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Atti divini - David Lachapelle, Reggia di Venaria

Dal 14 giugno 2019 al 6 gennaio 2020, la Citroneria delle Scuderie Juvarriane della reggia di
Venaria ha ospitato A Divini, la grande personale di David LaChapelle a cura di Denis Cur e
Reiner Opoku. Le opere esposte sono se anta e ripercorrono i vari periodi della carriera ar s ca
del famoso fotografo americano, includendo alcuni degli sca più iconici della sua opera.

Mediante la par colare tecnica di LaChapelle, che dipinge la pellicola prima che questa venga
sviluppata, i colori delle fotogra e risultano ar ciali, appartenen a una realtà utopica al di fuori
della dimensione terrena. Il percorso visivo onirico è però sempre provocatorio e molto vicino alla
dimensione reale, reso tale anche grazie alla scelta dei sogge preleva dal mondo delle celebrità
e inseri in contes surreali, distopici, o riconducibili all’iconogra a cris ana tradizionale e all’arte
rinascimentale. Tramite l’u lizzo di sogge e composizioni familiari, quindi, lo spe atore viene
portato a ri e ere sulla condizione dell’uomo contemporaneo osservando la realtà conosciuta da
una prospe va inaspe ata, a raverso immagini che portano l’a enzione su temi quali la religione,
la sessualità e sensualità, il passare del tempo e il rapporto uomo-natura.

La mostra si apre con alcune fotogra e di nature morte dalla composizione classica ma realizzate
con ogge trova ; proseguendo nel percorso si incontrano poi alcuni dei suoi lavori più celebri tra
cui "Rape of Africa”, con protagonista Naomi Campbell nelle ves di una Venere di Bo celli
adagiata in una miniera d’oro in Africa, “Deluge”, una rivisitazione dell’a resco di Michelangelo
della Cappella Sis na, e “Jesus is my homeboy”, in cui gli apostoli del Cenacolo di Leonardo si
trasformano in rapper. Fanno parte della mostra anche le fotogra e della serie Awakened, i cui
sogge sono persone che u uano so ’acqua, sospesi in una dimensione in cui viene meno la
percezione del corpo, e Land Scape, fotogra e di riproduzioni di micromondi inseri all’interno di
paesaggi reali.

La vasta quan tà di fotogra e e l’enorme formato in cui esse sono proposte consentono al
visitatore di trovarsi completamente immerso nel colorato e quasi surreale mondo di David
LaChapelle, il cui linguaggio costruito e ar cioso è in grado di creare una sorta di universo
parallelo all’interno dello spazio esposi vo e res tuire un’esperienza perce va a tu o tondo.
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