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Acta Academiae S$ rum Taurinensis ATTI 4 della (Accademia delle Scienze di Torino . Classe DI Scienze MORALI, STORICHE & FiLoLocicHe Accademia dele Scienze, Torino Via Accademia dele Selense, 6 ¢ Vig Maria Vitoria, 3 1976 180 ADRIANA Stenmeniont ne. Per tanto, se il 1¢ si voleva esemplare, esso era forse wre la grandezza di una monarchia ormar ai Comuni ¢ valore uni Johnson con Le reeweil des Charles 1X, pubblicat ity of Toronto Press. Margas fe idea di fondare una Triumphs and Magnificonces ¢ public samente rimettere in onore tutti quei dati ehe dolla magnificenza rinasci- ‘mentale europea sono Ia pitt evidente test wa. Aggiungendo i docu- tendo fornire un complemento che spero apprezzato »gni modo, non potra se non aggiungere altro splei- lendore gid tanto documentato, jone che, i 1a. Renaissance ad Amsterdam, intende preci- Osservazioni sul testo del De die natali di Censorino. iparecchi pu wow, ora rifrendendo proposte dimen- storia dei trasferimenti del codice & brevemente esposta da WitweLa Carcxuis, Sf oglio 3, 182 secolo, & un non meno clegante esem- i & seritto su due colonne di 22 linee Jiaio di ogni nuovo periodo, o, per umero di periedi, coincide con un nuovo tera spicca a sinistra fuori della col D, quando concorda generalm ii D per darci una lezione ‘morco perché in entram smpe nel medesimo funto per lase sommariamente di ‘metrica; sovvertito in conseguenza di che si riscontrino nella storia dei t 10 dal Carrion (8) ¢ in modo pitt completo dal Ji Lachmann, possono essere indicati sche to che fra poco indicherd con f),escluse perd le parole AV (per Ai) ‘nim, ed avown cost congi ‘OssERVAZIONI SUL TESTO Di 183 bv “5A 10a Quae dissensio 4) 5,50 De conformatione autem partus ite.) 610 c) 5,Sb (definite se seine...) — 6,10 Guporest dicere.) wcognoscere datur. Ai prima hebdomade ..) (oo mocte freques Risulta dal prospetto che le trasposizioni sono tre: una maggiore, per della quale nei codiei |, anziché precedere, segue il tratto i nello spostamento delle parole Quae dissensio lem parlus mente esse , sul foglio successive a quello esatto. ne di Quae dissensio sembra invece difficile dare una spiegazione soddisfacente: come due sole parole possano essere state spostate di ben dodici fogli & un enigma, antico, anche quelle ali etrori che esso presenta appaiono chia © a ignoranza. Tavece V ci offre un testo », ma spesso anche manifestamente interpolato. Del di una recensio spare anche dalla di del testo nelle sue parti. La divisione in periodi si distingue in esso per una iore articolazione, che se tal iva, ha dato Iuogo a inconvenienti, & perd esente dai gravi errori che la divisione d petiodi presenta in D (ad es. 1,4 Néhil; 2,3 Nemo; 3,1 Corte Ma non solo i periodi, bensi anche le’ singole sei sono state 14 DIcmELANonto ciUsTa le del periodo ella colonn: er lo pitt ricator, & solo nei casi segue gitar quoniam Tgitur quae 17,2 Saeculum est 17.7 Romanoram 7A Superest dicere 811 Sed nune opera, meni Offrendo V un testo non senza possa giungere al punto voluto dall indicato dal Crecelius (10) accettato alla fine fesso Hultsch ‘hs V sarebbe derivato da D dopo che questo era la concordanza fra V © D® si spiegherebbe a questo modo. Se us al fine della cost testo si dovrebbe tener conto sol ella ‘prima mano di D: le correzioni di D* e le lezioni sarebbero interpol A pater mio la ches Museum + 22 (1867), 3 fone del Cholodaiak in «Derliner Phitologisehe ei si stenta a eredere la medesima cosa per errori come qu adrenytan (archilam V); 5,2 algemeon (alc ggibile da D* 4 seripsil). Bisogna concludere da De che una parte delle sue lezioni diverse da quelle di D', come pure in parte le correzioni di D?, sono tradi- Tonendo presente questa conchsione, nelle pag & giustificato dal fatto che qu valore eccessivo a D e di traseu dimensioni esorbi- Munera ex auro uel quae [ex] argento nitent, caclato opere wonnunquam Cquam) materia cariora, eeteraque hoc genus blandiment: is qui woo diues wocatu non minus quam peewniarum ponnunguam feminae et imaris, et penes utrum uictoria sit, cius habitum referri auctor est Par Sottintendere rincipia non mi pare poss 66 ... Quorum opiniones, ut de hac specie congruae, ita de similitudine libero- rum dispariles. Super qua re Empedocles dis putat a¢c) ratione is profert{ur]: si par calor in parentum seminibus fait... jones tals profort seripsi, disput tone talia profatur Lack ta ratione talis profertur ain, Hultseh); Empe- Ja omettono: tutte quante dav oft. p. 183) non om di VD? fosse congettura i D¥ sarebbe ugualmente un errore. rascantur, modo seminis Geri 13 est): id enim cum amplius est quam uni satis 0 Td owas) non posuit, partim supplev’, partim DV, partum ¥: (Hultsch, Chotodniak), partitum Manuccius Ripristinando deduct lo Hultsch ha anche questa volta, un errore, recenti si sorive na , non si eapisee come per quest )be press'a poco la st che attribuisce a tt spldyus viveada nerd mreowmaudy vend epeoyianty ‘ob ondpuaros), porta a eredere che partim si ica parola ma quella pit Hippon Metapontinus a s mauit. Nam sept ‘numerus septenarias pharim fesse maturum co quod in omnibus siguide additisque alteris sept septimum mensem dentes eadant annum, quarto septem mensibus in maturitatem usque ad decem perd bus haec eadem natura est, ut septem nenses aut anni ad consurm putat edad! OSSERVARIONE SUL TISTO DEL «DE DIE WATALL fe. 193 Dopo sige secondo aligua sara eaduto dopo Nam ¢3i>quowis a primo zodio ad tertium, sic ate inde porto ad se 86 ad quintum, hexagon 15 VDF (welt, Jahn Canchins apud Manuecium (ut vett’ N ‘Trattandosi di una parol ione, non interps ® facile risalire a quo tandosi di parola br 2.2 Quae quidem ratio praecipue recipienda, quia) ad ueritatem proxime hidetur aecedere, quia addidi, quod add. Cauchius, om, cold. (eulgo); ad én quod Se in D ci fossero trace dell'uso di quod abbres dello Schanz sarebbe ineccepibile. Non Schanz pensare ad ea dicam quae tractafuejre ipsis autem sonis 194 MICHELANGELO G1UstA ‘enire a inuenere la distanza era minima, mi pate evidente che si tratta di una summamque voc [quac) dixcrhuara, alia al ue> posita [quae] seripsi, Cpositaque> in ordine (posita quae] ‘ordine positaque Cholodniak, in ordine lta esse possont in ordineq we) alia Manvecius, (quae) Che quae non vada da congiungere mula con posi roposta mi pare meno mace! 10.8 ...secreta naturae ser[u]an do repperit.. reserando Hullsch in apparatu (Cholodniat), seruando DV (Jan, Huliseh), serutando vulgo IL caso rispeochia bene Ia mentalita dello Hultsch. Pur eonvinto del Yesattezza della sua congettura, egli conservd n (evidentemente derivato da -serando dopo la cadh © confind reserando nell'apparato, 108 ... cum earum pondera inter so collata rationem haberent (eam, quam ‘ria ad quattuer... eam aiid L’aggiunta di cam appare, da 9,3: Eos wero memeros quam woces habent (cfr. anche 1 jinato, ma mutato in -que € trasposto in modo i, non mi pare dubbio, La trasposizione 08a e quindi 1¢ opportuna, necessaria, ed 8 con- er se contalos rationem habere eam, 10,9 At eam symphonian, ubi ponderum imen in sescupla erat portione, quam duo faciunt ad tria c sescupla p. anonymus apied Manuecium, PD, sesquipetra p. V, sesquialtera est p. aut sesquitertia est p. vulgo, sesquialtera p. est Jahn, sesquialtera p. Hultsck La correzione seseupla erat & confermata da 10,11 (seseupla portio) orum porta a -que: si veda quanto di V & probabilmente osservato a prop. polazione. infirm per hos, fere scripsi, ferme per hos fere DY (Al hos dies vulgo, ferme per hos infin mann (Jah fanuccius (Hulsch, Cholodniak) ——teaasganorriy Urlichs (Cho- eceerakostenu: D, teccerakostenn V, teaeepusoasby vn epaxcazatoy Lachma ione Us Finvia a secoepaxoeriy, non a recat sofferant laborem uel [in nauis] metw¢m, 'S) a rectore symphonia adhibetur. (im nauis) metugm nautis) scrips, in nawis metu DV (oulgo), in nauis meat (Hullsch, Cholodniak) vel metatu Macrob. im somn, Seip, 1D 3 Con te congetture di Jo. Isaac Pontanus rimangono tre diffcoltt 1) Yinntilita della precis ‘medesime. 132... pedum sescentum uiginti quingue... sescentum Cholodniak, sescentorum DV (Jahn, Hi DCXXV Manuceiue (ou) 196 cnetaxcete civsrs 142...in quarto autem adusque sexagensimum annum seniores uocitatos, ‘une primum senescere corpus imei piat ssegno di lacuna dopo le Parole © nella Praefatio (p. VIsg.) avanzd V'ipotesi che le ultime parole tradito: lo prova la mancanza 10 di posse, richiesto anche dal gerundio deprecando, e dell’oggetto he diffcilmente sari fa anni & invece provato: dunque Tib, 68,2: pracgrandibus oculis a habescere, lezione originaria, NaraLt 9, nec wr 10 per introdurr smente il senso, ma non mi da celestis a ceteris, da Passo non era molto lungo. Giova rieordare anche tna frase di Solino 1 volgato (Cotlect. rerum men. 56,3): inuentorem caclestis disciplinae. ‘ascriberent mi pare migliore delle altre corzedioni tentate; affat nibile 1a lezione tradita, 1e da aliler moti era faci ta del quem & insostenibile. La vulgata anti lora, in conformi ws (oul), sero. Aldus (Huth, Cholodniat) jn questo caso sembrano aver visto giusto gli cche, escluso solo Aldo il veec dentate ripet 150... noua, qui ad ad annum nona om. vulgo Jahn in apparatu, lacunam indicavit Hullsch, iduata ¢ riparata dal Jahn, conforta quanto parole omesse furono aggiunte a margine, ma solo ad onagensimum iggiunta di uixst si racco- fusus di Censorino (efr. 15,2 © 17,3) e per la parola poté cadere davanti a wel suspicimus, quem Cerri, quorum tradito © permette di conservare inalterato il successive dicimus. 16,2 Tempus autem non diem tant appello, sed etiam aeuum) et quod quidam Iustrum aut annum ‘magnum wocant, et quod saeculuin nominant. 3 Coteram de aeuo, quod est tempus (s}um mum ot maximum, non miltum est quod in Est enim inmensum, sine origine, sine fine, quod eodem semper futurum est, neque ad quemquam hesninam magis quam ad ul etiam aeuum addi’ summum sen DV (oulgo) ad mV (oul) sacculum, ‘annus uerlens (19-21), dei menses Che qui abbia omesso, solo fr Diffcilmente poi, dopo aver dett lustro e il secolo, egli avr é Piuttosto sum verrh da Siem in la caduta della s- per aplografia. La lezione ad alterum di V ® sospetta: Ia sua corruzione in adulterum presupporrebbe infat fra @ aperta e u, facile com scrittura minuscola, non con me |. Dialtra parte ad allerum dovrebbe essere precedito da ad wnum, on da ad quemguam hominum. Dopo ad quemguam hominum pare soddi- slacente solo ad ullam rerum (cfr. Cicerone De fin. 1V 32, Livio V 42,4 ¢ XXXIX 18,3);€ da adullaverwm non era alfatto difficile passare a adulterurt. sla possim percurrere et hoc nostrum praesens designare iis) a conditu urbis Romae, exonliar (dicere) de saeculis DE SAECULIS V, om. D (oulgo) (17) Va detto per alto he in D f, 248" conabor (16,6) & scrtto con a aperta. 200 IenELANeRLO crusts sembrano provare che de saeculis appartier nel testo de sacculis non solo sta bene, ma pare in D immediatamente segue: et quoniam saccula aut naturalia sunt aut ciuilia, prius de naturalibus dicam. Per altro, essendo anormale il costrutto exordiar de saeculis, convert serivere dicere) de saccul 17,2 ...orbem autem uocat humana] ad semen Immana ante natura transposwi, post natura éransp. enlgo, loco tradito sere. Haltsch (Cholodniak) La collec: a di humana non & ammissibile: humana doveva trovarsi in origine vicino a natura, prima sua omissione fra dum e natura fu quas (humana) natura sb sementi quid V (eulge), ons. D Il quid di V 0 & ws oil fra poté scrivere prima, la defi aveva dato git, poco intum si veda 17,67 e 13. =-Epigenes in centum duodecim annis longissimam vitam const Berosos autem {in centum sedecin.. its, Cholodnia) to dalla terminazione della precedente: AVTEIN ha dato AVTEM. Judi Cachis, id DV (one) 1 costrutto id. auctores sunt non convinee. E assai probabile che id sia eorrusione di du 178. et ideo libros sibylinos XV XV D (Manvecius in nti, J XILV, X oudgo (Hulse) DIE NATALE, nee. 201 hJis enim ter decimo . Ma si tratta di una integrazione arrischiata e interpretazione manifestamente forzata. Mi pare di gran lunga preferibile lasciare inalterato il testo per la parte riguardante Callippo, interpretando quindi tanttdem come equivalente di CCCLXY, e invece nione di Afrodisio dopo quella di Atistarco, Dal punto di vista formale & da notare che, trasponendo, si ottiene una pitt equilibrata distribuzione delle congivnzioni: Philolaus..., Callippus autem... et Aristarchi disius.., Meton uero... Oenopides.n, Harpalus autem... at Ennius Seguendo sed cc. il quidem va certamente eonservato (eft. 21 cortezione di et in nee pud, di conseguenza, ritenersi anch’essa sicura, Né sembra necessario aggiungere un_id, eui si riferiscano i predieati incon drekensibite e enuntiabite: in 21,3 si ha ipsa dissentio incertum esse declarat 194 in Acgypto quidem antiquissimum ferunt annum {uni menstrem tunimenstrem scripsi, menstrom D_(-en- D®,-em D' wt sid), bimens- trem V (enlge), mensteuum Jahn in apparati (Hultsh, Cholodaiat) me. In D mensizem ‘hanno sostituito tre lettere, delle quali la prima era probabilmente 1, 1a terza era sicuramente m, la seconda non pud essere stata w per mancanza di spazio, Bseluso dunque menstruum, appare verosimile che Censorino, sul modello di trimestris (19,5 e 6) e di quadrimenstris (19,4), avesse coniato 206 MICHELANGELO ciUsta scrip, discibex. Di, discribe D%, dssbuit V (ml, ase uno sproposito, la ivo che non convince. Va considerato ‘Dia seconda ¢ la terza sembrano abbastanza la lezione origin: 4,3. 5 0 17,3, seribtus in 24,1 e3,seritir i ronte diseribest tore di D avea pensato alla grammatica pit che al senso del passo ed avea scritto discribe, quarto Caesaris consulatu, Qui ymum maturae aptati sunt: nam, si qui decemmenstres fuerunt, put gentes omnes, quantum ‘rmsro DEL DR DIE NATAL, nec, 207 Aldus, non optime, so Lackmonn (Jeb, Haltsch, Chloe) Che ccteri tres avesse bisogno di essere to con una glossa si pud probabilmente, un’altra. Come lio quo Hullsch in apparat, aliquo DV (vel, Jahn, Hullsch, Cholodnial), alo alique wxlgo La correzione di in alio quo & imposta dal senso. iquodque in zodiaco orbe {quoddam spatiam a noua 222 .. Secundum solem fit mensis, dum sol ie Tunaris est autem tomy m Iunam). 1d nouam lunam add, Jahn in apparatu, om. DV (oul) ‘Llaggiunta del Jahn mi pare indispenss Tunium a iunioribus, ceteros ab ordine quo 208 MicnstaxcELo Giusta Laggiunta di Sextilem mi & stata suggerita dai plurali eteros e singuti evant, ed & convalidata dal § 13: -m Sextilem ac deinceps ad Decembrem a numeris appellaos, integrazione autores que) mi sem preferibile alla correzione arbitratus. Quanto a ark(y)ii va detto che le lezioni e correzioni ‘ano rinviare ad una parola greca, mn Tatina: argule pare la accantonare, 22,16 ... qui autom Sextilis fuerat, ex ¢8.) ¢.(C.> Marcio Censotino C. Asinio Gallo ‘cons. in Augusti honorem dictus est Augustus, ©, add. Unlichs, om, DV (oulgo); C. pro c. Si pud escludere che Censorino avesse riportato il prenome solo del secondo console, Quello del primo console sara caduto per aplogratia. isso ex) vel 23,7 uM" Valerius (" Hudltsch in corrigendis p. XIV (Choloduial), M. DV (eulgo) UI prenome IM” & attestato da Polibio I 16,1. Si veda in proposito Pauily-Wissowa Real-Enc. VIII A, ¢, 123. 23,9 Alii diem quadsipertito, sed et noctem tudo testatur (asus) militars, ubi secunda ot tertia et ‘quarta, similitudo DV (eulgo, Hultsch proof. p. XI, Cholodniak), consuetude Lachmann (Jahn, Hulsci), divisio Nagel "usu add. Hullsch praef.p. XT Mi pare pitt facilmente spiegabile la eaduta di usus che non il muta- ‘mento di consueludo in similitudo, 24,3 ..hine. suprema. Qu supremam post occastum solis esse cexistimants quia est im XII tabulis seriptum sic: « olis oceasus suprema tempestas esto v; sed postea M, Plaetorius tribunus plebiseitum ta quo scriptum est: « Praetor urbanus qui nune est quique posthae fuat duo Hictores apud se habeto usque supremam ac solem occasum iusque inter cives dicito-. usque Lachman (Jan), isque DV (Modis, Bergh), isque ¢ (ell), isque tusque ad vulgo, iusque ad Scholl Legis XT tabularum religuiae ( Choloa ius vag, fad solem occaswm iusque] Seki (Hult 1 passo di Censorino © quello parallelo VI5 riflettono le diverse, eavillose interpreta isposizione delle XII Tavole, la quale, come bene interpreta Vatrone summaom dici, id ab superrime, Hoc tempus OSSERVAZIONI SUL TRSTO DIL #DE DIE NATALL», Eee. 209 fissava In suprema tempestas al tramonto del sole. si poté giungere, evi- mente, interpretando suprema non come attribute di femspestas, ma come un altro soggetto: in questo modo Ia suprema diventava un'ora diversa © successiva rispetto al solis occasus, Della fex Plactoria Varrone scrive: sed postea lex Plastoria id quogue tempus esse iubel supremum quo Practor in comitio supremam spronuntiauit populo, Per accordare con questa I testo della legge riportato da Censorino, basta correggere ipremam ad solem occasum in supremam ac solem occastm: le mutare con il Lachmann isgue in ssque piuttosto che con il Bergk iusgue in usque ius (18) fe, in modo pid to personalmente: Ta. Bexox, Les Platoria logus' 32 wophi di Centorino, + Riv. ci Fill, lass W. Carcsiivs, Spiciegium ete. (eft. n. 1); A, Eussw wi a dello Schanz su’ 412); + 2 (1866), pp. 623-626; J. A. M. Naot, ‘quaetam Contorint emendantur, prog 1754; M. Scuase, Specimen ete. (ee 1B. 15); P. Taxsuny, Miscellandes, + Revas de. Phi (1889), p. 69 sg: 1. Untiens, Zu Censorinas, «Bos. 2 (1866), pp. 458-460; Zur Kvitik des Censorinee (cfr. n, 9}. Non mi ® stato possibile trovare Ia recensione del von Jan alledirions Gel Jahn (eft. p. 16) né lo studio del Borghesi (ele. p. 27). Luciana Bofla Tarlata (fe: p. 23) & una mia lseepola. 18 — Al CL i Sense moral = Vo. 10.

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