Sei sulla pagina 1di 3

F U M E T TO

C’è un eroe dei fumetti che ha a che fare


Martin Mystère
con agenti segreti molto particolari, accomunati
dal fatto di occuparsi di eventi misteriosi contro gli Uomini in Nero,
e non spiegabili dalla scienza ufficiale.
Inventato nel 1982 da Alfredo Castelli gli agenti segreti
con i disegni di Giancarlo Alessandrini,
si chiama Martin Mystère ed è un erudito nemici dell’umanità
divulgatore newyorchese dotato di un formidabile
spirito avventuroso e una divorante passione
per l’archeologia. Alcuni degli agenti segreti
con cui gli capita di entrare in contatto sono G IUSEPPE P OLLICELLI
suoi amici, per esempio i componenti dello staff
che opera presso la base governativa statunitense
’Altrove’, che tratta di casi insondabili;
altri, al contrario, sono suoi acerrimi avversari,
come i membri degli Uomini in Nero,
antichissima organizzazione occulta
il cui obiettivo è controllare gli individui
e impedire loro di accedere a una piena
e autentica conoscenza degli eventi che hanno
realmente scandito la storia dell’umanità, Davide Toffolo, copertina di un volume del 2012
dai primordi fino a oggi. dedicato ad Alfredo Castelli.

Il primo numero del mensile a fu-


metti intitolato al personaggio di
Martin Mystère esce nelle edicole
italiane nell’aprile del 1982, pubblicato
dalla sigla Daim Press dell’editore Sergio
Bonelli. Il protagonista è un colto profes-
sore newyorchese sulla quarantina, ferra-
tissimo in archeologia e autore di saggi
divulgativi di successo dedicati ai casi in-
spiegabili che costellano la storia dell’uma-
nità. Si faccia attenzione alle date: Martin
Mystère debutta nel 1982, e solo un anno
prima il regista Steven Spielberg, dando
vita a una geniale sceneggiatura di George
Lucas e Philip Kaufman, aveva invaso i ci-
nema di tutto il mondo con I predatori del-
l’arca perduta, pellicola in cui Harrison Ford
A sinistra, «Martin Mystère» n. 134, ambientato in Italia (disegno di Giancarlo Alessandrini, maggio 1993);
interpreta Indiana Jones, un archeologo e
a destra, Martin Mystère con il fidato aiutante Java. «Martin Mystère» n. 1 (aprile 1982). avventuriero costantemente alla ricerca di

198 GNOSIS 2/2016 RIVISTA ITALIANA DI INTELLIGENCE 199


F U M E T TO
GIUSEPPE POLLICELLI M A R T IN M YST È R E CONT RO G L I U OM I NI I N NERO, G L I AGE NT I SEG R ET I NE M ICI DEL L’ U M A NITÀ

metti, ossia quelle opere che, contenendo stente di uomini di Neanderthal, scovata
sia testi che disegni, possono a buon di- da Martin in un’inaccessibile valle della
ritto essere considerate come fumetti pur Mongolia), Mystère vanta numerosi amici,
precedendone la data di nascita ufficiale, nonché una folta schiera di nemici. E an-
collocabile alla fine del XIX secolo. In Mar- dando a spulciare tra queste due categorie
tin Mystère, Castelli riversa le vaste cono- si ritrovano i collegamenti più forti tra la
scenze nel campo della fanta-archeologia, saga di Mystère e il tema di questa rubrica,
aggiungendovi una non comune bravura lo spionaggio e gli agenti segreti. Partiamo
nel fondere armoniosamente registri diffe- dai nemici. Fra gli antagonisti più ricorrenti
renti: l’avventura, il thriller, il giallo, il go- vi è un’associazione segretissima, dal nome
tico e – ingrediente per nulla secondario, inquietante che è pure il titolo del primo
soprattutto con l’evolversi della serie – la numero: Uomini in Nero. La genesi di questa
commedia sofisticata. Se si tiene conto di organizzazione è riassunta dal critico Ste-
tutti questi elementi, si comprende come, fano Priarone nel saggio La vita segreta di
al momento del suo esordio, Martin My- Martin Mystère, distribuito nel 2002 in alle-
stère abbia rappresentato un’importante gato al diciannovesimo albo speciale del
svolta per il fumetto seriale italiano, che personaggio di Castelli.
Martin Mystère con l’inseparabile Java e la moglie Diana (disegno di Giancarlo Alessandrini). ancora definito ‘popolare’ (in contrapposi-
zione forzata con quello – di più libera ispi- Diecimila avanti Cristo. La pace fra Atlan-
oggetti appartenenti al mito; dall’Arca stesso Castelli ne ha già diffusamente par- razione e, sulla carta, di più elevate tide e Mu, le superpotenze che si dividevano
dell’Alleanza al Sacro Graal. Verrebbe auto- lato in altre occasioni, ma perché il charac- ambizioni – detto ‘d’autore’), inizia così a il pianeta Terra in due contrapposte sfere di
matico concludere che il creatore di Martin ter sarebbe stato ugualmente sottoposto a confrontarsi in maniera consapevole e non influenza, è arrivata troppo tardi. Un’arma
Mystère, lo sceneggiatore Alfredo Castelli, un lungo maquillage nei laboratori di casa subalterna, attraverso rimandi e citazioni, micidiale, detta della ‘Fine dei tempi’, si è
si sia ispirato proprio a Indiana Jones, con Bonelli, anche in assenza di così rocambo- con il cinema, la letteratura e in generale attivata provocando l’inabissamento dei
l’intenzione di cavalcarne il successo. Ma le leschi precedenti». Insomma, l’idea di uno con la cultura ‘alta’, comprese la filosofia, continenti di Atlantide e Mu. Ben poco è re-
cose non stanno affatto così, e ciò a cui studioso che fosse al tempo stesso erudito la storia e le scienze. Una delle peculiarità stato dell’antico sapere tecnologico, e chi lo
siamo di fronte è una coincidenza così in- e uomo d’azione, e che si occupasse di ac- di Mystère è proprio la sconfinata erudi- possiede detiene il potere. Atlantide e Mu
solita che potrebbe davvero essere inclusa cadimenti storici controversi (in cui forse zione: il professore, soprannominato Detec- si sono distrutte perché ne hanno abusato;
tra quelle meritevoli di essere investigate rientra anche il paranormale), frullava nella tive dell’Impossibile per l’insolita attività che occorre dunque costituire un gruppo di cu-
da Martin Mystère o da Indiana Jones. testa di Castelli già da molto prima che ve- svolge, ha una cultura enciclopedica a cui stodi che tengano a freno l’umanità, perlo-
«Non è il caso di ricapitolare per filo e per nisse girato I predatori dell’Arca Perduta. E affianca una prodigiosa memoria. Tra le pa- meno fino a quando questa non avrà la
segno tutte le peripezie che, dal 1975 in poi, anche la preparazione della collana di Mar- gine, inoltre, ci si imbatte per la prima volta maturità necessaria per far uso della scienza
hanno portato l’inglese dottor Allan Qua- tin Mystère, che a quell’idea darà definitiva in circostanziati riferimenti bibliografici e senza restarne travolta. Su suggerimento del
termain (un personaggio proposto da Al- concretezza, precede senz’altro l’uscita del accurate ricostruzioni storiche, esposti mutante Korg, un ex mercenario di nome
fredo Castelli, proprio in quell’anno, a «Il film di Spielberg. L’archeologia misteriosa dallo stesso Mystère a beneficio dei suoi Adam consacra la propria esistenza a com-
Giornalino» e approdato poi, nel 1978, sulle e la narrativa d’avventura, del resto, figu- interlocutori (e dunque dei suoi lettori). battere la sete di potere e il desiderio irre-
pagine di «Supergulp») a trasformarsi nel- rano da sempre fra le maggiori passioni di Provvisto di una bella fidanzata che diverrà sponsabile di conoscenza. Ritrova i suoi
l’americano professor Martin Mystère che Castelli, intellettuale curioso dalle mille poi sua moglie, Diana Lombard, e dell’in- colleghi mercenari, con cui aveva combat-
ben conosciamo», scrive Moreno Burattini letture, che in vita sua ha scritto libri – be- separabile aiutante chiamato Java (il quale tuto prima della catastrofe, e con essi forma
esperto di fumetti e, a sua volta, sceneggia- ninteso serissimi – su argomenti come i comunica solo con grugniti e il linguaggio il primo nucleo di un’organizzazione desti-
tore. «Non è il caso perché non solo lo canti goliardici, i giochi di carte e i protofu- dei segni, membro dell’ultima tribù esi- nata a durare per millenni: sono noti come

200 GNOSIS 2/2016 RIVISTA ITALIANA DI INTELLIGENCE 201


F U M E T TO
GIUSEPPE POLLICELLI M A R T IN M YST È R E CONT RO G L I U OM I NI I N NERO, G L I AGE NT I SEG R ET I NE M ICI DEL L’ U M A NITÀ

la Compagnia Nera, a causa del colore delle messi a disposizione di Altrove: dagli scrit-
vesti che indossano in battaglia. tori Edgar Allan Poe e Mark Twain fino a
Giuseppe Garibaldi e allo scienziato ita-
Con il passare dei secoli, all’interno della liano Antonio Meucci. L’esatta posizione
Compagnia Nera, il cui nome muterà in Uo- della base di Altrove è conosciuta solo dal
mini in Nero, si formano due fazioni, una ristretto e selezionatissimo gruppo di per-
delle quali mira non più a proteggere sone che ci lavorano, tra le quali colui che A sinistra, un membro degli Uomini in Nero illustra gli scopi dell’organizzazione («Martin Mystère» n. 1);
a destra, la prima sede di Altrove a Charlotteville, in Pennsylvania, nella tenuta di Monticello, residenza
l’umanità bensì a controllarla, condizio- dirige la base, il baffuto Chris Tower (amico di Thomas Jefferson («Storie da Altrove» n. 1, 1998).
nandone i destini. Sarà questo secondo di vecchia data di Mystère), e il suo assi-
ramo a prendere il sopravvento, disposto stente Max Brody. Tower si serve spessis- della realtà’, senza perdere il senno e senza
anche a commettere omicidi (tra i quali, simo, per le proprie missioni, dei servizi di montarsi la testa non è facile. E non c’è
forse, quello del padre di Martin Mystère) Martin, il quale, peraltro, si comporta in dubbio che Chris Tower deve possedere, in
pur di preservare lo status quo. Per fronteg- maniera analoga nei confronti del suo ex dose massima, almeno due grandi doti:
giare efficacemente una così terribile mi- compagno di studi, rivelatosi tante volte un nervi d’acciaio e soprattutto tanto senso
naccia serviva una struttura non meno alleato preziosissimo. dell’umorismo.
poderosa e, soprattutto, non meno segreta.
Questa struttura esiste e ha anch’essa un Non provate a cercarla sui libri di storia o Ma qual è stata la fonte primaria a cui Al-
nome decisamente evocativo: Altrove. A fon- sulle mappe geografiche: ufficialmente non fredo Castelli si è ispirato per ideare gli Uo-
darla nel 1776, dopo avere combattuto e esiste – scrive ancora Priarone – perché, mini in Nero con cui Martin Mystère si
sconfitto un demone, sono stati quattro in- come dice il suo stesso nome, Altrove è un scontra? Senz’altro la cosiddetta teoria del Martin Mystère e Chris Tower, il direttore di Altrove.
dividui, fra cui due importanti personaggi ‘non-luogo’, una meta irraggiungibile. Del complotto Ufo, di cui uno dei capisaldi è
storici: Thomas Jefferson, autore della Di- resto questa base governativa segreta e al- l’esistenza dei Men in Black, agenti del go- tare un effetto calamita sul Detective del-
chiarazione d’Indipendenza americana e in se- tamente avveniristica, suddivisa in varie se- verno statunitense (che secondo alcuni l’Impossibile, al quale si attaglia in modo
guito presidente degli Usa, e Benjamin zioni dislocate in un’immensa struttura ufologi sarebbero non umani ma alieni), a perfetto quel palindromo (frase leggibile
Franklin, scienziato e politico statunitense. sotterranea, da quando è stata fondata si cui è stato affidato il compito di ridurre al sia da sinistra verso destra sia l’inverso) che
Ma molti altri, nel mondo alternativo di occupa dello studio di fenomeni paranor- silenzio, con ogni mezzo, i testimoni oculari anno addietro ha voluto dedicargli un suo
Martin Mystère, sono stati gli individui il- mali a fini civili e militari. Muoversi fra di presenze extraterrestri sul nostro pia- lettore: «E d’ogni trama Martin gode»
lustri che, senza renderlo noto, si sono tante meraviglie e fra tanti orrori, ‘ai confini neta. D’altronde, proprio Mystère è stato
più volte protagonista di incontri ravvicinati
del terzo tipo, la qual cosa appare appro-
priata per un personaggio le cui fattezze, su
diretta indicazione di Castelli, sono state ri-
calcate da Giancarlo Alessandrini − ancora
oggi principale disegnatore e copertinista
della serie − su quelle di Brick Bradford,
protagonista di un famoso fumetto di fan-
tascienza americano degli anni Trenta. Te-
sori perduti, civiltà scomparse, società
occulte, viaggi nel tempo, scienziati pazzi,
agenti segreti: tutto ciò che appare intri-
Da sinistra, copertine di «Storie da Altrove»: n. 1 (1998); n. 2 (1999); n. 6 (2003). cato, arcano e inesplicabile sembra eserci- Chris Tower e l’assistente Max Brody.

202 GNOSIS 2/2016 RIVISTA ITALIANA DI INTELLIGENCE 203

Potrebbero piacerti anche