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LEZIONE DI FARMACOLOGIA

➢ PRINCIPI DI TOSSICOLOGIA
➢ INTOSSICAZIONI E ANTIDOTI
➢ TOSSICODIPENDENZA
AMBITI DI STUDIO
➢ La TOSSICOLOGIA
incorpora informazioni e
metodologie da CONOSCENZE
• Biologia, chimica, TOSSICOLOGICHE Farmaci, clinica, medicina
numerose altre discipline. fisiologia, patologia, legale, sanità pubblica,
genetica, fisica, statistica, regolamentazione,
➢ Esiste una relazione tra la epidemiologia, alimenti, ambiente,
immunologia, veterinaria, agricoltura
tossicologia e le altre farmacologia
discipline e i principali
ambiti di applicazione RICERCA DI BASE APPLICAZIONI
delle conoscenze
tossicologiche.
INDIRIZZI DI STUDIO
MOLECOLARE
➢ La TOSSICOLOGIA possiede
diversi indirizzi, ognuno con
la sua specializzazione, che
contribuiscono alla
valutazione del rischio VALUTA
ZIONE
tossicologico. NORMATIVA DEL DESCRITTIVA
RISCHIO
AMBITI DELLA TOSSICOLOGIA MOLECOLARE
✓ Studia il meccanismo d'azione attraverso il quale gli xenobiotici
esercitano la loro azione tossica sugli organismi viventi.
✓ Fornisce informazioni utili per capire la rilevanza che gli effetti tossici
osservati su animali da laboratorio hanno per l’uomo.
✓ Sviluppa sostanze alternative con minore tossicità e mette a punto
terapie razionali.
✓ Identifica gli individui geneticamente sensibili a fattori ambientali.
AMBITI DELLA TOSSICOLOGIA DESCRITTIVA
✓ Caratterizza gli effetti tossici di xenobiotici su animali da esperimento
e in modelli sperimentali in vitro.
✓ TOSSICOLOGIA COMPORTAMENTALE studia gli effetti degli xenobiotici
sul comportamento degli animali e dell’uomo.
✓ I risultati ottenuti dagli esperimenti sono poi utilizzati per VALUTARE
IL RISCHIO che l’esposizione a questi agenti comporta per l'uomo e
l'ambiente (es. pesticidi erbicidi).
AMBITI DELLA TOSSICOLOGIA NORMATIVA
✓ Raccoglie, elabora e valuta gli studi epidemiologici dei dati
tossicologici per consentire di stabilire gli standard normativi.
✓ STANDARD NORMATIVI: livelli massimi e concentrazioni ammissibili
di determinati tossici per proteggere la salute della popolazione
(nell'acqua da bere, nei cibi, nell'ambiente, nell'aria di ambienti
industriali)
✓ Favorisce lo sviluppo e l’armonizzazione di protocolli standard e di
nuovi test sperimentali per un migliore processo decisionale basato
su dati scientifici (evidence-based policy).
AREE DI SPECIALIZZAZIONE DELLA TOSSICOLOGIA
•ANALITICA: rileva le sostanze tossiche (naturali o di sintesi) nei liquidi biologici e
nell’ambiente
•FORENSE: studia il possibile coinvolgimento di agenti tossici nei decessi umani
sospetti ed è importante nelle indagini legali.
•GENETICA: studia gli effetti di agenti fisici e chimici sul DNA e sui processi
genetici delle cellule viventi, mediante una valutazione diretta o
indiretta. ANALI
•CLINICA: ha come obiettivo la valutazione, la diagnosi e la terapia TICA
delle intossicazioni (soprattutto quelle acute). FOREN
SE

GENET CLINIC
ICA A
AREE DI SPECIALIZZAZIONE DELLA TOSSICOLOGIA

• AMBIENTALE: studia i livelli di agenti tossici e il


loro impatto su tutti gli organismi viventi.
• L'ecotossicologia studia l’impatto che queste
sostanze tossiche hanno sull’ecosistema.
• TOSSICOGENOMICA: valuta la risposta
all’esposizione ad agenti fisici e chimici di un
individuo sulla base delle caratteristiche del suo
corredo genetico e prevede un effetto tossico
per dosi che normalmente non sono tossiche.
TOSSICITA’ O EFFETTO TOSSICO
• EFFETTO TOSSICO O TOSSICITÀ: qualsiasi effetto negativo che una sostanza
possa produrre in un organismo. La capacità che ha una sostanza di
determinare un effetto tossico è definita tossicità INTRINSECA ed è una
caratteristica specifica che dipende dalle proprietà chimiche e fisiche della
sostanza in esame.

✓La DL 50 può non riflettere con esattezza la pericolosità di una sostanza: es.,
una sostanza che ha una DL 50 relativamente alta può essere estremamente
pericolosa in quanto cancerogena o teratogena.
LA DOSE (1/2)
➢ DOSE: quantità di sostanza tossica a cui è esposto un organismo.

▪ E’ espressa in termini di quantità per unità di peso o superficie


corporea (mg/kg o mg/mq)
▪ Per un farmaco la dose deve essere calcolata in relazione al peso e l’età
del soggetto.
▪ E’ importante il tempo di esposizione alla sostanza (mg/kg/giorno)
LA DOSE (2/2)
➢ DOSE INTERNA: quantità di sostanza tossica effettivamente assorbita e
distribuita all’organismo.
➢ DOSE EFFICACE: quantità di sostanza tossica che raggiunge l’organo
bersaglio e determina un effetto biologico.
➢ DOSE TOSSICA: quantità di sostanza che causa un effetto negativo in un
organismo.
LA CLASSIFICAZIONE
➢ ORGANO BERSAGLIO: fegato, rene, polmone, SNC etc.
➢ USO: pesticidi solventi, additivi alimentari etc.
➢ STATO FISICO: gas, polveri, liquidi etc.
➢ ETICHETTATURA: Esplosivi, infiammabili etc.
➢ STRUTTURA CHIMICA: Amine aromatiche, benzene etc.
➢ POTENZIALE TOSSICITÀ: estremamente tossico, molto tossico, poco tossico.

✓ Una singola classificazione non sarà mai sufficiente a caratterizzare una sostanza.
✓ Una classificazione effettuata sulla base del meccanismo di azione è la più precisa.
✓ E’ necessaria una combinazione di classificazioni caratterizzante l'ETICHETTA di una
sostanza tossica.
EFFETTI TOSSICI: LA CLASSIFICAZIONE (1/4)
➢ EFFETTO IMMEDIATO (ACUTO): sono tipici di una esposizione ad alte dosi
della sostanza. Es., avvelenamento da cianuro o effetti comportamentali
indotti da sostanze d’abuso come amfetamina e congeneri, cocaina.

➢ EFFETTO RITARDATO: si presentano con ritardo rispetto all'esposizione.

a.I cancerogeni possono manifestare la loro azione dopo 20 anni.

b.Il dietil-stilbestrolo preso dalle gestanti può causare il cancro all'utero o alla
vagina nelle figlie adolescenti
EFFETTI TOSSICI: LA CLASSIFICAZIONE (2/4)
➢ EFFETTI REVERSIBILI O IRREVERSIBILI
✓Se l'effetto tossico è a carico di tessuti che hanno la capacità di rigenerarsi si può
parlare di effetti REVERSIBILI (es. fegato), viceversa si hanno effetti tossici
IRREVERSIBILI (es. SNC).

➢ Un effetto tossico potenzialmente reversibile può diventare irreversibile se l’entità


dell’insulto tossico in un tessuto capace di riparare il danno sovrasta la capacità
rigenerativa del tessuto stesso.
✓Epatotossicità dell’etanolo (steatosi→cirrosi)
✓Cancerogeni e mutageni.
EFFETTI TOSSICI: LA CLASSIFICAZIONE (3/4)
➢ EFFETTI LOCALI: ingestione di sostanze tossiche o inalazione (esposizione) di
sostanze irritanti.
➢ EFFETTI SISTEMICI: è necessario l’assorbimento della sostanza che agirà
nell’organo bersaglio (non sempre dove vi è la concentrazione maggiore. Es:
Pb, DDT).
➢ TOSSICI SELETTIVI: si osservano con quelle sostanze che hanno la capacità di
produrre un danno in una specie senza danneggiarne un’altra, anche se le due
specie sono in stretto contatto tra di loro.
EFFETTI TOSSICI: LA CLASSIFICAZIONE (4/4)
➢ REAZIONI ALLERGICHE E DI IPERSENSIBILIZZAZIONE: alcune sostanze (o
loro metaboliti) funzionano come pro-antigeni → formazione di
anticorpi. Manifestazioni a carico di diversi organi (pelle, occhio,
bronchioli).

➢ REAZIONI IDIOSINCRASICHE: un tipo di reattività anormale e


geneticamente predeterminata (estrema sensibilità a basse dosi
dovuta a polimorfismi).
ASPETTI SPECIALI DI TOSSICOCINETICA
✓ Un Vd elevato comporta che il tossico non sia facilmente eliminabile tramite
emodialisi (es., antidepressivi oppioidi, verapamil, propanolo)
✓ I farmaci a basso Vd sono i salicilati, fenobarbital, litio, fenitoina e ac.
valproico.
✓ E’ importante conoscere i meccanismi di Clearance, es. se un farmaco viene
eliminato per il 95% attraverso il metabolismo epatico, aumentare la diuresi è
inefficace.
✓ Sovradosaggio può saturare la capacità metabolica del fegato →
> concentrazione ematica e tissutale →
> effetti tossici (cinetica di ordine zero) →
> emivita → tossicità elevata
TRATTAMENTO DEL PAZIENTE INTOSSICATO
✓ MISURE IMMEDIATE: Allontanamento dal tossico
ed esame clinico (se possibile anamnesi)
✓ Esami di laboratorio e radiologici (es. elettroliti,
test di funzionalità renale, osmolarità sierica,
ECG)
✓ Test di screening tossicologico (senza ritardare la
terapia)
✓ PREVENZIONE ASSORBIMENTO: es. lavanda
gastrica, carbone attivato, purganti
✓ ELIMINAZIONE: es. dialisi, emodialisi, diuresi
forzata
ODORI CARATTERISTICI CHE POSSONI
ESSERE ASSOCIATI AD INTOSSICAZIONI
▪ Mandorle amare → cianuro
▪Uova → idrogeno solforato, mercaptani
▪Aglio→ arsenic, organofosforici, DMSO, tallio
▪Naftalina → naftalina, canfora
COMPLICAZIONI DELLE INTOSSICAZIONI ACUTE
SINDROMI TOSSICHE PIÙ FREQUENTI
✓ Paracetamolo ✓ Digossina
✓ Amfetamine e altri stimolanti ✓ Etanolo e farmaci sedativo-ipnotici
✓ Agenti anticolinergici ✓ Glicol etilenico e metanolo
✓ Antidepressivi ✓ Oppioidi
✓ Antipsicotici ✓ Ferro e altri metalli
✓ Salicilati (aspirina) ✓ Crotalo
✓ Beta-bloccanti ✓ teofillina
✓ Calcio-antagonisti
✓ CO e altri gas tossici
✓ Inibitori delle colinesterasi
✓ Cianuro
ANTIDOTI SPECIFICI
✓ ANTAGONISTI COMPETITIVI DEI RECETTORI: es. atropina, naloxone,
flumazenil

✓ AGENTI CHELANTI: es. deferoxamina, edetato di cobalto, dimercaprolo, calcio


edetato sodico, nitrito sodico+ tiosolfato sodico

✓ COMPOSTI CHE INFLUISCONO SUL METABOLISMO DEI FARMACI: es. etanolo,


acetilcisteina

✓ ANTICORPI: es. contro la digossina


FARMACI PER TRATTARE LA OVERDOSE
DA SOSTANZE CHIMICHE
FARMACI PER TRATTARE LA OVERDOSE
DA SOSTANZE CHIMICHE AMBIENTALI
PARACETAMOLO (1/7)
✓ Farmaco più comune per le intossicazioni acute (tentato suicidio, incidentale)
✓ Dose: >150-200 mg/kg bambino, >7 g/kg adulto

✓ Gravità dipende dai livelli di paracetamolo circolante:


➢ dopo 4 h 150-200 mg/L rischio di danno epatico
✓ Antidoto: acetilcisteina entro 8-10 h dall’ingestione

▪ Paziente inizialmente asintomatico o lievi disturbi GI (nausea, vomito)


▪ Dopo 24-36 h segni di danno epatico: ↑ transaminasi, protrombinemia.
▪ Epatite acuta fulminante→ trapianto di fegato o encefalopatia epatica e
morte
PARACETAMOLO (2/7)
➢Il 90% del paracetamolo è
coniugata con:
▪Solfato
▪Ac. Glucuronico
❑Piccole quantità di N-acetil-
p-benzochinone (NAPQI),
intermedio reattivo.
PARACETAMOLO (3/7)
➢Sovradosaggio= ↑ livelli di NAPQI determinano:
✓Deplezione GSH
✓Formazione di legami covalenti con proteine intracellulari
➢↑ livelli di P450 e ↓ livelli di GSH negli epatociti determinano la
necrosi per formazione di addotti paracetamolo-proteine (biomarkers
di tossicità da paracetamolo).
➢In assenza di legame con le proteine= NO TOXICITY!!
➢Il legame con le proteine è prevenuto dalla formazione di NAPQI-GSH.
PARACETAMOLO (4/7)
▪Intossicazione acuta: causa necrosi epatica che può
essere fatale.
✓Spesso dovuta alla scarsa attività antiinfiammatoria
che spinge il paziente ad aumentare la dose.

▪Tossicità cronica: si verifica necrosi della midollare


del rene. In questo tessuto, dove P450 è presente in
misura limitata, l’azione della PHS amplificherebbe la
nefrotossicità del paracetamolo.
PARACETAMOLO (5/7)
➢Condizioni che riducono i livelli epatici di GSH (digiuno, carenza
proteica, alcolismo) sono pericolose.
▪Etanolo acutamente induce il CYP2E1 (responsabile della formazione
NAPQI)
▪Isopentanolo induce il CYP3A (=aumenta la tossicità del
paracetamolo)
▪Alcolisti, nessuna evidenza di tossicità a dosi terapeutiche
➢Condizioni che aumentano il livelli epatici di GSH favoriscono la
detossificazione e riducono il danno cellulare.
PARACETAMOLO (6/7)
➢Il legame con le proteine mitocondriali causa:
▪Inibizione della respirazione mitocondriale
▪Stress ossidativo mitocondriale→ aumento permeabilità
mitocondriale
▪Formazione di perossinitriti →nitrazione proteine e modificazioni
mitDNA
▪Blocco della sintesi di ATP →frammentazione estesa del mitDNA
▪Necrosi
AMFETAMINE E STIMOLANTI
✓ Metamfetamina, MDMA, cocaina, efedrina e pseudoefedrina, MPDV e
catinoni (noti come sali da bagno, mucca pazza, onda d’avorio, scoppio etc)
✓ Nessun antidoto specifico

✓ Dosi elevate → irrequietezza, psicosi, tachicardia, ipertensione, convulsioni*,


ipertermia* e rabdomiolisi.
▪ Ipertermia→ danno cerebrale, ipotensione, coagulopatie e insufficienza
renale
✓ Anticonvulsivanti i.v. (lorazepam=Tavor®)
✓ Paralisi neuromuscolare per ottenere un abbassamento delle temperature
elevate (~41-42°C)

* Sono gli effetti più pericolosi


ANTICOLINERGICI
✓ Antistaminici, antidepressivi triciclici, α-bloccanti→ effetti CV (tachicardia),
tremore muscolare, convulsioni, ritenzione urinaria.
✓ Sindrome caratteristica dà «Rosso come una barbabietola (cute rossa), caldo
come una lepre (ipertermia), secco come un osso (secchezza delle mucose,
assenza di sudorazione), cieco come un pipistrello (visione offuscata da
pupille dilatate), matto come un cappellaio (confusione, delirio)»

✓ Antidoto: fisostigmina i.v. (0.5-1 mg/kg) e trattamento sintomatico con BDZ e


antipsicotici
▪ fisostigmina→ non in pazienti con sovradosaggio di antidepressivi triciclici per
evitare asistolia o blocco cardiaco
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI: Clomipramina, Imipramina,
Amitriptilina (Laroxyl), Trimipramina (Surmontil), Nortriptilina (Noritren),
Perfenazina (Mutabon), Trazodone (Trittico)
✓ Sovradosaggio è il più comune (tentato suicidio, incidentale)
✓ Tossicità a dosi 10 volte > terapeutiche
✓ Dose letale: 1g (15-20 mg)/kg adulto
✓ Sono farmaci antimuscarinici, α-bloccanti →
▪ Sintomi presenti anche a dosi relativamente basse: tachicardia, pupille
dilatate, bocca secca, potente vasodilatazione.
▪ Convulsioni e agitazione → depressione e ipotensione
▪ Effetti cardiodeprimenti → gravi aritmie (blocco conduzione e tachicardia
ventricolare)
✓ Antidoto per la tossicità cardiaca: bicarbonato sodico (50-100 mEq)
NO FISOSTIGMINA!!!
▪ Trattamento sintomatico (noradrenalina per l’ipotensione)
ANTIDEPRESSIVI SSRI
(Inibitori Selettivi della Ricattura della Serotonina)
✓ Più sicuri (fluoxetina, paroxetina, citalopram,
sertralina) ma il sovradosaggio può causare
convulsioni
✓ Bupropione (non è SSRI) ha causato convulsioni
anche a dosi terapeutiche

✓ Possono interagire fra loro o con inibitori delle


MAO → sindrome serotoninergica
▪ Sintomi: agitazione, iperattività muscolare,
ipertermia.
▪ Convulsioni e agitazione → depressione e
ipotensione
ANTIPSICOTICI
✓ Fenotiazine, butirrofenoni e farmaci atipici

▪ Sintomi: depressione SNC, convulsioni, ipotensione


▪ Bloccanti D2→ sindrome simil-PD (distonie) e sindrome neurolettica maligna
(rigidità, ipertermia e instabilità SNA)

✓ INTERVENTO:
▪ Raffreddamento rapido, controllo dell'agitazione psicomotoria
▪ Alcuni pazienti possono richiedere intubazione e coma farmacologico (BDZ
per ev)
▪ Bromocriptina (2,5 mg ogni 6-8 h) o amantadina (100-200 mg ogni 12 h)
SALICILATI (aspirina)
✓ Farmaco comune (tentato suicidio, incidentale)
✓ Dose: >200 mg/kg → disaccoppiamento della fosforilazione ossidativa e
alterazione metabolismo cellulare→ temperatura corporea elevata
▪ Sintomi: primo segno è iperventilazione e alcalosi respiratoria per
stimolazione midollare
▪ Dopo si ha acidosi metabolica →convulsioni, coma, edema polmonare,
collasso cardio-circolatorio

INTERVENTO:
➢Lieve: lavanda gastrica, dosi ripetute di carbone attivato e lavaggio colon
➢Moderato: Liquidi i.v. e bicarbonato sodico i.v.
➢Grave: emodialisi urgente
BETA-BLOCCANTI
✓ Con il sovradosaggio si perde la selettività per i sottotipi recettoriali

✓ Il + tossico è il propanololo (inderal®): basso IT (dose 2-3 volte superiore


quella terapeutica)
✓ Blocca i canali al sodio e passa BBB → bradicardia e ipotensione, convulsioni

✓ INTERVENTO:
➢Aumento volume (liquidi i.v.)
➢no β-agonisti o atropina
➢Antidoto: glucagone (5-20 mg/kg i.v.) → ↑PA e frequenza cardiaca
CALCIO ANTAGONISTI
✓ Sovradosaggi relativamente bassi possono causare tossicità e morte (basso IT).
✓ Meccanismo: deprimono l’automatismo del nodo del seno

✓ Ipotensione grave dopo nifedipina (adalat®) e altri farmaci simili

➢Trattamento sintomatico: lavaggio colon prima dell’ileo paralitico


➢Antidoto: calcio (2-10 g i.v.) contro la riduzione della contrattilità cardiaca
➢Antidoto: glucagone (5-20 mg/kg i.v.) o insulina (0.5-1 U/kg/ora)
→ ↑PA e frequenza cardiaca
CO
✓ Principale causa di morte da avvelenamento negli USA (incendi, suicidio,
incidentale).
✓ Valori soglia raccomandati sono 50 ppm. Elevata variabilità individuale.
✓ Meccanismo: > affinità (~220 volte) per Hb dell’O →carbossiHb*
✓ Organi + interessati: cervello, cuore, rene.
▪ Sintomi: alterazioni psicomotorie, (25%) cefalea e tensione temporale, confusione
e perdita dell’acuità visiva, tachicardia e tachipnea, (40%) sincope e coma, (60%)
coma profondo, convulsioni, shock e insufficienza respiratoria
✓ Allontanamento dalla fonte
➢antidoto: somministrazione di O2 a flusso e concentrazione elevate (brevi
periodi)
➢Ventilazione meccanica

* Valori normali di un adulto: <1.1% dell’Hb totale. I fumatori arrivano al 5-10%


GAS TOSSISCI
✓ Durante gli incendi o in ambienti industriali a rischio si liberano CO, cianuro, ac.
Solfidrico, ossidi d’azoto, gas irritanti (an.solforosa, ossidi d’azoto, NH3, Cl)
➢ SO2: a contatto con l’H2O forma H2S molto irritante su occhi, mucose e pelle
▪Broncocostrizione, asma irritativa acuta, grave broncospasmo (5-10 ppm), edema
polmonare*
✓Esposizione cronica→ malattie croniche cardiopolmonari
▪Trattamento sintomatico come per asma (broncodilatatori)
➢ NO2→ edema polmonare, insufficienza respiratoria anche letale
▪Primi sintomi: Irritazione occhi e naso, tosse (espettorato mucoide e schiumoso),
dispnea e dolore toracico per circa 2 settimane
▪Trattamento sintomatico: broncodilatatori, sedativi e antibiotici

* Peggioramento se insieme a particolati


INIBITORI DELLE COLINESTERASI
✓ Avvelenamenti da organofosforici o carbammati (suicidio, accidentale)
▪ Paration e gas nervini sono i + potenti

➢ Sintomi: Diarrea, Urine, Miosi e debolezza muscolare, Broncospasmo, Eccitazione,


Lacrimazione e convulsioni, Sudorazione e salivazione (DUMBELS).

▪ Esami ematochimici per monitorare l’attività esterasica*


✓ Terapia sintomatica→ precauzione per i soccorritori (cute e abiti contaminati)

➢ Antidoti: pralidossima (2-PAM) e atropina → somministrata precocemente


ripristina l’attività enzimatica.

* Globuli rossi (acetilcolinesterasi) e plasma (butirrilcolinesterasi)


CIANURO
✓ Sali di cianuro, acido cianidrico (sintesi chimica, veleni roditori, omicidi e suicidi)
➢ CN si lega alla citocromo-ossidasi → inibizione uso O2 da parte della cellula, ipossia
e acidosi lattica
▪ Dispnea, agitazione e tachicardia, poi convulsioni, coma, collasso cardio-circolatorio
e morte*
✓ Esposizione cronica→ malattie croniche cardiopolmonari

▪ Carbone attivato e Trattamento sintomatico


➢Antidoto disponibile negli USA→ nitrito di amile, nitrito di sodio e tiosolfato sodico
▪ Nitriti inducono meta-emoglobinemia→ cianoemoglobina
▪ Tiosolfato trasforma il CN in SCN, meno tossico
▪ Idrossicobalamina si combina con CN → cianocobalamina (Vit. B12)
* Il contenuto di O2 del sangue venoso può essere aumentato e il sangue è rosso brillante
DIGOSSINA
✓ Sovradosaggio acuto o per accumulo o depauperamento di potassio

➢ sovradosaggio→ vomito, iperpotassiemia


➢ Uso contemporaneo di diuretici →ipopotassiemia
▪ Disturbi del ritmo cardiaco

✓ Trattamento sintomatico→ atropina per bradicarchia e blocco AV


➢frammento di anticorpo che lega la digossina (i.v.) → regressione in 30-60 min

➢questo anticorpo può usarsi anche per altri glicosidi cardioattivi, ma a dosi
superiori per la cross-reattività
ETANOLO E SEDATIVO-IPNOTICI
✓ Molto frequente a causa della loro ampia disponibilità e dell’uso frequente
➢ Alcool, GHB, BDZ e barbiturici
▪ Euforia, coma e depressione respiratoria*

✓ Trattamento sintomatico → liquidi (i.v.) e riscaldamento del corpo, dopamina

▪ Antidoto per le BDZ: flumazenil (i.v.) anche se può precipitare crisi convulsive in
pazienti dipendenti da BDZ o che assumano antidepressivi triciclici

▪ Nessun antidoto per GHB, alcool, barbiturici e altri sedativo-ipnotici

* Può essere presente ipotermia


GLICOLE ETILENICO E METANOLO
✓ I veleni sono i metaboliti: gli acidi formico, ippurico, ossalico e glicolico

➢ Sintomatologia simile all’ intossicazione da etanolo


▪ Euforia, acidosi metabolica , iperventilazione e alterazione dello stato mentale
▪ Intossicazione da metanolo può causare danni alla vista fino alla cecità

✓ Antidoto → 4-aminometilpirazolo che satura l’alcool deidrogenasi (ALD)

*
OPPIOIDI
✓ Si osserva con l’uso (abuso) degli agonisti puri ad alta affinità per i recettori μ.

E’ caratterizzata da:
▪Depressione respiratoria
▪Euforia/disforia, tremore, irrequietezza
▪Sedazione
▪Ipotensione arteriosa
▪Stipsi
▪Miosi/midriasi

➢ Antidoto→ il naloxone
GESTIONE FARMACOLOGICA DELLA
INTOSSICAZIONE ACUTA DA OPPIOIDI
✓ NALOXONE (NARCAN):
▪Per l’elevato effetto di primo
passaggio è somministrato per via
parenterale
▪Somministrata per e.v. (0.1-0.4 mg/kg)
antagonizza la depressione
respiratoria in ~2 minuti.
▪Ha una breve durata d’azione (1-2 ore)
INTOSSICAZIONE CRONICA DA OPPIOIDI:
la dipendenza (tolleranza e astinenza)
✓ DIPENDENZA: Si osserva con l’uso cronico per attivazione dei sistema della
gratificazione e ricompensa
✓ Dipendenza fisica: modificazione dello stato fisiologico provocato che richiede la
prosecuzione della somministrazione
✓ Dipendenza psichica: necessità di assumere il farmaco per mantenere lo stato di
benessere. Uso compulsivo nonostante le conseguenze negative
✓ TOLLERANZA: Si osserva con l’uso cronico e non si sviluppa in modo uniforme per
tutti gli effetti che diminuiscono per intensità e durata:
▪Depressione respiratoria
▪Analgesia
▪Euforia
▪Sedazione
INTOSSICAZIONE CRONICA DA OPPIOIDI:
la dipendenza e l’astinenza
➢ LA DIPENDENZA SI OSSERVA GIÀ DALLA PRIMA SOMMINISTRAZIONE

✓ La sindrome d’astinenza è una sindrome fisica dovuta alla sospensione della


somministrazione del farmaco
✓ È caratterizzata dagli effetti «rebound» in quei sistemi in cui il farmaco ha avuto i
suoi effetti
✓ La gravità della sindrome d’astinenza dipende dalla rapidità con cui il farmaco
viene eliminato
INTOSSICAZIONE CRONICA DA OPPIOIDI:
la sindrome d’astinenza
➢ La sindrome d’astinenza presenta dei sintomi che variano temporalmente:

✓ Dopo 6-12 ore dall’ultima somministrazione compare:

▪Lacrimazione
▪Rinorrea
▪Sudorazione
▪Dolori muscolari
▪Ansia
INTOSSICAZIONE CRONICA DA OPPIOIDI:
la sindrome d’astinenza
✓ Dopo 12-14 ore dall’ultima somministrazione compare:

▪ Disturbi del sonno (agitato e irrequieto)


▪ Midriasi
▪ Anoressia
▪ Tremore
▪ Irritabilità
▪ Irrequietezza
INTOSSICAZIONE CRONICA DA OPPIOIDI:
la sindrome d’astinenza
✓ Dopo 48-72 ore la crisi raggiunge il massimo:
▪Insonnia
▪Anoressia
▪Lacrimazione
▪Debolezza e depressione
▪Nausea e vomito
▪Spasmi intestinali e diarrea: perdita di peso, disidratazione, alterazioni
dell’equilibrio acido-base
▪Aumento della frequenza cardiaca e della pressione
▪Brividi accentuati e piloerezione
▪Dolore alle ossa e ai muscoli del dorso e delle estremità
▪Collasso cardiocircolatorio
INTOSSICAZIONE CRONICA DA OPPIOIDI:
la sindrome d’astinenza protratta
✓ È caratterizzata da:
▪Incapacità a tollerare gli stress
▪Diminuzione dell’autostima
▪Paura
▪Stanchezza
▪Debolezza
▪Ipocondria

➢Questi sintomi sono la causa principale delle recedive!!!!


GESTIONE FARMACOLOGICA DELLA
SINDROME D’ASTINENZA
✓ CRITERI USATI: La somministrazione di
un AGONISTA abolisce rapidamente la
sintomatologia della crisi di astinenza.

▪Cessazione dell’assunzione di metadone


▪Uso a breve termine di buprenorfina
▪Uso di lofexidina (primo non oppiode)
LE SOSTANZE D’ABUSO: la dipendenza
➢ LA DIPENDENZA SI OSSERVA GIÀ DALLA PRIMA SOMMINISTRAZIONE

✓ L’uso compulsivo di un farmaco con attività psicoattiva nasce dal suo uso ripetuto e
continuo. Può associarsi a tolleranza. La sospensione brusca del farmaco provoca
una sindrome con sintomatologia psichica e fisica e spesso molto intensa.
✓ La sintomatologia può comprendere effetti d stimolazione del sistema nervoso
autonomo, neuromuscolare e presentarsi con effetti opposti a quelli esercitati dal
farmaco.
✓ La dipendenza dura tutta la vita a causa di modificazioni permanenti nel cervello
che determinano un elevato rischio di ricadute.
LE SOSTANZE D’ABUSO: la dipendenza
➢ LE SOSTANZE CHE INDUCONO DIPENDENZA POSSIEDONO PROPRIETA’ DI
RINFORZO

✓ Queste sostanze inducono una plasticità multidimensionale che diventa una


memoria persistente
▪La fase di sperimentazione e uso controllato è compatibile con le attività
lavorative e sociali. Fase di reversibilità al non-uso.
▪L’uso e l’abuso consolidano il comportamento con difficoltà (e poi perdita) di
controllo.
▪I tentativi di disassuefazione sono spesso fallimentari (dipendenza fisica e
psicologica)
LA DIPENDENZA
COMPORTAMENTALE E DA SOSTANZE D’ABUSO
FARMACI APPROVATI NELLA DIPENDENZA

NON SONO ANTIDOTI !!!


FARMACI APPROVATI PER LE SPECIFICHE
TERAPIE DI DISASSUEFAZIONE (1/3)
FARMACI APPROVATI PER LE SPECIFICHE
TERAPIE DI DISASSUEFAZIONE (2/3)
FARMACI APPROVATI PER LE SPECIFICHE
TERAPIE DI DISASSUEFAZIONE (3/3)

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