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Confronto dei metodi di Bacone, Galileo e Cartesio

Analogie
I tre filosofi:

1. sono figure fondamentali nonché fautori per la Rivoluzione scientifica,


2. sono padri del razionalismo poiché sono alla ricerca di una conoscenza che sia oggettiva,
quantificabile ed intersoggettivamente valida
3. rifiutano e si oppongono alle auctoritas della filosofia antica e scolastica, criticandole

Differenze

Il metodo di Bacone

1. si interessa della definizione della forma del fenomeno


2. è un metodo induttivo
3. presenza dell’esperimento
4. rifiuta l'importanza della matematica
5. visione parzialmente meccanicistica della realtà, legata al dinamismo e all'animismo
6. importanza dell’esperienza su cui iniziare il processo induttivo
7. controllo dell’esperimento basato sull’osservazione del fenomeno tramite esperienza (esperimenti,
istanze)
8. è presente una pars destruens (idola) ed una pars costruens (metodo stesso)
9. concezione della materia legata all’ilemorfismo: non esiste, secondo Bacone, una materia prima
assolutamente indeterminata; la materia ha in sé un principio di specificazione che, di
determinazione in determinazione, la porta dall'universale al singolare, per cui ogni forma trova
sede in una materia specifica

Il metodo di Galileo

1. pone come scopo della sua ricerca la definizione di leggi riguardanti i fenomeni
2. è un metodo induttivo-deduttivo: induttivo basato sulle sensate esperienze e sulle osservazioni
(particolare) da cui la legge universale del fenomeno (universale); deduttivo per le necessarie
dimostrazioni, per gli esprimenti da cui si attesta la veridicità della legge universale del fenomeno
(universale) attraverso la riproduzione del fenomeno stesso (particolare)
3. presenza dell’esperimento
4. presenza della matematica come oggetto attraverso cui dimostrare le osservazioni sensibili,
leggendo e comprendendo così la realtà
5. visione meccanicistica della realtà attraverso le leggi che la governano
6. importanza dell’esperienza come esperimento primo
7. controllo dell’esperimento basato sull’osservazione del fenomeno tramite esperienza, empirismo
fisico di ipotesi, teorie strettamente fisiche e matematiche e misurazione accurata dei fenomeni
8. non è presente né una pars destruens e né una pars costruens, è descritto solo il metodo in quanto
tale
9. concezione della materia composta di crepuscoli omogenei percepibili attraverso proprietà
oggettive e soggettive

Il metodo di Cartesio

1. ricerca una conoscenza che sia valida


2. è un metodo deduttivo
3. totale assenza dell'esperimento
4. presenza della matematica e geometria come uniche basi su cui fondare un pensiero certo
5. visione meccanicistica della realtà
6. non viene presa in considerazione l’esperienza in quanto può essere fallace
7. alcun controllo in quanto non è presente l’esperienza
8. è presente una pars destruens ed una pars costruens, con il dubbio posto su tutto tranne sull’io
pensante
9. concezione della materia divisa in due forme diverse o due “sostanze”: la res extensa, cioè la
sostanza estesa nello spazio (la materia), la realtà fisica; e la res cogitans, cioè la sostanza che
pensa (la mente, l’anima), la realtà psichica
10. riflessione sulle cause finalistiche della conoscenza della natura

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