl;.11..r-.c g.ià date- mirabile cs ..n:pic n._::.la ccnti=
nua cp1..ra di ':liut1.· n:l ralv " 1:.:.atl;ri.:1.lt:. ui ccmbJ.tt..::nti tutti, sv1.·l tu da.
più di un Wlllt di vi tu d._1::.u Ill'Stra. crg~izzazicn,,.
E qu,.,stu co.!.'t,,zza ci è vi..,ppiù l"!tnf..:rmate. d::ù gr<llld--- succl;SS1. avutt·
dalla 11::,.. ttimrina d...,l 1 c.i.rtigi:J.D.L'11 .ind,.t-::a pr eh'" svttim ..ui.... crscnc, eh,_; ha
viste l"" deDL._ di città .., crui:pùgn·, ancl-rl'c,r0 u. g· .rn all" e ff1..rte: por
c-hi scffr,-;; "' ctmbattc pc:r l;.i fa st.!.·a ~iù...,rtt1.. C.:. -1. c1.nf1..rmant 1..., dtnno
r.i s. '}:!.l·rg:!.1.·di .i.i WlC' , eh,, p .... ~ gi1.-rnata
r un I iJ.J.tcc::.· hannL fatte S( sp vll=
d1.r~ ai fcrni pubblici lo. ccttu-r·1 rt.1.J. pCl.-'1.L,pvr Ct nf1..zi1. nar.::: c..,ntinc.ia
di dc.•lci p.:.:: i::.. 11:ì.·c.r'tigL.JL1.·"; c..., ::..e Cl nf ....rihwc ::.... ri.cnn.::. di Sa.lo. .R( le=
gx:."s" ,di G.G..:.L'YW.l.lliin i., ..rsic,~tl· ,di l.11.ù;..ilòl..l.·gt :di llin-,:!'bi1.·,di Bo.rie
c":.l.i , L di tutt 1t ::.u cwr.p:ir;n.:,. et., .. i:i: Jll ci1i gh-rni h~uillc et nf't::zj enate
C•~ntin;l.ia u c'-ntin:.:.io. di pacchi p"r il "I':.1.rtigi. ..illc 11 ;c1.. lt c1.nf..,::.•ma il
gr~d, p 1trictt::. sree d. 1:.v dt illlt. nl· :.1· gn1..si ! ! O

58
DONNE HOLOGNÉ~I !

I criminali nazi-far;;cisti impotenti a parare i gravi colpi che i Patric,ti g;i

hanno inflitto in questi ultimi mesi, sfogano tutto il loro sadico furore su rnta-

dini e Patrio!i arrestati e vogliono con il terrore più bestiale costringerci a tra-

dire i nostri figli più cari svelando i loro nascondigli, rifiutando di dar Jorc,

ospitalità in modo che essi divengano facile preda degli agonizzanti hitlero-fas;:·:iri.

CIÒ NON AVVERRÀ MAI!


Non vi sono traditrici fra le donne bolognesi, ma patriote combattenti che

non solo continueranno ad aiutare gli eroici Patrioti: nascondendoli, curandoli

4 morosamente e rifornendoli di abiti e di alimenti, ma impediranno con tuni 1

11H:ai la loro cattu;a difendendoli con le armi ed al loro fian ...o proseguiranno

a'~t"a.nitamente la lotta per la libertà del popolo italiano, per la salvezza ed il

ri~ :atto della Patria martoriata.

Accorriamo dunque a ra-fforzare i nostri


distaccamenti di Sappiste e di Gappiste !

Aiutiamo e proteggiamo gli eroici Patrioti !

Morte all' invasore tedesco!


Morte ai traditori fascisti!

I Gruppi di Difesa della Donna


e per l'assistenza ai Combattenti della Libertà
di Bologna e Provincia
12 gennaio 1945

"Donne bolog11esi!",volantino, 15 gennaio 1945,400 copie

59

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"Do1111e
imolesi",volantino,25 gennaio 1945,200 copie

"Cittadini",volantino,29 gennaio 1945,200 copie

-· o c.. ...2

1d .. l t-_ O
.... i.,1

' .

60
I

An.coria una volt .. lo spirito ce:.::b...ttive 111,.lle n""'~•l• i.i ~


risVe.t;li at~ ..:i lil:n.Odi odi -. di db;yrQzz~ c•.atr• 1• ~rzt1 1 ,zi•!IIS
&Ciste 0

Ld. ì.!lii,nif8stw.zi llts d€.lltt do »a di Bub,••, ùorcluo • Crd..vic-..


con lél. richiesta dei g.liwri t ess&r~ti -. cc,l.!J4Utdoc•..1. ve e.aza 1
resp ns.bili f.scisti, dll!ostra la volo~tì p~~•l•re di~ rr•
t"ni i -.l • qu"stc co1tdizic,ni 6.i iseri, li cli é,'U.fiITtt.
Al tretto~to zroL,iè..1:1 è at:..ta la v lo:a.ta di quo.te d•._..., ~•qu. ..
Bt!'uu1c tr~ be~tic d6lsti11.e1.t& a.l L.ierc.to .aer , iL.p••• da li. 11:..,we=
daat~ diGtribuzi~~6 ~lla poyelaziou■•

D O l. l! E
========----=~-=

sol taAtO in quasto 1nedc e peritHlleid• iìUl pia.~e i 1 't=


1 ta 0 e·,,; do .. l. QVU.nquo il .t10..!lic0 . od affr...:.atorli liazi-f1i1.acii.t11. l- •t•t•
asse,_,... :1 ·l.i. buon comb ...tteu.ti yer 1, e11:asa delL11. Lib•raLie..i Ni=
ziv . .t. .•. à.ul bs .. essllirèi P-'l)Ollal.rli.

V.i:,Nl•ICA.LEI VO-'IlU L 1RI'i'II


OVUHC..:LJ_l.lCHlEl.ibTEe .i:11 1

:i;i_/.JJES1RA'lE LA !:J;llCE D1..l .J.EilC.A'II ~.E.dI


I OVUNQT...:8 ISI':llBlli,MiOi.A .il
f,OPOLQ
OVT~l!-:~ùEl!i~".wi:l'.i:i crJ;. I SOPiiUSl TI:1.LSCHI LEPSELirO L V)S'.... c,.t::;
E 1 VOS'lilì ,_.YI,
c .... OVG!!1,:UECOLPI..1.E, I r • l_J_.I L JJ '.i-i...ii=
1'01.d. ;;_.l'-.I L.1 ~OPOLO l.1._.J.,J,;1.hO

A . _O"';.,TE I !i'ASCIS'..1.l!
A L'IORTE 1 TEDESCHI!
I N1RI I
A .a0!11::...I . .L!.ì.CAl•i'l

IL G ..ur-o i. I l IF::..SJ.1-1...E lGl,l.i


-=================----==-
"Donne", 19 marzo 1945, 800 copie

61
,f,11?.7<1 /':.Jj

1../0H.\'. lf.l.
··coMPAGNAn
/Jrl t:~ [.\t.'1/i\'/ll ,JD[R/· .. \' rl. !/. P. lfff/TO SfJL'/AI IST. I O/ U.\'IT,I' /'IW/.IJ.1/'/,·I !· .. \Jll /rl-!WJ\l,IC.\'.·I

FEMMINISMO SOCIALISTA chiediamo cli appoggiamo lullc


quello: mburc che nanno per
re intcrprcli ddle 11cc,•~silù e
clclla ps:c,,!ni:i:i frmml111h.·. cd
J pd11lf) :S_qff1, U..il l rr1 ·11- noi ,01,•, poss!a•no compr,•ndc,.., cflcllo di ancnunrc i' inlcrionli1 ecco p<1cl1;·, o compagnr, I~
\Cfn, ., tll'll ,In 10,knt:1. r"itl e IUltl,ro.! quella che i, n,,stra in \.'.lii vi:ng:ono a trn,•arsl nclln lolla non deve essere .1bllnndo-
I:, hC'l.1 .111t11i;: l:hc .I e .•1ra1:•> csdu~l\'j (unzione so.:1:t:c: fil vna qu.:sll disgrazia11, 111adro.! n:il~ ma aJlitata crl ampliala,
d1 L,1,l!r:::·onc :":t:::,, •.1.i.: t'• .i 1 IIIJ"l'rnit'.J. Noi non asp riamo a e hghn, quando spcc1a.1 circo- fino' al g·orÒn in cui I" 1101110
•I d1rit10 H -.,.1 1r1-
tkflll•J ....,:illh) fa·c cu~.:orrenzi o,·un4 ,. allo 1
stanze non hanno permesso la Vt·dr;'1 in noi, 11011 il ' sc·ssn
J.:i11 nulc ch:roni :im1i11ri1s.r:11l'd! 110111•• n11 dl!Si fcrianv> pi\.11:t n:gulamemazionc matr1111on1alc. d1..:bolc" 1111 il s1.·~~11 che ng-
e p'>li1 h::1~. ·-:,.,s,{uno pu"i 11'!~:trc (IJrl~c,pn,one ali, ,·tta civile, Tulle qnc,1e leggi richiedono grnzia c,I a,ldnlci~ce colla sua
eh:.: ~,ù ·1vr:1 L,1~ ,·era\." p·n;-n:1 pt.!r amp11,:ue 1•;i111v1tf, umana il no3tro dircno in1crvcn10, Op~ra ogni form,1 umana lit
1r.1pon111z-: ,·...,.-:1111h..:JucI si.:s-.1,
in gèncrnlc, s.:i:za circ la nos1ra perchè no, sule possiamo csst- .1.111v1tà m;He• ialc e 11or:de.
detcrmmJta d:. u, c.,-np èS~ll opera perda quella intonazione
di fl:t0ri cco::om1~1 i1tcl'e::u1ii, fommimle che ci di,11· guc.
Sr.Cilh. I lt.g1s;.1t,·ri moderni h3nno
Un ha ,~,::n:10 ,I 110,mo 1·•J- ger.cralmcntc ac..:ollo ndla sfera
OLOCAUSTO E RESURREZIONE
La donna per lunghi secoli fu prcl\!ndono p:r il funerale. co~·
,·in1cn10 f~mnunlsta, d11l't po,a de I' istruzinne 1:d cduc.,zlnnc pone I.i cnra ,.1lmo. sopra. un.1. c1-
in cm i hu,Jni bor~1lLSI s.:ur,- nazionale i capisaldi da noi r1- condonnola oli' ignoranzo cd olio
sottomissione, Poi. come gli scl1i.1vi goliinte corriol::i e, curv;a e p,,,n:
ttvano il cJpJ plrl1n !o dQ'le chies11, dandoci le stesse pos- gente. suscita. nei propri muscoli
'' do1--c trna u.:ip;uc", dc\'e ri- s,bililà nscrbatc alla g1ovcnti1 furono soll1.it1i .111"arbitriodei p.i•
droni e ,ottopo,ti a pubblico giu- disfalli lo forzo di portorlo da ,alo
conoii;cerc c:1e ai:chc qui Il rmschllc; ma nel campo econo- Bl cimitero, pcrchè: H, po:ua final-
dice, il giure rom.ino trnuc 111fo-
~OC'11,lb,moC un impor;in:i..:- f,ll• mico no, lamentiamo ancora mente !rovo.re lil p.1cc dell'ctct no
torc dcllJ ~l\'1llà ,,.rd~r;a. • \J
miglio dall'ineguale dirillo e doll'ar•
r.oteMII d ffcrcnzc. bitrio della p,1tria potestà e proti.amò riposo, \'Ìcino o.Ile spos;lic ulorio,c
il vul" Jl!e dumre é il p, i·nn L~ no~hc compJgne che non in faccia ;,l m:.rilo il dirillo ddl.1 di Fr;incctco B:u.1ccn: tolte quc~tc
pl,SO verso qudl.1 em111~1p:- hanno p1,1uto acca~arsi, o nello consorte. no:.lrc d01,ne m.:uliri cd eroiche :onn
zlone toraL·, qudl:.i ug:u:1t{11:1nz.1 sw1,, ma1ri111onillc non hanno meritevoli dciln nostro. comprr11,i011c
di tliriui, co11·:.1rro ,c-s,,, ,11c lro·,aln un decurosn sos1cni- Durante lo lcncbra dtl M,dio
E,·o, dni com.indamcnli della chicn e del no1lro profondo r lspelto.
noi Vùj?1aa1110, e p ..rcti, l.1 nO·Hr:1 mc111•1, snno asst1n1e mollo sp~s- E accantn n quc,tc infelic:. 1-
.0J>1:ra nr-;n d::\I.! suhirc :-:os:t! ,, ~o ndle fohbnchc e negli uffi- e dDlla corruzione dei costumi, pro•
pria del vouallogeio e delle si- aHaticnte dona-:: dei c3mpi. co1111:
rallentamcnll.
Que,:a prhnl r,:alizz.1, rnc IA nostro non 1~ qur.ìl!,mc ,Il r,·a- gnorie. l.:i donna (u rir,iomb.11;:i loro crc.1turc in br.1ccio o :,s.•,;,;~
nell.1 schi:ivitù dom~tic3: e nel p.llc .1llc aonue. !Ospir.lc coni.: •
del nostr11 pro~r;,nuna s rcllh: ;m 1r, di 1·r·ul~lla. di .~11stilu-:lom· 1

m~nti, tr!l privazioni incn.ur;1b11z


,/'unm/Jtl ad uom111/, ,11 µan/ttJ a servJ~gio rimJse durante l'età o-
cnc;a mo:-.i.:a, mcum11ltlJ1 ·~ • ,,.,
parili,,, t: ,,m•::.li,,nr ,11 pr11;.:uss,, pit,1listiai e, agaravando la su.3. \'Cf!O J' indigenL.'.l cd il 111i le
3'J\:S'ic l.."l,IO.: ulH.nnr.: "-\"li pp·1 mnr111'-,di r.l11ra:fo111·,,J'am,,u tlu 1itua2ionc mor:ile col crescere ddfo del)' iunoto; Jc: ruasi.1ic: cJ..j J 1H,
la Pl' tcciri·1t1t,r.c d,r .1 :1 •t•:t .' s1 ,!lil11lr I 111/\•,.:,,tsm, ""'/JtlfO/ori:,
miscri.J. pronuL., di ogni pro,titu• lori dclfo citi~. inchio~?- nUa
,h,.1·1;i :,dl3 \"In pul1U~.::1 V, 1.: ,Il ,·irtd d1l' ~11tln1Jrl ulltl r,,,,,, ·lnm• zion~. di ogni villn e di ogni ab- fc:renLJ C\ltiJi,.,.a Jc.llc coJc ••
chi nnn v, J:r, cuHh.' ur:,,11 sp.-- ,ldl'a;: :1
MAZZINI bicttczza. fine e talvolta !Cn?.:i csilo pt..r
cfaJmciUh.-". h cui ;::it u'1mi .1 curate lo sc;irso cibo ali:\ {:u:nic-•·
sor.o costretti .,1 cfurn JilLS h·r,· cl, a solo caratlcre speculalivo. L.si guerra. atlu11lc. e.on l'inva-
.sionedd .suolopn.trio da p:irte delle e le m11<lria~pell.inti for!.c ind, •·
delle ~rmt, nc,i ! ap_iio.111111 •• 1- N,ii rivendichiamo ptr es e, a il ritorno dei figli gcrnc.nli in i.,,;~
sti1uir.: gli ac;s~mi in 1 :,,t.· .1r- 4ualunque categoria o grado barb:irc orde tculonichc, segn:i per .:.p

1.-sdonna l"imo ddla .sun :ventura: ,•itù in iunotc tr11c lontane: e lr:
tlv1tfl, :inciti: h! p lJ f .111· ,i: .' ~ppJr1cngann, la fonnula sn- sp,o,c che bnauono :.allo l'o!db
Pcrch~. quindi, tic no, •h. 'l ·, ciall,la: ",\ l.1voro C(!ualc, ~0111· m,1 pre:to farà suon:irc b. Jian.a
della sua rcsurrc·zioni:. di un•intcrrnH:izionc che: non ,1VJ~
s1:uno c111a11a1( a sunp:.: m1,,1• 1 peu~o c~••alc ", perché non forse m:.i risposl;1: tulle lr no,t,r
doveri sociali, I' 11 m • c!c\'c ilcsidcri:imn Lo danno è 03gcllo di proda,
ci:scrt! strunwnlo povrrc donne dolenti. le une ,tr.i:
lesinare 11 rt~Oil()Si:1111 !H ,., d1 del capi1alls11u contro. i SJcro• bcn:1slio di luttc Jc cupidigie. slru•
ZÌ.llc nelle e.uni, le 3Jlrc nculi
uguali diritti civili? CJ11,-1.. sanli diri111d~I lavoro mJ,chtlc. mento e.li turpi piaceri, !crva per
:1ffct1i, oanuna portante .sugli 0111C""1Ì
nr,i lo pror,ugna,nù a11.h,: d.1 Nella legislnzionc c:rc interc,- le- b,1ssc occorrenze del maledetto,
stilnchi la propria croce. dobbinmo
un pJ11l,1 JI ,·1,t:1 ~upe, ,..,e, ~a il drllcato problema della l>e.slinJcin,·aiorc.
!occorrere. confortare cd inn:dz.Jre
al,11 ,copo di .. uencrc fra I due fami~lia, nni respingiamn la li- Innumeri vii CJoismi. le p;izicozc. :.d una più alta digni1n umJnD.
sessi qudla armunia elle I ui, bcrl.'I sessuale assolula: e con- i s;icrifici. gli oloc;iusti I Additotc ,I pubblico ludibrio e
essere cons•derata la più im• sidaiamo I' lsti1uto matrimo- Dalle intrepide colloborotrici dei donnole al po,111bolole sgualdrine
porlJnk co.1d1Z1oa~del henc.;- niale come ~aranzia sicura per p.utigiani, che hanno sfido.lo peri• amiche e collaèo1alrici dei tcdcschii
seree della C'.)nvivenz.. coniuga Il•. il b:ne fisico e spirituale della coli e patimenti sovrumani per dobbiamo dire alle in1rcpidc, olle
Se il femminismo soc1,11i.1,1 di~cend~nza, oltre che c,sere oiulllrc l'ltolia • rioonqui,torc lo vinimt olle sofftrcnti, futrrn.1 ..
ilaliano-ha in qua1c·1e decenmo cosdizlnnc fllndamcnlalc d~lla propriil libc1tà.. Alla pover.i giovane mente:' i VQndali vi h;inno umiliate~
JCQU!St~ro 1anra forza dJ VI,- sanl•à della raua ; 1111 1u11avla madre montannra, uccisa d-1.v ..nti violMr. cont.i1.gi:ile, abbrutite nel
cere pregiudizi sc.:o!ari, ~e at- acceltiamo il divorzio, perclt~ i ,uoi Ire bombini c,lcrcfolti (Mar• p,,timrnti e nelle tribuh.z.ion!; .m~
lrJverSi>,\nna Kul,sc1of1, nel noi vogliamo per ambedue I zobollo), olle due vcraini q ..indi- noi, italianinuo,·i. noi. !Oc1ahtl1~
e1mpo pn/11/co, cd Alcs,andriia se,~i rma qlP~~a morale. Per Il ccnni dellorat, da una dozzinn di fa,,.mo ,ì che nu\la rimi\ncn rh
U:.vHT.a. nd c.,H\lf'U a~-.,.,,,, n- IJ1)vi.:rc chl! nhhl"'IIHO tll porl:lrc l,ruti, e 1><uci11dcrubnle dello pocJ,,. '1Ut'1lo ,upcllo infnrn,•111h! ,,,.,,.._ ,,,,.
-z.ì,,\.•, \,a ,\uHc) ornto J.t avere: p\1t in nito 11 hvl:lln ~ucl;1h: del a.-.1,f" clic .i\•cvanu 11olulo •ah•a,c tira y,-111ilcra,,:7a J,,rina e vnuluuuo
,,u ,\Hà \lt.1.\rt 1 ,rh.: _\:U ,,q~a ,11.- no'i\rr, '\l!'i•~n. noi m1haltl.11un
c1.. dJlla loro c...1111 in rovina. (S.iuo clic •i.th~ noalre cgu;di, no:drc c_om·
7 ,1ric1 n H\c. ,m,,n,, \'l.:~.:.11.: n ,n t, '1:~C{l! che pc,mcl1e la prn- tvl.uconi), ,dlt, fJnciulla lrcd1ccnnc p,tr,neo, p.•r favor.'.ltc con noi ,.I
ci l\.:,·t.: e"'-..:n.: p.:1 mc,-.o d1 stltuzton..:, e <lcRich:r1amu dlL' le ,1r.1Lialt1 cb c1unllro bdvc b,iache crcntt· iJ 11110,•o rcgi111,·di libc:11l~
pr •ntlcrc parll a\11\':l iu 1;u..H, lc~~i m:1tri111onlnll st:1110 rif11r- .all.1 prc,cn.ta dd po1drc solidn- ,,I qu,dc noi ,1:.piri..uno da \'cnll
11,:~~1""l:n.·nrc eh.: cl 1•1.1..·· -;.s l m:1te In mntln che nmhcd11~ I mc.nlc lcgMo .1d una sedi, (Luu:o). nnni, e ,•oi. no~trc µo,,crc iorrHc.
dlr..:t1:111\"t1h.:
e che 1!1:~.:-.uno1, cunlui;I abbiano c~uali dlrilll 011111ianora. l,olowncsc. mndre di d:l venti secoli,
1n:-gli11'1ì not d11n11
:, ~·1ui1 ::1:n- ,Il dcc,slonc 1•1tuir,;, le clrco- un bimbo di .1cllc nnni, prc,Q con Nelle prossime elezioni deJJ"As•
tlrc C•Jffl'! u1{:t1•nh: .. 11.~·~"'-:iria ! ,;;t.111z.!della vita fantlp.liarc. I.a furzn .al cosp •Ilo del m;uilo e scmUlc.l Co~lilurnlc ,·crrclc olle
Pcr..:h~ 1..lt:vc..:..;si.:r~1 ,s-:r\',t 11 Adoperandoci per queste ri- <lei ocni10,i p.JZ.Lid'indign11zio11c e u,nc con noi. E col voitro Jibero
agli uorn,,,, d1 r•form·m! c111 forme 001 non inkmJi.:11110di- di dolo1e (Bsen•c•v•llo), oli• po• volo, condo1nncrclc ,1 morte la.
rr ..pri criltri, l(UCIIO Che i, il menticare la causa delle no,tre ,·.:,.a ,·cc.cl11-1
m3drr, che av,·olgc 1u:11.1, I.,, 1ir:innidc politic.1, e
c:am;io sp~cilic-> nostro ntll.1 comoa~ne che sono o possono il figlio mono per lo 1quucio di l"opptehionc co.pi1alisticn. che delle
IMlrttLione,,,elia ~ducn,nn~. nd· dlvenlare madri di f1i:11ilh-gil• un.1 ur.1n11l;iin un Lianco lcn.c.uolo. due prime è sorccnlc uni .i e fa..
la vua rconnmic• e 1o,lla IJ- limi. N"i vi>gllamo In ,111es10 co1i1cin un !Ud:uio e, non polendo loie: c1 fin;lmi:ntc. duvve,o rcdc:nlc.
migli3? . caso la rlcrrca rlclla paternil~. s01trnc1c li 1pcs,_ delle cin,,u,mil.'.l inizierdc con noi l'iuccsn dd duro
N•,1 ah:Jiil.h'> Il 1l,rlrlr) UI l'obbllg1 del padre al manleni- Jir,, clic gli :cioeolli giot>nti alb C.:.h•ario, che ci partcr3, insiemt",
peasare al nos1ro av•1enire, e menlo del figlio, ed in i:encre bor~:i ncu :mchc con l-1 morie •li• luce del soci,lismo.

"Compagna",1 marzo 1945(fronte,e, nellapaginasuccessiva,retro)

62
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g.-cia che !Jri1 hlro1lcllìa1c 11 r •, • 1!.l ,:1:,rru Urffa 1.•1-
mnnd11d, g i incrc1l11h.
:1rr11I t:11• 11 I it,.,: iru' ,b 1, ,,, tlt i• •• ~r, 1ù PJ/tla ,.t !,
p11rn rlt•ll:1 mrn n l'•C• I - 1,f n , In :I,,: 1 tftl P'.'ìrJlo che
Si tratta della V 3 un or- d..- gclr, ·1mr·r1: I 1''" • r 11ur &1/l'l!nftt1 un p 'o
I
,,..-fl.. c1cc11~c 5 ... I I J • •'•• ....... J., !Il'•••
dig110 micitlì;ilc che nessuno si ;11 IIHHIICl'lfl) r1pp11rlun,, r,,d,:,tr,
dt :111/,,,, /r&1 h' .\"a:f,,r,J r11i/1. 1,a•.-
• , - • _. 1011 Lii"'"' I, ......... ;..
sarcbb~ mai aspettalo cd i cui tcclc•·:n a111:,1r; • • (!r·,r,0110 ;. I 'J -"' I r o f..- ..-.. , 1..-,J ...,I: • , •• !OMor••..,.J
effetti, come già 1•cnne fatto di snoln ch•lla nn,Jc.1 l•atria. -:•,rn: ,... Ju!i r· ,:,.... \
..-.-!u ' ...... ,.,. ~f
arg,1ire dal discorso del Duce COMPAGNE AVANTI, , ,t • i,,.., "'i r1•"!1~••• l"..-i •-• J, •aw-
:,Ila sptr:rnza di 11n·c·lc-rnapn- 1 ·,u C',f il ,.;...., • ni n,•p;,. la r,t..
a Milano, capovolgeranno e mav.:ir.1d1 s:111~11c ALLA LOTTA! .. T .. !1, UI,.-," r-i ••-l(naa,•, li •wt.1•
decideranno le sorti della guerra. Il Co111nndo , . ,_ ,e, • .-f., .. d.aJ l'iL!,,.., li •• • •-r -·
l(Lrllnnicr,, 1 ~uni .\l1mm:, spos~, voi che por-
La mrov,1 anna germanica è ping-,1igallonali, c,p~rti nel me-
, ... ,., • .11 ... ,,:..,p;..-!t ~d ~r'Prorru1.-,r
impicgab:lc a qualsiasi distan- 1.11c~nl w,tro i segni di tante ,,; ...:: .,, .. •.....,. ,~ ,; ...Ji .., .. f..,.
stiere del saccheggio f ìmpJ- roflcrcnzc, di tante prcoc-cupa- ,,:...,.J w .........s1.. .
za e nm1 richiede alcu:ia spe- rC!!(!iabili nr;:anizzatori tli !urli '!".ae1.a • .._., 117,. q-.art... 1IPifk_.;.._..,.
cializzazione da parre del per- z'oni, d• tante privazioni: sol- I ,__.,.!_ic,,! .. , I a ~G,t'_. ,!; 'jll'"'lfj r-
e ,1l·pretlaziu11i,ten •111n!tene in levate gh ar,imi, asciugare le ,,.,i 1i,,-.ui!
sonale. Essa potrà essere data mente pc1.'\ che 1lov1111q11c
in dotazione cù ad11p~ra1aanche
1111{- lar,drm: che sct"ndonodai vnstri l ..i •;_"'''-' h.a"!l"I &!au,,.,. t.u:..- t,
)!iranno rhllc co•no le e lu,,uost .,~èh1, dJ 'IU~i poveri occhi eh? (~e••'"•J ·"• f ,.,; ;:ie-. i lt....-, U!llf-i. lt J."" nl•
dai Comandi Terriroriati cd villc1Ie dì Via d~lle 1~,is~, a i I m, i.r.;,i.,1!si. i lo:,,o thtcli. lr
h:mr,,, visir, tante brutture, tanle I, • ., ,,..>,,
Economici nella lotta contro i Bolof!nil rh,vra11110lomnre, per
ri4 un e- J .r1:1i ~ •-')%t•

partigiani e te toro organizza- 1r1"i11·.tizictanlc miserie: onnai 1- cc-nJI; ~~ prra Qof"D •ro_;lfl_., t.C'tU' ..
essere (!1mlicali. !.'~strema im-
zioni cospirative. p11rlr111acli ~111<:!•!cre per le vie
f"ro~, cicli; fine di ques!a tre-
m~11d.1 guerra s~, p-:r suon1re. ,1 ,,.; n,; •1a...li ,I... ,.., ,L,• rr.1,,,.--•
~:·
~',~:c_::
.:·::;;~/:
~.:i
..t~:i.•:::~:;
L'esplosivo imi)kgato, utrinrn c11r.1uine1111 manifc~,., del J!elle-
scoperta del •· Genio invenrin," 1.~ tw,nde offensiva Russa , ... ,:. P"' ,-1. r, Li. ,Le- ,,...\·L ~•
r,• cli fJII'Ilo c,r:i ·1ppnrso, . im- che c,,n la sua travol~ente ••.,i;:-;,..; ,i, 1•..;,,_.., . ., ,la-,. ... cu••.r.-
tedesco è qu1n10 di più sc111- pudenza d1e d,nn13 luli'I I :ita_- ~vanut;, ha spezzat,, c1uatsiasl 11 • .1-··. I. .... ;......ni1i· :r...a r~""'
plicc cd eificace possa imm~- vica 11nlv:1git'.1 lcutorrr :1, c::ar:1 dilrs1 tedesca, unila alla par- .... ; T...::.-u, ·'·' 1..-
..pc,,1.1
•• noatrl
~inare mente umana. Prole tari ,, , ... , .a •.L,i ,. I r,o.~, .. .-!i
rng:ita 1n raJ,?lnn(' della vile tecipazione dc :li Alleali, s~a .\1; ., .. 1: r .• ,.;. ,li kt.1.-.:..," r., lu•"'""
La V 3 11011 è, come si pn- i111pr1111tiIudim· :illa q111lc sono nn11·1ila tragica ca1.1s1r1,lcdel .·.,. r~.: ...... 1... IL, ~i•IH , ... , ah ...
trebbe pcnsJrc e come lo s1es,v in<l)irati fini e 111,ai della lorr: PO!ll)lri ~crm:\nic,,: quel _pc,piJl~ L.,,., 1 .. :.,. 1_ ,.,,. ,,....1-;. ... - 1 ..... !(i,1 ..

Mussnlcni premise nel sw1 di- fals1 g-P11rr()il.'1. lnsult.1rc cm:i che, .-n.1diu1·atodai sunI s~r~1 .. v1.r-11 •• , •, i, •r·..11 l,.1.,..u, .. J..,
: --.• Jj )1,., -...,l~•i ,Ul'•J
scor~o al Liricn. 1111·arnn se- '-pudorat.111v'11h! il 11 ??lo e cn- fa ·c1,1i, h 1 portato via i no3tri , • ,;1;_ 1......... ~ •• i.~-
... ;t,.lU j
greta. m 1 segreto l! irwt.~Ct! e srnn!!er Jn ;.Ila nccc·s~u:i di 1ra- t1'l111111i, l'u;:~- .a llll .... , ur:..-~-..,;,.,:w,
In dt3tru·lo le nostr~ .::.i.
rivoluzionario I" 1111piego dcl <hrc i ~IJ"ll ~fl'~:.i fig-li l.!incnndo c:.1s ·, c1 ha pr1\1ato di lutto ci 1'1 ,,·~•i,1i r I' .,1" .. J:i-1 c.rJ' .. ,.,,!I... rl9i.Jr.
...
co111po"to. C(ln1lHll!lllCIIIC ch11- ::.11 u 1 h ~o..!1H1 dtc1lc :irtr1111c11tr ,I•,-• i h,tc 1i.!.ii:r-,lr .:a,1i,_, 811b ••~•
ma10 Sale eia Cucina. ,\kntrè ,i r I U\ 1i1.. , ..1.-.P"'u'-è- 1- pc••.n .,,,r .. -
.,cuiro eo 1 la '-<'llra1.innc
1 prc- Compagne. ...j,.'.i ,! j Il 11i -•t..1 .. 1: r-,.-w, _...._.j t:Oa•
inf:uri t11'~J conQscono l\:s1sten- 111cd1111a 11,I oroclo!lo. i: d« fn v"lri p:icst dt'lla provincia le .I.te.• •...._; J..,HLt,.
za di QI!0-1n imhsp,nsabilc pro-
rag-om:-;•.1~ii. ~L· men~c.
hruti. l.' coc;tillll 'Ct.' quanto di piil
m:s·,11nt) l'm:,io puh s•ill1r chll1 m1tc~
ade1c .i a, nostri "G:-uppl d1 01-
fè._.,. della Donna" ~ono sc~se.
•• .\ ~;~;•·:; ..~;• ..1:/;
.. li ..... :--·· ~:.,, '• I i:1:..-, ..-r. .. l,,t' ..:..
•,':~:\:~o;:~.i.:
imm:1...1::. che, spoLILSt,1to ad unttt'I o compatte, nelle stral'fe e
-.1 , ,:i Cèrcl,r:tll· un l" 111sesso d1 1 i--"!',_, ...... I ._,.J.;.,,
, ... ..,,;_\.,..,..r..
nollo piazze por rcclamaro la d1-
optr.1 ':!: it.<'11i,._·i h:dc.:sd11 tfal cr1111i11nli. s1r1lJuziono dal 5.3pone, dei gras- I , • •• .! 1.,.,,. "'r,11.•
(ll()l() r
I•' 1 fl.'Iltzl<'l, J/ ..:,1le p - ~•. dol r.3Jo, dolio zucchero, del ..•
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0 ~~", rocl:imate, •• non 1• aweC•
ancora I.ano, la d1atr1buz1ore d1
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Cll :t\\:\ 111ls!!rla tlalk ~pug,11:t-
mflHtè'cl. r...-rr,H.a d tu bit" (1'Cl"Y'C'D1re Il
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f.1sc1,ri. p l'\~il (•S~.. rl' l'Ollljl~'r 110 rru..-lnd:i
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t~rr11r~ dh! Il 111z1·f a·.:1s1UJ putJ In <S,o, d ,i comunlt4 che allrl
chl/11 t11 s;lle. rrn~dr l s:.n11nlrl' in quèSUultimi dieci comp3gnl, di Co1112cchto,
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llhlllll'lllÌ. d~lla SU.1 esistenza: cenll Jl3r1<ol mo,lmentnP3lrlolllcu,
F.-."dsri e 11.1tisli, vcrgt>gu.1 ,ano $1311tudl3ll .ul lodescbl A
di:lla P.1trìJ i,:11unì e pesti: <lél- lo:ii3111>1 p~r oc.:ullJr~ ,11i che ,1uc.."'ti
Eroi ,·:1 il nMlr'.) commouo r
l'uma11i1;1,;h altri, ~1 s0110 all- am:ùr.1 p,>ss,diamo; 1 t\ errntc saluto
brac~rnti .1111 Ictio tiella morie 10111amu p~r rcdamar.: ciù d1e (nl prossimo numero daremo
ci spètra di diritto: mJ~ii:;r1 JQrtlcolarl.
in uno do:i più mo~truosi abbo-
nunevoli amplessi simbiotici che Io11iomoinhne c,10ruuc te nostre
la storia ricord1. forz~ p~r ah1t3re amor~sJmente
La trovala del sale a 13ologna i nostri P,llrioti che hanchei:- Comitali, preparate material-
entra nei plani di guerra eh~ giati d.11G ,\. P. e d.1llc S. A.P., mente e spiritualmente all'a:r.lo-
l'a,lcaro conduce fianco a fianco ~omb.itrono con mdlc1blle sl.ln- n~ d~ISMI per la l.berHIOlle
dei d~gni compari fascisti. lu- cio per t'3nniet.1mento tot:ih: detb nostraPatria, per la ri-
del nnl-1.tsdsmo. conquista det nostri dirltU di
gemi quanri1alivi d1 sale, sot-
rratti dai tedeschi nelle saline Sccnd1a1110 in lotta, .:omp.1gne, spose, di madri, di degne cli•
di Comacchio e portati :1 Cop- tutt~ unue e comp.1tteorganlz- t3dlne Italiane.
p1ro, attendono d1 css~1e di- zJte net nostri "Orupp1 di AVANTI compalJle, 1111
stribuiti solamente a chi oserà u,i.:s., detl:i Donn.1" nei nostri LOTTAI

63
La partigiana Renata Viganò a Imola

I pochi mesi trascorsi a Imola in casa di Al- ramente revisionati da Meluschi. Il successo fu
fredo Mongardi, dal 1° dicembre 1943 ad aprile immenso.
1944, Renata Viganò non li dimenticò mai. Da allora Renata scrisse e perfino firmò come
Erano arrivati insieme, lei, il marito Antonio "Agnese" finché, totalmente spremuta e _ormai
Meluschi e il figlio Agostino detto Bu. Nessuno inutile al Partito, fu messa da parte insieme al suo
sapeva chi erano veramente, tranne il padrone romanzo, entrambi superati come il neorealismo.
di casa. Bu fu sistemato in un collegio imolese, Dal dolore di questa ferita nacque un sogno,
Antonio sempre in giro a organizzare la resi- il sogno di un ultimo romanzo che dimostrasse
stenza armata, Renata misteriosamente chiusa al mondo quanto Renata Viganò era scrittrice.
in camera "per scrivere un romanzo". E lo scrisse e lo pubblicò nel 1962, nel momen-
In realtà nella villa di viale Carducci si pre- to più sbagliato, quando nella storia letteraria
paravano i numeri clandestini della rivista. "Tu trionfava Giorgio Bassani col Giardino dei Finzi
farai dei pezzi sulla questione femminile, tu sai Contini.
parlare alle donne", le aveva detto Antonio dan- Eppure Una storia di ragazze è un romanzo
dole un'esile traccia appena buttata giù. che oggi possiamo amare. Ci ricorda un po' le •
Renata mise insieme cinque pezzi di cui solo ragazze di Alba De Céspedes, ma più povere,
tre pubblicati tra gennaio e febbraio: "Le donne quella che dall'Appennino scendevano in città a
e i tedeschi"; "Le donne e i fascisti"; "Le donne e servire. Ingenue e innocenti si facevano irretire
i partigiani". Li scrisse col cuore, immedesiman- dagli uomini, rimanevano incinte e poi chissà.
dosi nei cuori delle donne rimaste sole, ango-
sciate giorno e notte per la sorte degli uomini in Anna Folli
pericolo di vita. Una sera di quiete - c'era anche
Antonio - gli ospiti giocavano a ramino mentre
lei ricopiava a macchina "Le donne e i partigiani".
Tanti anni dopo ricordò quel momento, fiera
di quel pezzo "più di tutte le altre cose, romanzi,
poesie, racconti, servizi giornalistici" che aveva
scritto in vita sua.
Vagarono e si nascosero ancora per mesi e
Renata fu partigiana nelle Valli di Comacchio.
Una lunga esperienza sanguinosa destinata a
entrare interamente nel romanzo. L'Agnese e la
Renata sono la stessa persona, giurava Meluschi
- "Quello che succede ad Agnese, tranne l'inizio
e la fine del libro, è quanto è successo a Renata
durante i quindici mesi che ha passato con nostro
figlio, allora di sette anni, come partigiana nelle
Valli di Comacchio" -.
Il romanzo col titolo L'Agneseva a morire,
uscì nel luglio 1949 dopo essere stato pubblicato
in quattro parti sotto forma di racconti, sicu-

64
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:·:~· ..e e t.ora le a·•ottole dc• ;,c1.ll-oit 1,1 ~ori ,o.~ l&!,., •• _
r. - •. , i o i mnona· .i col'. ni ·.rr,o~ut1,co1 1-;.c!t! nooLro e! .. L'li Fa-
:..~ f.i })erdu fra i t. .. ._Uori ùl una lro enc!a.
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,~: ••Larico n t-.1.l Ll 1 p·,1 ~i ~1 i. .i tl _n 1 1uc. ■ ta lat a e nt:rt 1' ·e n1 ■1


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~ ..... t t ~o lo azioni v e La.1<1 e verso Ull "nico e•. :ro: --re
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~ l:r,o di nni ~>a Je_ co. tndini c:,o :- e Hl e la t rn... ,.a 1ri l.. ca. . .;, Ili

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.ie; to ùo E: fov,&1ci,n'...J.ln ' vo !·,.:ci nuotcire ai c.roci-:o::!,e, ~-e
f i· yr e o, ioo. ocri liere lo ecorc1uto1e, ~orc ' Jlt :1t.o
·.cvr.::1t.t,,.io 1 f· i, o _,li nzio,10 ;:o:~ ic e r:..v l·u!.:.,1 ? .. a.
'o.tto. 7ini,opcrai,otnù ...11t1,oo· ati: ic cl v1 trov reto 1• re 1
u.~ 8 cl1A uli._fLl!,eru 110 i l O n:l. C.el 1100:.ro p polo, ■ C~lo .:r, nat~
' o e_ pol;rà ooo ~e 1er11 una lo', ta ci.e ~ col Ji .ra_ic' e acor~~t·,
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d .01no la 0 w L • ~v',B,,
1 l.J. ricar..1
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65
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n:,l!on. l'ax,n•a• fia 11 co,,ba tor corto
Cj1·· l' • ntioo v1.1lor•
U { 11 1tal1o1 cor non b nncor norto •

. ~ll'ora trat.'ioa che 1 1 ltal1a a travcraa,nol diuordine univoroale


4ell• oo■ciln .. t clellt iet1Luc1on1,tut.t1 gll italiani oi chi...tlono con
~ n o ■oia q le ■ia 11 loro dovere.
~e ■i eeuina con occhio a,,nno 1•attut1le oit ,azione politica o □i-
11 tare ,ee ■1 vo, l1ono A1r16ere i 1iropr1i atti ed i propri i J)cnol ri ,1
bene dtl1a pi triu • <1•1 la 11 btrt ,ai troverà u.na r. 0111 riopoo te. ctl oo-
lt~l"ll 1nttrro,-at1vo: tu 1•~ 11 ovore dc 11 italiani? La oituazion 10-
l1t1oa ohi 10,linciie trO ..po olu.araa:;uc.,i10lini lo ·.b l'Italia allo 1·c-;i.-
11 ~• 00•1 un l)..l tto ct,a chioal> d 'aJ lean~,mentre dovova dirlo ,11 t d.i-
ento ,11.an4l>al a,.otllo 1 aol~ ti, 11 uvlatori e 1 rinai d' ::::tnlio. pCl.'
ell nter II i 41 Hitler e pe ev ro noll•• vio (]olla. vor,,o a , inchù~
11 25 Lu~lio,non !u eliairu.to dal lJOpolo i tal1ano ohe cllicùov puo
11 rtl.
Il :-e • : ..1 ol.;lio,uni..:aoente p1 occuputi di oo.lvare la mono.rchitl;ir,L·
p dirono che le a ■ pirazioni degli italiani tiven1oooro rC!:...lt~ o _ '1_:l:....··,,.
a.o ver ocno . unte dinnanzi alla lot. ta,proprio L' 01 :i'O !" '.·.~. :.lt , qu Il!,,;
aYreb ero dovuto cu.14are 11 popolo al oombuttimento • alla v-l 1.tori •
:r. allora chi ~ rlco parao 1J11llu ncena? Il morto del 2) lu.._.11o, -1
fa oino, ,Uvenuto ro. u 11oano,por mancanza 41 un n diGl)onibilc.
-~L,biando 11 1:.·:.r., in P.n.r., le vecchia cricca di 'llr1..,ant1 hc:-.
rialaato 11 capo dio ~ro le buionotte tedoeche ed i oondotto lo t,.'ll r-
die nere 41 Hitler al aaocbegeio, alla devaatazione,oll'aooa.soinio.
~u11DU lutti ai eare ,bero f'Vi tati se a fianco d&1 nu;det1 non avo o Go
tatta la sua a~,purizlont 11 ùtluton ta■ 1..1ata I
Jr.a 1 nuovi repubblicani,non 11aci del trt1terno rL,n..,;ue veroato,hcinno
voluto offrin al loro p·drone di _orlino onohe do le tru.re p r 11
fronte • llolle 'braccio da lavoro per le ra·r>briclìe più boi;burdu-te dello
renanial
Di fronte :J que t 'azione ne zi-i'aeci ■ta che te ·1de II eoppr1m8re i pa-
trioti ,a :,1 ...-petuare la e erra in Itt.lia,a dietru,_,c.;ere le 1ootre cittl~
e4 i no~tri pae ■i,c to lltroi i noaLri luvoratori, noi dovovW!!.o r~a~i-
re con lo lot'a emata nelle o1tth,nelle ca11pagn1 • •u.i oonti,con il
•abot~io, con l'aiuto bi patrioti.
i.:oo oiò cl.e abbiamo ratto od ecco q, 1•~ 11 dovere de(..li 1to.lia.ni!
Uoordino i tird41,cl1 1noerli,sl1 aannt1 del 111..1.ioto'livere oè1e orwai
non pib !•os■ ibi11 cit11re all fineatn J in «1u 11ta tr.-lgioa con...,iuntura
nazionale,11 ntn dietro di noi 01 ■ono tatti i r1orti por lupatria, la
lib•n• • la ·iu■t.i11ia,chi non la .il cora,;gj.o di u~'.fron~ re 11 neoioo
ro'VJ'l rl ■po11d1re 4oMn1 ver■o la oollettivitll..
1-. queato c.:.omani non I) lon 1,ano I

66
Se 'Teniamo in:f'utt:!. 1d ca· i.aure li.. e1t••ll•1one
1
illt. n oéuJ:""!1uo
c?,e ln belva tedeoca,at.1\..ttu u.d o ,ni lnto dalla u ate de:111 lihezn&io-
ne, ■th );·iftt. itulùooi ferita o •.oZ91 te nello. e-. b ia,dc,•1e lo 4a ci,1.w-
galt. pl'()Dto il colpo futule.
Uniamoci dunque,frotolli 4 1 I?ALIA,nella lot~a cnl.'l\Ule~er cacciare 4al-
lo noo -r• bollo città lh ti 0 n Ji.;:,tlcrtuna e lo eciacallo !aociata e per
far e1,landen più of,,li,ornnte e· .e mai 11 eolt ùel.l.Apiiot,,·ena 111•nl
e ùolla c;iu tizia nocialel
____ ooo_

L DONliB E I T::DEDCRI
Rollo nootre oa~;pagne e nelle etrade delle oitU. •1 ffdono troppe
donrn Il pasouggio ~, •oldai.1 teùeaoh1.3ono 11 nootn donne,• 4a tanU
O!!U ooffrono con noi la :p :1zaa •arabanda della do . .1na .ione tueoiataa
0 Glr.! OMno le noetn lotte,i no11tr1 riachi vivono in .u~•ta cr.1Ca atao-
cfo;s di Guorra o di priaionia in oui la vita ~ Edna:-;cia~a ora per ora
d Ot!Ili luto,o;ppare haru10 voglio. di undan a pa Ha;io 001 • ,14at1 41
ilitl~r. naota,ade••o, ra3azz1; ue 11 vo•tro cervello di !om1ca aon ~
o ,t.~C",., di mo~ tore insieme 'Ul ragionw• 11to ••• il v01tro c.ion di po.eta
f!."o'.L!, no , b• tte ulcho. che,per lu invùlon~urta !.inzio. o d1 t m e:ni al
::ior;J"_...,3 dir 1.10 noi quel 0:10 dovete lare e aopratt.Jtto q 1110 che no:i
ll<r:'-:?.,,ét ro,e &e non oal)ite lo ;parol1,vi ■aranno art;omenti :pib 1picoi
f.'.!!."',..•. ,i,'V"! cop ire. mtedosohi eono 1 no11tri nemioi,ancLe ■ e vi danno
lJ,.;.1.:,_::, .l ±, ro ~ o oo v1. offrono un eurro~ato. I tedeachi ha:mo volu.to
l,. ::3"! 9 ino1ece a 11uell'ac~ozz&1.:lia di 12- stie di cr1::rl.nali 01.1 da•
~'?'l:•.-,<;i;.:u.i ci 0 ovornano e oi ;peraecuitano;ora, eoltanto per l• loro
n:•::;'"'~'-':l.t dio. emte,oi 1 WU10 irapooto il tetro epettro di '.L• overno
o'.'):: v,'i.v fncendo pu'..lra e pit& ancoro avendo pa11ra. :reosuno di :Joi,
<2or:.,,:,:1 tt.\liune ,donne dct.;11 ope ra1 • del co. t dini i talian1 1 deq aioetra-
~ ~~ totlo~chJ. un viao nmico,deve n:ndere più facile laloro vita in
I· !:l] k~ • Occorre che eo•i oeniano o .:ù minuto 1 1n OJU atto,la noetra
o :Ll..:i.tè 9 oo. l'aria ol1e rea irano,00U1e 11 cllna c·.e 11 circ n.!a.
Al ;".lraonti,vol tradite la Pntria,donm ;tradite voi aheN e 1 vostri
u.oi!Ji.rd.0 qu.cll1 ci10 r:a ttono in iuco la vita per •..u1 do11ani si&liore di
ou,! oi oorcte lo prime o.d nver beneficio. :toi,queeto p. rioo lo 1 vo. lia-
rno correrlo anche por voi 1 _pux-ch~ oi:1te de.._ne dl oeoci-o le noctN c ... pa-
gne o no v--i dir.iootrinte scuolùrlna pronte od apriN le br ..ccia e a4
offrire il letto u q1.L8Wl);aue mnoohio ,.,_at;o in oerca di caldo. Uon
ponoote cd vostri meochin:1 e aporclù i. tore•ci 1mo-.diati; co:::1 Mi
rinur.ciwao a tutto,anche All 'esiotenza •• necoJeario,rinunciate alla
01 .:.rotta,o!la marmellata,al buoio ùel o ,ldoto di ':itler; ec;li ~ lo.
atoouo aoldato ohe B!)iana con·tro di noi 11 :f\10ile-tl.i tra. liat<r e, che
opcdiaoe n casa i pacchi di b~ttino raccolto nelle terre cb1 ha dovu-
to aLbandonare,ohe donan1 1 qu.ando oo ne andrà ùi -iui,dcv ettin. anor.a
le nootre oaoe. e• lo eteeeo e, lcluto elle o._wi ,ia V'~·ot.ito o..i.leru~ioca .en-
te 1 noetr1 mu{wzzi:ii,cho ha port.:1to e : orta via le noaL1·e cacchlnt,1
noatr:1 aozzi di tl"lisporto,ohe,llurante le ore del c· prifuoco, perch~
noaou.no vada,oarica intere utrtocolonne di tutti quecll OUI•~ti che pos-
eono in quc.lohe modo J ervire,• le nvvla per le e ·r-de che conducono
al.la Germania. Non ha bioor no,11 81)l(lato teil eco,di eaecrc s1,arbato
oon voi,ùi trottarvi mule;gli Giova,anzi,ohe 11 ■iute ~micle;p&rcib,
'lUnndo requioieoe l• case,~ , eotile • rie1,cL toao,,11U1.ndo cli occorre
tlUulooaa,lu cìilode e l:~ p ,:Ja;tunto, ndo r,11 P 1rà,p.enù~:ro tlitto.

67
111• tllinli,per ac!u ou,oden1 11 ao iomo in Italia,nelle ~o■ tre
braoo1a,larc1andov1,per ricordo,un" malattia ven rea o 1.t."l picuoi.o
D ai ■U•
Non o1 e acate ,dc,n:1e 1 t ,liane; ue :•to?•rio ,1on otote i ,rne a I ono ,
•• 1 n■tri ••n■i o 11 vo ■tra aciroppoaa romantio~ierla ■i xibell·mo
alla 4ura dhoiplina c!ella no ■ tna ex·ra,41vertite"ri in Qltro modo,oo-
•e Tole\e • q•,ando volete; non ci 1nteA ■ oa. :•a non eco liete 1 ■ol­
clati \ed•eohi. A1utat•o1 1 quell1 1 aaandarli TiaJcoal rientrerh nel
"!IOD4o dei fanta■-i anche la ■conne ■■a, ■crlcchiolnn• • vooiferanat•
repubbl10':1ina fa■ci ■ ta.
__ oc-o__

iwn~I uo.
f: Olf+JJi5 :.,Qa L'a lllO 1944 trova l' at"Clats BoHa all'attacco au un iron-
te U 1000 Ka. 1 da 4evel al ·:ar ,ero.Le oue azioni d~oi ■e e vittorioso
■oao:iano l'inva ■ ore ~edeeoo clal ■uolo ruo ■o • ■ono proooo a ributtar-
lo oltre 1 oon~1n1. Nel aliente 41 Kiew una brillt..int• v1ttoria,le1 r.l.-
oon~ui•\a 41 Z1tollir,h& salutato 11 nuovo anno. In quc ■ to aettore d
2 uai ■1 oomlM\Un• aspraa•nte.lA. truppe del c;en. V ..'W~In dopo avor
oon.ui ■tato t.in ■1 erano ■pinte tino a Zitcair-Coro ■ t n oon un•a~ioae
podero ■a1 aa 1 tedeaobi preoccupati per le oon ■ o[!Uens• dellQ sconfit-
ta di tin --- ■ando in ,1uel "ettore tutte le forse dioponib111 1 n
hntarono la rioon4ìli ■ ta.I ruo ■i,quantunque obbligati n loooiaw pe.rt•·~
del terreno oonq iat.ato,ee·rpero nietore a.i 1·a'bb1os1 controttacchi
bl neuoo con■u ndogl.i 11 nerbo per le rravi perdi te fatte gli oubir<!I
in uoaini • uteri.ali. AlloroM 1' a ~tacco tedoaoo incoc.inciò ad ofi'i -·
Tolir■i,le forse ■ Jv1et1che ,dimo ■trando una. vi tali t'- cd un 'aoreoni:::c,."''
■ ione sonza ~r1 1 paa ■arono al contrattacco o ln unn octtimnna riprc.co--
ro ai nazi ■ti 11 terreno c~10 queot1 avevano conr:iuiotato ·a caro pro:::r.o
in ~ Ht.U::u:.ne.
Infatti 1 4opo avere ■ tondato le linee tellcoche su un fro.,te di 80
.•.,1• forse del primo fr nte ucroino,1n pochi giorni con poderooi
bald. ■ono arriva~ alla linea Zitor.ur-~oroeten e dopo ln conquietc
41 que ■t• due citt~ nllArLando ~1 fronti a 300 Km.,!ino ~ Jnsatin e
au4 ti Zitmoir,ha no portato la linen ùel fronte dn posizione o circ
40 -:m. ,dal fiwa• 1luc trJper1ore e posean4o a 30 Y.J:1. ,a ovest di Zi tonir
1n1ace a 5c l:m. ,a nord-OVl 1t di :orooten a ci oa 40 lnn. 1 dsJ la fro n-
tiera polacca. >ue11t'az1on• dell'arr!luta rooea mette in e ....rio imbarazzo
il c:Jun4:> t.cde ■oo per l eort1 delle c.rmate ::ell 'onea del Dnieper po1-
oh•, 1uantu.nqu• aia ancora presto !am pronostici pure 1 qucsta vitioria
JUaN potrebbl aver ccneecuenze ir:,previote ne@i sviluppi ul terj.ori
de l'attacco ■ortetico.
t:n•altra as..i.one ir::_ortant• viene evilupr~ata dalle forse della I.a
anaa'la 4el fronte b.ltico nel ec ttor• H'evel-Vitebek,dru la qual• di ■ta­
no ■olo 12 }~111.,dar1uost'ultima e quu■i com. lotnn•nte accero:iataa ai
ap.lnsono a nor4-onet di lìcvel vereo 11 confi011 ùella :.·olonia I degli
SkU :i3altic1 ·.a1 ri-aali iatono pooo più di 50 Y.m.
l• torr.e •11 •arn.ato roe ■a ìiaMo pure ofer1-uto un'azione in forza
ntll 'anN del Dn1 per rlo!!cdando i nnd ■ ti per più di 30 Ira., por-
tanc!o ■i a poca 41etMza da iacopol.

68
....-

A.n no 1-Nll 2

L-ACDiiUNE ~- ._ Z()~ f"


QUTNDICIN ALE CO~~ l_J_NIST ,r.~o•.ts~
HtOLETARI 01
rurro •l MONDO
UNl1EVII

l' f' _
r·11 o _i 1 o .,.it_.ti ll l r-
ti o f :1 1 !.n re • ù'l!-: ,:, 1 11e .!~.:,i
•. -1 1c ..:ll'C ::4- 1, rn U"l
t\out.1:i i ·,uò! ,U doJ..,10 1 •• • !"9-.'a,•ia
P 1·1..., <lo oro ~•-· 1 r J ,,n lo '.">l .. ;l , n. r r, ro J p!"
1,.!. .rl. ·r~u 1 ":i l 11·11' ca ì:.n ,1 r co'lfia 1 e, tea 1
co•1 J. luc • •l ~ r1.irlo

I il n;,.~ic o 11 Tla.10 t· ...


La :olliu
<'.'1.,,, .. . r v.)
,..~,\
nu:1 .!J ,1.. 11, cnCJ r.
v.,no r • la Jre •11l'JLul1a
.. ,~ci ·,e,l.i.:-ro <l.!.1 on.i
pi,pr"oto

>L•r<.
la f1..:t!e • 11 co
u1 V'l1.o
tu·.cu.s
1·, 1 ;;.
oc•,.
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le
...:··, .12-0 1r 1:.•1••.L!"l!"'l01'li dot op~ao, .te '1•1 r le
t.-,; 1 , 1 t;. 1 cja ~- t.i "'-"' ai. ie1"l?or' rni ,•• v ,n.l , :l
-·<:. i:. l• ... -, •O,ltOi e,. u .1,_re-0 CO., I! ,r ,, 1vn
. , ~-i v ciu lo 1. 1l l,.l :Ll 1100•,ri .~orti.
suno li di,_P;tlc cre,na:n·u.no i. norr.ril :i. 1o ~.e ,e 1 o
.•;i•Jt· mo aol r-.i:'lttlUO • u.1.lt. :..or luco 1 0110 Ì.! ln pi'. ~~ - e 3 re
-~dl,· Vé-rit,\.
ono rl .UIJ ~l. , • r mol t. on n l • ndonat1 :1el orr
è\J ~2. ùi . t J-Sl'li:em 10 ,,o'ninl on, oti,la ,orios1, ru .. o
, 1·t_.tu lu p!'1._jo110,c:1( ,wev Ano ooe.iteni;::o con ni ,i:1 ...!.ne 1r • a -
e 1:... ...o,.e; O_Li no·1 sono più u},c !ico.rtl1
,:,t, •) Ul 1ut.:- n:.o ci..: .ro'e
l - p -lliicri ,~ cl ruL ~ri!lto
e,-, • vt.i.no Ju tL!'..
p 1·..:1 ~ J :.iei ~•.i.~ti
un• . iu- " oca lo t La,èl.o
i e u~J ù
' l lott& r la v&ra e
11-

.-.1cn liì.._rt• .. iO:tt' ,: 1 Jt:..di} .


. ,ono o .t.,ti to1ti <ltil1 cnrc rie i'ncilt..'.1 'ai fae"-1at1 r ur.a
o,oiof ~iono ~nr1 e ,iteri ncld", iooi v~Lrlotl fiu1
colpr IL - ., ,<l 1 lo di t,rmr il r,ootr~ 1>:..ee ,dl ~v . LOlc.1 lo a..: •erra lC-
ca o o ·1 - pn ivo {c:i. ·ili ti re1,c.ùtl10 ni,c·,e \O, 110.1.:> .1 01re l!'l
ois•.el:ln 1olitico ao11 4;~o d 1L viol .1Ct\ dol furlo. _,!Hl u ati 0.,1 i-
ti Ja Jc·..1 r.a.,coc .. l1ul tH.·Hod, t:rc. :ruppi cli c1tt J"n.1 lo·: ~Hlil
o i aicori cr•,ù vnno Ili o 1.foour~ lo f.or n~ e ... 1 13 1Hù! _ 1
P'rliti ~· o,con lo lotta a ta,O}",ez_ano la loooa ,eui=:-ii.. dei r 101-
0~1 cl o 01 rpimano o ,;ni nt • 11rnlo li :.e r r,' _,1r .. z.:ontt.
Gono c1 •ti 'J~t<:o ,1.olli, e pt1 •wno uniti in uno lo,no~to 1
ool!•i 'e l ·,c:..11-Ji• -:'O, li• ,r,11 ~ ocirti et, dt•cLl. :'e L fi· tel11 !
t·na ft.ui liu cliatrut . ,,:uo 'lu ..:i..i cl,r- pi ono :111 1.no~' _ ti 1u e ti,
to:nbo. ·uc-oto i"ot~o di e :-o-i· ct.:.,0 1• cc ooo -o· io oilia, ù.t•, 1t 1
fatto di 1ol•oin. l'!to.:'in ò unito co 111 le~ f1 1 .i liti,: .:o,~ •'1r.1,
1•:talio ;~on o1 i'c.r1•. :!. n.•.•c ou1 •r,,r:·11 e· 11.1~::.,. 01, 1 .. 11, ■'4'
o+.rnù11 o 11 O(lC(ei~ 1;:.1 ft ~L.l ·a 1 te., !3C• .i (I_ f,.ro 11 • tiUI"ll e vl
oru a..

69
rcoi oi atrl,1gi&110 vlo1no ai v oohi nitori ùoi !r,1tolli -;i:.:~V'Il
11 loro eacrHicio • 11 lw:.1 ct,e riooli itm 1~.1nootra lol.ta,e tutti
1 no1tr1 e :14'J.t1 oert.nno Yr n ·1cr~ ti •
• Ol>'?E• I ':'UDI or.I fA., ·1 .~:1 I • o 1'L AGLI l?i1TA:JOI1I '?En ..;,llI I
____ .,,_
1.. r ..;· • 10 ED :n .. cur;:o.
r.1orn1 onono l ~uLorith n• :1ote • f~•c1ot• di Podovo ebboro una
• .l'l'4eYOlt IOX'Jlruaa il • nifioo Rettore ùell 1 un1v raith 1 PlìOF.O UCETTO
.i,r;_q·~I,illH•llunt• di ll ua. l•'.ter tun. l•.tlna. VùOChio milit ntl
oo■uni, ta 1 v,,, . 1.-onato oat. toùra o rettoroto,lanc1r,ndo a&li otutlon-
ti u.11 pr1cl1&11&in 01 1 li in·/1.Luva a Hguire il .-.. o OD<' pio e t1 o·,tarDi
nellr1 lo•.•• at.tiva -::m .ro Gli " _1r\.luaot'i ùcll 1Itruilil ,oi,1 ~Aéleochi cl.
ra ... 1 ..t ,
".'\l, ,t 1 1,1 ·:.1a. or.,:laoa,cu -i ~.1t1 _ • o:..:~r<.i!llonti non ai p,;oo?no
tr rt da p tt vJc·,. :! _;Je,
'fon u·r 1bbo p1':'.l.t.J ;11 v .. o.::uo .._> o: u ùl.,.,p, ..0 0 doll 1 1"ì.. vuUuulua
pos!.1~.ono :-a.. t ..u~.1,::n-,J::.ro l1 è-l.c...uo 1urdi,0i.moo u I oril"!}O o.le: Cl'."Jìdt1
t>d ·m c~:.po u..·l -.,..,·."o,in ri~ùo ..!.i -..10i.::-e <lui 1.i-,1.va.:. d:l. ,r_..-,u-_o11t;ii.utio-
:1i:110 ao ~ :.to 1';" -1.oo 00.1 !:. oino1.· ..:Unnu l)U~u1"..l1l•? aon c.w::eb:ie ,,; i .1,10-
tuto e: :::-c,_:-e L .c ..._.,l:..~"ic.., - uJ. tJ ~ t._nt.L ■l4o1 ciuj :,,ghJ., ù1,l "collo-,
c-•i=-:nto ! aov•· •.t ~!.va pt~· r...o~::..-,'i 1.L a.ùute" ,,il •· :.o.1ùcre iu •tw.lo r ••-:r•
:1,,du -r~lla d! C'" • L._,~.1... lo : !ne .:elle <.e .1:.i ti, ?
r.on u·~ o'M;o • .. U 1o 4 •.o 1..llo,. tc..n..:n.i alla eh• ticl,ell.o • rifu(;iare •.
pnHo 'ì. lchl p xe to o ,,uulcl.e a.i..ico,fir.cl..t d11ro.va ij teMporulo poll
ticc f
In ..1.2•a:o i>enno ncn ,.li , 1,::i:. ., o CtJJ.-'liw.iont1 w..ncati i conoicli tl,• ·1·
r.cici e c:oi 1· ~ nt1 1 :.:a 11 co J,.Ol,llO l.:J,I _,:r: ..I,con11cio ile1 ■uoi 1ìovori.
d! co..rJ . ..1 ■tn e di 1 • t.!iano, h. u.Gl te, l' wdc o v1a che 11 onnoo dol
ben• putl:11co • <le•~ 'onor, 1,1~i•dt1\.L&l•; , 11 Je:.tavanoa quo1lu d 11a
lotte ac1 , 1 tr ..nu, coi-1.ro 1 r.c....ic1 J•1i&lia,
!!n pnfcrito , d o •1i cc-.-_.:r.,_,f:co il c.;o_.ba1.t.imen.o,uJl tr&nqu.111.itb.
incHvio.t....11 11 aiio iloven di c1:.tadi.no,ùutt.i..nùoa1 r1 ol·it. ocote l -
l'a'.tccco 'ci n !!.i-! t.~l~t1,cf!.,:.nJo le J.l~;o cuzioni <!ella <,hcotapo o
de l • OYra,..in ndo 11 !' .10 d ...s tL"UJ u q.1.ello 1.!i altre ci _liaia di op: :ra.i 0
cH oort dini e d!, tu,lt.nti,ci11 ~11 OoJU ~olo deH'It l.iooccupata
■ !errano colpi .ortcl.1 • i oio&.:d di !11t.ler d.1 , u11eoli1u. n coopu o
n,!!CJlT~I, l'Haliano • '!: :!l d,.vo e1H1e:u 1..u1 t.•emp1o por tutti coloro
ch1 1 non e.:'l~e11dod b-1'·tcre !n p .. tto Ull cuore da aoi,iavi, oono prouti aù
•..nini ri conbattenti Cella l1ùe1t~; dovo cauere \Ul ;,or,i to p r 'tU ti
1 pua1llanild 1 1 pol ror..1,ò.1 ..ccc.r.:.otlk!iU ohe o.ntoponaono 11 loro tor-
n.ec.nt• p.nonùL ll'ut11• ~tllu oollt~~ività.
Cli u.:.~:u co .t. -cr. ·;·:~ . • _ì: ..nI ao.,o u.aa bandiera attorno alla
,,ua11 ■1 i:ebbono ril.."lin tutti li ■piriti lib ri 1 che non ùiape:rono
d•ll• 1alvez:a delle;. i;alria e o:e aono pronti ad offrire o.nch1 la loro
vi a per 11 ben, co ,une •
..:0.fC'E:1.0; Al ~li ..;.1,ooa:t onori> l'Italia con 1 8'.loi studi in tempo cli
,-01 oo ■l l 1onora o gi con 11 suo i.;oeto in tec!)o d1 QJ.erm,eac, ..:pio
·1iv1nt1 e • la vu-. 1011,1~• non •, mai d_io;_·ianto. dc.Ha 11 ert. ,
Ollare anoh1 al partito col!'.iurl.1ta,n1l 1ue.le 11 oor.p.:.:no :.'Alì":'1 ;;I,
a1111a la oHi anni,e c,,e,cer~D•11nte,ne ha 1~.,n, to 11 carot.texe olla
lott.a ■ ooiall • o !Ju 1i1feaa ùeJJ • 11ore n !f.ion le.

70
IJ: DCiITT:; I;. ·r.;n.
•1e donne ■ ono ptr loro natura ut•r .• e df. t.uUc, t.'l ohi lucci••
e oho riouona• ,hn '1ot o wi grat1 pot trun.:e ■e.~• IorN per i11•. ■ to
ohe le noi.:tre r,.nc1ulle,.,poee e 'lec1off !anno 1,.. r.-.ota ln~omo ..c11
tt!fioioli e Ili mili ti ta■0.1 ■ ·u. :o ..toro n;n ■ono M belli,rw •ltG n.U,
nb intelligenti; 11 loR raodo a1 v. ■ Ure ■1 a ncora ,1, 1no~11to,1,
opooial.r:iente dopo il t.ri ■ te a.fVento doll& npu blioa ■001&11 - !orao
i,er oa.ochelbre 11 1 oro v •oto in\ orno dove or cc •nl • ato ·1na 1 ,aU-
fioata quonto inooufe•uata pi.ura - ha .10 ,r .. nto una rln\a !ier ,tr.-
oe, terribilo Wl a1petto fra 11 ud.Ja :to l'i ntu~ cd 1 traT odo ti
Lon rodrigo. i'utti o1 .:io ot11ncl.i di vod~rli,t ato "ICati 41 •nn erU•,
ma <1001 l)Ortano an. ù1v1••• o • 11 loro D t ,o c•l\~l1nta 1. aona t1
c'11,c<:.[lioc.a •IP.led coru\'.1on1,~..ado n~te u pr ...dentc rt!. t....nu. 1r.1
fr"')nt.r.. 0 crcib,lc don10, 1uello rv t ~ .....:•e. , ..e,;.;,11,e .---~• !"•1~,
p:i:- .• tioho, che huoalll\o denor1,o1 lu•;e.lano ·n·,ol r a i.~ •.. r._a'lO
a1 o oru~ze. Ocn~nn di•••• eo1na 1•~ureo draLino delle ~•t ~~1, e
ve;;~- in ogni aparuto 1Jrotr,rio le fi_!.lra di un do::diu.tore. "'J.~"lto
:Jl"Jt otu:9ic7e, o donoo. Vent'anni 41 <!elua1on1 non vi ha~ an-::~:-a
? , , rt.o _11 o o ohi su. •1uceU coeidetti ero1' I .dl1on1 r.1tat1 1 l•
.-~n-o porduta,le c1tt diatruttc, la Patria 1!1 rovina nc!'l ·ri narao
n:1:>ln to cho co•e. val~ono 1• loro oromaaH,at.rato~~•a • epa c?ru ~•,
1! ~ '-''J~]o tn-~co J11111tt hanro tnec1nato 11 i;.1·H t I.e !rari I•>to,a-
:i rt ~cci te !!ulla f loar1ea èloj d1eooni d 1 loro ~ Mot e"t•c ~to,
-": o •. noon- un'eco in vo1,che pure Ti•• nella rtelt • -'1 •••• aot-
::•··;, ? ::ìc, oveeto una eenaibilità, un'a.a.i■a,uaa corta capaoitl ti
;..-r.·-on~ro,Govr~lbero nanoere in vo1 l'odic, 11 diap:tsu:o,t-.,~t la
~-.u· ! rivorente indifferenza per quo ■to cc:'-'1! 111 1n lateeo c.•
19 no cli eal vare il pi~ a lungo poca i bile,
. :;:, ina ■pNodo un fallito
• t- 1rz di t•rrore,le loro pellaccia oonpr<'t eou.. H ~nca 11 Hneo
é,~:! ndicolo se non t·up•t• '1ec1frare,a t1'avrre0 l'c1 ia ~1 lt.~,"1,
t:i•··. ret1,n_ pe!ll ,rroolami,aeaaasgi,lonc1et1 e c:Ucdetti,:>r r:ul . ti •
v- M.to ril!l ...QJiiati dal le nuove prflcario tn.rchi•.11 1...ilbet-U.o di Wl
ra ril e ool~evile incompetenza. Vi !a difetto la pi e!•~•~te.n
r~.Cl)l t di previe:ion• H non ~1•t1 neuet, in qu ate l.lriacatura di n\o- .
..._o 1] .. el!l1to dei condn~ ati u morte. e, eoprattutto,di_o,tn,to cli
non r,oeeeded n•r: ureuna brioiola di dignit~ 110~1,di llllOr tU patria, •
di re~ itudine c1Vile e cli oo pron1ion1 umana, coaocet~ote di a~banto-
n ff1 fra le ùmcoia di queet1 avvilili t111buat1or1. V:,1 ■ieh lo
donne del popolo,• 1 !a101et1 ■ono 1 nellioi del popolo. 1 olll a1
ieri Vi hanno • t.rapp1 to dallo cuo 1 padri,i ..riti, i tra,olli
per get.tarli in unn p~zza guerra di c.>n:r,1sta o·• lii !I r1•~lta in una
tra~ico econtitta.quelli di oad, vorrebbero cbo 1 vod1r1 padri,mU"iti
o frotelU ■i obrona1 ■ oro gli uni coeli altri in n.o:!le ùi q111lla Npu►
bliohetta in btlnoarotta che è o~tacoata allo punte e·1, baiona,te
te4e1ohe ~ ~•tteteli ol bantlo,donn• d'Italiu1 e ridetegli in faooia
411an4o vi vengono davnnti •. ~ono d d tadri .. aoati,oho,noo a .. ndo pota-
to ar:nilnc-io.r■i durant<t li\ :!rlcabT'a db fil faooi1 ,vr,,r.ltono ora ap. s-
tirai Gli 11yernZ&1 ~el m.10 or-r-o ,..,,rto.c . tre nono e1 li i,1fel101 oo-
etretti da1la uc·ira ,i !le._':"c,jl"cm' .••ventura dio!'' ta. ;; H,4111 ra:.iata•
!!lf::1te p.r vo1,-ne .vote M•,'llcnno in f•1ru.,lia,ou1-c te <11CL'Abi re.li U
all ratj on•, fr t 1t1 •11-',.,liu.re • ~li tsn al

I
oe rTello, d1 ricondurlo
t'uooo le. 111.1.a e1n1o~ro 11rtou i.!1 ou•uaaino.
____ o o_

71
!,lllle>:ita oon t.1ua !lte il Il ro ilei par rioti 1\i:iile 1 dai Ct.d, 10h1
• ta11'aec1et1a
A r Nl;ia eono iuail1ti 7 p trioti.
A '.':avona l por l.4IlA bo0ba ntllw eta~1one.
A .dolouia la !l1l0 O: I:1fl, ~IAlfO IlfùLl LI,CI!IAiHAiiO
i,C O, Oll.
A re _io-:~liaa de' la faa.1(,lia e rn., ■ ono ■ tati tu.-
on li 7 fl"! tel11.
A i.an:aa 21 in ■ oc;uito al Atto dJ :~dicina e eono1
. ~!!A'I ::,.r.~. ro.1:,:Tl:JI .,:-·rio.

J1~ l .1. :,10.


!.•_Ul • ,,V s.Q• Inno 1 o fonl\o. ·10,to oft"o~.. to 0-,1.~ , ro:1..,0 di , ~o ...i.r-
;oro ■ t1n, l. • ~ru,.,,, .,..,1 ;tn. ~- • •,:u ,:;, ti ·110..,do la ·, "lro • - ..nol \J'lt
I\Y 'l!!'lta. o· tn-p Dll:lto,11 ~ .. "l"l41n,Z1to :.ir 111 ~or:rnt.on dn1 ,.U 1 70
,11 3
V.'.11. ;t'lllftio ')O!l"nnrono 11. ne 1tm
di oocrL"Ùc :10:10 di . ovo: 1~ù-
VoU!l8lc • ? l 'lt9 1 ,1 ,1 ,_,. f'~nt.1erR : 1,1lnoca ùe·• .1«19 en::re ua ,uro t n
pu,tano ...l Qlevn. 111 '.,.,C,n''., ot. '.1Bn f1'. 1 1 ra. ~t ~ ·m"'io .10
\'nl_:,;)'I fl'>Yitt.1o 11,7•tl"Cat:• " r--n':tern :,ol<\c'n,_!.. t n" v,,ri;,o ;,rnl
• oYDO •hl•• fl"ltrt f"•rrovi·.rl 1 :.i ,ort 1 Lnt.1 ii ~ar.:1 ~,rto • ,11.,..:00. ll
, .--."l,'l•io U.1"d1-:eY ·-rlfll'l" ..>~o·~ri1
..ta '.!'t.J n.lto cù n ...tr. .Cu lo.!à 1.;~
abitate ■ 'lno lillt tt • catturett ·in !f'8•1te ùoatno ,li. tnrialct
be1l1oo. Il r. i1onnaio uont:l.'luontlo l'c.::::one oltre le. n:-nti ra polo.e~
oa lt tru,,p• eo.ri'!Ur-h~ lC'-' •..,e.no : chtt"lo u ::u.,ol-.rc 111 im 1,i I
ra nn4o 1 l r~:..u:e5lue. t. ,endo •.nc't • j n 1.rcsion~ oud-ov ut J•.11
u..'t
■t';ton c11 :tn le -t..-ip· I"! 1"1ase o-::on:p.:10 Ur,-i-.re:; 11 ,•. ::ll"., ud tJt
di Vinni:ssa • ..r:'il'ìa ei.14 1~ forze del oc,oondo : r ntt 1..c li.1 o co ·~n-1a': ,
dal llanal OifraT "O"\ , ...na 110~,,,1t a z~~-io duru1.u .3 a ni,uco rolci., no
1roTo,:ra4 ~nn 11Ji•t 10 cont&: crun■ urent• ->ltro 120 looalith h:d,11',, ~
trello ■ te■ ao 1l6aJaO l• !orH de) ,:en. v. '.i'ti'lIN •1 apincono a 40 ko.,
oltN a frontt,.t'ftnol"ece i... ci:-oa 2C' !.:o., ·a , ornj. 11 -:;i orno , r:en
naio t'irovo-,rac.'! Y1•,.e ,.-::-c"pcta con un'nzio e r,1pentino • "·134e,ono r t
ti ■olti rr1;1onhr1 e e tt,1rdo ..:n in,tr.te :;il.Uintttb. c.H .~ti.:inula
btllioo. 1•a3tont ~e::le f~• 1ie11 •c:r.:intn rcoes proec e coel 2n vurtc.
din&!on11 a r.1d oltre .i1·ovo. 4, ·.i.n.-i:>\.'"ltotu o1 ■pin,:e v no V1nn1 -
aa ohe. tr1T1P.• ~ da r,n ■ i,o; un'altra p•;:1tata l)roso["'.tl vcl"ao :copeto-
••• un oentro d1 0•;11r.l1\1cas1on1 importa::te "" ove ■11 di : ordioov o a :,ooa
di ■ ianu da la tr..,tt ra rolacca. L'al·.;ra p:.unata • 1n proaouutù cli
Sam2 ct11tro U COIIUJ\Soaldon•11 GO 1a:t.,oltre la tn>ntiora po1acca.
uella zona 41 llevel-,Te11k1 Ink1 eono cont:i.. ai.uti <:a 1b~ Ltit:2en4..1 iu
1,;eeutto h1 <JUaU 1 ruod ha no 111crai:o p1l'i di 1;<1 locù.itfa. abitn.te
• tutta la f'•. 1 oTia fra •renl e Veli ki-I.uki.
1 C·!fl"E!"'ALIJ1'01 r.•0 .a a:nratC\ co~♦.inu~, r co bnt~ere ,·opruMe~te C1lla
■ona a :-u~ 41 l'u1et1'a r 1n+-rc lt' r-.r nr.:atc, occ•!o.t.c .• Yittc,re r;t~. 1 ta
d1nttanente •u • r--1nc. •

72
1n0 t-Nq
ooo
5

ll-A-[DHUNE
QUlNDIClNAU: COMIJNISTJ\
HOtETARI01
TUI10 ,, MONOu
UNtTE'III

'(Il t'i(:r.JO OT T (),

I bor ·hl si, 1~ , 1.,ndo le . 1 • tcn:r u1 • 'H •,, ci,. n1 1 ,,,.01 "n? J•
11 na citt, a1l'ollra ci lu.rdunri ~11.uriti 1'1 vol'.,n: "c'1 ..or.o c·r oro!
::l dicono t~cor1·c11do l nomi stU!!l ,ti nr>1 t'l rn 11. ono n"""_ l nr. i;1,
11n rc>~lc v•.loro =:-';orJco,·oc1 ]e ;
I. IIC''lli
oono nomini
chp •:o] t :nt.o o, i i :,cquiotnno
cont:l<lini,
+>scono t!Rlla •··r,nù, 1111.i:i a r.ivo]u?.ion·
di orerni, ai i·,!ir: ~,ti.-
,10
.. tu.-nt1,
.1tt.l 11n, e<'!. l' 1r1: la dt:'-
cie

1' C l'OÌflrnO. 11
Jri !10110 COGtOl'O ?": '1lll·OtO : ll no: o1 e, i •;] i ')l"IO cl.e
r1 rovu, dor10 tnn ti anni dj o rri r.i<-nto e di 'l t ri!'lllO"IO 1 •• ·•rnn Je .. lf
dn cl:e conauce a le ::iof·)ie tiella r volu:-1onc :- le··.ri~. -u __ -:;3
ente ci1e è viflsu ta :filno e ieri dentro ln r-,n e cornice r,;. 1
:.cnoti, on :,;a davnnti a 1l0 n uurJo con u• , r1 n-10 . e no _,::_8 r.n1-
"'ent.o. :1 s:.; no s~ come , u oti f'J.ovnni cuo1ono,ne ur.o :-·n"'a c,, .e
e i hanno l'•d' i1·e uj s io re oen1 J'f:l'ico ",,e!:':- 1 111 i.,or i1 se 0.1.
C1.iede come e crch~ v nno incon1. ro ~l !'S.t.1.':!cn-:i cll... vi t di:-1
'1"'-.ti._ieni e cì1iudo .o la loro !l':n:·ione u1; ,nq aen-r-, l'o:fe!l -="r"'.:a-
1 ei lUCili ~itrr, lictori.
sta ~ ' tnliu, 11 E:--;i :::ono i v 0 ri eu u .ic __ ~nlin."li: crJoro,
cr:e non "'anno .~1 1Pc]c :-en-:iero canm1n re, ·10:ic '1··11 .:1 are con tu-:-
·e 1 iorze il movimento aei !)arrioti,!lf>rcl:· solton o ens~ E1ar3rr,o
i co::- ••ru •~tori ue1 le. nostra pa. ria ui do'" ni . 1 "'to i:i ten~o pc:r1 ca o
ui storia .,i svo1-e ùentro tn'::.: l ~nosa rie reo. ,er une. :'.'l··· i:,.lta e
:ii-' sicura co cienza politica, Ora aoL,ùia:::o r ci;•r re, !'€rch' non
si _ er e nel ire_ sso del tempo, i cora ,•io . oli ":i.co ài _·•~s•i e i,
che, f noendo tute le ene;1· ie Clorali e r'~s1c'he,dan:10 u .. p1~· ~lto
tono ll'o cura e rovic;liat·l cronaca el nos':ro vivere. :on c'è,
in· olti à1essi,unn stu.penca vi~ione i eolo•·ica, "Ja nn ~ano is•int
li c,iida verso la ciusti~ia, la àifesa e~p~~sionbt e Vivida ai
biso i deg-li oppre::;si; no:, c'è so:-::_re il re ore litico cr.e li
avvia per o i azione, ~a cl 1 bo!1.t3 che corona di luce orni tto,
che,spesso, si concluae con la corte.
Tutti ò evono sa_ ere c•·me ue"ti i noti o'1no 70rire: n n bcr ...a
in e~si alcun ::itimo]o di paura, non s' nnida nel loro cuore •oi::bra
ri::itita del rinc1·e::icimento, rna s't\11ineµno di ,·ronte al "muro del]
morte" con e;lj occhi chi:1ri,seren.i: e tucti tri •no 1 loro fede

l politica.

patrioti
uesto

nerchè
devono ~~nere

sono i fi li -nirliori,i
·11 1toli&ni,
in o 5 ni me□ oria, in o,Tni rico1 uo; l' 1 t 110 rin.: ce con lu
1i•li
e •U~-to oc,~ i~~nm~rsi

che non ho.~no m3i


orte : :i

chiesto ni"illo e danno lo loro esis~en:-:n sen::n ri"'!1innt-o, si o.trono


con : ioia, come nur1ndo si Port::, e un·, r l s0nn cr.m un rnnce dono.
Ct,\'·' ,:.
(~ ~~.
'~0~1/

73
:. ltf' sono le 1uni,lic d ~trutte o dlcimate: le case si fannp
deserte e vuote, le :- '"le diventano :;:iìt vecchie sotto l'ondata
utroce oel 0·1le,ael d ,1ore elle non potrà piìt speenersi. Non si
riscul uuno pFt d vanti ul fuoco occeso nel e nminetto i sette fra-
telli ,...•'I.VI; non si sentono pi\ ridl.;re i uue frntelli BAFTOLINI,
non Gi Vtde più 1o scnrno □ a risoluto BI, T'C'N".:INI, ~ià comanuante
di un bE.. ta!'lione aeilo. brJ.{"ata <;•.ribaldi nella guerra di Spagna
, poi intu-nnto : n ~-'runcio, indi trn::iport::ito a Ventotene di dove
fu libertito doro il 2~ luclio; pcrch le loro ciovinezze sono
state in1:onte dnll'odio iaccista. Alle mecri non è restato che
il pianto , o noi una :i0ln :itrnda ci porterà incontro ai nemici:
coi 1r1:.1telli ~1 IìVI,coJ fr:.itej}j A: 'l'OLIUI e il BIANOONCINI, noi
venùichererno tu 1. ti i no:~tri morti , morti che ci dr-mno la forzo
ui vivere , ù .... combuttcrP p r un'Italia piì, giusta e più libero.
______ .g. _____ _

I elle rnno1 ci .t21,come ::ìlano,Torino e r.enova,fio1·isce la so-


liuu nt111tturo. dc le 1or:lC opt-raie,forzr> che sono l·,nciu.te contro
l'utla11110:Jo tent• tivo nuzi-f:,scista di riprenccre in mano il tir.10-
ne d.,ll:1 nn::ionc. Pove sono grandi fabbriche, oove l'.1.noustria 1~=-
l· rr-a i suoi tentacoli cootruttivi c'8 allo ccse un fosi'orescenl•~·
ln.vorìo 1nter1 re che pone l'jndividuo sul]a strl:jua di una. rivo}~~
:aone ropol~re.
rai dement::. hanno acr11Jisi to , col oiretto contatto ad ogni t;JG--
ni fc.,.ta::iono civile,un pit1 alto grado e un pi~ fresco tono di cc::s ...
tcenza uaono.; cio~ le loro coscienze han no m&reior modo di fo :.::. ·.
si, di essere plasmate contro l'agitato e pur fecondo solco dei
nitt noh1li ri -vol,z1!!'enti sociali.
• I •a~boonaare se:npre cr :Jcente de.zli scioperi a :~ilano,a Torin,··, \
a ;,-nova non r,,o~~ra soltanto l'eI:Jervescenza di un movimento pro
let...rio, ma :::vola la rapida e duttile comprensione delle masse
orq·aie; coc-prens1one c11e si distende sino alla lotta 2rmata, _ er
la ci retta cU <::so. dei più naturali diritti all'esistenza e uer
la liber~7,ione della nostra patria, dagli srrutt&tori tedes~hi e
f, scisti .
.u-sta posizione di lot"'Ca at-.,iva non oe:ve rim!:'.nere un fenomeno
ris-rvsto ai grandi ab~lomerati industriali,ma deve scendere fino
J. le nii".1 niccole c:1zienae, deve formare una lunga catena che abbrac-
ci ~utta Ì 1 Ital1a occupata, chi lavora per lo straniero,chli: lavora
er i fa::icisti, va contro alle aspirazioni del popolo i tali ano,
ci1e vuole essere libero e dare un proprio indirizzo al "suo" gover
no. B~st~ coi soprusi, basta con la violenza armata dei fascisti,
gli o_!)crai sa.mo rispondere con fiera tenacia al !)iombo de~li op-
pres oli.
- Gli sciop~ri voluti e diretti delle mosse operaie creano la ba-
se,scopmno l'ori ine diretta della lo"tta armata dei patrioti,da
.,u~ste dirt. ttrici si fonn·, quell'atmosfera (!"8erresca che è stori-
camente vincolata agli str·,rip:.;nti flussi delle forze nr,·letc1rie.
Ie r,03cienze trovano iJ loro banco di prova nelle batt~glie,dove
la orte può essere una erande affeniluzione di quei diritti per
cui le □ Rsne combattono da anni.

74
1-'ra eli operui,,molti h~no ti?t rt::ito 1rn •1:..lioo con~riouto arnto-
lando si nel le Hrit:n te r,.-.r:ii bold.1n~ , :ir:nz·-' r t,orici e :::on•.nt1 '"'Oti Ti
::ientiment 11 hon 110 oi 1erto l:1 lc,ro 1,,v.inezv1, i loro :::o ·n1 t>Jt.ta
la po sin che vive in ]oro,p r i1li•,11;nt:.rc 1'11::3to t"l"un'~':! fi1J e del-
la nostra rivoluz.ione,chc ù lo. rivol1Jz10M pH.1 oant'.l e pi~ nobile
p~r la difesa del vicino domani. OP,'fli ociopero, oeni fa9c1ata 8!:1-
mazzoto, ogni tedc::ico sopprea::io :: una pietra rort·,ta per co.:.t;ruire
l'edificio dellA vera P ooln lib(jrtà o:ir•n.da..
Qu sto incitamento ,:, rivolto a 'l elle co'·c1enze tuNive che non
sanno se abbindolarsi fra l'at.tt:.:iomo più cr•-~to e ln<!ivile ç, ..na
stolida e rlisonorante pouri-.1: ncr;::iu110 oev<: m'..ln-::ure,ni:1::i11no deve
astenersi da qu0ota 1:"1"0.nue lotta,pcrch:.: r,11 operai O'>no le po~3Pnti
1ond menta rlelJn ~uerra porti, iunu,cht: [l''rr.r.:rcube 11 ouo C'.lratter
<li. rj voluzi one na~iunule oe le mancao ·e 11 forte ou'"illo dr.z_li
scior rioperai.
0perai,crc te le vostr corn, insioni Hf; -r,:t.e 01 faubrica, ictiti.li
te le ...1tuntlrc annate, saùotate o•-tni lavoro tnoo iilla co.1t.im.mz1one
dell·i ·:uerru e , Jl'o11'I'e8nionc u0i vo::itri fr<!t'-'llì; c.1itJr::te l'·iu-
• cnto ael cento o, r cento d"lì s ·.lari, lo re, olr1r• i ,r1uuz1one
t?i p-r-c\ si, l'· u~ento oPlln raziore uel p·.ne '.l 5~" ~r.(ts:.:Ml. re-
~ ..~1ndo 1 supnl menti), 111 uistribuzione u p'rte e:,: 11 sp•.c..:i :.i~ien•
t "\li oi copertoni da b.ic•Lclett;e,lccnu,c .ri:lone,vestitì,scarpe ,ind:.1-
·.c;nti di 1 nu; chiedete l'alJoli7.ione u"ll c9r-r1rnoco e il rlloccìo
10• li os t , i ! oli tìci; trattate diret ti:1mr•nte co1 p·· .roni e non
co1 ra!)_n· sentanti ctei a:i.na· cuti f:..:::cisti e òella ·:o. und'.lnt•.1r
"";t-aesca.
·u1::sto è <1uel lo elle ovete fure per i vostri iritti e pPr iuta
,:·e ln ,,.ene rosa lotta delle or1.glclte gari baldi re.
______ ooo _____ _

:o bus ato, di Sl.!ra, allaporta. ai 1m conts..iino: tutti stavano


,.1;:;n..·iu.nao, e io ,.. enti vo il caldo oùore àella mnes trt.1 che □i veni-
va incontro O:!lle fessure àell 'uscio e del::..a :inestra. L'uccio si
8:p.,,lencò, un uomo alto, con ,tli occhi chiari ,ni (...uardò sen:::a . urla-
re e subito ci capimmo. ::ifece un posto alla ua ;;avola,poi !:li chie
se: "Siete in :nol tlh ?" Risposi fra una cucchiaiate e l'altra: "!e
~ontagne sono piere". Il contadino sorrise,si accare=zò 11 ento e
sussurrò. 11
:?ra poco verranno anche i □iei figli" , e :d segnò due
ciovanotti robusti che mi ru8rdavano sorriaendo. In questa casa
ho trovato la pi '1 fervida e ,generosa accoglien~a, mi p:?.reva ài
es3ere con mia madre, mio paore e i miei tratelli.
Il contadino,accendendo la pipa,mi àisse: "ho messo èa parte un
po' di grano ,che non dato all 'a•,1masso,mandatelo a prenciere. "r.:i
sent:ti commosso,e,quanào lo ringruziai a no:ne àei miei con.peoni,
egli rispose semplicemente: "Non faccio che il mio dovere".
Parlammo oella erra, eù eeli mi raccontò che non sapeva più
nulla di altri due suoi flilgli,che si trovavano nel r-ontenecro du-
rante la co.duta del t'-.scismo,e al momento dell'armistizio. la sua
voce sembrava chiusa da rn :•ranue aolore ,ma le sue :pupille nvevano
il franco tervore di un ltune che non si S!)e ne. ~I'R certo che i

75
conttldini slavi ovreùbero fatto per i suoi due figli quello che
e["li f:..ccvu per noi: in .t'onuo , a-:-.mioe, non cru altro che una re-
sti t·1zione a1 fett11ofla fnt:ta u uomini cmch'essm lontani dalla propri,
casa e elle co1:1battono !ler uni-\ ~iusta causa. Tutti la zona a~torno
era piena di un caldo,interessamento per i particiani; in ogni
casa Mancava quulcuno,cl~ faceva porte di quell'esercito di contadi
ni in M:i, io verde che • ussolini nvevo monuato al n1acello per 3
anni consecutivi rer ù L fendere t7li interessi di Hitler e dei briean
ti che lo circona· vano. :olti di ,iucsti giovani erano morti,o dis-
persi o !'rii-.'1.oniori e lu modrc mi narrò iJ dolore chevaveva in
11uel le cose ,e mi fece un·1 c 1rezza come se anch'io fossi un suo fi-
•·liolo. J o 111 rimo sr,11ntovnno fra le sue ciglia e io pensai a tut
te le m!lnri cii~ ora ~ tnvano !1hinp;ondo p"'r le pro}:lrie creature che
forso non ,wreu ,ero fnt.to ri,'1 ritorno.Il contadino mi domandò noti-
~i • su i. ov1 l'len li de 11e '10s tre brif"a te, poj , rivolgendo si ai ouoi
,ai~::ie: ~ ::iunndo i te cschi tenteranno cii distru,~gere le nostre
case, ::rnr(lnno i !)·1rti/1'iani che verranno a di fenderci ".
T11tti llli chiesero con ::Ji com_iortanscro i contadini tieJ le alt.re
~one,e ai nu•'l1ruvt1110 d1 trovare in loro un sollecito e fraterno oiu
to,pt:rcil:1 nolo c ,o'I., uni ti u ·li operai ,!lotevono avere nella lotta
11n reale vanta,, io c0ntro le ruùerle e lr• v.i o1 enze :fa::Jciste e tcde-
oche. Il c~rntndino p,,rll> oj • ciop ri, di boicotta{'"gio· e si a.ueurò
eh t·;tt11 la 11n~1sa dei luvorntori del1aterra si mettesse in movi-
mento. o spic1 ai c;1e in certe plaghe pli orricol tori tard1.:1vano H
1·isoon<lere ull'··. ~ello po!)olare,ma anc,1e 11u,.,ste masse travolte dal-•
l '01111ata. aei patrìoti,uvreobero afliancato le loro forze a le no::;t
, a ,uelle oegli o,erai e n quelle dei contadini più coscienti
per ru, ·iunsere l'insurrezione na?.ionale.
1li spietai ancle che l'aiuto dei contadini ai comua~tenti non
e::ia•trisce ncora il s.10 coi Ji to,che o::corre a··i tarsi per creare
ima ba.se solida:-iente costruì ta come vive negli operai e intutte le
forze rivoluzionurie ,che biso:_;na non consgnare generi alimentari
a:li ~ .assi,non pagare le tasse,trattenere i figli richiamati
a:le anni e farli a fluire alle truppe partigiane. Quanao uscii
da riuella casa :ni sentii pi 1't sollevato,sicuro l'affettuosa accoglie
nza ~i fece vedere che dietro a quel contadino vi erano tutti i
cont~aini d'Italia com& le stesse idee e con la stessa volontà di
co~battere contro i f~scisti e i tedeschi.
UN PARTIGIANO.
______ ooo _____ _

I1l'!'EILE'l''2'UALI E p,1.;;TIGIANI.

La partecipazione dep.li intellettuali a questa grande lotta che


forma ilcerchio vivificatore di un fort11noso ed eroico ciclo stori-
co,è da secnare a caratteri d'oro nel libro mastro di questo epico
periodo. C'è, nella storia di ogni paese,una felice collaborazione
!rf:1 popolo ed intelle ,tuali: nessuna chiara intelligenza ài astiene
dai rivolgimenti politici, e il pensiero, cosi, si mette a diretto
servizio dell'azione: basta p;uardare nelle pa~ine del nostro Risor-
~imento per trovare questo filo unificatore,che condusse gli stu-
denti pisani al sacrificio di Curtatone e :·ontanara.

76
L'azione dell' "Intelligenzia" •usaa eobe la su~ ni~ nertetta
ee"!)lioazione at.~ro.verso lo E:t.r::.oe. rivoluzionaria che· r,ort<> diret-
tamente al potere le forze prnlet- ..rie. Anche, d& noi, ora, bi ■ogn·
ree;istrare questo fecondo fenomeno che non m.ece ::ioltanto da i..n
fatto individuale ma da più estesi fattori collettiv1, Se 1ualcuno
dovesse visitare una "base parti1•iana" troverebbe con suo vivo etu
pore dei veri e proprii intellettuali: dei meuici,che hanno fonda-
to dei piccoli ospedali di fortuna,degli 1n~egntri che hanno crea
to delle modeste officine ai ript::.rozione per le armi,deEli studi:n
ti che dividono,il loro tempo fra un'azione r:utrreaca e 1'1neerna-
mento di tutti quei naturali problemi storici,~olitidi e sociali
che sono la semente di queoLo secolo.
Da ctucsta ~cuola so ree ranno ,'li uomini di uo ani ,P-li uo'!lin1 n,Jo-
v l atti condurre le sorti dell 'avveniro. La pl""!farazione è "Oetern1
ta da un'intensa fede,e da un'alta e valida cooprl')n01or.e che supe
ra ogni confine borghese, rai intellettuali, lasz~, vivo o la ete:::-
sa vita dei pa.rt.i ·-iani, apprezzano le sootanzioli 'li ali t·.1 cootrut-
t i ve dei comp·,gni operai e contadini ,oooediscono cli ordini dati
ai corJandanti, che, molto spesso, proventtono dalJa clao e proletaria.
::on c'è alcuna di~tinzjone sociale, ognuno si t.tiene al pro.no
'nvoro, ed qui appunto dove ci creano le fonaacenta della eocie
:. , che orterà molto lontano le mas:ee lavoratrici .
.Jn o~c,stn dire t, te. ed intensa prova, le cla si c'l-.e 1] fa::cisr:.o
~cnev2 ·aivise ed ai¼zava una contro l'altra,hanno oco~erto la loro
co-:.unione d 'int<'ressi e di ideali unendo o. oniosa.:iente contadini,
,, er::ii tiritelJettuali in une lotta comune contro li inva ori
t ,me .::chi, i tra di tori fascisti ed il ~ran\!e ca!)i tc.1 e fi n::.snziario
,,, loro servizio. Gli intellettuali parti, iani si oen.vigliano che
,.":~ore. tro i intellettuali rimangl:\no chiusi dentro il loro cedicc re
-,022010 ni~~olo borvhese ed omino vi vere in un mondo •retto dove
~nn c•~ ~lcuna nossibilità di rinascita Rriritu&le,e ion::::.no cosl
·,n::. ouraglia eh~ si alzo. contro il ca.r.iino oell rivolu~ione popo-
nre. Gli intellettuali non devono rir.ianere serr·ti dentro canzio-
e forme speculative,prive d'ogni costru to morale e di ogni ~a.l:iaa
aderenze sk>rics; biso na svecchiare le idee, bisoòna cat".I:linare coi
temui e non fermarsi su prezupposti econonici che sono giè stati
con;unati òai secoli,bisoena che Ci intelle tuali cocprendano 11
valore e 1 sostanza profonàamente umana di questa lotta che il
pouolo italiano conduce tenacemente ed eroicame-,nte . er la sua 11-
be;tà, libertà che permetterà il libero sviluppo di ognuno in seno
al libero svilu~DO di tutti.
______ ooo _____ _

!.3 DOìlìfE E I P.~r'l'IGIAiiI.


L'annata partigiana è alJ 'opera. Co~batte èaprertutto la sua
guerra. E' un esercito senza parate, nè riviste, n~ divise. I capi
non hanno gradi sulle manica, non riortnno co~doni,. eè~-lie e piume,
come usava nei buffoneschi cortei condotti n !)A.SSO ài carica dnl
luetico testone di ~·ussolini. Sriezzano il pone coi loro solriati e
bevono il vino nello stesso bicchiere ,ma si rico.,or.cono rierch~ sulla
faccia ha, no ls fredda decisione e la dura serenità di chi è avvezzo
a comandare. sono seeuiti dai loro 110 ini perchè p0rtAno con co:icien
za jl peso delle. res!'ons'.lbilità. I djntncc·.mento e le LTirote di

77
·11.'"f:to e se rei to sono srorsi aovunque r,n un c:troine li riunisce e
non aspettano •1 1 loro 11 rit1borr.bare di raro] oni re torici !ler entrare
nella oatta •lin. ;u•mdo '"lnrciono, non hanno fanfara. Vanno in silen-
zio, ascoltando 11 purlore del loro cuore. Qualche volta cantano, e
cantano p~r voi, donne d 1 Italiu. Stanno attorno o un misero fuoco
di bivaoco,nei riposi fra un rischio di morte e un altro rischio
ùi morte, e vien fuori il ricordo del lo bionda del sobborgo O della
brun3 che rin"orva sul] 11\io. Pi Lornft l 1i111 ..1ap:ine della sposa che non
si ru<> c.nd·1re a vrcerC' 1 cpnure lo ci oesiuera tanto, dello mar,•ma
et e , or-,'\j, hn 10 t to tu t Li i C!'l!)cl11 bianchi. Gantano e combattono
!1<'r voi, che nie te J e loro donne.
DHllA vit.tori<1 oi,,cndono il vostro bcneo:;ere di domani,la tran-
:•11llità oellc vo: trt:> cane, ln felicità d.1. cui, in mezzo al dolore,
~vete airenticnto 1 'nr;retLo. Per qucRto crei sono partiti dalle
città, dni r•.e!::i, l1anno la ciuto 11 proprio lavoro, le proprie
1mbizioni, lR cnso, lofnmir-11n, hunno rinunciato tutto, per anda-
re u ore rnr1 vitn ,.uro, mun1~i11re male, rlormire rer terra, al
freddo, in:;iC'•'lli ti c0.. re stie olla macchiai Sono di divers condizio-
ne ed età, on,·r'1i, cont· cini, sLudenti, !)rofe:;!"'ion1cti ma lo stesso
overe cd a::iore li lt11 resi ucuali,frutelli .Non furono chiemati da.
oiro gio ai luuti otip ·ndi,corio i volont·.ri as:::a::sini òella ru::1rni•.
rcpu11,licnna. Vo7 liono salvare lu pat.riu, e rcr quc:Jto v.:1nno 8 mc,.,,..;_
re.
Voi uove tn Ar:r,rl i, donne, e a ..utarli quando potete. Se un par: 1 ::i-
no ferito o 1u ·io~co, vi entra in casa,curatelo e nn~condetelo 1
inàicLtegli la via di un oicuro riì'tteio, difcnaetelo dall'odio ,_-"
vPntato dei 1Proci ae:ticienti che lo perse -uitano, dategli èibr, ·
coperte.
:H non dovete {\ttendere che il c~so porti presso di voi un n· :;~·-.-:-
ta !)er rendervi utile, oollaborate al servizio iniormazioni e •'lJ
3ervizio riromi □ enti dei cor,.ba1;tenti, cuci te con le vostre mc.n
a o rose t.:li indumenti cr.e delH,ono protebgerli dal freddo, prep :r . ...:.
le bencie che accelereranno la cuarigione delle loro ferite, conù.-
zions. te e s~edi te dei pucchi dono, testimonianza concreta de le v•; .
stra a. fettuosa cura. Picoroatevi l'esempio luminoso delle nostre
donne del f.isorgimento , sempre a fianco dei loro uomini nel moment:o
!)F\ ,.:rave dello lotta. Tutto ciè> che farete !)er i partigiani vi sarà
reso al nille per cento, dalla patria riconquistate..
E se ,_m,lcuno delle. vostra t'amii;lia, qualcuno caro al vostro cuore
vuol r&~c.1.uneere i cocbnttenti, non opponetevi, non piangete. Aprite-
,:li le. porta e lanciatelo andar via. E' l'unica streda giusta per
un uomo, orci, e ne sarete fiere e felici domani, quando, nelle città
liberete, il ve~sillo scarlatto àella giustizia sostituirà i tetri
ga_liarde.ti dei laèri e degli assassini.

------•oo.,. ____ _

78
Indice
s Presentazione

12 Staffetta in maglia Rosa per fare memoria e dare un'identità alla perdita

15 Le partigiane
17 Ricordando Nella Baroncini
22 La testimonianza di Annunziata Cesani
26 La testimonianza di Gina Francini
33 La testimonianza di Nella Monducci
34 La testimonianza di Livia Morini

66 La partigiana Renata Viganò a Imola

79
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Circolo Filatelico "V.Monti" di Alfonsine (a cura) DIARIO


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MORIA - COMPRENSORIO FAENTINO - € 15,00(2011)

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TINO - Lapidi e iscrizioni dedicate all'Unità d'Italia nei
comuni del territorio faentino - € 10,00 (2012)
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dell'universo femminile, è stata insegnante ele- Fabio Negrini UN PAESE DI RETROVIA- Lapidi e iscri-
mentare per tutta la vita. Attualmente è presiden- zioni dedicate all'Unità d'Italia nei comuni del territorio
te del Comitato Sao Bernardo Onlus, associazio- faentino - € 10,00 (2012)
ne di volontariato, della quale fa parte dal 1989
e per la quale ha svolto e svolge tutt'ora un'in- Giulia Dall'Olio, Marco Pelliconi, Alfiero Salieri I SEGNI
tensa attività a sostegno dei centri missionari in DELLA STORIA - Fatti e luoghi della Resistenza nel
circondario imolese visti attraverso la toponomastica, i
Brasile e, più recentemente, anche in Senegal. Da monumenti e le lapidi - € 20,00 (2013)
qualche anno collabora con l'ANPI di Imola per
numerose iniziative. Marco Orazi (a cura) LA RESISTENZA A IMOLA
E NEL SUO CIRCONDARIO - Raccolta di scritti curati
MarcoOrazi,laureato in Storia contemporanea, da Elio Gollini per le pagine del settimanale "sabato sera"
lavora al CIDRA per il quale ha partecipato alla - € 15,00 (2014)
realizzazione della mostra "La Resistenza dei
Michela Nanni (a cura) MEMORIE DI VITA M ii..ITARE
militari italiani. Combattenti e internati in Ger- - Diario di un giovane soldato nella Grande Guerra - €
mania 1943-1945";in precedenza ha coordinato, 25,00 (2015)
per l'Associazione culturale Erasmo, la segrete-
ria della mostra "Leonardo, Machiavelli, Cesare Mariano Bocchini, Andrea Gristina DIARI STORICI MI-
Borgia. Arte, storia e scienza in Romagna 1500- LITARI DEL GRUPPO DI COMBATTIMENTO FRIULI
1503".Con Bacchilega editore ha curato il volu- 1944-1945 - € 25,00 (2015)
me Immagini di guerra, La Resistenza a Imola Mariano Bocchini, Andrea Gristina IL GRUPPO DI
e nel suo circondario e La 36a Brigata Garibaldi COMBATTIMENTO FRIULI DAL SANNIO AL SENIO
"Bianconcini", è stato coautore dei libri Libertà 1944-1945 - € 12,00 (2015)
e partecipazione, Giacomo Dal Monte Casoni e
la città di Imola e Prima che cambi il tempo; un Pier Luigi Facchini, Serena Sandri (a cura) LA VERITÀ
suo saggio sul sindaco imolese Giulio Miceti e il UN GIORNO CHE VERRÀ Diario di Alfredo Giovannini
(Lugo, ottobre 1944 - aprile 1945) - € 20,00 (2016)
governo cittadino del Cln fa parte del libro Imo-
la dalla ricostruzione allo sviluppo ed è autore di Fabio Negrini SU TUTTI I FRONTI Giovani compaesani
La deportazione politica e civile nel Terzo Reich di Longastrino nei diversi scenari dell'ultimo conflitto
dall'archivio dell'Aned imolese. Ha curato le se- mondiale - € 12,00 (2016)
guenti mostre: con Giulia Dall'Olio "IMI: i mi-
litari italiani internati in Germania (1943-1945)"
e "L'ideologia della razza e le sue vittime. Nella
Germania di Hitler e nell'Italia di Mussolini" ,
con Paola Andalò "La Cooperazione: il fascismo,
la Resistenza, la Liberazione. La forza e l'origi-
nalità dell'esperienza imolese", con Davide Cerè www.bacchilegaeditore.it
"Imola: i giorni della liberazione. Dagli scatti fo- info@bacchilegaeditore.it
tografici del II Corpo d'Armata Polacco" e con
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1936-1948momenti di storia degli italiani". www.ibs.it

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