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L’utilizzo del CLOUD COMPUTING nella prestazione di servizi bancari, finanziari ed assicurativi è
oggetto del crescente interesse non soltanto di interpreti e giuristi, ma anche di autorità di
regolazione e istituzioni europee e transnazionali.
I vari documenti prodotti su questa particolare tecnologia si sviluppano nella prospettiva di
individuare quasi siano i rischi implicati, sia in quella di ideare o prospettare una sua possibile
regolamentazione.
Nell’ambito delle attività degli intermediari del mercato finanziario
la tecnologia CLOUD = è consideratata essenzialmente come uno strumento di esternalizzazione
di alcune attiviità o informazioni, quindi da questo punto di vista,
il CLOUD COMPUTING si presenta come una innovativa modalità di esternalizzazione
(outsorcing) che per la sua innovatività viene ricompresa nell’ambito delle tecnologie alla base del
fenomeno fintech.
Bisogna illustrare in che misura il cloud computin come forma di outsorcing g sia preso in
considerazione sia dai players del mercato e sia dai suoi regulators.
Non ci sono delle definizioni normative di portata generale. Quindi il primo problema da affrontare
è quello di individuare una nozione univoca da prendere in riferimento sia per il concetto di
outsorcing sia per quello di cloud computing.
L’OUTSORCING (l’esternalizzazione)= costituisce un fenomeno che è da tempo all’attenzioine
degli interpreti che lo hanno ricondotto ad uno schema organizzativo in forma del quale alcune
funzioni aziendali sono svolte da una impresa esterna.
Quindi l’orientamento prevalente è stato quello di ricondurre l’outsorcing all’APPALTO DI
SERVIZI.
Ora il linguaggio comune usa l’espressione CLOUD COMPUTING per riferirsi genericamente ad
una TECNOLOGIA DI ARICHIVIAZIONE E DI GESTIONE DEI SERVIZI. In realtà però si tratta di un
fenomeno molto più complesso.
Inoltre il national institute for standards and tecnoloy definisce il cloud computing come un
modello che consente l’accesso su richiesta a un gruppo condiviso di risorse informatiche che
possono essere messe a disposizione con un minimo di attività gestionale oppure di interazione
con il fornitore di servizio.
Al di là delle molteplici definizioni del fenomeno, gli ELEMENTI ESSENZIALI DEL CLOUD
COMPUTING sono:
- La presenza di una rete di risorse online condivise
- Accessibilià alla rete tramite internet
- Accessibilita su richiesta (on demand)
- Utilizzabilità del network per l’archiviazione e la trasmissione di dati
Dal punto di vista giuridico il CLOUD COMPUTING puo essere esaminato sotto diversi profili:
In ambito privatistico : Esso rappresenta un problema di
natura essenzialmente contrattuale, nel quale gioca un ruolo fondamentale il contenuto del
negozio concluso tra l'erogatore del servizio e l'utente
Sotto un profilo di politica legislativa: Il cloud computing pone temi di
tutela dell'utente indipendentemente dalla qualifica soggettiva che esso ricopra in ordine al
controllo alla disponibilità e alla sicurezza dei dati
L'atteggiamento assunto dagli intermediari tradizionali è sembrato improntato, almeno per ora ad
una certa ritrosia, a sviluppare l'utilizzo del Cloud.
Il quadro normativo relativo all'applicazione delle tecnologie cloude
alle attività degli intermediari finanziari si va progressivamente componendo di
una serie di interventi delle istituzioni e dei regulators europei.
In questa prospettiva nel sottolineare i vantaggi tanto
per i consumatori che per i finanziatori di servizi finanziari in termini
di rapporto costo ed efficacia e minori tempi di commercializzazione.
FINTECH ACTION PLAN (2018) : la commissione riconosce all’utilizzo della tecnologia cloud dei
benefici in termine di riduzione dei costi , con conseguente aumento della efficienza della
infrastruttura digitale che è sottesa alla prestazione dei servizi finanziari, sottolineandone i
caratteri della flessibilità e adattabilità.