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L’alunno con

disabilità uditiva
Un deficit invisibile con bisogni
nascosti
Antonella Conti
Agenda

• Un quadro complesso: partiamo dalle definizioni


• Saper leggere le diagnosi: gli aspetti clinici e gli esami audiometrici
• Cadute uditive e possibili conseguenze
• Dal deficit alla disabilità
• Gli ausili: protesi e impianto cocleare
• Come comunicano le persone sorde

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Quale terminologia? Quante “etichette”...
Sordità: privazione, totale o parziale, della capacità di percezione dei suoni nel tempo.

.
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Qualche dato: il più comune deficit sensoriale

• Oltre il 5% della popolazione mondiale necessita di riabilitazione per affrontare la


propria perdita uditiva “disabilitante” (432 milioni di adulti e 34 milioni di
bambini). (WHO, 2021)
• Nelle scuole italiane gli alunni con problemi di udito rappresentano il 4,2% (2,6%
ipoacusia superiore a 75 dB; 1,6% sordità profonda) di quelli con disabilità. Solo il
2% delle scuole dispone di tutti gli ausili senso-percettivi destinati agli alunni con
una disabilità sensoriale. (ISTAT, 2019)

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Sordità: aspetti clinici

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Anatomia e fisiologia dell’orecchio

© Science History Images / Alamy Stock Photo

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Livelli di deficit
Udito normale < 20 dB
Ipoacusia Lieve (da 21dB) 21-40 dB
, 1° grado: 41-55 dB
Ipoacusia Media (41-70 dB)
2° grado: 56-70 dB
1° grado: 71-80 dB
Ipoacusia Severa o Grave (71-90 dB)
2° grado: 81-90 dB
1° grado: 91-100 dB
Ipoacusia Profonda (oltre 91 dB) 2° grado: 101-110 dB
3° grado: 111-119 dB
Cofosi Totale > 120 dB
Biap (Bureau International d’Audiophonologie)
Perdita uditiva media alle frequenze 500-1000-2000 Hertz da orecchio con udito migliore

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Possibile disabilità percettiva e comunicativa in base al grado
di deficit
• LIEVE: caduta tra i 20 e i 40 dB
Difficoltà a percepire le voci bisbigliate e alcune consonanti, in particolare i suoni acuti
• MEDIA: caduta tra 40 e 70 dB
La voce in una normale conversazione non viene percepita chiaramente; si ha difficoltà nella
discriminazione delle parole. Il bambino con questo grado di sordità alla nascita avrà difficoltà
nell’acquisizione corretta del linguaggio e necessiterà di protesi acustiche e logopedia.

L’orecchio umano percepisce da 16 Hz fino a 16.000 Hz.


La voce umana si colloca in una gamma di frequenze da 125 Hz a 8000 Hz.

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Esempi di esami audiometrici

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Esempi di esami audiometrici

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Esempi di esami audiometrici

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Possibile disabilità percettiva e comunicativa
in base al grado di deficit
• GRAVE: tra i 70 e i 90 dB
La persona percepisce solo alcuni suoni delle parole anche se pronunciate a intensità elevata. Il
bambino con questo deficit alla nascita non è in grado di acquisire spontaneamente il linguaggio
e necessita di protesi il più presto possibile, logopedia, collaborazione della famiglia e aiuto
educativo..
• PROFONDA: sordità pari o superiore a 90 dB
Vengono percepiti solo i suoni gravi e intensi con notevole componente vibratoria (p. es: rombo
di un motore, sbattere di una porta, percussione di un tamburo). La parola non viene
riconosciuta e, senza ausilio protesico, associato alla lettura labiale appresa in terapia
logopedica, allenata in famiglia e con supporto educativo, non è possibile apprendere il
linguaggio verbale: il sordo può emettere suoni, non è privo di voce, ma non riesce a modularla.

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Periodi di insorgenza

Pre-natale Post-natale
Cause genetiche, Perinatale
Per traumi,
infezioni, non Per anossia, malattie/sindromi,
spiegate... complicazioni...
intossicazioni...

Prelinguali: prima Perilinguali: in fase di Postlinguali: dopo le


dell’acquisizione della acquisizione della prime acquisizioni
lingua (18 mesi) lingua (18-36 mesi) linguistiche (>36 mesi)

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Dal deficit alla disabilità

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Il concetto di disabilità: l’ICF

BIO PSICO SOCIAL

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• DATI CLINICI: grado di deficit uditivo (tipologia di sordità); epoca di insorgenza; tempistica della
diagnosi e idoneità della protesi acustica/impianto cocleare.
• DATI RIABILITATIVI: tempistica e metodologia della rieducazione.
• CAPACITÀ INDIVIDUALI: spicca quella di memorizzare le parole e comprendere poi attraverso la
lettura labiale e l’allenamento acustico.
• CONTESTO FAMILIARE: livello socio-economico, accettazione del figlio con deficit, relazioni ecc.
• SCUOLA E PARI: insegnamento ricevuto, apprendimento della lettura e scrittura; socializzazione
(frequentazione di compagni udenti e/o sordi).
• RELAZIONI TRA CONTESTI: collaborazione tra famiglia, scuola, servizi di logopedia.
• MACROSISTEMA di welfare nel quale la persona è inserita.

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Le protesi

• Retroauricolari
• Endoauricolari
• Peritimpaniche

Alcuni dispositivi si connettono con sistemi di


trasmissione «microlink» (piccoli microfoni che esaltano
la fonte sonora)
© Monika Wisniewska / Alamy Stock Photo

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L’impianto cocleare

• Sostituisce la coclea e trasforma i suoni in stimoli elettrici trasmessi al nervo acustico. Si effettua
solo su soggetti con deficit profondi e consente il recupero di tutte le frequenze, anche quelle acute.
• L’età in cui è possibile effettuare l’intervento si è progressivamente abbassata: nel 1990 il limite
minimo erano i 2 anni, dal 1998 si è anticipato a 18 mesi, mentre dal 2002 anche a 12 mesi.
• Si utilizza una stimolazione all’attenzione uditiva e la protesizzazione molto precoce, prima dei 6
mesi; l’impianto si effettua tra i 10-12 mesi (linee guida internazionali).

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© Kathy deWitt / Alamy Stock Photo

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Come comunicano
le persone sorde

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Due modalità comunicative

ORALISMO LINGUA DEI SEGNI


Utilizzo esclusivo della lingua orale con lettura Utilizzo primario lingua visivo-gestuale.
labiale per la comprensione; espressione Apprendimento secondario lingua orale.
abilitata/riabilitata con logopedia precoce. (www.ens.it)
(www.fiadda.it)

BILINGUISMO

Sono possibili sia una scelta netta, sia scelte di prevalenza.

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Oralismo

• Prevede il rispetto di protocolli clinici: screening neonatali, diagnosi precoce,


protesizzazione/impianto, riabilitazione.
• Socializzazione con i compagni udenti: la lingua orale va usata per essere incrementata e facilita
l’inclusione sociale (le lingue orali parlate nel mondo sono 6900).
• L’alunno audioleso che non ha disabilità intellettiva richiede comunque adattamenti nelle
modalità di insegnamento.
• Più diffuso nel nord Italia.

Il 90-95% dei sordi nasce da genitori udenti:


per comunicare con loro deve apprendere il linguaggio verbale.

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Le lingue dei segni

• Negli USA Willima Stokoe (1960): Sign Language Structure: An Outline of the Visual Communication
Systems of the American Deaf. Segna l’inizio della valorizzazione delle lingue segnate.
• Si stima che nel mondo ci siano circa 200 lingue dei segni.
• Il 19 maggio 2021 la Camera ha approvato la conversione in legge dell’art 34-ter del Decreto Sostegni, che
«riconosce, promuove e tutela la lingua dei segni italiana (Lis) e la lingua dei segni italiana tattile (List)»

• Italia: 1880, Congresso di Milano: il metodo giusto è l’oralismo


• 1960: le lingue segnate sono rivalutate.
• Negli anni ’70 vengono effettuati i primi impianti cocleari
• 2021: la LIS è riconosciuta in Italia

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Lingua dei Segni Italiana

PARAMETRI
SEGNO

luogo configurazione

orientamento movimento

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Lingua dei Segni - Sintassi

Frase affermativa

Io cinema vado

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Lingua dei Segni - Sintassi

Frase negativa

Io cinema vado no

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Lingua dei Segni - Sintassi SPREAD
THE
SIGN
Frase interrogativa

Tu cinema vai?

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Dattilologia

© givaga / Shutterstock

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Modalità percettivo-comunicative delle persone sorde

PERCEZIONE uditiva visiva visiva

Orale (lettura
ESPRESSIONE orale segnata
labiale)
I «nuovi» I «vecchi» I sordi
sordi sordi segnanti

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Domande per l’autoverifica

• Quali termini si utilizzano per definire le persone con disabilità uditiva?


• È corretto parlare oggi di «sordomuti»?
• Cos’è la coclea? Dove si trova?
• Quali sono i diversi livelli di deficit uditivo?
• Perché parliamo di «frequenze» nella percezione uditiva?
• In un esame audiometrico cosa misura l’audiometria tonale? E quella vocale?
• Quali vantaggi presenta l’impianto cocleare rispetto alle protesi?
• A quali ricadute percettive e comunicative può portare il defict uditivo medio?
• A quali ricadute percettive e comunicative può portare il defict uditivo profondo?
• I bambini sordi nascono prevalentemente da genitori non udenti?
• Come comunicano le persone sorde?

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