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Sir Henry Savile, editore delle omelie De Davide et Saule di Giovanni Crisostomo: i suoi esemplari, il suo testo* da Francesca Prometea BARONE (aire) Le tre omelic De Davide ot Saxlt' di Giovarni Czisostomo, pubblicate in PG 54, 675-708 (CPG 4412), costituiscono un didlo di predicazioni pronunciate nel 387 ad Aatiochia, secon- do quanto si evince da indizi intemi al testo. Argomento del- + Ie sperurs di questo serito ortel espeimere ancora ons volts Ia mis _geititedine a Prof. Sever J. Voica ed al Prof. Giorgio di Maria, per la genti- lesza con cui ommai Ga anni metioce 4 mia disposisioae le loro competenze specialistiche, e pet la paziema coe cui continasno a diteatere con mele mie pagine. Ancora, sono grat a tutti colore che hanno roo posibile il mio Soggiorse presto la Fondation Harde (Vanderavres, Ginevra), presso la gua: Icho condlaso, er glialtsilavori, anche questo. Sulle omelie De Daride ef Sent mando al mua contsibuto "Pet a"edizio- 1c critica delle omelie Dr Dorset Saul di Gicvanai Cesostoma’, Anparti seazsm 45 (2005), p. 251-258. Il testo eritico di ta ome, che ho curato per |] mio dottarate in “Filclogia e cultura greco-latina” prowo I'Universits di Palermo, apparita nella Jerser Gravce Gel Cerpar Chrivigneram nel 208 (eC Scr), = Per quel che concerne la ctonologia, dlls produrioce di Giovanni Cri- somone solo uns parte teladvamente Emitata @ ruta ditt: con sicorez=3, laddore, nella maggfor parte dei casi, 'esiguits dei riferiment ad event coe inor contents di andste al di lk di una generic diitinsione Fes l peniodo costantinopolitino e quello antiocheno, In alcuni casi, seppure questa di stinsione rsulta possible. Cir. 2 riguasdo, W. Maren, “At Constantinople, how often dig John Chrysostom preach? Addressing sumptions abost the workload of a bishop’, Saris Eradié 40 (2001), p. 83-105. Cf. inclere, PL Auums- W. Marea, 'Chiysestom and the preaching of homilies ja series AN new approach to the tuelve homilies Ie qpttalem ad Colbseeser (CPG cronaeyse ae Seer tntn onc in OMENS TAME GUTORAR WETTER ae See 0 FRANCESCA PROMETEA BARONE le omelie sono la passione dell’ ira (py) e le virtd che ad essa si contra 9. © ciok Ia pazienza (dveEnaxta), la mitez~ za (Fears) ¢ la benignita (Entetxera). A partire dalla storia di Davide e SauP, Vautore invita i fedeli a non cedeze all'ira, che muove alla vendetta, ¢ a risparmiare, secondo l'esempio di Davide, il proprio nemico. La vicenda narrata offre al Cri- sostomo numerosi spunti per digressioni di carattere ctico, la pit articolara delle quali una lunga tirata contro gli spettaco- Icon cui esordisce la terza omelia della seric'. Per quel che riguarda la storia del testo, le omelie De Davide t Saule sono trasmesse per via ditetta ed indiretta. Per via di- retta, esse risultano tridite complessivamente da 41 testimoni, dei quali 31 contengono Ia serie compleca delle omelic, 5 ne tramandano due, mentre altsi 3 una sola; 2 infine contengono soltanto brevissimi frammeatit Fornisco di séguito l'elenco dei testimoni, in ordine crono- logico*: 1433), Orietalis Christions Peiadics @ (1994), p. 22-39; ancora, delle stesse autndi, “Chrysostom and the preaching of homilies in series: A recxsminu- tion of the Fifteen homilies In pistalam ad Philippencer (CPG 4432), Vigilae Ciniricesr $9 (1995), p. 270-289; “The thiny-focr homilies on Hebrews: the late series delivered by Chrysostom in Constactinople?’, Byzenioe 65 (1995), p. 309.48; “Traditions of Coestantinopolian preachisg. Towards 2 hhew assessment of where Chrysostom peeached what Byzewtieche Furs. 24 (1997), p. 93-114. Si veda ifn la pit recente Monografia dedicataal- Pargomento, W Maven, The Homilies of St. Jobe Chrysastom — Provrnene Reshaping le Femadation (Oriearlis Cirssians Analete 273), Rosea 2005. La vicenda di Davide ¢ Saul & earrata ai capitoli 16-30 del Prime Libre di Semm, Nel como delle omchc qui in csame sono presenti brevi accenai 2 ‘capitoli2€9 del Secands Libre dt Sema. * De Derad et Soul UL, PG 54, 698, 7-698, 25. La polemica contro gli spe taco in genere, ¢ enetro i teatro in particolare,¢ frequente nella predicazio- ne dei Pade, come pure nelle opere di Giovanni Crisonome. Per uaa ppanoramica delle posizioni dei Padsi dela Chiesa in fato di spectacoli, ¢ per le prassiad Antiochis, rimando alla monografia ormai cassiea diO. Pasgua- 110, Git specie me 5. Gieeaxet Crustoms. Papewsime ¢ Criivesios ad Atte. his ¢ Castastnapoli nel 1¥ seale, Roma 1976, Sugh spetsacoli ad Ansochia secondo la testinoaianza di Libanio eft. P. Pevrr, Libawiase rie macicipole A tichean 1 scleapris J-C., Pasi 1955, p. 125-146 * Salta trdizione direuta delle omelie De Dasideo Sank si veda il mio con- tstbuto, op. ct, p. 259.280 “Ai mts. indicad in bela aggiunge un codice del avin xecolo, d Dub. Pinter GQRTURA RAETTONEN are aetna SIR HENRY SAVILE, EDITORE DI GIOVANNI CRISOSTOMO 91 VBI secolo(t)- a ea laxnenses |MG7s Xaceolo [aa Taina z [GENOWA [past Feasoataa| [GENOVA [Bist Francesa] iz loros [NOSRYE cs MENGES ia EIN ores sree fos Rex 16) acces jetz6) Va Gr rom oe TE — PAE Retest eee OXFORD iniceeDtay [ira bs cine [oro F = [oro kev eee = STOCK: —JReveias BAT [RSE i Akad. 017 conservatoa Sun Pietroburgo, che contiene al f. 28 la De Darieet Seale. Si tata del dossies preparato da C. Friedrich vow Marmnaz: (1744. 1811) per la sua edizione dell omelia, che ruttavia no furmai realizzata, PORNO [potNa tow [RE Pane STH. Ye F Icey ess BSL Ape Var ow Ge farses] sian [on Ni seve) a [ames pees [rae Taxes — [ae [ATHENAT |Famnz Bones [ses asoer Yrs ir [RAGION [Mose neta —ar(iasiees —[aras Jr lonos ses) JHAGION | Monk Pose] CLanioes | IDEIEO" | ig Joros fos 1035) [NOSKWA [Gomadinrreaay |oend Ges [a OIG a ascent Sess | Vinteiet 70; Join arson lament fs eters) PRS [INE |o. eae (TET F Fazce Rex. 1975 PRTWOS oct os tng [tet ear TS iF owns ow Test [RRONG feat apo ae Grief ie [VATICAN] BRE Apes Var at Gr 2508 [57 a i Pc 5s, ce 1,17 ENEaN [oR Ne Nec [orien [eaear pro ic 513 VERUSIA.[BSTesOns |p SID [OEP |S avin |sox nue Pa L-XHEsecelo 2: = as a ms [REXIN —[OnoaxSams food Pate ja ieeoe is > l a GROW ites. [ico nz ° Archivam Site NM ecole = ans paar ame Ta PRES [sat Se Jor Sie as rs ik Fee lento S865) [PRIS Jar Sa Yo. 1097 came = r Froce [Coin 4785) CROP BNETTERES eee aR Rane SIR HENRY SAVILE, EDITORE DI GIOVANNI CRISOSTOMO 93 XM seeot0 0): aaa [ria [emcee Tee ae SEEK] font ts ag Ar or 380 fo 10215 2 4 fees ive hh joran | WV ecoto(5) [za Trica Tra Tra a | FHAGION [Moot Bare pene — fs ” loros lace HAGION [Moot Neg e [Omens (RIES fT © Joros "les as69) HAGION [MeatPimatas | 2iastees [EST oss) fase heosig Ss as | Fe Ipaascw VATICANO/BAL Apa Va [UaGe as enio oie 385) XY se2010(0) (am [eaiaies ee] MODENA [BL Facase [x W 2 5(G i XM secolo 2: a [ae Tae [BERLIN |DewseseSa D ina BERENS [Deencte Sane ie (pas. XVEseeolo(): a FATICAND [BOL Apee VE [onee.GEae [ers [es e La teadizione indiretta delle omelie qui in exame si articola invece in tre grandi rami’, rappresentati il primo da un’omelia pseudocrisostomica Contra theatre (CPG 4563) pubblicata in PG 56, che riproduce la sezione proemiale della De Davide et Saule IV; il secondo da alcune Exlegee pseudocrisostomiche * Sala teadizione inditetts delle omelie Ds Davide of Sane si veds it mio conttiburo Per un'edizione’, p. 250-253. * Soll'omelia Canine desira non existe a tuttogsi stadio aleuna: exes aon Fol ancora ditst, a¢ 2on0 sute avanzate proponce relative alla ua aftti- ake ORTON RNETTERN etn eect os FRANCESCA PROMETEA EARONE che conteagono exeerpta da tutte € tre le omelie; il terzo da una traduzione copta della terza omelia della scric, tridita dal Papi- no VIII Orlandi, concervato presso il Masco Egizio di Torino’. ‘Quanto alla storia pid: recente del testo, le omelie De Davide «f Sault furono pubblicate in eta moderna allintemo delle grandi edizioni degli Opers omaiz di Giovanni Crisostomo™. E cick: + Ledizione realizeata da Sit Henry Savile agli ini del Seicenta< Tot by dying xecghe, Guaw Talos. 703 Neusostéyoy tév edptaxoutveay Tous (1-8). Av txiuedsiag nat dvahwparow Eooix i Dx8 Mow dx nakarty averypkqwy Exdobelc, Eronac 1612. - Ledizione prodotta in quegli stessi anai a Parigi da Fronton du Duc: Sencti Petris nsiri laannis Chrytestomi Opera omnia name primam Graece et Latine contexctioe edit Pronto Dacceas... variantes etiones ex renst. ced. eratas stlt- gt.tom. 1-5, Lutetize Parisiorum 1609-1616. + Lredizione curata nella prima met del Settecento, ancora una volta a Parigi, da Bernard ce Montfiucon: Sancti Pasris nostri Ioannis Chrysestomi ... Opera oemia quae &x- stant... Opera et studio D. Bernardi de Monsfaxcen... tom. 1- 13, Parisiis 1718-1738. Infine, edizione del Migne, all’interno della Patrologia Gravea (Patrologiae Cosas Completus. Serivs Grates, well. 47-64, ed. J.-P. Migne, Parisiis 1857-1866). Per quel che riguarda le omelic De Daride et Seale, Vedizione del Migne costituisce una ristampa fedele del testo di Mont- faucon. # ancora chiaro il valore storieo-lererario ¢ dunque *Un'ulteriore foote indizeta, ¢ urtavia assai meno vaita, &costiaita da alcuni imporanti florilegi bizastini, che tramacdaeo i Le cammanre ath biti » Massimo il Confessore. Cf. E Saxcouocon, Phil Sarre Frafece de Purade- Maxime, Syr0s 2001, eS. Inu, Pr. Maximus Confrzor Erate Leitache Edition einer Redaktion des sacro-profanca Florilegiums Lai commane, Stuttgart 2001, » Per una rasseges delle edizioai parciali ¢ complete della sicchissima opera di Giovanai Ceisomomo eft. C BAUR, Saini Jess Chrrertome eth axorit ees Phteine ittinaire, Lowesie.Patis 1907, p82 995, SIR HENRY SAVILE, EDITORE DI GIOVANNI CRISOSTOMO 95, Obicttivo del presente contributo sara l’esame dell’edizione saviliana". In particolare, saranno oggetto di analisi gli esem- plasi manoscritti su cui il flologo inglese condusse il proprio. lavoro, nel tentative di verificame i rapporti con la tradizione directa superstite, ¢ di comprenderne dunque il valore dal punto di vista filologico. Infine, sari posto in rilicvo il raolo che il testo saviliano assunse all’intemo della storia moderna delle seesse omelie. Gihiesemplaridi Savile Savile lesse le opere di Giovanni Crisostomo da svariate fonti. Ebbe infatti a disposizione edizioni parziali precedenti, i codici crisostomici oxoniensi ¢, ancora, numerosi esemplari che per lui copiarono diversi dotti dell’epoca nelle pid grandi biblicteche d’Europs. gli raccolse il suo materiale in 22 volumi, contrassegnati ciaseuno con le lettere dell'alfabeto latino, Oggi conservati presso la Bodleian Library di Oxford: sitratta dei eodici Aue- tarium E.3.1-16 ed Auctarium E.4.1-6 (olim Miscell. 51?2)*. Le diverse copie delle omelic De Davis ef Saale di cui il Filo- logo inglece poté disporre si trovano aci codici": + Auct. E.3.9", volume K secondo le lettere di Savile € che io indicherd con il sigium Sy; - Auct. E.3.13", volume O secondo le lettere di Savile € che io indicherd con il sigdem S25 - Auct. E.3.14", volume P secondo le lettere di Savile € che io indicherd con il sistem Sy; © Su Sir Henry Savile (1549-1622), ilusere suudioso oxoniense, che shox ‘cups di scienze, oltre che di autori dassici (radasse, per exempio, Tacito e ‘card Iedizione della Cirspedia di Senofonte), eft. FL. Cross, Toe Orford Dittinary of th Christen Char, Orford 1997? (1957), p- 1238-1339, "Che. Cadives Chepeitemici Gro. 1, Cadices Britannic of Hiberaie desce. M. Atapetar, Pass 1968, p. 116-158 (@/re CCG 1). Che. SL. Gnemesaane, “The printer's copy for the Etoa Cheysortom, 1610-1613, Stadia Patrice VII, e4. by F.1L Cross (TU 92), Betlin 1966, p64 “ CH. CCG 1, p. 125-129. © Cie. COG 1, p. 138-140. Rated QUTURABAETTEREN endear Bees %6 FRANCESCA FROMETEA EARONE + Auct. E.3.15", volume Q secondo le letere di Savile € che io indicherd con il sigh Sy. 2. L’Asctarium E.3.15 (Ss) L'Avetarium E.3.15 ( $,) 2 un codice miscellaneo, che con- tiene due copie della prima omelia della serie De Davide of Sous 4,21 ff. 1-9* ed aiff. 106-112, ed una cepia della seconds ome- Ua, ai ff. 14-21°. Questa seconda copia non & completa, interrompendosi a PG 54, 686, 29 (omclia si conclude a PG 54, 686, 60). Segue annotazione Meine: Tk Rorez. Le fonti di tale codice sono varie, coti che le diverse omelic risultano provenire da antigrafi diversi In particolare, i ff. 1- 28", che contengono, oltre alle omelie De Daride et Saule Le Il, anche le omelie De faturae sitac delictis (ff. 9-14) od In Pealosune 95 (f. 21¥-28"), provengono tutti da uno stesso esemplare co- stantinopolitano, deseritto per Sir H. Savile da Samuele Sla- dio, come si legge in una nota a margine del primo foglio del- lo stesso codice. La prima omelia del manoscritto, infutti, che & la De Davide ct Saade | (ff. 1-9), rcea Vindicazione in cozsivo Deseripta Pere Constantinep 3 Sar. Sladir ex cod. mi. et rmendata ex alio ms Nadxf, viow tHe Naiocy Sve mento, mentre le tre omelie successive riportano a margine annotazione ex ee dean codice”, La seconda copia della De Davids ¢ Seale I (ff. 106-112) pro- viene invece da un altro codice non meglio specificato, cui do- veva appartenere anche V'omelia suecessiva, In illud, Ie fasion 4 restiti, (12"-125%), come tivela lindcazione a margine del £. 112": ex eodem cod. biden desripstconferendi causa cum exemplari parities. Apr. 2. Pet questa ragione ho indieato con Say i fo- ili 1-28" del codice Sy, ¢ con Seq i fogli 106-123°. Per quel che riguarda il rapporto fra S,, ed i testimoni 2 noi perveauti, Pantigrafo da cui I'esemplare di Savile dipende si- * Cle. CCG 1, p. 140-181. © Cie. CCG 1, p 14-144, ** St conoscozo altri cai di copie saviiane da ms. perduti a Chalk. Cf S.J. Vorcv, "Ancora due omelie preudocrisostomiche dh mateice (CPG 4669 € 4966), Ricrch poarch ever b Dam Bast! Stader OSB (= Aw getinizee 32, 1.2), Roma 1993, p. 467-47, p45, 0.9. amd COLTER BWETTERES nan matteers SIR HENRY SAVILF, EDITORE DI GIOVANNI CRISCSTOMO 97 vela chiaramente di appartenere, in ragione dei consensi negli errori signiticativi, come pure in tutte le lerioni peculiari, al primo raggruppamento in cui si articola la tradizione diretta dale omelic De Daride et Saale (famiglia a)”. Esso non sisulta ruttavia direttamente descritto da nessuno dei codici a noi per- venuti, come conferma anche lindagine sui contenuti: al fo- glio 29° dell'esemplare, infatti, Savile deserve brevernente il suo antigrafo, indicandone il contenuto, che non corrisponde 4 quello di nessuno dei codici in nostro posscsso. Consensi diS,, in errosi della famiglia a: $4, 67S, 51-52 nodOD wey ppbv wal = Dae aby yetreus az vise BOPFhyxsSq. (accedunt Me) aehob be N Gecedeer Gr, ac. exhib. HJWT) 680, 20 xxzdpore: nexozburs BHPIQM FNS. eacigfurab 690, Melom BOPQmFEyS, (accedsre G1) I codice Sy ai fogli 106-123" (Szq) appare iavece descritto da un esemplare molto vicino ai due codiei che appartengono alla famiglia Z, 'Hagion Ozos, Moné Meg. Laurss Omega 59 (Ged il Vaticanus Gr. 1920 (v)°. Con exsi infatti condivide aumerosi errori ¢ aumerose lezioni peculiari, comprese le ca- ratteristiche varianti di orde rerbora. Consensi diSsy in exrosi della famiglia $4,679, 20xat = ipiserorom.Gy_ 679, 2329 094 xa aie i usvom.Ge 679,47 48m sie 2o14Bae 7 680,31 % lepaip jyics acts ‘enue naz daaviae wh Boiheus oxeth wai om Ge 681, 11 ixcivery ox. Ge 683, 1314 aplvarses: npbrarces Gr 68S, pun om. Ge 684, $ évom. Gy 684, 55 Sesheleiny: Be 685, 42bv Gein: 28 BE Ge Consens di Su, nelle differenze di ord rertoram di rispetto al reso dalla tradizione: ™ Alla famiglia a sppartengoco icodici BOHPInQmFbNxyJs, che ti smandano le omele De Davdee! Sane THM olte che g, the contiene la prima lez omelia, ed X che contionesoleanto b teres > Cir. Sermzoox Lavatores-S. EcsraariaDis, Catalog of the Grech Max seorptr eth Larry of the Larson Meat A er, with Nite fam ober Libre res (Flarard Teolegcel Stair, XI}, Cazabedze 1923, 5. 338-339. # Cie. Cader Chesnrtomits Gratci.b, Codicum Cirtts Vatican parton pric dese S. J. Vence, Pais 1999, p. 217-218, Fria GLTUUSWETTEREN men. awtitener es 8 FRANCESCA PROMETEA BARONE sels Bort Ge 677, 29 acy zagébewce: “677, 33 +k eapaBelyaaca naztjern: mapeyecw ee 699,22 yey alvin: ainby eye Ge spiney yeaa: yevécda: tiv cine Gv (accedith) 680, gage: mphgao Buxzize Gr (accedust IN) 680, 18 petivac wal dua & sam: by Exact ual dean uetiwacGr 6), 2 psig alin: ziniy atires Ge 690, 4142 dere Onpuaptw val Brey ‘682, 483ex1 ded bom abcbv: ately val Bebvocévat Gv (aecedit h) 682, $4 Eyerdpclx atic: te Byevineds Ge ces B) 82, 39.60 Bios ois oh wh nauitery Vektporc), mentre sul margine alto della pagina, a destra sono aggiunte le parole sic vay AxuiB zat cic zbv Yai), mentre a sinistra sono aggiunte, in ordine sparso ed in ® Tanto diusciamo a leggere is una nou i cui la serttara de Suvilio «i= sulta particolarmente impervia. > Ml rinvio alla pagina potrcbbe non escre di mano di Savile. A questo = guardo, ciz. GREExsiabe, op. ci, p. 62: “Titles, numerals in Greek for the Homlits, eferences to the Mas. Gsed, and occasional notes have been added by ranous hands, while Biblia references have beea inserted at points pre- ‘ously marked by circles in ik or ed chalk” SIR HENRY SAVILE, EDITORE DI GIOVANNI CRISOSTOMO 101 modo estremamente confuso, le frasi del titolo d’inizio della bn air » dvebcuaiag ethos imepedihere 6 Aauid by cote wash Ear. Eomessa la frase del titolo zat a ge oie Ser aed is tia Baiee Beg Gove ae cora, le pagine che contengono la parte comune alle due ome- lie = ¢ ciot 455-463 — reeano, se pur cancellata da una linea, Vintestazione ig 12 uh, mhyouaery Bedzente, alla quale sono aggiunte, poco sotto, le parole ele viv Aawid nat cle thy Zaia 7. Le lezioni in cui i due testi differiscono sono sottolineate ¢, a margine, sono annotate le lecioni dell'omelia autentica. A partize dalla p. 463, dove si conclude la parte co- mune alle due omelie, fino alla p. 488 & quindi contenuto il re- sto dell’omelia Contra theatra (Vintestazione @ ele xtv 3px), mentse alla p. 489 comincia la De Darideet Sande 1. Le informazioni fornite nell’indice allinizio del codice sono cocrenti com la situazione appena descritta:(...) le zov AaviB wal lg ov Eath p.455 Moddobs oltuat Quindi, al rigo sotto, et Aad nat cic thy Ean p.463 Modiots clam sOy ney tutto cancellato con una linea ners. Ancora a ele Tov "AGoaku p.463 4 wank ptag Mestioyc. Al rigo seguente: ix Davide! Sex! 489 2} 39. uot hevéreo Tt, Per que! che riguarda il rapporto tra gli esemplari saviliani ed i codici a noi pervenuti, tanto S; quanto Ss risultano de- seritti, per la parte genuina, dall’Oxonieasis New College 89 (X), col quale condividono errosi ¢ lezioni peculiasi®. In una sola oceasione S; i sottrae al consenso nell’errore di X (eft. De Davide us Saxle W, PG 54, 703, 33: 08706: 5700s X Ss) ma si teatta di un errore banale, facilmente correggibile da Savile stesso (Sz, del resto, 2 l'esemplare nel quale egit interviene). Per il testo della Contra Thesirs, invece, nonostante la neces. sania cautela dovuta al fatto che ho esaminato solo una minima parte della tradizione diretta dell"omelia pseudocrisostomica”, > Cle CCG 1, p. 98: “Noseen cod deinge Saviliss pro editione sua us su > Giacche an lavor diretto salla tradivions manoseritta specifics esala [New College $0) Harmarins (.) Vane GRRRABSETTESES mdecoet Senet 02 FRANCESCA PROMETEA BARONE mi pare sia possibile avanzare V'ipotesi che gli esemplari savi- liani dipendano d2 un altro codice oxoniense, il New College 81 (Xp), col quale consentono in tutte le lezioni peculiasi. Riproduco di séguito i consensi di $2 $3con X2: Con pacts sgleram 2 © Consensus codicum homiliarum De Davide et Seale U1. Xz Oxoniensis New College 81 (sace. x cx.). Codex homilize Contra theatre EE Marcianus Gr. app. 11 026 (saec. xt). Codex homiliae Contra theairs. d_Parisinus $01 (sace. 1). Codex homiliae Contra rbectra. Oxoniensis Auct. T.1.1 (s2ce. xv1). Codex homiliae Contra Pesire, Y Consensus codicum Ed et Conscasi di $2 Synclle lezioni peculiari di Xz (in lemma le lezioni di w th, se non diversameate specificato) 34, OS, 18 naeadimiveor: sacahceniveey Xy $5 SOS, 25 BE Bikng mat seas Nz Sy Sp _ 695, 27-28 bytiny ceavbibider XyS 56 695 S: 05,42 GPRS S695, 42 Uodicac Geriaeses: tEieve XS al neh pS; 696,60 BéBrcxag: SdrueXisSe eit hv Biay Xs Ss S2.om. Deyo: Pye N28, dlls mie possibilis — sulla base dei volumi dei Cadives Chryeitemici Greect sinors pobblicati, Tomelia Conrre shesirs rsalia tradita da crea 90 tex moni! — al ine di indagame il spporte eoa la De Davide et Sunde IL ho o0l- Iazionaro quattro dei testinen! che ne texsmettono il testo: "Oxonieesis New College 81 dei x secolo (Vomelia Conirs thsirs aceups i fogli 352". 348%. Cit. CCG 1, op. cit, p. 99-100); il Marianas Ge. spp. IL 26 (6. 7"- 95. Cf. E. Mrosa, Biblathcae Disi Merci Venetiarame cave patti mewasirnt, 1: Cadies i lasts « eines nsgne od gistam icinsh, Pars pri: Chasis 1 ~ Cas. nll, Codd. 120, (Ministero della Publics Ixrszicne. Indic ¢ Caloghi, Nuova serie, Vi] Roma 1967, p. 113-113); il Pacisinus 801 (oli Colbertiaus 974, deinde Regias 1974) dell'xr secolo (Ff. 116°.134. Cle. H. Owoxs, Imer ‘aire emmaira des Menasrits Grecs dela Biblthigne Nationle, premiire partic, Acer Fonds Gree, Paris 1885, p. txxatv); YOxoniensis Aucaniam Tt del sxvtsacolo, che fo vergato di mano di Froston du Duc, che fu da quest ots lizeato per la propria ediziore (f. 135-142. Cir. CCG I, op. et. p. 161). Pinaet CRLTERA SETTINES emae pe tinme 2 SIR HENRY SAVILE, EDITORE DI GIOVANNI CRISOSTOMO 103 698, 17-18 meanness $2 om. Xz dsiu¥ 5:55 A confermare le ipotesi relative agli antigeafi saviliani inter- vengono alcuni appunti — daltro canto di fondamentale im- portanza per l'indagine sulla storia rinascimentale moderna del testo — che occupano le p. 424-429 di $2. In queste pagine Savile, infatti, confroata P'omelia el "ABpzay con l'o- melia De Dasidet Sault UI, annotando le lezion in cui i due te- sti differiseono. Ebene, in pid casi le lezioni che egli attribui- sce 0 all'omelia genusina o all'omelia pseudocrisostomica tout So" realta lezioni peculiari rispettivamente dei codici 2 Trascrivo di séguito, limitatamente a questi luoghi, lo spec- chietto fornito da Savile, aggiungendo, nella colonna pitta de- stra, le indicazioni relative alla distribuzione delle lezioni al- Tinterno della tradizione manoscritta superstite (0 di quella investigata, nel caso dell'omelia_pscudocrisostomica). Non tengo in considerazione le lezioni successive a PG 54, 698, 16 (shy oder), giacché, tra gli esemplari della Contra thestra che ho collazionato, il solo Xz tramanda quella porzione di te- sto, entre gli altti codici si intexrompono proprio 2 questo punto. Conpectassiglorame: Consensus codicam homiliarum De Davide ot Senle WI. Athous Vatopedinus 320 (saee. xtv). Oxoniensis Christ Church Ge. 4 (see. 1), Vaticanus Gr. 559, olim 376 (saec. x). Vaticanus Ottob, Gr. 222 (saec. xvi). Orxoniensis New College 81 (sacc. x ex.). Codex homiliae Contra tbestra, Marcianus Gr. app. Il 026 (sue. x1). Codex homilize Cortra theatre. Parisinus 801, (suec. x1). Codex homilize Conire theaira. Oxoniensis Auct. T.1.1 (sace. xvi). Codex homiliac Contra theatre. Wb Consensus codicum Ed et W Meme be 6 CLT EWETTERE eae antter s1 ios FRANCESCA PROMETEA BARONE [abe [Davia Tnkeamakiedonidio @ oxenoe dveramente reife varie OS eartexireoeaaE steceon x Bekins [e08,23eic ste EX, nei abreie Baesha Be pcb 22yog weve aate Bae ipwen | z Tuas ts fester hve Teg Dear [7 aS ye ye Xe apeoaebe Come si vede, tutte le Iczioni attribuite all’omelia Contra sheaira sono in effetti rapprescntate in Xo, ma non negli alti testimoni che tramandano l’omelia (almeno, non quelli da me collazionati) ; 2 PG 54, 695, 31-32, ¢ a PG 54, 695, 33-34, in- ece, Savile attribuisce ll’omelia pseudocrisostomica l'ag- giunta di alcune parole che tuttavia soltanto X, all'interno del- lh tradizione superstite, omette. Infine, si noti che, ancora a PG 54, 696, 33-4, trale parole attribuite alla Contra theatra Sar vile non include z0té, che pure tutti i codici che tramandano la De Davide et Saule UL leggono. Infatti, i codici della Contra SIR HENRY SAVILE, EDITORE DI GIOVANNI CRISOSTOMO 105 theatra lo omettono, mentre Savile non pud conoscerlo, giac- ché il suo escmplare di rifecimento, X, omette (per omeotcleu- to) 'intera frase che quella parola contiene. Gli esempleri stiliggati da Savile per Ia sua edizione Di non waite le copie disponibili Savile si servi per la sua edizione. Greenslade, acl suo articolo sull’edizione oxoniense, sottolinea le differenze tra i manoseritti che l'editore utiliz2d per l'edizione ¢ quelli che invece «i limitd a collazionare : “OF course I do not mean that Savile merely chose which copy should be printed, and left itat that. The items vary extensive- ly in condition, che main distinction being between those pre- pared for printing and those aot so used. Of the latter, some aze clean copies, some have collations in the margin, some are partly edited but not finally used as copy. The former class can be readily distinguished by the paging marks and the au- merals within signature added, after printing, by the composi- tor of, a5 some think, the proof-corrector. Such items have, ‘or may have, corrections made in the text, corrections placed in the margin with appropriate signs, and variants intended to be princed in the margin”. Per quel che siguarda le omelie De Davide et Saule, egli si comporté come segue: De Deride ut Sault homilia |. Per la priena omelia, delle due copie a sua disposizione ~ S., (Auct. £.3.15, cd Say (Auct. E.3.15, p. 106-113) ~ Savile nella sua edizione riprodu- ce il testo della prima, mente utiliza la seconda come csem- plare di collazione. In S4, si trovano infatti, annotate a mazgi- ne, le lezioni che Savile inserisce nel suo testo a stampa, e che provengono da Sig, In Sis, ancor2, sono indicati i riferimenti biblid, come del resto nel testo a stampa, ¢ sono legeibili le indicazioni tipografiche di cui dice Greenslade. In Say, invece, non ci sono annotazioni a margine e non sono indieati neppe- 2 riferimenti biblici. Cie, Greexstane, op. dh, p. 61-62 106 FRANCESCA PROMETEA BARONE De Davide et Sante homilia II. Per quanto tra i suoi esemplari siano conservate due copie della seconda omelia — Sy (Auct. E.3.14, p. 22-33) ed Sg, (Auct. £.3.15, p. 14-21) — in cfferti soltanto della prima Savile poté scrvissi, giacehé venne in pos- sesso dell’altra quando ormai il testo era edito. In S; vi sono dunque indicazioni tpografiche © sono segnati i riferimenti biblici. Non sono annotate varianti a margine, giacché di fatto egli non poté collazionare il testo con alcuna altra copia. Le sariae lectiones di Sa, che egli sitenne significative, sono indicate perd in una nota rel volume VII. De Davide et Sexe homilia UII. Delle due copie di cui Savile dispone per la terza omelia — Sy (Auct. E.3.9) ed S2 (Auct. E.3.13) — egli evidentemente riproduce ne! suo testo a stampa quest'ultima. Ed infatti S;, come accade per i codici di cui so- pra, presenta riferimenti biblici, note tipografiche ed annota- zioni a margine. Va precisato tuttavia che, in alcune occasion, Savile sceglie per il suo testo la lezione che aver2 annotato a margine in Sz, indicando invece a margine della sua edizione a stampa la lezioac che $2 riporia nel testo. Per il proemio de!- Vomelia ~ si ricordi che, per questa parte, entrambi i codici #- portano il testo pseudocrisostomico Contra thesirs — Sz viene collazionato con il New College 80 (X), da eui risulta deseritto peril resto dell'omelia. Si moti che, nel costituire il testo della terza omelia De Davide t Sande, Savile in alcune occasioni preferisce per il suo testo la Iezione della Contra theatre, nonostante avesse chiaro il caratte- re pseudocrisostomico di quest’ultima. Egli scrive infatti in una nota alla p. 716 del tomo VIII della sua edizione: “Ora- tionis huius praefationem Chrysostomi esse res ipsa dicit. Est enim sumpta tota ad verbum ex oratione teria in Davidem et Saul, quam vide p. 89. Ipsa vero oratio Chrysostomi non est, quamvis per omaeis pene Bibl. sub eius nomine deseripra fe- ? Cir. Savile, op. ct., Netar i tom gaittam, vol. VILL p. 720: (..) “De- scripts ext autem hace seconds onatio in David ct Swul ex maauscxipto Ga brielis Archiepiscopi Philadeiphiae Venetiis, bono com primis emendato, g20 solo nix amas (..). Post exessam hane onttionem accent alind apo graphum a Sam. Sladio descriprum Perar Constantinopol. ex quo excerpea ‘quaedam, in his oot, livers P sigaavimus”. Su Simucle Sladio, sulle sue copie e sui suo! viaggt cit. Grezsstape, 9p. cit, p. 63. Nigtse GRIER BWETTEREN erecnetene ot ‘SIR HENRY SAVILE, EDITORE DI GIOVANNI CRISOSTOMO 107 periatar. Nec enim stylus tumidum quiddam et inflatum so- nnans, nec inventionis ratio frigida satis ct incpta Chrys. omni- no refer. Longissimus in periochis, audacis. in metaphoris (quae debent esse verecundse) est, quisquis eam habuit: et hu- mano capiti cervicem plane equinam iunxit, quicumque pros- mium hoc operi suo pracposuit. Itaque, poterat rectius inter Sugibaddoucva cejici, aut etiam ad vobevbucra detrudi. Hic aim per errorem locum inter -pqgiag occupavit”. Anche lo specchietto comparativo dei due testi preseatato di sopra sive- 1a Ia medesima consapevolez2a. Liedizgione di Savile: valore criticoe valare storico-decumentario Giunti al termine di questa disamina, @ onmai possibile for- mulare un giudizio complessivo sul valore dell’edizione savi- liana. Da un punto di vista strettamente critico, essa non rive- ste un particolare valore per la costituzione del testo delle omelie De Daridet Saule, in quanto i testimoni sui quali «i for- da sisultano descritti da codici superstiti 0 da esemplasi di cui non ho avuto notizia — perduti, o semplicemente a tutt’oggi ignorati ~ ¢ tuttavia molto vicini a quci primi. Diverso é il valore che opera di Savile assume dal punto di vista storico-decumentario, a motivo dei suoi rapporti con le edizioni contemporance € successive. A questo riguardo, va precisato innanzitutto che non é possibile indicare gli seambi ‘che i diversi editori fra loro intrattennero in una formula che valga per tutti gli scritti di Giovanai Crisostomo. In generale, i rapporti fra Savile Fronton sono bidirerionali, giacché en” trambi attinsero, per le diverse opere del Crisostomo, al lavo- ro dell’altro: per alcuni testi € noto che Savile abbia utilizzato il lavoro di Fronton, che ne aveva curato V'editie princeps, men- tre per altsi accadde Pinverso®. A proposito dell’edizione del ‘Montfaucon serive, invece, F. Leroy: “Son édition est done * Nel caso dei pancgirici ciostomici, per esempio, Savile singeazia Fronton per saver sceruto la copia di us masoseritta parigizo (Piss Gr. 759 = Auct. T..1), Nel caso deile omelie De Daride ef Sante, invecs, ‘apporto é contrario, essendo piuttosto Frozton debitore dell'oper savilia ‘a, Ringrazio ancora una volta M, Picere Augustin e il Prof. Sever J. Voices 108 FRANCESCA PROMETEA BARONE basée sur du Duc principalement, et l'on sait que ce demier avait déja profité parfois de Savile, durant le cours de 'im- pression anglaise d’Eton. Une partie de Mtf depend cependant directement de Savile: un des manuserits (S. gr. 422, ff. 158 468") comporce en effet les pages 293-936 du volume VII de Savile (Opera sappesititia)(...)*". Per quel che riguarda le omelie De Daride et Saule, comun- que, il segno pit incisivo all'interno della storia moderna del testo & quello lasciato dall’edizione di Savile. Molte delle sue scelte, 0 semplicemente molte delle lezioni propric dei suoi esemplari, sono infatti state recepite dagli editor! successivi: in svariate occasioni, per quanto non vi siano informazioni si- cure al riguardo, nella misura in cui gli editori potrebbero aver utilizzato codici non pi conservati omettendo di preci- sario, € fortemente probabile, infatti, che la fonte delle lezioni recepite dagli cditori sia Savile. Escmplificativo del muolo saviliano nella storia modema del- le omelie Dr Davide ef Saale @ il caso della seconda omelia, in cai gli editori, pur non avendo utilizzato direttamente quel codice, concordano quasi costantemente con le numerose Ie- zdoni peculiari tridite dal Taurineasis B. 1. 11 (1), antigrafo dell’csemplare $ di Savile. Ancora da Savile parrebbe dipen- dere, nel titolo della terza omelia, V'inversione dell'erdo terbs- rum, per cui all’etBog SveEtxzxize dell’intera tradizione ma- noscritta, diretta ed indirerta, corrisponde, negli editori moderni, éveZixaxiag €1S0¢; la differenza pressoché irrile- vante dal punto di vista logico come pure sintattico, ma po- trebbe exsere significativa degli interventi condotti sul testo in eta moderna. Savile, infatti, nel ricondurre il testo del suo cesemplare Sp dall"omelia pseudocrisostomica Contra theaira alla De Daside et Saale WH, invertc l'ordine delle parole, impossibile stabilize se intenzionalmente. Tuttavia, che il suo antigrafo eggesse, come il resto della tradizione, elBog iveZuzaxine lo si evince dallo specchietto in cui descrive le differenze fra Io- pet le indicazioni che mi hanno fornito a proposite dei sapportifia gl edito- ‘modems di Gioranai Crsostomo. ® Cie, EJ. Lenox, Lar marweritt de Moetfacon poiparctoires 4 Véditon de Chepestome. Neve rar gues mis. da Sappliment Gre: de ba Biblinthige Natio sls, Paris, Feadinio 20 (1964), p_S11-418, p. $12. ‘SIR HENRY SAVILE, EDITORE DI GIOVANNI CRISOSTOMO 109, melia genuina ¢ la Contre theatra: in quella sede, infatti, ipor- tando i titoli dei due testi, Savile riproduce la lezione comune al resto della tradizione. E verisimile dunque che gli alta edi- tori moderni degli Opera omnia del Crisostomo, Fronton du Dec ¢ Montfascon, poiché utilizzarono anche Savile fra le loro fonti, abbiano mantenuto /erdo rerborum originatosi (acci- dentalmente?) in $2¢ riprodotto nell’edizione a stampa di Sa- vile. Infine, ancora da Savile potsebbe dipendere la presenza nel textus velgatus di molte lezioni che caratterizeano l'omelia preu- doerisostomica Contra theatra ¢ che sono estranee alla tradizio- ne diretta. Sommaris L'edizione delle omelie De Daside et Sank di Giovanni Crisostomo ‘condotta da Sir Henry Savile agit inizi del Seicento non riveste un panticolare valore per la costituzione del testo, in quanto i testimo- tsi sui quali si fonda risultano deseritti da codici superstisi ods esemplani di cui non si ha a tutt'oggi notizia e tuttavia molto vicini 2 qoci prin. Da un punto di vista storico-documenatio, invece, essz si presenta di tutto silievo giacché molte delle scelte operate dal Filologo inglese, 0 semplicemente molte delle lezioni propsic dei suoi csemplari, sono state recepite dagli editori successivi. sgtet— CURTURA BEFTEAES coe Detter et

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