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Fiobbio 2
Fiobbio 2
1 Geografia fisica
1.1 Territorio
2 Storia
3 Monumenti e luoghi d'interesse
3.1 Chiesa parrocchiale Sant'Antonio
3.2 Ex chiesa parrocchiale Sant'Antonio di Padova
3.3 Chiesa della Santissima Trinità
3.4 Luoghi della Beata Pierina Morosini
3.4.1 Il sentiero del martirio
3.4.2 Museo Beata Pierina Morosini
4 Infrastrutture e trasporti
5 Note
6 Bibliografia
7 Voci correlate
8 Altri progetti
9 Collegamenti esterni
Geografia fisica
Territorio
Il torrente Luio nella parte a valle del paese
Il territorio della frazione si sviluppa sulle pendici del monte Misma, sul lato
orografico sinistro della valle del Lujo, a sua volta tributaria da sinistra della
val Seriana. Il nucleo abitativo, caratterizzato completamente da ambiente montano
e collinare, si suddivide in numerose contrade che mantengono ancora tracce della
propria tradizione rurale.
Nella parte di fondovalle è delimitato dal corso del torrente Lujo, che divide
Fiobbio da Vall'Alta, posta sull'opposto versante della valle in direzione nord-
est. Verso nord-ovest il territorio si estende fino alla località Pradella, dove è
posta la chiesa della Santissima Trinità, spingendosi fino al corso del fiume
Serio, tramite il quale confina con Desenzano al Serio.
Fino a quel momento non esistevano centri abitati, ma soltanto fuochi sparsi in
quella che veniva descritta come zona ricoperta da boscaglia fitta e scura. Difatti
nella cartina dei nuclei storici anteriori all'anno 1000, stilata da Elia Fornoni e
riportata da Bortolo Belotti nella Storia di Bergamo e dei bergamaschi, non è fatta
alcuna menzione di centri abitati in tutta la valle del Lujo, in epoca medievale
identificata come Vall'Alta, per via della sua posizione elevata rispetto alla val
Seriana. Tra i piccoli nuclei abitati precedenti alla fondazione dell'abbazia vi
era anche Grumello Roncarico. Questa località, etimologicamente indicante un'altura
disboscata situata presso la cascina Remondi, viene menzionata quando Raimondo di
Cene, capitano dell'omonimo comune, cercò di sottrarne il possesso al vescovo
Ambrogio, in carica dal 1110 al 1133, quindi prima dell'arrivo dei monaci
dell'abbazia.
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Abbazia di
San Benedetto in Abbazia.
Per secoli fu contrada del Comune Maggiore di Albino, come indicato anche nella
relazione del capitano della Serenissima Giovanni Da Lezze nel 1596. Tuttavia nella
popolazione si venne a creare un sentimento di risentimento nei confronti del
capoluogo, con i malumori che sfociarono nella richiesta di separazione avanzata
nel 1594, perorando la causa intrapresa dai “Poveri di Bondo”. Questo gruppo di
persone, composto da operai, contadini, artigiani e negozianti, che quindi non
disponeva di proprietà terriere, contestava la cattiva amministrazione albinese e
la scorretta distribuzione dei carichi fiscali imposta dal capoluogo, che faceva
derivare la maggior parte del carico fiscale dai dazi e non, come richiesto, dalle
rendite derivanti dalle proprietà terriere.
Nei primi anni dalla sua istituzione, nel comune si ebbero alcune difficoltà nel
reperire persone che volessero ricoprire la carica di sindaco, dal momento che
questa richiedeva troppe responsabilità e disponibilità finanziarie a garanzia.
I proventi delle tasse, come gran parte dei piccoli centri rurali, non derivavano
dai dazi, ma da una taglia sulle proprietà terriere, come concordato direttamente
con il Capitano della città di Bergamo. Difatti la Repubblica di Venezia tendeva a
privilegiare maggiormente i piccoli centri rispetto a quelli più grandi, a causa
dei continui tentativi di questi ultimi di emanciparsi e di autogestirsi.
Vista di Fiobbio e della Valle del Lujo
Nel XVIII secolo Fiobbio era composto dalle contrade di Polona, Cadella, Grassi,
Coter, Gatti, Fumiano, Lucchetti e Berlino. Quest'ultima, nel 1765, fu protagonista
di una vertenza nei confronti delle altre, riguardo alla proprietà e alla gestione
della chiesa di sant'Antonio, durante la quale si paventò il rischio di
un'ulteriore scissione amministrativa, poi rientrata.
Questa volta l'unione ebbe vita breve dal momento che già nel 1805 Fiobbio ottenne
nuovamente la propria autonomia amministrativa, revocata nel 1809 ma ripristinata
nel 1816, complice il passaggio dell'intera regione al Regno Lombardo-Veneto.
La parola fine alla questione venne posta soltanto due anni più tardi, quando il
paese venne aggregato definitivamente ad Albino.
Per contro, con decreto firmato il 19 maggio 1883, il paese riuscì ad ergersi a
parrocchia indipendente, svincolandosi dalla Prepositurale di san Giuliano di
Albino. In quegli anni (stima del 1889) risiedevano 515 abitanti, raddoppiati nel
giro di 25 anni (1.050 nel 1916).
Il 4 aprile 1957 Pierina Morosini, una ragazza del paese, venne aggredita tornando
a casa dopo il lavoro, nel corso di un tentativo di violenza, morendo due giorni
più tardi all'ospedale di Bergamo a causa delle ferite riportate. L'integrità e la
religiosità della ragazza fecero sì che nel 1975 venisse avviato l'iter per la
beatificazione, avvenuta poi il 4 ottobre 1987. I luoghi dove visse sono ora meta
di pellegrinaggi da parte dei fedeli.
Magnifying glass icon mgx2.svg Lo stesso argomento in dettaglio: Pierina
Morosini.
Monumenti e luoghi d'interesse
La nuova chiesa parrocchiale di sant’Antonio
Nel 1930, dopo un restauro, l'organo venne traslato dalla chiesa sussidiaria e
installato nella nuova chiesa.
Voci correlate
Albino (Italia)
Valle del Lujo
Altri progetti
Collegamenti esterni
Portale Bergamo
Portale Lombardia
Categoria:
Frazioni di Albino
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