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PRINCIPI, TECNICHE E STRATEGIE PER LA PROMOZIONE DI ATTIVITA' NATURALISTICHE, EDUCATIVE E TURISTICHE IN UN'AREA PROTETTA

Marsico Nuovo, 20 giugno 2011

Introduzione

Non difficile concordare sul fatto che oggi il turismo rappresenti uno strumento importante, sia da un punto di vista macroeconomico, per gli effetti sul PIL, sulloccupazione sia diretta che indiretta, ma ha una valenza soprattutto culturale, sociale, per il diffondersi di un atteggiamento di apertura e di curiosit verso altri paesi e altre culture Allorigine del flusso turistico verso un luogo di destinazione possono essere considerate tre motivazioni di base : 1. loccupazione del tempo libero e lo svago, cio il turismo come vacanza, come piacere (leisure) 2. il lavoro e la professione, cio il turismo business; 3 le altre finalit di tipo turistico, quali il learning, il turismo termale, religioso,scolastico, ecc..

Cambiamenti nella domanda

Cos' il turismo sostenibile

Turismo sostenibile significa, in primo luogo, mitigazione degli impatti che i flussi turistici possono determinare sul contesto complessivo in cui l'esperienza turistica si svolge: l'ambiente naturale, l'economia locale, la dimensione socio-culturale della comunit ospitante. Il turismo trova poi proprio nei fattori di attrattivit ambientale, artistica e culturale la leva principale della propria competitivit ed quindi perfettamente coerente con le strategie di promozione e sviluppo del settore perseguire obiettivi di salvaguardia e valorizzazione di tali fattori. Tuttavia, la valorizzazione di queste risorse ed il dispiegarsi del loro potenziale turistico non pu essere ottenuto limitandosi a garantirne la mera conservazione ed accessibilit. Tale problematica ovviamente si interseca fortemente con le destinazioni turistiche a valenza fortemente naturalistica,come le AREE PROTETTE

Legge quadro sulle aree protette del 6 dicembre 1991, n. 394


Lapprovazione della legge quadro stata definita un evento storico. Infatti dagli incerti passi dei primi decenni del secolo, si pervenuti finalmente a una normativa organica e unitaria cui sottesa una visione pi globale, comprensiva anche della protezione dei valori ecologici e scientifici e della conservazione anche per luomo.

CATEGORIE DI AREE PROTETTE


Questa distinzione, sicuramente non esaustiva delle varie funzioni che deve assolvere un parco o unarea protetta, costruita sulla consapevolezza che le attivit di tipo economico non possono essere disgiunte da quelle di tipo ecologico e socio-culturali.

La domanda di Turismo per le aree protette

Nel corso degli ultimi anni, la domanda turistica ha evidenziato una sempre maggiore attenzione allambiente naturale e alla ricerca di aree incontaminate. Il tutto si manifesta anche come tendenza per il turista proveniente da aree urbane a riappropriarsi di valori primari, di cui lambiente ne costituisce il fondamento. E interessante notare che, oltre alla maggiore attenzione per lambiente naturale, la domanda turistica ha anche evidenziato un notevole cambiamento di approccio alla propria vacanza, ed in particolare al rapporto con lambiente.

Identikit del turista che sceglie le aree protette

TIPOLOGIA ORGANIZZATIVA

Strutture ricettive utilizzate

ATTIVIT PREFERITE DAI TURISTI NELLE AREE PROTETTE

MOTIVAZIONI PRINCIPALI DEI TURISTI ITALIANI

MOTIVAZIONI PRINCIPALI DEI TURISTI STRANIERI

ASPETTATIVE DI CHI PRATICA IL TURISMO NATURA

Impatti del turismo sull'ambiente

PUNTI DI FORZA E DEBOLEZZA DEL PRODOTTO PARCHI

Da destinazione generica a destinazione specifica:-> Parchi e Aree Protette

Il turismo da tutti ritenuto uno dei settori pi importanti del nostro sistema economico e, quindi, una delle attivit da promuovere sia a livello nazionale che a livello locale. Il processo di crescente internazionalizzazione e globalizzazione dei mercati ha accentuato, infatti, la competitivit tra le imprese del settore, ma anche tra le destinazioni turistiche, e comportato una continua ridefinizione delle arene competitive. Le localit turistiche non possono pi contare esclusivamente SOLO sulle risorse disponibili, ma devono attivare unadeguata organizzazione dellofferta, costruita attorno ad una visione unitaria della domanda, grazie alla collaborazione strategica tra le imprese del settore che possono innescare un processo di valorizzazione delle risorse dei servizi offerti, in modo da soddisfare in maniera pi efficace le variegate e complesse esigenze della domanda e realizzare un vantaggio duraturo. Pertanto assume un ruolo decisivo la capacit delle destinazioni turistiche di porsi come sistemi, capaci di offrire attrattive tra loro integrate e arricchite dallappartenenza ad uno specifico territorio. In questottica, tutto il territorio deve essere orientato verso le necessit del turista, dalla viabilit urbana alla sostenibilit ambientale, dalla professionalit degli operatori alla capacit di innovare continuamente la qualit di vita e di fruizione dellofferta turistica.

Da Parco-paesaggio a Parco-laboratorio
La legge quadro n. 394 del 1991 sulle aree protette imprime una svolta decisiva alla concezione stessa di parco naturale: da una concezione essenzialmente protezionistica delle bellezze naturali che privilegia prima di tutto il valore estetico-paesaggistico, si passa ad una concezione ambientalista ed economico-sociale. Il parco serve da un lato alla salvaguardia degli equilibri ecologici e dallaltro allincentivazione controllata di iniziative in grado di assecondare lo sviluppo delle economie locali secondo stretti requisiti di sostenibilit ambientale: il nuovo modello di parco laboratorio Partendo da questi presupposti, obiettivo del lavoro quello di analizzare, allinterno di una prospettiva economico-manageriale, i processi di formulazione delle strategie di offerta turistica di un territorio in particolare, larea protetta. Lo sviluppo in chiave turistica affrontato ponendo al centro il sistema territoriale, ossia la destination. La destinazione turistica, come entit concorrenziale, rappresenta il contesto che il turista sceglie come destinazione del proprio viaggio e soggiorno.

Il Parco come destinazione turistica di eccellenza

il turismo riconosciuto come uno dei principali canali di valorizzazione di un parco, ma perch una proposta turistica abbia successo richiede ladozione e limplementazione di quelle leve di competitivit che sono la discriminante fra lo spontaneismo e la strategia, da cui deriva una effettiva vitalit dellarea protetta. La Carta Europea del turismo sostenibile stata promossa da Europarc ed elaborata da un gruppo formato da rappresentanti europei delle aree protette, del settore turistico e dei loro partner sostenuta dalla Commissione Europea DG Ambiente, attraverso un programma Life-Ambiente, e rappresenta un importante riferimento della politica turistica delle aree protette dell'Unione Europea ormai unanimemente riconosciuto a qualsiasi livello che il parco un laboratorio privilegiato di sviluppo turistico eco-compatibile ma che necessita delladozione di modelli e strumenti di strategia competitiva.

Dal SLOT allo SVILUPPO SOSTENIBILE - GLO-CAL Sistema Locale di Offerta Turistica (SLOT) + Destination Management integrazione di prodotto + territorio Livello Globale Livello Locale

Azione privata + azione pubblica SVILUPPO SOSTENIBILE & GESTIONE DESTINATION


La stessa legge quadro sul turismo, n. 135/2001 introduce altre importanti affermazioni, a partire dal riconoscimento del ruolo strategico del turismo per lo sviluppo economico e occupazionale del Paese, allaffermazione della valorizzazione delle risorse ambientali anche ai fini di uno sviluppo turistico sostenibile (art. 1, comma secondo, lett. c).

Difficolt di stabilire delle strategie

Accanto ad aspetti di mercato (il prodotto, lorganizzazione dellofferta, le politiche di marketing, la capacit di competere, la crescita imprenditoriale e manageriale) ve ne sono altri, strettamente connessi, che riguardano il governo del pi generale sviluppo economico e sociale del territorio e la sua sostenibilit. Se la necessit di governare lo sviluppo delle attivit turistiche verso una destinazione appare chiara, tuttavia le vie attraverso cui questo risultato possa essere raggiunto rimangono una questione ancora non chiara. Fino ad oggi, infatti, il comune senso di pensare stato legato allidea che la natura e il territorio fossero risorse da consumare, non da gestire. Il mondo delle aree protette appare un significativo terreno di ricerca, in quanto le risorse naturali ed ambientali, se gestite in ottica sistemica, sono in grado di rappresentare unattrattivit forte, capace di dare alla destinazione una identit distintiva e difficilmente imitabile. In tal senso, la aree protette costituiscono unoccasione straordinaria e insostituibile per implementare questo sviluppo sistemico e sostenibile in modo concettualmente e metodologicamente corretto.

LIVELLI DI OFFERTA NEGLI SLOT

Lacquisizione di un vantaggio competitivo duraturo e difendibile della destination, appare essere legata in misura crescente agli elementi riportati nellanello esterno della figura.

Competenza degli operatori, sintesi pubblico-privato e il ruolo degli Stakeholders

Il solo potenziamento delle infrastrutture fisiche non appare pi sufficiente. Cruciale , invece, la differenziazione dellofferta assicurata dalla disponibilit di competenze diffuse, e lesistenza di un clima locale orientato ad agevolare lo svolgimento delle attivit imprenditoriali e quello delle relazioni fra pubblico e privato, e tra singole imprese. Gli SLOT rappresentano dei sistemi economico-sociali aperti, a cui partecipano una pluralit di soggetti con esigenze e scopi distinti, da guidare e coordinare per il raggiungimento di obiettivi comuni, secondo un giusto equilibrio tra finalit economiche e sociali. Pertanto necessario individuare i diversi stakeholder e quali strategie e politiche devono essere adottate per rispondere alle sfide ed opportunit generate dai portatori di interessi STAKEHOLDERS THEORY: Alla base di questa teoria vi l'idea che il fine dellimpresa quello di creare valore non solo per gli azionisti, ma anche per tutto il sistema sociale (governance allaragata), al fine di creare un circolo virtuoso

IL SISTEMA CREA UN CIRCOLO VIRTUOSO

STAKEHOLDER DI UNA DESTINATION

Gli stakeholders in un'Area protetta

Sviluppo <-> Sostenibilit: APPARENTE ANTITESI

Il concetto di sviluppo sostenibile molto ambiguo e sfuggente. Questa difficolt di definizione sintomatica non solo della complessit dell'argomento, ma anche della sua contraddittoriet, del tentativo di comprendere in uno stesso concetto elementi eterogenei, se non addirittura contrapposti: lo sviluppo, che connota il cambiamento, la situazione in divenire, la modifica dello status quo; la sostenibilit, che rimanda alla conservazione, alla difesa delle condizioni iniziali, al mantenimento dell'integrit.

Conciliare economia, ambiente e societ

La componente economica data dalla capacit di generare reddito ed occupazione in modo duraturo e soddisfacente per la popolazione. La componente ecologica consiste nella necessit di mantenere integro l'ecosistema, la sua capacit di fornire risorse utilizzabili e fruibili e di esercitare la propria funzione di sostegno alla vita, anche per le generazioni future. La sostenibilit culturale e sociale, infine, riguarda aspetti diversi: le pari opportunit tra generazioni differenti, ma anche all'interno della stessa generazione; la garanzia per ogni cittadino delle stesse condizioni di sicurezza, salute ed istruzione; il rispetto e la pari dignit di ogni cultura. Si afferma in sostanza la necessit di far procedere insieme conservazione della natura e sviluppo, in unottica di equilibrata a difesa delle generazioni future, che non possono oggi far sentire la loro voce ed esprimere i loro valori. In passato era infatti prevalente una visione che contrapponeva in maniera netta lo sviluppo economico e lambiente e li considerava come due realt inconciliabili. La novit sta proprio nel vedere il rispetto dellambiente come uno dei presupposti fondamentali dello sviluppo

Destination management: Alcune teorie

Il destination management un concetto che si pu definire come linsieme delle decisioni strategiche, organizzative ed operative finalizzate alla predisposizione dellofferta e dei fattori di attrattiva che alimentano i flussi turistici verso la destinazione, massimizzando i risultati conseguibili nel lungo periodo in ottica di sostenibilit (Martini 2005). Ejarque (2003) identifica la destination con quellinsieme di risorse che hanno una capacit di attrazione sufficiente a indurre un viaggiatore a compiere gli sforzi necessari per raggiungerla, con laggiunta dei servizi necessari per il suo soggiorno. Per Ejarque la destinazione deve essere in grado di soddisfare turisti alla ricerca non pi delle superate 4 S (sun, sea, sand and sex), ma soprattutto delle 3 L (landscape, leisure and learning), denotando, in tal modo, un cambiamento netto nell'approccio del turista del terzo millennio alle prorpia esperienza turistico-culturale. Pencarelli (2001) fa corrispondere il concetto di destinazione a quello di distretto turistico. Il distretto turistico viene qualificato come il complesso di imprese e risorse turistiche (ambientali, storiche, culturali, paesaggistiche, ecc.) localizzate allinterno di aree omogenee dal punto di vista territoriale, sociale, economico e culturale e con connotazioni tendenzialmente uniformi dal punto di vista dellofferta e della domanda servita. In altri termini, il distretto turistico rappresenta un polo territoriale omogeneo (localit) specializzato nella produzione-erogazione di un prodotto turistico globale.

Obiettivo del destination management

il destination management ha lobiettivo di trasformare le aree protette in destination, agendo su tutte le leve operative dellofferta che possano aumentare la forza attrattiva del territorio nei confronti dei target specifici di mercato nel lungo periodo in ottica di sostenibilit. Laspetto strategico riguarda la realizzazione di un progetto attraverso il quale si giunga alla migliore interazione possibile fra i fattori di attrattiva disponibili, quelli potenziali o realizzabili, e tutti gli stakeholder coinvolti nel sistema dofferta costituito.

Ciclo di vita di una destinazione turistica

CICLO DI VITA DELLA DESTINATION RISPETTO ALLA QUALIT AMBIENTALE


Si pu, quindi, notare come, condizione per cui unarea risulti in grado di attrarre dei visitatori, sia la presenza di un livello minimo di qualit delle risorse ambientali Infatti, la qualit dell'ambiente naturale una delle caratteristiche essenziali del prodotto turistico. Conseguenza di ci che lattivit turistica non potr svilupparsi in un territorio dove non sia assicurato almeno tale livello di qualit ambientale. Questultima, oltre che una scelta di valore etico ed un elemento di promozione, un requisito essenziale per essere competitivi.

FINALITA' del DESTINATION MANAGEMENT

Nello specifico, la strategia per lo sviluppo turistico dellarea protetta dovr realizzare una duplice finalit: 1. da un lato consentire una valorizzazione e fruizione della risorsa parco in linea con le diverse esigenze della domanda e con lobiettivo di qualificare il parco come destinazione turistica; 2. dallaltro esplicitare operativamente lobiettivo di promuovere e realizzare un turismo sostenibile, ossia una fruizione controllata delle risorse, che ne garantisca la conservazione. La definizione di uno sviluppo dellofferta turistica dellarea parco sar condotta secondo un ottica manageriale, ponendo al centro dellattenzione i processi decisionali e di coordinamento attraverso i quali larea organizza e promuove la propria offerta in competizione con le altre. Si introduce cos la nozione di destination management, inteso come linsieme delle decisioni strategiche, organizzative ed operative attraverso le quali gestire il processo di definizione, promozione e commercializzazione dei prodotti turistici espressi dal territorio.

Strategia promozionale: Mix di varie componenti


Il visitatore di un parco naturale esprime una scelta per il parco nel suo insieme: non sceglie singoli beni o singoli servizi, ma quella particolare combinazione di beni e servizi che il prodottoparco. La qualit del prodotto-parco dipende da un'ampia variet di fattori: le imprese con la qualit dei propri prodotti ed il rispetto per l'ambiente, le amministrazioni locali con l'efficienza dei propri servizi, l'Ente parco con la qualit e il rigore della propria attivit di tutela ambientale e di sostegno allo sviluppo locale. Se il parco un sistema con una offerta complessa e articolata di servizi, la migliore strategia di promozione per esso non la segnalazione dei casi di eccellenza al suo interno (il produttore genuino, lalbergo ecologico, lartigiano tipico, e cos via), ma una vera iniziativa di marketing territoriale, finalizzata a promuovere l'area protetta nel suo complesso, a comunicare al potenziale visitatore che il parco un territorio virtuoso e che a tale virtuosit contribuiscono attivamente diversi elementi.

Tutto il materiale scaricabile dal blog: http://parcoappennino.blogspot.com Per Vs. commenti e/o osservazioni potete scrivere a: d.deangelis@libero.it Vi ringrazio per la Vs. attenzione!

Dino De Angelis

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