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Universit Degli Studi di Trieste Facolt di Ingegneria Anno Accademico 2008-2009

Corso di Sistemazione dei Bacini


Prof. E. Caroni

Progettazione delle opere di Sistemazione del Rio Malborghetto

Autori:

Nicola Moro Piero Prelog

Corso di Sistemazione dei Bacini Sistemazione del Rio Malborghetto

Indice:
1. Scopo della relazione 2. Elaborazione statistica delle precipitazioni 3. Progettazione della briglia 3.1. Calcolo del Run-off 3.1.1.Caratteristiche del bacino 3.2. Calcolo della portata solida 3.3. Dimensionamento idraulico della briglia 3.4. Dimensionamento della vasca di dissipazione e della controbriglia 3.5. Dimensionamento della briglia 3.5.1.Stabilit prima dellinterrimento 3.5.2.Stabilit dopo linterrimento in condizioni drenate 3.5.3.Stabilit dopo linterrimento in condizioni non drenate 3.6. Verifica al ribaltamento 3.7. Verifica allo scorrimento 3.8. Verifica al sifonamento e dimensionamento dei taglioni 4. Progettazione delle soglie 5. Progettazione del muro di sponda 6. Bibliografia pag. 24 pag. 31 pag. 32 pag. 3 pag. 4 pag. 7

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1. Scopo della relazione


Il presente lavoro ha lo scopo di progettare alcune opere di sistemazione dellasta fluviale del Rio Malborghetto, affluente del Fella. Il bacino si sviluppa prevalentemente da Nord a Sud per una superficie stimata in 23,14 km2 e posizionato tra Pontebba e Tarvisio (Figura 1). Le opere progettate sono: Briglia a gravit con vasca di dissipazione e contro briglia per trattenere il materiale solido trasportato a valle Soglie per ridurre la pendenza del fondo e dunque velocit e capacit di trasporto della corrente Muro di sostegno per impedire la divagazione del torrente nella zona pi a valle del conoide Le informazioni sulle quali ci si basasti sono: Estratti della CTR; Dati pluviometrici delle stazioni di Pontebba e Tarvisio.

Figura 1: Estratto della Carta Tecnica Regionale.

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2. Elaborazione statistica delle precipitazioni


Tra i dati disponibili sulle intensit di precipitazione di Pontebba e Tarvisio dal 1923 al 1994, sono stati selezionati quelli di durata pari a 1, 3, 6, 12 e 24 ore. I dati sono stati ordinati in modo crescente rispetto allintensit in mm/h d stata assegnata loro la variabile standardizzata empirica di Gumbel:

con: i indice progressivo n numero totale di eventi della medesima durata. In seguito si sono plottati i valori di y rispetto alle intensit di pioggia valutando il trend lineare delle cinque nuvole di punti empiriche relative alle cinque durate di riferimento ottenendo le rette rappresentative le cui equazioni sono riportate in Tabella 1. Durata [h] 1 3 6 12 24 Tarvisio y = 5,6135x + 17,306 y = 8,9467x + 28,604 y = 10,97x + 41,733 y = 13,39x + 57,879 y = 16,558x + 78,108 Pontebba y = 9,872x + 22,872 y = 14,986x + 36,864 y = 21,881x + 53,079 y = 31,72x + 73,904 y = 36,48x + 104,07

Tabella 1: Equazioni delle curve di Gumbel per le varie durate di pioggia.

Utilizzando il tempo di ritorno previsto per le opere di difesa fluviali: Tr = 50 anni, si calcolato il valore: yTr = con: F = = 3,90 = 0,98.

Con il valore yTr si sono determinati i 5 punti con cui costruire le LSPP (Linea di Segnalazione di Possibilit Pluviometrica) di Pontebba e Tarvisio (Figura 2 e Figura 3) con cui poter stimare laltezza media j di pioggia relativo ad un evento di durata arbitraria. Landamento delle due curve rappresentabile con lequazione: j = a*dn
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Pertanto si sono stimati i parametri in Tabella 2. Pontebba 60,70 0,4523 Tarvisio 40,00 0,4063

a n

Tabella 2: Parametri di Gumbel per Pontebba e Tarvisio.

LSPP pontebba
300 250 200 150 100 50 0 0 5 10 15 20 25 30 y = 60,704x0,4523

Figura 2: Grafico di stima della LSPP ricavata dai dati pluviometrici di Pontebba.

LSPP Tarvisio
160 140 120 100 80 60 y = 40x0,4063

40
20 0 0 5 10 15 20 25 30

Figura 3: Grafico di stima della LSPP ricavata dai dati pluviometrici di Tarvisio.

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Per ottenere la curva LSPP pi attendibile relativamente al bacino del Rio Malborghetto (Figura 4) si sono calcolati i parametri a e n della curva pesandoli rispetto allinverso del quadrato della distanza:

Con: A B

distanza Pontebba Malborghetto distanza Tarvisio Malborghetto

E analogamente per il parametro n. Si sono ottenuti i valori riportati in Tabella 3. Pontebba Distanza da Malborghetto [km] a n 9,4 60,70 0,4523 Tarvisio 4,8 40,00 0,4063 Malborghetto / 44,28204811 0,415813824

Tabella 3: Parametri di Gumbel stimati per Malborghetto.

LSPP Malborghetto
180 160 140 120 100 80 60 40 20 0 0,25 1 1,75 2,5 3,25 4 4,75 5,5 6,25 7 7,75 8,5 9,25 10 10,75 11,5 12,25 13 13,75 14,5 15,25 16 16,75 17,5 18,25 19 19,75 20,5 21,25 22 22,75 23,5
Figura 4: Grafico della LSPP stimata per il bacino del Rio Malborghetto.

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3. Progettazione della briglia


Lo scopo della realizzazione della briglia quello di rallentare la velocit di moto uniforme della corrente e ridurre la capacit di trasporto solido al fondo fermando il materiale ed asportandolo periodicamente. La briglia stata posizionata a quota Z0 = 1025 metri s.l.m.m. alla confluenza del Rio Malborghetto da Nord-Ovest con il Rio Auernig, laltro ramo principale da Nord-Est, dove vi la possibilit di contenere volumi maggiori e una adeguata accessibilit per la rimozione del solido trattenuto.

3.1.

Calcolo del run-off

Per stimare la portata uscente alla sezione di chiusura del sottobacino considerato si utilizzato il tempo di Corrivazione calcolato con il metodo di Giandotti. 3.1.1. Caratteristiche del bacino Il sottobacino idrografico che confluisce alla sezione di ubicazione della briglia ha unarea stimata in: Asb = 11,76 km2 La lunghezza dellasta principale (Rio Malborghetto) stimata in: L = 4,77 km Per il calcolo della quota media del bacino si costruita la curva ipsografica del sottobacino (Figura 5) e la quota media stimata in: H = 1450 m
2025 1925 1825 1725 1700 m 1900 m

Quota [m]

1625 1525 1425 1325 1225 1125 1025 0 2 4 6 8 10 1100 m 1025 m (briglia) 12 14 1300 m 1500 m 1450 m (quota media bacino)

Area Bacino [km2]


Figura 5: Curva ipsografica del sottobacino con sezione di chiusura a quota 1025 metri s.l.m.m.

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In base alle caratteristiche di copertura boschiva e di pendenza del terreno si assunto il coefficiente di deflusso: = 0,25 Si determina il tempo di Corrivazione con la formula di Giandotti:
1,26

Lintensit di pioggia di progetto determinata come: p = a*Tcn-1 = 38,59 Ed infine la portata in uscita alla sezione considerata a quota 1025 metri stimata in: Q = c*p* *Asb = 31,52 con c= coefficiente di correzione per le unit di misura.

3.2.

Calcolo della portata solida

E stato utilizzato il metodo di Meyer Peter Muller per la valutazione della portata solida e lapproccio di Shields per il calcolo della pendenza di equilibrio. Si sono adottati i seguenti parametri: Sedimenti: d50 = 0,08 m d90 = 0,25 m = 1000 kg/m3

= 9810

s = 2600 kg/m3 s = 25506 Alveo: Pendenza del fondo Larghezza sezione

if = 0,02375 b=8m

Parametro di Shields critico (Meyer Peter Muller) Yc = 0,047 Tensione tangenziale critica cr = S*( s- )*d50 = 59,017 Coefficiente di Gauler Strickler
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ks = Raggio idraulico Rh = Tensione tangenziale del corso dacqua

= 32,758

= 1,456 m

= if*Rh* = 339,31 Parametro di Shields = 0,270 Attraverso lutilizzo della equazione di Meyer-Peter e Muller:

stata ricavata lespressione adimensionale della portata solida per unit di larghezza dellalveo espressa dalla formula:

Da cui si ottenuto il valore: qs = 0,0756 e dunque: Qs = qs*b = 0,605 .

La pendenza di equilibrio per il trasporto solido in corrispondenza della sezione : = 0,00413

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3.3.

Dimensionamento idraulico della briglia

La briglia sar del tipo a gravit ed stata dimensionata con lobbiettivo di impedire il passaggio del materiale con diametro superiore a d50 = 0,08 metri. Il muro della briglia sar dotato di dreni a sezione circolare del diametro di 40 cm. Nella zona di deposizione del materiale verranno costruite opere a difesa delle sponde, con massi a scogliera, in modo da evitare unerosione causata dalle correnti che si potrebbero impostare ai lati dellaccumulo del materiale. Nellimpostare i calcoli si utilizzer lo schema di Figura 6.

Figura 6: Schema di funzionamento di una briglia a gravit.

In prossimit della sezione la corrente ha le seguenti caratteristiche: Altezza critica del pelo libero di monte Velocit critica della corrente di monte Altezza del profilo di moto uniforme Velocit del profilo di moto uniforme Numero di Froude della corrente yc = vc = y0 = v0 = Fr0 = 1,165 m 3,381 = 0,661 m = 6,486 = 2,546 > 1

(Corrente Veloce) Per definire la larghezza della gaveta (bs) ed avere la certezza della formazione del risalto stato assunto il rapporto di riduzione:

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Da cui una larghezza di progetto: bs = 4 m e una portata per unit di larghezza della gaveta: 7,879 Per verificare leffetto di rallentamento della corrente da parte della briglia si calcolata laltezza critica de pelo libero in corrispondenza della gaveta: yc = 1,849 m

e per ricavare laltezza del pelo libero y della corrente a valle del risalto si sono eguagliati i livelli di energia della corrente ottenendo il valore y in modo ricorsivo. Hc = = 1,5*yc = 2,774 m = H2

Da cui: y2 = 2,663 m v2 = 1,479 Fr2 = 0,2894 < 1 Dopo il risalto e prima della gaveta la corrente lenta e permette il passaggio di materiale con un diametro massimo stimato empiricamente con: 0,0342 m < d50 = 0,08 m. In base ai precedenti calcoli si assumer una altezza della gaveta di 2,5 m che si raccorder alle ali con un angolo di 45. Le ali arriveranno complessivamente ad una altezza di 3 m per poter contenere anche il flusso di piena in condizioni di briglia riempita. Il coronamento della struttura (gaveta e ali) saranno ricoperti con delle lastre in pietra dello spessore di 20 cm per evitare lerosione del calcestruzzo. E prevista inoltre la realizzazione di una sporgenza di 0,5 metri dal bordo della gaveta verso valle per evitare il contatto tra il flusso dacqua e la parete di valle del corpo della briglia Si assumer per le successive verifiche statiche una altezza z del corpo briglia di 5,3 m.

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3.4. Dimensionamento della vasca di dissipazione e della controbriglia


La vasca di dissipazione e la controbriglia hanno lo scopo di concentrare al suo interno i fenomeni dissipativi e di rallentare la corrente subito a valle del salto della briglia. Essa stata dimensionata considerando che il livello energetico Hc a valle della briglia risulti coincidente con quello critico e quindi stata determinata laltezza in corrente veloce del pelo libero y1 (yv nello schema sottostante) mediante il procedimento ricorsivo utilizzato nel caso della briglia selettiva. In questo modo si sono potuti calcolare velocit e numero di Froude in corrente veloce nel tratto di larghezza b a valle della briglia. Hc = 2,774 m y1 = 0,603 m
v1

6,526

Fr1 = 2,682 > 1 Per avere la certezza della localizzazione del risalto nella vasca stata calcolata laltezza in corrente lenta immediatamente successiva al fenomeno dissipativo mediante la formula: = 2,007 m v2 = 1,962 Fr2 = 0,4422 < 1 La lunghezza del risalto per definire il tratto da corazzare prima della contro briglia li stima con il rapporto:

Lr = 12,44 m Analogamente alla gaveta della briglia in base al numero di Froude Fr 2 della corrente stato assunto un rapporto di restringimento per la contro briglia che assicurasse la formazione del risalto pari a 0,8 e dunque un larghezza per la contro briglia: bs = 6,4 m Infine stata stimata laltezza del cuscino di dissipazione a ridosso del corpo della briglia: 3,327 m Allinterno della vasca di dissipazione previsto luso di materiale lapideo di grossa pezzatura posto in appositi gabbioni per rivestire il fondo in modo da aumentare la
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dissipazione grazie ad un incremento della scabrezza, le pareti della vasca di dissipazione saranno con massi a scogliera. Per il dimensionamento si fatto riferimento allo schema in Figura 7.

Figura 7: Schema di funzionamento di una vasca di dissipazione con controbriglia.

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3.5. Dimensionamento della briglia


I calcoli statici e le verifiche sono state condotte rispetto alle seguenti condizioni limite: stabilit PRIMA dellinterrimento; stabilit DOPO linterrimento in condizioni drenate; stabilit DOPO linterrimento in condizioni NON drenate (dreni occlusi); al ribaltamento; al sifonamento; allo scorrimento. Le grandezze e i coefficienti utilizzati sono: Altezza della briglia Tirante in corrispondenza della gavet Altezza del cuscino di dissipazione Peso specifico del materiale solido secco Peso specifico dellacqua Peso specifico del materiale solido saturo Peso specifico del calcestruzzo Porosit Angolo di attrito del terreno Coefficiente di spinta attiva Coefficiente di spinta a riposo Coefficiente di sicurezza al ribaltamento Coefficiente di attrito calcestruzzo-terreno Coefficiente di Bligh-Lane Le grandezze predimensionate sono: Base della briglia (Kronfeller-Kraus) b = 1(z+h) = 5,04 m valore di progetto Altezza della fondazione (Kronfeller-Kraus) zf = 2(z+h) = 2,88 m valore di progetto Lunghezza dello sporto di valle zv = 0,7zf = 2,02 m valore di progetto Base superiore della briglia s = b-ns*z = 3,82 m valore di progetto
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z = 5,5 m h = 1,7 m Yv = 3,1 m d = 25506 w = 9810 sat = d(1-n)+ wn = 20797,2 c = 23500 n = 0,3 = 30 Ka = 0,3 K0 = 0,5 G = 1,5 f = 0,7 Cw = 4 (ghiaie fini)

b = 5,5 m zf = 3 m zv = 2,2 m s=4m

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Nei calcoli seguenti si indicano con: SIm: spinta idraulica di monte SIv: spinta idraulica di valle STm: spinta del terreno di monte STv: spinta del terreno di valle Sm: sommatoria delle spinte di monte Sv: sommatoria delle spinte di valle Sp: sottopressioni lungo la linea di contatto calcestruzzo-terreno di fondazione Le verifiche sono condotte su un tronco di larghezza unitaria pertanto le forze sono espresse in N/m e i momenti in N. 3.5.1. Stabilit prima dellinterrimento Per il calcolo si far riferimento allo schema statico in Figura 8.

Figura 8: Schema statico di una briglia a gravit prima dellinterrimento.

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Spinte agenti sul parametro di monte:

SIm = 488538 STm = 14832,72 Spinte agenti sul parametro di valle:

SIv = 196327,5 STv = 24721,2 Sottopressioni:

Sp = 566527,5 Sm = 503370,72 Sv = 221048,6595

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3.5.2. Stabilit dopo linterrimento in condizioni drenate Per il calcolo si far riferimento allo schema statico in Figura 9.

Figura 9: Schema statico di una briglia a gravit dopo l'interrimento in condizioni drenate.

Spinte agenti sul parametro di monte:

SI1m = 45189,77 SI2m = 196327,5 ST1m = 40494,96 ST2m = 144106 ST3m = 65966,03

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Spinte agenti sul parametro di valle:

SIv = 196327,5 STv = 24721,2 Sottopressioni:

Sp = 477893,1 3.5.3. Stabilit dopo linterrimento in condizioni non drenate Per il calcolo si far riferimento allo schema statico in Figura 10.

Figura 10: Schema statico di una briglia a gravit dopo l'interrimento in condizioni non drenate

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Spinte agenti sul parametro di monte:

SIm = 488538 STm = 113536,2

Spinte agenti sul parametro di valle:

SIv = 196327,5 STv = 24721,2 Sottopressioni:

Sp = 566527,5 Ipotesi Prima dellinterrimento Dopo linterr. - Drenate Dopo linterr. Non drenate Sm [N/m] 503370,72 492084,1733 602074,2312 Sv [N/m] 221048,6595 221048,6595 221048,6595 Sp [N/m] 566527,5 477893,1 566527,5

Tabella 4: Sollecitazione della briglia nelle varie condizioni di carico ipotizzate.

Poich il caso di briglia interrita e in condizioni non drenate il pi critico si effettua la verifica al ribaltamento rispetto a queste ultime ipotesi.

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3.6. Verifica al ribaltamento


Per il calcolo dei momenti si far riferimento allo schema in Figura 11.

Figura 11: Schema statico dei momenti agenti su una briglia a gravit dopo l'interrimento in condizioni non drenate.

Nei calcoli seguenti si indicano con: W1: peso proprio del corpo briglia W2: peso proprio delle fondazioni bSIm: braccio della spinta idraulica di monte bSIv: braccio della spinta idraulica di valle bSTm: braccio della spinta del terreno di monte bSTv: braccio della spinta del terreno di valle bSp: braccio delle sottopressioni lungo la linea di contatto calcestruzzo-terreno di fondazione Ms: momento stabilizzante Mr: momento ribaltante Lobbiettivo quello di verificare che il rapporto tra Ms e Mr sia maggiore o uguale del coefficiente di sicurezza G = 1,5. Non si considera il peso proprio dei taglioni che verranno inseriti e dimensionati in seguito. Questa assenza risulta comunque a favore di sicurezza nei calcoli di stabilit.
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Il peso della briglia vien determinato come:

W1 = 591612,5 W2 = 669750 Per il calcolo dei bracci dei momenti vengono usate le seguenti formule:

Braccio bSIm bSTm bSIv bSTv bSp bW1 bW2

Valore [m] 3,193194 1 1,566667 1 4,147797 5,305263 3,85

Momento [N] 1559997 119073,8 317396,1,1 24721,2 2349841 3138660 2578538

Effetto Ribaltante Ribaltante Stabilizzante Stabilizzante Ribaltante Stabilizzante Stabilizzante

Tabella 5: Momenti sollecitanti della briglia a gravit.

Ms = 6059315 Mr = 4023374
1,51 >

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3.7. Verifica allo scorrimento


Nei calcoli seguenti si indicano con: Fo: risultante delle forze orizzontali Fv: risultante delle forze verticali Lobbiettivo verificare la relazione:

Fv = W1 + W2 Sp = 694835 Fo = SIm + STm Siv STv = 381025,6 486384,5

3.8.

Verifica al sifonamento e dimensionamento dei taglioni

La verifica al sifonamento si effettua per evitare che si verifichi, al di sotto della fondazione della briglia, un moto di filtrazione delle particelle fluide nel terreno tale da generare un flusso con una velocit in grado di asportare il terreno al di sotto della briglia; con il risultato di un possibile annullamento delle sue pressioni effettive e la conseguente instabilit del manufatto. Nei calcoli seguenti si indicano con: L0: sommatoria dei percorsi orizzontali; Lv: sommatoria dei percorsi verticali; L*: lunghezza del terreno efficace. Si utilizza la relazione di Bligh-Lane secondo la quale lobbiettivo verificare la disequazione: =4 Con h = 5,35 m Si effettua una verifica iniziale senza prevedere la presenza dei taglioni sotto la fondazione, in genere non soddisfatta perci si aggiungono uno o pi taglioni per aumentare la sommatoria dei percorsi verticali totali.

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6,966667 m

1,302371 La verifica non soddisfatta pertanto si prevede la realizzazione di 2 taglioni il cui dimensionamento dato dalla formula: m Inserendo i due taglioni la sommatoria dei percorsi verticali diventa: 33,2 m m

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Figura 12: Ubicazione della briglia a gravit all'interno del bacino.

4. Progettazione delle soglie


Lo scopo dellinserimento di soglie allinterno di un alveo fluviale quello di ridurre la pendenza if del canale principale al di sotto della pendenza di equilibrio i e per il trasporto solido (Shields) in modo da ridurre la velocit della corrente e la quantit di materiale portato a valle nei pressi dei centri abitati. Per decidere dove posizionare le soglie stata plottata la pendenza media del canale principale dalla foce fino a quota 1025 m (posizionamento della briglia a gravit) in modo da evidenziare i tratti a maggiore pendenza (Figura 12).

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0,18 0,16 0,14 0,12 0,1 0,08 0,06 0,04 0,02 0 0 1000 2000 3000 4000 5000 6000

Figura 13: Andamento della pendenza media dell'asta fluviale principale in funzione della distanza dalla foce.

Dal grafico si notano due aspetti principali: il tratto pi critico per velocit della corrente e capacit di trasporto tra i 1400 e i 3600 metri dalla foce dove si supera in 3 segmenti, denominati AB CD EF, la pendenza di 0,08 (Tabella 6 e Figura 13); nella parte finale da 0 a 1100 metri dalla foce quando il fiume esce in conoide (segmento GH) la pendenza minore ma comunque tale da comportare una corrente di tipo veloce in prossimit del centro abitato (Figura 14). Si progetteranno le soglie con il seguente criterio: Per il tratto critico da 1400 a 3600 metri dalla foce, verranno calcolati numero e tipo di soglie a puro titolo di esercitazione, poich la morfologia non consente un agevole accesso allalveo; Per il tratto finale da 0 a 1100 metri dalla foce, le soglie verranno progettate al fine di una effettiva realizzazione dellopera di rallentamento della corrente in prossimit del centro abitato.

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0,16 0,14 0,12 0,1 0,08 0,06 0,04 0,02

0
3800 3700 3600 3500 3400 3300 3200 3100 3000 2900 2800 2700 2600 2500 2400 2300 2200 2100 2000 1900 1800 1700 1600 1500 1400 1300 1200
Figura 14: Andamento della pendenza media dell'asta fluviale principale da 1400 a 3600 metri dalla foce.

0,05 0,045 0,04 0,035 0,03 0,025 0,02 0,015 0,01 0,005 0 0 200 400 600 800 1000 1200 1400

Figura 15: Andamento della pendenza media dell'asta fluviale principale da 0 a 1200 metri dalla foce.

Si deciso di inserire le soglie in 4 segmenti: Segmento GH EF CD AB Da [m dalla foce] 0 2000 2500 3100 A [m dalla foce] 1100 2300 2900 3500
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Da [m s.l.m.m.] 707 784 815 858

A [m s.l.m.m.] 735 808 851 893

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Tabella 6: Tabella riassuntiva dei dati sui tratti interessati dalla realizzazione delle soglie.

Le caratteristiche dei segmenti sono quelle riportate in Tabella 7, 8 e 9. Segmento GH EF CD AB Lunghezza 1100 300 400 400 Dislivello 28 24 36 35 Pendenza media 0,028 0,08 0,09 0,0875 Larghezza media 15 15 12 12 Raggio Idraulico 1,159064 1,399938 1,399938 1,283123 Pendenza di equilibrio 0,004689 0,00519 0,004297 0,004454

Tabella 7: Tabella riassuntiva dei dati sui tratti interessati dalla realizzazione delle soglie.

Per poter progettare le soglie necessario stimare la portata che interessa i tratti in esame. E stata dunque ricavata la curva ipsografica dellintero bacino (Figura 15) da cui poi sono stati estratti i valori necessari a trovare le portate in corrispondenza delle sezioni di valle dei segmenti.
2107

1907

1900

1707

1700

1507

1500

1307 m (quota media bacino) 1300

1307

1107

1100

907

707 0 5 10 15 20 707 m sezione 25 chiusura

Area Bacino [km2]

Figura 16: Curva ipsografica del bacino del Rio Malborghetto.

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Sezione di uscita H F D B

Lunghezza asta [km] 10,29 8,29 7,79 7,19

Area sottobacino [km2] 23,13676 18,8 18,4 17,1

Tempo di Intensit di corrivazione precipitazione [h] [mm/h] 1,769515 31,72741 1,519632 1,471893 1,394467 34,67836 35,33107 36,46418

Q [m3/s] 50,97705 45,27453 45,14525 43,30121

Tabella 8: Tabella riassuntiva dei dati sui tratti interessati dalla realizzazione delle soglie.

Segmento GH EF CD AB

yc 1,055924 0,975631 1,129963 1,098979

vc 3,21848 3,093693 3,329405 3,283441

y0 0,48806 0,15423 0,201831 0,192751

v0 6,963217 19,57016 18,63986 18,7207

Fr 3,182282 15,9102 13,24689 13,6141

Corrente veloce veloce veloce veloce

Tabella 9: Tabella riassuntiva dei dati sui tratti interessati dalla realizzazione delle soglie.

Per ridurre la pendenza si deciso di adottare delle soglie alte 1,5 metri, realizzate utilizzando massi di pezzatura 0,8-1 m3, in numero tale da garantire una pendenza dei massi di 1:1.5. I pali battuti in legno che fungeranno da ancoraggio ai massi dovranno avere diametro pari a 20 cm ed interasse di 2 m. I massi verranno legati ai pali con funi di acciaio aventi diametro di 20 mm. Lo stesso diametro verr utilizzato per le funi di collegamento dei massi ai pali. Limmorsamento alle sponde sar pari a 2,5 m.

Figura 17: Schema di funzionamento delle soglie per la riduzione della pendenza media del fondo dell'alveo.

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Per ottenere una riduzione della pendenza sufficientemente elevata si realizzeranno le soglie come nella Tabella 10 seguente. Segmento GH EF CD AB Numero minimo di soglie 16 15 23 23 Distanza media tra le soglie [m] 69 20 17 18

Tabella 10: Tabella riassuntiva dei dati sui tratti interessati dalla realizzazione delle soglie.

La realizzazione delle soglie modifica la corrente come indicato in tabella 11. Segmento GH EF CD AB Y0 2,470142 1,554539 2,852097 6,646278 V0 1,37582 1,941606 1,319066 0,542926 Fr 0,27949 0,497194 0,249373 0,067238 Corrente Lenta Lenta Lenta Lenta

Tabella 11: Tabella riassuntiva dei dati sui tratti interessati dalla realizzazione delle soglie.

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Figura 18: Ubicazione delle soglie all'interno del bacino.

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Figura 19: Posizionamento delle soglie nel segmento GH da 0 a 1100 metri dalla foce.

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5. Progettazione del muro di sponda


Si decisa, infine, la costruzione di un muro di sponda, dalla quota 730 m di sbocco del torrente in conoide fino alla confluenza nel Fella per una lunghezza complessiva di circa 1100 m. Lobiettivo di tale sistemazione evitare la divagazione del torrente e il conseguente pericolo per gli edifici e le infrastrutture dellabitato di Malborghetto. Lopera dovr essere adeguatamente immorsata nei versanti, per prevenire un incanalamento tra uno dei due muri di sponda ed il versante stesso. Alla base del muro dovr essere realizzata una pavimentazione con massi ancorati da cavi dacciaio per evitare la sottoescavazione al piede del muro di sponda.

Figura 20: Ubicazione del muro di sostegno all'interno del bacino.

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6. Bibliografia:
Sistemazione dei corsi dAcqua di Da Peppo, Datei, Salandin; 2004 Edizioni Libreria Cortina Padova; La sistemazione dei bacini idrografici di Vito Ferro; 2006 Edizioni McGraw-Hill.

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