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• WAN - Wide Area Network o reti geografiche: in passato erano le reti dei grandi gestori
tipicamente pubblici che fornivano servizi e connettività a livello nazionale; oggi, dopo la
deregulation, possono anche appartenere a privati ed offrire connettività a livello mondiale.
La differenza tra questi tre tipi di reti in termini di distanza coperta è rappresentata nella tabella
seguente:
Un esempio di come reti eterogenee possono essere interconnesse è mostrato nella figura
seguente:
Topologia a stella
La stella si realizza collegando ogni macchina al centro stella attraverso un
collegamento punto-punto, utilizzando tipicamente doppino ritorto o fibra ottica, a
seconda della distanza da coprire. Il centro stella può operare in modo attivo[ mediante uno
switch] realizzando una vera funzione di commutazione, oppure in modo passivo[ mediante un
HUB] limitandosi a
ripetere il segnale che riceve su tutte le altre interfacce di comunicazione. La soluzione
a stella passiva assicura di per sé una trasmissione di tipo BROADCAST(1). D'altra parte la
soluzione a stella attiva, permettendo il collegamento commutato fra stazioni, migliora
l'efficienza del sistema.
(1) broadcast: trasmissione di un pacchetto che sarà ricevuto da ogni dispositivo sulla rete
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Il centro della stella è realizzato mediante un dispositivo[apparato di rete] detto concentratore
che può essere tanto un HUB quanto uno switch. L’HUB invia in broadcast il segnale ricevuto su
tutte le altre porte, lo switch pone in comunicazione intelligente solo il mittente ed il destinatario,
evitando le collisioni e riducendo il traffico di rete.
Doppino ritorto
Il doppino viene utilizzato come mezzo trasmissivo in cavi formati da più doppini,
chiamati coppie simmetriche. Il segnale in questo caso è trasmesso in maniera
bilanciata. Le sue caratteristiche principali sono sia il basso costo che la facilità di
posatura; ciò lo rende adatto ai cablaggi strutturati, che hanno avuto enorme diffusione
recentemente perchè migliorano i processi di produzione, con migliore difesa dal
rumore, migliore qualità dell'isolante, codifiche più efficienti.
I doppini ritorti attualmente utilizzati consentono una velocità di trasmissione fino a 1 Gb/se
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Rete LAN tra due PC
La più semplice rete che può essere realizzata è quella costituita da due soli computer.
Per poterli connetterli occorre che entrambi siano equipaggiati con una scheda di rete Ethernet
La connessione fisica si effettua con un cavo a doppino ritorto in configurazione cross ciò a
dire con la configurazione della figura seguente:
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Si osservi che qualora i computer fossero connessi tra essi mediante un apparato di rete HUB o
SWITCH i cavi devono essere realizzati come nella figura seguente:
nell’header e sull’header è posto tanto l’indirizzo del destinatario quanto l’indirizzo del mittente.
Ma quale percorso compie il payload prima di giungere nel cavo?
Il payload generato da una qualunque applicazione viene incapsulato in un pacchetto
attraverso diversi strati di quello che è lo standard definito dal modello ISO OSI
giunge al mezzo fisico ed arriva al PC B in cui percorrendo in senso inverso gli strati del
modello giunge all’applicazione che legge il payload inviato dal computer A
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Abbiamo quindi compreso che l’informazione viaggia all’interno di un ‘pacchetto’ e che
l’header [la busta della lettera] contiene ‘l’indirizzo’ . Chi sono costoro?
Indirizzi TCP/IP
Gli indirizzi TCP/IP sono composti da 4 campi del tipo x.y.z.w; x,y,z,w sono numeri binari ad 8 bit
ognuno e prendono il nome di ottetti. Un indirizzo IP consiste quindi di 32 bit, ha forma
240.0.64.18 e si intende che 240 è il primo ottetto, 0 il secondo, 64 il terzo e 18 il quarto ottetto.
Ciascun ottetto può avere un valore minimo pari a zero [ cioè il byte 00000000 ] e un valore
massimo pari a 255 [ il byte 11111111 ].
Per trarre il massimo vantaggio da tutti i possibili IP ottenibili, si sono divisi gli stessi in IP pubblici
ed IP privati.
Gli IP pubblici sono quelli assegnati, a pagamento da un ente internazionale, agli
elaboratori elettronici che comunicano in rete pubblica [ ad esempio internet ].
Gli indirizzi privati vengono assegnati ad Host che non si vedono in rete pubblica. Gli indirizzi
privati possono essere usati in modo autonomo in ambiente domestico, uffici ed aziende.
A seconda delle dimensioni della LAN o MAN che si vuole implementare, gli indirizzi privati
si dividono in tre classi:
La netmask [ maschera di sottorete ] deve essere considerata come una vetrata colorata: più
scuro è il colore sul vetro, meno luce vi passa attraverso.
Occorre immaginare lo 0 come una finestra completamente trasparente, senza colore. Tale
finestra lascia passare tutta la luce. Il 255 è una vetrata scura che non si lascia oltrepassare
da alcuna luce.. Tra 0 e 255 vi è una vasta gamma di sfumature attraverso cui può passare più
o meno luce.
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Dove 128,64,32,16,8,4,2,1 è il peso di ogni singolo bit all’interno del byte
Partendo da destra facciamo la somma dei pesi dei bit fino a che non raggiungiamo il numero di
host desiderato per eccesso, quindi 1+2+4=7. Sono 3 bit. Quindi prendiamo il numero di bit ed
eleviamo 2 a tale potenza (23 ). Sottraiamo poi 2 al risultato poiché due IP sono riservati alla LAN
e non possono essere assegnati agli Host, risultano quindi disponibili 23 – 2 = 6. Gli indirizzi IP
disponibili da assegnare agli Host sono quindi 6 e sono: 192.168.1.1, 192.168.1.2, 192.168.1.3,
192.168.1.4, 192.168.1.5, 192.168.1.6
Perché si vedano solo questi host all’interno della LAN occorre calcolare la netmask. Per questo
consideriamo la somma dei bit rimasti all’interno dell’ottetto prima considerato:
4+8+16+32+64+128=248, quindi la netmask è: 255.255.255.248.
La LAN che ne risulta è allora quella di figura.
Alla luce di tutto quanto detto, supponiamo che l’utente che lavora sul PC con indirizzo 192.168.1.2
voglia inviare un messaggio scritto con word all’utente che lavora sul PC con indirizzo 192.168.1.3.
Il payload [il testo scritto dall’ utente] viene quindi “impacchettato” all’interno dell’applicazione,
quindi viene posto in un header con mittente l’IP 192.168.1.2 e con destinazione l’IP 192.168.1.3,
viene impacchettato all’interno di un pacchetto TCP (che è il protocollo con cui il payload viene
trasmesso e ricevuto e prevede una vera e propria connessione tra il mittente ed il destinatario) e
attraverso tutti gli strati ISO OSI raggiunge il mezzo fisico, quindi l’HUB e da questo viene
instradato al destinatario. Qui giunto percorre a ritroso gli strati dell’ISO OSI e all’applicazione
giunge solo il payload.
Supponiamo ora che l’utente su 192.168.1.4 invii un file all’indirizzo 62.111.4.101. Come si
può osservare tale indirizzo IP non è di un Host della stessa LAN, cosa succede?
1. se non si aggiunge null’altro a quanto nella figura sopra il pacchetto va in giro nella rete e
quindi viene scartato.
2. se invece si aggiunge alla LAN un altro apparato: un Router allora è probabile che l’istanza
fatta da 192.168.1.4 giunga al destinatario
Il router è un apparato di rete che funzione da porta [Gateway] della rete verso un’altra rete che
può essere un’altra LAN oppure una MAN oppure se all’interno del router c’è un modem e si è
abbonati ad un fornitore di servizi internet (ISP) la rete d’interfaccia è internet. Perché l’istanza
dell’utente 192.168.1.4 possa giungere a destinazione cioè all’IP 62.111.4.101, a tutti i pc della
LAN deve essere assegnato anche lindirizzo del gateway che in questo caso coincide con
quello del router.
Al suo interno il router ha una tabella di indirizzi che dialogano tra loro;.essendo il router tanto
membro della rete LAN 192.168.1.x quanto membro della rete internet grazie all’IP pubblico
ad esso assegnato dal provider(ISP), tanto l’utente 192.168.1.4 quanto gli altri utenti della
stessa sottorete potranno dialogare in internet.
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Per meglio comprendere il percorso del payload si osservi la seguente figura: