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4 Governance della filiera tra intervento pubblico e autonomia privata

Il campo di indagine 5

ittraversan,
tunità - per i diversi momenti di -eua dottrina
crisi economicae nellache giurisprudenza italiana ilnegli
il settore ha attraversato nesso logico normativo che
impreciso,
anni i
- ha realizzato i:=.."'n:orre
un disegno tra processolacunoso
volutamente di integrazione
e talorae relazioni
impreciso, agroindustriali
mentre non è affatto
tipici e in
incerto e limitato appare ogni tentativo ed i contratti
di determinare
di volta ineffetti
volta tipici
considerati
e in generale
assumono h Jifica di
la indifferentemente
tentare nel
rilevanza giuridica del connotato contratti della filiera agroalimentare
di cessione nel contratto.
di prodotti agricoli, di coltivazione, di alle-
Alcune disposizioni, le piùento notee fornitura.
sono costituite dagli artt. 9-11 del D.lgs. 27
1maggio
D.lgs. 27 2005, n. 102, che hanno fatto nto pensare ad un spiega
ora osservato riconoscimento legislativo
la difficoltà quantonello sforzo di riurre la
che si incontra
legislativo
meno implicito dei contratti di filiera materiaagroalimentare,
dentro un quadro nondisono
regole e dipoi
state disposizione
approfondite ben definito.
onella
statedirezione
poi t indicata da una Quel chedella
parte appare utile, invece,
dottrina, è rivelare gliche
con la conseguenza il loro reali per i quali l'in.ento
interessi
la conse- non è più solido dilegislativo
sostegno predispone,
quello offerto in un dato
dalle norme momento
specifiche chestorico, un modello
regolano i di di-
orme
contratti spe-tipici (compravendita, . lina positiva;
appalto, e chiarire
soccida) 7
• in pariparte,
D'altra ratio, a volte
tempolalaprevisione di solo descrittiva, ma
una
7
la) • D'al-di contratti di ·filiera agroalimentare
categoria · spesso correttiva-conformativa,
si gioverebbe di un'antica (ri)orientando la relazione verso tecniche
tradizione,
nentare
che paresirisalga alla leggeontrollo federale e di intervento Packers
statunitense sul regolamento negoziale
and Stockyards
10
Act •del 1921,
le statuni-
e trova riscontro nella dottrina Pere legislazione
altro verso,straniera,
al fine specialmente
di disincentivare prassi
francese, contrattuali che, pregiudido
belga,
dottrina e l'impresa debole, permettono
spagnola, brasiliana e nordamericana, dove si è consolidata da molti anni • alla parte contrattualmente
8 più forte di
1a eQuesto,
nord- se contribuiscesferire i rischila(non
a chiarire suasolo economici)
tenace sulla controparte,
sopravvivenza nel discorsoviene introdotta una isciplina
giuridico-economico, ne rende più difficile la problematica che viene, tra l'altro, addi conIlare e di sanzionare
legale che affida ad un'Autorità amministrativa il compito
Iintrecciarsi
discorso e confondersi con taliquella
pratiche 11
della•debolezza della parte agricola e delle regole
:,ditrafunzionamento
l'al:e del mercato Dunque, agricolo, ilanch'esse
minuziosoradicate
e continuo monitoraggio
nella tradizione delle
e nelnorme e dei provveimenti,
agrico- 9 concernenti le relazioni che si dipanano all'interno della filiera agroaimentare, appare
dibattito giuridico •
cate nella perciò un compito necessario per il giurista. Ma è non di
eno indispensabile aver presente costantemente, come strumento di orientamento, il
sistema dei principi e valori fondamentali - a livello municipale ed europeo - e
specialmente sforzarsi, nel tentativo di riordinamento ermeneutico del materiale
re 7 Diversamente
del v. E. Battelli, I contratti-tipo, modelli negoziali per lainregolazione
merntari legislativo, di intercettare di volta volta, indelconcreto,
mercato: il punto ragionevole di
natura, effetti e limiti, Jovene, 2017. L'autore afferma come i contratti agroalimentari siano divenuti
siano
nominati )05e legalmente tipici aequilibrio e bilanciamento dei diversi e spesso contrapposti interessi sottesi a quei
seguito dell'entrata in vigore del D.lgs. n. 102/2005 che ne ha dato
che ne
una disciplina compiuta, p. 220. principi e valori, che vanno dalla libertà di iniziativa economica allo sviluppo
di diritto
8
E. Sirsi, I contratti delsostenibile, dalla specialità
mercato agroalimentare: del diritto
l'esperienza agrario
USA, alle regole
in Rivista del mercato concorrenziale
di diritto
12
me • A questo livello si incontra un'altra difficoltà
svolto 2013, VII, fas. I, pp. 40-46. Per quanto riguarda il processo di tipizzazione svolto ad
alimentare, e
opera dei legislatori stranieri v. da ultimo A. Jannarelli, op. ult. cit.,passim.
a parte
9
Pera- quanto riguarda i profili dell'asimmetria contrattuale e della debolezza della parte a gricola
commer
in un rapporto
:> di filiera, tra i contributi più recenti cfr. L. Russo, Le pratiche commerciali scorrette
agroali
nella filiera
'O agroalimentare tra diritto UE e diritto interno, in Diritto agroalimentare, 2020, fase. 2,
lafilie!i
pp. 401-425; M. Gioia, La trasparenza delle informazioni lungo la filiera agroalimentare: il caso
Stato n. :> lattiero-caseario nella sentenza del Consiglio di Stato n. 1546/2019 ([Nota a sentenza}
del settore
eCons.
giuri- Stato,
1, Sez. 3, 6 marzo 2019, n. 1546), in Diritto e giurisprudenza agraria, alimentare e
Filiera
dell'ambiente, 2019, fase. 3, pp. 1-18; M. Imbrenda, Filiera agroalimentare e pratiche commerciali
commerL
sleali (Agribusiness supply chain and unfair commerciai practices), in Europa e diritto privato,
'abuso
2019, fase. 4, pp. 1133-1165; S. Masini, L'abuso nella contrattazione di impresa nellafiliera
ntractual
agroalimentare (The abuse in thefarm contractual agreements in the agro-food chain}, in Diritto
-293; M.
agroalimentare, 2019, fase. 2, pp. 259-293; M. Petrucci, Le tutele civilistiche apprestate in favore
agroaligli
dei soggetti più deboli della filiera agroalimentare per contrastare le pratiche commerciali sleali: le
agri-
deroghe poste in favore degli agri-
coltori in tema di concorrenza nel caso della proposta di direttiva Com n. 173 final del 2018, in Il
Diritto dell'agricoltura, 2019, fase. 1, pp. 27-37; L. Russo, La direttiva UE 2019/633 sulle pratiche
commerciali sleali nella filiera agroalimentare: una prima lettura, Commento a dir. n. 633 del 2019,
in Rivista di diritto civile, 2019, fase. 6, pp. 1418-1446; F. Zecchin, La tutela del produttore
agroalimentare fra tentativi di riequilibrio del potere contrattuale e misure di sostegno (Agri-food
Producer Protection between Bargaining Power Redistribution and State Support Actions), in
Europa e diritto privato, 2017, fase. 4, pp. 1407-1465.
10
Di un indefinito movimento e di un affollato panorama di interventi legislativi europei e
nazionali con l'intento di conformare le relazioni commerciali parla F. Albisinni, Cessione di prodotti
agricoli e agroalimentari (o alimentari?): ancora un indefinito movimento, cit.
11
Si allude all'art. 62 del D.I. n. 1/2012, v. infra, paragrafo successivo.
12
V. infra, capitolo quinto.
6 Governance della.filiera tra intervento pubblico e autonomia privata

un ulteriore onere. L'indagine svolta consegna, infatti, all'interprete il moltiplicarsi e


l'intrecciarsi di fonti normative. Al momento, la fonte prevalente risulta essere quella a
europea che, passando attraverso le norme del Trattato, si dipana nei Regolamenti per =
la PAC 13• Sappiamo che la nuova PAC dopo il 2020, sarà destinata ad incidere = ·. b
profondamente sull'assetto complessivo dell'organizzazione del mercato agricolo
orientando l'azione dell'Unione verso uno sviluppo sostenibile, correggendo e Il r
ridefinendo i rapporti della filiera agroalimentare 14•
Può dirsi, tuttavia, che le implicazioni che possono trarsi dall'articolazione delle fonti,
a partire dal gradino costituzionale ed europeo, sono destinate, nella materia
esaminata, a caratterizzare stabilmente l'esperienza giuridica. Esse consentono, infatti,
di rendere flessibile la regolazione che è imposta dai caratteri della sostenibilità e dai La
suoi esiti, ma anche dal livello di sensibilità e di crescita della coscienza collettiva,
dove l'informazione del consumatore consente il formarsi di standard accettabili di
giudizio in ordine alle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e vendita del
prodotto agroalimentare.

2. I confini della filiera agroalimentare. La definizione di agroalimentare


serve a individuare una precisa filiera produttiva

La letteratura giuridica-economica è fitta di richiami all'agroalimentare e


all'alimento, nei settori più vari. Tuttavia, chi ha avuto occasione di occuparsene,
anche recentemente, ha lamentato la mancanza di un adeguato approfondimento alla
categoria agroalimentare, che appare in realtà sfuggente fra quelle in uso nella
moderna scienza del diritto.
AI contempo, si fa spesso frequente l'accostamento fra agroalimentare e a-
limentare, tanto che i due termini si trovano usati come sinonimi, in ragione forse
dell'accentuata tendenza a ravvisare nell'alimento il normale fondamento e insieme la
misura della agroalimentare.

13
Si tratta dei Regolamenti (UE) n. 1305/2013 sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, n. 1306/2013 sul finanziamento, sulla gestione e sul
monitoraggio della politica agricola comune; n. 1307/2013 recante norme sui pagamenti diretti agli
agricoltori nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune; e n. 1308/2013
recante organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli. Regolamenti che saranno abrogati e
modificati al termine dell'iter legislativo che porterà all'adozione delle nuove misure contenute nelle
Proposte di regolamento relative alla PAC post 2020, v. irifra testo, in particolare capitolo quinto.
14
V. infra, capitolo quinto.
orivata Il campo di indagine 7

terprete il molti- La ragione di un'opportuna distinzione dei due termini non sta nella maggiore
rte prevalente ri! o minore estensione dell'ambito applicativo, rispetto ai prodotti considerati, bensì
del Trattato, si nella non-omogeneità dei due concetti normativi, quello dell'alimento e quello
va PAC dopo agroalimentare, e nei diversi contesti di riferimento 15•
il :omplessivo Il rinvio alla categoria agroalimentare, al fine di determinare con precisione
del:ll 'Unione l'area di operatività e il settore dell'attività produttiva coinvolta, può dirsi diffusa
verso orti della nel dibattito giuridico-economico, anche se non mancano orientamenti che
filiera considerano questa categoria integralmente coperta dall'area dell'alimentazione.
dall' articolazio, La giurisprudenza, a questo proposito, parla di sottoinsieme riferito al prodotto
sono destinate, agroalimentare rispetto alla più ampia categoria dell'alimento, finendo con
ienza giuridica. : l'individuare la definizione di prodotto agroalimentare ali' interno della più ampia
che è imposta categoria contenuta nell'art. 2 del Regolamento (CE) 178/2002: «il successivo art.
livello di sensi- 2, nel dettare la definizione di 'alimento', ha stabilito che, "ai fini del presente
ione del consuo regolamento si intende per 'alimento' (o 'prodotto alimentare', o 'derrata
in ordine alle I alimentare') qualsiasi sostanza o prodotto trasformato, parzialmente trasformato o
prodotto agro- non trasformato, destinato ad essere ingerito, o di cui si prevede ragionevolmente
che possa essere ingerito, da esseri umani». Già da questa ampia definizione è
dato inferire, con carattere di immediata intuitività, che nella nozione di 'alimento',
in relazione alla finalizzazione contenutistica esplicitata dal legislatore Europeo,
:1groalimentare non sono esclusi - né ad essi viene riservata differenziata considerazione - i
prodotti 'agroalimentari', ovvero i prodotti dell'attività agricola destinati alla
alimentazione umana. Il prodotto 'agroalimentare', anzi, rappresenta un sotto-
:roalimentare e insieme del prodotto 'alimentare', nel senso che rientrano in tale ultima nozione
me di occupar- tutti i prodotti dell'agricoltura destinati all'alimentazione umana. Non è invece
uato approfon- sostenibile l'affermazione speculare, ovvero che tutti i prodotti dell'attività
gente fra quel- agricola sono necessariamente anche prodotti alimentari. Ne consegue che,
laddove venga impiegata la locuzione 'prodotto alimentare', essa - in assenza di
alimentare e a- diversa specificazione o precisazione - comprende senz'altro anche il prodotto
mi, in ragione "agroalimentare"; mentre tale ultima indicazione, ex se riguardata, deve intendersi
ale fondamen- estesa esclusivamente ai prodotti dell'agricoltura destinati all'alimentazione
umana" 16•

10 rurale da parte
amento, sulla ge-
ue norme sui pa- 15
Com'è noto la nozione attuale di alimento contenuta nell'art. 2 del Regolamento (CE). n.
1 politica agricola 178/2002 comprende: qualsiasi sostanza o prodotto trasformato, parzialmente trasformato o non
lotti agricoli. Ree trasformato, destinato ad essere ingerito, o di cui si prevede ragionevolmente che possa essere
porterà all' ado- 1 ingerito, da esseri umani. Sono comprese le bevande, le gomme da masticare e qualsiasi sostanza,
PAC post 2020, compresa l'acqua, intenzionalmente incorporata negli alimenti nel corso della loro produzione,
preparazione o trattamento.
16
TAR, Sez. II ter, sent. 17 luglio 2013, n. 7195.
2.
3.

8 Il campoprivata
Governance della filiera tra intervento pubblico e autonomia di indagine 9

oalimeDiversamente, la tendenza a, riferirsi ai prodotti


a considerare agricoli e alimentari,
la problematica coinvolgendo anche la fase a, ri
dell'agroalimentare
orso dall'alimentare e dall'agricolo
ndistinta ustriale dellaèproduzione 19

radicata invece nel discorso dottrinale; 17 ustrial
dot-
fin d'ora appare opportuno avvertire, in tal senso, che non si tratta di voler negare
tratta di
l'affermazione di una visione globale del fenomeno di filiera agroalimentare, si
:li filiera
19
Si riporta il testo aggiornato alla luce dei successivi interventi legislativi che hanno mortiicato Si
vuole piuttosto sottolineare
la norma.che proprio l'adozione di quella visione unitaria e rii: - -.:aio
di quella
onnicomprensiva induce "Art,
ad una cautela nell'adottare, come usain materia
farsi, scelte e di prodotti agricoli
la 1 ~
62, Disciplina delle relazioni commerciali di cessione
~e,
criteri uniformi per regolare
agroalimentari.
relazioni negoziali che hanno ad oggetto invece una -Art. 6:
come I contratti che hanno ad oggetto
propria specificità nel prodotto alimentare e in quello agroalimentare.
I. la cessione dei prodotti agricoli e alimentari, ad_ ::groalim
eccezione i
ranno ad quelli conclusi con il consumatore finale, sono
Paradigmatica è in tal senso l'esperienza legislativa con la quale si è inteso stipulati obbligatoriamente in forma scritta e 1. I cor
èregolare
1 inteso ·
quello il profilo delle dicano la durata, le quantità e le caratteristiche del prodotto venduto, il prezzo, le modalità
di
asimmetrie
nsegna e
nei rapporti commerciali aventi ad oggetto la
di pagamento. I contratti devono essere informati a principi di trasparenza, correttez-
oggetto
cessione dei prodotti3.agricoliproporzionalità
e agroalimentari. Lacorrispettività
disinvoltura con la qualeconilriferimento ai beni forniti.
e reciproca delle prestazioni,
la quale
legislatore italiano ha proceduto,
2. Nelle relazioni commerciali tra operatori economici, ividistinzio-
in questa occasione, all'opera di compresi i contratti che hanno ad
istinzio-
ne/assimilazione tra prodotto agroalimentare
oggetto la cessione e alimento,
dei beni di cui al comma 1,importa
è vietato: l'assoluto di-
iluto di-
sconoscimento dei correttia) significati assunti da
imporre direttamente tali categoriecondizioni
o indirettamente di prodotti.
di acquisto, di vendita o altre condizioni
ti. Il riferimento è all'art.
contrattuali
62 del D.l. n. 1/2012 che nella rubrica 18extracontrattuali
ingiustificatamente gravose, nonché condizioni adopera il e retroattive;
opera 4. applicare condizioni oggettivamente diverse per prestazioni equivalenti;
termineil agricolo e agroalimentare, evocando un fascio di relazioni riferite al
ferite
momento al della produzione primaria, cioè a monte della filiera, per poi al commacontinuità e regolarità~ sub
5. subordinare la conclusione, l'esecuzione dei contratti e la delle
medesime relazioni commerciali alla esecuzione di prestazioni da parte dei contraenti che, per loro
al com-
I, inopinatamente, e quasi
naturaaevoler
secondo estendere l'incidenza
gli usi commerciali, non e abbiano
la portata della
alcuna connessione con l'oggetto degli uni e delle
ta della altre;
d) conseguire indebite prestazioni unilaterali, non giustificate dalla natura o dal contenuto delle
relazioni commerciali;
·ata 17dalla
Complesso risulta dar conto qui dell'intero dibattito, e sullacommerciale
difficoltà incontrata dalla dottrina
e) adottare ogni ulteriore condotta sleale che risulti tale anche tenendo conto del
mnarelli,
di messa a fuoco della nozione e delle sue ricadute; giova rammentare A. Jannarelli, Dal prodotto
complesso delle relazioni commerciali che caratterizzano le condizioni di approvvigionamento.
il dirittoall'alimento: la globalizzazione del sistema agroalimentare e il diritto agrario, in Il Diritto
agricolo 3. Per i contratti di cui al comma 1, il pagamento del corrispettivo deve essere effettuato per le
l.dell'agricoltura
Alessi, nell'era della
merciglobalizzazione,
deteriorabili entro Cacucci, 2003;
il termine R. Alessi,
legale di trentaG. Pisciotta,
giorni L'impresa
e per tutte le altre merci entro il termine di
a, in Di- Giuffrè, 2010; v. anche L. Russo, voce Agroindustria, in Digesto on line.
agricola, sessanta giorni. In entrambi i casi il termine decorre dall'ultimo giorno del mese di ricevimento della
18
fattura.
In generale a proposito Glirilevanza
della interessi decorrono automaticamente
che la giurisprudenza dal giorno
attribuisce successivo
alla rubrica di unaalla scadenza del termine. In
rbrica di
disposizione questi
legislativa, si casi osservare:
è fatto il saggio "che deglilainteressi
formulaè utilizzata
maggiorato di rubrica
nella ulteriori diquattro
una punti percentuali ed è
rbrica di
disposizione inderogabile.
legislativa non ha carattere soltanto orientativo, ma riveste un preciso contenuto
.iso con-
precettivo, tant'è che la Corte costituzionale
4. Per 'prodottiha dichiarato
alimentari illegittima si
deteriorabili' una disposizione
intendono di legge
i prodotti che
che rientrano in una delle seguenti
osizione
aveva per proprio contenuto categorie:
la modifica della rubrica di una precedente disposizione, e che la Corte
disposi-
di legittimità, ad esempio in materia di prodotti
a) prodotti alimentari,
agricoli, nel determinare
ittici e alimentari natura edche
preconfezionati oggetto di una
riportano una data di scadenza o un
determl-
disposizione contenuta nel termine
d.P.R. 26 minimo
marzodi1980,
conservazione
n. 327 ha non superiore a richiamato
espressamente sessanta giorni;
la rubrica di
una327disposizione
ha per individuare il Giudice
b) prodotti competente
agricoli, a decidere
ittici e alimentari sull'opposizione
sfusi, comprese erbealle relative
e piante aromatiche, anche se posti in
compe-
sanzioni, e nell'individuareinvolucro
le disposizioni applicabili
protettivo alla preparazione
o refrigerati, non sottoposti di abevande analcoliche
trattamenti ex
atti a prolungare la durabilità degli
ioni
D.I. 25 apagennaio 1992, n. 105stessihaper
utilizzato
un periodo
la rubrica
superiore
dellaa sessanta
norma algiorni;
fine di individuare il contenuto
utiliz-
della disposizione regolatrice, c) e parimenti
prodotti aha basefatto di
espresso
carne riferimento alla rubrica
che presentino dell'art.
le seguenti 184-bis
caratteristiche fisico-chimiche: aW
olatrice,
c.p.c. per determinarne l'ambito
superiore applicativo
a 0,95 e pH nel superiore
processo acivile ed allaaW
5,2 oppure rubrica del capo
superiore a 0,91 in oppure
cui è pH uguale o superio re a
ninarne
contenuto l'art. 309 c.p.p. 4,5;per determinarne l'ambito applicativo nel processo penale, così come ha
art. 309 la rubrica di disposizioni
utilizzato d) tutti in materia
i tipi di pesca, di sgravi contributivi, o di prevenzione
di latte.
zzato
infortuni,la per perimetrare l'area di applicazione delle norme relative", in F. Albisinni, Cessione di
5. Salvo che il fatto costituisca reato, il contraente, ad eccezione del consumatore finale, che
fortuni,
prodotti, cit., p. 4. contravviene agli obblighi di cui al comma 1 è sottoposto alla sanzione amministrativa pecuniaria da
ione di
euro 1.000,00 a euro 40.000,00. L'entità della sanzione è determinata facendo riferimento al valore
dei beni oggetto di cessione.
4.

1O Governance della filiera tra intervento pubblico e autonomia privata

Le conseguenze, come fa notare la dottrina, non sono di scarso conto e sol-

6. Salvo che il fatto costituisca reato, il contraente, ad eccezione del consumatore finale, che
contravviene agli obblighi di cui al comma 2 è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da
euro 2.000,00 a euro 50.000,00. La misura della sanzione è determinata facendo riferimento al
beneficio ricevuto dal soggetto che non ha rispettato i divieti di cui al comma 2.
7. Salvo che il fatto costituisca reato, il mancato rispetto, da parte del debitore, dei termini di
pagamento stabiliti al comma 3 è punito con sanzione amministrativa pecuniaria da 500 euro a euro
500.000. L'entità della sanzione viene determinata in ragione del fatturato dell'azienda cessionaria,
della ricorrenza e della misura dei ritardi.
8. L'Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato è incaricata della vigilanza sull'ap-
plicazione delle presenti disposizioni e all'irrogazione delle sanzioni ivi previste, ai sensi della legge
24 novembre 1981, n. 689. A tal fine, l'Autorità può avvalersi del supporto operativo della Guardia
di Finanza, fermo restando quanto previsto in ordine ai poteri di accertamento degli ufficiali e degli
agenti di polizia giudiziaria dall'articolo 13 della predetta legge 24 novembre 1981, n. 689.
All'accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui ai commi 1, 2 e 3 del presente articolo
l'Autorità provvede d'ufficio o su segnalazione dell'Ispettorato centrale della tutela della qualità e
della repressione delle frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole
alimentari e forestali o di qualunque soggetto interessato. Le attività di cui al presente comma sono
svolte con le risorse umane, finanziarie e strumentali già disponibili a legislazione vigente.
9. Gli introiti derivanti dall'irrogazione delle sanzioni di cui ai commi 5, 6 e 7 sono versate
all'entrata del bilancio dello Stato per essere riassegnati e ripartiti con decreto del Ministro
dell'economia e delle finanze e iscritti nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo
economico, al Fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall'Autorità Garante
Concorrenza e Mercato da destinare a vantaggio dei consumatori per finanziare iniziative di
informazione in materia alimentare a vantaggio dei consumatori e per finanziare attività di ri cerca,
studio e analisi in materia alimentare nell'ambito dell'Osservatorio unico delle Attività produttive,
nonché nello stato di previsione del Ministero per le Politiche agricole, alimentari e forestali per il
finanziamento di iniziative in materia agroalimentare, ovvero, in caso di violazioni relative a
relazioni commerciali nel settore lattiero caseario, al Fondo per gli investimenti nel settore lattiero-
caseario di cui all'articolo 1, comma 214, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.
1 O. Sono fatte salve le azioni in giudizio per il risarcimento del danno derivante dalle violazioni
della presente disposizione, anche ove promosse dalle associazioni dei consumatori aderenti al
CNCU e delle categorie imprenditoriali presenti nel Consiglio Nazionale dell'Economia e del
Lavoro o comunque rappresentative a livello nazionale. Le stesse associazioni sono altresì
legittimate ad agire, a tutela degli interessi collettivi, richiedendo l'inibitoria ai comportamenti in
violazione della presente disposizione ai sensi degli articoli 669-bis e seguenti del codice di
procedura civile.
11. Sono abrogati i commi 3 e 4 dell'art 4 del decreto legislativo 9 ottobre 2002, n. 231 e il
decreto del Ministro delle attività produttive del 13 maggio 2003.
11-bis. Le disposizioni di cui al presente articolo hanno efficacia decorsi sette mesi dalla data di
pubblicazione della legge di conversione del presente decreto. Con decreto del Ministro delle
politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dello sviluppo eco nomico, da
emanare entro tre mesi dalla data di pubblicazione della legge di conversione del presente decreto,
sono definite le modalità applicative delle disposizioni del presente articolo".
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5.

momia 12
privata Governance della.filiera tra intervento pubblico e autonomia privata
Il campo di indagine
) di scarso Siffatta sol-
conto econnessione è stata tuttavia, come visto, censurata dalla giurispru- Al fine , I
denza, che opta intanto per una nozione ristretta all'ambito agroalimentare come I
ecitano un'attenta verifica sul significato che assume il concettoequivoci sul
di agroalimentare
sottoinsieme di alimento, laddove
1e del consumatore finale, t
poi in conclusione,
nell'ambito specifico del afferma fenomeno una omogeneità-
delle relazioni contrattuali nella ilieraLa
precisazk
interscambiabilità di uso solo produttiva
se il 20

prodotto agricolo è destinato al! 'ali-
sanzione rileve ~i
mentazione
amministrativa umana.
:ione è
All'incongruenza dell'intervento legislativo ha provato a porre occupiarr
rimedio ~
il Decreto
determinataIn facenJettato
questo senso, i si (ri)definisce l'agroalimentare, come alimento la cui origine
delcategoria
ministerodell'alimento,
delle politiche ncetto di ~
maagricole
riferita alimentari
a beni che enon
divieti èdiagricola,
cui al forestali del 19 otobre 2012, n.
all'interno dell'ampia
199, che all'art. 2 - nel definire l'ambito applicativo e la giuri!
della disposizione legislativa
sono omogenei.
~ del debitore, dei termini contenuta nel richiamato art. 62 - effettua una connessione, a fini evidentemente · ·o dell'art
va pecuniaria Questa
da 500distinzione
euro risulterà, però, offuscata, allorché, la categoria onni-
elio in 1
comprensiva
del fatturato dell'aziendadi alimento verràdefinitori,
utilizzatadella categoria delleprodotto
per determinare relazioniagroalimentare
e i soggetti con quella di alimento, e
riprendendo, come termine di riferimento il conenuto dell'art. 62, comma egolare pre
I,
richiamati nella disposizione legislativa.
a della vigilanza rimanda alla nozione di cui all'art. 2 del Rego- ella produ:
In tal sull'apvi
modo, il giudice ridisegna, impropriamente, i confini della disciplina
previste, ai sensi della lamento n. 178/2002 in materia di sicurezza alimentare 21• \'i è chi,
finendo con l'assumere la veste di regolatore del mercato. Il giudice, sostituendosi
i del supporto operativo
al legislatore circoscrive, attraverso la nozione di agroalimentare, l'area di
i poteri di accertamento
intervento
a predetta legge 24dell'art.
noini 62 perimetrandola
20
intorno
Per un primo ai prodotti
commento critico agroalimentari, in palese tra prodotti agricoli e pro dotti
circa la prospettata distinzione
contrasto con il dettato alimentari
normativo eall'interno
con le della
norme fattispecie di cui
ministeriali all'art. 62 del
attuative. D.!.Ne
n. 1/2012, cfr. A. Germaò, Sul
di cui ai commi 1, 2
contratto di cessione di prodotti agricoli e alimentari, in Diritto e giurisprudenza agraria, alimentare
consegue centra-
dell'Ispettorato come sottolinea la dottrina "l'emergere - nella
e dell'ambiente, 2012, 6, pp. 379-386. ricostruzione operata dal
~oalimentari
Giudice delamministrativo
Mini- - di una 21complessiva disciplina di filiera sistematicamente
tto interessato. Ai sensi dell'art. 2 del d.m, Mipaafn. 199/2012 si intende per:
orientataLe atti-
e strutturata, e l'espressione 'filiera agroalimentare italiana', ben indagata
:iarie e strumentali già "a)ma
prodotti agricoli: i prodotti dell'allegato I di cui all'articolo 38, comma 3, del Trattato sul
nelle analisi degli economisti, funzionamento sin dell'Unione
qui tradottasi europea;sul piano giuridico in
1i 5, 6interventi
e 7 sono versatenumerosi ma spessob) prodotti occasionali
alimentari:e itra lorodi cui
prodotti non compiutamente
all'articolo 2 del regolamento (CE) n. I 78/2002 del
Parlamento europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002;
coordinati,
, decreto del Ministroacquista un preciso contenuto precettivo, siccome idonea a perimetrare
unadellofiliera di relazioni di impresa, c) prodotti deteriorabili:unico
cheointegra i prodotti di cui la all'articolo 62, comma 4. La durabilità del prodotto
11istero sviluppo (superiore inferioreina un 60 giorni)contesto fasedurata
si riferisce alla agricola,
complessiva del prodotto stabilita dal
dall'Autorità
quella di Garante
trasformazione e quella produttore; di commercializzazione, assegnando a questa
nanziare iniziative
filiera regolediproprie" 22•
1anziare attività di ri- d) consumatore finale: è la persona fisica che acquista i prodotti agricoli e/o alimentari per scopi
> unico delle estranei alla propria attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta;
Attività :tgricole, e) cessione dei prodotti agricoli e alimentari: il trasferimento della proprietà di prodotti agricoli
mentoe ai prezzi, il contratto quadro
alimentari e/o alimentari,
potrà individuaredietro leil modalità
pagamento di un prezzo, 1adelcuiprezzo
di determinazione consegna avviene nel territorio della
applicabile al momento Repubblica
dell'emissione del italiana;
singolo ordine, prevedendo che si faccia riferimento al
in caso di violazioni
listino. Nei
investimenti nel sete contratti quadro conclusi con
f) le centrali
interessi di
legaliacquisto
di mora:dovranno
interessi essere indicati
semplici di in
mora allegato
ad un i tasso che è pari al tasso di rife-
2014,nominativi
n. 190. degli associati che nerimentofanno come parte definito
che hanno dallaconferito È fatta disalva
il mandato.nazionale
vigente normativa la
recepimento delle direttive comunitarie
definizione
derivante di contratto quadro diin
dalle vioni cuimateria
al decreto legislativo
di lotta contro idel 27 maggio
ritardi 2005 n.nelle
di pagamento 102,transazioni
art. 1, lettera
commerciali;
t);
dei consumatori g) tasso di riferimento: tasso d'interesse come definito dalla vigente normativa nazionale di
1/"azionaJe dell'Eco-interprofessionali: recepimento
I) accordi accordi conclusi delletradirettive comunitarie
gli organismi in materia 12,
di cui all'articolo di comma
lotta contro
I- i ritardi di pagamento nelle
bis, del decreto
;se associazioni so- legislativo 30 aprile transazioni
1998, n. 173,commerciali, applicabile
e successive come diedseguito
modificazioni indicato:
integrazioni".
l 'inibitoria22
F.
ai Albisinni,
com- Prodotti alimentari - pero ilagroalimentari?
primo semestreIldell'anno
TAR delinLazio, giudice
questione del mercato
è quello in vigoree il 1 ° gennaio di quell'anno;
669-bis e maker,
law seguentismentisce il MIPAAF e l'AGCM, in Rivista di diritto alimentare, 2013, 3, p. 38. L'Autore
ha dedicato alla questione un'ampia ed esauriente
- per il secondo semestre trattazione,
dell'anno svelando
in questionele èconseguenze
quello in vigoredi un
il I O luglio di quell'anno; h)
approccio
·e 2002, n. 231 e il poco attento ai termini e
saggioalla portata
degli delle
interessi: definizioni
tasso giungendo
complessivo deglia individuarne
interessi da nel le-
applicare all'importo dovuto, al netto
gislatore distratto che genera delle maggiorazioni
regolatori di legge;
inconsapevoli, uno dei suoi effetti negativi. Cfr. pure
l'articolo scritto precedentemente alla sentenza del TAR, dove l'Autore anticipava già i rischi
;i sette mesi dalla
possibili e i conflitti istituzionali chei)l'uso
contratto
improprioquadro, accordoavrebbe
dei termini quadropotuto
o contratto di base:
determinare. In accordi, conclusi anche a livello di
ereto del Ministro centrali di acquisto, aventi ad oggetto la disciplina dei conseguenti contratti di cessione dei prodotti
Ilo sviluppo eco- agricoli e alimentari, tra cui le condizioni di compravendita, le caratteristiche dei prodotti, il listino
i conversione del prezzi, le prestazioni di servizi e le loro eventuali rideterminazioni. Con riferi-
esente articolo".
rica, s
6.

14 Governance della filiera tra intervento pubblico e autonomia privata


Il campo di indagine 1
rivata 3
Ed infatti, in presenza di un impiego ambiguo delilconcetto, cificazione da
Al fine di intendere senso di soprattutto da parte
questo intervento e di dissipare possibili
lità. Invero,equivoci
dalla giurispru-
del legislatore, il prodotto ( sull'approccio
agro )alimentare finisce con il costituire, al tempo
alla questione definitoria, è necessaria qualche ulterio-
non entralità
·oalimentare
stesso, un indice co- normativo per descrivere una relazione caratterizzata dalla
ma una omoge- re precisazione. nel r - une
presenza di operatori agricoli e operatori
La rilevanzaeconomici e nello agroalimentare
della categoria stesso tempo riferita a
nelle relazioni di filiera di _cui
lestinato ali 'ali- attività po
rapporti che vedono coinvolti i solo operatori
occupiamo economici.daDa
è determinata unaqui, proprio
quantità quella che risulta filtrata dal concetto
di aspetti sostenil · li.
conseguenza nefasta che l'usodiincerto, a tratti promiscuo,
agroalimentare. Questo filtro,del termine
creato indetermina:
sede dottrinale 23ambient:
, nel modo
nento la cui orio, enteche la
un ostacolo all'individuazionegiurisprudenza
della filiera produttiva di riferimento,
sommariamente precisa a propositodando spazio,
dell'ambito applica tivo dell'art. 62,
ma riferita lesi
come si è avisto, a proposito della decisione del giudice amministrativo a interventi
è servito successivamente 25alla dottrina per farle disegnare un modello in cui il
giudiziali di tipo regolatorio, impropri
prodotto eagroalimentare
insoddisfacenti viene • utilizzato (esclusivamente) per regolare precise
categoria
La mancata onni:considerazione dell'attività di produzione prestata dall'agricoltore
relazioni contrattuali all'interno di (pre)determinati segmenti
lazioni e i sog-
nell'ambito della filiera agroalimentare è segnalata dalla dottrina, che evidenzia
della produzione agricola.
come ad assumere maggior rilievo Vi èsia,
chi, invece, la dimensione
infatti, evidenzia della sicurezza
come "anche e la formula più am-
a voler leggere
della tracciabilità
della disciplina che l'avvicina agli schemi del c.d.food law, nella prospettiva di
pia contenuta nel comma 1 dell'art. 62, alla luce delle indicazioni presente nella
giudice,
tutela della sostitu-
salute del consumatore. Così allontanandosi
rubrica, secondo l'interpretazione definitivamente
accolta dal TAR il[ ... ] in primo luogo resta pur
limentare, l'area
discorso dalla prospettiva della produzione primaria
sempre la distinzione trae ifinendo
mercati con il rimanere
dei prodotti la di base, in cui sono coinvolti
agricoli
roalimentari, in
disciplina dell'agroalimentare "insensibile alle vicende della parte agricola, la
direttamente gli operatori agricoli di base, quali fornitori della materia prima (quella
teriali
quale deve confrontarsi - ma sarebbe meglioagroalimentari
dire: confliggere - condistribuzione,
la
fresca) alle industrie e alla grande e gli altri segmenti del
attuative.
'controparte':ostruzi
industriale" 26• mercato di cui sono protagonisti le imprese di trasformazione e distribuzione dei
one E opeina di
ciò a dispetto dell'indiscussa centralità che la dottrina
prodotti agricoli divenuti alimentisuole attribuire alla
con diversi
filiera si-
parte agricola nella filiera agroalimentare collocandola, opportunamente, al centro
agroalimentare gradi di elaborazione" 24• 27
del sistema dei rapporti che si dipanano lungo la filiera •
La dottrina apre qui una prospettiva che punta alla separazione della fase di
1ui L'idea
tradottasi sul categoria di negozio agroalimentare affiora e trova la sua ragion
di una produzione primaria-destinazione del prodotto a base agricola, dalle altre e successive
ld'essere
e tra loro non si tenta, da una parte di delimitare l'area di incidenza della parte
quando
fasi della filiera, che vede coinvolti altri operatori economici, e che potrebbe essere la
eettivo,
agricola siccome
nel processo di integrazione dall'altra di collocare entro una cornice
egra
sistematicain una un serie di regolechiave di volta per contribuire a riportare chiarezza definitoria all'uso della categoria
giuridiche di origine legale o convenzionale che
unico .ommercia agroalimentare.
appaiono peculiari di certe fattispecie. La situazione che è venuta delineandosi
lizza-
indica, comunque, una tendenza che può dirsi tutt'ora dominante nella pur
lacunosa
inazione del elaborazione
prezzo della materia: la ricerca di una categoria di rapporti
particolare la possibile frattura, poi verificatasi, tra MIP AAF e MISE competente in materia di
i costituiti dall'agroalimentare, dotati
alimentodie prodotti
un modulo variabile,conmaespressa
in ogni caso dei prodotti agricoli e di prima tra-
faccia riferimento
agro-industriali, eccezione
ounitario
essere indicati in giuridici, che tragga per l'appunto autonoma giu-
di effetti sformazione, per i quali la competenza è attribuita al primo dicastero, Id., Cessione di prodotti
il mandato. È fatta
agricoli e agroalimentari (o alimentari?): ancora un indefinito movimento, cit.
raggio 2005 n. 102, 23
Sull'uso del criterio agroalimentare nell'ambito della (ri)definizione di imprenditore agricolo, v.
Alessi-Pisciotta, L'impresa, cit., "La diversità dei criteri-base, rispetto al diritto interno, rischia di
ll'articolo
25
12, com- dei vuoti legislativi si è soffermata la dottrina precisando il pericolo maggiore
Sull'ampiezza
essere apprezzata più a livello di epifenomeno che a livello sistematico. Da qui la tendenza ad
icazioni
che ne ed integra-
deriva: "li mancato riferimento nella norma alle diverse qualifiche soggettive degli operatori
assecondare le fonti sovrannazionali, non sempre accompagnata da un approfondimento circa le
volta a volta coinvolti rende oltremodo difficile all'interprete l'individuazione delle effettive finalità
conseguenze implicite nell'adozione di differenti criteri [ ... ]Il criterio agroalimentare prospetta
perseguite
udice dal legislatore
del mercato e e, in particolare, del preciso contenuto assiologico da attribuire ali' art. 62
invero una rifondazione mirata dell'agrarietà e del relativo diritto speciale, sicché appare
comma
013, 3, p.1"
38.(ilL'Au:
corsivo è nostro), A. Jannarelli, op. ult. cit., p. 241.
26
giustificabile che ne risultino in prospettiva equiordinate le attività produttive ( di beni primari), le
M. Goldoni,
di un Introduzione al Convegno, in Rivista di diritto agrario,
di 2020,
quelle1,dip. commercializzazione
conseguenze 11.
attività trasformatrici e perfino dei prodotti agricoli; cioè una
27
Di vera
individuarne nelforza
le- centripeta riferitacomponente
al produttore agricolo parla Carmignani: "l'impresa agricola
comunque identificabile del più ampio e complesso
condiziona
negativi. Cfr.la pure
configurazione della filiera medesima nella sua concretizzazione, costituendone il
sistema agroindustriale", p. 54.
core business
ticipava imprescindibile", S. Carmignani,
già i rischi 24
op. cit., p. 2.
A. Jannarelli, Profili del sistema, I rapporti contrattuali, cit., p. 240.
tuto determinare. In
9.
7.
8.
Il campo di indagine 1
ivata 5

soprattutto da - zzione da una particolare valutazione del soggetto agricolo e/o delle sue vero,
il costituire, al non si può negare come l'utilità di una corretta definizione acquista Iità nel
~ caratterizzata
o stesso tempo momento in cui si affrontano i problemi legati al regolamento di
:i. Da qui, pro- "' anività nel nuovo contesto della politica agricola orientata ad uno svi-
iiscuo, del ter- sostenibile, contesti questi che non sono solo economici ma anche so..
duttiva di rife- ambientali e culturali e che vengono percepiti come conflittuali e potenente
me del giudice lesivi di situazioni soggettive variegate.
opri e insoddi-
Strumenti
ta dall' agricoll __ Strumenti di intervento normativo e ambiti di regolazione. Il contratto
come stru
dottrina, che come strumento di governance della filiera
nensione della
food law, nel- Come la dottrina ha giustamente rilevato 2 , nel momento in cui l'intervento blico
8

tanandosì defi- (statale ed europeo) in agricoltura, per ragioni politiche ed economi _ _e_ si è
iaria e finendo allentato a causa del fenomeno della globalizzazione, gli strumenti e "' categorie
~ vicende della privatistiche hanno assunto un'indiscussa, e per certi versi inattata, rilevanza nel
lire: confligge- sistema di governance del mercato agricolo (ed agroa. entare) 29• Al contrario,
quando il sistema delle regole assume una connota-
! attribuire
- _·abbai
alla ::E•-L'abbandono del regime degli aiuti a favore dell'agricoltore ha avuto come effetto im-=ediato il
rtunamente, al recupero della 'tenuta della relazione contrattuale' della parte agricola. Si è così ineitabilmente
spostata l'attenzione sulla debolezza dell'agricoltore esposto adesso alle dinamie del mercato e al
rova la sua raa libero scambio senza alcun tipo di paracadute. La scelta (legislativa) di enere l'attività agricola
di ponendo l'attenzione al momento dell'immissione del prodotto nel
ercato e alla singola relazione di scambio, costituisce un riflesso di un'inversione di tendenza ordine
incidenza .ollo
al sostegno della parte agricola e all'abbandono della politica dei prezzi nel comparto
care entro ! groalimentare", L. Russo, I contratti della filiera agroalimentare nel quadro della nuova Politica
legale o con- agricola comune, in Rivista di diritto agrario, 2015, 4, pp. 470-509. Gli interventi legisla-
.ione che è ve- ivi sulle relazioni contrattuali non hanno riguardato solo la lotta di contrasto agli abusi di pote re
tutt' ora domii contrattuale, ma anche in positivo, hanno incentivato le forme aggregative della parte agri-
una categoria ola, consentendo di praticare una negoziazione collettiva al fine di fissare un giusto prezzo del
ariabile, ma in prodotto agricolo, ed iscrivendosi anch'essa dentro una logica di protezione. Il riferimento è alle
norme relative al comparto lattiero caseario a partire dal Regolamento (UE) n. 261/2012. Sul punto
autonoma giu-
> ilpericolo mag- anche A. Jannarelli, Profili giuridici ... , Soggetti e concorrenza, cit., p. 340.
he soggettive de- 29
Per le ragioni relative alla questione definitoria, trattata nel par. precedente, l'indagine
dividuazione del- ondotta in questo paragrafo sarà rivolta al mercato organizzato di cui all'art. 40 TFUE riferito al
enuto assiologico prodotto agricolo che comprende anche il prodotto agroalimentare, inteso come prodotto agricolo
u.,p. 241. destinato all'alimentazione umana: fresco, trasformato o contenuto nell'alimento. Si tratta della
D, 1, p. 11. nozione contenuta nella Direttiva (UE) 2019/633 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17
: "l'impresa agri- aprile 2019 in materia di pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e
azione, costituen- alimentare. Il legislatore italiano, con l'art. 62 del D.l. n. 1/2002 a proposito della disciplina
dell'abuso contrattuale in materia di cessione di prodotti agricoli e ali-

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