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Actiniaria

Le attinie (Actiniaria) sono un ordine di Cnidari antozoi sessili della sottoclasse degli Esacoralli.[1]

Le anemoni di mare (nome generalmente usato per designare l'ordine Actiniaria) sono tra i mem-
bri più diversificati e di successo della sottoclasse Hexacorallia. Occupano habitat marini bentonici
a tutte le profondità e latitudini. Actiniaria comprende circa 1 200 specie di polipi solitari e senza
scheletro che non presentano sinapomorfie anatomiche.

Un rappresentante molto noto di questo ordine è Actinia equina (comunemente nota come pomo-
doro di mare), che popola la zona intertidale, fino a pochi metri di profondità.
Rispetto ad altri membri degli Anthozoa o Hexacorallia, le attinie mostrano una grande diversità
nell'anatomia del polipo; la disposizione dei mesenteri, la muscolatura e la morfologia dei tenta-
coli variano all'interno di questo gruppo[2]. Sono forme a polipo solitarie, talora di dimensioni
consistenti, con una estrema varietà di forme e colorazioni.[3]

Il corpo, grossolanamente cilindrico, ha una struttura molto semplice: consiste infatti di uno stra-
to epiteliale esterno, detto ectoderma o epiderma, e di uno interno, detto endoderma o gastro-
derma. All'estremità superiore del corpo si trova il disco orale, piatto e a simmetria raggiata. La
bocca è circondata da una o due corone di tentacoli, affusolati, provvisti di nematocisti. D'altron-
de, le uniche caratteristiche fenotipiche uniche finora identificate per i membri dell'ordine sono i
lembi apicali sulle nematocisti, tre elementi triangolari all'apice delle capsule che si flettono verso
l'esterno durante la scarica[4]. La bocca è collegata alla cavità gastrica mediante un tubo detto
stomodeo. Uno o due angoli dell'apertura orale presentano una gronda ciliata, il sifonoglifo, che
serve a generare costantemente una corrente d'acqua, e ciò anche quando la bocca è chiusa[5]. Il
corpo poggia su un disco pedale, che consente all'attinia di ancorarsi al substrato grazie alla mu-
scolatura basale e a spostarsi in lenti movimenti per strisciamento.

L'apertura buccale delle attinie immette in un sacco largo e breve dalle pareti sottili, fibrose e con-
trattili, il celenteron. Fra questo e l'involucro esterno del corpo, rimane una cavità mesogleica che
è separata in molte camerette da un gran numero di setti fibrosi longitudinali, i mesenteri, attac-
cati inferiormente alla faccia interna del disco pedale. Le estremità inferiori dei filamenti mesente-
rici hanno delle appendici retrattili dette aconzi[6] che sono armate con nematocisti e possono
sporgere attraverso la parete del corpo o la bocca. Le divisioni della cavità perigastrica contengo-
no le gonadi [7], gli apparati della riproduzione, che consistono in sottili cordoncini aggomitolati,
circonvoluti ed uniti al margine libero dei diaframmi per mezzo di una delicata membranella. Ne-
gli individui del sesso maschile, tali organi racchiudono una moltitudine di granellini, che sono
capsule spermatiche contenenti abbondanti spermatozoidi; nelle femmine danno ricetto ad ana-
loghi corpuscoli che sono uova. Queste non possono discernersi dalle capsule precitate se non per
mezzo dell'esame microscopico[8].

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