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Elementi (molto ini) su: Reti di telecomunicazioni

La parola telecomunicazione unisce la radice di origine greca tele (lontano) con il


verbo latino comunicare e significa trasmissione di informazioni a distanza.
Trasmettere informazioni a distanza, superando il limite fisico dei nostri sensi, è da
sempre un obiettivo dell'uomo, si pensi ad esempio alla comunicazione tramite luce
riflessa da specchi nelle navi da guerra (già utilizzata dagli antichi romani) o alla
comunicazione con segnali di fumo degli indiani d'america.
Nei tempi moderni si è imparato ad utilizzare i segnali elettromagnetici per la
comunicazione a distanza e gli sviluppi della tecnologia nel campo delle
comunicazioni elettriche e dell'elettronica hanno permesso la nascita delle moderne
telecomunicazioni.
Una volta che risultino disponibili strumenti per la telecomunicazione, emergono una
serie di altri problemi legati all'organizzazione del sistema che si rende necessario per
garantire accesso a questo servizio a grandi popolazioni di utenti (siano essi esseri
umani o calcolatori). Questi sistemi complessi sono le reti di telecomunicazioni.

Vantaggi di un ambiente di rete


Il calcolatore elettronico è uno strumento avente lo scopo di elaborare e gestire
informazioni. Tali elaborazioni vengono generalmente effettuate sfruttando risorse
interne al calcolatore; il processore, le memorie volatili (RAM), le memorie di massa
(dischi rigidi, nastri, eccetera). L'interazione fra utente umano e calcolatore, al fine di
comandare e/o ottenere i risultati di queste elaborazioni avviene tramite interfacce quali
monitor, tastiera, stampante, eccetera, che possono anch'esse essere considerate
parte delle risorse a disposizione del calcolatore.
Avere una rete di telecomunicazioni fra calcolatori ha l'ovvio vantaggio di permettere
lo scambio di informazioni fra gli utenti dei calcolatori stessi, come E-MAIL, documenti
ed immagini, eccetera, ma offre anche la possibilità di realizzare una condivisione
delle risorse di un calcolatore con tutti gli altri nella rete.
Tramite una rete di calcolatori è possibile avere accesso a risorse, siano esse di
elaborazione, di memorizzazione, di stampa o quant'altro che altrimenti potrebbero
non essere disponibili per tutti, per ragioni di costo, di complessità, eccetera.
Per questo con la progressiva diffusione dei calcolatori si è sempre più sentita la
necessità della interconnessione in rete degli stessi, al fine di aumentarne le
funzionalità e quindi l'utilità. La rete di calcolatori può quindi essere visto come una
sorta di calcolatore esteso che, tramite le funzioni di comunicazione, fa di un insieme di
calcolatori isolati un sistema integrato che rende disponibili ad una più vasta
popolazione di utenti una serie di risorse.

Classificazione delle reti in base alla distanza


La storia delle reti di telecomunicazioni ha visto nascere diverse soluzioni a problemi
di tipo eterogeneo, che vanno dalla necessità di comunicare a grande distanza tramite
il telegrafo o il telefono, fino alla possibilità di interconnettere tra loro computer
residenti nella stessa stanza o edificio.
Questa diversità di problematiche ha comportato tradizionalmente una classificazione
delle reti sulla base della distanza coperta dalle reti stesse:
• LAN - Local Area Network o reti locali: tipicamente sono reti private per
l'interconnessione di computer ed altri apparati appartenenti ad un unico ente o
azienda;
• MAN - Metropolitan Area Network o reti metropolitane: possono essere
reti private o pubbliche e fornire servizi di vario tipo in ambito urbano,
dall'interconnessione di computer, alla telefonia, alla TV via cavo;

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• WAN - Wide Area Network o reti geografiche: in passato erano le reti dei grandi gestori
tipicamente pubblici che fornivano servizi e connettività a livello nazionale; oggi, dopo la
deregulation, possono anche appartenere a privati ed offrire connettività a livello mondiale.
La differenza tra questi tre tipi di reti in termini di distanza coperta è rappresentata nella tabella
seguente:

Un esempio di come reti eterogenee possono essere interconnesse è mostrato nella figura
seguente:

Topologia a stella
La stella si realizza collegando ogni macchina al centro stella attraverso un
collegamento punto-punto, utilizzando tipicamente doppino ritorto o fibra ottica, a
seconda della distanza da coprire. Il centro stella può operare in modo attivo[ mediante uno
switch] realizzando una vera funzione di commutazione, oppure in modo passivo[ mediante un
HUB] limitandosi a
ripetere il segnale che riceve su tutte le altre interfacce di comunicazione. La soluzione
a stella passiva assicura di per sé una trasmissione di tipo BROADCAST(1). D'altra parte la
soluzione a stella attiva, permettendo il collegamento commutato fra stazioni, migliora
l'efficienza del sistema.
(1) broadcast: trasmissione di un pacchetto che sarà ricevuto da ogni dispositivo sulla rete

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Il centro della stella è realizzato mediante un dispositivo[apparato di rete] detto concentratore
che può essere tanto un HUB quanto uno switch. L’HUB invia in broadcast il segnale ricevuto su
tutte le altre porte, lo switch pone in comunicazione intelligente solo il mittente ed il destinatario,
evitando le collisioni e riducendo il traffico di rete.

Doppino ritorto

Il doppino viene utilizzato come mezzo trasmissivo in cavi formati da più doppini,
chiamati coppie simmetriche. Il segnale in questo caso è trasmesso in maniera
bilanciata. Le sue caratteristiche principali sono sia il basso costo che la facilità di
posatura; ciò lo rende adatto ai cablaggi strutturati, che hanno avuto enorme diffusione
recentemente perchè migliorano i processi di produzione, con migliore difesa dal
rumore, migliore qualità dell'isolante, codifiche più efficienti.

I doppini ritorti attualmente utilizzati consentono una velocità di trasmissione fino a 1 Gb/se

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Rete LAN tra due PC
La più semplice rete che può essere realizzata è quella costituita da due soli computer.

Per poterli connetterli occorre che entrambi siano equipaggiati con una scheda di rete Ethernet

La connessione fisica si effettua con un cavo a doppino ritorto in configurazione cross ciò a
dire con la configurazione della figura seguente:

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Si osservi che qualora i computer fossero connessi tra essi mediante un apparato di rete HUB o
SWITCH i cavi devono essere realizzati come nella figura seguente:

Ma quale è il percorso che l’informazione percorre per viaggiare da un PC all’altro?

Identifichiamo i due PC con le lettere A[ chi trasmette] e B[chi riceve]


L’informazione che tecnicamente si chiama payload può essere paragonata ad una lettera e così
come una lettera per essere spedita ha bisogno di una busta [in questo contesto header] anche il
payload viene incapsulato

nell’header e sull’header è posto tanto l’indirizzo del destinatario quanto l’indirizzo del mittente.
Ma quale percorso compie il payload prima di giungere nel cavo?
Il payload generato da una qualunque applicazione viene incapsulato in un pacchetto
attraverso diversi strati di quello che è lo standard definito dal modello ISO OSI

giunge al mezzo fisico ed arriva al PC B in cui percorrendo in senso inverso gli strati del
modello giunge all’applicazione che legge il payload inviato dal computer A

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Abbiamo quindi compreso che l’informazione viaggia all’interno di un ‘pacchetto’ e che
l’header [la busta della lettera] contiene ‘l’indirizzo’ . Chi sono costoro?

Indirizzi TCP/IP

Gli indirizzi TCP/IP sono composti da 4 campi del tipo x.y.z.w; x,y,z,w sono numeri binari ad 8 bit
ognuno e prendono il nome di ottetti. Un indirizzo IP consiste quindi di 32 bit, ha forma
240.0.64.18 e si intende che 240 è il primo ottetto, 0 il secondo, 64 il terzo e 18 il quarto ottetto.
Ciascun ottetto può avere un valore minimo pari a zero [ cioè il byte 00000000 ] e un valore
massimo pari a 255 [ il byte 11111111 ].
Per trarre il massimo vantaggio da tutti i possibili IP ottenibili, si sono divisi gli stessi in IP pubblici
ed IP privati.
Gli IP pubblici sono quelli assegnati, a pagamento da un ente internazionale, agli
elaboratori elettronici che comunicano in rete pubblica [ ad esempio internet ].
Gli indirizzi privati vengono assegnati ad Host che non si vedono in rete pubblica. Gli indirizzi
privati possono essere usati in modo autonomo in ambiente domestico, uffici ed aziende.
A seconda delle dimensioni della LAN o MAN che si vuole implementare, gli indirizzi privati
si dividono in tre classi:

 Classe A intervallo 10.0.0.0 a 10.255.255.255 netmask 255.0.0.0 per un totale di 16 milioni


 di host 
 Classe B intervallo 172.16.0.0 a 172.31.255.255 netmask 255.255.0.0 per un totale di
 65000 indirizzi host 
 Classe C intervallo 192.168.0.0 a 192.168.255.255 netmask 255.255.255.0 per un totale di
255 di IP disponibili 

CHI DETERMINA QUANTI HOST SI VEDONO


ALL’INTERNO DI UNA RETE LOCALE: NETMASK

La netmask [ maschera di sottorete ] deve essere considerata come una vetrata colorata: più
scuro è il colore sul vetro, meno luce vi passa attraverso.
Occorre immaginare lo 0 come una finestra completamente trasparente, senza colore. Tale
finestra lascia passare tutta la luce. Il 255 è una vetrata scura che non si lascia oltrepassare
da alcuna luce.. Tra 0 e 255 vi è una vasta gamma di sfumature attraverso cui può passare più
o meno luce.

Maschere di sottorete personalizzate ( calcolo della


netmask in base al numero di PC che si vuole mettere
in rete)

Immaginiamo di voler mettere in rete locale (LAN) solo ed esclusivamente 3 PC (HOST) ed


una stampante dodata di scheda di rete.
E’ necessario determinare la “giusta luce da far passare attraverso la
vetrata”. Procedimento:
Consideriamo l’ottetto meno significativo dell’indirizzo 192.168.1.x (con x ottetto
meno significativo).
X ha formato binario:
128 64 32 16 8 4 2 1

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Dove 128,64,32,16,8,4,2,1 è il peso di ogni singolo bit all’interno del byte
Partendo da destra facciamo la somma dei pesi dei bit fino a che non raggiungiamo il numero di
host desiderato per eccesso, quindi 1+2+4=7. Sono 3 bit. Quindi prendiamo il numero di bit ed
eleviamo 2 a tale potenza (23 ). Sottraiamo poi 2 al risultato poiché due IP sono riservati alla LAN
e non possono essere assegnati agli Host, risultano quindi disponibili 23 – 2 = 6. Gli indirizzi IP
disponibili da assegnare agli Host sono quindi 6 e sono: 192.168.1.1, 192.168.1.2, 192.168.1.3,
192.168.1.4, 192.168.1.5, 192.168.1.6
Perché si vedano solo questi host all’interno della LAN occorre calcolare la netmask. Per questo
consideriamo la somma dei bit rimasti all’interno dell’ottetto prima considerato:
4+8+16+32+64+128=248, quindi la netmask è: 255.255.255.248.
La LAN che ne risulta è allora quella di figura.

Alla luce di tutto quanto detto, supponiamo che l’utente che lavora sul PC con indirizzo 192.168.1.2
voglia inviare un messaggio scritto con word all’utente che lavora sul PC con indirizzo 192.168.1.3.
Il payload [il testo scritto dall’ utente] viene quindi “impacchettato” all’interno dell’applicazione,
quindi viene posto in un header con mittente l’IP 192.168.1.2 e con destinazione l’IP 192.168.1.3,
viene impacchettato all’interno di un pacchetto TCP (che è il protocollo con cui il payload viene
trasmesso e ricevuto e prevede una vera e propria connessione tra il mittente ed il destinatario) e
attraverso tutti gli strati ISO OSI raggiunge il mezzo fisico, quindi l’HUB e da questo viene
instradato al destinatario. Qui giunto percorre a ritroso gli strati dell’ISO OSI e all’applicazione
giunge solo il payload.

Supponiamo ora che l’utente su 192.168.1.4 invii un file all’indirizzo 62.111.4.101. Come si
può osservare tale indirizzo IP non è di un Host della stessa LAN, cosa succede?
1. se non si aggiunge null’altro a quanto nella figura sopra il pacchetto va in giro nella rete e
quindi viene scartato.
2. se invece si aggiunge alla LAN un altro apparato: un Router allora è probabile che l’istanza
fatta da 192.168.1.4 giunga al destinatario

Il router è un apparato di rete che funzione da porta [Gateway] della rete verso un’altra rete che
può essere un’altra LAN oppure una MAN oppure se all’interno del router c’è un modem e si è
abbonati ad un fornitore di servizi internet (ISP) la rete d’interfaccia è internet. Perché l’istanza
dell’utente 192.168.1.4 possa giungere a destinazione cioè all’IP 62.111.4.101, a tutti i pc della
LAN deve essere assegnato anche lindirizzo del gateway che in questo caso coincide con
quello del router.
Al suo interno il router ha una tabella di indirizzi che dialogano tra loro;.essendo il router tanto
membro della rete LAN 192.168.1.x quanto membro della rete internet grazie all’IP pubblico
ad esso assegnato dal provider(ISP), tanto l’utente 192.168.1.4 quanto gli altri utenti della
stessa sottorete potranno dialogare in internet.

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Per meglio comprendere il percorso del payload si osservi la seguente figura:

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