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Francesco Nocerino V LS / D Taranto, 13/12/2021

Miracolo a Le Havre
1. Dati generali del lungometraggio

 Titolo del film : Miracolo a Le Havre

 Regista : Aki Kaurismä ki

 Paese di produzione : Finlandia, Francia, Germania

 Anno/periodo di produzione : 2010/2011

 Data di uscita : 25 Novembre 2011

 Periodo di ambientazione : Epoca contemporanea

 Budget : 3,8 milioni di euro

 Genere cinematografica : Drammatico/Commedia

 Riconoscimenti : Premio FIPRESCI ; Festival di Cannes edizione 2011 ; Menzione


speciale della Giuria Ecumenica

 Cast : André Wilms (Marcel Marx) , Kati Outinen (Arletty) , Blondin Miguel (Idrissa) ,
Jean-Pierre Darroussin (Monet) , Elina Salo (Claire) , Little Bob, Evelyne Didi
(Yvette) , Jean-Pierre Léaud (Le dénonciateur) , Francois Monnié (Epicier) , Pierre
Etaix (Doctor Becker) , Quoc Dung Nguyen (Chang) , Ilkka Koivula (L’Italien) , Gilles
Charmant (Vendeur de chaussures) , Luce Vigo (La vendeuse sandwiches) , Vincent
Lebodo (Francis) , Myriam Piazza (Mimie) , Patrick Bonnel (Le directeur du centre
de retention) , Remi Prandinas , Jerome Boyer (Policier frontiere) , Fanette
(Martinie) , Christophe Perez , Winfried Glatzeder
2. Trama, ambientazione e personaggi

 La trama, in breve : Il film narra le vicende di un lustrascarpe di nome Marcel Marx,


ex scrittore della bohémien francese, che tenta di cambiare il destino di un
ragazzino africano di nome Idrissa, illegalmente immigrato in Francia. L’incontro
tra i due è completamente casuale, Marcel decide istintivamente di aiutare Idrissa,
ricercato dalla polizia in quanto emigrato senza pagare il viaggio, raccogliendo il
denaro necessario per farlo ricongiungere alla madre presso Londra. Le difficoltà
nell’aiutare il ragazzo non sono le uniche per Marcel, il quale deve affrontare il
ricovero dell’amata moglie a cui viene diagnosticata una malattia incurabile.
L’intera vicenda fa crescere il protagonista e si concluderà nel più bello ed
inaspettato miracolo : la guarigione della moglie e il ricongiungimento di Idrissa
con la madre.

 Narrazione : La pellicola è caratterizzata da una narrazione sublime, limpida,


delicata, disposta cronologicamente.

 Luogo della vicenda : Le Havre, sfonda francese della Manica ; Finlandia e Germania

 Periodo di svolgimento della vicenda : Epoca contemporanea, si tratta di temi


attualissimi e strettamente legati al nostro presente, quali immigrazione ed
integrazione sociale.

 Protagonista : Marcel Marx, ex scrittore della bohémien francese caduto in miseria


il quale conduce una vita non certo agiata insieme alla moglie Arletty e al fedele
amico canino Laika, in un quartiere povero di Le Havre.

 Personaggi importanti : Arletty, moglie di Marcel ; Idrissa, il poliziotto


3. Messaggio e linguaggio

 Il messaggio esplicitato dalla pellicola : Il messaggio esplicitamente intrinseco nella


pellicola di Kaurismaki è di sicuro molto positivo. L’ottimismo con cui argomenti
tutt’altro che delicati vengono affrontati lascia comprendere il messaggio centrale :
in un mondo in cui tutto sembra estremamente drammatico, è necessario fidarsi ed
essere solidali con il prossimo, infatti, la fiducia, la condivisione, e la solidarietà
sono le tre parole chiave con cui i personaggi del film affrontano piaghe sociali e
non. E’ questo il giusto atteggiamento da adottare per rimediare a problemi come la
discriminazione, la mancata volontà e capacità di accogliere il diverso o l’ignoto.

Il linguaggio cinematografico (inquadrature, movimenti della macchina, luci) : Nel


film non vi è inquadratura di troppo, inquadratura o dialogo superfluo.
Riprendendo sempre la trama della vicenda, potremmo dire che il vero miracolo,
questa volta tecnico, si trova nella cura maniacale dei dettagli, anche i più piccoli,
dalle luci alle inquadrature, mai superflue mai banali, sempre limpidamente chiare.

 Sceneggiatura (dialoghi, coerenza della trama e dei personaggi) : La sceneggiatura


risulta in equilibrio tra la semplicità degli eventi e la brillantezza, poesia, profondità
dei dialoghi, all’interno dei quali non mancano mai staccate ai capolavori del
passato in toni ironici. Comunque, se in piccola parte ci si poteva aspettare questa
qualità da parte di Kaurismaki, ciò che sorprende è il ricorso ad un vero e proprio
miracolo in funzione narrativa per invertire la storia.

 Colonna sonora : Affidato a Little Bob, figura rappresentativa del rock francese
specialmente a Le Havre, l’accompagnamento è orecchiabile, di tono decisamente
francese, un po’ jazz e un po’ rock .
4. Giudizio personale

 Gradimento : Sia nella sua complessità , sia nell’analisi dei suoi dettagli, il film è stato
di mio gradimento. Lo trovo, personalmente, un modo tanto originale quanto
tecnicamente impeccabile per affrontare, senza appesantirli eccessivamente grazie
al positivismo, temi di grande importanza e sensibilità come l’immigrazione,
l’integrazione, la mentalità odierna e la crisi dei valori. (COLLEGAMENTO
RELIGIONE E FILOSOFIA – CONCEPIRE IL DIVERSO COME UTILE E POSITIVO)

 Scene di particolare impatto : Le scena di particolare impatto, secondo il mio punto


di vista, è stata quella caratterizzata dal dialogo drammatico tra il dottore e Arletty.
Il dottore, il quale stava esplicando la gravità della patologia individuata, si concede
una dose di speranza affermando che: “I miracoli a volte avvengono”, di contro
Arletty che risponde con una citazione d’impatto : “Non nel mio quartiere”.
Quest’ultima frase ha suscitato in me una riflessione ed un’amara consapevolezza
nel sapere che molto spesso i miracoli si fanno avvenire solo per mezzo del vile
denaro, nonostante nella trama non accada ciò . (COLLEGAMENTO ITALIANO CON I
DIRITTI E LA COSTITUZIONE)

 Personaggio che ti ha colpito maggiormente : Seppur controversa, magari, come


preferenza, il rapporto tra Marcel e Laika mi ha colpito nel profondo. In tutta
onestà , credo si tratti di una mia ipersensibilità personale, poiché trovo il rapporto
di rispetto e fedeltà con un animale, specie un cane, importante tanto quanto, se
non più , dei rapporti umani.

 Interpretazione migliore : L’interpretazione migliore in assoluto sostengo sia da


assegnare al regista, Aki Kaurismä ki, impeccabile e semplicemente geniale nelle
scelte di ogni tipo. D’altronde, nell’atto puramente recitativo credo siano state
superlative le interpretazioni di André Wilms e Blondin Miguel. Scontato ? Forse,
tuttavia, i loro ruoli rimangono quelli di complessità maggiore per la grande
importanza tematica e anche narrativa. Sono i nodi principali della storia,
rappresentanti il messaggio del regista.

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