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d1 d2
u + + + y
+ +
C(s) P(s)
-
4. il coefficiente di ordine più elevato di DP (s) sia uno, cioè DP (s) sia monico:
Si noti che non è stata fatta alcuna assunzione sugli zeri di P (s) che, quindi, possono essere
anche a parte reale positiva (il che, invece, come si è visto, crea difficoltà nella sintesi basata
sul luogo delle radici).
La sintesi per assegnazione dei poli è basata sul fatto che, scegliendo come funzione di
trasferimento del compensatore una funzione razionale a coefficienti reali con numeratore e
1
denominatore entrambi di grado `, con il denominatore monico
NC (s) c` s` + c`−1 s`−1 + · · · + c1 s + c0
C(s) = = ` ,
DC (s) s + d`−1 s`−1 + · · · + d1 s + d0
e calcolando la funzione di trasferimento W (s) a ciclo chiuso:
C(s)P (s) NC (s)NP (s)
W (s) = = ,
1 + C(s)P (s) DC (s)DP (s) + NC (s)NP (s)
il polinomio DW (s) = DC (s)DP (s) + NC (s)NP (s), che, a meno di cancellazioni (di cui si
discuterà nel seguito) è il denominatore di tale funzione di trasferimento, è un polinomio monico
di grado n + `:
DW (s) = sn+` + αn+`−1 sn+`−1 + · · · + α1 s + α0 ,
i cui coefficienti αi sono funzioni affini dei coefficienti ci e di che definiscono il compensato-
re. Scegliendo quindi i coefficienti αi per garantire che DW (s) abbia le radici desiderate, ed
applicando il principio di identità dei polinomi all’equazione:
si ottiene un sistema di equazioni lineari (non omogeneo) nelle incognite {c0 , . . . , c` , d0 , . . . , d`−1 }.
La proprietà seguente, di cui si omette la dimostrazione, rappresenta il risultato principale su
cui si basa il metodo di sintesi descritto in queste pagine.
Proprietà 1. Se ` ≥ n − 1, per ogni scelta di {α0 , . . . , α`+n−1 } reali, esiste ed è unica la
soluzione del sistema di equazioni appena menzionato.
Esistono metodi numerici avanzati e affidabili per la risoluzione del sistema di equazioni
menzionato, ma per i casi di complessità medio-bassa tale sistema di equazioni si può risolvere
con le tecniche apprese nei corsi di matematica di base. Questo vale in particolare quando è
possibile sfruttare cancellazioni lecite per semplificare i calcoli.
Osservazione 1. Se le radici di DW (s) sono tutte nella regione del piano complesso che è
ritenuta ammissibile ai fini della stabilità (per la stabilità asintotica tale regione è il semipiano
sinistro, cioè i punti che hanno parte reale minore di zero), allora le eventuali cancellazioni tra
C(s) e P (s) sono tutte lecite.
Si noti infatti che se un fattore del tipo (s − λ) è presente sia nel numeratore NC (s) di
C(s) che nel denominatore DP (s) di P (s) (cioè si ha una cancellazione zero-polo), esso è anche
fattore di DW (s) e quindi la radice λ ad esso associata si trova nella regione ammissibile del
piano complesso. Un analogo ragionamento vale per cancellazioni polo-zero (tra DC (s) e NP (s))
e per fattori del secondo ordine con radici complesse coniugate.
Invertendo tale ragionamento (tenendo conto che NP (s) e DP (s) sono privi di radici comuni)
si mostra la proprietà seguente, che permette di ridurre la complessità del sistema di equazioni
da risolvere imponendo cancellazioni lecite.
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Proprietà 2. Se il polinomio DW (s) ha un fattore polinomiale non costante in comune con
DP (s), allora tale fattore compare come fattore anche in NC (s) (si ha quindi una cancellazione
zero-polo, lecita sotto l’assunzione che tutte le radici di DW (s) siano state scelte nella regione
ammissibile).
Analogamente, se il polinomio DW (s) ha un fattore polinomiale non costante in comune con
NP (s), allora tale fattore compare come fattore anche in DC (s) (si ha quindi una cancellazione
lecita polo-zero).
Questa proprietà aiuta a semplificare i calcoli, come illustra il seguente esempio svolto.
Esempio. Dato il processo descritto da
10(s − 1)(s + 3)
P (s) = ,
s(s + 1)(s + 2)
per cui è noto che vale l’Assunzione 1, si richiede di progettare C(s) in modo che gli autovalori
del sistema a ciclo chiuso appartengano alla regione {Re(s) < −1}.
Poiché il grado del denominatore di P (s) vale n = 3, l’ordine minimo del compensatore che
consente di assegnare liberamente gli autovalori a ciclo chiuso vale ` = 2; in corrispondenza di
tale scelta il numero totale degli autovalori del sistema a ciclo chiuso è n + ` = 5.
Si osserva che un polo (-2) e uno zero (-3) del processo appartengono alla regione ammissibile,
e si decide di sfruttare questo fatto per imporre le corrispondenti cancellazioni lecite. Si sceglie,
ad esempio, il polinomio DW (s) come segue
in cui DW (s) = (s2 + 2.8s + 4)(s + 10) rappresenta quello che diventerà, dopo le semplificazioni,
il vero denominatore della funzione di trasferimento W (s). In corrispondenza di tale scelta, in
base alla Proprietà 2, il compensatore C(s) sarà del tipo
s + 2 c1 s + c0 s + 2 NC (s) s+2
C(s) = = = C(s).
s + 3 s + d0 s + 3 DC (s) s+3
s+3 s + 3 NP (s)
P (s) = P (s) = ,
s+2 s + 2 DP (s)
con, ovviamente, NP (s) = 10(s − 1), DP (s) = s(s + 1), si vede che l’equazione (1), dopo aver
messo in evidenza e semplificato il fattore (s + 2)(s + 3) presente in entrambi i membri, diventa
e quindi
(s2 + 2.8s + 4)(s + 10) = (s + d0 )s(s + 1) + (c1 s + c0 )10(s − 1).
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Espandendo i polinomi a membro destro e membro sinistro si ha
da cui, imponendo che tali polinomi siano uguali, si ottiene il sistema di equazioni
−10c0 = 40
d0 + 10c0 − 10c1 = 32
1 + d0 + 10c1 = 12.8