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Libertarianismo
insieme di filosofie politiche che considerano la libertà come
il più alto valore e fine politico

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Il libertarianismo, o libertarismo, è un insieme di


filosofie politiche tra loro correlate che considerano
la libertà come il più alto fine politico.[1] Ciò
generalmente include la libertà individuale[2], la
libertà politica e la libertà di associazione. Le parole
"libertarianism" e "libertarism" furono usate dalla
seconda metà del XX secolo da filosofi e politici
anglosassoni che provenivano da differenti
formazioni culturali ed ideologiche (talvolta anche
contrapposte), ossia quelle del liberalismo,
socialismo, comunismo[3][4][5][6] e dell'anarchismo.

I libertari condividono uno scetticismo nei confronti


dell'autorità e del potere statale, ma divergono sulla
portata della loro opposizione ai sistemi economici e
politici esistenti:

Le ideologie della sinistra libertaria[7][8][9][10][11]


includono scuole di pensiero generalmente
anarchiche/socialiste libertarie, come l'anarchismo
collettivista, l'anarco-comunismo, l'anarchismo
individualista, il mutualismo e l'insieme alle scuole
di pensiero della New Left incentrate:
sull'egualitarismo economico e sul
geolibertarismo, sulla politica verde e alla scuola
di Steiner-Vallentyne[7][10][12][13][14];

A metà del 20º secolo, le ideologie della destra


libertaria[8][11][15][16], come l'anarcocapitalismo,
l'agorismo, il fusionismo, il paleolibertarianismo e
il minarchismo hanno cooptato[17][18] il termine
libertario per sostenere il capitalismo, il laissez-
faire e i diritti di proprietà privata. I libertariani si
definiscono di solito come: "liberali coerenti,
rigorosi e nemici della coercizione", propugnando
in modo radicale le tesi tipiche del liberalismo.[19]

In lingua inglese, i termini "libertarism" e


"libertarianism" vengono spesso utilizzati come
sinonimi nell'uso politico; ma "libertarism" indica
quasi sempre il movimento di sinistra collettivista-
egualitarista o "left libertarianism", mentre
"libertarianism" può indicare sia alcune componenti
del movimento anarchico che partiti o organizzazioni
di stampo liberale. In senso più ristretto, quando un
orientamento politico viene analiticamente
scomposto nelle componenti "libertà economiche e
libertà individuali", "libertarism" si limita al
contraltare di "authoritarianism". Nella maggior parte
delle altre lingue ad esempio neolatine si distingue
tra libertarismo, un concetto ampio sinonimo di
anarchia, che in quanto tale si identifica con
l'anarchismo e il socialismo libertario, il
libertarianismo invece che trae le sue origini dal
liberalismo classico, le cui correnti principali sono
l'anarcocapitalismo, l'agorismo, il libertarianismo di
destra e il miniarchismo.

Storia del termine e


disambigua …

Origine storica e partiti


contemporanei …

Gli anarchici di tradizione socialista usano il termine


libertario per descrivere se stessi e le loro idee sin
dal 1857. "Le Libertaire, Journal du Mouvement
sociale", fu ad esempio pubblicato a New York dal
1858 al 1861 dal rivoluzionario anarcocomunista
Joseph Déjacque[20]. Nella seconda metà del 1900,
negli Stati Uniti d'America, fece ingresso l'accezione
liberal-libertaria, in genere indicata come
libertarianism, ma, a volte libertarism. Il termine
libertarianism, specificamente, nel 1970 rientrerà in
Europa per le traduzioni dell'economista francese
Henri Lepage, con l'intenzione d'evitare evidenti
fraintendimenti.

Le parole libertarismo e libertario furono quindi


usate dalla seconda metà del XX secolo da filosofi e
politici anglosassoni che provenivano da differenti
contrapposte formazioni culturali, e quindi,
principalmente in lingua inglese, tali termini
attualmente indicano movimenti culturali e politici
che pur definendosi in traduzione italiana libertari
sono assolutamente in antitesi tra loro. Filosofi e
politici definiti libertari sono quindi in diverse
tradizioni culturali ossia quelle del liberalismo,
socialismo, comunismo e anarchismo: quest'ultimo
movimento politico-sociale ha poi adottato il termine
libertarismo appunto per autodefinirsi[21].

Negli anni settanta del XX secolo nasce negli Usa un


partito politico che raccoglie una lunga storia di
antistatalismo di taglio liberale e che si autodefinisce
libertarian, il Libertarian Party, quindi utilizzando il
termine in senso proprio, senza rispettare né i crismi
anarchici della tradizione socialista, né, dunque,
quelli libertari intesi nel senso europeo del termine.

Il Partito Libertariano degli Stati Uniti d'America, (LP)


dall'11 dicembre 1971, data della sua fondazione, è
costantemente cresciuto, venendo a ricadere tra i
terzi partiti ovvero tra i partiti minori che, distaccati
dai primi due, sono comunque presenti. Alle
presidenziali 2016 ha raccolto il 3,28% delle
preferenze.

Si caratterizza per il forte antistatalismo, la volontà


di escludere qualunque intervento statale in campo
di Welfare State in particolare nel campo della salute
pubblica (abolizione di ogni forma di assistenza
sanitaria universale garantita), e l'abolizione di ogni
forma di tassazione generalista (corrispondente
all'IVA italiana).

Da alcuni decenni, questo termine è usato


soprattutto per definire, in senso più ampio, quelle
teorie che danno preminenza alla scelta individuale
davanti alle pretese di qualunque potere politico.

Il movimento mostra sensibilità verso la protezione


della proprietà e della libertà di mercato ed è uso
comune definire "libertarianism" (e spesso anche
"propertarianism", per distinguerlo maggiormente
dal libertarismo di matrice anarchica tradizionale e
socialista) la corrente anarco-capitalista, cioè la
versione più estrema del pensiero liberale, la quale
ha trovato la propria espressione più significativa in
Murray N. Rothbard.

Tale "libertarianism" affonda le sue radici nella


tradizione dell'individualismo americano
professando l'idea di un mercato completamente
sottratto ad ogni tutela statale, che lasci l'individuo
padrone di sé in ogni aspetto della vita
dell'individuo, inclusi i servizi di protezione, la
giustizia e il diritto. La maggioranza dei suoi teorici
sono fautori del giusnaturalismo lockiano, ma esiste
anche una variante utilitarista (David Friedman). In
Europa i massimi esponenti di tale teoria politica
sono Hans-Hermann Hoppe e Anthony de Jasay. Tra
i partiti europei che rappresentano quest'ideologia
abbiamo il Partido Libertario (P-LIB) spagnolo, il
Partei der Vernunft (Partito della Ragione) tedesco, il
Libertarische Partij olandese e il Parti libéral
démocrate francese (che hanno formato nel 2013 il
Partito Europeo per le Libertà Individuali), il Parti
Libertarien in Belgio, il Dansk Libertarisk Parti
danese, il Liberaalit finlandese, il Liberala Partiet
svedese, i Liberisti ticinesi in Svizzera, il Libertarian
Party UK inglese, KORWiN in Polonia, che ha
ottenuto 5 seggi al Parlamento nazionale alle
elezioni del 2019, Svobodní in Repubblica Ceca e i
Liberalistene in Norvegia. In Italia, tra i principali
movimenti ed associazioni riconducibili a quest'area
abbiamo il Movimento Libertario, Liberisti Italiani,
l'Istituto Liberale, l'Istituto Bruno Leoni, Rete Liberale
e la Fondazione Luigi Einaudi.

Descrizione

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Note

Bibliografia

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