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Indice

Prodotti
da processi rie.it
biotecnologici i ta
a n
i eS
l og
o
Biomasse

c n microbiche
T e
Bio

1
Indice

Indice
Biomasse microbiche:
introduzione

. it
rie
Fonti alternative di proteine: SCP

i ta(single cell proteins)

S an Starter per industrie alimentari:


g i e lievito per panificazione
In copertina
ol o
Spirulinae
n
incpolvere
Colture insetticide: Bacillus

i o T thuringiensis

B
By Music4thekids (Own work) [CC BY-SA 3.0
(http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0
Colture di Rhizobium

)], via Wikimedia Commons -


https://commons.wikimedia.org/wiki/File%3ASp
Photo credits
irulina.jpg

2
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. it
ta rie
ni
S a
Introduzione g i e
o l o
c n
T e
Bio

3
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Introduzione: biomasse microbiche


I microrganismi vengono ormai sfruttati ampiamente. it nei
ri ein campo
t
processi biotecnologici su larga scala, cioè
i a
a
industriale. I prodotti che si ottengonon possono essere
suddivisi in tre grandi gruppi: gie
S
o lo
c n
➢ biomasse microbiche
T e
i o
➢ derivati del metabolismo
B primario
➢ derivati del metabolismo secondario
Questa presentazione è dedicata alle biomasse microbiche.
4
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Introduzione: biomasse microbiche


Il termine indica colture di microrganismi che . it diventano essi
ri e
stessi prodotto per ottenere: ta
ni
S a
❖ fonti alternative di proteinegeievitamine nell’alimentazione
o lo
umana
c n
T e enologiche e di bevande alcoliche,
❖ starter per le industrie
Bio da forno, di derivati del latte …
di pane e prodotti
❖ colture selezionate per il disinquinamento ambientale
❖ colture insetticide
5
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Introduzione: biomasse microbiche


Fin dalla Seconda Guerra Mondiale si è studiata . it la possibilità
ri ecome sostitutivi del
di mettere in coltura microrganismi edibili
i ta
a n
cibo normale vista la penuria negli approvvigionamenti.
i eS saziare quella parte di
l og
A guerra finita lo scopo era cambiato:
umanità con poche risorse.n o
e c
T
Bio frenati da diverse difficoltà: costi,
Ma gli studi sono stati
problemi tossicologici, tecnologie ancora non ben conosciute
o da scoprire.
6
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. it
SCP nita rie
S a
Single cell g ieproteins
o lo
c n
T e
Bio

7
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SCP
Se i microrganismi in questione sono edibili.eit alto-produttori
ri e
ta
di proteine diventano estremamente interessanti
i
per la prima
categoria. a n
i eS
og
In questo caso si parla di
nol
e c
BioT - Single Cell Proteins
SCP
Cioè proteine da organismi a cellula unica. Quali sono i
microrganismi più sfruttati? ecco qualche esempio.
8
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SCP: spirulina
.it
Batteri: Spirulina (gen. Arthrospira - Cianobatterio)
i e
ta r
ni
Sa
g i e 2

ol o
c n
Te
1
B i o
Da sinistra a destra:
● pasticche di spirulina
● microspire di spirulina prima e 3
dopo elettrodeposizione di rame
● struttura della spirulina

9
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SCP: alghe
. it
Alghe: Chlorella
ta rie
i
Siamo nel regno delle piante. San
g i e
o l o
Non ha la stessa diffusione
c n
T
della spirulina perché eha
Bio
ancora costi di produzione alti
e qualche difficoltà nella 4
coltura Chlorella vista al microscopio
10
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SCP: funghi
. it
Funghi (lieviti):
ta rie
i
S an
Saccharomyces cerevisiae
g i e
o l o
n
In questo caso ci interessa
c
come integratore Te
Bioproteica
5
alimentare e fonte Qui sopra Saccharomyces
cerevisiae visto al
microscopio. 6
Di lato trasformato in
integratore alimentare

11
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SCP: funghi
Funghi : Fusarium venenatum . it
ta rie
Fungo filamentoso coltivato per ni
le sue proteine (micoproteine) ieS a
usate come cibo alternativo lalla o g
n o
e
carne. Il marchio più famosoc
i o T
B
commercializzato in Europa e
negli USA è il Quorn 7

12
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SCP: funghi
Funghi : Fusarium venenatum . it
rie
ta
ni
Il processo di produzione è una fermentazione analoga a
Sa
quella dello yogurt e di molti altriieprodotti.
Il fungo viene fatto crescere lin ogvasche piene di sciroppo di
n o
glucosio. Siccome il fungo e c respira aerobicamente, si attua un
i o T
B
arricchimento di ossigeno.
Per aumentare la sua produzione si aggiungono anche azoto
sotto forma di ammonio e vitamine.
13
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SCP: funghi
Funghi : Fusarium venenatum . it
rie taraddoppia la sua
In queste condizioni controllate il fungo n i
S a
massa ogni 5 ore.
g i e
o
A crescita avvenuta un foro sul o
l fondo della vasca allontana il
prodotto che viene poi e cn
depurato e trattato in modo da
i o T pallido con un vago sapore di funghi.
B
ottenere un solido giallo
In alcuni casi si sono registrate però delle allergie. Pertanto i
soggetti che hanno avuto precedenti esperienze allergiche
con funghi devono essere cauti.
14
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SCP: funghi
. it
rie
Funghi : Fusarium venenatum
i ta
Il solido giallo è poi unito
S an
all’albume d’uovo che g i e
o l o
funziona come legante,
c n
T e
aromatizzato e trattato in
modo da dare o
Bil’impressione di
un piatto di carne 8

15
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SCP
Non tutti i microrganismi hanno la stessa resa . it produttiva in
ri eanche avere
t
relazione alle proteine ottenute e possono
i a
velocità di crescita diverse. anS
g i e
o
In alcuni casi si possono avere o
l delle complicazioni.
c n acidi nucleici con pericoli
Per esempio la presenza
T e di
Bio
metabolici nella alimentazione umana e animale. Oppure la
produzione di sostanze tossiche.
La tabella successiva mette in evidenza vantaggi e svantaggi.
16
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SCP
Microrganismo Proteine Crescita pH
. it
Acidi Altro

rie
% nucleici

i ta
an
Difficoltà di
Alghe basso estrazione

i e S dall’ambiente

og
ol
Eventuale
Batteri 80 Elevata 5-7 si produzione di

n
sostanze tossiche

60e
c
Lieviti
i o T Limitata 3,5 - 5 si Prodotti

B
recuperabili più
ma in minore facilmente
quantità rispetto
rispetto ai batteri
ai batteri più piccoli

Bassa velocità Presenza di


Muffe 50 <5 chitina nella
di riproduzione
ma veloce parete, non
digeribile
accrescimento 17
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SCP
È importante lavorare in condizioni di pH tali.ida t evitare il più
ri e
possibile eventuali contaminazioni.
i ta
a n più vantaggiosi
In questo senso i lieviti e le muffe sono
eS
perché consentono di avere pHgiacidi.
o lo
I terreni utilizzati sono e n
c lo più scarti agricoli e zootecnici:
per
o
metano, metanolo, isiero T di latte, residui della lavorazione del
B
legno o di prodotti amidacei delle patate, melassi di
barbabietola e canna da zucchero ...
18
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. it
rie
Starter nita
S a
ie
Lievito per panificazione
g
o lo
c n
T e
Bio

19
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Starter
. it
ri e
Altra importante produzione di biomasse
i ta microbiche sono
a n o starter da usare
quelle che contengono colture purificate
i eS
nelle industrie alimentari.
l og
n o
Parliamo per esempio del e c
io T
BLievito per panificazione

20
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Starter
. it
Lievito per panificazione.
ri e
i ta
Il protagonista è sempre
a n
Saccharomyces cerevisiae che èeun
i S
aerobio facoltativo. Quindi può l og
o
n di
e
effettuare un ciclo completo c
i
respirazione cellulare o Tfino ai prodotti
B
finali (H2O e CO2) oppure fermentare
9
il substrato con produzione di CO2 e Saccharomyces cerevisiae
etanolo (CH3CH2OH) al microscopio
21
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Starter
Lievito per panificazione . it
ta rie
Per la produzione della ni
biomassa si preferisce avviare ieS a
la respirazione cellulare e c’èlog
n o
un motivo preciso perché e c l’alta
i o T
B
resa energetica è direttamente
correlata alla attività 10

riproduttiva. Saccharomyces cerevisiae in panetto,


pronto per la commercializzazione
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Starter
. it
Saccharomyces cerevisiae
ta rie
i
Invece, il lievito messo in San
g i e
commercio dopo tale processo
o l o
darà poi il meglio di sé nellec n
T e
i
fermentazioni una volta
B o
miscelato con acqua e farina.
11
Lievitazione di un impasto di farina e
acqua con Saccharomyces cerevisiae
23
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Starter
Saccharomyces cerevisiae . it
rieta ormai
Le fasi produttive seguono una procedura ni
a
S già detto.
standardizzata che ripercorre quanto
g i e
In più bisogna sottolineare altri
o o
l due aspetti.
c n
Primo. I primi stadi sono e portati avanti in condizioni di
Tscopo di non deprimere l’attività
B
semi-anaerobiosi allo i o
fermentativa per repressione degli enzimi responsabili.
Bisogna salvaguardare le potenzialità per cui viene fatto
crescere il lievito, cioè il suo uso futuro.
24
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Starter
Saccharomyces cerevisiae . it
rie
ta Crabtree. Se si
Secondo. Bisogna stare attenti all’effettoni
a
Sdi glucosio si può
supera la concentrazione di 50 g/L i e
incorrere nel blocco del ciclolodig Krebs. È il substrato stesso
n o
ad intervenire reprimendo e c per lo più la sintesi degli enzimi
i o T
coinvolti.
B
In questo caso anche se si aumenta la concentrazione di
ossigeno non si risolve la situazione. Prevale sempre la
fermentazione.
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Starter
Saccharomyces cerevisiae . it
trie
a saccarosio e
ni
Il terreno di coltura è il melasso che fornisce
a
biotina.
g ieS
ol o
L’azoto è fornito da sali dinammonio e urea. I nitriti e i nitrati
e c
BioTlievito.
non sono utilizzati dal
Temperatura: circa 30°C
pH: 4 - 4,5
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Biomasse microbiche: starter


Saccharomyces cerevisiae . it
ta rie
i
an
Schema produttivo:
coltura di laboratorio in agar maltoieS
1.
og
l liquido (5 mL)
2. o
passaggio della coltura in terreno
n(volume da 100 L)
3. passaggio in fermentatore c
ein anaerobiosi, gli ultimi in aerobiosi) in
4. i o T
stadi successivi (i primi
B
rapporto 1:5 o 1:10
5. sosta di 2 ore (maturazione cellulare)
6. separazione per centrifugazione, lavaggio delle cellule, crema, lievito
compresso, confezionamento
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Starter
Saccharomyces cerevisiae . it
ta rie
i
an
In commercio troviamo:
i eS

o
panetti di lievito compresso,g da conservare in frigorifero a
ol gg
circan30
4°C; shelf-life
e c
lievito essiccatooeTconfezionato sottovuoto, da conservare

B i
a temperatura ambiente; shelf-life circa 1 anno
● lievito liofilizzato da usare come integratore alimentare

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Starter
Saccharomyces cerevisiae . it
rie
ta viene considerato
n
Il lievito di birra sotto forma di compressei
a
S un buon apporto del
un integratore alimentare. Fornisce
g i e
complesso delle vitamine B.lSpesso
o o questo gruppo è carente
c n come quelle iperproteiche.
e
in chi pratica diete sbilanciate
T
Bio
Inoltre vengono assorbite meno quando si assumono
sulfamidici, sonniferi o pillola anticoncezionale; quando si
eccede in caffè, alcol o fumo; oppure quando si è stressati.
29
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Starter
Saccharomyces cerevisiae
. it
ta rie
Le vitamine del gruppo B, che agiscono
ni
in sinergia tra di loro, sono coinvolte nelS a
metabolismo, in particolare nella g i e
o lo
trasformazione dei nutrienti in
c n energia.
e
Sono fondamentali per ilTcorretto
Bio nervoso,
funzionamento del sistema
dell’apparato gastrointestinale, della
6
cute e dei capelli, della bocca, del
fegato e degli occhi ...
30
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Starter
Saccharomyces cerevisiae . it
t rie
a gruppo B sono
Nel lievito di birra oltre che le vitamineni del
S a
g e
presenti anche minerali come il iselenio, il cromo, il fosforo, il
l
o
potassio, il magnesio e aminoacidio essenziali.
c n
T e
i o
Alla luce di queste considerazioni
B convalescenti.
viene consigliato agli
sportivi e alle persone

31
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. it
rie ta
Insetticidi ni
S a
Bacillus thuringiensis
g i e
o l o
c n
T e
Bio

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Insetticidi
Colture insetticide da . it
Bacillus thuringiensis
ta rie
i
B. thuringiensis è un batterio ieS an
l og
sporigeno che vive nel terreno.
n o
e c
Produce endotossine, innocue
T
per l’uomo ma letaliioper certi
B
insetti (larve di zanzare e bruchi
13
di lepidotteri)
Bacillus thuringiensis al microscopio

33
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Insetticidi
Colture insetticide da . it
Bacillus thuringiensis
ta rie
i
San
Le tossine, contenute nei
g i e
o l
cristalli visibili di lato, si liberanoo
c n
per dissoluzione una volta
T e
Bo
ingeriti dagli insettiiquando
raggiungono l’intestino. 14

L’effetto è una forma di paralisi.


34
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Insetticidi
. it
Colture insetticide da
ri e
i ta
Bacillus thuringiensis
a n
Se ne deduce che questo batterio
i eSpuò essere
l
utilizzato in agricoltura biologicaog contro
n o
molti parassiti.
e c
i o T
Diventa, se opportunamente moltiplicato, un
B naturale. Nella foto: foglie
ottimo insetticida
di piante di arachidi sotto attacco di insetti
(sopra) e dopo trattamento con Bt (sotto)
15
35
Indice

Insetticidi
Colture insetticide da Bacillus thuringiensis .it
ri e
nta
i
Tutto ciò ha un grande beneficio ambientale considerato
S a
quanto sono dannosi i pesticidi idi
g e sintesi per l’ambiente
o l o
(lunga persistenza nell’ambiente, ingresso nella catena
c n nel corpo umano).
e
alimentare e successivamente
T
i o
B B. thuringiensis avviene su corn-steep
La coltivazione del
liquor, prodotto della macerazione del mais.

36
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. it
Colture dinita rie
S a
Rhizobium g ie
o lo
c n
Te
Bio

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Biomasse microbiche: Rhizobium


Colture di Rhizobium . it
ta rie
Il genere Rhizobium comprende ni
diversi batteri che entrano nel ieS a
l og
o
ciclo dell’azoto; fissano l’azoto
atmosferico e quindi loecn
T
trasformano da unaioforma
B
gassosa ad una facilmente 16
assimilabile dalle piante, come Noduli sulle radici di soia
l’ammoniaca.
38
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Rhizobium
Colture di Rhizobium . it
La reazione è la seguente rie
ta
- an
i
N2 8H+
i
8e eS 16ATP
og
n ol
e cNitrogenasi
i o T
B
2NH3 3H2 16ADP 16Pi

39
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Rhizobium
Colture di Rhizobium
. it
ta rie
Perché avvenga la reazione di
ni
fissazione dell’azoto però è S a
g i e
o
necessario che i batteri colonizzino
un ospite. In genere una nol
leguminosa, pianta a T ec
Bio
rapida
crescita.
La colonizzazione avviene a livello
delle radici. Si formano così i 17

classici noduli, visibili nella foto.


40
Indice

Rhizobium
Colture di Rhizobium
. it
ri e
Si forma una vera simbiosi a tutti gli
i ta
effetti in cui entrambi gli organismi an
i eS
traggono vantaggi.
l og
n o
Il batterio ottiene dalla pianta
carboidrati e proteine eec
i o T la pianta
B
l’azoto assimilabile.
Nella foto batteri del genere Rhizobium
stanno per entrare in una cellula di 18
pelo radicale di carota.
41
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Rhizobium
Colture di Rhizobium . it
rie
ta
ni
In genere questo tipo di batteri vive normalmente nel suolo
Sa
nutrendosi di organismi in via diiedecomposizione e in queste
l og
o
condizioni non è in grado di fissare l’azoto.
n cellule delle radici delle piante
e c
Per farlo deve entrare nelle
T
Bio (colonizzazione).
attraverso i peli radicali
Si insedia nei noduli radicali e lì subisce una completa
trasformazione in batteroide.
42
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Rhizobium
Colture di Rhizobium . it
riea
Infatti all’interno delle cellule vegetaliniitRhizobium si
S a
g e
ingrandiscono di circa 30 volte, iassumono una forma ad Y o a
o l
clava, si contornano di una membranao plasmatica di origine
c n
vegetale. e
T
B i o
Ha così inizio il rapporto simbiontico ma in questo stadio i
batteri non si possono riprodurre.

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Rhizobium
. it
Colture di Rhizobium rie
ta
i
Sembra che il 40% dei carboidrati S an dalla cellula
prodotti
g i e
l
vegetale attraverso la fotosintesi o venga deviato verso i
oil 75% per scindere il triplo
c
batteroidi che ne utilizzano n
e
T di azoto gassoso.
i
legame della molecola
B o

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Rhizobium
. it
rie
Colture di Rhizobium
a
i t
a n
Qui entra in gioco l’enzima citato nella reazione di azotofissazione: la
nitrogenasi.
i eS
È la nitrogenasi a catalizzare lao
l g
formazione di un composto a base
n o dalle piante ma questo enzima è
ec
di azoto facilmente assimilabile
anche molto sensibile T
Bioda una interessante proteina, la leg-emoglobina
all’ossigeno che con facilità lo neutralizza.
Tutto però è regolato
che si lega all’ossigeno libero, lasciando così campo libero alla
nitrogenasi.

45
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Rhizobium
Colture di Rhizobium . it
a
La leg-emoglobina è una proteina simbionte initquanto
rie
a n il gruppo eme è
S
gie
sintetizzato dal batteroide mentre la parte globinica è prodotta dalla

lo
cellula vegetale.
o
n e non è detto che in tutti i noduli
e
L’intero processo è molto delicato c
il T
radicali si attui alla fineio processo di azotofissazione che tra l’altro è
molto importante perB la fertilizzazione naturale del suolo.
Nel suolo esistono anche batteri liberi (Azotobacter e Clostridium) che
portano avanti la stessa reazione.
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Rhizobium
Colture di Rhizobium . it
rie
ta avviene prima in
ni
La coltura dei batteri del genere Rhizobium
a
Sdei batteri stessi e poi in
i
aerobiosi per stimolare la crescita
g e
anaerobiosi per far sviluppare
oo
l la nitrogenasi.
c n
T e si aggiunge torba sterile.
i
Si utilizza un brodo a
B o cui
Quindi all’insieme si uniscono i semi delle leguminose perché
avvenga il processo di colonizzazione descritto
precedentemente.
47
Indice

Rhizobium
Colture di Rhizobium . it
ta rie
Esistono diverse specie di ni
Rhizobium specifiche per le ieS a
l og
varie leguminose.
n o
c
Per esempio il R. oTe
B i
leguminosarum (nella foto su
piastra) è specifico per piselli,
19
trifoglio, veccia
48
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Photo credits (slide 4 - 30)


. it
rie
1 By Original uploader was Perdita at the English Wikipedia - Originally from the English Wikipedia; description page is/was

a
here., Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1408655

i t
2 By Kaori Kamata et al - http://www.nature.com/articles/srep04919, CC BY 3.0,

-n
3 By Joan Simon, cropped by Perdita (English Wikipedia User)a
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=43996812

i eS English Wikipedia, CC BY-SA 3.0,

g
https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1453154
4 Par VladiDamian —
l o
Travail personnel, GFDL, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15822764

o
n
5 Von Bob Blaylock - Eigenes Werk, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=11456513
6 Von LordToran -
e c
Eigenes Werk, CC0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=17502055
7 By Source (WP:NFCC#4),
io T
Fair use, https://en.wikipedia.org/w/index.php?curid=42498472

B
8 By Jan Ainali - Own work, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=6546919
9 By A doubt (Own work) [CC BY-SA 3.0 http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0 ], via Wikimedia Commons
10 Di Hellahulla - Opera propria, GFDL, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3141947
11 By Olivier Colas (http://olouf.fr) (Own work) [CC BY-SA 4.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], via Wikimedia Commons
12 Immagine di proprietà dello Studio Associato R&D
13 By Dr. Sahay - Own work, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=29339272
49
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Photo credits (slide 31 -45)


. it
rie
14 Di Jim Buckman is credited and the original uploader is P.R.Johnston. - w:en:Image:Bacillus thuringiensis.JPG,
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i ta
15 By Herb Pilcher, USDA ARS - This image was released by the Agricultural Research Service, the research agency of the United States

an
Department of Agriculture, with the ID K8664-1 (next).This tag does not indicate the copyright status of the attached work. A normal copyright tag is

S
still required. See Commons:Licensing for more information.English | français | македонски | +/−This image was released by the Agricultural

i e
Research Service, the research agency of the United States Department of Agriculture, with the ID K8664-2 (next).This tag does not indicate the

g
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ol o
македонски | +/−, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2147250

n
16 Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=52367

e c
17 Door Rasbak op de Nederlandstalige Wikipedia, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3194333

o T
18 De A. G. Matthysse, K. V. Holmes, R. H. G. Gurlitz - The White House, Dominio público,
i
B
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19 De Sgarrido94 - Trabajo propio, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=22766757

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