Quali sono le differenze principali tra la fase endoergonica ed esoergonica della glicolisi ?

La sostanziale differenza tra la fase endoergonica ed esoergonica della glicolisi è, innanzitutto,

il punto di visto energetico : la prima fase necessita di energia per innescarsi e, al termine di
quest’ultima, si ha una perdita di due molecole di ATP ; mentre la seconda fase eredita
l’energia della prima e alla sua conclusione emette energia, con precisione quattro molecole di
ATP e due di NADH. Ulteriore differenza sono i prodotti, rispettivamente due molecole
gliceraldeide-3-fosfato nella fase endoergonica e due molecole di piruvato nella fase
esoergonica.

Che cosa si intende per fosforilazione a livello del substrato ?

Per fosforilazione a livello del substrato si intende una reazione chimica il cui donatore del
gruppo fosfato è il substrato dell’enzima che catalizza la reazione. Un esempio si trova nella
sintesi dell’ATP, settima fase della glicolisi, quando 1,3-bisfosfoglicerato cede il gruppo fosfato
e nel contempo risulta essere il substrato della fosfoglicerato chinasi.

Che cosa accade alle molecole di piruvato una volta conclusa la glicolisi ?

Al termine del processo di glicolisi, il piruvato può essere destinato a due diverse vie a
seconda delle condizioni dell’ambiente:

 In condizioni aerobiche subirà l’ossidazione completa attraverso il meccanismo di

respirazione cellulare, chimicamente verrà eliminato il gruppo carbossilico sotto forma di
CO2 e si formerà l’acetil-coenzima A, che potrebbe essere ossidato completamente per
mezzo del ciclo di Krebs.

 In condizioni anaerobiche, invece, la cellula deve ricorrere ala fermentazione affinché la

glicolisi non si blocchi per la mancanza di NAD+. Conseguentemente, il piruvato potrà
prendere parte o ad una fermentazione lattica, in cui viene ridotto a lattato per mezzo
dell’enzima lattato deidrogenasi, o ad una fermentazione alcolica dove verrà
decarbossilato per mezzo della piruvato decarbossilasi formando acetaldeide.