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2 Vettori applicati
2.1 Nozione di vettore applicato
Numerose grandezze fisiche sono descritte da vettori (spostamento, velocità,
forza, campo elettrico, ecc.). Per alcune di esse e, in particolare, per le forze, è
necessario tuttavia precisare, oltre a direzione, verso e modulo, anche il punto
di applicazione. L’effetto di una forza su di un corpo deformabile può infatti
variare notevolmente al variare del punto di applicazione. Queste considera-
zioni si traducono nel fatto che una forza è descritta matematicamente da un
vettore applicato.
Definizione. 2.1. Si definisce vettore applicato una coppia (A, u), con A ∈ E
e u ∈ V. Il punto A è detto punto di applicazione, la retta cui appartiene u è
detta retta d’azione.
Definizione. 2.2. Si definisce momento del vettore applicato (A, u) rispetto
al punto O, detto polo, il vettore (libero) m(O) cosı̀ definito:
m(O) = (A − O) × u .
Si osservi che
• per le proprietà del prodotto vettoriale, il vettore momento m(O) è per-
pendicolare al piano passante per O e contenente il segmento orientato
B − A che rappresenta il vettore u (figura 2.1). Inoltre risulta:
dove b = AO sin(A! − O)u = AO sin θ (> 0), detto braccio del vettore
u rispetto ad O, rappresenta geometricamente la distanza della retta
d’azione di (A, u) dal polo O;
• se u $= 0, allora m(O) = 0 se e solo se il polo O appartiene ala retta
d’azione del vettore applicato;
• il momento del vettore applicato (C, u), con C appartenente alla retta
d’azione r, è uguale a quello di (A, u) prima definito; in altri termini, se
facciamo scorrere un vettore applicato lungo la sua retta d’azione il suo
momento rispetto ad un generico polo C non varia.
scrivere
n
! n
! " #
m(O! ) = (Ai − O! ) × ui = (Ai − O) + (O − O! ) × ui =
i=1 i=1
n
! n
!
= (Ai − O) × ui + (O − O! ) × ui =
i=1 i=1
!n
Fig. 2.1
= m(O) + (O − O! ) × ui = m(O) + (O − O! ) × r .
i=1
Il vettore momento è un vettore libero; talvolta, dal punto di vista grafico, i
Pertanto, al variare del polo, il momento risultante varia secondo la legge
vettori momento sono rappresentati con una freccia a doppia punta o con un
arco di circonferenza orientato nel piano perpendicolare al vettore stesso. m(O! ) = m(O) + r × (O! − O) , (2.1)
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2 Vettori applicati 2.3 Asse centrale 2 Vettori applicati 2.3 Asse centrale
Fig. 2.2
Corso di Scienza delle Costruzioni 17 A. A. 2009-2010 Corso di Scienza delle Costruzioni 18 A. A. 2009-2010
2 Vettori applicati 2.4 Sistemi equivalenti 2 Vettori applicati 2.4 Sistemi equivalenti
L’equazione 2.3 descrive, al variare del parametro reale µ, i punti di una retta
parallela ad r e passante per il punto
r × n(O) r × m(O)
O=O+ =O+ .
|r|2 |r|2
Si osservi che per tutti i punti Q appartenenti all’asse centrale si ha m(Q) =
p e, pertanto,
%
|m(Q)| = |p| < |p|2 + |n(O)|2 = |m(O)| ,
m(O) = m(Q) + r × (O − Q) = p + r × (O − Q) , (2.4) Per la formula di trasposizione dei momenti, dalla 2.6 segue che m(O! ) =
dove r × (O − Q) = n(O) è la componente perpendicolare. Alla luce di quanto 0 ∀O! ∈ E.
visto, per studiare il campo del vettore momento è sufficiente rappresentare la Definizione. 2.8. Sia S un sistema di vettori applicati avente risultante r e
legge 2.4 per tutti i punti appartenenti ad un generico piano perpendicolare ad momento risultante m(O) rispetto ad un polo O. Un sistema S ! , di risultante
r (figura 2.4). Il campo sarà lo stesso su tutti i piani a quest’ultimo paralleli. r! e momento risultante m! (O), si dice equilibrante del sistema S se risulta:
Definizione. 2.6. Due sistemi di vettori applicati S e S ! si dicono equivalenti Si osservi come, in tal caso, il sistema unione S è equilibrato.
se hanno lo stesso risultante e lo stesso momento risultante rispetto ad un Sulla base delle definizioni di equivalenza tra sistemi di vettori, è possibile
generico polo O: dimostrare le seguenti proposizioni.
r = r! , m(O) = m! (O) . (2.5) Proposizione. 2.1. Un sistema S di vettori applicati è equivalente ad una
coppia se e solo se ha risultante nulla.
In virtù della formula di trasposizione dei momenti e della 2.5, due sistemi
equivalenti hanno lo stesso momento risultante rispetto a qualunque punto Dimostrazione.
O! ∈ E. Inoltre, se r $= 0, i due sistemi hanno lo stesso asse centrale. ⇐) Sia S un sistema per cui si abbia r = 0 e m $= 0. Scelto un generico vettore
u perpendicolare ad m ed un piano π perpendicolare ad m, siano A, B ∈ π e
Definizione. 2.7. Un sistema di vettori applicati S si dice equilibrato o
tali che (figura 2.5)
equivalente a zero se risulta:
u×m
r = 0, m(O) = 0 , O∈E. (2.6) A−B= .
|u|2
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2 Vettori applicati 2.4 Sistemi equivalenti 2 Vettori applicati 2.5 Sistemi di vettori ad invariante scalare nullo
La coppia {(A, u), (B, −u)} ha risultante nulla e momento risultante ⇒) Se S è equivalente al vettore (Q, r), il momento risultante di S coincide
con il momento di (Q, r), quindi
u×m
m(B) = (A − B) × u = × u = m,
|u|2 m(Q) = (Q − Q) × r = 0 ,
dunque è equivalente ad S. pertanto I = r · m(Q) = 0. !
Infatti, il sistema
⇒) Se S è equivalente ad una coppia, dalla definizione di equivalenza segue 2.5 Sistemi di vettori ad invariante scalare nullo
r = 0. !
Di seguito si illustrano alcuni esempi particolarmente significativi di sistemi
Proposizione. 2.2. Un sistema S di vettori applicati a risultante non nullo di vettori ad invariante scalare nullo.
è equivalente ad un unico vettore applicato se e solo se ha invariante scalare
nullo. In particolare il vettore equivalente (Q, r) è costituito dal risultante r 2.5.1 Sistemi di vettori applicati concorrenti
applicato ad un generico punto Q dell’asse centrale. Il vettore (Q, r) è detto
Si consideri un sistema di vettori applicati concorrenti, ossia un sistema di
risultante equivalente.
vettori le cui rette d’azione sono concorrenti in un unico punto O (figura 2.6).
Dimostrazione. Risulta
⇐) Se I = 0, detto Q un generico punto dell’asse centrale di S, il campo dei n
!
momenti è descritto dall’equazione m(O) = (Ai − O) × ui = 0 , (2.8)
i=1
m(O) = p + r × (O − Q) = (O − Q) × r .
dunque I = m(O)·r = 0. Un sistema cosı̀ fatto ammette risultante equivalente
Tale equazione coincide con quella del sistema costituito dal vettore (Q, r) che (O, r). Se, in particolare, risulta r $= 0, dalla 2.8 si deduce che O appartiene
ha quindi lo stesso momento risultante. Infine banalmente S e (Q, r) hanno all’asse centrale.
la stessa risultante, per cui i due sistemi sono equivalenti.
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2 Vettori applicati 2.5 Sistemi di vettori ad invariante scalare nullo 2 Vettori applicati 2.5 Sistemi di vettori ad invariante scalare nullo
2.5.2 Sistemi piani di vettori applicati 2.5.3 Sistemi di vettori applicati paralleli
Un sistema di vettori Un sistema di vettori applicati paralleli è un sistema del tipo
S = {(A1 , u1 ), . . . , (An , un )} S = {(A1 , u1 ), . . . , (An , un )} , ui = fi e , |e| = 1 , i = 1, . . . , n .
è detto piano se tutti i vettori del sistema appartengono ad un unico piano π Per un sistema di questo tipo si ha:
(figura 2.7), cioè se n n
! !
Ai ∈ π , ui · e = 0 , i = 1, . . . , n, r= fi e = f e ,fi f=
i=1 & n i=1 '
essendo e un versore perpendicolare a π. n
! !
In tal caso, il risultante è parellelo a π ed il momento risultante rispetto m(O) = (Ai − O) × fi e = fi (Ai − O) × e ,
i=1 i=1
ad un polo O ∈ π è perpendicolare a π. Infatti risulta:
n ⇒ I = r · m(O) = 0 .
!
r·e= ui · e = 0 ; Pertanto i sistemi di vettori paralleli ammettono, per f $= 0, un risultante
i=1
n
! equivalente. Se al contrario f = 0, il sistema è equivalente ad una coppia.
m(O) × e = [(Ai − O) × ui ] × e = 0 .
Definizione. 2.9. Si definisce centro di un sistema di vettori paralleli a
i=1
risultante non nullo il punto C ∈ E tale che
Pertanto I = r · m(O) = 0 e quindi, se il risultante è non nullo, un sistema n
!
piano ammette sempre risultante equivalente. Se invece r = 0, il sistema è f (C − O) = fi (Ai − O) ,
equivalente ad una coppia giacente nel piano π. i=1
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2 Vettori applicati 2.6 Costruzioni grafiche 2 Vettori applicati 2.6 Costruzioni grafiche
= f (C − O) + f (O − O! ) = f (C − O! ) ,
S = {(Ai , fi e), |i = 1, . . . , n} ,
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2 Vettori applicati 2.6 Costruzioni grafiche 2 Vettori applicati 2.6 Costruzioni grafiche
Fig. 2.10
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2 Vettori applicati 2.6 Costruzioni grafiche 2 Vettori applicati 2.6 Costruzioni grafiche
Fig. 2.11
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2 Vettori applicati 2.6 Costruzioni grafiche 2 Vettori applicati 2.6 Costruzioni grafiche
Fig. 2.15
S = {(P1 , u1 ), (P2 , u2 )} .
Fig. 2.14 Si supponga che le rette d’azione r1 , r2 non siano parallele (figura 2.16). In
tal caso si ha r $= 0 e, detto O il punto di intersezione di r1 ed r2 , m(O) = 0.
Il sistema equivalente è
sola coppia. In particolare si ricorda che nel caso piano (I = 0) se r $= 0 il
sistema è equivalente ad una forza, se r = 0 il sistema è equivalente ad una S ! = {(O, r)} ,
coppia.
infatti i due sistemi hanno lo stesso risultante e, in virtù della formula di
Sistemi costituiti da un solo vettore. trasposizione dei momenti, hanno lo stesso momento risultante rispetto a
qualunque polo.
Un sistema del tipo S = {(P, u)} ha banalmente risultante non nullo. In
virtù della proposizione 2.3, tale sistema è equivalente al sistema
r=u m(P) = 0
r! = u = r m! (P) = (P! − P) × u + m(P! ) = 0 = m(P) .
Questa operazione prende il nome di riduzione di (P, u) al punto P! e m(P) Fig. 2.16
prende il nome di momento di trasporto.
Se le rette d’azione r1 , r2 sono parallele può aversi r = 0 o r $= 0. Nel
Sistemi piani costituiti da due vettori. primo caso (figura 2.17) il sistema è equivalente ad una coppia di momento
m = ±b|u|e, essendo e il versore perpendicolare al piano individuato da r1 ed
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2 Vettori applicati 2.6 Costruzioni grafiche 2 Vettori applicati 2.6 Costruzioni grafiche
r2 , ed è indipendente dal polo scelto (si veda il paragrafo 2.2 e la proposizione due vettori agenti sulla stessa retta d’azione e aventi stesso modulo e verso
2.1). Se le due rette d’azione sono coincidenti, si ha b = 0, per cui il sistema è opposto.
equilibrato. Se r $= 0, è possibile determinare il risultante equivalente mediante
Sistemi piani costituiti da tre vettori.
Fig. 2.19
Fig. 2.18
È possibile in particolare determinare per tali sistemi un criterio di equiva-
Alla luce di quanto visto, è possibile dunque enunciare il criterio di equi- lenza a zero. Perché si abbia r = 0, il poligono delle forze deve essere chiuso.
valenza a zero per un sistema piano di due vettori. Per quanto riguarda la condizione di annullamento del momento risultante,
osservando la figura 2.19 si vede che
Proposizione. 2.5. Un sistema piano di due vettori è equivalente a zero
se e solo se è costituito da una coppia di braccio nullo, cioé se è formato da m(P) = (P3 − P) × u3 .
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2 Vettori applicati 2.6 Costruzioni grafiche
Si osservi che, nel caso in cui le rette d’azione siano concorrenti in un punto
improprio (sistema di vettori paralleli), la condizione espressa dalla precedente
proposizione è solo necessaria.