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Lo sviluppo industriale
va a nord Milano Torino Genova, mentre il sud era rimasto arretrato caratterizzato dal latifondismo. Due
episodi segnano l’inizio del 900: l’assassino di Re Umberto I, un altro fatto importante quando nel 1903
Giovanni Giolitti sale al governo questa et si chiama età giolittiana. Giolitti esercito nel nostro paese
un’influenza così importante da dare il suo nome a questo periodo. Al nord nascevano le grandi banche e
Giolitti durante il Proprio governo elaboro una serie di riforme che segnarono un cambiamento, riuscì a
coinvolgere il partito socialista italiano che era vista in die correnti: i Riformisti ed i Massimalisti. il partito
massimalista diceva che per cambiare la società occorrevano delle riforme. Comincia il periodo di riforme
che segnerà l’Italia, dove gli elettori cominciarono a premiare i Liberali. da subito Giolitti manifestò il doppio
volto, perchè da un lato era aperto e democratico verso i problemi del nord, dall’altro più conservatore e
corrotto nello sfruttare i problemi del sud, a seconda delle sue convenienze orientava il suo
comportamento. Fece delle riforme di fronte ai conflitti del lavoro, scelse di rimanere abbastanza neutrale.
Le riforme dell’età giolittiana:
incise sulla forza lavoro ei bambini, che potevano lavorare dai 12 anni in poi
garanti la maternità delle lavoratrici e istituì una cassa nazionale per l’invalidità e la vecchiaia.
Venne dato nuovo spazio conquiste e imprese coloniali. Nonstante questi anni furono all’insegna di una
nuova urbanizzazione, rimaneva molto forte questo squilibrio tra nord e sud, un effetto di questo squilibrio
sarà un grande flusso migratorio