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RIVOLTO A LIBRAI, LETTORI, DAL REGNO DI WOM LE CRONACHE DELL’ISOLA NON GETTARE IN NATURA
BIBLIOTECARI E GIORNALISTI PARADISO, BENARES E DINTORNI LA REGIA POLIZIA VI SORVEGLIA
RUBRICA
SVELATA L’IDENTITÀ DEL ESCLUSIVO!
INTERVISTA I GIGANTI ETRUSCHI
LAVAGGIO DEL
Il temutissimo Un-Orecchio MISTERIOSO SCRITTORE DEL METROPOLITAN MU-
CERVELLO SEUM SONO DEI FALSI
si confessa Rohan O’Grady in realtà è
Lo zio Sylvester Murchi- La comunità scientifica
ingannata per ben oltre ventont’anni,
June Skinner O’Grady
vedi PUMA p. 3
son-Gaunt ci parla dei piani ora reclama la verità
per il controllo della mente
METEO Col buonvolere di Hohoq, il dio alato del fulmine e della tempesta, e LE RICETTE LIBRI CALDAMENTE
l’aiuto di Sisiutl, il dio serpente dalla doppia testa, si prevedono forti DELLA CAPRAIA RACCOMANDATI
piogge torrenziali, con gocce grandi la metà di una tazza da tè, venti Ostriche al forno Per un’estate di vigorosi bollori,
freddi e fitte nebbie. Le preferite di Barnaby e Christie p.2 le letture dello zio Sylvester p.3
PAGINA DUE NOVITÀ IN LIBRERIA DA GIOVEDÌ 17 GIUGNO 2021
S
ul film l’autrice confesserà: «Avevo ambientato il libro su una delle isole del
Golfo e c’era un puma nella storia. Loro [i produttori] hanno trasferito il
tutto su un’isola tropicale al largo del Messico o del Texas. Il puma è diven-
tato uno squalo. A volte penso che tutto quello che hanno davvero comprato da
me sia stato solo il titolo».
A partire dagli anni ’80, probabilmente scoraggiata dall’isolamento subito dalla
comunità letteraria, O’Grady smise definitivamente di scrivere. E così, tanto lei
quanto le sue opere caddero velocemente nell’oblio.
«June, che ha scritto sotto pseudonimo, non ha mai ricevuto la riconoscenza che
meritava. Lei stessa non si è mai vista come uno dei pionieri del romanzo canade-
se o come una letterata, ma è stata sicuramente entrambe le cose. Ha cominciato
ad essere pubblicata quando i romanzi canadesi erano ai loro inizi e i suoi editori,
d’altro canto, non erano di Toronto, ma di Londra e New York. Dal 1961 al 1981,
ha scritto sola, vivendo la sua vita calma di sposa e di madre a Vancouver», affer-
ma Keith Maillard, genero della scrittrice.
Dopo poco più di quarant’anni dalla prima pubblicazione, e grazie ad un articolo
apparso nella rivista The Believer e successivamente ad un secondo articolo del
vignettista e scrittore Martin Rowson sul quotidiano londinese The Guardian, si
rinnovò l’interesse per questa scrittrice semi dimenticata e per il suo romanzo
Uccidiamo lo zio, da qui in poi etichettato come un tesoro perduto della lettera-
tura cross-over.
Così nel 2010, Uccidiamo lo zio venne ristampato da Bloomsbury sotto una nuova groppa all’enorme puma Un-Orecchio dall’aspetto contrariato e addobbato da
veste e con un caloroso encomio di Donna Tartt, che ne evidenziava la sorpren- una corona di fresche margheritine.
dente portata innovatrice.
Lo stile di O’Grady si contraddistingue per un humour stridente e un gotico
giocoso unici nel loro genere, e soprattutto per una tendenza a respingere le con- UNA LUGUBRE, SPETTRALE
venzioni sia del cosidetto romanzo adolescenziale, sia dei classici thriller a sfon- E GIOIOSA COLLABORAZIONE
do sanguinario. Sebbene infatti i suoi libri abbiano spesso come protagonisti dei
E
bambini, questi sono sempre sottoposti all’intensità emotiva e alla violenza fisica dward Gorey, l’indiscusso
tipiche del mondo adulto. Parlando di Uccidiamo lo zio Zach Vasquez ha osservato padre del macabro oltre a
che «il fascino oscuro e macabro del romanzo è compensato da uno sguardo ta- firmare la copertina della prima
gliente e non sentimentale sulla psicologia dei bambini, nonché dai compromessi edizione del 1963 di Uccidiamo
morali che facciamo da adulti». lo zio, aveva precedentemente il-
Quello di O’Grady è un mondo in lustrato il romanzo di O’Grady
cui il macabro, la paura, il sangue Pippin’s Journal, Or, Rosemary Is
e la violenza si coniugano ad una for Remembrance (1962), un ro-
cruda e nera ironia che si intona manzo a metà strada tra una sto-
perfettamente a quella di Edward ria di fantasmi, una fiaba tetra e
Gorey, celebre illustratore e ami- un’avventura selvaggia.
co della scrittrice canadese, con la
quale collaborerà a più riprese.
Amante delle pellicce, un gusto ne-
ogotico che ha sicuramente ispira-
to Tim Burton e i Quay Brothers,
un affetto indiscutibile per i felini
tanto da spingerlo a dichiarare che
ciò che amava di più al mondo era-
no proprio i gatti, Edward Gorey
odiava le torte alla frutta e aveva Edward Gorey e la sua pelliccia prediletta
sicuramente un debole per i bam-
bini “sfortunati” sui quali si abbat- Ostriche al forno di sale, pepe, una goccia di aceto e spolve-
tono disgrazie e sventure finendo rate il tutto con del formaggio grattugiato.
ammazzati trafitti da accette, punti 1- Sbattete due uova e immergetevi le 4- Cuocete al forno per qualche minuto
da qualche mostruoso animale mi- ostriche (aperte e private del loro finché il formaggio non si sarà fuso e avrà
guscio). 2- Passate le ostriche nel cominciato a formare una crosti-
sterioso o col collo spezzato dopo cina dorata bella croccante.
un capitombolo dalle scale. Non pangrattato e poi cuocetele nell’o-
lio bollente fino a doratura. 3- Ta-
c’è quindi da stupirsi che si sia gliate delle spesse fettine di pomo- Da servire con un’insalata di lat-
innamorato dei due marmocchi doro ben maturo ma dalla polpa tuga e cetrioli condita con olio e
serial-killer Barnaby e Christie e ferma e poneteci sopra le ostriche aceto, proprio come piace a Bar-
Rohan O’Grady, Let’s Kill Uncle, copertina della prima naby.
edizione del 1963 abbia scelto di ritrarli proprio in impanate. Aggiungete un pizzico
THE NEW WoM TIMES
COS’È QUESTO GIORNALE? L’ISBN di Rohan O’Grady, Ucci-
diamo lo zio, WoM Edizioni, 2021
Una pubblicazione pensata per
farvi scoprire (divertendovi)
l’affascinante libro di Rohan
O’Grady, Uccidiamo lo zio. 9 788894 556636
RIVOLTO A LIBRAI, LETTORI, DAL REGNO DI WOM LE CRONACHE DELL’ISOLA NON GETTARE IN NATURA
BIBLIOTECARI E GIORNALISTI PARADISO, BENARES E DINTORNI LA REGIA POLIZIA VI SORVEGLIA
RUBRICA
SVELATA L’IDENTITÀ DEL ESCLUSIVO!
INTERVISTA I GIGANTI ETRUSCHI
LAVAGGIO DEL
Il temutissimo Un-Orecchio MISTERIOSO SCRITTORE DEL METROPOLITAN MU-
CERVELLO SEUM SONO DEI FALSI
si confessa Rohan O’Grady in realtà è
Lo zio Sylvester Murchi- La comunità scientifica
ingannata per ben oltre ventont’anni,
June Skinner O’Grady
vedi PUMA p. 3
son-Gaunt ci parla dei piani ora reclama la verità
per il controllo della mente
METEO Col buonvolere di Hohoq, il dio alato del fulmine e della tempesta, e LE RICETTE LIBRI CALDAMENTE
l’aiuto di Sisiutl, il dio serpente dalla doppia testa, si prevedono forti DELLA CAPRAIA RACCOMANDATI
piogge torrenziali, con gocce grandi la metà di una tazza da tè, venti Ostriche al forno Per un’estate di vigorosi bollori,
freddi e fitte nebbie. Le preferite di Barnaby e Christie p.2 le letture dello zio Sylvester p.3
PAGINA DUE NOVITÀ IN LIBRERIA DA GIOVEDÌ 17 GIUGNO 2021
S
ul film l’autrice confesserà: «Avevo ambientato il libro su una delle isole del
Golfo e c’era un puma nella storia. Loro [i produttori] hanno trasferito il
tutto su un’isola tropicale al largo del Messico o del Texas. Il puma è diven-
tato uno squalo. A volte penso che tutto quello che hanno davvero comprato da
me sia stato solo il titolo».
A partire dagli anni ’80, probabilmente scoraggiata dall’isolamento subito dalla
comunità letteraria, O’Grady smise definitivamente di scrivere. E così, tanto lei
quanto le sue opere caddero velocemente nell’oblio.
«June, che ha scritto sotto pseudonimo, non ha mai ricevuto la riconoscenza che
meritava. Lei stessa non si è mai vista come uno dei pionieri del romanzo canade-
se o come una letterata, ma è stata sicuramente entrambe le cose. Ha cominciato
ad essere pubblicata quando i romanzi canadesi erano ai loro inizi e i suoi editori,
d’altro canto, non erano di Toronto, ma di Londra e New York. Dal 1961 al 1981,
ha scritto sola, vivendo la sua vita calma di sposa e di madre a Vancouver», affer-
ma Keith Maillard, genero della scrittrice.
Dopo poco più di quarant’anni dalla prima pubblicazione, e grazie ad un articolo
apparso nella rivista The Believer e successivamente ad un secondo articolo del
vignettista e scrittore Martin Rowson sul quotidiano londinese The Guardian, si
rinnovò l’interesse per questa scrittrice semi dimenticata e per il suo romanzo
Uccidiamo lo zio, da qui in poi etichettato come un tesoro perduto della lettera-
tura cross-over.
Così nel 2010, Uccidiamo lo zio venne ristampato da Bloomsbury sotto una nuova groppa all’enorme puma Un-Orecchio dall’aspetto contrariato e addobbato da
veste e con un caloroso encomio di Donna Tartt, che ne evidenziava la sorpren- una corona di fresche margheritine.
dente portata innovatrice.
Lo stile di O’Grady si contraddistingue per un humour stridente e un gotico
giocoso unici nel loro genere, e soprattutto per una tendenza a respingere le con- UNA LUGUBRE, SPETTRALE
venzioni sia del cosidetto romanzo adolescenziale, sia dei classici thriller a sfon- E GIOIOSA COLLABORAZIONE
do sanguinario. Sebbene infatti i suoi libri abbiano spesso come protagonisti dei
E
bambini, questi sono sempre sottoposti all’intensità emotiva e alla violenza fisica dward Gorey, l’indiscusso
tipiche del mondo adulto. Parlando di Uccidiamo lo zio Zach Vasquez ha osservato padre del macabro oltre a
che «il fascino oscuro e macabro del romanzo è compensato da uno sguardo ta- firmare la copertina della prima
gliente e non sentimentale sulla psicologia dei bambini, nonché dai compromessi edizione del 1963 di Uccidiamo
morali che facciamo da adulti». lo zio, aveva precedentemente il-
Quello di O’Grady è un mondo in lustrato il romanzo di O’Grady
cui il macabro, la paura, il sangue Pippin’s Journal, Or, Rosemary Is
e la violenza si coniugano ad una for Remembrance (1962), un ro-
cruda e nera ironia che si intona manzo a metà strada tra una sto-
perfettamente a quella di Edward ria di fantasmi, una fiaba tetra e
Gorey, celebre illustratore e ami- un’avventura selvaggia.
co della scrittrice canadese, con la
quale collaborerà a più riprese.
Amante delle pellicce, un gusto ne-
ogotico che ha sicuramente ispira-
to Tim Burton e i Quay Brothers,
un affetto indiscutibile per i felini
tanto da spingerlo a dichiarare che
ciò che amava di più al mondo era-
no proprio i gatti, Edward Gorey
odiava le torte alla frutta e aveva Edward Gorey e la sua pelliccia prediletta
sicuramente un debole per i bam-
bini “sfortunati” sui quali si abbat- Ostriche al forno di sale, pepe, una goccia di aceto e spolve-
tono disgrazie e sventure finendo rate il tutto con del formaggio grattugiato.
ammazzati trafitti da accette, punti 1- Sbattete due uova e immergetevi le 4- Cuocete al forno per qualche minuto
da qualche mostruoso animale mi- ostriche (aperte e private del loro finché il formaggio non si sarà fuso e avrà
guscio). 2- Passate le ostriche nel cominciato a formare una crosti-
sterioso o col collo spezzato dopo cina dorata bella croccante.
un capitombolo dalle scale. Non pangrattato e poi cuocetele nell’o-
lio bollente fino a doratura. 3- Ta-
c’è quindi da stupirsi che si sia gliate delle spesse fettine di pomo- Da servire con un’insalata di lat-
innamorato dei due marmocchi doro ben maturo ma dalla polpa tuga e cetrioli condita con olio e
serial-killer Barnaby e Christie e ferma e poneteci sopra le ostriche aceto, proprio come piace a Bar-
Rohan O’Grady, Let’s Kill Uncle, copertina della prima naby.
edizione del 1963 abbia scelto di ritrarli proprio in impanate. Aggiungete un pizzico
THE NEW WoM TIMES
COS’È QUESTO GIORNALE? L’ISBN di Rohan O’Grady, Ucci-
diamo lo zio, WoM Edizioni, 2021
Una pubblicazione pensata per
farvi scoprire (divertendovi)
l’affascinante libro di Rohan
O’Grady, Uccidiamo lo zio. 9 788894 556636
RIVOLTO A LIBRAI, LETTORI, DAL REGNO DI WOM LE CRONACHE DELL’ISOLA NON GETTARE IN NATURA
BIBLIOTECARI E GIORNALISTI PARADISO, BENARES E DINTORNI LA REGIA POLIZIA VI SORVEGLIA
RUBRICA
SVELATA L’IDENTITÀ DEL ESCLUSIVO!
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LAVAGGIO DEL
Il temutissimo Un-Orecchio MISTERIOSO SCRITTORE DEL METROPOLITAN MU-
CERVELLO SEUM SONO DEI FALSI
si confessa Rohan O’Grady in realtà è
Lo zio Sylvester Murchi- La comunità scientifica
ingannata per ben oltre ventont’anni,
June Skinner O’Grady
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son-Gaunt ci parla dei piani ora reclama la verità
per il controllo della mente
METEO Col buonvolere di Hohoq, il dio alato del fulmine e della tempesta, e LE RICETTE LIBRI CALDAMENTE
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freddi e fitte nebbie. Le preferite di Barnaby e Christie p.2 le letture dello zio Sylvester p.3
PAGINA DUE NOVITÀ IN LIBRERIA DA GIOVEDÌ 17 GIUGNO 2021
S
ul film l’autrice confesserà: «Avevo ambientato il libro su una delle isole del
Golfo e c’era un puma nella storia. Loro [i produttori] hanno trasferito il
tutto su un’isola tropicale al largo del Messico o del Texas. Il puma è diven-
tato uno squalo. A volte penso che tutto quello che hanno davvero comprato da
me sia stato solo il titolo».
A partire dagli anni ’80, probabilmente scoraggiata dall’isolamento subito dalla
comunità letteraria, O’Grady smise definitivamente di scrivere. E così, tanto lei
quanto le sue opere caddero velocemente nell’oblio.
«June, che ha scritto sotto pseudonimo, non ha mai ricevuto la riconoscenza che
meritava. Lei stessa non si è mai vista come uno dei pionieri del romanzo canade-
se o come una letterata, ma è stata sicuramente entrambe le cose. Ha cominciato
ad essere pubblicata quando i romanzi canadesi erano ai loro inizi e i suoi editori,
d’altro canto, non erano di Toronto, ma di Londra e New York. Dal 1961 al 1981,
ha scritto sola, vivendo la sua vita calma di sposa e di madre a Vancouver», affer-
ma Keith Maillard, genero della scrittrice.
Dopo poco più di quarant’anni dalla prima pubblicazione, e grazie ad un articolo
apparso nella rivista The Believer e successivamente ad un secondo articolo del
vignettista e scrittore Martin Rowson sul quotidiano londinese The Guardian, si
rinnovò l’interesse per questa scrittrice semi dimenticata e per il suo romanzo
Uccidiamo lo zio, da qui in poi etichettato come un tesoro perduto della lettera-
tura cross-over.
Così nel 2010, Uccidiamo lo zio venne ristampato da Bloomsbury sotto una nuova groppa all’enorme puma Un-Orecchio dall’aspetto contrariato e addobbato da
veste e con un caloroso encomio di Donna Tartt, che ne evidenziava la sorpren- una corona di fresche margheritine.
dente portata innovatrice.
Lo stile di O’Grady si contraddistingue per un humour stridente e un gotico
giocoso unici nel loro genere, e soprattutto per una tendenza a respingere le con- UNA LUGUBRE, SPETTRALE
venzioni sia del cosidetto romanzo adolescenziale, sia dei classici thriller a sfon- E GIOIOSA COLLABORAZIONE
do sanguinario. Sebbene infatti i suoi libri abbiano spesso come protagonisti dei
E
bambini, questi sono sempre sottoposti all’intensità emotiva e alla violenza fisica dward Gorey, l’indiscusso
tipiche del mondo adulto. Parlando di Uccidiamo lo zio Zach Vasquez ha osservato padre del macabro oltre a
che «il fascino oscuro e macabro del romanzo è compensato da uno sguardo ta- firmare la copertina della prima
gliente e non sentimentale sulla psicologia dei bambini, nonché dai compromessi edizione del 1963 di Uccidiamo
morali che facciamo da adulti». lo zio, aveva precedentemente il-
Quello di O’Grady è un mondo in lustrato il romanzo di O’Grady
cui il macabro, la paura, il sangue Pippin’s Journal, Or, Rosemary Is
e la violenza si coniugano ad una for Remembrance (1962), un ro-
cruda e nera ironia che si intona manzo a metà strada tra una sto-
perfettamente a quella di Edward ria di fantasmi, una fiaba tetra e
Gorey, celebre illustratore e ami- un’avventura selvaggia.
co della scrittrice canadese, con la
quale collaborerà a più riprese.
Amante delle pellicce, un gusto ne-
ogotico che ha sicuramente ispira-
to Tim Burton e i Quay Brothers,
un affetto indiscutibile per i felini
tanto da spingerlo a dichiarare che
ciò che amava di più al mondo era-
no proprio i gatti, Edward Gorey
odiava le torte alla frutta e aveva Edward Gorey e la sua pelliccia prediletta
sicuramente un debole per i bam-
bini “sfortunati” sui quali si abbat- Ostriche al forno di sale, pepe, una goccia di aceto e spolve-
tono disgrazie e sventure finendo rate il tutto con del formaggio grattugiato.
ammazzati trafitti da accette, punti 1- Sbattete due uova e immergetevi le 4- Cuocete al forno per qualche minuto
da qualche mostruoso animale mi- ostriche (aperte e private del loro finché il formaggio non si sarà fuso e avrà
guscio). 2- Passate le ostriche nel cominciato a formare una crosti-
sterioso o col collo spezzato dopo cina dorata bella croccante.
un capitombolo dalle scale. Non pangrattato e poi cuocetele nell’o-
lio bollente fino a doratura. 3- Ta-
c’è quindi da stupirsi che si sia gliate delle spesse fettine di pomo- Da servire con un’insalata di lat-
innamorato dei due marmocchi doro ben maturo ma dalla polpa tuga e cetrioli condita con olio e
serial-killer Barnaby e Christie e ferma e poneteci sopra le ostriche aceto, proprio come piace a Bar-
Rohan O’Grady, Let’s Kill Uncle, copertina della prima naby.
edizione del 1963 abbia scelto di ritrarli proprio in impanate. Aggiungete un pizzico
THE NEW WoM TIMES
COS’È QUESTO GIORNALE? L’ISBN di Rohan O’Grady, Ucci-
diamo lo zio, WoM Edizioni, 2021
Una pubblicazione pensata per
farvi scoprire (divertendovi)
l’affascinante libro di Rohan
O’Grady, Uccidiamo lo zio. 9 788894 556636
RIVOLTO A LIBRAI, LETTORI, DAL REGNO DI WOM LE CRONACHE DELL’ISOLA NON GETTARE IN NATURA
BIBLIOTECARI E GIORNALISTI PARADISO, BENARES E DINTORNI LA REGIA POLIZIA VI SORVEGLIA
RUBRICA
SVELATA L’IDENTITÀ DEL ESCLUSIVO!
INTERVISTA I GIGANTI ETRUSCHI
LAVAGGIO DEL
Il temutissimo Un-Orecchio MISTERIOSO SCRITTORE DEL METROPOLITAN MU-
CERVELLO SEUM SONO DEI FALSI
si confessa Rohan O’Grady in realtà è
Lo zio Sylvester Murchi- La comunità scientifica
ingannata per ben oltre ventont’anni,
June Skinner O’Grady
vedi PUMA p. 3
son-Gaunt ci parla dei piani ora reclama la verità
per il controllo della mente
METEO Col buonvolere di Hohoq, il dio alato del fulmine e della tempesta, e LE RICETTE LIBRI CALDAMENTE
l’aiuto di Sisiutl, il dio serpente dalla doppia testa, si prevedono forti DELLA CAPRAIA RACCOMANDATI
piogge torrenziali, con gocce grandi la metà di una tazza da tè, venti Ostriche al forno Per un’estate di vigorosi bollori,
freddi e fitte nebbie. Le preferite di Barnaby e Christie p.2 le letture dello zio Sylvester p.3
PAGINA DUE NOVITÀ IN LIBRERIA DA GIOVEDÌ 17 GIUGNO 2021
S
ul film l’autrice confesserà: «Avevo ambientato il libro su una delle isole del
Golfo e c’era un puma nella storia. Loro [i produttori] hanno trasferito il
tutto su un’isola tropicale al largo del Messico o del Texas. Il puma è diven-
tato uno squalo. A volte penso che tutto quello che hanno davvero comprato da
me sia stato solo il titolo».
A partire dagli anni ’80, probabilmente scoraggiata dall’isolamento subito dalla
comunità letteraria, O’Grady smise definitivamente di scrivere. E così, tanto lei
quanto le sue opere caddero velocemente nell’oblio.
«June, che ha scritto sotto pseudonimo, non ha mai ricevuto la riconoscenza che
meritava. Lei stessa non si è mai vista come uno dei pionieri del romanzo canade-
se o come una letterata, ma è stata sicuramente entrambe le cose. Ha cominciato
ad essere pubblicata quando i romanzi canadesi erano ai loro inizi e i suoi editori,
d’altro canto, non erano di Toronto, ma di Londra e New York. Dal 1961 al 1981,
ha scritto sola, vivendo la sua vita calma di sposa e di madre a Vancouver», affer-
ma Keith Maillard, genero della scrittrice.
Dopo poco più di quarant’anni dalla prima pubblicazione, e grazie ad un articolo
apparso nella rivista The Believer e successivamente ad un secondo articolo del
vignettista e scrittore Martin Rowson sul quotidiano londinese The Guardian, si
rinnovò l’interesse per questa scrittrice semi dimenticata e per il suo romanzo
Uccidiamo lo zio, da qui in poi etichettato come un tesoro perduto della lettera-
tura cross-over.
Così nel 2010, Uccidiamo lo zio venne ristampato da Bloomsbury sotto una nuova groppa all’enorme puma Un-Orecchio dall’aspetto contrariato e addobbato da
veste e con un caloroso encomio di Donna Tartt, che ne evidenziava la sorpren- una corona di fresche margheritine.
dente portata innovatrice.
Lo stile di O’Grady si contraddistingue per un humour stridente e un gotico
giocoso unici nel loro genere, e soprattutto per una tendenza a respingere le con- UNA LUGUBRE, SPETTRALE
venzioni sia del cosidetto romanzo adolescenziale, sia dei classici thriller a sfon- E GIOIOSA COLLABORAZIONE
do sanguinario. Sebbene infatti i suoi libri abbiano spesso come protagonisti dei
E
bambini, questi sono sempre sottoposti all’intensità emotiva e alla violenza fisica dward Gorey, l’indiscusso
tipiche del mondo adulto. Parlando di Uccidiamo lo zio Zach Vasquez ha osservato padre del macabro oltre a
che «il fascino oscuro e macabro del romanzo è compensato da uno sguardo ta- firmare la copertina della prima
gliente e non sentimentale sulla psicologia dei bambini, nonché dai compromessi edizione del 1963 di Uccidiamo
morali che facciamo da adulti». lo zio, aveva precedentemente il-
Quello di O’Grady è un mondo in lustrato il romanzo di O’Grady
cui il macabro, la paura, il sangue Pippin’s Journal, Or, Rosemary Is
e la violenza si coniugano ad una for Remembrance (1962), un ro-
cruda e nera ironia che si intona manzo a metà strada tra una sto-
perfettamente a quella di Edward ria di fantasmi, una fiaba tetra e
Gorey, celebre illustratore e ami- un’avventura selvaggia.
co della scrittrice canadese, con la
quale collaborerà a più riprese.
Amante delle pellicce, un gusto ne-
ogotico che ha sicuramente ispira-
to Tim Burton e i Quay Brothers,
un affetto indiscutibile per i felini
tanto da spingerlo a dichiarare che
ciò che amava di più al mondo era-
no proprio i gatti, Edward Gorey
odiava le torte alla frutta e aveva Edward Gorey e la sua pelliccia prediletta
sicuramente un debole per i bam-
bini “sfortunati” sui quali si abbat- Ostriche al forno di sale, pepe, una goccia di aceto e spolve-
tono disgrazie e sventure finendo rate il tutto con del formaggio grattugiato.
ammazzati trafitti da accette, punti 1- Sbattete due uova e immergetevi le 4- Cuocete al forno per qualche minuto
da qualche mostruoso animale mi- ostriche (aperte e private del loro finché il formaggio non si sarà fuso e avrà
guscio). 2- Passate le ostriche nel cominciato a formare una crosti-
sterioso o col collo spezzato dopo cina dorata bella croccante.
un capitombolo dalle scale. Non pangrattato e poi cuocetele nell’o-
lio bollente fino a doratura. 3- Ta-
c’è quindi da stupirsi che si sia gliate delle spesse fettine di pomo- Da servire con un’insalata di lat-
innamorato dei due marmocchi doro ben maturo ma dalla polpa tuga e cetrioli condita con olio e
serial-killer Barnaby e Christie e ferma e poneteci sopra le ostriche aceto, proprio come piace a Bar-
Rohan O’Grady, Let’s Kill Uncle, copertina della prima naby.
edizione del 1963 abbia scelto di ritrarli proprio in impanate. Aggiungete un pizzico
NOVITÀ IN LIBRERIA DA GIOVEDÌ 17 GIUGNO 2021 PAGINA TRE
STRATEGIE DI MANIPOLAZIONE E
A TU PER TU COL PUMA CONTROLLO DELLA MENTE
“La carne d’Indiano non è diversa da quella di un Bianco...” Il Brainwashing, dal demonio all’LSD, dalla CIA al KGB
W- Un-Orecchio, innanzitutto la ringra-
ziamo per aver accettato la nostra pro-
nostro territorio. In questo modo, ognuno
se ne stava tranquillo, c’era cibo per tutti e L ’idea del controllo mentale e
delle influenze esterne che eser-
citano un ascendente sulle persone
disinformazione mirante al condi-
zionamento dell’opinione pubblica.
Del resto la stessa CIA, in quegli anni,
posta di intervista, sappiamo che non punto. Poi, un bel giorno, son sbarcati quei
ama gli esseri umani e non deve essere dannati Bianchi che hanno cominciato a facendole agire contro la propria vo- si interesserà alla tecnica del «lavag-
per nulla facile trovarsi qui con noi in buttar giù alberi, cacciare a più non posso e lontà sono attestate dalle epoche più gio del cervello» studiando dei casi di
questo momento. Cominciamo subito. bum! bum! bum! Il disastro! Noi puma non antiche: che si tratti della possessione prigionieri di ritorno dai campi cinesi
In molti se lo chiedono e non se lo san- abbiamo più potuto stare tranquilli. degli spiriti demoniaci, della strego- e coreani, che avevano subito questo
no spiegare, ci vuole raccontare da dove neria attraverso la magia o la «fasci- genere di trattamenti – ribatezzati più
viene e come ha fatto ad arrivare sull’i- W- Lei ha detto prima “per colpa di nazione» esercitata da coloro capaci “scientificamente” con «persuasione
sola Paradiso? quel maledetto Indiano”, vuole spiegar- di generare il «malocchio». Il «magne- coercitiva» o «thought reform» (alla
ci meglio com’è andata? tismo» del XVIII secolo poi l’ipno- lettera “riforma del pensiero”). I fon-
U- Nulla di più semplice. Mi ero rotto di
nascondermi per le vie affollate di Vancou- si nel XX fanno damenti di que-
U- In realtà mai e poi mai avrei pensa-
ver. Sa, non sono più giovane e agile come to di attaccare un Indiano... a differenza passare il potere sto tipo di stu-
un tempo, perciò col favore dell’oscurità, ho degli sporchi Bianchi, gli Indiani ci rispet- di influenza dalla di trovavano le
nuotato fino a raggiungere una catasta di tano per la nostra forza e coraggio. Noi magia alla «scien- loro credenziali
tronchi galleggianti, ci sono salito a bordo e per loro rappresentiamo l’energia della za». Negli anni scientifiche nel-
mi sono accomodato sopra tranquillamente. montagna, capisce? Ma quella volta… Tre ‘30, la presa del la psicologia del
Lì ho aspettato di raggiungere un’isoletta settimane che non mangiavo... ad un certo potere dei regimi compor tamen-
che mi sembrasse appetibile e il destino ha punto scorsi in lontananza qualcosa che si totalitari venne to condizionato
voluto fosse proprio questa. Quindi son bal- muoveva tra l’erba. Senza ragionare, col ricollegata all’i- (Pavlov, Wat-
zato giù dalla mia zattera improvvisata e sangue alla testa mi son lanciato su di lui, dea dell’esisten- son, Skinner) e
nuotando a cagnolino ho raggiunto la riva. l’ho afferrato, l’ho morso al collo... la fame,
Certo, se avessi saputo che l’isola era in- za di metodi di nella psicologia
ecco... quando mi resi conto che si trattava
festata di marmocchi sbavosi e dalle mani di un cucciolo di Indiano era troppo tardi, indottrinamento della «perso-
appiccicaticce, non mi ci sarei fermato, lei il suo corpo dilaniato e divorato a metà... delle masse e del nalità autorita-
capisce. controllo menta- ria» (Wilhelm
W- Quindi se gli uomini le danno la cac- le in una forma di Reich, Erich
W- Ora tutto è più chiaro, un puro caso cia un motivo c’è... ipnosi generaliz- Fromm, Theo-
insomma. Le sembrerà una domanda zata, dove l’ele- dor W. Adorno).
indiscreta, ma abbiamo notato che le U- Dipende dai punti di vista. Ad esempio, mento irraziona- Parallelamente
manca un orecchio, ci vuole spiegare quando voi vi mangiate dei giovani ani- le-inconscio – in la CIA stessa si
cosa le è successo? mali indifesi nessuno vi caccia e vi perse- voga col freudi- interessa a que-
guita con cani e fucili... dovrebbe essere lo
U- E me lo chiede? Mi prende in giro forse? stesso per i puma, non crede? smo che andava sto tipo di tratta-
È tutta colpa vostra. Me lo ricordo perfet- per la maggiore menti con ricer-
tamente, come fosse ieri. Per colpa di quel W- In effetti, non fa una piega. A propo- – continuava ad che in proprio,
maledetto Indiano, mi hanno braccato per sito di dieta, Barnaby e Christie vorreb- avere nell’imma- con lo scopo di
ben quattro giorni di fila! Quattro giorni, bero farle iniziare una dieta vegetariana ginario collettivo mettere a punto
inseguito da quaranta cani e uomini arma- a base di panini alla cannella, dolciumi e una certa forma di “magia”, come delle tecniche di «lavaggio del cer-
ti, se ne rende conto? Ero in trappola, sopra vino di lamponi. Cosa ne pensa? testimoniato dal film di Fritz Lang, vello» attraverso ogni forma di con-
un albero a precipizio su un burrone, e i Il Testamento del Dr. Mabuse (1933). dizionamento, dall’ipnosi all’utilizzo
cani giù che mi abbaiavano. O mi facevo U- Ehhhhh? Quei due sono dei MATTI.
mangiare da quelle bestiacce brutte e puz- Nel 1945, Richard Lockridge e George di sostanze stupefacenti, in particolar
Mai e poi mai mangerei quelle schifezze! Estabrooks (autore di un libro sull’ip- modo LSD. Ma questo tipo di ricer-
zose, o mi fracassavo le costole cadendo di Io sono un carnivoro! Carne! Quei due
sotto. Mi spararono e mi toccò la seconda. marmocchi sono davvero insopportabili, notismo) pubblicarono un romanzo di che ed esperienze otterranno come
Ero a pezzi. Non sono riuscito a muovermi ma cosa credono? La mia dieta qui è fatta spionaggio nel quale dei nazisti inven- risultati tutt’al più l’induzione di stati
per ben tre settimane. Tre settimane senza prevalentemente di carne di cervo, anche se tano una tecnica di controllo mentale confusionali e di falsi ricordi nelle ca-
cibo, capisce? Io! Beh, quando sono final- devo ammettere che non è proprio la mia che porta gli ufficiali americani a com- vie sottoposte al trattamento. Secon-
mente riuscito ad alzarmi, sono andato su- pietanza preferita – sebbene le giovani cer- piere atti di sabotaggio. Nel 1949, due do la metafora dello stesso Edward
bito alla ricerca di cibo e mi sono imbattuto biattine siano morbide e delicate. Preferisco accademici americani, George Counts Hunter infatti, è possibile «scolorire»
in un campo di taglialegna. Lì, ho visto di gran lunga la carne di manzo, ma nulla e Nucia Lodge, denunciano in uno un cervello «lavandolo», riducendo
una roba fumante appesa alla ringhiera del è meglio di un bel salmone, un bel salmo- studio «il sistema sovietico di controllo il soggetto in uno stato di ebetudi-
portico, l’ho ingoiata d’un sol boccone. Ma ne appena pescato. Tuttavia, è raro che io
era un f***** strofinaccio bagnato! Non mentale». L’espressione «brainwashing» ne, ma è impossibile «ricolorarlo».
riesca, alla mia età, a procurarmi del sal- appare per la prima volta il 24 settem- Tuttavia, in forme meno rigeneratri-
può immaginare la delusione, e la vergo- mone. L’ultima volta che ne ho mangiato,
gna. E proprio quando stavo per andar- sono stati proprio quei due mocciosi a por- bre 1950, in un articolo del Miami Daily ci e più manipolatorie e coercitive, le
mene, uno di quegli sporchi taglialegna se tarmelo… News sui metodi utilizzati dai comunisti ricerche sul lavaggio del cervello ven-
n’è uscito col fucile in mano e BUM! Mi cinesi per condizionare i prigionieri di nero utilizzate e persino teorizzate e
ha sparato all’orecchio, mutilandomi per W- Siamo giunti alla fine della nostra guerra o i detenuti politici. L’articolo diffuse in seno all’esercito americano,
sempre. Gli uomini coi loro maledetti fucili! intervista. Prima di lasciarci, ha per era firmato da Edward Hunter, un in particolare nell’ottica della lotta
Ma perché non ci lasciano fare la nostra caso altro da dichiarare? giornalista che era anche un agente anticomunista prima, antirivoluzio-
vita sacrosanta? Una volta, qui, uomini dell'OSS e poi della CIA, articolo naria poi e antiterrorista infine, in
mica ce n’erano così, peggio delle mosche, e U- Roarrrrrrrrrr...
che nel suo tentativo propagandi- particolar modo in seno al program-
quelli che c’erano si tenevano alla larga dal
stico diventa parte del processo di ma MK-ULTRA.
ALTERNATIVE ECONOMICHE
LETTURE SOTTO
Potlatch, il Dono, l’ordalia e la festa come metodi
commerciali di scambio
L’OMBRELLONE
Dalle stuzzicanti perversioni del Marchese De Sade alle scottanti
Il Potlatch è un’istituzione agonistica grazie alla quale dei gruppi sociali si obbligano Confessioni di un Anonimo omosessuale a Émile Zola
mutualmente in cambio di beni, di prestazioni e di riti
È
estate e trascorrete le vacanze su un’isola pa- zione della letteratura, insegnandoci che l’orrore può
radisiaca, siete orfano ed erede di un’ingente diventare fonte di scherzo, riso e gioco, che la morte è
fortuna. Uno zio diabolico, vostro tutore, vuo- un soggetto divertente (a patto di saperlo maneggiare
le uccidervi per mettere le mani sopra il bottino. Ma con la dovuta leggera maestria), e che lungi dall’essere
voi siete furbo e, grazie all’aiuto di un’amica smaliziata un’atteggiamento malsano l’humour nero è il rimedio
e di un puma in pensione, troverete la soluzione per assoluto ad ogni barbosa serietà e, come in un albo di
sfuggire alle sue grinfie mortali: ucciderlo prima che Edward Gorey, fonte inesauribile di solleticanti sor-
sia lui ad uccidere voi… prese.
Una storia d’avventura, di astuzia e di morte. Due Pubblicato inizialmente nel 1963, Uccidiamo lo zio è
bambini per protagonisti, Barnaby Gaunt e Christie rimasto celato per decenni a causa dell’ostracismo
MacNab, che ribalteranno tutte le presunte certezze e d’una critica moralizzatrice – per sua essenza priva di
i pregiuduzi sulla psicologia infantile, così come le ve- ironia – che accusava il libro di essere amorale, se non
rità, i catechismi e le tetragone convinzioni del mondo addirittura immorale. Riscoperto nell’ultimo decennio,
adulto, rappresentato qui da una corale, colorita e pit- quale precursore di universi romanzeschi dalle tinte
toresca piccola comunità di isolani, che non tarderà a gotiche come quelli di Lemony Snicket (Una serie di
ricordare quella dai tratti comici, tetri e ambigui della sfortunati eventi) e di Douglas Lindsay (La bottega de-
Twin Peaks di David Lynch. gli errori), è stato rieditato prima negli Stati Uniti, poi
Un romanzo dalla morale disturbante che rimetterà successo di libreria anche in Spagna e Francia, ed ora
in discussione ogni pretesa moralizzatrice sulla fun- per la prima volta in Italia.
“
tagonisti, O’Grady fornisce loro una sorta di potere: il libro si
trasforma da un apparente trattato sul comportarsi meglio ad
un racconto di piccante delinquenza. Sono i bambini a con-
durre lo spettacolo narrativo.
Q uesto romanzo, graziosamente macabro, è un gioiel-
lo di humour nero ed elegante ironia.
(Lire)
Theo Schell-Lambert (THE BELIEVER)
STRATEGIE DI MANIPOLAZIONE E
A TU PER TU COL PUMA CONTROLLO DELLA MENTE
“La carne d’Indiano non è diversa da quella di un Bianco...” Il Brainwashing, dal demonio all’LSD, dalla CIA al KGB
W- Un-Orecchio, innanzitutto la ringra-
ziamo per aver accettato la nostra pro-
nostro territorio. In questo modo, ognuno
se ne stava tranquillo, c’era cibo per tutti e L ’idea del controllo mentale e
delle influenze esterne che eser-
citano un ascendente sulle persone
disinformazione mirante al condi-
zionamento dell’opinione pubblica.
Del resto la stessa CIA, in quegli anni,
posta di intervista, sappiamo che non punto. Poi, un bel giorno, son sbarcati quei
ama gli esseri umani e non deve essere dannati Bianchi che hanno cominciato a facendole agire contro la propria vo- si interesserà alla tecnica del «lavag-
per nulla facile trovarsi qui con noi in buttar giù alberi, cacciare a più non posso e lontà sono attestate dalle epoche più gio del cervello» studiando dei casi di
questo momento. Cominciamo subito. bum! bum! bum! Il disastro! Noi puma non antiche: che si tratti della possessione prigionieri di ritorno dai campi cinesi
In molti se lo chiedono e non se lo san- abbiamo più potuto stare tranquilli. degli spiriti demoniaci, della strego- e coreani, che avevano subito questo
no spiegare, ci vuole raccontare da dove neria attraverso la magia o la «fasci- genere di trattamenti – ribatezzati più
viene e come ha fatto ad arrivare sull’i- W- Lei ha detto prima “per colpa di nazione» esercitata da coloro capaci “scientificamente” con «persuasione
sola Paradiso? quel maledetto Indiano”, vuole spiegar- di generare il «malocchio». Il «magne- coercitiva» o «thought reform» (alla
ci meglio com’è andata? tismo» del XVIII secolo poi l’ipno- lettera “riforma del pensiero”). I fon-
U- Nulla di più semplice. Mi ero rotto di
nascondermi per le vie affollate di Vancou- si nel XX fanno damenti di que-
U- In realtà mai e poi mai avrei pensa-
ver. Sa, non sono più giovane e agile come to di attaccare un Indiano... a differenza passare il potere sto tipo di stu-
un tempo, perciò col favore dell’oscurità, ho degli sporchi Bianchi, gli Indiani ci rispet- di influenza dalla di trovavano le
nuotato fino a raggiungere una catasta di tano per la nostra forza e coraggio. Noi magia alla «scien- loro credenziali
tronchi galleggianti, ci sono salito a bordo e per loro rappresentiamo l’energia della za». Negli anni scientifiche nel-
mi sono accomodato sopra tranquillamente. montagna, capisce? Ma quella volta… Tre ‘30, la presa del la psicologia del
Lì ho aspettato di raggiungere un’isoletta settimane che non mangiavo... ad un certo potere dei regimi compor tamen-
che mi sembrasse appetibile e il destino ha punto scorsi in lontananza qualcosa che si totalitari venne to condizionato
voluto fosse proprio questa. Quindi son bal- muoveva tra l’erba. Senza ragionare, col ricollegata all’i- (Pavlov, Wat-
zato giù dalla mia zattera improvvisata e sangue alla testa mi son lanciato su di lui, dea dell’esisten- son, Skinner) e
nuotando a cagnolino ho raggiunto la riva. l’ho afferrato, l’ho morso al collo... la fame,
Certo, se avessi saputo che l’isola era in- za di metodi di nella psicologia
ecco... quando mi resi conto che si trattava
festata di marmocchi sbavosi e dalle mani di un cucciolo di Indiano era troppo tardi, indottrinamento della «perso-
appiccicaticce, non mi ci sarei fermato, lei il suo corpo dilaniato e divorato a metà... delle masse e del nalità autorita-
capisce. controllo menta- ria» (Wilhelm
W- Quindi se gli uomini le danno la cac- le in una forma di Reich, Erich
W- Ora tutto è più chiaro, un puro caso cia un motivo c’è... ipnosi generaliz- Fromm, Theo-
insomma. Le sembrerà una domanda zata, dove l’ele- dor W. Adorno).
indiscreta, ma abbiamo notato che le U- Dipende dai punti di vista. Ad esempio, mento irraziona- Parallelamente
manca un orecchio, ci vuole spiegare quando voi vi mangiate dei giovani ani- le-inconscio – in la CIA stessa si
cosa le è successo? mali indifesi nessuno vi caccia e vi perse- voga col freudi- interessa a que-
guita con cani e fucili... dovrebbe essere lo
U- E me lo chiede? Mi prende in giro forse? stesso per i puma, non crede? smo che andava sto tipo di tratta-
È tutta colpa vostra. Me lo ricordo perfet- per la maggiore menti con ricer-
tamente, come fosse ieri. Per colpa di quel W- In effetti, non fa una piega. A propo- – continuava ad che in proprio,
maledetto Indiano, mi hanno braccato per sito di dieta, Barnaby e Christie vorreb- avere nell’imma- con lo scopo di
ben quattro giorni di fila! Quattro giorni, bero farle iniziare una dieta vegetariana ginario collettivo mettere a punto
inseguito da quaranta cani e uomini arma- a base di panini alla cannella, dolciumi e una certa forma di “magia”, come delle tecniche di «lavaggio del cer-
ti, se ne rende conto? Ero in trappola, sopra vino di lamponi. Cosa ne pensa? testimoniato dal film di Fritz Lang, vello» attraverso ogni forma di con-
un albero a precipizio su un burrone, e i Il Testamento del Dr. Mabuse (1933). dizionamento, dall’ipnosi all’utilizzo
cani giù che mi abbaiavano. O mi facevo U- Ehhhhh? Quei due sono dei MATTI.
mangiare da quelle bestiacce brutte e puz- Nel 1945, Richard Lockridge e George di sostanze stupefacenti, in particolar
Mai e poi mai mangerei quelle schifezze! Estabrooks (autore di un libro sull’ip- modo LSD. Ma questo tipo di ricer-
zose, o mi fracassavo le costole cadendo di Io sono un carnivoro! Carne! Quei due
sotto. Mi spararono e mi toccò la seconda. marmocchi sono davvero insopportabili, notismo) pubblicarono un romanzo di che ed esperienze otterranno come
Ero a pezzi. Non sono riuscito a muovermi ma cosa credono? La mia dieta qui è fatta spionaggio nel quale dei nazisti inven- risultati tutt’al più l’induzione di stati
per ben tre settimane. Tre settimane senza prevalentemente di carne di cervo, anche se tano una tecnica di controllo mentale confusionali e di falsi ricordi nelle ca-
cibo, capisce? Io! Beh, quando sono final- devo ammettere che non è proprio la mia che porta gli ufficiali americani a com- vie sottoposte al trattamento. Secon-
mente riuscito ad alzarmi, sono andato su- pietanza preferita – sebbene le giovani cer- piere atti di sabotaggio. Nel 1949, due do la metafora dello stesso Edward
bito alla ricerca di cibo e mi sono imbattuto biattine siano morbide e delicate. Preferisco accademici americani, George Counts Hunter infatti, è possibile «scolorire»
in un campo di taglialegna. Lì, ho visto di gran lunga la carne di manzo, ma nulla e Nucia Lodge, denunciano in uno un cervello «lavandolo», riducendo
una roba fumante appesa alla ringhiera del è meglio di un bel salmone, un bel salmo- studio «il sistema sovietico di controllo il soggetto in uno stato di ebetudi-
portico, l’ho ingoiata d’un sol boccone. Ma ne appena pescato. Tuttavia, è raro che io
era un f***** strofinaccio bagnato! Non mentale». L’espressione «brainwashing» ne, ma è impossibile «ricolorarlo».
riesca, alla mia età, a procurarmi del sal- appare per la prima volta il 24 settem- Tuttavia, in forme meno rigeneratri-
può immaginare la delusione, e la vergo- mone. L’ultima volta che ne ho mangiato,
gna. E proprio quando stavo per andar- sono stati proprio quei due mocciosi a por- bre 1950, in un articolo del Miami Daily ci e più manipolatorie e coercitive, le
mene, uno di quegli sporchi taglialegna se tarmelo… News sui metodi utilizzati dai comunisti ricerche sul lavaggio del cervello ven-
n’è uscito col fucile in mano e BUM! Mi cinesi per condizionare i prigionieri di nero utilizzate e persino teorizzate e
ha sparato all’orecchio, mutilandomi per W- Siamo giunti alla fine della nostra guerra o i detenuti politici. L’articolo diffuse in seno all’esercito americano,
sempre. Gli uomini coi loro maledetti fucili! intervista. Prima di lasciarci, ha per era firmato da Edward Hunter, un in particolare nell’ottica della lotta
Ma perché non ci lasciano fare la nostra caso altro da dichiarare? giornalista che era anche un agente anticomunista prima, antirivoluzio-
vita sacrosanta? Una volta, qui, uomini dell'OSS e poi della CIA, articolo naria poi e antiterrorista infine, in
mica ce n’erano così, peggio delle mosche, e U- Roarrrrrrrrrr...
che nel suo tentativo propagandi- particolar modo in seno al program-
quelli che c’erano si tenevano alla larga dal
stico diventa parte del processo di ma MK-ULTRA.
ALTERNATIVE ECONOMICHE
LETTURE SOTTO
Potlatch, il Dono, l’ordalia e la festa come metodi
commerciali di scambio
L’OMBRELLONE
Dalle stuzzicanti perversioni del Marchese De Sade alle scottanti
Il Potlatch è un’istituzione agonistica grazie alla quale dei gruppi sociali si obbligano Confessioni di un Anonimo omosessuale a Émile Zola
mutualmente in cambio di beni, di prestazioni e di riti
È
estate e trascorrete le vacanze su un’isola pa- zione della letteratura, insegnandoci che l’orrore può
radisiaca, siete orfano ed erede di un’ingente diventare fonte di scherzo, riso e gioco, che la morte è
fortuna. Uno zio diabolico, vostro tutore, vuo- un soggetto divertente (a patto di saperlo maneggiare
le uccidervi per mettere le mani sopra il bottino. Ma con la dovuta leggera maestria), e che lungi dall’essere
voi siete furbo e, grazie all’aiuto di un’amica smaliziata un’atteggiamento malsano l’humour nero è il rimedio
e di un puma in pensione, troverete la soluzione per assoluto ad ogni barbosa serietà e, come in un albo di
sfuggire alle sue grinfie mortali: ucciderlo prima che Edward Gorey, fonte inesauribile di solleticanti sor-
sia lui ad uccidere voi… prese.
Una storia d’avventura, di astuzia e di morte. Due Pubblicato inizialmente nel 1963, Uccidiamo lo zio è
bambini per protagonisti, Barnaby Gaunt e Christie rimasto celato per decenni a causa dell’ostracismo
MacNab, che ribalteranno tutte le presunte certezze e d’una critica moralizzatrice – per sua essenza priva di
i pregiuduzi sulla psicologia infantile, così come le ve- ironia – che accusava il libro di essere amorale, se non
rità, i catechismi e le tetragone convinzioni del mondo addirittura immorale. Riscoperto nell’ultimo decennio,
adulto, rappresentato qui da una corale, colorita e pit- quale precursore di universi romanzeschi dalle tinte
toresca piccola comunità di isolani, che non tarderà a gotiche come quelli di Lemony Snicket (Una serie di
ricordare quella dai tratti comici, tetri e ambigui della sfortunati eventi) e di Douglas Lindsay (La bottega de-
Twin Peaks di David Lynch. gli errori), è stato rieditato prima negli Stati Uniti, poi
Un romanzo dalla morale disturbante che rimetterà successo di libreria anche in Spagna e Francia, ed ora
in discussione ogni pretesa moralizzatrice sulla fun- per la prima volta in Italia.
“
tagonisti, O’Grady fornisce loro una sorta di potere: il libro si
trasforma da un apparente trattato sul comportarsi meglio ad
un racconto di piccante delinquenza. Sono i bambini a con-
durre lo spettacolo narrativo.
Q uesto romanzo, graziosamente macabro, è un gioiel-
lo di humour nero ed elegante ironia.
(Lire)
Theo Schell-Lambert (THE BELIEVER)
STRATEGIE DI MANIPOLAZIONE E
A TU PER TU COL PUMA CONTROLLO DELLA MENTE
“La carne d’Indiano non è diversa da quella di un Bianco...” Il Brainwashing, dal demonio all’LSD, dalla CIA al KGB
W- Un-Orecchio, innanzitutto la ringra-
ziamo per aver accettato la nostra pro-
nostro territorio. In questo modo, ognuno
se ne stava tranquillo, c’era cibo per tutti e L ’idea del controllo mentale e
delle influenze esterne che eser-
citano un ascendente sulle persone
disinformazione mirante al condi-
zionamento dell’opinione pubblica.
Del resto la stessa CIA, in quegli anni,
posta di intervista, sappiamo che non punto. Poi, un bel giorno, son sbarcati quei
ama gli esseri umani e non deve essere dannati Bianchi che hanno cominciato a facendole agire contro la propria vo- si interesserà alla tecnica del «lavag-
per nulla facile trovarsi qui con noi in buttar giù alberi, cacciare a più non posso e lontà sono attestate dalle epoche più gio del cervello» studiando dei casi di
questo momento. Cominciamo subito. bum! bum! bum! Il disastro! Noi puma non antiche: che si tratti della possessione prigionieri di ritorno dai campi cinesi
In molti se lo chiedono e non se lo san- abbiamo più potuto stare tranquilli. degli spiriti demoniaci, della strego- e coreani, che avevano subito questo
no spiegare, ci vuole raccontare da dove neria attraverso la magia o la «fasci- genere di trattamenti – ribatezzati più
viene e come ha fatto ad arrivare sull’i- W- Lei ha detto prima “per colpa di nazione» esercitata da coloro capaci “scientificamente” con «persuasione
sola Paradiso? quel maledetto Indiano”, vuole spiegar- di generare il «malocchio». Il «magne- coercitiva» o «thought reform» (alla
ci meglio com’è andata? tismo» del XVIII secolo poi l’ipno- lettera “riforma del pensiero”). I fon-
U- Nulla di più semplice. Mi ero rotto di
nascondermi per le vie affollate di Vancou- si nel XX fanno damenti di que-
U- In realtà mai e poi mai avrei pensa-
ver. Sa, non sono più giovane e agile come to di attaccare un Indiano... a differenza passare il potere sto tipo di stu-
un tempo, perciò col favore dell’oscurità, ho degli sporchi Bianchi, gli Indiani ci rispet- di influenza dalla di trovavano le
nuotato fino a raggiungere una catasta di tano per la nostra forza e coraggio. Noi magia alla «scien- loro credenziali
tronchi galleggianti, ci sono salito a bordo e per loro rappresentiamo l’energia della za». Negli anni scientifiche nel-
mi sono accomodato sopra tranquillamente. montagna, capisce? Ma quella volta… Tre ‘30, la presa del la psicologia del
Lì ho aspettato di raggiungere un’isoletta settimane che non mangiavo... ad un certo potere dei regimi compor tamen-
che mi sembrasse appetibile e il destino ha punto scorsi in lontananza qualcosa che si totalitari venne to condizionato
voluto fosse proprio questa. Quindi son bal- muoveva tra l’erba. Senza ragionare, col ricollegata all’i- (Pavlov, Wat-
zato giù dalla mia zattera improvvisata e sangue alla testa mi son lanciato su di lui, dea dell’esisten- son, Skinner) e
nuotando a cagnolino ho raggiunto la riva. l’ho afferrato, l’ho morso al collo... la fame,
Certo, se avessi saputo che l’isola era in- za di metodi di nella psicologia
ecco... quando mi resi conto che si trattava
festata di marmocchi sbavosi e dalle mani di un cucciolo di Indiano era troppo tardi, indottrinamento della «perso-
appiccicaticce, non mi ci sarei fermato, lei il suo corpo dilaniato e divorato a metà... delle masse e del nalità autorita-
capisce. controllo menta- ria» (Wilhelm
W- Quindi se gli uomini le danno la cac- le in una forma di Reich, Erich
W- Ora tutto è più chiaro, un puro caso cia un motivo c’è... ipnosi generaliz- Fromm, Theo-
insomma. Le sembrerà una domanda zata, dove l’ele- dor W. Adorno).
indiscreta, ma abbiamo notato che le U- Dipende dai punti di vista. Ad esempio, mento irraziona- Parallelamente
manca un orecchio, ci vuole spiegare quando voi vi mangiate dei giovani ani- le-inconscio – in la CIA stessa si
cosa le è successo? mali indifesi nessuno vi caccia e vi perse- voga col freudi- interessa a que-
guita con cani e fucili... dovrebbe essere lo
U- E me lo chiede? Mi prende in giro forse? stesso per i puma, non crede? smo che andava sto tipo di tratta-
È tutta colpa vostra. Me lo ricordo perfet- per la maggiore menti con ricer-
tamente, come fosse ieri. Per colpa di quel W- In effetti, non fa una piega. A propo- – continuava ad che in proprio,
maledetto Indiano, mi hanno braccato per sito di dieta, Barnaby e Christie vorreb- avere nell’imma- con lo scopo di
ben quattro giorni di fila! Quattro giorni, bero farle iniziare una dieta vegetariana ginario collettivo mettere a punto
inseguito da quaranta cani e uomini arma- a base di panini alla cannella, dolciumi e una certa forma di “magia”, come delle tecniche di «lavaggio del cer-
ti, se ne rende conto? Ero in trappola, sopra vino di lamponi. Cosa ne pensa? testimoniato dal film di Fritz Lang, vello» attraverso ogni forma di con-
un albero a precipizio su un burrone, e i Il Testamento del Dr. Mabuse (1933). dizionamento, dall’ipnosi all’utilizzo
cani giù che mi abbaiavano. O mi facevo U- Ehhhhh? Quei due sono dei MATTI.
mangiare da quelle bestiacce brutte e puz- Nel 1945, Richard Lockridge e George di sostanze stupefacenti, in particolar
Mai e poi mai mangerei quelle schifezze! Estabrooks (autore di un libro sull’ip- modo LSD. Ma questo tipo di ricer-
zose, o mi fracassavo le costole cadendo di Io sono un carnivoro! Carne! Quei due
sotto. Mi spararono e mi toccò la seconda. marmocchi sono davvero insopportabili, notismo) pubblicarono un romanzo di che ed esperienze otterranno come
Ero a pezzi. Non sono riuscito a muovermi ma cosa credono? La mia dieta qui è fatta spionaggio nel quale dei nazisti inven- risultati tutt’al più l’induzione di stati
per ben tre settimane. Tre settimane senza prevalentemente di carne di cervo, anche se tano una tecnica di controllo mentale confusionali e di falsi ricordi nelle ca-
cibo, capisce? Io! Beh, quando sono final- devo ammettere che non è proprio la mia che porta gli ufficiali americani a com- vie sottoposte al trattamento. Secon-
mente riuscito ad alzarmi, sono andato su- pietanza preferita – sebbene le giovani cer- piere atti di sabotaggio. Nel 1949, due do la metafora dello stesso Edward
bito alla ricerca di cibo e mi sono imbattuto biattine siano morbide e delicate. Preferisco accademici americani, George Counts Hunter infatti, è possibile «scolorire»
in un campo di taglialegna. Lì, ho visto di gran lunga la carne di manzo, ma nulla e Nucia Lodge, denunciano in uno un cervello «lavandolo», riducendo
una roba fumante appesa alla ringhiera del è meglio di un bel salmone, un bel salmo- studio «il sistema sovietico di controllo il soggetto in uno stato di ebetudi-
portico, l’ho ingoiata d’un sol boccone. Ma ne appena pescato. Tuttavia, è raro che io
era un f***** strofinaccio bagnato! Non mentale». L’espressione «brainwashing» ne, ma è impossibile «ricolorarlo».
riesca, alla mia età, a procurarmi del sal- appare per la prima volta il 24 settem- Tuttavia, in forme meno rigeneratri-
può immaginare la delusione, e la vergo- mone. L’ultima volta che ne ho mangiato,
gna. E proprio quando stavo per andar- sono stati proprio quei due mocciosi a por- bre 1950, in un articolo del Miami Daily ci e più manipolatorie e coercitive, le
mene, uno di quegli sporchi taglialegna se tarmelo… News sui metodi utilizzati dai comunisti ricerche sul lavaggio del cervello ven-
n’è uscito col fucile in mano e BUM! Mi cinesi per condizionare i prigionieri di nero utilizzate e persino teorizzate e
ha sparato all’orecchio, mutilandomi per W- Siamo giunti alla fine della nostra guerra o i detenuti politici. L’articolo diffuse in seno all’esercito americano,
sempre. Gli uomini coi loro maledetti fucili! intervista. Prima di lasciarci, ha per era firmato da Edward Hunter, un in particolare nell’ottica della lotta
Ma perché non ci lasciano fare la nostra caso altro da dichiarare? giornalista che era anche un agente anticomunista prima, antirivoluzio-
vita sacrosanta? Una volta, qui, uomini dell'OSS e poi della CIA, articolo naria poi e antiterrorista infine, in
mica ce n’erano così, peggio delle mosche, e U- Roarrrrrrrrrr...
che nel suo tentativo propagandi- particolar modo in seno al program-
quelli che c’erano si tenevano alla larga dal
stico diventa parte del processo di ma MK-ULTRA.
ALTERNATIVE ECONOMICHE
LETTURE SOTTO
Potlatch, il Dono, l’ordalia e la festa come metodi
commerciali di scambio
L’OMBRELLONE
Dalle stuzzicanti perversioni del Marchese De Sade alle scottanti
Il Potlatch è un’istituzione agonistica grazie alla quale dei gruppi sociali si obbligano Confessioni di un Anonimo omosessuale a Émile Zola
mutualmente in cambio di beni, di prestazioni e di riti
È
estate e trascorrete le vacanze su un’isola pa- zione della letteratura, insegnandoci che l’orrore può
radisiaca, siete orfano ed erede di un’ingente diventare fonte di scherzo, riso e gioco, che la morte è
fortuna. Uno zio diabolico, vostro tutore, vuo- un soggetto divertente (a patto di saperlo maneggiare
le uccidervi per mettere le mani sopra il bottino. Ma con la dovuta leggera maestria), e che lungi dall’essere
voi siete furbo e, grazie all’aiuto di un’amica smaliziata un’atteggiamento malsano l’humour nero è il rimedio
e di un puma in pensione, troverete la soluzione per assoluto ad ogni barbosa serietà e, come in un albo di
sfuggire alle sue grinfie mortali: ucciderlo prima che Edward Gorey, fonte inesauribile di solleticanti sor-
sia lui ad uccidere voi… prese.
Una storia d’avventura, di astuzia e di morte. Due Pubblicato inizialmente nel 1963, Uccidiamo lo zio è
bambini per protagonisti, Barnaby Gaunt e Christie rimasto celato per decenni a causa dell’ostracismo
MacNab, che ribalteranno tutte le presunte certezze e d’una critica moralizzatrice – per sua essenza priva di
i pregiuduzi sulla psicologia infantile, così come le ve- ironia – che accusava il libro di essere amorale, se non
rità, i catechismi e le tetragone convinzioni del mondo addirittura immorale. Riscoperto nell’ultimo decennio,
adulto, rappresentato qui da una corale, colorita e pit- quale precursore di universi romanzeschi dalle tinte
toresca piccola comunità di isolani, che non tarderà a gotiche come quelli di Lemony Snicket (Una serie di
ricordare quella dai tratti comici, tetri e ambigui della sfortunati eventi) e di Douglas Lindsay (La bottega de-
Twin Peaks di David Lynch. gli errori), è stato rieditato prima negli Stati Uniti, poi
Un romanzo dalla morale disturbante che rimetterà successo di libreria anche in Spagna e Francia, ed ora
in discussione ogni pretesa moralizzatrice sulla fun- per la prima volta in Italia.
“
tagonisti, O’Grady fornisce loro una sorta di potere: il libro si
trasforma da un apparente trattato sul comportarsi meglio ad
un racconto di piccante delinquenza. Sono i bambini a con-
durre lo spettacolo narrativo.
Q uesto romanzo, graziosamente macabro, è un gioiel-
lo di humour nero ed elegante ironia.
(Lire)
Theo Schell-Lambert (THE BELIEVER)
STRATEGIE DI MANIPOLAZIONE E
A TU PER TU COL PUMA CONTROLLO DELLA MENTE
“La carne d’Indiano non è diversa da quella di un Bianco...” Il Brainwashing, dal demonio all’LSD, dalla CIA al KGB
W- Un-Orecchio, innanzitutto la ringra-
ziamo per aver accettato la nostra pro-
nostro territorio. In questo modo, ognuno
se ne stava tranquillo, c’era cibo per tutti e L ’idea del controllo mentale e
delle influenze esterne che eser-
citano un ascendente sulle persone
disinformazione mirante al condi-
zionamento dell’opinione pubblica.
Del resto la stessa CIA, in quegli anni,
posta di intervista, sappiamo che non punto. Poi, un bel giorno, son sbarcati quei
ama gli esseri umani e non deve essere dannati Bianchi che hanno cominciato a facendole agire contro la propria vo- si interesserà alla tecnica del «lavag-
per nulla facile trovarsi qui con noi in buttar giù alberi, cacciare a più non posso e lontà sono attestate dalle epoche più gio del cervello» studiando dei casi di
questo momento. Cominciamo subito. bum! bum! bum! Il disastro! Noi puma non antiche: che si tratti della possessione prigionieri di ritorno dai campi cinesi
In molti se lo chiedono e non se lo san- abbiamo più potuto stare tranquilli. degli spiriti demoniaci, della strego- e coreani, che avevano subito questo
no spiegare, ci vuole raccontare da dove neria attraverso la magia o la «fasci- genere di trattamenti – ribatezzati più
viene e come ha fatto ad arrivare sull’i- W- Lei ha detto prima “per colpa di nazione» esercitata da coloro capaci “scientificamente” con «persuasione
sola Paradiso? quel maledetto Indiano”, vuole spiegar- di generare il «malocchio». Il «magne- coercitiva» o «thought reform» (alla
ci meglio com’è andata? tismo» del XVIII secolo poi l’ipno- lettera “riforma del pensiero”). I fon-
U- Nulla di più semplice. Mi ero rotto di
nascondermi per le vie affollate di Vancou- si nel XX fanno damenti di que-
U- In realtà mai e poi mai avrei pensa-
ver. Sa, non sono più giovane e agile come to di attaccare un Indiano... a differenza passare il potere sto tipo di stu-
un tempo, perciò col favore dell’oscurità, ho degli sporchi Bianchi, gli Indiani ci rispet- di influenza dalla di trovavano le
nuotato fino a raggiungere una catasta di tano per la nostra forza e coraggio. Noi magia alla «scien- loro credenziali
tronchi galleggianti, ci sono salito a bordo e per loro rappresentiamo l’energia della za». Negli anni scientifiche nel-
mi sono accomodato sopra tranquillamente. montagna, capisce? Ma quella volta… Tre ‘30, la presa del la psicologia del
Lì ho aspettato di raggiungere un’isoletta settimane che non mangiavo... ad un certo potere dei regimi compor tamen-
che mi sembrasse appetibile e il destino ha punto scorsi in lontananza qualcosa che si totalitari venne to condizionato
voluto fosse proprio questa. Quindi son bal- muoveva tra l’erba. Senza ragionare, col ricollegata all’i- (Pavlov, Wat-
zato giù dalla mia zattera improvvisata e sangue alla testa mi son lanciato su di lui, dea dell’esisten- son, Skinner) e
nuotando a cagnolino ho raggiunto la riva. l’ho afferrato, l’ho morso al collo... la fame,
Certo, se avessi saputo che l’isola era in- za di metodi di nella psicologia
ecco... quando mi resi conto che si trattava
festata di marmocchi sbavosi e dalle mani di un cucciolo di Indiano era troppo tardi, indottrinamento della «perso-
appiccicaticce, non mi ci sarei fermato, lei il suo corpo dilaniato e divorato a metà... delle masse e del nalità autorita-
capisce. controllo menta- ria» (Wilhelm
W- Quindi se gli uomini le danno la cac- le in una forma di Reich, Erich
W- Ora tutto è più chiaro, un puro caso cia un motivo c’è... ipnosi generaliz- Fromm, Theo-
insomma. Le sembrerà una domanda zata, dove l’ele- dor W. Adorno).
indiscreta, ma abbiamo notato che le U- Dipende dai punti di vista. Ad esempio, mento irraziona- Parallelamente
manca un orecchio, ci vuole spiegare quando voi vi mangiate dei giovani ani- le-inconscio – in la CIA stessa si
cosa le è successo? mali indifesi nessuno vi caccia e vi perse- voga col freudi- interessa a que-
guita con cani e fucili... dovrebbe essere lo
U- E me lo chiede? Mi prende in giro forse? stesso per i puma, non crede? smo che andava sto tipo di tratta-
È tutta colpa vostra. Me lo ricordo perfet- per la maggiore menti con ricer-
tamente, come fosse ieri. Per colpa di quel W- In effetti, non fa una piega. A propo- – continuava ad che in proprio,
maledetto Indiano, mi hanno braccato per sito di dieta, Barnaby e Christie vorreb- avere nell’imma- con lo scopo di
ben quattro giorni di fila! Quattro giorni, bero farle iniziare una dieta vegetariana ginario collettivo mettere a punto
inseguito da quaranta cani e uomini arma- a base di panini alla cannella, dolciumi e una certa forma di “magia”, come delle tecniche di «lavaggio del cer-
ti, se ne rende conto? Ero in trappola, sopra vino di lamponi. Cosa ne pensa? testimoniato dal film di Fritz Lang, vello» attraverso ogni forma di con-
un albero a precipizio su un burrone, e i Il Testamento del Dr. Mabuse (1933). dizionamento, dall’ipnosi all’utilizzo
cani giù che mi abbaiavano. O mi facevo U- Ehhhhh? Quei due sono dei MATTI.
mangiare da quelle bestiacce brutte e puz- Nel 1945, Richard Lockridge e George di sostanze stupefacenti, in particolar
Mai e poi mai mangerei quelle schifezze! Estabrooks (autore di un libro sull’ip- modo LSD. Ma questo tipo di ricer-
zose, o mi fracassavo le costole cadendo di Io sono un carnivoro! Carne! Quei due
sotto. Mi spararono e mi toccò la seconda. marmocchi sono davvero insopportabili, notismo) pubblicarono un romanzo di che ed esperienze otterranno come
Ero a pezzi. Non sono riuscito a muovermi ma cosa credono? La mia dieta qui è fatta spionaggio nel quale dei nazisti inven- risultati tutt’al più l’induzione di stati
per ben tre settimane. Tre settimane senza prevalentemente di carne di cervo, anche se tano una tecnica di controllo mentale confusionali e di falsi ricordi nelle ca-
cibo, capisce? Io! Beh, quando sono final- devo ammettere che non è proprio la mia che porta gli ufficiali americani a com- vie sottoposte al trattamento. Secon-
mente riuscito ad alzarmi, sono andato su- pietanza preferita – sebbene le giovani cer- piere atti di sabotaggio. Nel 1949, due do la metafora dello stesso Edward
bito alla ricerca di cibo e mi sono imbattuto biattine siano morbide e delicate. Preferisco accademici americani, George Counts Hunter infatti, è possibile «scolorire»
in un campo di taglialegna. Lì, ho visto di gran lunga la carne di manzo, ma nulla e Nucia Lodge, denunciano in uno un cervello «lavandolo», riducendo
una roba fumante appesa alla ringhiera del è meglio di un bel salmone, un bel salmo- studio «il sistema sovietico di controllo il soggetto in uno stato di ebetudi-
portico, l’ho ingoiata d’un sol boccone. Ma ne appena pescato. Tuttavia, è raro che io
era un f***** strofinaccio bagnato! Non mentale». L’espressione «brainwashing» ne, ma è impossibile «ricolorarlo».
riesca, alla mia età, a procurarmi del sal- appare per la prima volta il 24 settem- Tuttavia, in forme meno rigeneratri-
può immaginare la delusione, e la vergo- mone. L’ultima volta che ne ho mangiato,
gna. E proprio quando stavo per andar- sono stati proprio quei due mocciosi a por- bre 1950, in un articolo del Miami Daily ci e più manipolatorie e coercitive, le
mene, uno di quegli sporchi taglialegna se tarmelo… News sui metodi utilizzati dai comunisti ricerche sul lavaggio del cervello ven-
n’è uscito col fucile in mano e BUM! Mi cinesi per condizionare i prigionieri di nero utilizzate e persino teorizzate e
ha sparato all’orecchio, mutilandomi per W- Siamo giunti alla fine della nostra guerra o i detenuti politici. L’articolo diffuse in seno all’esercito americano,
sempre. Gli uomini coi loro maledetti fucili! intervista. Prima di lasciarci, ha per era firmato da Edward Hunter, un in particolare nell’ottica della lotta
Ma perché non ci lasciano fare la nostra caso altro da dichiarare? giornalista che era anche un agente anticomunista prima, antirivoluzio-
vita sacrosanta? Una volta, qui, uomini dell'OSS e poi della CIA, articolo naria poi e antiterrorista infine, in
mica ce n’erano così, peggio delle mosche, e U- Roarrrrrrrrrr...
che nel suo tentativo propagandi- particolar modo in seno al program-
quelli che c’erano si tenevano alla larga dal
stico diventa parte del processo di ma MK-ULTRA.
ALTERNATIVE ECONOMICHE
LETTURE SOTTO
Potlatch, il Dono, l’ordalia e la festa come metodi
commerciali di scambio
L’OMBRELLONE
Dalle stuzzicanti perversioni del Marchese De Sade alle scottanti
Il Potlatch è un’istituzione agonistica grazie alla quale dei gruppi sociali si obbligano Confessioni di un Anonimo omosessuale a Émile Zola
mutualmente in cambio di beni, di prestazioni e di riti
È
estate e trascorrete le vacanze su un’isola pa- zione della letteratura, insegnandoci che l’orrore può
radisiaca, siete orfano ed erede di un’ingente diventare fonte di scherzo, riso e gioco, che la morte è
fortuna. Uno zio diabolico, vostro tutore, vuo- un soggetto divertente (a patto di saperlo maneggiare
le uccidervi per mettere le mani sopra il bottino. Ma con la dovuta leggera maestria), e che lungi dall’essere
voi siete furbo e, grazie all’aiuto di un’amica smaliziata un’atteggiamento malsano l’humour nero è il rimedio
e di un puma in pensione, troverete la soluzione per assoluto ad ogni barbosa serietà e, come in un albo di
sfuggire alle sue grinfie mortali: ucciderlo prima che Edward Gorey, fonte inesauribile di solleticanti sor-
sia lui ad uccidere voi… prese.
Una storia d’avventura, di astuzia e di morte. Due Pubblicato inizialmente nel 1963, Uccidiamo lo zio è
bambini per protagonisti, Barnaby Gaunt e Christie rimasto celato per decenni a causa dell’ostracismo
MacNab, che ribalteranno tutte le presunte certezze e d’una critica moralizzatrice – per sua essenza priva di
i pregiuduzi sulla psicologia infantile, così come le ve- ironia – che accusava il libro di essere amorale, se non
rità, i catechismi e le tetragone convinzioni del mondo addirittura immorale. Riscoperto nell’ultimo decennio,
adulto, rappresentato qui da una corale, colorita e pit- quale precursore di universi romanzeschi dalle tinte
toresca piccola comunità di isolani, che non tarderà a gotiche come quelli di Lemony Snicket (Una serie di
ricordare quella dai tratti comici, tetri e ambigui della sfortunati eventi) e di Douglas Lindsay (La bottega de-
Twin Peaks di David Lynch. gli errori), è stato rieditato prima negli Stati Uniti, poi
Un romanzo dalla morale disturbante che rimetterà successo di libreria anche in Spagna e Francia, ed ora
in discussione ogni pretesa moralizzatrice sulla fun- per la prima volta in Italia.
“
tagonisti, O’Grady fornisce loro una sorta di potere: il libro si
trasforma da un apparente trattato sul comportarsi meglio ad
un racconto di piccante delinquenza. Sono i bambini a con-
durre lo spettacolo narrativo.
Q uesto romanzo, graziosamente macabro, è un gioiel-
lo di humour nero ed elegante ironia.
(Lire)
Theo Schell-Lambert (THE BELIEVER)