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. Per Locke, la prima mossa @’attribuzione alla condizioné umana ‘na- turale’ di due tratti essenziali, la liberta e Peguaglianza. __ i soggetti in stato di natura sono dunque tutti egualmente liberi, ma non per questo sottrat- ti allimpero della legge naturale, che impone a tutti un precetto fondamentale: «nessuno deve recar danno ad altri nella vita, nel- Ja salute, nella liberta o nei possessi, perché tutti gli uomini, es. sendo fattura (workmanship) di un solo creatore onnipotente e infinitamente saggio, tutti servitori di un unico padrone sovrano, inviati nel mondo per suo ordine e per i suoi intenti, sono pro- prieta di colui di cui sono fattura, creati per durare fin tanto che Piaccia a lui e non ad altri»s*47, Lo stato di natura «é uno stato di perfetta liberti»: ciascuno agisce € dispone di sé liberamente «entro i limiti della legge di naturay**. Il contenuto della liberta é la possibilita di agire «sen- 28 chiedere permesso 0 dipendere dalla volonta di nessun al |tron‘®, Liberta 2 dunque mancanza di interferenze da parte di altsi soggetti, non assenza di regole. La liberti del soggetto non \comincia dove finisce la legge, ma dove si arresta Pazione degli altri. II soggetto é libero in quanto sottratto non alla legge, ma al potere altrui - La liberta é agire secondo regole senza essere condizionato da alcuna imposizione esterna. Della liberta come esenzione dall'intromissione altrui Pegua- glianza @ un aspetto complementare: ognuno & libero, nessuno condiziona nessuno, perché «ogni potere e ogni giutisdiziene & inracsett ae Fi teciproca: Ja liberta é uno stato di im- munita conseguente allincsistenza di un dominio politico even, Gitato ‘naturalmente’ da qualcuno su qualcun altro: Leguaglian- 7 come complementare alla liberti, non indica niente altro che Teguale sottrazione di tutti, in stato di natura, al potere politico, Leguaglianza cosi intesa non implica affatto, invece, ’annulla- mento delle differenze. Richiamandosi espressamente agli enun. Giati‘equalitar? che aprono il Secondo Trattato, Locke non maven di precisare, nel prosieguo dell’opera, che Petia vrta il tlenra Rerché quest ultima @ semplicemente una caratteristica della con, ‘one originaria dei soggetti in quanto non aneora sottoposti al dominio politico di chicchessia, ~ oe La liberta del soggetto & una liberta regolata da quelle legge di natura che, voluta da Dio e quindi assolutamente obbligante, Vincola I'azione del soggetto a precise azioni ed omission’ combrometta la conservazione di se stesso. Coerentemente, per Locke é solo la violazione dei do- veri ‘negativi’ della ‘non invasione’ della sfera altrui che legittima Paso della forza: nessuno uo «sopprimerc o menomare a un al- Se lo fa, si espone alla legittima reazione degli altri, ciascuno dei quali, in stato di natura, ha diritto di punie i trasgressori della legge. Luuso della forza (esercitata da chiunque, ia stato di natu- ; Ja liberta @ un aspetto es- seaziale del soggetto in quanto @ la condizione necessaria perché egli possa assolvere il compito della conservazione di sé. Bil con. «la sua conservazione e la sua vita»*°5, Solo la liberta dalla forza dell’altro mi garantisce la possibiliti diconservacms: per questo chi minaccia Ia mia liberti minaccia la mia stessa vita, Eillegame fun- Tionale che collega Ja liberta alla conservazione (al devere della conservazione) che rende la prima inalienabile: la liberta & indi- spensabile alla conservazione della vita, ma proprio perché della vita nessuno dispone se non Dio, la bert non & suscettibile diti- Runcia 0 alienazione. Essa & immunita dal potere, ma non é solo snegativita’ o assenza di condizionamenti: 2 per il soggetto, Pef- fettiva possibilita di conservatsi e insieme la condizions (irrinun- siabile) dell'adempimento di un dovere (‘assoluto’), Certo, il contenuto essenziale della legge naturale, la conserva- sione di sé ¢ degli alt, siimpone primariamente come dovere, ma non & sufficiente questa constatazione per esaurire il discorso lockiano sul soggetto e sulla costruzione delPordine. Il rapporto con gli altri soggerti, se ha come fonte ultima Dio ¢ la legge eta tale, esprime anche contenuti autonomi che si sostanziano nella conservazione di sé, nel dovere ‘negativo’ del eminem laedere e infine nel dovere ‘positivo’ (ma puramente ‘caritatevole’) del soc. corso. Il nucleo portante dell’ordine coincide in sostanza con le azioni autoconservative di soggetti rispettosi delle ‘immunita’ al- trui-Il soggetto poi & non solo il destinatario diun obbligo, ma an- che il protagonista dell’azione autoconservativa . __ il principio che governa il contenuto dell’ob- bligazione lockiana: é yun soggetto che conserva innanzitutto se stesso e pet mezzo (e nei limiti) di questa azione autoconservativa si dispone a preoccuparsi del tutto, su questo sfondo che occorte collocare il discorso lockiano sui diritti. Questi dipendono dalla legge naturale, ma non sono so- lo !ombra di un dovere al quale Locke dedica la sua esclusiva at- tenzione: doveri ¢ diritti emergono piuttosto come dimension! complementari di una soggettivita unitariamente considerata*™* [Laliberta certo rinvia al dovere di conservarsi, imposto dalla Teg- ge naturale; essa é perd anche descritta ‘positivamente’, nel suo au- fonomo spessore: & «liberta di regolare le proprie azioni e dispor. te dei propri possessi ¢ delle proprie persone come si crede me. sliow; 8 libero agire del soggetto in uno spazio limitato soltan, to dalla compresenza degli altri soggetti | Al centro del discorso lockiano sui diritti si trova dunque I'- dea di un’azione liberamente autoconservativa del soggetto Il dititto, i diriti, dunque « 1 alludono a ouella sfera della sog- gettivira « che Locke racchiude nel termine di «property»*®. Per proprieta, avverte Locke una volta per tutte, deve essere inteso tutto cid che ali individui possiedono «in their Persons as well as Goods»*64, tutto cid che riguarda insieme il loro ‘essere’ e il loro ‘avere’, Locke insiste sulla portata generale del termine: la proprieta é un «nome generale», inclusivo di «lives, liberties and estate», ¢ indica quindi, insieme, la sfera del soggerto e la sua liberta di azione. «Property» &, per il soggetto, la condizione dell’autocon- servazione e Poggetto dell’azione autoconservativa e coincide in sostanza con la sfera della soggettivita. ———? ee . nasceva dalla consapevolezza che la nega- zione di Dio avrebbe messo in questione, con il fondamento della forza obbligante della legge naturale, la tenuta dell’ ordine che egli aveva delineato. L’intreccio di liberta e disciplina, che costituiva Telemento generatore dell’orcline, escludeva la meta amputazione del sactoe sollecitava piuttostounasua ‘ragionevole’ ridefinizione.

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