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Data: 19÷21/06/2017
Metallurgia e Microstrutture all’equilibrio e fuori equilibrio
Rappresentazione schematica
di struttura cristallina
Reticoli cristallini
• CUBICO A FACCE CENTRATE (CFC) • CUBICO A CORPO CENTRATO (CCC)
• E’ un reticolo cubico con un atomo su • E’ una struttura cubica semplice, con
ciascun vertice più un atomo al l’aggiunta di un atomo al centro della
centro di ogni faccia cella
• Il fattore di impaccamento è 0,74 • Il fattore di impaccamento è a 0,68
• Il numero di coordinazione è 12 • Il numero di coordinazione è ad 8
Ferro a
La trasformazione martensitica
• Martensite:
– Soluzione solida sovrassatura di carbonio nella cella cubica a corpo centrato
– Fenomeno di distorsione reticolare
+
Cementite
+
Carbonio
sovrassaturo
Martensite
• La solubilità del C nella ferrite
a (CCC) è molto più bassa di
quella nell'austenite (CFC):
per velocità di raffreddamento
elevate, si impedisce la
diffusione atomica e gli atomi Cella ccc
Cella tetragonale
di C occupano le uniche
Posizione degli atomi di Fe
posizioni possibili (spigoli e Posizioni possibili degli atomi di C
basi)
750
• Si forma attraverso un MARTENSITE
meccanismo “a scatto”
Durezza Brinell
500
• Caratteristica della martensite
è l’elevata durezza e la 250 FERRITE - PERLITE
fragilità, che è comunque in
funzione del tenore di
0
carbonio in sovrassaturazione 0 0,5 1
Composizione (%C)
Fattori di temprabilità
• I fattori di temprabilità influenzano le condizioni (tempi, temperatura)
per le quali un componente è soggetto a trasformazioni fuori equilibrio
(tempra, in particolare).
• Fattori metallurgici*:
– Composizione chimica
– Dimensione del grano
– Presenza di elementi carburigeni
• Fattori tecnologici:
– Velocità di raffreddamento
– Mezzo di tempra
– Dimensione del pezzo
* Per tenere in considerazione questi fattori si fa spesso riferimento a
formule di “Carbonio Equivalente”, ricavate sperimentalmente.
Temperatura [°C]
per i punti costituenti il giunto saldato
(ciclo termico di saldatura)
Tempo [s]
2400
2100
1800
1500
1200
900
600
300
0
15
-5 13
-4 11 FLUSSO DI CALORE
-3
-2 9
CORDONE DI SALDATURA
-1
0 7
1 5 800°C
2
3 3
4 1 1000°C
5
Temperatura [°C]
– Processo di saldatura
– Parametri esecutivi 800°C
• Spessore combinato
– spessore del giunto 500°C
– tipo di giunto
– giunti bitermici e tritermici
Tempo [s]
• Distanza rispetto all’asse del giunto APPORTO TERMICO
Temperatura [°C]
– Temperatura di preriscaldo
– Temperatura di interpass 800°C
V ×I 500°C
Q= × 60
v sald
Tempo [s]
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Metallurgia e Microstrutture all’equilibrio e fuori equilibrio
Temperatura [°C]
severità della velocità di 1000
raffreddamento 800°C
750
• Esso è talvolta realizzato
appunto per diminuire la 500 500°C
velocità di raffreddamento, il
t8/5 in particolare 250
t 8/5
t 8/5
Variazione del t8/5 al variare della temperatura
iniziale del pezzo
PASSATA
Temperatura di preriscaldo
Temperatura di fusione
Tempo di preriscaldo
Tempo di saldatura
Tempo di raffreddamento
sr
ssn ssn
sr
Ritiro trasversale
• Il ritiro trasversale è dovuto alla 600
°C
sollecitazione localizzata delle
sezioni trasversali del giunto,
vincolate dalle parte limitrofe ancora
fredde o già raffreddate
• Le zone ancora calde sono
facilmente deformabili, mentre
quelle fredde non sono deformabili
e quindi fungono da fulcro (effetto
forbice).
– Per velocità di saldatura lente, il giunto
tende a chiudersi
– Per velocità di saldatura elevate, il
giunto tende ad aprirsi
• Vincolando le lamiere, si elimina il
ritiro ma si incrementano le tensioni
Ritiro longitudinale
• Il ritiro longitudinale è sempre
vincolato dal materiale freddo posto
ai lati della saldatura
• Le particolari condizioni di sforzo
possono determinare la
disposizione “ad arco” del giunto, o
per spessori particolarmente sottili,
possono far assumere alla
superficie un aspetto ondulato
• L’entità del ritiro diminuisce con
l’aumentare dello spessore della
lamiera, a causa del maggior
vincolo imposto dal materiale
circostante; in queste situazioni
aumenteranno quindi le tensioni di
ritiro
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Metallurgia e Microstrutture all’equilibrio e fuori equilibrio
Ritiro angolare
• A causa delle sollecitazioni trasversali, si
può avere anche il ritiro angolare ISOTERME A 600°C
– Giunti in una sola passata o in più passate dalla
stessa parte: Il ritiro è dovuto alla maggiore
dilatazione degli strati superiori, più larghi,
rispetto a quelli inferiori.
– Giunti a T: il ritiro è dovuto al ritiro della zona
fusa a cui si aggiunge quello delle lamiere RITIRO ANGOLARE
riscaldate in modo disuniforme (quando il giunto
è effettuato con cordoni d’angolo)
• Calde di ritiro