English edition
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Deutsche Ausgabe
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Ryan Neil
www.bonsaiplaza.com
Spoorsingel 29
2613 BE Delft Every
The Netherlands 75,-
order of € ing cost
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+31 6 48 77 23 42
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Bonsai Focus EDITORIALE 5
Chi siamo
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Bonsai Europe,
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plastico.
Non impossibile
Direttore responsabile: Tornando al tasso, che è stato offerto da
Si può dare a Ryan Neil una qualsiasi
Farrand Bloch Bonsai Plaza, si è rivelato il materiale
pianta apparentemente impossibile e lui
editor@bonsaifocus.com perfetto per accendere il lampo di genio
saprà trasformarla in qualcosa di stupefa-
in Ryan.
cente. Questo è quello che facciamo ogni
Redazioni:
volta che lo ospitiamo in studio, perché è
Edizione inglese: Ann Scutcher Troviamo altra creatività in Marija Hajdic
Edizione francese: così che ci si può gustare Ryan al meglio.
con il suo enorme carpino detto 'L'Im-
Patrick Bosc - Matthieu Mavridis Eravamo emozionatissimi all'idea che
peratore', che è stato acclamato ed ha
Edizione tedesca: Jörg Derlien Ryan potesse tornare da noi per un'altra
ricevuto una menzione di merito all'ulti-
Edizione olandese: Hein-Dik Barent- dimostrazione. Stavolta lo abbiamo messo
mo Trophy in Belgio. Harry Harrington ci
sen alla prova con un grosso tasso dal tronco
guida nel corso della stagione vegetativa
Edizione italiana: Erika Lakin contro-conico, sperando che potesse rap-
insegnandoci il suo metodo di conci-
Edizione Spagnolo: Ana Ricart presentare una bella sfida.
mazione. Vediamo anche come pinzare,
Pubblicità & Marketing: potare e coltivare varie caducifoglie.
Mi ricordo la prima volta, nel Gennaio del
René Rooswinkel Un altro tasso presente in questo numero
2011, in cui gli abbiamo proposto un Pino
sales@bonsaifocus.com è la creazione di Kevin Willson, che appa-
bianco giapponese di Jean Paul Polmans.
re anche in copertina, che è stato comin-
Dopo che Ryan spiegò quelle che erano
Abbonamenti & Amministrazione: ciato 9 anni fa. Vi abbiamo portato in una
le sue intenzioni, fui un po' preoccupato.
Marja Heijmink breve passeggiata sul viale dei ricordi.
Aveva davvero in mente di spingersi al
admin@bonsaifocus.com Buona lettura!
limite per tirare fuori il meglio dalla pian-
Issn: ta. Il risultato fu un bonsai pazzesco. Non
1874 - 6888 solo sopravvisse all'enorme trasformazio-
ne, ma dopo essere rinvasato nell'anno
Prezzo: € 13.95 seguente è diventato uno dei più bei pini
a cascata in circolazione.
© Copyright 2019
Bonsai Europe, diritti mondiali riservati. Negli anni successivi lo abbiamo ospitato
Riproduzioni anche parziali di questa più volte per realizzare altre creazioni
pubblicazione son o vietate senza l’auto- favolose, come il lavoro su un ginepro
rizzazione scritta dell’Editore. sabina (3-2013). E' sempre molto attento
e concentrato sulla pianta che sta lavo-
Bonsai Focus trabaja conjuntamente
rando. E' una cosa che ammiro molto di
con la Revista Kinbon, Kioto, Japón
Ryan, la sua totale dedizione ed il suo
modo di pensare al di fuori degli schemi,
Traducciones:
senza mai ottenere un effetto artificiale o
Peter Warren Farrand Bloch
Direttore responsabile
4 IN QUESTO NUMERO Bonsai Focus
48 6 Notizie
Binge watching, mostre, Arcobonsai
8 Galleria
Impressioni di Arcobonsai
12 Bonsai autoctono
Marija Hajdic: il carpino è una pianta perfetta come bonsai
16 Tecniche
Zelkova: una specie a crescita vigorosa e rapida
24 24 Coltivazione
La guida di Harry Harrington alla concimazione
28 Masterclass
Il genio creativo, Ryan Neil, capovolge un bonsai
37 La rubrica di Tony
Dipendente dal Bonsai perché la terapia non ha funzionato
38 Galleria
Bonsai dell'Est e dell'Ovest
16
Bonsai Focus
70
40 Shohin
Aceri: Migliorare e salvaguardare la ramificazione
48 Passo a passo
Il fascino del faggio giapponese
52 Profilo
La passione per il bonsai di Manuel Germade
55 Cresciuto da seme
28
Glicine: la sfida del creare un bonsai partendo da zero
61 Yose Ue
Harumi Ishii ci mostra come trasformare un boschetto
poco interessante
65 Il piano di base
Giacomo Pappalardo crea un bonsai a cascata
65
70 Vasi
L'artista Jonathan Cross crea vasi nel deserto
74 Storia di un caso
Il tasso modellato da Kevin Willson
40
6 NOTIZIE
meta di un viaggio.
N
ella primavera del 2019, si
è tenuta la 34esima edi-
zione di ArcoBonsai, come
sempre nell'idilliaco paese
Il vecchio Casinò, la mostra bonsai Photo's: Bob van Ruitenbeek
di Arco, nel Trentino. Nel
casinò della città si sono potuti ammirare
i migliori bonsai che l'Italia ha da offrire.
All'esterno si è potuto passeggiare tra il
mercatino con in vendita bonsai e tutto
ciò che ruota intorno a questo mondo
affascinante. Nel primo giorno dell' edi-
Mauro riceve il premio "the
zione, i vari Club italiani si confrontano Bridge"
per vincere il Trofeo Arco Club. Il secondo
giorno è stato il turno degli istruttori IBS
per mettere in risalto le loro capacità ed
I partecipanti al trofeo Arco Bonsai Club
il loro estro artistico. Inoltre, c'è stata la Bonsai
spettacolare demo di Mauro Stemberger • Premio B.C.I.
su un impressionante ginepro. Chamaecyparis: Mario Pavone
• Memorial Antonella Carioli
Pinus mugo: Sandro Segneri
Oltre ai molti premi e menzioni, il Club • Targa presidente u.b.i.
Arcobonsai ha consegnato a Mauro Stem- Cypressus: Bonsai Club Dryneme-
tum
berger il premio "The Bridge" 2019 di An- Picea abies: Bonsai club Brescia
drea Terinazzi. il premio The Bridge viene • Premio “io Difendo l’ulivo”
dato ai maestri che contribuiscono alla Ulmus campestre: Bonsai club
Piombino dese
connessione tra il mondo Bonsai orientale
• Trofeo Citta di Arco memorial Emi-
e quello Occidenta- lio Parolari
le e che uniscono le Chamaecyparis: Mario Pavone C'è sempre anche una bella mostra di Suiseki
varie generazioni di • Trofeo Arcobonsai contest Istruttori:
Federico Springolo
bonsaisti. • Trofeo Arcobonsai contest club:
Bonsai Club Rivalta
Non vediamo l'ora
di partecipare alla
Suiseki
• B.C.I. Award
35esima edizione di 'Meditazione': Laura Segna
Arcobonsai. • Targa I.B.S.
'Lo specchio del cielo': Laura Redini
• Memorial Antonella Carioli
'Meditazione': Laura Segna
ARCO BONSAI
Photo's: Bob van Ruitenbeek
Pinus sylvestris
Alfredo Salaccione
Pseudocydonia chinensis
Bonsai Club Rivalta
Juniperus chinensis
Massimo Bandera
Juniperus communis
Mirco Tedeschi
ARCO BONSAI
Chamaecyparis
Mario Pavone
Olea europea
Giovanni Mugnas
Quercus
Alfredo Salaccione
Olea europea
Giovanni Mugnas
Suiseki
10 GALLERIA Bonsai Focus
Photo: Bonsai Focus Studio
Satsuki azalea
Kei Bonsai Kai
Ginkgo bonsai center
Photo: Bonsai Focus Studio
Satsuki azalea
Kei Bonsai Kai
Ginkgo bonsai center
Rhododendron indicum
Hans Herbert
Photo: Willy Evenepoel
12 BONSAI AUTOCTONO Bonsai Focus
Carpinus
Il carpino è un'ottima pianta per fare
bonsai.
Testo e fotografie: Marija Hajdic Aprile 2014.
Fino a 10 anni fa il carpino orientale era una specie poco utilizzata Durante l'estate
I
l carpino orientale (Carpinus orienta-
lis) è un piccolo albero o cespuglio a
foglia caduca originario del sudest
europeo, della Regione Pontica e
dell'Asia occidentale. Può essere
trovato anche nel sud Italia, nella peniso-
la balcanica, in Turchia, in Siria, nel cau-
caso e nel nord dell'Iran, solitamente a
basse altitudini o nelle montagne esposte
a sud fino a 1300 metri in Europa e fino a
2500 metri nelle Montagne Caucasiche.
Nelle regioni più orientali cresce a
maggiori altitudini e tollera temperature
basse. Nel sudest europeo è un elemento Marzo 2009. La pianta è stata scelta per il suo ne-
tipico della vegetazione sub-mediterranea bari, per la conicità, le proporzioni ed i 7 tronchi che
e può essere addirittura trovato in regioni crescono in modo armonico.
più interne con influenze continentali
(inverni più freddi).
Carpinus - COLTIVAZIONE
Propagazione:
Da talea o da margotta
aerea
Esposizione:
Proteggere il vaso ed i
rami dalle gelate. Ama il
sole pieno ma deve essere riparato a
mezz'ombra durante l'estate. I nuovi
germogli possono essere bruciati dal
sole e dai venti forti.
“
Marzo 2009. L'area in cui cresceva la pianta
era di roccia calcarea. L'intero pane radicale si
trovava sopra la roccia, così è bastato taglia- Potatura:
re le radici superficiali per poterla raccogliere. Lasciar crescere i nuovi germogli fino
Marzo 2009. Sono stati accorciati tutti i rami ed i E' stato un evento fortuito perché in terreni a 5 o 6 foglie. Una volta che le foglie
tronchi. come questi la raccolta può richiedere ore di si sono indurite si possono potare
lavoro e l'utilizzo di attrezzi speciali le zone vigorose, come l'apice e le
estremità dei rami. Potare
lasciando due foglie. Non
potare i rami più deboli.
Rinvaso:
Uno stile naturalistico, senza trian- Si può normalmente rinvasare ogni
Annaffiatura:
Mantenere la terra poco
umida nel periodo inverna-
le, ma non lasciare mai asciugare
nel corso della stagione vegetativa.
Evitare l'acqua molto calcarea, è
consigliabile quella piovana.
Filatura:
Il carpino può essere filato nel perio-
do di dormienza. Utilizzare
il filo di alluminio e non
stringere troppo, altrimenti
Ottobre 2009. La prima stagione vegetativa
la rapida crescita causerà
dopo la raccolta è andata bene, la pianta ha
danni alla corteccia.
prodotto molti nuovi rami e germogli.
14 BONSAI AUTOCTONO Bonsai Focus
Ottobre 2010. Si osservi lo sviluppo del pane Gennaio 2011. La pianta viene filata per la prima
radicale in 2 anni. volta ed alcuni rami sono stati abbassati con l'aiuto
di tiranti. I tagli sono stati eseguiti in modo irregolare
in modo da ottenere in futuro un aspetto naturale.
è del 100%. Una delle regole più
importanti è quella di tagliare tutti i
rami secondari che portano gemme
al momento della raccolta se non
si riesce a raccogliere l'intero pane
radicale. In questo modo si potran-
no mantenere i rami primari ed il
Ottobre 2010. Nel corso della stagione vegetativa il carpi-
no è cresciuto con maggior vigore. La cassetta di legno ha tronco. E' un ottimo sistema per
cominciato a cascare a pezzi e quindi si doveva fare qualcosa evitare problemi: se non si han-
al riguardo. In quel momento non avevo a disposizione un no sufficienti radici e la chioma è
vaso bonsai di dimensioni sufficientemente grandi, così ho
troppo estesa e carica di gemme,
utilizzato un'altra cassetta.
è molto probabile che la pianta
non riesca a mantenerla. E' quindi
Novembre 2012. Il carpino è stato rinvasato in un vaso meglio scegliere cosa potare e non
bonsai nel corso di un laboratorio con Walter Pall. La chioma lasciare che sia la pianta stessa a Gemme e fiori femminili
diventa ogni anno più densa. Dopo il rinvaso si sono potati
scegliere quali rami scartare per
tutti i rami lasciando solo 2 o 3 gemme in modo da ottenere
una ramificazione sempre più densa. ritrovare l'equilibrio.
Rami primari
Se il materiale che si raccoglie ha
solo tronchi e rami primari, quella
che ci si trova di fronte è una sfida,
che consiste nel creare da zero la Febbraio 2016. Con il crescere della chioma e l'au-
mentare della densità dei rami, il vaso non appare
chioma. Per fare ciò occorreranno più così grande.
10 - 15 anni. I carpini reagiscono
molto bene alle potature e ramifica-
no con facilità. Dopo la raccolta, nu-
merose nuove gemme compaiono
sui rami primari e da ogni gemma
può svilupparsi un ramo. Il primo
anno dopo la raccolta lascio che la
pianta vegeti liberamente senza ta-
gliare niente. In inverno è necessa-
rio potare tutti i rami lasciando solo
2 o 3 gemme in modo da ottenere
una ramificazione densa.
La tecnica
I frutti sono piccole noci coperte da una brattea simile a una foglia
Il carpino cresce più velocemente agli
apici e più lentamente sulle parti della
Marzo 2019, l'altezza della pianta è di 100 cm.
chioma poste più in basso. Per ottenere
un aspetto naturale della chioma, abbia-
mo bisogno che i rami siano più grossi
in basso e più sottili all'apice. Riusciamo
ad ottenere questo risultato potando più
spesso i rami all'apice e lasciando cresce-
re quelli posti più in basso senza nessun
intervento per tutto il periodo vegetativo.
In questo modo, i rami che si allunga-
no ingrossano anche. In inverno, i rami
che crescono all'esterno della silhouette
vengono potati. Questa è la tecnica che ho
utilizzato su questa pianta.
Zelkova
L'olmo giapponese è ideale come bonsai ed è facile da coltivare
Testo e fotografie: Kinbon, Giappone. Illustrazioni: Bonsai Focus Studio
E' una pianta che cresce velocemente e con vigore, il che rende possibile ottenere risultati in breve tempo. Gli aspetti
negativi dell'olmo sono che a causa della sua crescita, va potato in modo regolare e rimodellato piuttosto spesso. In
questo articolo possiamo vedere degli esempi di piante che hanno subito una ristrutturazione.
Si era programmato di rinvasare questo albero Osservando la superficie del vaso si possono vedere Il terriccio superficiale viene eliminato e le radici
quest'anno. L'acqua non riesce più a penetrare nel le radici gonfie in superficie a causa del vaso saturo. potate. Mettendo del terriccio fresco in superficie si
pane radicale e sta crescendo fuori dal vaso. Una volta che le foglie si sono indurite, non si potrà favorirà la penetrazione dell'acqua.
più defogliare e rinvasare nello stesso momento.. Qui
verranno prese misure d'emergenza per prevenire
danni futuri.
Bonsai Focus TECNICHE 17
Esposizione:
Ama il sole pieno, ma
Il ramo in basso a si- nei giorni estivi più cal- di
nistra visto da sopra. deve essere protetto a mezz'ombra.
La base è diventata Proteggere in inverno dalle gelate e
massiccia, come si
dai venti forti.
può vedere dall'illu-
strazione. Anche se
venisse eliminata la
parte centrale, il ramo
sarebbe comunque troppo
grosso. A
Potatura:
Il metodo del taglia e lascia crescere
è molto efficace. Quando si vuole
fare ingrossare un ramo, lo si deve
lasciar crescere fino a quattro foglie.
Tollera più defogliazioni una volta
che le foglie si sono indurite.
Questa operazione può es-
sere eseguita durante la sta-
gione vegetativa e fa sì che
le foglie siano molto piccole.
Le potature possono essere fatte a
inizio primavera o in autunno.
Rinvaso:
Rinvasare ad inizio prima-
vera prima che le gemme
comincino ad aprirsi, ogni
Utilizzando una fessuratrice come quella in foto si riduce il ramo poco a poco
2 o 3 anni. Utilizzare un sub-
strato ben drenante.
Filatura:
Filare per migliorare la strut-
tura dei rami. Utilizzare il
Per evitare che gli apici dei rami si ingrossino, si Utilizzare una tronchese concava per potare fino ad filo d'alluminio e controlla-
devono fare delle correzioni. un ramo laterale. Così si migliorerà la struttura dei re che non incida nel corso
rami. della stagione vegetativa.
18 TECNICHE Bonsai Focus
La parte da tagliare
è evidenziata in
rosso.
Il ramo sovrastante non deve essere toccato, il ramo in basso viene eliminato con
una sega.
Zelkova - SPECIE
Nome comune: da neofita ad avanzato vegetazione. ti sfumature giallo arancio
Olmo Substrato: Foglie: o rosso bruno.
Genere: mediamente ricco, ma ben Le foglie sono ellittiche e Corteccia:
Zelkova drenante, con il 40-50% di ovate, più sottili all'apice, La corteccia è grigia e
Famiglia: pomice o lapillo. dentellate sui margini liscia quando la pianta è
Ulmaceae Fiori e frutti: e di colore verde medio giovane per poi esfogliare
Specie: Gli insignificanti piccoli quando mature. I colori con la maturità mostran-
Zelkova serrata fiori verdi compaiono in autunnali sono variabili e do la corteccia arancio
Livello tecnico: primavera insieme alla vanno dal giallo a attraen- marrone.
Bonsai Focus TECNICHE 19
Dopo che si è creata la cicatrice è importante rifinirne i bordi in modo da favorire Dopo aver rifinito la ferita, la si copre con il mastice cicatrizzante. Lo strato di
una cicatrizzazione corretta, anche se si dovesse allargare la cicatrice. mastice deve essere il più sottile possibile
Il ramo in basso a sinistra dopo aver eliminato il Il fronte dopo la filatura effettuata per correggere i Lo stesso visto da sopra. La struttura fine dà un
tratto più massiccio. I rami rimasti sono adesso rami. Le estremità dei fili sono state lasciate lunghe aspetto leggero. E' stato applicato il minimo quantita-
equilibrati. in modo da renderne più semplice la rimozione du- tivo di filo possibile.
rante la stagione vegetativa.
Prima di cominciare il lavoro, visto da sopra. Le gem- Dopo aver sfoltito i rami. I germogli ed i rami non Dopo la filatura. I rami sono stati filati e corretti in
me si stanno aprendo. necessari vengono eliminati e quelli troppo lunghi modo da formare il profilo del palco.
scorciati.
20 TECNICHE Bonsai Focus
Una zelkova a scopa rovesciata che deve essere I germogli come questi sono allungati troppo ed
potata hanno anche internodi troppo lunghi. Devono essere
tagliati ad una o due foglie.
Tipico della zelkova, gli apici sono eccessivamente Si deve effettuare una potatura correttiva per miglio- Dopo la potatura. Nel giro di poche settimane i nuovi
ingrossati. rare la struttura dei rami. germogli allungheranno e dovranno essere potati,
questo dovrà essere fatto durante la stagione vegeta-
tiva. L'obiettivo è quello di ottenere una chioma densa
con il profilo mostrato dalla linea verde.
Some areas are pulled again with guy wires Si utilizza un bastoncino di bambù per
to correct their position and orientation. There cambiare la direzione del ramo.
is no need to wire every branch.
Il lavoro sull'apice
morire.
ducifoglie è non appena le gemme hanno Se si osserva adesso il livello del terreno,
si capisce che le radici non crescono più
cominciato a gonfiarsi e le temperature oltre il bordo del vaso.
hanno cominciato ad aumentare, dall'i-
la stagione.
22 GALLERIA Bonsai Focus
ARCO BONSAI
Lagerstroemia
Marco Lutterotti
Rhus cotinus
Pinus mugo B.C. Castellaro
Sandro Segneri
Taxus baccata
Bruno Proietti Tocca
Photo's: Bob van Ruitenbeek
Bonsai Focus PUBBLICITÀ 23
Greenwood
Bonsai Studio
The upcoming event
Un regime solido...
La guida pratica di Harry alla concimazione
Testo e fotografie: Harry Harrington, Bonsai Focus Studio
I bonsai hanno bisogno di acqua, aria e luce per compiere la fotosintesi clorofilliana e per poter crescere.
La combinazione di questi 3 elementi è sufficiente affinché la pianta possa produrre gli zuccheri necessari alle foglie.
Harry Harrington ci spiega come concimare facilmente i bonsai durante la stagione vegetativa.
C
ome detentori dei nostri
bonsai, possiamo decide-
re quanto vogliamo che le
piante crescano tramite l'uso
delle concimazioni. I concimi
sono per i bonsai quello che le vitamine
e i nutrienti sono per i nostri bambini.
Migliori sono i nutrienti che assorbono,
meglio crescono!
sgregati dai funghi presenti nel substrato sono in grado di assorbire azoto. Questo
mediato
e così rilasciano i nutrienti in modo con- aspetto porta a varie interessanti con-
I concimi liquidi devono essere diluiti con
tinuo che in questo modo sono sempre clusioni. Per prima cosa, il concime può
acqua prima di essere somministrati tra-
a disposizione della pianta. Se si parago- essere applicato nel momento precedente
mite l'annaffiatura. Solitamente utilizzo
nano ai concimi liquidi chimici, questi la spinta vegetativa, quando le tempe-
un concime liquido commerciale generico
possono avere addirittura un titolo NPK rature sono intorno agli 11°, ma non
ad alto titolo di azoto che trovo al super-
20-20-20, ma vengono immediatamente verrà utilizzato finché la pianta non sarà
mercato o nei centri di giardinaggio.
dispersi tramite le piogge e le annaffiatu- pronta. La seconda cosa è che il concime
I concimi liquidi devono essere sommi-
re. organico ancora presente nel terreno nel
nistrati ad intervalli regolari seguendo le
I concimi organici sono definiti dal nome momento in cui le temperature calano in
istruzioni dei produttori (solitamente ogni
stesso, semplicemente apportano mate- autunno, sarà nuovamente disponibilenla
10-12 giorni), e devono essere conside-
riale organico e microelementi ai nostri primavera successiva. Non c'è motivo di
rati come "spintarelle" per le piante che
substrati modernemente inorganici, aiu- somministrare un concime a basso titolo
devono vegetare con vigore e su cui le
tandoci a creare un più salubre ecosiste- di azoto 0-10-10 al termine della stagione
crescite tozze non rappresentano un pro-
ma all'interno dei nostri vasi bonsai. vegetativa, in quanto la pianta smetterà
blema. Dopo poche ore dall'applicazione, i
comunque di assorbire azoto.
livelli di concime in un terreno inorganico
A meno che le temperature non salgano
saranno già cominciati a scendere. Questo
sensibilmente sopra i 12°, le piante non Concime liquido a rilascio im- accade particolarmente durante una piog-
gia o dopo l'annaffiatura. E' molto proba-
bile che nel giro di pochi giorni i nutrienti
non siano disponibili per la pianta fino
all'applicazione successiva.
Annaffiare bene i pellets e poi attendere 10 - 15 minuti affinché gonfino assorben- Una volta gonfi, i pellets possono essere nuovamente annaffiati per velocizzare il
do l'acqua. loro processo di degradazione.
Eccesso di concimazione
E' molto difficile eccedere nella concimazione se si
utilizzano concimi solidi organici.
26 COLTIVAZIONE Bonsai Focus
Al limite
Il genio creativo Ryan Neil capovolge un bonsai a te-
sta in giù
Testo e fotografie: Farrand Bloch
Si può dare a Ryan Neil praticamente ogni tipo di materiale e lui riesce sempre a tirarci
fuori qualcosa di speciale. In questo caso, Ryan si è confrontato con un massiccio tasso
che sembrava avere solo difetti. L'occhio creativo di Ryan ne ha viste le potenzialità e
dopo alcune ore di lavoro ha fatto in modo che il legno vivo e quello secco interagisse-
ro tra loro in modo estremamente
espressivo.
O
sservando la pianta, la
prima cosa che mi ha
colpito è il tronco inver-
samente conico: la base
è molto sottile se
paragonata alla massiccia parte
superiore. Il tronco, inoltre, non
ha praticamente movimento,
tuttavia nelle zone in cui sono
cresciuti i grossi rami, la vena
viva si è strizzata su sé stessa
creando degli interessanti ingrossa-
menti. Tutto ciò rende il tronco di questo
tasso grosso e pesante. Per risolvere i problemi di
questa pianta si deve essere in grado di pensare
fuori dagli schemi. All'interno di questo blocco
di legno deve essere nascosto del movimento da
poter tirare fuori. Non preoccupiamoci dei rami
adesso, concentriamoci sul tronco. Così, inclinan-
do la pianta su un lato, mi sono accorto che c'è un
potenziale di cascata nascosto.
Utilizzo una cassetta per fissare la
pianta nella nuova posizione e da lì
comincio a lavorare. Tutti i rami adesso
sono dalla stessa parte e la loro quanti-
tà consente di poter scegliere. Un altro
punto positivo è che con questa angola-
zione, la controconicità del tronco
La pianta è stata offerta da:
è meno ovvia. Il tronco va verso
l'alto e torna verso il basso con
un angolo drammatico, ideale
per una cascata.
Nel corso della lavorazione dovrò valutare
Bonsai Focus MASTERCLASS 29
Visto da questo lato le vene vive e gli shari sono più drammatici, ma c'è meno Gli shari sono molto interessanti
movimento.
Sto pulendo la corteccia strappandone gli strati più vecchi. I punti in cui la cortec- La corteccia è gonfia in questo punto, la marchio quindi con il gesso. Questa parte
cia è più gonfia indicano che il legno sottostante è vivo. dovrà rimanere intatta.
se è più indicato uno stile a cascata o uno apprezzare sui ginepri, per questo devo
a semi cascata. esaminare attentamente il movimento E' consigliabile eliminare la corteccia
della vena viva prima di poter lavorare sul all'inizio della primavera, quando la linfa
legno secco.
Eliminazione della corteccia comincia a scorrere. Utilizzo le fessure
Dopo aver individuato i margini del legno
Per prima cosa devo dedicarmi al legno della corteccia come guida per inseri-
vivo ed averli evidenziati col gesso, co-
secco. Il legno secco del tasso è limitante re lo scalpello e strappare la corteccia,
mincio a rimuovere con cura la corteccia.
in confronto a quello dei ginepri quando lasciando che si definisca da sola. Una
Non intaglio la vena viva, ma lascio che
si vuole modificare il movimento delle la corteccia si sfogli da sola. Comincio da volta definiti i margini del legno secco
vene vive. Le vene vive dei tassi non sono sopra e sempre dall'esterno per lasciare posso procedere eliminando il resto della
tubolarizzate come quelle che si possono un margine di sicurezza. corteccia nella parte mediana.
Sul retro utilizzo le fessure della corteccia come guida Con attenzione si elimina la corteccia dalle
per trovare i margini del legno secco. zone segnate con il gesso.
Visto dal retro, una grossa sezione di legno vivo viene lasciata intatta.
Bonsai Focus MASTERCLASS 31
Fessuro i monconi e li trasformo in jin. Si può notare Faccio spazio all'apice eliminando una parte di legno Spacco il legno e lo strappo con una fessuratrice per
che ho già rimosso molta corteccia all'apice. secco.. farlo apparire più naturale.
Ho eliminato il lungo jin all'apice, poi ho cominciato a rimuovere del legno secco Seguo la struttura di legno già presente ed evidenzio le cavità e le fessure.
all'interno per apportare una maggiore profondità.
32 MASTERCLASS Bonsai Focus
Questi jin sul fronte sono troppo lunghi, li fessuro e li rendo più corti. Visto dal lato destro. Il lavoro sui jin.
D A: Un ramo sul
retro, verrà alzato
per creare il nuovo
apice.
Il ramo può essere ulteriormente piegato utilizzando il legno secco come punto di Dettaglio di quanto il ramo sia stato piegato verso l'alto
ancoraggio per il tirante.
Si sposta lentamente il ramo verso destra utilizzando In questa foto, il secondo ramo è stato messo in I rami di riserva non sono più utili, sono rami molto
un tirante. posizione. Adesso devo posizionare i rami laterali per lunghi con vegetazione solo agli apici e non hanno
creare i palchi. posto nel disegno finale.
Bonsai Focus MASTERCLASS 35
La struttura finale è defi-
nita, adesso devo lavorare
sulla rifinitura.
Si deve stare attenti a non schiacciare gli aghi con il filo. Se ne possono strappare
alcuni e far passare il filo in mezzo agli altri.
Un ramo posteriore dà
Il legno secco e la vegetazio-
profondità
ne si intrecciano
E' meglio avere dei rami un po' più lunghi struttura dei rami all'esterno delle curve.
per alcuni anni per poter costruire per il In pochi anni i rami si svilupperanno cre-
futuro. Si devono lasciar crescere gli apici ando densi palchi di vegetazione.
36 MASTERCLASS Bonsai Focus
Pinus mugo
Nik Rozman
Juniperus chinensis
Russ Farley
Cupressus sempervirens
Marco Giannini
Germogli interni
Migliorare la ramificazione dei bonsai
Testo e fotografie: rivista Kinbon, Giappone
Katsumi Komiya (Shofu-en) ci insegna come lavorare sulle caducifoglie nel corso della stagione vegetativa e ci
mostra come rimodellare una pianta.
Esempio di defogliazione
“
Esempio di defogliazione su acero tridente. Il picciolo
è lungo, si può quindi tagliarlo a metà con un paio di
forbici. Il resto del picciolo cadrà naturalmente con il
tempo.
Le foglie esterne ed i rami vengono potati per mante-
nere la struttura e far penetrare aria e luce all'interno
della chioma
Prima del lavoro - visto da sopra
Dopo la defogliazione -Visto da sopra. Adesso riuscia- Dopo la defogliazione. Altezza 12 cm larghezza 20 Questa pianta è stata coltivata così per oltre 20 anni.
mo a vedere facilmente i germogli interni cm. Due settimane dopo che si è eseguito questo I rami non sono tozzi, ma delicati e ben rifiniti. I
lavoro, le foglie rimaste sono cresciute e la nuova risultati di questa tecnica sono evidenti.
vegetazione sta spingendo. Ripetere l'operazione più e
più volte fino all'autunno.
42 SHOHIN Bonsai Focus
Acero di montagna Altezza 14 cm larghezza 21 cm Esempio di taglio delle foglie. Si elimina una foglia Esempio di taglio delle foglie. La foglia a sinistra è di
Fronte prima della lavorazione su due della vegetazione più esterna. Di ogni coppia dimensioni normali, quella a destra è stata tagliata
viene lasciata soltanto una foglia. in vari modi. L'importante è che venga lasciata una
parte di vegetazione.
Prima del lavoro. Visto da sopra Visto da sopra dopo il taglio delle foglie Dopo il taglio delle foglie. E' sufficiente lasciare una
piccola porzione di foglia per non stimolare un secon-
do flusso vegetativo. In questo modo l'aria e la luce
potranno penetrare all'interno della chioma e lo svi-
luppo della ramificazione può procedere normalmente
.
.
.
Bonsai Focus SHOHIN 43
Acero di montagna
Utilizzare la base di una pianta e sostituire com-
pletamente la vegetazione
Abbiamo un acero di montagna che non è né una semi cascata,
né un eretto informale. Il movimento della base del tronco ed il
nebari sono molto interessanti, ma l'utilizzo della parte dritta
del tronco appare difficile.
Il sig. Komiya è affascinato dalla potenza del movimento della
base e dalla vecchia corteccia. I rami possono essere sostituiti e
lavorati nell'arco di un tempo relativamente breve, ma l'età della
“
corteccia non può essere facilmente replicata. Per poter utiliz-
zare l'interessante base il sig. Komiya decide di innestare un
ramo sulla parte bassa del tronco per poter ottenere uno stile a
Acero di montagna, altezza
cascata e quindi riflette contemporaneamente sul cambio della 24 cm larghezza 18 cm Fronte
varietà della vegetazione. prima del lavoro
La pianta donatrice sarà questo acero “Ao-shidare”. Si controlla la posizione dell'innesto. Deve trovarsi il più vicino possibile alla base ed indirizzato verso il bas-
Ha foglie delicate e cadenti che sono perfette per so. Posizionare il ramo della pianta donatrice sul tronco in modo da poter definire il punto esatto in cui verrà
realizzare un elegante semi cascata. Dato che per fatto l'innesto. Se si sbagliasse la posizione o l'angolazione dell'innesto, questo non potrà essere ripetuto, è
l'innesto servirà solamente un ramo, non è necessario consigliabile quindi valutare attentamente prima di procedere.
che la pianta donatrice sia un bonsai, l'importante è
che sia in buona salute e che sia dotata di internodi
corti.
44 SHOHIN Bonsai Focus
Si controlla per l'ultima volta l'inclinazione e la po- Si crea un'incisione nel portinnesto per inserire il Vengono rifiniti i margini del taglio fatto con la sega
sizione dell'innesto. L'innesto deve essere fatto in un nesto con l'angolazione corretta. con un coltello da innesto in modo che il callo si formi
punto il più vicino possibile ad un internodo del nesto in modo uniforme e veloce.
in modo da prevenire una crescita troppo lunga.
“
La profondità e la larghezza del canale devono essere Si elimina la corteccia del nesto per permettere l'unio- La corteccia è stata eliminata sia sul lato destro
adeguati alla dimensione del nesto. ne tra il ramo e la base. Si controlla costantemente la che sinistro. Adesso il ramo donatore è pronto. La
posizione dell'internodo del nesto. corteccia è stata eliminata subito sotto una gemma in
modo che l'internodo sia molto vicino alla base.
La base del nesto viene filata in modo che Il ramo donatore viene inserito nel solco e fissato. L'innesto è completo. Se tutto procede bene, l'unione
possa essere inserita con l'angolazione sarà definitiva nel giro di un anno e la pianta donatri-
corretta. ce potrà essere staccata.
Esempi di piante
innestate
Febbraio 2017
Il ramo in basso è stato eliminato lasciando
solo il tronco. La struttura dei rami è vicina
al completamento.
Acer buergerianum
David Benavente
Photo: Willy Evenepoel
Picea abies
Helmut Bachmann
Photo: Willy Evenepoel
48 PASSO A PASSO Bonsai Focus
Fagus crenata
Il fascino del faggio giapponese
Testo e fotografie: Bonsai Focus Studio
Il faggio giapponese è sempre un catalizzatore di attenzione alle mostre. La sua corteccia grigio-bianca ed il tronco
possente danno alla pianta un aspetto maestoso. E' un albero facile da lavorare, come mostrato in questo articolo. E'
sufficiente potare e filare questo piccolo faggio per migliorarlo.
I
l faggio (Fagus crenata) qui mostra- Analisi della pianta
to è stato coltivato in campo ed in
seguito preparato per diventare L'apice è molto vigoroso e
1
bonsai in un semplice vaso di colti- ci sono vari rami grossi
vazione. E' già in possesso di nume-
rosi rami sottili. Vi mostriamo come dargli
la forma finale tramite alcune correzioni
per rifinire la struttura dei rami.
Faggio - COLTIVAZIONE
Propagazione:
Tramite talea o margotta.
Esposizione:
Per svilupparsi bene ha
bisogno del pieno sole, tuttavia deve
Il ramo di sinistra è eccessivamente lungo e grosso. E' stato accorciato all'altezza di una diramazio-
essere messo a mezz'ombra in esta-
Va potato in modo da ridurne la dominanza. ne. Adesso è più equilibrato ed anche la conicità è te. Proteggere dalle gelate.
migliore.
Rinvaso:
Ogni due o tre anni. Le radici del
faggio sono molto forti e devono
essere periodicamente accorciate per
favorire la crescita di quelle
più sottili che, a loro volta,
non devono essere potate.
Vengono potati i rami più grossi presenti Utilizzare un substrato
sull'apice.
drenante.
Annaffiatura:
Come molti altri bonsai, al
faggio piacciono i terreni umidi. Non
lasciare che in inverno il terriccio
rimanga inzuppato.
Filatura:
Il miglior momento per
filare è dalla fine dell'inver-
no all'inizio della primavera,
prima che le gemme cominci- no
Panoramica dei rami che devono essere potati segnati La ferita viene resa liscia con una tronchese sferica. a schiudersi. Si deve utilizzare sem-
da una croce rossa. La linea tratteggiata mostra il pre il filo d'alluminio e controllare
modo in cui la conicità viene migliorata con l'elimina- che in primavera ed in estate il filo
zione di una parte spessa. non incida la corteccia.
50 PASSO A PASSO Bonsai Focus
2
Filatura
Non è necessario filare la pianta per
Si combinano
2 rami con un
filo utilizzando
il tronco come
ancoraggio.
Sotto la situa-
Si tiene fermo il ramo mentre si fila l'apice zione viene
mostrata con
un disegno.
3
spazio vuoto sul lato destro che potrà essere pienato con una
gemme che potrebbe svilupparsi spontaneamente o con un
ramo da innestare. Si tratta tuttavia di interventi che si realiz-
zeranno solo in futuro.
Il faggio in estate
Faggio - SPECIE
Nome comune: Substrato: edibile.
Japanese beech Mediamente ricco ma Foglie:
Genere: drenante, con il 40-50% di Le foglie semplici sono
Fagus pomice o lapillo. verde scuro e crescono al-
Famiglia: Fiori e frutti: ternate lungo i rami. Sono
Fagaceae Sia i fiori femminili (verdi) più ampie alla base con 7
Specie: che quelli maschili (gialli)
- 11 paia di vene.
Fagus crenata si formano separatamente
sulla stessa pianta a metà Corteccia:
Livello tecnico: La corteccia è liscia e
primavera. Il frutto, lungo
da neofita ad avanzato
2.5cm è a guscio duro grigia.
52 PROFILO Bonsai Focus
giapponese)?
E' stata la cosa più difficile. La differenza
Chi è stato il tuo ma- è talmente abissale da avere sempre qual-
estro bonsai? che tipo di problema. E' stato difficoltoso
Durante il mio appren- fare o dire la cosa giusta al momento giu-
distato ho avuto due sto, spesso si sono creati fraintendimenti.
maestri,all'inizio Nobuichi Ho sempre cercato di essere educato e
Urushibata ed in seguito rispettoso, ma è capitato che quello che
suo figlio Taiga Urushibata. volessi fare con tutte le buone intenzioni,
Per me è stato molto diffi- non venisse capito.
cile perché sono estrema-
mente diversi. Ho sofferto Come riuscivi a comunicare in
per questo cambiamento a
Giappone?
metà del mio apprendistato,
All'inizio in inglese, poi ho cercato di
ma alla fine mi sono senti-
imparare il giapponese, così ho comin-
Qual è stata la tua istruzione? to fortunato perché ho potuto imparare
ciato a parlare un misto delle due lingue.
All'università ho studiato biologia. Amo da due persone. Ho potuto apprendere
Ho cercato di parlare il più possibile in
la natura, in particolar modo le piante, visioni diverse di lettura del bonsai e del
giapponese, ma quando non capivo qual-
quindi tutta la mia istruzione è ruotata processo di creazione, ma la cosa più im-
cosa usavo l'inglese. Taiga mi ha spinto a
intorno alla mia passione. Sin da piccolo, portante che ho imparato è come gestire
cercare di comunicare in giapponese. Ho
ho sempre passato il tempo nel campo il bonsai da professionista e non da ama-
lavorato da molto presto lattina a molto
dell'orticoltura, facendo giardinaggio e tore. Questo ha cambiato completamente
tardi la sera, quindi quando cercavo di
bonsai. Ho sempre sognato di avere un il mio approccio al bonsai.
studiare dopo cena, mi addormentavo.
vivaio dove crescere e vendere le mie
piante, su cui lavorare e studiare e riusci- Come ti sei trovato a gestire Come mai hai scelto il giardino
re a vivere di questo.
due culture diverse (spagnola e di Urushibata?
Come è cominciato tutto? Per imparare a fare bonsai, ho cominciato
Ho visto per la prima volta un bonsai in a leggere libri e riviste. A quel tempo lessi
un centro commerciale dove ero andato alcuni articoli di Nobuichi Urushibata. Mi
con mia zia. Stavo passeggiando nell'area colpirono molto alcuni suoi lavori fatti
del giardinaggio ed ho tentato di convin- su aceri, realizzava degli innesti pazze-
cerla a comprarmelo. All'inizio si rifiutò, schi che è una parte del bonsai che amo,
ma la mia insistenza fece in modo che soprattutto perché all'inizio avevo essen-
me lo regalasse. Purtroppo è morto molto
presto, ma allora ho cominciato a pensare
a cosa avrei potuto mettere in quel vaso
che era rimasto vuoto. Presi un albero dal
giardino e la cosa all'inizio andò così bene
che mi sentii incoraggiato ad immergermi
nel mondo del bonsai.
CV
Bonsai Focus PROFILO 53
zialmente caducifoglie. Decisi così che
avrei voluto che fosse lui il mio maestro.
Mi ha insegnato tutte le tecniche, che
chiama "stile Frankenstein". Per vari mo-
tivi non ha potuto continuare a seguirmi
ed ha voluto che fosse suo figlio Taiga a
continuare. All'inizio Taiga non ha voluto,
ma poi è finito per accettarmi come ap-
prendista. E' stato un periodo molto diffi-
cile per me poiché Taiga è estremamente
rigido. Non vedevo l'ora che quel periodo
finisse. Nonostante sia stata così dura, Manuel Germade (36)
credo che lo rifarei. E' un sistema impe- Nato a: Cangas – Pontevedra – Galizia –
gnativo, ma funziona. Mi ha insegnato Spagna
molte cose nuove e ciò ha completamen- Istruzione: Biologo
te cambiato il mio approccio al bonsai. Professione: Maestro bonsai
Sono infinitamente grato ad entrambi. Al
padre, per aver creduto in me ed al figlio
Nel bonsai dal: 1989 (da quando avevo
6 anni).
per avermi dato una possibilità. Mi hanno
insegnato del bonsai e della vita e si sono Specie preferite: ginepri, pini, tassi e
presi a lungo cura di me.. varie caducifoglie.
“
l'unico modo per farlo sia imparare in un
come professione, ognuno può lavorare
sistema basato sull'insegnamento. Di-
e vendere come vuole e questo porta ad
ventare un apprendista, studiare con un
una competizione ingiusta. Chiunque può
vero professionista. Diplomarsi e ricevere
affermare di essere un professionista,
un certificato che ti identifichi come un
anche senza aver ricevuto un'adeguata
maestro bonsai.
istruzione.
“
molto, ma continuo ad imparare ogni qui, per quello che mi è stato insegnato,
giorno. Lavoro duro per fare in modo di li vedo squilibrati. Credo che prima di
migliorarmi sempre di più. Quando sei cominciare a creare e ad innovare, tutti
da solo devi risolverti i problemi da solo, dovrebbero studiare le basi. Per poter es-
quindi sei obbligato a cercare sempre sere in grado di fare bonsai, si deve prima
nuove soluzioni. Devo ancora rispondere capire come funziona l'approccio giap-
a molte domande. Taiga mi ha insegnato ponese, quali sono gli standard e quali
che se si ha la sensazione di sapere tutto le regole principali da seguire. Una volta
Pioggia viola
L'obiettivo è quello di creare un bonsai partendo da zero
Testo e fotografie: Kinbon, Giappone.
In questa serie vediamo come creare bonsai da talea, innesto o altri metodi, utilizzando materiali interessanti ed
insoliti. Con l'aiuto delle illustrazioni, vedremo come portare un materiale a completamento.
I
l glicine è una pianta decidua
legnosa della famiglia delle Anni 1 - 2
leguminose e cresce spontane-
amente sia nelle zone montane Innesto Sacchetto di plastica
Tagliarne un angolo
che pianeggianti del Giappone. Febbraio e Marzo
Glicine - COLTIVAZIONE
Filatura Dare movimento ai rami
Giugno e Luglio lunghi
Propagazione:
Da talea, margotta o da
seme.
Foglie composte da 5 a 9
foglie singole opposte.
Esposizione:
Proteggere dalle gelate. Ama
il sole pieno, ma deve essere
messo a mezz'ombra nei
giorni più caldi.
Ricoperto di peluria
sottile Rinvaso:
Si deve lasciare che le radici riem-
piano il vaso per stimolare la
Seme
fioritura, i rinvasi stimolano
1.2 cm,
piatto
la crescita vegetativa.
Forma dei fiori
Fiori viola a forma di farfalla
Bonsai Focus TECNICHE 57
Tecnica di rinvaso
Anni 3 - 6
Rinvaso
Marzo ed Aprile
Ancorare la pianta al
vaso con il filo
Substrato
Akadama 70 %
Kiryu 30%
Carbone 5%
Concime
Da Aprile a settembre
Posizionare del concime organico
intorno al vaso 1 volta al mese
Pane radicale
Accorciare le crescite
troppo lunghe Potatura
Periodo di dormienza
Il fondo del pane radicale viene tagliato
Sfoltire le zone
troppo dense
Accorciare i rami
che si sviluppa-
no verticalmente
Eliminare i rami che
crescono dall'interno
delle curve
Rinvasare 1 o 2 volte
Tagliare tutti i polloni che si
all'anno
sviluppano dalla base
58 TECNICHE Bonsai Focus
Potatura Filatura
Anni 7 - 10 Periodo di dormienza
Giugno - Luglio
La gemma da fiore è
adesso evidente
Lasciare 2 soli
rami laterali
IL P
DI ERI
QUA ODO
RAN
È F
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60 PUBBLICITÀ Bonsai Focus
Pinus sylvestris
Enzo Ferrari
Bonsai Focus SHOHIN 61
5 diventano 2
Un boschetto di poco interesse viene diviso e ristrutturato
Testo e fotografie: rivista Kinbon, Giappone
Harumi Ishii (Ueharu-En) ci mostra un modo creativo per trasformare un boschetto di aceri di montagna poco inte-
ressante in due nuove incredibili opere.
S
i separa il boschetto in due
gruppi separati.
Il materiale iniziale è un
gruppo di aceri di montagna
Acero di montagna, altezza 15 cm larghezza 21 cm Fronte prima del lavoro.
giapponesi. Ogni albero ha i
Quello che è da potare (colorato in grigio) e quello da lasciare (in rosso) è mostrato Dopo la potatura dei rami superflui. Non c'è differenza tra lo spessore dei tronchi e
in questo schema. come composizione è poco interessante.
2 3
62 SHOHIN Bonsai Focus
di un boschetto.
potenziale futuro.
Bonsai Focus SHOHIN 63
Le radici vengono separate e i due tronchi sul retro del gruppo vengono divisi. Il
lavoro è semplice poiché le radici non si sono ancora fuse assieme. Sembra che
siano stati aggiunti in un secondo momento.
Si decide infine di posizionarlo di fronte al tronco principale. Dal sopra si può
controllare la posizione dei vari alberi e vedere la differenza.
non sono terribili ed il sig. Ishii decide di Il tronco a destra deve es-
sere appaiato con l'altro e
utilizzarli come doppio tronco. per questo vengono elimi-
I due tronchi inizialmente separati. Il movimento è interessante e si può realizza- nati alcuni rami. Vengono
Uno degli aspetti più importanti nella potate anche le radici in
re un doppio tronco.
modo da posizionare le
creazione del doppio tronco è avvicinare due piante il più vicino
possibile.
le due basi il più possibile. Crescendo si
naturale.
Avvicinare le piante e controllare Per far sembrare le due piante come un unico, vengono legate saldamente insieme Dopo averle fissate. Il filo dovrà essere
l'effetto eliminato al rinvaso successivo in modo
da non danneggiare la corteccia.
Il piano principale
Un pino impossibile è semplicemente perfetto per una cascata, ma ci vuole tempo
Testo e fotografie: Giacomo Pappalardo. Illustrazioni: Bonsai Focus Studio
Giaocomo Pappalardo ama i movimenti drammatici dei pini in cascata che si possono vedere in montagna. Un pino
poco interessante con un tronco dritto come un palo, appare semplicemente perfetto per ottenere uno stile a cascata.
Lavorando un passo dopo l'altro, ci sono voluti quasi 10 anni per realizzare questa cascata compatta.
H
o raccolto questo pino nel
2008 in Francia. All'inizio
è stato messo in un vaso
nella stessa posizione in
cui cresceva in natura. Pur-
troppo ho soltanto una foto del pino come
si presentava all'inizio.
Eliminare la terra
Dopo due anni il pino è stato rinvasato ed
ho eliminato del tutto la terra originaria.
Questa operazione è fondamentare per
salvaguardare il vigore della pianta, dato
che con il tempo la terra si compatta non
permettendo più all'acqua ed all'ossige- La situazione prima che cominciassi il lavoro, ho inclinato il pino un po' più a destra in modo da migliorare la
no di penetrare nel pane radicale. Il pino posizione del tronco. Si noti che la parte superiore del tronco (A) è molto dritta, ma verrà piegata in modo che
è stato rinvasato in un substrato ben la vegetazione vada a trovarsi vicina alla sua base (B).
La situazione vista da sopra Dettaglio della base del tronco, è fatto per diventare Il lungo ramo dritto visto dal fronte della pianta (A)
una cascata. deve essere alzato verso destra.
66 LAVORAZIONI Bonsai Focus
1
Una caratteri-
stica interes- 2
sante
Il progetto principale per la cascata
Il progetto che mi ha permesso di realizzare una
cascata, mi ha preso quasi 10 anni. Ho cominciato
nella primavera del 2012 il primo step con cui ho Una lunga sezione da
compattato il lungo ramo dritto. In seguito mi sono piegare
concentrato sullo sviluppo dei palschi. Gradual-
mente ho fatto in modo di avvicinare l'apice alla Il progetto per come piegare
base del tronco. il ramo
Ho realizzato alcuni jin e shari, la fiamma aiuta a far Avvolgo il ramo con dello scotch da imballaggio. Si avvolge il ramo con il nastro da imbal-
apparire il legno secco più vecchio. laggio.
Filo il ramo che dovrà essere poi piegato verso la base del tronco Dettaglio del ramo filato. Ho utilizzato due fili di rame appaiati.
Bonsai Focus LAVORAZIONI 67
Il risultato dopo la piega Viene rifinito il jin all'apice. I palchi vegetativi sono stati posizionati facendo in
modo che tutti gli aghi siano rivolti verso l'alto.
Scotch da imballaggio
Nella primavera del 2012 ho proceduto
con il primo step di lavorazione. Ho pulito
la corteccia eliminando i vecchi monconi
ed ho realizzato diversi jin, dove possibi-
le ho creato uno shari sul tronco che ne
enfatizzasse l'età matura e rendesse la
cascata più drammatica.
Il lavoro più delicato è stato avvicinare
la vegetazione alla base del tronco. Per
prevenire le fratture del legno ho avvolto Il risultato al termine del primo step nella primavera
il ramo con dello scotch da imballaggio, del 2012
che per questo tipo di lavorazioni è molto
efficace. Dato che il tronco non opponeva
Dettaglio del jin
particolare resistenza, grazie alla flessibi-
lità dei Pini silvestri, ho potuto effettuare
la piega in un unico step.
Altro lavoro
Dopo altri due anni, nel 2014, ho proce-
duto con il secondo step di lavorazione, la
68 LAVORAZIONI Bonsai Focus
La vegetazione del pino è cresciuta molto densa. Prima di filare e posizionare i rami per la seconda Dettaglio del ramo dopo la pulizia degli aghi
volta, ho eliminato tutti gli aghi vecchi.
“
di postporre questa decisione ad uno step
successivo, quando avrei messo il pino in
un vero vaso bonsai. Il rinvaso ebbe luogo
nella primavera del 2015 ed il pino fu rin-
La quantità di aghi eliminati Si fila di nuovo il pino e si posizionano i rami
vasato in modo leggermente più verticale.
Nella primavera 2018 la pianta era pronta
per un terzo step. Ci tengo sempre a
precisare questo aspetto: non siamo noi
a scegliere quando lavorare una pianta, Ascoltate la pianta, è lei a dirvi quan-
è la pianta stessa che ce lo dice, tuttavia do lavorarla
dobbiamo saperla ascoltare.
Finalmente, l'immagine della pianta che
avevo in mente fin dall'inizio, comincia- Ho realizzato uno shari all'apice includendo il jin. Ho
anche allargato lo shari alla base del tronco. Dettaglio dello shari
va a prendere forma in questo vaso. Ho
deciso tuttavia di alzare ulteriormente
l'apice, così ho utilizzato una grossa leva
che mi ha permesso di avvicinare la parte
superiore al tronco. Dopo sei ore di lavoro,
anche il quarto step si è concluso.
Bonsai Focus LAVORAZIONI 69
Dopo aver posizionato
i rami, la posizione è
attualmente meno ver-
ticale rispetto a quella
definitiva. In seguito
verrà rinvasato in un
vaso a cascata.
Lo step finale
L'obiettivo dello step finale è quello di avvicinare ulteriormente la vegetazione alla base del tronco. Ciò si
ottiene spingendo verso l'alto con una leva il ramo (A) in modo che il movimento sia più verticale.
Il risultato ad Ottobre
2017
Fango intagliato
Jonathan Cross crea i suoi vasi nel deserto
Perché la ceramica?
L'argilla si trasforma. Viene fuori dalla ter-
ra sotto forma di grani asciutti e aggiun-
gendo un po' d'acqua diventa un fango
plastico, quando asciuga ha la consisten-
za della pelle (un momento che apprezzo
particolarmente perché è proprio questo
il momento in cui la intaglio), per poi
asciugare ulteriormente e diventare dura
come una pietra calcarea. Quando l'argilla
è ancora semi umida è molto recettiva
alle nostre azioni, può essere intaglia-
ta, strappata o incisa e tutto quello che
facciamo rimane impresso. Quando si
CV
Bonsai Focus VASI 71
mette l'argilla nel forno a cuocere, hanno
luogo altre trasformazioni. L'eliminazione
del carbonio, dell'acqua, dello zolfo, poi
l'alterazione della struttura del quarzo.
Ad alte temperature l'argilla si fonde e si
apre alle condizioni atmosferiche presenti
all'interno del forno. Utilizzo un forno ali-
mentato a legna in modo che la cenere si
fonda con la superficie dell'argilla. Dopo
la cottura, quando il forno si raffredda, i Jonathan Cross (38)
cambiamenti avvenuti si cristallizzano e
diventano qualcosa di nuovo, simile alla
Nato a: Dallas, Texas USA
pietra, in grado di resistere per millenni. Sposato con: Christine Cross
Figli: 4
I tuoi lavori hanno un aspetto Istruzione: MFA Ceramics, Arizona State
University
scultoreo, come si abbinano ai
bonsai? Professione: Artista
Adoro i vasi bonsai tradizionali, soprat- Nel bonsai da: 10 anni
tutto quelli non smaltati e minimalisti,
come i tokoname, così come le lastre di
pietra utilizzate come contenitori. Ho
“
sempre tuttavia pensato che i vasi bonsai
potessero essere più moderni. Anche se
apprezziamo ed onoriamo le tradizioni,
è importante esplorare fuori dai limiti
delle convenzioni in modo da trovare e
sviluppare nuove modalità. Lavorare con
Ryan Neil mi ha permesso di perseguire le
mie idee nel campo del bonsai, in quanto
anche lui ama lavorare al di fuori degli
schemi. Riguardo all'aspetto scultoreo
dei miei vasi bonsai, posso dire che è una
cosa naturale in quanto la mia attività
principale è la scultura e la maggior parte
L'argilla può avere la consi-
dei lavori che creo sono sculture d'argilla. stenza del fango o della pelle
72 VASI Bonsai Focus
Elettricità o fuoco?
Ho un forno a legna che è quello che uti- Progetti di andare a studiare in
lizzi per cuocere tutto. Spero in futuro di
Giappone?
realizzare un forno a legna siliceo.
Sì e no. Sono un grande ammiratore dei
vasai giapponesi contemporanei e mi
Cosa pensi dei vasi giapponesi? piacerebbe molto visitare il Giappone, i
Come ho detto prima, adoro i vasi sobri suoi laboratori di ceramica e conoscerne
di Tokoname e ne ho alcuni. Da quando gli artisti. Sarebbe per me un'esperienza
vanno di moda gli smalti, non ne sono un formativa, ma non sono interessato ad
fan. andare ad imparare da un maestro giap-
ponese.
“
ripiano del forno e di conseguenza alcuni
altri pezzi del forno sotto il ripiano. Si
devono sempre testare le argille.
Aggiornamento:
T
passato.
utto ha avuto inizio
in una calda gior-
nata di Settembre
2010, ad Alicante,
Spagna, dove Kevin
Willson si godeva la vita come
una vera rockstar. Kevin aveva in
mente diversi progetti e ce ne ha
illustrati due. Ruben Ciezar Villa-
nueva, proprietario e raccoglitore
della pianta, ha scelto l'opzione
più classica. La scelta avrebbe
enfatizzato al massimo le spetta-
colari vene vive ed il legno secco.
Kevin ci ha spiegato che quando
il tasso fu raccolto, le vene vive
non erano grosse come si vede-
vano in quel momento, la pianta
è stata coltivata per diverso
Il tasso è stato raccolto da Ruben Ciezar Villanueva.
tempo in modo da abituarsi all'ambiente Si può notare che il tronco si divide in due parti; sulla
di pianura, climaticamente molto diverso sinistra ci sono due vene vive ed alla fine del ramo c'è
uno spazio vuoto. Il ramo che cresce verso il fronte è
da quello di alta montagna. troppo pesante. L'apice è troppo dritto.
La maggior parte del tempo della lavora-
zione è servita per scolpire il legno secco. Alla base del tronco massiccio c'è un incredibile blocco
Si sono utilizzati grossi attrezzi meccanici di legno secco (sotto) Kevin a lavoro
Al XX Trophy, che si
Il risultato finale a settembre 2010 è tenuto a Febbraio
di questo anno, ha
ricevuto una menzione
di merito.
Acer buergerianum
Luis Vallejo
Photo: Bonsai Focus Studio
Photo: Willy Evenepoel
Taxus baccata
Ruben Ciezar Villanueva
78 PUBBLICITÀ Bonsai Focus
Ospiti:
Raduno Internazionale
0
Shinji Suzuki
Hiroaki Suzuki
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Bonsai Club
World Bonsai Nippon Bonsai General
International Culture Center Japanese Institute
Friendship Sakka Kyookai Consulate of
Federation Europe Italian-Asia of Culture
Japan
Vinci un
weekend VIP
Alla mostra Crespi Bonsai in Italia
Bonsai Maples
Nuovo libro sugli Aceri di Andrea Meriggioli
A
ndrea: 'Fino ad oggi, i libri occidentali sugli aceri han-
no affrontato l'argomento solo parzialmente, se non
inadeguatamente, per quanto ho potuto riscontrare.
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io removibili
Anteprima
#83 - Settembre / Ottobre
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Andrea Meriggioli spiega come lavorare gli aceri in autunno.
MASTERCLASS
Salvatore Liporace rimodella uno dei suoi capolavori.
SHOHIN
Migliorare la base con la tecnica della margotta aerea
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Bruno Wijman crea bonsai con qualsiasi tipo di materiale.
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