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Mensile Medico Scientifico
M croScopio
Pubblicazione Mensile in abbonamento • Num. XV - Giugno 2011
FARINGOTONSILLITE
ACUTA IN ETÀ PEDIATRICA
MEDICINA ESTETICA
medicina del benessere
PERCHÈ
INVECCHIAMO?
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M croScopio
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notizia
FLASH
M croScopio
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M croScopio
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SOMMARIO 06
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Pediatria
Faringotonsillite acuta in età pediatrica Una mappa per la Sindrome di Down
pag. 6 pag. 27
FARINGOTONSILLITE
ACUTA IN ETÀ PEDIATRICA:
self-help e percorso diagnostico nell’ambulatorio del pediatra di famiglia
Premesse.
La disponibilità e diffusione di sem-
pre nuove metodiche diagnostiche,
fa sì che sempre più spesso il pe-
diatra di famiglia possa avvalersi,
nel corso della sua attività ambula-
toriale, dell’utilizzo del cosiddetto
“self-help” ovvero di test rapidi e
di strumenti in grado di migliorare
la propria accuratezza diagnostica
ed appropriatezza prescrittiva, ri-
solvendo in pochi minuti problemi
che solo fino a pochi anni fa neces-
sitavano dell’ausilio dell’ospedale,
di laboratori esterni o di specialisti
di branca, con conseguente miglio-
ramento della qualità delle cure,
maggiore soddisfazione da parte
ta da agenti virali, mentre le forme di sintomi e/o segni clinici in grado
dei pazienti e riduzione della spesa
batteriche, quasi sempre sostenute di orientare il sospetto diagnosti-
sanitaria. Il numero delle condizioni
dallo S. pyogenes, rappresentano co verso lo S. pyogenes: lo score di
cliniche che il pediatra di famiglia
circa il 35% dei casi. Le linee guida McIsaac (6) risulta, in tal senso, quel-
può gestire in maniera autonoma
internazionali di riferimento (2, 4, 8) lo più estesamente studiato a livello
nel proprio ambulatorio dipende sia
escludono la possibilità di porre una internazionale e più largamente uti-
dagli strumenti tecnici disponibili
diagnosi differenziale fra una forma lizzato in pediatria (Tabella 1).
che dalla sua capacità di dotarsi di
competenze e modalità organizza- virale ed una streptococcica su base
esclusivamente clinica, in quanto Tabella 1. Score di McIsaac per il
tive tali da consentirgli di sfruttare
sospetto clinico di faringotonsillite
al meglio le proprie risorse tecniche la sintomatologia non differisce in
streptococcica.
e culturali. Nell’ambito del self-help maniera significativa in relazione ai
in pediatria un ruolo di primo piano diversi agenti patogeni. Alcuni studi
McIsaac Score
spetta al test rapido per la determi- clinici (1, 3) che hanno quantificato
nazione dell’antigene dello Strepto- il valore predittivo di alcuni sintomi
temperatura >38°C 1
cocco beta-emolitico di gruppo A (o e/o segni clinici associati a faringo-
assenza di tosse 1
S. pyogenes). tonsillite sono giunti alla conclusio-
adenopatia dolente
ne che nessuno di essi è in grado di laterocervicale anteriore 1
Aspetti epidemiologici e clinici. identificare od escludere con certez- tumefazione o
La faringotonsillite acuta rappresen- za l’infezione streptococcica. Nume- essudato tonsillare 1
ta una delle patologie di più comune rosi tentativi sono stati fatti nel cor- età 3-14 anni 1
riscontro in età pediatrica: in oltre il so degli anni per delineare un algo- totale 0-5
60% dei casi l’infezione è provoca- ritmo clinico, vale a dire un insieme
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M croScopio
Si assegna un punto per ciascuna gativo. Va però sottolineato che l’ac- cure primarie. Questa necessità di ri-
risposta positiva e si sommano tut- curatezza diagnostica, oltre che dal spondere in maniera più adeguata e
ti i punti ottenendo uno score finale tipo di test utilizzato, è influenzata moderna alla crescente domanda di
che varia da 0 a 5. In caso di punteg- dall’esperienza dell’operatore e dal salute fa sì che il self-help pediatrico
gio basso (0-1) è improbabile che ci grado di collaborazione da parte del rivesta oggi sempre più importanza
sia un’infezione da S. pyogenes, vi- bambino, dal momento che esso va nel percorso diagnostico-terapeu-
ceversa in caso di punteggio elevato eseguito strofinando energicamente tico del pediatra di famiglia, garan-
(4-5) la diagnosi di faringotonsillite il tampone sulle tonsille e sulla pare- tendo una maggiore efficacia ed ap-
streptococcica è molto più probabi- te posteriore del faringe, senza toc- propriatezza della risposta sanitaria
le. Va però sottolineato che l’utilizzo care la lingua. ed un migliore utilizzo delle risorse
dello score di McIsaac serve solo a del sistema.
quantificare il sospetto di infezione, Terapia.
ma non è dirimente ai fini diagno- La pratica, purtroppo ancora diffusa, References
stici (2): soltanto l’esecuzione di un di trattare in maniera empirica con 1) Ebell MH, Smith MA, Barry HC, Ives K, Carey
tampone faringeo, correlato ad una antibiotici le faringotonsilliti clinica- M. The rational clinical examination. Does this
ricerca immuno-enzimatica dello S. mente sospette di essere di origine patient have strep throat? JAMA, 284: 2912-
pyogenes, permette di porre una streptococcica determina un inutile 2918, 2000
diagnosi differenziale certa. eccesso prescrittivo con conseguen- 2) Finnish Medical Society Duodecim. Tonsil-
te incremento della spesa sanitaria litis and pharyngitis in children. In: EMB Gui-
Aspetti diagnostici. ed aumento delle resistenze batte- delines. Evidence-Based Medicine. Helsinki,
L’esame colturale da tampone farin- riche. Poichè la faringotonsillite da
Finland: Duodecim Medical Publications Ltd.
geo viene considerato ancora oggi il S. Pyogenes è una patologia autoli-
Oct 30, 2005
golden standard per la diagnosi di fa- mitantesi ed anche senza alcun trat-
3) Gerber MA, Shulman ST. Rapid diagnosis
ringotonsillite streptococcica, tutta- tamento si osserva una risoluzione
of pharyngitis caused by group A streptococci.
via, dal momento che esso necessita spontanea della sintomatologia, l’o-
Clin Microbiol Rev, 17:571-580, 2004
di almeno 24-48 ore di tempo prima biettivo principale della terapia an-
4) CSI. Institute for Clinical Systems Improve-
di fornire il risultato, già a partire da- tibiotica resta la prevenzione delle
ment. Acute pharyngitis. Health care guideline.
gli anni ’80 sono stati sviluppati dei complicanze suppurative (ascesso
May 2005. Sixth edition
test rapidi (RAD, rapid antigen de- peritonsillare, ascesso retrofaringeo,
5) Lin MH, Fong WK, Chang PF, Yen CW, Hung
tection test) in grado di identificare otite, linfoadenite laterocervicale) e,
KL, Lin SJ. Predictive value of clinical features in
entro pochi minuti la presenza del- soprattutto, della malattia reumati-
differentiating group A beta hemolytic strepto-
lo S. pyogenes. I test rapidi di prima ca: essa va pertanto riservata a quei
coccal pharyngitis in children. J Microbiol Im-
generazione utilizzavano metodiche bambini in cui il sospetto di infezio-
munol Infect, 36:21-25, 2003
di agglutinazione su latex ed erano ne da S. Pyogenes sia supportato
6) McIsaac WJ, Goel V, Low DE. The validi-
caratterizzati da una bassa sensibili- da uno score clinico suggestivo, da
ty of a sore throat score in family practice.
tà. I test attualmente più diffusi sono un test rapido positivo ed eventual-
CMAJ,163:811-815,2000
quelli di seconda generazione, che si mente, laddove necessario, da un
7) MHRA. Medicine and Healthcare products
basano su una metodica immuno- esame colturale di conferma positi-
enzimatica (EIA, enzyme immunoas- vo. In tutti gli altri casi, in presenza di Regulatory Agency. Group A treptococcus
say); essi sono di facile esecuzione, infezione virale, la terapia antibiotica rapid antigen detection test kits: a review of
rapidi e sono dotati di sensibilità e non trova indicazione (2, 4, 8). evaluation literature. Department of Health.
specificità migliori rispetto a quelli di Jan 2005
prima generazione. Poiché la mag- Conclusioni. 8) SIGN. Scottish Intercollegiate Guidelines
gior parte dei test attualmente uti- Il progressivo accentuarsi del pro- Network. Management of sore throat and in-
lizzati non raggiunge quasi mai una blema inerente la sostenibilità eco- dication for tonsillectomy. A National Clinical
sensibilità superiore al 95% (2, 5), nomica del S.S.N., a fronte di cre- Guideline. Edinburgh (Scotland), Scottish Inter-
la letteratura internazionale (3, 4, 6, scenti esigenze di qualificazione dei collegiate Guidelines Network (SIGN); January
7) è quasi unanimemente concorde servizi sanitari offerti, ha portato ne- 1999. SIGN publication n. 34
nell’indicare l’esame colturale come gli ultimi anni ad una ristrutturazio-
Dott. Danilo Vicedomini
test di conferma da eseguire sempre ne dei modelli organizzativi sanitari,
Pediatra di Famiglia A.S.L. Napoli 1
nei casi in cui, in presenza di un so- con sempre maggiore valorizzazio-
Centro – Distretto Sanitario 29
spetto clinico, il test rapido risulti ne- ne e rafforzamento del sistema delle
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M croScopio Angiologia
RELAZIONI SU stinguere le varie cause di edemi, no nel mondo circa 140 milioni
con una meticolosa anamnesi, di persone che ne sono affetti,
EDEMI FLEBOLOGICI, con un accurata visita medica ed e la società italiana di linfoan-
CARDIACI E infine con accertamenti diagno- giologia calcola che solo in Italia
stici, per evitare ai pazienti inuti- si sviluppano circa 40.000 nuo-
INTERNISTICI li giri di ambulatori, lunghe liste vi casi l’anno, di cui il 15% evol-
di attesa, ed anche per ridur- ve verso le forme più avanzate.
iverse patologie hanno
re i costi della sanità pubblica. Ma cos’è l’edema e perché si forma?
un sintomo comune: gli
L’interesse per questa patologia L’edema è un aumento di vo-
edemi agli arti inferio-
dipende dal fatto che è molto lume del liquido interstizia-
ri. È importante quindi saper di-
diffusa, già nel 1994 si contava- le contenente macromolecole.
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M croScopio
Si forma perché si ha uno sbi-
lanciamento tra pressione idro-
statica e la pressione colloido-
osmotica (forze di Sterling) che
tendono a promuovere lo sposta-
mento dei liquidi dai vasi verso lo
spazio extracellulare e viceversa.
La figura 1 schematizza perfetta-
mente questo processo e mostra
come un aumento della pressione
idrostatica, rigonfia il vaso au-
mentandone la porosità, aumen-
tando quindi la fuoriuscita di li-
quidi e proteine, depauperando
cosi il sangue di proteine con
conseguente riduzione della pres-
sione osmotica, che esita in un
minore riassorbimento di liquidi.
L’edema può essere meccanico o
a bassa portata quando vi è un
ostacolo meccanico al deflusso
linfatico, mantenendo una por-
tata normale; l’edema dinami-
co quando, con una capacità di
deflusso normale, il carico linfa-
tico è notevolmente aumenta-
to superando la capacità totale
del sistema circolatorio linfati- cici; con il sistema delle perforanti lungo l’albero vasale, ma all’atti-
co. Questo avviene nell’insuffi- che collega la circolazione linfa- vità contrattile ritmica automati-
cienza venosa, nella cirrosi epa- tica superficiale con la profonda. ca della muscolatura vasale che,
tica, nell’insufficienza renale, La linfa viene convogliata nel dot- grazie alla presenza delle valvole,
nello scompenso cardiaco, nel- to toracico, che è il vaso linfatico determina un ciclico pompaggio
le alterazioni endocrinologiche. più grosso, per essere riversata nel della linfa verso i vasi più grandi.
In questa trattazione mi li- sistema venoso nell’angolo for- Oltre alla “peristalsi” vasale, qual-
miterò a parlare degli ede- mato dalle confluenze della giu- siasi fattore esterno che comprima
mi linfatici, iniziando col gulare con la succlavia di sinistra. in modo intermittente i vasi linfa-
dare brevi cenni di anatomia. Il sistema linfatico è importante tici può avere un effetto di pompa.
I linfatici costituiscono una rete perché assicura la stabilità e la ri- I linfedemi rappresentano una
di vasi forniti di valvole direzio- pulitura dell’ambiente extracellu- patologia cronica localizzata pre-
nali, che corre parallela alla ve- lare dei tessuti, è parte essenziale valentemente agli arti inferiori,
nosa, che è deputata al drenag- degli apparati difensivi dell’intero ha un elevato contenuto proteico,
gio di acqua e grosse molecole, organismo, è un sistema vasale ha una evoluzione ingravescente
costituite prevalentemente da esclusivamente di raccolta di li- verso la fibrosi per aumento del
proteine, dagli spazi interstizia- quido circolante: la linfa. Opera contenuto proteico e riduzione
li dei vasi tenuti dall’organismo. in parallelo alle sezioni venose dell’attività macrofagica, e mol-
La rete linfatica si estende con un del circolo sanguigno sistemico. to spesso è causa di impotenza
circolo superficiale (soprafasciale) I capillari linfatici sono presen- funzionale e problemi psichici.
che drena cute e sottocute; un cir- ti in quasi tutti gli organi tran- Secondo Kiumonth si distingue un
colo profondo (sottofasciale) che ne l’encefalo, originano a fondo linfedema primario per displasie
drena muscoli, articolazioni, ten- cieco negli spazi interstiziali. La linfatiche congenite dei vasi, dei
dini; un circolo viscerale per gli progressione della linfa non è do- linfonodi e di entrambi (con nata-
organi interni addominali e tora- vuta ad un gradiente pressorio li se presenti alla nascita, precoci
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M croScopio
prima dei 25 anni, tardive dopo i 25 Stadio V: elefantiasi con grave bioptico è necessario in caso di
anni); da un linfedema secondario deformazione dell’arto, pachi der- sospetta neoplasia linfatica ma-
dovuto a ostruzioni linfatiche se- mite sclero-indurativa e verrucosi ligna (linfomi).Lo studio genetico
condarie a diversi agenti causali. linfostatica marcata ed estesa. ha recentemente evidenziato una
Le anomalie linfatiche compren- Per la diagnosi è sufficiente l’a- associazione tra linfedema e alte-
dono nel 70% dei casi le ipopla- namnesi e l’esame obiettivo. razioni cromosomiche, sperando
sie, nel 15% le aplasie, ricordiamo Può essere complicata quando si che in un futuro prossimo pos-
che un’aplasia totale è incom- sovrappongono altre patologie sa esserci di maggiore aiuto per
patibile con la vita, le iperplasie quali l’obesità, l’insufficienza ve- la classificazione delle sindromi
o le varicosità linfatiche nel 15% nosa, un trauma più o meno evi- linfo-angio-displasiche familiari
I linfedemi secondari possono dente, infezioni. Bisogna esclu- e per altre alterazioni congenite
avere per causa l’invasione neo- dere gli edemi di altra natura. dismorfogenetiche caratterizzate
plastica all’interno del vaso e/o Il linfedema è sempre asimme- da linfedema, linfangectasie e lin-
la compressione estrinseca; una trico nei due arti; è in genere di fangiomatosi.
linfagite ostruttiva da filariosi, colorito biancastro, a volte rico- La terapia si avvale dell’associa-
TBC, lue, ecc; una linfoangiopatia perto da cute lucida; è di consi- zione di linfodrenaggio (manuale
degenerativa, una linfoangiopatia stenza duro-parenchimatosa; può e meccanico), bendaggio, terapia
post traumatica; le adenopatie, esservi un afovea fugace; non medica, ginnastica e terapia chi-
la mancanza di movimento “ede- è dolente; vi è un approfondi- rurgica. Il linfodrenaggio manuale
ma da disuso” come nell’ictus, mento delle pliche naturali della ha maggiore influenza sulla quo-
per cause iatrogene come dopo pelle a livello delle articolazioni; ta proteica della linfa, riducendo
mastectomia e/o post attinica. vi possono essere distrofie un- di fatto la componente fibrotica
La stadiazione CEAP-L (Clinical gueali e alterato trofismo cuta- che caratterizza il linfedema cro-
Ethiological Anatomical Phisio- neo; il termo tatto è negativo; nico. Il linfodrenaggio meccani-
pathological-Lynphatic) si basa positività del segno di Stemmer co sfrutta i sistemi pneumatici
su criteri clinici: entità dell’e- (mancato pinza mento cutaneo alternati che incrementando la
dema, andamento clinico del- alla base del II dito del piede). pressione sulla cute in modo se-
la malattia durante l’arco della Tra gli esami strumentali la lin- quenziale, potenziano la spinta
giornata e col variare del de- goscintigrafia è quelo di prima centripeta della linfa verso i vasi
cubito, numero ed entità delle scelta per confermare la natura di maggior calibro. L’azione prin-
complicanze linfangitiche, con- linfostatica, per l’individualizza- cipale è sulla componente liquida
sistenza dell’edema e alterazioni zione delle cause (ostacolo o re- dell’edema. Al linfodrenaggio va
cutanee correlate alla malattia. flusso), per valutarne l’estensione, seguita sempre una valida ela-
Il I stadio è diviso in Ia: asinto- la componente maggiore o mino- stocompressione graduata (40-
matico, pazienti a rischio per fa- re del circolo linfatico profondo 50 mmHg). Al linfodrenaggio e
miliaritò, perché già sottoposti rispetto al superficiale, lo stato all’elastocompressione si posso-
a intervento chirurgico a terapia delle stazioni linfonodali, con- no associare la terapia medica a
radiante, ecc. In Ib: lieve ede- sente di individuare la linfostasi base di benzopironi o flavonoidi
ma reversibile con la posizio- dello stadio Ia, non ancora cli- e la ginnastica per ativare la pom-
ne declive e col riposo notturno nicamente manifesta, ruolo fon- pa muscolare. La microchirurgia
Stadio II: edema persisten- damentale nella prevenzione del linfatica può essere derivativa,
te che regredisce solo par- linfedema secondario. Non è una eseguendo un’anastomosi con la
zialmente col riposo nottur- tecnica invasiva, è ripetibile, ed vena satellite principale, o rico-
no e con la posizione declive. è eseguibile anche nel neonato. struttiva by-passando l’ostacolo
Stadio III: edema persistente che La TAC, la RMN, l’ecogarfia sono con segmenti autologhi linfatici
non regredisce spontaneamente utili per lo studio degli edemi se- o venosi. Importantissima la cura
con la posizione declive, ed è in- condari, specialmente quelli di della pelle soprattutto per evitare
grsvescente, può evolvere verso natura neoplastica. la sovrapposizione di infezioni.
linfangiti erisipeloidi. L’ecodoppler è utile nella diagno-
Stadio IV: fibro-linfedema con si differenziale con i flebedemi.
Dottoressa Santina Cardillo
verrucosi linfostatica iniziale e Di utilità limitata il laser doppler
Angiologo Ospedale Acireale
con arto a colonna. e la linfografia indiretta. L’esame
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Medicina M croScopio
E
MEDICINA
I nuovi approcci terapeutici, le nuove
tecniche della medicina del benessere, per
T
del Dottor Maurizio Santoro specializzato in
Dietologia e Medicina Estetica
E
T
I
C
A
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M croScopio
che vengono studiate all’università, una correzione full face, con risul-
con un preciso iter ed una succes- tati sulle rughe del 60% - 70%. Una
siva specializzazione. La Medicina correzione ottimale. Una seconda
estetica invece, purtroppo non ha modifica importante di questi ulti-
una sua specializzazione, nè è ri- mi anni è stato l’utilizzo di aghi per
conosciuta a livello universitario. I n t r a - lipoterapia. Esisteva un si-
Noi medici estetici praticamente stema per curare il grasso
dobbiamo accontentarci di master localizzato -un procedi-
universitari per migliorare la nostra mento chiamato Mesote-
professionalità. In buona sostan- rapia- utilizzando degli aghi
za, siamo degli esperti, non degli molto, molto piccoli che veni-
specializzati, senza voler assoluta- vano iniettati sulla zona del pan-
mente sminuire la nostra categoria. nicolo adiposo; il farmaco veniva
Personalmente, pratico la Medicina iniettato attraverso aghi di circa
estetica da 25 anni. La differenza 4 millimetri, ma il risultato non
sostanziale tra Medicina estetica e era particolarmente soddisfa-
Chirurgia estetica possiamo sinte- cente perché si apportavano
tizzarla in questo modo - Dove il dei miglioramenti alla circolazio-
medico non può più intervenire ini- creme estetiche. La novità del 2010 ne, alla lipolisi, secondo un criterio
zia il chirurgo. Se abbiamo un vol- è l’utilizzo di alcune microcanule, ci probabilistico, ma non di possibi-
to particolarmente invecchiato e la serviamo di una piccola guida con lità scientifica. Con l’avvento della
medicina ha raggiunto i suoi limiti l’ago, che, poi, si toglie, inserendo nuova tecnica, invece, la Introlipo-
bisogna per forza intervenire con una microcanula che distribuisce terapia, attraverso due piccolissimi
un lifting. Se una donna ha avuto l’acido ialuronico su varie zone del fori il farmaco viene iniettato diret-
molte gravidanze ed ha un addome viso utilizzando un solo foro di en- tamente, con una microcanula, sul
particolarmente pendulo va indiriz- trata. La miscrocanula è smussa, non tessuto adiposo. Con un protocollo
zata verso la Chirurgia estetica in è tagliente, si può girare nelle varie particolare, utilizzando l’apparec-
cliniche specializzate e medici alta- zone del viso riempendo con l’aci- chiatura di cavitazione subito dopo
mente specializzati. Noi ci troviamo do ialuronico in maniera molto più l’intervento, seguendo un partico-
a curare spesso delle situazioni che efficiente dell’ago stesso. Con que- lare schema di tipo alimentare si
sono mediche, curiamo un viso dove sta nuova metodologia è cambiato ottengono risultati particolarmente
non ci sono forti cadute del tessuto, proprio il modo di curare le rughe, gratificanti sulle adiposità. Novità
nella regione perioculare interve- non si tende più a curare la ruga in significative interessano anche la
niamo con il filler ma se ci rendia- sé e per sé, ma si cerca di dare vo- cellulite. Il primum movens nella
mo conto che il solco sotto oculare lume al viso, essendosi appurato, cellulite risiede nel sottolineare che
è particolarmente sceso ci vuole un invero, che il processo di invecchia- è una malattia, una malattia del si-
intervento di Blefaroplastica. Pos- mento interessa l’epidermide, il der- stema venoso microcircolatorio e
siamo dire che dove finisce il medi- ma, ma anche il tessuto superficiale. va trattata come trattiamo l’insuf-
co estetico inizia il chirurgo plastico. Con queste canule, si lavora proprio ficienza venosa, l’ipertensione ar-
Quali sono i nuovi approcci tera- nel distretto del tessuto adiposo teriosa e altre patologie. È un pro-
peutici Dottore? superficiale del viso introducendo blema del microcircolo con trasfor-
Ci sono due o tre novità molto im- l’acido ialuronico a tutto spessore mazione del grasso localizzato che
portanti. Dal 2010 c’è un nuovo si- rinvigorendo il volto con un aspetto diviene sempre più duro. Orbene,
stema nell’apportare la sostanza che molto più naturale. Spesso dalle pa- oltre ad effettuare trattamenti di
maggiormente utilizziamo sul viso zienti ci facciamo portare foto di 10 linfodrenaggio in maniera massiva,
per curare le rughe, l’acido ialuroni- anni prima, con questo trattamento alcune relazioni di colleghi consi-
co che prima veniva apportato con full face otteniamo veramente un gliavano, nel passato, di effettuare
degli aghi; con questo sistema, per lifting medico. Questa tecnica vie- il drenaggio linfatico anche per 4-5
trattare più zone del viso bisogna- ne chiamata Lifting medico o Soft ore al giorno; oggi abbiamo delle
va effettuare molte, molte punture, Restoration del viso. L’associazione cure che ci permettono di curare
con consequenziali fastidio e dolore di questa nuova metodica con il meglio questa patologia, chiamata
per il paziente, nonostante l’uso di- botulino ad esempio riesce a dare in gergo Pannicolopatia edemo fi-
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M croScopio
prima di arrivare all’intervento chi- primo piano. Per contrastare i segni
rurgico di Lipoaspirazione dell’età si possono integrare antios-
si può intervenire sidanti, prodotti cosmetici buoni,
con delle tecni- fortemente idratanti per la pelle e/o
che microchi- utilizzare concentrazioni di acido
rurgiche come glicolico del 7-10% in nanotecnolo-
la Lipocavitazione gia, cioè in microdosi che possono
ultrasonica fatta con la facilmente attraversare la barriera
sonda e la Laserlipolisi, tcniche cutanea agendo così in profondità.
che permettono di sciogliere il Molti cosmetici oggi sono diventati
grasso localmente. nanotecnologici, abbiamo anche i
Dottor Santoro il trattamen- peeling nanotecnologici che ci pos-
to dietologico è parte inte- sono aiutare senza effetti collatera-
grante della medicina estetica? li. Di certo, non possiamo curare le
Il trattamento dietologico fa par- nostre rughe continuando a man-
te di qualsiasi trattamento di me- giare male, a fumare...senza miglio-
dicina estetica sia per riportare rare, insomma, il nostro stile di vita.
la persona ad una situazione di Integratori, vitamine C, E, ci pos-
normopeso sia per ridistribuire in sono aiutare Dottore?
maniera salutare le porzioni du- Sì, anche se sono già contenute
rante la giornata. Bisogna tene- negli alimenti. Bisogna comunque
re presente che nelle ore serali il mangiare verdura, frutta e legumi,
nostro metabolismo è predisposto rispettare la nostra Dieta Mediter-
all’anazione anabolica e non cata- ranea. I legumi ci danno un’ottima
bolica. Quello che noi cerchiamo quota proteica, tante fibre, sono
di far capire ai nostri pazienti è di carboidrati complessi che ci aiuta-
rispettare, dunque, il crono-meta- no nella prevenzione del diabete,
bolismo. Il nostro corpo dall’inizio dell’arteriosclerosi, della sindrome
della giornata fino alle 15.00, alle metabolica. Le proteine vegetali da
16.00 del pomeriggio è portato a noi sono poco utilizzate a differenza
catabolizzare Quello che mangiamo dei paesi orientali. Le proteine della
lo consumiamo nella prima parte soia ad esempio sono molto ricche
della giornata. Se noi mangiamo di di proteine e specialmente nei sog-
più dopo le 15.00 e nelle ore sera- getti anziani hanno la funzione di
li facilmente ingrassiamo. Bisogna, mantenere un’efficienza psicofisica
in sostanza, riabilitare la colazione, con un costo bassissimo. Utilizzare
gli spuntini, il pranzo e diminuire la solo olio extra vergine di oliva, pane
cena. Con questa semplice ridistri- e pasta integrali, proteine animali
buzione qualitativa degli alimenti e prodotti caseari sempre in giu-
bro sclerotica, riguardante il tessuto il paziente inizia a dimagrire. Per ste dosi e magari aggiungere ogni
adiposo che segue una evoluzione quanto riguarda il rapporto alimen- tanto piccole dosi di cioccolato fon-
dell’edema del tessuto fino a for- tazione/Medicina estetica bisogna dente contenente il 75% di cacao,
mare micronoduli poi macronoduli. dire che chi non fuma, non abusa ha una forte azione antiossidante.
Essa viene curata con terapie come di alcolici, dell’esposizione al sole, Anche se ha un forte apporto calo-
cavitazione, linfodrenaggio, mas- di lampade solari, segue un ritmo rico ci protegge, infatti, dai radicali
saggio connettivale, endermologia corretto del sonno, e si alimenta liberi.
o LPG e, come ultimo arrivato, le di frutta e verdura in abbondanza,
onde d’urto che sono onde acu- carni bianche, pesce, insomma, chi
Dottor Maurizio Santoro
stiche, agiscono scompaginando segue un corretto stile di vita, in-
via Astenolfi - Cave dei Tirreni
il collagene e riformando nuovo vecchia meglio. L’alimentazione è un
www.santoromaurizio.it
collagene sotto pelle. Anche se ci punto fondamentale, diciamo che
intervista a cura di Cinzia Mortolini
fossero delle grosse problematiche l’alimentazione va posta sempre in
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M croScopio
gel capsule
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M croScopio Medicina
PERCHÈ
INVECCHIAMO?
i telomeri. La teoria di Hayflick e quella della telomerasi
aprono il campo alle teorie genetiche. queste ultime so-
stengono che ai fini dell’invecchiamento esistono geni
vantaggiosi e geni svantaggiosi. attivare i primi e inibire
i secondi sarebbe l’obiettivo da perseguire. il professor
Giuseppe Pelicci durante una ricerca sul cancro ha sco-
perto un gene che controlla una proteina p66 che a sua
volta governa la risposta cellulare allo stress ossidativo.
Esistono geni responsabili della produzione di proteine
che se attivati rallentano l’invecchiamento. Due marker
dell’invecchiamento sono i radicali liberi e gli AGEs (pro-
dotti finali della glicazione cioè del legame tra glucidi e
proteine). I radicali liberi vengono dosati con un prelie-
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M croScopio
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M croScopio Chirurgia della mano
RIZOARTROSI
la mia esperienza chirurgica con l’artroplastica di sospensione secondo Ceruso
’artrosi della trapezio meta- sere sottoposte ad intervento dopo Circa il gradimento dell’intervento è
carpale, detta rizoartrosi, è aver provato per almeno 6 mesi cure stato da tutti ben accettato. Non vi
un’affezione molto frequente mediche, cure fisioterapiche ed orte- sono state lamentele circa l’aspetto
e rappresenta da sola circa il 10 % di si su misura senza averne tratto be- estetico e tutti i pazienti sono stati in
tutte le localizzazioni artrosiche. neficio e sono state adeguatamente grado di riprendere le attività quo-
L’analisi della letteratura riguardante informate sull’evoluzione del tratta- tidiane di lavoro e non. La ripresa
il trattamento chirurgico per l’artrosi mento e sui postumi che sarebbero funzionale con relativo ritorno alle
trapeziometacarpale ha evidenzia- comparsi dopo l’intervento e della attività quotidiane in media è stato
to la possibilità di utilizzo di diverse loro evoluzione. Ho quantificato i di 4 mesi dall’intervento con periodo
tecniche. Nel periodo 2002 al 2009 risultati del trattamento chirurgico variabile da soggetto a soggetto da
ho eseguito nei casi di rizoartrosi valutando la riduzione dei sintomi 3 a 8 mesi. I risultati nel complesso
allo stadio 3 e 4 della classificazio- preoperatori. Ho considerato il dolo- sono stati decisamente buoni, solo
ne di Brunelli l’intervento di trape- re come parametro importante per- una paziente si è lamentata per un
ziectomia con artroplastica di so- ché tutti i pazienti hanno riferito che lungo tempo a causa di un sub-
spensione che Ceruso ha derivato il dolore era scomparso dopo l’inter- strato emotivo piuttosto labile con
dalla metodica descritta da Weilby. vento sia a riposo che nelle attività crisi di ansia e paura al dolore con
Questa artroplastica si differenzia leggere.Tutti potevano addurre il il movimento del dito operato. Ho
da quella descritta da Weilby , tra pollice contro il secondo metacarpo sempre fatto precedere l’intervento
l’altro per l’utilizzazione dei tendini e in tutti dopo 6 mesi si riscontrava dal trattamento conservativo, che
Abduttore Lungo del Pollice (APL) e la possibilità di addurre il polpastrel- consideriamo il trattamento elettivo.
Flessore Radiale del Carpo (FCR) in lo del pollice sulla 5^ metacarpofa- La tecnica chirurgica si è dimostrata
maniera invertita, analogamente a langea. Solo in un caso si è avuto un di rispondere in pieno ai parametri
quanto riportato anche da altri Au- neuroma in sede della cicatrice, la di riferimento scelti, di fatti, l’esecu-
tori. Ho sottoposto al trattamento cui sintomatologia è regredita par- zione è sufficientemente semplice,
chirurgico 60 mani, tutti i pazienti zialmente con il tempo, associando i tempi di contenzione sono stati
operati erano affetti da artrosi tra- cure fisioterapiche e massaggi di molto contenuti, come descritti dallo
peziometacarpale. Tutti erano stati scollamento della cicatrice. Non si stesso Ceruso. I rischi di complicanze
sottoposti precedentemente a tera- sono avute cicatrici cheloidee. Dagli sono stati ridotti e i costi dell’inter-
pia conservativa e senza usare infil- esami radiografici a distanza di tem- vento sono molto bassi. L’intervento
trazioni di cortisone. l’età media al po di un anno dall’intervento si è ri- ha fornito al 1° metacarpo la stabi-
momento dell’intervento era di 65 scontrato che la distanza tra scafoide lità necessaria a sviluppare la forza
anni (range da 48 a 75). Il quadro e base del 1° metacarpo non è dimi- richiesta sia nella presa laterale sia
radiografico dei casi trattati metteva nuita durante il periodo di controllo. nella presa pulpo-pulpare che nella
in evidenza la riduzione e scomparsa Non ho avuto quadri di tendinosi a presa di forza. Si è avuto un progres-
della rima articolare, la sublussazio- carico del FRC né a carico della par- sivo recupero della forza nel corso
ne del 1° metacarpo, la presenza di te rimasta integra dell’ALP. In nessun dei mesi senza che vi siano mai stati
geodi, osteofiti. Tutti i pazienti han- caso si è riscontrato una eclatante ri- problemi con la stabilità del pollice,
no spontaneamente richiesto di es- duzione della lunghezza del pollice. per cui sostenere che la trapeziecto-
18
M croScopio
mia è utile per eliminare il dolore
ma che causa perdita della forza è
indicativo della limitazione di alcune
tecniche chirurgiche che agiscono
sulla eliminazione del conflitto arti-
colare e non agiscono sulla stabilità.
Vorrei sottolineare che tutti i pa-
zienti prima dell’intervento erano
impediti a svolgere le comuni atti-
vità quotidiane come usa una tron-
chesina per le unghie, girare le chiavi
nella serratura, sollevare una botti-
glia o un bicchiere, attività che dopo
l’intervento ogni paziente è stato in
grado di rifare senza dolore.
Foto 1 Foto 2
quadro radiografico della
trapeziometacarpica,sono pre-
senti segni di sublussazione,
danno articolare tra metacarpo e
trapezio,geodi, notare la distanza
tra la base del 1° e 2° metacarpo.
Foto 2
quadro comparativo preoperato-
rio tra mano sx e dx.
Foto 3
quadro clinico post-operatorio
della mano sx con motilità so-
vrapponibile alla dx.
Foto 3
19
cistexx
M croScopio
CAPSULE BUSTINE
HO O
OH
Proantocianidine
OH OH
OH
HO
OH
Cellula O
uroepiteliale E. coli OH
OH
OH
HO
HO OH
20
Caso clinico di anatomia patologica M croScopio
CARCINOMA MUCINOSO
DELLA MAMMELLA
di tipo puro a differenziazione neuroendocrina
22
M croScopio
co di mastectomia radicale con chimiche erano positive per NSE espressione dell’oncoproteina
svuotamento dei linfonodi del (Fig. 4), SYN (Fig. 5), CGA (Fig. 6) c-erbB2 (HER2) con un basso in-
cavo ascellare. All’esame macro- e NF; con una marcata espressio- dice proliferativo espresso con il
scopico il pezzo operatorio co- ne istochimica per la colorazione Ki-67.
stituito dalla mammella destra, di Grimelius (cellule argiorofile) Nel nostro caso descritto, gli
si presentava con una retrazione (Fig. 3). Inoltre le cellule tumora- aspetti clinicopatologici sono si-
del capezzolo, cute discromica li presentavano una intensa po- mili a quelli riportati nella Lette-
e con una normale ghiandola sitività nucleare per i recettori ratura scientifica, ed includono
areolare. Il restante parenchima estroprogestinici (90% circa) (Fig. la presenza di cluster di cellule
mammario aveva degli aspetti 7-8), una moderata ed incomple- tumorali di grado moderato, con
francamente lipomatosi. In cor- ta positività di membrana per il accumulo di abbondante muco
rispondenza della regiore retro- c-erbB2 (HER2 + + - 15% circa) e extracellulare. I nostri studi isto-
areolare, al taglio, si osservava un basso indice proliferativo (Ki- chimici (positività per Grimelius)
una lesione nodulariforme delle 67 < del 10% circa). Fu posta la e gli aspetti immunoistochimici
dimensioni di 4x4x2 cm, di con- diagnosi di carcinoma mucinoso (positività per CGA, SYN, NSE,
sistenza elastica, circoscritta, di tipo puro (variante ipercellula- NF; alta espressione dei recettori
di colore bianco-giallastro, con re) della mammella con differen- ER e PgR e bassa espressione di
aree frammiste di colore bruna- ziazione neuroendocrina. c-erbB2 e ki-67) supportano for-
stro ed aree di aspetto gelatino- temente la nostra diagnosi.
so. Discussione e Conclusioni Questo tipo di neoplasia si è pre-
Una volta rimosso il pezzo chi- sentato in una donna anziana
rurgico si fissava in formalina Il carcinoma mucinoso della ed i linfonodi del cavo ascellare
tamponata al 10%, sezionato ed mammella è una neoplasia con sono tutti negativi per metastasi,
incluso in paraffina. Si otteneva- una buona prognosi che si pre- così come riportato negli studi
no delle sezioni seriate al micro- senta solitamente nelle donne in precedenti.
tomo di uno spessore di 5 micron età avanzata; il più delle volte si
successivamente colorate rou- associa ad una differenziazione Bibliografia
tinariamente con ematossilina- neuroendocrina. La differenzia-
eosina (E/E) e istochimicamente zione neuroendocrina in Lette- 1. Kato N. et al. Mucinous carci-
con la colorazione speciale di ratura è stata per lungo tempo noma of the breast: a multiface-
Grimelius per argirofilia. Vennero descritta, ma il suo significato
ted study with special reference to
eseguite delle indagini immunoi- biologico è ancora sconosciuto.
histogenesis and neuroendocrine
stochimiche con i seguenti anti- I criteri istopatologici per effet-
differentiation. Pathol Int 1999;
corpi: enolasi neuronale specifi- tuare una diagnosi di differenzia-
49: 947-955.
ca (NSE), cromogranina-A (CGA), zione neuroendorina si basano
2. Nakagawa H. et al. Mucinous
sinaptofisina (SYN), neurofila- sulle valutazioni immunoistochi-
carcinoma of the breast with neu-
menti (NF), recettori per estro- miche dei markers neuroendo-
roendocrine differentiation. Pa-
geni (ER) e progesterone (PgR), crini, istochimiche con la colora-
thol Int 2000; 50: 644-648.
c-erbB2 (HER2) e ki-67 (MIB-1). zione di Grimelius per le cellule
3. Tsa GMK. et al. Neuroendo-
Microscopicamente all’E/E (Fig. argirofile ed infine con la micro-
crine diffrentiation in pure type
1-2) si osservavano piccoli clu- scopia elettronica (TEM).
mammary mucinouis carcinoma
ster di cellule tumorali con ab- Alcuni Autori considerano suf-
is associated with favorable histo-
bondante accumulo di muco ex- ficienti per la diagnosi l’espres-
logic and immunohistochemical
tracellulare (65% circa); le cellule sione immunoistochimica di tutti
parameters. Mod Pathol 2004; 17:
erano di piccole-medie dimen- e tre i seguenti markers neuro-
568-572.
sioni con aspetto trabecolare endocrini come la CGA, la SYN
e nastriforme, i nuclei uniformi ed NSE; altri invece descrivono Alessandro D’Amuri
ed il citoplasma eosinofilo e fi- la positività di almeno due dei Medico-chirurgo specialista in
nemente granulare. I diciannove sopracitati marcatori. Si associa Anatomia Patologica Dirigente
(19) linfonodi ascellari repertati quasi sempre un’alta espressione Medico U.O.C. Anatomia
erano tutti negativi per meta- immunoistochimica dei recetto- Patologica P.O. Gallipoli ASL LE
stasi. Le colorazioni immunoisto- ri estro-progestinici, una bassa
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M croScopio Medicina e Clinica termale
la COMPLESSITÀ
del RAPPORTO
tra gli ESSERI VIVENTI
ed il CLIMA
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M croScopio
AUTISMO
ORMONI PER SOCIALIZZARE
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M croScopio
Ot ed Avp è in grado di ripristinare tutti i deficit ottenuta dall’analisi delle registrazioni elettroen-
riscontrati anche in giovani animali adulti. “Questa cefalografiche degli animali, effettuata grazie a un
capacità è di grande rilevanza perché indica che il software messo a punto dal Dipartimento di Bio-
sistema Ot/Avp è altamente plastico e capace di ingegneria del Politecnico di Milano. “I risultati del
modulare l’attività di processi cognitivi complessi nostro studio”, conclude Bice Chini, “sono impor-
anche dopo il completamento dello sviluppo del tanti perché, dimostrando che deficit comporta-
sistema nervoso”, prosegue Marco Parenti dell’u- mentali e cognitivi legati a un’alterazione dell’ecci-
niversità Bicocca di Milano. “I nostri dati indicano tabilità neuronale in età evolutiva possono essere
che tale capacità risiede nella proprietà dei due modulati in età adulta dai due Ot ed Avp, preludo-
neuro peptidi di intervenire nei processi cellulari no a potenziali nuovi approcci terapeutici basati
coinvolti nella definizione dello sviluppo in sen- sull’uso di queste molecole”.
so inibitorio o eccitatorio di determinate sinapsi
e quindi nel determinare l’equilibrio eccitazione/
inibizione neuronale,fondamentale per il corretto
funzionamento del cervello”. Un’ulteriore confer- Ufficio Stampa Cnr: Anna Capasso,
ma dell’aumentata eccitabilità cerebrale è stata Capo Ufficio Stampa: Marco Ferrazzoli
GOCCLES
Speciali occhiali, made in Cattolica, scovano
lesioni tumorali precoci della mucosa orale
i chiama GOCCLES lo strumento diagno- Nardo, sulla prevenzione del carcinoma del cavo
stico progettato e realizzato dall’equipe orale, malattia che ogni anno in Italia causa circa
dell’Unità Operativa di Chirurgia Maxillo- 3.000 decessi. Questa patologia è troppo spesso
facciale del Complesso Integrato Columbus – Uni- trascurata anche dagli stessi pazienti i quali, in ol-
versità Cattolica di Roma, diretta dal prof. Sandro tre il 60% dei casi, vengono osservati solo quan-
Pelo. Progettato e realizzato da un team dell’U- do la malattia è già negli stadi più avanzati e le
nità di Chirurgia Maxillo-facciale dell’Università chance di sopravvivenza a cinque anni sono pur-
Cattolica di Roma un dispositivo medico, a forma troppo inferiori al 30%. Il dispositivo si presenta
di occhiali, in grado di identificare lesioni tumo- come un comune paio di occhiali ed è uno stru-
rali precoci della mucosa orale e di indicarne con mento di facile impiego, semplice, leggero, poco
precisione i margini. Lo strumento diagnostico, ingombrante chiamato GOCCLES (Glasses for Oral
ideato e brevettato dall’équipe dell’Unità Opera- Cancer - Curing Light Exposed - Screening). “Men-
tiva di Chirurgia Maxillo-facciale del Complesso tre la visualizzazione del cavo orale a occhio nudo
Integrato Columbus - Policlinico Gemelli diretta può far emergere solo una piccola frazione delle
dal prof. Sandro Pelo ha richiesto due anni di stu- caratteristiche spettrali che differenziano il tessuto
dio nell’ambito di un progetto di ricerca, coordi- sano da quello malato – spiega il chirurgo maxillo-
nato dai dottori Alessandro Moro e Francesco Di facciale della Cattolica Sandro Pelo - le metodi-
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POLIVITAMINICO
ENERGIZZANTE
STANCHEZZA FISICA
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