Sei sulla pagina 1di 40

IL MONDO MODERNO

di Spagnoletti

CAPITOLO 1
Lo spazio nellʼEuropa dellʼetà moderna è gerarchizzato. Non esiste una città tipo
infatti queste non mantengono sempre la stessa importanza. Godere della
cittadinanza significava godere di particolari diritti di natura fiscale e giudiziaria
e militare. Vi erano anche pratiche di integrazione della cittadinanza che
tenevano conto di alcuni aspetti. Pratiche di esclusione, come ad esempio verso
le minoranze ebraiche nel 1490 esse erano lʼ1% della popolazione europea.nel
1492 Ferdinando dʼAragona e Isabella di Castiglia espulsero tutti gli ebrei dai loro
domini, così fece anche il re del Portogallo. Ecco che per questa gente si
istituirono i ghetti. Il primo risale a Roma nel 1568, erano privati di tutti diritti
civili.

CAPITOLO 2 = La storia di Carlo V e lʼEuropa del 1500


Nel 1500 nacque a Gand Carlo dʼAsburgo, il figlio di Filippo dʼAsburgo e
Giovanna di Castiglia. Egli diverrà imperatore con il nome di Carlo V ossia il
quinto imperatore di nome Carlo dopo Carlo Magno. Il suo salire al trono fu pieno
di peripezie poiché Sua madre era la terzogenita per eredità regno ma
lʼinfecondità della sorella e la morte del padre gli permettono di ereditare il
regno.
Ecco che la Castiglia e lʼAragona, i Paesi Bassi, Napoli, le colonie americane, la
Sicilia, la Sardegna e i possedimenti austriaci della casa dʼAsburgo erano sotto il
suo dominio. Avendo unito Castiglia e Aragona la maggior parte della penisola
iberica era sotto un unico sovrano. Lʼeconomia castigliana era forte
nellʼagricoltura e manifattura, ma con il passare del tempo si ridussero sempre di
più i luoghi adibiti alla coltivazione ed ecco che il regno doveva acquistare i
cereali dalla Sicilia.
Dopo la metà del 500 ci furono difficoltà dei collegamenti atlantici tra Castiglia e
Paesi Bassi così diminuì anche lʼimportanza dei collegamenti mediterranei con
lʼItalia. Ecco che nel 1520 ci fu una rivoluzione, diverse città della Castiglia
costituirono una giunta insorsero contro Carlo V, fu chiamato il movimento dei
comuneros. Essi volevano la riduzione delle spese di corte, Il decentramento
amministrativo e che il titolare della sovranità fosse il regno e non il re. Il
fallimento della rivoluzione si ebbe nel 1521 con la sconfitta degli insorti nella
battaglia di villalar. Carlo V però aveva imparato una lezione, perseguire in
Spagna una politica più attenta agli interessi del paese.
Carlo V era la testa di una monarchia composita, divenne imperatore del sacro
Romano impero dal 1519, dovette così regnare da lontano su molti dei suoi
paesi, si servì di governatori reggenti della sua famiglia, istituì matrimoni tra i
suoi familiari per poter governare al meglio.
Si pensava che Carlo V mirassi a costituire lʼegemonia come quella di Carlo
Magno fondando una monarchia universale ma questo era impossibile visto la
non omogeneità della religione e la forte indipendenza degli Stati.

In generale esistevano due modi di tramandare le corone, ed erano molto diffusi


i re stranieri che potevano diventare nazionali se la loro dinastia rimaneva a
lungo sul trono e se risiedevano nel paese che governavano. Nel 400-500 la
maggior parte degli Stati europei sono monarchie, ed è il principio dinastico a
trasmettere la corona. Altre monarchie si basano su un principio elettivo,
responsabile dellʼelezione era un particolare organismo che rappresentava tutto
il paese.

Nel 1300 la maggior parte delle monarchie europee disponeva di istituzioni


rappresentative, esempio le Cortez in Spagna, le diete in Germania, gli Stati
generali in Francia, parla menti in Inghilterra. Col tempo i ceti tesero a
considerarsi come rappresentanti del regno, rivendicando il diritto di resistenza
al sovrano qualora violasse la costituzione del paese. Nel 500 i parlamenti
rimasero i difensori dellʼidentità geopolitica di alcuni Stati, il re era solito giurare
di osservare la costituzione e riceveva il giuramento di fedeltà da parte dei suoi
sudditi.

America
I nuovi territori americani scoperti da Cristoforo Colombo e altri esploratori erano
di pertinenza solo della Castiglia ma nel 1492 sorge un problema, ci si chiede
quali sono i fondamenti giuridici del nuovo mondo dato che qui non si poteva
campare il diritto dinastico. Ecco che Isabella di Castiglia e Ferdinando
dʼAragona si sentirono legittimati dal diritto di scoperta in base al quale i territori
disabitati potevano essere occupati da colui che li aveva scoperti per primo.
Carlo V si occupò dellʼEuropa ma tentò di difendere gli indios vittime di una
politica di sterminio da parte di coloro che lʼavevano conquistati e dai suoi
coloni. Ecco che nel 1542 fece una legislazione protettiva nei confronti degli
indios che poneva limiti allo sfruttamento della manodopera praticato dai titolari
di ampie estensioni di terre colonizzate.

Francia
Dal 1515 al 1547 in Francia regna Francesco I di Valois. La monarchia francese
era contro quella spagnola poiché la Francia voleva annettere sempre più
territori. Combattè varie guerre contro Carlo V senza nessun risultato se non
ottenere la conferma del possesso della Borgogna. La Francia era il regno più
vasto e popoloso dellʼEuropa centro occidentale. Nel 1547 morì Francesco I e gli
successe il figlio Enrico II che intraprese altre guerre in Italia contro Carlo V,
Ebbe alcuni successi ed ebbe così la possibilità di introdursi allʼinterno del sacro
Romano impero.

Germania
Per quanto riguarda la Germania si parla di pluralismo politico dellʼimpero e
questo è un elemento di debolezza. Questo pluralismo si concretizza nella
divisione dei territori tra principi territoriali ossia gli Asburgo, quelli di Baviera,
quelli di Sassonia. I principi ecclesiastici ossia cavalieri indipendenti, alcune città
libere, e la Svizzera con una giurisdizione indipendente.
Carlo V determinato ad impegnarsi soprattutto in Italia, nel Mediterraneo, nei
Paesi Bassi, trascurò gli affari tedeschi e li delegò al fratello Ferdinando che
dovette affrontare i turchi i quali, nel 1529 giunsero a minacciare direttamente
Vienna.
Unʼaltra problematica del territorio tedesco fu la scissione religiosa dovuta al
movimento luterano, ecco che lʼintervento imperiale con le numerose diete tentò
di risanare la frattura religiosa, non esitando a combattere i principi protestanti
riuniti nella lega di smalcalda, che furono sconfitti. Riprendendo la guerra con la
Francia Carlo V conferì ulteriori poteri al fratello e si fece rappresentare da lui nel
1555 nella dieta di Augusta, fondamentale poiché sancì quello che Carlo V aveva
cercato di evitare ossia la divisione religiosa dellʼimpero.

Italia
LʼItalia era fortemente desiderata da Spagna e Francia, ossia da Carlo V e da
Francesco I poiché impadronirsi dellʼItalia significava controllare un paese che
era luogo centrale per lʼeconomia europea con ricchezza civiltà e tecnologia. Nel
400 in Italia si erano sviluppati gli Stati regionali, che combattevano tra loro per
espansione e predominio. Un altro motivo che spinse Carlo V a volere lʼItalia era
la minaccia turca nel Mediterraneo dato che egli possedeva Sardegna Sicilia e
regno di Napoli, per questo motivo iniziò una politica di contenimento degli
ottomani che si riassunsi con il nome di campagna africani. nonostante guerre e
invasioni lʼItalia mantenne il suo primato nellʼeconomia europea. era fortemente
frantumata dal punto di vista politico ma cʼera la consapevolezza degli uomini di
governo di far parte di uno spazio unitario tenuto insieme da lingua e civiltà.
CAPITOLO 3 = la frantumazione dellʼunità religiosa
Europa non era uniforme dal punto di vista religioso neanche prima del 1517,
ossia la riforma luterana. Nel 1054 gran parte dellʼEuropa aveva dato vita alla
Chiesa ortodossa.ortodosso presenta lo stesso significato di cattolico ossia una
Chiesa che professa e divulga la retta via, ma presto ortodosso passo a
identificare le chiese orientali, le quali non riconoscevano il supremo magistero
del Papa e, pure assegnando una supremazia morale al patriarca di
Costantinopoli erano divise in cinque patriarcati autocefali ossia Alessandra
digito, Gerusalemme, Costantinopoli, Antiochia, Mosca. Le chiese ortodosse
erano compatti nellʼopporsi a Roma ma divise al loro interno. Nel 1442 con il
concilio di Ferrara abbiamo lʼunione tra Chiesa ortodossa e Chiesa cattolica, che
venne però rifiutata dalla Russia. Il patriarcato di mosca infatti fu strettamente
legato al potere politico.

SENSIBILITÀ CRISTIANA
Dopo aver risanato lo scisma dʼOccidente che va dal 1378 al 1417 la chiesa tra il
1400 e il 1500 era saldamente nelle mani dei pontefici che avevano riorganizzato
il loro potere. E si eliminarono le signorie che si erano installate in assenza dei
papi da Roma in gran parte dellʼItalia centrale imposero una fiscalità sempre più
esigenti.si erano allontanati dalla cura dei fedeli per la corruzione. Le guerre e
pestilenze attiravano grandi masse desiderose di una speranza di salvezza
nellʼaldilà ecco che il clero ne approfitto inducendoli a culti superficiali, devozioni
di reliquie e traffico delle indulgenze. In tutto questo panorama culturale ci
furono alcuni personaggi denunciatori e riformatori. Il primo tra tutti fu Erasmo
da Rotterdam che visti dal 1466 al 1536, famoso umanista e monaco olandese
che si scagliò contro il dogmatismo, il tradizionalismo a favore di una filosofia
cristiana spiritualizzata alla ricerca della vera fede cristiana.altro personaggio di
spicco fu Girolamo Savonarola 1452-1498 il quale infiammò il popolo con la sua
predicazione apocalittica scagliandosi contro la corruzione e la
mondanizzazione della chiesa esso fu scomunicato arrestato processato e
messo al rogo.

RIFORMA LUTERANA
Lʼidea fondamentale di Martin Lutero consisteva nel fatto che alla grazia si può
arrivare attraverso una fede senza tentennamenti, rafforzata dalla lettura dei
testi sacri autonoma, non essendo necessari alla salvezza i sacramenti tranne il
battesimo e lʼeucarestia ne consegue che il clero non è più lʼautorità mediatrice
del sacro, si rifiutano i mediatori. Lutero inizialmente era interessato a colpire gli
abusi della Chiesa, intervenne duramente nella questione delle indulgenze. Nel
1515 Papa Leone X introdusse unʼennesima indulgenza a favore di coloro che
avessero versato una somma cospicua per la costruzione della nuova basilica di
San Pietro, offrire la salvezza dellʼanima in cambio di denaro.ecco che il 31
ottobre 1515 Lutero affisse alla porta della chiesa di Wittenberg le sue 95 tesi in
cui condannava le indulgenze e invitava gli ecclesiastici a riscoprire lo spirito
originario della Chiesa, ovviamente fu dichiarato eretico. Nel 1521 fu convocato
alla dieta di Worms alla presenza dellʼimperatore dove formalizzo lʼattacco alla
Chiesa romana e gli fu scomunicato, bandito dallʼimpero ma Federico III di
Sassonia lo protesse nelle sue terre.
1526 fu convocata la dieta di spira in cui si stabilisce che i principi non dovevano
offendere con il loro comportamento religioso né Dio nellʼimperatore. Nel 1529
abbiamo la seconda dieta di spira in cui Carlo V cerca di attuare i decreti di Wars
contro i principi luterani imponendo loro una politica di tolleranza nei confronti
delle minoranze cattoliche. Nel 1531 sorge ad opera dei principi luterani la lega
di smalcalda ad opera dei principi luterani, lʼimperatore non poté contrastarla
perché stava affrontando una nuova minaccia turca.essa però verrà sconfitta nel
1547 anche se il luteranesimo era già diffuso nelle regioni nord occidentali della
Germania.
Ecco che Carlo V decise di prendere un accordo definitivo con i protestanti.
Nasce nel 1555 la dieta di Augusta, Dove Carlo V si fa rappresentare dal fratello
Ferdinando e vengono introdotti il principe cuius regio eius religio ossia che i
principi potevano praticare liberamente la loro religione e imporla ai suoi sudditi
e il principio reservatum ecclesiasticum secondo cui gli ecclesiastici cattolici che
fossero passati alla riforma avrebbero dovuto abbandonare i beni e i territori di
cui godevano. Viene meno il principio di unità religiosa allʼinterno del sacro
Romano impero ed è inevitabile che i principi territoriali si rafforzano.
Ecco che
1555 Carlo V fece qualcosa a cui pensava da tempo ossia abdicare per ritirarsi in
monastero dove morì tre anni dopo.egli dà al fratello Ferdinando i possessi
patrimoniali della famiglia in terra tedesca, al figlio Filippo i regni iberici, i Paesi
Bassi, i possessi italiani e americani

Le conseguenze politiche della riforma si caratterizzarono nel fatto che i principi


tedeschi ne approfittarono per espellere i propri vescovi. Essi rafforzarono il
proprio potere, con la scusa religiosa, secolarizzarono i beni degli ordini
monastici e crearono chiese territoriali delle quali si posero a capo: seguire una
confessione diversa da quella del principe era considerato tradimento.nei
principati e nelle città passate alla riforma i servizi furono laicizzati, sorsero
nuove scuole e la diffusione delle sacre scritture in tedesco fu una forte spinta
allʼalfabetizzazione.

1-CONSEGUENZA DELLA RIFORMA


RIVOLTA SOCIALE
Il crollo delle istituzioni ecclesiastici e cattoliche in gran parte della Germania
favorì lʼindividualismo della fede, ne conseguirono una serie di movimenti che
stanno sotto il nome di riforma popolare. Molti auspicavano che la riforma
religiosa si trasformasse in riforma sociale, alcuni ritenevano che il regno di Dio
si dovesse realizzare già sulla terra creando una comunità evangelica priva di
ogni forma di dominio è uno spirito di uguaglianza.
Scoppiarono così feroci conflitti in Alsazia, Svevia, Tirolo, Austria, Baviera è uno
tra questi fu la guerra contadina del 1525-1526. In realtà alla rivolta presero
parte artigiani, esponenti della piccola borghesia, anche i contadini più agiati,
poiché questa guerra era una rivolta proto borghese o una rivolta dellʼuomo
comune che voleva affermare i diritti politici della comunità e salvaguardare la
struttura del villaggio da stravolgimenti sociali che avrebbero impoverito la
maggior parte della popolazione.

2-CONSEGUENZA DELLA RIFORMA


RIVOLTA DEI PRINCIPI
Nel 1522 1523 i piccoli cavalieri approfittarono della diffusione delle idee
luterane nellʼimpero e si sollevarono contro i principati ecclesiastici e contro i
possedimenti della Chiesa cattolica, essi furono sconfitti, restare i cattolici dava
ai loro figli la possibilità di occupare i carichi ecclesiastici che erano legati a non
trascurabili risorse economiche.Carlo V ebbe grandi responsabilità, al pari del
papato, nella diffusione della riforma, infatti la sua politica estera lo poneva
spesso in collisione con i pontefici.

La riforma dei principi fuori dalla Germania: SCANDINAVIA E INGHILTERRA


Il protestantesimo si estese al di fuori dei confini del sacro Romano impero e
dilagò nei paesi scandinavi.
SVEZIA La lotta contro la Chiesa romana si associò a quella per lʼindipendenza
della Danimarca, si riuscì ad ottenere dal parlamento nazionale la trasformazione
della monarchia da elettiva ad ereditaria.
DANIMARCA Cristiano III creò una Chiesa nazionale luterana E secolarizza gli
ordini religiosi.
INGHILTERRA Gode di una situazione un poʼ particolare poiché Enrico VIII Tudor
voleva concentrare nelle proprie mani il potere economico e militare così, con
una dispensa da Roma nel 1509 sposò Caterina dʼAragona, zia di Carlo V.e egli
disponeva del controllo della Chiesa proponendo al pontefice i nomi delle alte
cariche ecclesiastiche e assunse così una posizione ostile nei confronti di Lutero
e del suo movimento, ecco che per tanti anni Enrico VIII rimase in buoni rapporti
con Roma.ma nel 1529 Enrico VIII chiede al pontefice che il matrimonio fosse
annullato ma Clemente VII, non volendosi discostare dallʼalleanza ormai ottenuta
con Carlo V, negò il divorzio.nacquero così una serie di atti che portarono alla
separazione della Chiesa inglese con la chiesa cattolica romana.inevitabile fu nel
1534 lʼatto di supremazia che fece dellʼaire il capo della Chiesa
inglese.lʼInghilterra si aprì alla riforma, nel 1539 la Chiesa anglicana confermo
lʼorientamento ortodosso dal punto di vista dogmatico con i sei articoli di
religione. Primo tra tutti fu la riaffermazione della dottrina della
transustanziazione e il mantenimento della gerarchia episcopale, sottoposta
comunque alla suprema autorità della re.i sudditi non contrastarono, tranne rari
casi, le scelte del loro re Enrico, Ecco che la nuova chiesa natia era debole e
soggetta re.

LA RIFORMA SECONDO CALVINO E ZWINGLI


LA SVIZZERA Era giudica amente parte dellʼimpero, ma nei fatti era una
confederazione indipendente.qui operò Zwingli, cappellano delle truppe dei
mercenari svizzeri, egli comunicò le proprie convinzioni religiose che si
distanziavano innanzitutto da quelle di Luterò. La sua aggressiva propaganda
missionaria gli scatenò contro cantone rimasti cattolici e così il suo esercito fu
sconfitto nel 1531 nella battaglia di cappel, in cui morì
Diversa fu la predicazione di Giovanni CALVINO Che nel 1530 aveva ormai
maturato il suo distacco dalla Chiesa cattolica.il suo pensiero religioso, come
quello di Lutero, era basato sul pessimismo nei confronti dellʼuomo: il peccato di
Adamo aveva irrimediabilmente degradato la natura umana e lʼuomo, avvolto nel
peccato, avrebbe potuto salvarsi solo se destinatario della grazia che Dio
concedeva ad alcuni eletti, predestinandoli alla salvezza. Ginevra divenne la
nuova Gerusalemme. A differenza del luteranesimo, il calvinismo si adottò alle
varie condizioni politiche e sociali e ciò gli permise una forte diffusione nella
Germania, nei Paesi Bassi, in Francia, in Inghilterra e in Scozia.
ITALIA Venezia per sua natura apparve subito come porta della riforma in Italia, a
Napoli Erasmo non valorizzava un cristianesimo mistico ma la sua condanna
poneva i sostenitori davanti a una scelta netta: riforma o ortodossia. Molti dei
suoi sostenitori scelsero lʼortodossia per unʼora rompere con la Roma.

CAPITOLO 4= Europa e metà 1500


SPAGNA- FILIPPO II
Nel 1555 Carlo V abdica e il figlio Filippo Secondo nato nel 1527 e morto nel
1598, regna sulle corone iberiche.
Sui domini italiani ovvero Napoli, Sicilia, Sardegna, Milano, sui Paesi Bassi e sulle
colonie americane.e gli darà priorità alla difesa del cattolicesimo è allʼalleanza
con il ramo austro imperiale della famiglia. Fu chiamato il re prudente poiché è
dotato di virtù attraverso cui un principe riuscire a conciliare ciò che era buono
ed opportuno con ciò che era onesto dal punto di vista morale, doti rare nel
contesto culturale diffuso. La monarchia spagnola era un sistema ampio e
complesso e per gestirla i sovrani crearono un sistema polisinodale, cioè una
pluralità di consigli cui vennero assegnate specifiche committenze e
competenze.
Nel 1561 la capitale fu trasferita a Madrid.

ITALIA
A metà del 1500, in Italia, cʼerano due sistemi economici operanti: quello centro
settentrionale in cui era sviluppata la manifattura il commercio e la finanza e
quello meridionale in cui era sviluppata lʼagricoltura e la pastorizia.la crescita
cinquecentesca mise in difficoltà le relazioni di scambio e integrazioni vigenti
allʼinterno del territorio.lʼincremento demografico delle capitali meridionali non
permise più il dirottamento dei cereali al Nord ecco che ciò comportò una
ristrutturazione agricola del Nord e quindi venne meno il dualismo integrato.
LʼItalia era frammentata al suo interno. Vi erano possedimenti diretti dalla
Spagna cioè Napoli, Sicilia, Sardegna, Milano, Stati indipendenti dalla Spagna
ma che nutrivano forme di sudditanza nei suoi confronti come il Ducato di
Savoia, di Mantova, di Ferrara, Firenze Parma e Piacenza.vi erano repubbliche
ovvero quella di Siena, Venezia, Genova, San Marino, e la sovranità dello Stato
pontificio si estendeva su gran parte dellʼItalia centrale.
Ecco che Nel 1559 grazie alla pax ispanica, si rafforzarono gli apparati di
governo e si stabilizzarono le dinastie regnanti. Il dominio spagnolo, la Chiesa e
le guerre antiturche saldarono unʼunione che contribuì ad aumentare la
consapevolezza allʼappartenenza di uno spazio unitario guidato principalmente
dalla Spagna e dai pontefici romani.

CONCILIO DI TRENTO E CONTRORIFORMA


Il concilio di Trento, reaIone della chiesa romana agli eventi che si sono
susseguiti, va dal 1545 al 1563 ed è diviso principalmente in tre fasi.Trento era
un principato ecclesiastico facente parte dellʼimpero pur essendo città italiana
dal punto di vista etnico.il concilio ribadisce il valore delle scritture di tutta la
tradizione, conferma il numero dei sacramenti, il culto dei santi e della vergine.
La sintesi di tali deliberati fu la professio fidei e il catechismo. Nel concilio trionfo
il centralismo romano, la curia pontificia si riempì di cardinali dotti e pii capaci di
dare impulso al progetto della riforma. chiamata anche CONTRORIFORMA si
connotò per il suo forte uso di pratiche repressive.esempio fu lʼistituzione nel
1559 dellʼinquisizione che predispone lʼindice dei libri proibiti.

FILIPPO II contro gli OTTOMANI


Nei primi anni di regno di Filippo Secondo ci fu la battaglia contro lʼimpero
ottomano, retto dal sultano Solimano II, definito dalle fonti occidentali il
magnifico e da quelle orientali il legislatore.lʼimpero turco era multietnico, molti
religioso, multinazionale, in esso coesistevano la religione islamica, ortodossa ed
ebraica, ognuno era libero di praticare la propria religione, era una società
aperta non vi erano rigide stratificazioni sociali e le carriere alla corte del sultano
erano aperti ai più meritevoli e capaci.
Ecco che nel 1560-1570 ci fu un punto di non ritorno nella sfida fra Spagna e
alleati contro lʼimpero ottomano per il controllo del Mediterraneo centro
occidentale. Dopo varie fasi di guerra, nel 1571 la flotta cristiana comandata da
Don Giovanni dʼAustria, fratellastro del re Filippo Secondo, sconfigge
clamorosamente e per la prima volta la flotta ottomana nella battaglia di
Lepanto. Tale flotta era il braccio armato della lega Santa organizzata da Pio V a
seguito della crudele conquista turca di Cipro che era un possedimento
veneziano nel Mediterraneo orientale.
Ecco che questa guerra è una CROCIATA. Filippo Secondo ridimensionò il suo
impegno antiturco per dedicarsi ai Paesi Bassi e giunse allʼarmistizio con
Istanbul.

SPAGNA VS MORISCOS
parte della crociata tanti islamica condotta da Filippo Secondo fu la lotta contro i
Moriscos. Il padre di Carlo V ossia Ferdinando il cattolico, una volta ripresa
Granada assicurò ai mori il mantenimento della loro fede, ma ben presto attuò
nei loro confronti unʼopera di cattolicizzazione forzata. Essi continuarono a
praticare segretamente lʼislamismo e guardarono con favore la marcia
dellʼimpero turco verso occidente, sperando che il sultano invadesse la Spagna
e li liberasse. Ecco che nel 1568-1570 essi insorsero e diedero vita a una feroce
rivolta, soffocata però nel sangue. Lʼesodo dei Moriscos la la morte dei rimanenti
provocò la rovina economica di Granada, ci fu un calo nella popolazione ma il
lato positivo fu lʼenfatizzazione del carattere cristiano della Spagna che diede
luogo a una delle prime ideologie razziali basata sulla purezza del sangue.
PORTOGALLO Distrusse il monopolio sulle spezie esercitato da arabi ed egiziani
imponendo il proprio in unʼampia zona dal Mar Baltico al Mar del Giappone.

CRISI DINASTICA DELLA FRANCIA


Nel 1559 abbiamo la pace di Cateau-Cambresis Che pose fine al conflitto tra
Francia e Asburgo. Dopo il 1560 i calvinisti in Francia vennero definiti ugonotti. In
questo periodo ci furono ben otto guerre di religione in Francia, ecco che si
concesse una limitata libertà al culto degli ugonotti.
Il 23 agosto 1572 migliaia di ugonotti erano a Parigi per il matrimonio della
sorella del re con Enrico di Borbone, i cattolici ne approfittarono e perpetrarono
la strage di San Bartolomeo. Nel 1574 salì al trono Enrico III così cattolici
costituiscono una lega che si alleò con la Spagna. Il re non aveva un successore
e la Spagna spingeva affinché salisse al trono Isabella figlia di Filippo Secondo.
Ma Isabella non poteva salire al trono a causa della legge sadica e lʼerede più
prossimo alla re di Francia Enrico III era Enrico di Navarra che abbandonò il
partito ugonotto e si convertì al cattolicesimo.egli spense le resistenze dei
cattolici, sconfisse la Spagna con cui nel 1598 stipulò la pace di Vervins. Sempre
nello stesso anno emanò lʼeditto di Nantes accordando agli ugonotti il permesso
di praticare il proprio culto. Ecco che con Enrico Quarto di Navarra salì al trono
francese la dinastia dei Borboni che durerà sino al 1792.

LA LOTTA NEI PAESI BASSI PER LʼINDIPENDENZA


Nel 1548 Carlo V da alle province dei Paesi Bassi un governo unitario articolato
su un governatore, un consiglio di stato e gli stati generali. 1567 nellʼeventualità
che si formasse un fronte unico tra ugonotti francesi e calvinisti olandesi, Filippo
Secondo figlio di Carlo V inviò un esercito comandato dal duca dʼalba per
riportare misure terroristiche, ma la rivolta non cessò.lʼInghilterra appoggiò i
rivoltosi capeggiati da Guglielmo dʼOrange grazie a cui si impadronirono
dellʼOlanda e della Zelanda.nello stesso anno le truppe spagnole si
ammutinarono e saccheggiarono Anversa.lʼintolleranza crescente tra cattolici e
calvinisti accentuò la polarizzazione religiosa.ecco che nel 1581 i ribelli
dichiararono la propria indipendenza. Nascono così due realtà cioè il Belgio
cattolico filo spagnolo e le province unite calvinisti e indipendenti.

INGHILTERRA ELISABETTIANA
A Enrico VIII Tudor successe Edoardo VI che effettuò unʼopera di
decattolicizzazione Del paese e diede unʼintegrazione calvinista alla Chiesa
anglicana. Egli però muore senza eredi e sale al trono la sorella Maria nel 1553
Che era cattolica e figlia di Caterina Aragona non cʼè moglie di Filippo II.
Maria resta però la Chiesa cattolica in Inghilterra con metodi violenti, senza figli
alla sua morte salì al trono unʼaltra sorella chiamata Elisabetta, figlia di Anna
Bolena, nonché seconda moglie di Enrico VIII che ripristinò la Chiesa anglicana e
perseguito i cattolici.dato che il suo dominio confinava con la Francia cattolica
che era sotto il protettorato spagnolo ella aveva paura di colpi di mano che
reintroducessero il cattolicesimo dellʼInghilterra.nel 1570 il papà dichiarò
Elisabetta eretica e sovrana illegittima the ponendola dal trono invitando i suoi
sudditi a ribellarsi.nel frattempo Filippo Secondo attacca lʼInghilterra ma nel
1588 la flotta dellʼinvincibile armata spagnola fu distrutta da una tempesta ecco
che Filippo Secondo pose fine ai tentativi di ripristinare il cattolicesimo in
Inghilterra.
Rimasero comunque due problemi risorsi poiché la regina Elisabetta che era
nubile e senza figli non avevi eredi così istituì come suo successore Giacomo VI
nonché re di Scozia e figlio di Maria Stuart ex regina di Scozia, cattolica e pro
cugina di Elisabetta, che era sfuggita dallʼInghilterra a causa delle persecuzioni
contro i cattolici.ci fu così un cambio di dinastia degli Stuart sostituirono i Tudor.

SPAGNA
Filippo II non fumai in grado di utilizzare tutte le forze di cui disponeva per
combattere contro i nemici poiché era molto difficile sostenere guerre
contemporaneamente.il costo dellʼimpero era addossato alla Castiglia, principale
fonte di reddito erano i materiali preziosi provenienti dalle Americhe.ecco che
nel 1557 il sovrano dichiarò bancarotta.uscirono bene dalla banca rotta del re di
Spagna i banchieri genovesi.ci fu così una svalutazione monetaria è una crescita
dei prezzi. Il fenomeno dellʼinflazione riguarda soprattutto i prodotti alimentari,
ciò provocò forti tensioni tra la popolazione.

CONCLUSIONE
Le monarchie tra il 1500 e il 1600 compirono una scelta confessionale,
lʼomogeneità religiosa determinava il consolidamento dellʼidentità dello Stato,
ma fu molto difficile da realizzare, quasi impossibile.la riforma protestante e la
controriforma cattolica offrirono ai principi il modello di una società devota e
disciplinata che poteva aderire al meglio al loro progetto.
La riforma cattolica ossia gli atteggiamenti di chierici e laici che aspiravano ad un
rinnovamento della Chiesa romana e la controriforma ossia il tentativo della
Chiesa cattolica dopo il concilio di Trento volta la riconquista dei territori passati
dalle altre religioni convissero.
CAPITOLO 5 = i volti del potere
Il concetto di MONARCHIA Ruota intorno al governo.la monarchia si configura
esattamente con il governo in cui il potere è nelle mani di un singolo che lo
esercita per diritto di sangue ossia per principio ereditario.
Vi è però un progressivo passaggio da una concezione personale del potere ad
unʼaltra che porta alla sua oggettivazione, processo che si compierà intorno al
1750.ecco che nellʼEuropa del 1500 il termine maestà è attribuito ai sovrani e si
configura con un incommensurabile dignità del capo, nel medioevo tale termine
era riservato solo a Dio Cristo e la madonna.
Ma è stato assunto dai sovrani accompagnato da tributi come reale e sacro. Le
teorie politiche del tempo ammettevano la compresenza del sovrano di due
corpi, uno mortale, lʼaltro immortale ossia lʼincarnazione di una figura
monarchica che non periva mai.in Inghilterra in Francia si celebravano infatti due
funerali: il primo per la persona fisica del re e il secondo con un manichino
raffigurante il sovrano con indosso tutte le insegne della regalità che al termine
del rito erano consegnate al suo successore.

IL FAVORITO Era il più importante dei mediatori, tale figura compare allʼinizio del
1600.questo era diverso dai segretari di inizio 1500 poiché egli era un ministro
pluri potenziato.ad esempio nella Francia di Luigi XIII e 14º abbiamo Richelieu. In
Inghilterra con Giacomo I e Carlo I abbiamo Buckingham.
Il favorito rappresentò lʼistanza umana del potere, difendendo lʼimmagine sacra
del re e ponendosi come scudo protettore nei confronti del sovrano dalla cui
testa allontanava le critiche dei sudditi, ecco perché era il mediatore fulcro.

In ogni paese la nobiltà tendeva a presentarsi come corpo non unitario ma con
ampie articolazioni e difformità al suo interno, ad esempio tra titoli, ricchezze e
poteri.
Tra il 1500 e il 1600 abbiamo la crisi della nobiltà, vi è un rafforzamento del
potere monastico e trasformazioni nellʼarte della guerra che mettono in difficoltà
i nobili.essi erano visti come un corpo intermedio tra i sudditi e il re, vi era una
forte competizione al suo interno dal carattere violento con duelli frequenti.le
virtù e la reputazione si trasmettevano attraverso il sangue, spesso si ricorreva a
false genealogie che collegavano i nobili a presunti antenati mitici per vivere di
rendita. Lʼindebitamento era una condizione normale. Nel 1600 le aristocrazie
subire un processo di incivilimento con vita in città raffinarono i loro
comportamenti.

UFFICI E UFFICIALI
Tra il 1500 e il 1600 esisteva la statalizzazione di molte funzioni di governo,
prima esercitate da altri titolari giurisdizionali come ad esempio la Chiesa o la
nobiltà, poi tale pratica si specializzò allʼinterno dei rami dellʼamministrazione e
questo comportò lʼaumento di burocrati e funzionari. Il passaggio dallʼetà
medievale allʼetà moderna consiste nel fenomeno della laicizzazione, in
particolare degli uffici precedentemente affidati a personale ecclesiastico.
Nella prima età moderna il funzionario era al servizio di un sovrano o di una
dinastia più che di uno Stato. Le modalità di reclutamento degli ufficiali
divennero le raccomandazioni da ciò sorsero lamentele degli strati più bassi
della popolazione poiché il numero di burocrati era troppo alto dunque troppo
costoso il loro mantenimento e troppo evidente la loro corruzione.

SFERA GIURIDICA
Fino al 1700 le lauree più ambite erano in giurisprudenza e teologia. Vi erano due
tipi di diritto, quello canonico ossia della Chiesa fondata sui libri sacri, sui decreti
e sui concili, E quello civile o romano.insieme ne costituivano uno unico cioè lo
ius comune. La sua validità era fondata sulla considerazione che esisteva un
modello di giustizia universale basato sul rapporto tra norma-religione e
morale.allo ius comune si affianca lo ius propri un ossia il diritto delle singole
realtà territoriali che regolava la vita dei ceti e dei gruppi.

UNO STATO MODERNO È ASSOLUTO?


il termine moderno viene usato in ambito cronologico e si riferisce ai processi di
modernizzazione di società e istituzioni. Il termine assoluto si riferisce alla natura
del potere esercitato dal detentore della sovranità.per gran parte dellʼetà
moderna lo Stato aveva sostituito la parola regno, per gli Stati a base
monarchica, e invece signoria per gli Stati a base repubblicana.
Dal punto di vista dottrinale il potere del sovrano era assoluto.
Gli elementi tipici dello Stato moderno sono eserciti permanenti, apparati
burocratici e diplomatici, un sistema fiscale nuovo in cui le risorse delle periferie
vengono convogliati al centro del paese. Sono le guerre del secondo e 1400 e
del primo 1500 che favoriscono lʼaccentramento del potere attorno alla figura
del sovrano e la riduzione del potere delle casate aristocratiche. Le Elite locali
percepivano lo Stato e il sovrano come distributore di ricchezze e adesso
dichiaravano fedeltà a patto che disponesse risorse materiali e immateriali come
favoritismo.
La CORTE Era il vero e proprio centro di potere dove avveniva il Disciplinamento
delle aristocrazie e da cui si partivano le reti clientelari che giungevano siano le
province
CAPITOLO SEI= le guerre dei RE e dei POPOLI
LA DIFFICOLTÀ DEGLI ASBURGO E LA RIPRESA DELLA FRANCIA
Filippo Secondo pone fine al conflitto con la Francia, gli succede Filippo III
1598-1621 che nel 1604 stipula la pace con lʼInghilterra e nel 1609 istituisce 12
anni di tregua con le province unite.in questo periodo abbiamo il fallimento dei
tentativi della Spagna di impedire lʼascesa al trono francese di Enrico Quarto di
Borbone, E il conseguente tentativo di ripristinare il cattolicesimo in
Inghilterra.nulla si realizzò perché susseguirono i successi militari e forte
difficoltà economiche degli Asburgo. Agli inizi del 1600 la sua popolazione
diminuì a causa di una pestilenza e lʼespulsione dei Moriscos aggravò il già
negativo bilancio demografico. Gli intellettuali e uomini di governo ebbero la
percezione del declino della monarchia. Iniziò un nuovo periodo di guerre che
sembra portare al collasso della monarchia degli Asburgo spagnoli.

Per quanto riguarda lʼAsburgo imperiale invece la situazione fu diversa a Carlo V


successe il fratello Ferdinando I al quale successi a sua volta Massimiliano II e
poi Rodolfo Secondo con cui si ebbe una rottura. Massimiliano II istituì tolleranza
per i protestanti e lascio per sempre il ruolo di difensore della fede cattolica
diversamente da quanto uffici suo cugino Filippo Secondo in Spagna.

Ci furono notevoli difficoltà sia degli Asburgo spagnoli che imperiali soprattutto
dopo lʼeclissi della guerra civile poiché la Francia torno alla ribalta. Nel 1598,
salito al trono Enrico Quarto di Borbone vi è lʼeditto di Nantes in cui venivano
tollerati gli ugonotti. Questo, nel 1610 gli costò la vita poiché rimase vittima di un
attentato da parte di un monaco fanatico.

FRANCIA
Così a soli nove anni salì al trono Luigi XIII sotto la reggenza della madre Maria
deʼ medici. Nel 1617 Luigi XIII diventa maggiorenne. Il duca di Richelieu per
volontà di Maria dei medici entra nel Consiglio di Stato e ben presto e margino la
regina madre e divenne il vero arbitro del destino di Francia.combattè lʼanarchia
dellʼalta nobiltà i sottrasse agli ugonotti le piazzaforte che detenevano.condusse
interventi limitati della Francia contro la Spagna in Italia il sulla Reno nel 1610
1630, ma il vero il trampolino di lancio della potenza francese sarà la guerra dei
trentʼanni.

POTENZE EMERGENTI
PAESI BASSI o province unite facevano parte di quelle repubbliche ancora
presenti fra le monarchie.riuscirono a mantenere lʼindipendenza poiché avevano
un eccellente rete di comunicazione, una relativa debolezza del clero e della
nobiltà, la presenza di una ricca classe di mercanti, una forte urbanizzazione,
unʼistruzione diffusa, e lʼospitalità accordata ai profughi per motivi religiosi. I
Paesi Bassi costituivano la più grande flotta mercantile del mondo, avevano un
collegamento tra la madrepatria e le coloni.bisogna però dire che lʼascesa
dellʼInghilterra intorno alla seconda metà del seicento ridimensionerà la potenza
olandese.

SVEZIA
La Svezia si fece spazio nella politica europea della prima metà del 1600.essa
aveva un ordinamento monarchico e si estendeva su un immenso territorio con
una scarsa popolazione.ricca di miniere, borghesia debole, clero privo di
importanza è strettamente legato al sovrano. Il re Gustavo II Adolfo che regnò
dal 1611 al 1632 e fu considerato il più grande sovrano svedese, portò la Svezia
nella guerra dei trentʼanni contando su un esercito ben addestrato e su risorse
finanziarie alte derivanti da una forte pressione fiscale.
Era lʼunico paese A possedere un esercito basato sulla coscrizione nazionale.

ESERCITI
Gli eserciti erano solitamente multinazionali, volontari e reclutati fra gli strati più
bassi della popolazione. Molti militavano per gloria, motivazioni religiose o per
usufruire dei privilegi. Nella prima metà del 1600 ci fu un aumento vertiginoso
del numero dei soldati e da qui i problemi riguardo al suo mantenimento
allʼarmamento e alla disciplina.ci fu anche lʼaumento dellʼimportanza delle armi
da fuoco anche se i fucili erano in affidabili lenti da caricare e imprecisi.
Aumentò la mortalità dei soldati sui campi di Battaglia

____________________________________
LA GUERRA DEI TRENTʼANNI
ANTEFATTO: la Germania nel 1600 fu divisa in Stati territoriali il più importante
era il Ducato dʼAustria ossia la famiglia degli Asburgo. Bisogna ricordare che
Carlo V che fu eletto re di Spagna nel 1516 e imperatore del sacro Romano
impero nel 1519 quando abdico nel 1556 divise i suoi possedimenti. La Spagna,
le colonie americane, i possedimenti italiani furono consegnati al figlio Filippo
Secondo mentre la Germania al fratello Ferdinando I.

CAUSA REMOTA principale: ripristinare il cattolicesimo per volontà degli


Asburgo di Spagna e Asburgo dellʼimpero in conflitto con i principi protestanti
ormai dediti alla riforma luterana
CAUSE REMOTE:
m. sviluppo del calvinismo in Germania si trovò contro la controriforma in
Baviera e nei territori austriaci
n. Volontà degli Asburgo del ramo tedesco di rafforzare il proprio potere
allʼinterno dellʼimpero anche a discapito delle autonomie degli Stati tedeschi
governati dei principi
o. Volontà degli Asburgo di Spagna di regolare il contenzioso con i Paesi Bassi
che avevano ottenuto lʼindipendenza dato che stava per scadere la tregua
dei 12 anni.
In GERMANIA si formarono così due schieramenti opposti il primo era lʼunione
evangelica formata dai principi tedeschi alleati con la Francia e capitanati dal
calvinista Federico V elettore del palatinato che era un piccolo stato del sacro
Romano impero, E il secondo era la lega cattolica capitanata da Massimiliano I di
Baviera.

CAUSA OCCASIONALE Che fece scoppiare il conflitto si ebbe con la


defenestrazione di Praga avvenuta il 23 maggio 1618 con cui un gruppo di nobili
inferociti poiché Mattia ossia il fratello di Rodolfo Secondo aveva messo in
discussione la lettera di maestà con cui Rodolfo Secondo aveva garantito la
tolleranza alla Boemia, entro nel castello di Praga e non trovando il sovrano
sfogo la propria rabbia gettando dalla finestra i rappresentanti imperiali. Così i
boemi rifiutarono di riconoscere la sovranità asburgica.

Porto lʼimperatore Mattia nel 1619 gli succede il cattolico Ferdinando Secondo
ma i cittadini si rifiutarono ed elessero come proprio re Federico V.Federico così
acquisiva un ulteriore dignità elettorale e tra i sette elettori tedeschi i cattolici
erano in minoranza, rispetto a quelli laici o protestanti. Questa fu la rivolta dei
boemi Che metteva in pericolo il ruolo imperiale degli Asburgo.

LA PRIMA FASE della guerra: 1618-1623 FASE BOEMO PALATINA


Contro Federico V diventato re di Boemia si era scatenata la reazione di
Ferdinando Secondo che si alleò con la lega cattolica e con la Spagna
sconfiggendo i rivoltosi boemi (tutti legati dalla fede cristiana). Ecco che nel
1620 nella battaglia della montagna Bianca Federico V fu sconfitto ed umiliato,
ci fu il trionfo delle armate ispaniche e la ricattolicizzazione forzata della Boemia,
Che perse tutte le autonomie di cui godeva.
Venne ripresa la guerra contro i Paesi Bassi e ci fu il dilagare degli eserciti
cattolici spagnoli nel Palatinato.
LA SECONDA FASE della guerra 1625-1629 FASE DANESE
Io luterano Cristiano IV di Danimarca interviene A favore dei suoi corregionali,
ma fu ripetutamente sconfitto. Il culmine della potenza imperiale fu con la pace
di Lubecca imposta la Danimarca: Ferdinando Secondo promulgò lʼeditto di
restituzione secondo cui il 1552 era lʼanno normale ossia quello a partire dal
quale i principi ecclesiastici dellʼimpero che fossero passati al protestantesimo
erano obbligati ad abbandonare i territori che governavano.

LA TERZA FASE della guerra 1630-1635 FASE SVEDESE


Ci fu un ribaltamento della situazione, fu necessaria una ritirata imperiale
dallʼItalia poiché intervenne lʼesercito svedese guidato dal re Gustavo II Adolfo.gli
eserciti imperiali furono ripetutamente sconfitti e costretti ad abbandonare i
territori precedentemente conquistati e a evacuare la città di monaco e Praga.
Nello stesso periodo morì il re Gustavo II Adolfo, perciò la sua apparente vittoria
risultò inutile. A Nordlingen gli eserciti asburgici sconfissero gli svedesi e così
nel 1635 ci fu la pace di Praga: quasi tutti i principati tedeschi posero fine al loro
conflitto con lʼimperatore, si sottomisero ma in cambio questʼultimo si impegnò a
non applicare lʼeditto di restituzione delle terre.

LA QUARTA FASE 1635-1648 FASE FRANCESE


I successi imperiali in Germania E la ripresa spagnola nei Paesi Bassi indussero
la Francia ad Intervenire nella guerra con un apporto determinante che
comporterà la sconfitta finale degli asburgo ispano imperiali.
I francesi, alleandosi con gli svedesi, sconfissero gli eserciti della coalizione
asburgica, famosa la battaglia di rocroi nel 1643 Nella quale per la prima volta
lʼesercito spagnolo veniva battuto in campo aperto.lʼimperatore Ferdinando III fu
costretto alla pace.ecco che nel 1648 sia la pace di Vestfalia.le conseguenze
furono:
m. Ferdinando III dovette rinunciare ai progetti di rafforzamento del proprio
potere imperiale
n. la tolleranza accordata ai protestanti nel 1555 con la pace di Augusta fu
estesa anche ai calvinisti e lʼhanno normale della restituzione delle terre fu
spostato al 1624
o. I Paesi Bassi e i cantoni svizzeri furono riconosciuti indipendenti
r. Agli svedesi furono date alcune città del Baltico
s. Alla Francia furono date una parte dellʼAlsazia, alcune terre sul Reno.
t. Tutti i principi dellʼimpero ottennero piena sovranità nei loro Stati e il diritto
di contrarre alleanze fra di loro e con i principi stranieri
La Spagna però non accettò la sconfitta e continua a voler fare guerra venendo
devastata fino alla pace dei Pirenei nel 1659.in questo caso dovette cedere alla
Francia anche il Rossiglione e lʼArtois.

Ecco che la pace di Vestfalia segnò la fine dei conflitti e degli schieramenti
religiosi
E la secolarizzazione delle relazioni internazionali che si sarebbero basate su gli
interessi degli Stati piuttosto che su quelli confessionali. In linea con il pensiero
della Francia che pur essendo cattolica era alleata della Svezia e dei principati
tedeschi protestanti.
La GERMANIA Uscì sconvolta dalla guerra combattuta essenzialmente sul suo
suolo, lʼimpatto demografico fu drammatico, numerose città e regioni
impiegarono decenni per risollevarsi dalle devastazioni.

CONSEGUENZA: Ecco che la Germania con i suoi Stati indipendenti di libere


confessioni e la Francia segnarono il declino dellʼimpero Asburgo ispano
tedesco e la fine del sogno di unʼegemonia cristiana.
____________________________________

RIVOLTE
Le ultime fasi della guerra dei trentʼanni furono sovrapposte a una serie di rivolte
nel mondo spagnolo, francese e inglese.principalmente dovute alle gravose
impostazioni fiscali che le varie potenze imposero ai propri sudditi.

TERRITORI SOTTO LA SPAGNA


Nel 1640 il colpo di Stato liberò il Portogallo dallʼaggregazione alla monarchia
spagnola, insorse anche la catalogna ma la rivolta fu repressa, insorsero i regni
di Sicilia e di Napoli per colpa delle troppe tasse ma anchʼessi repressi. Gli eventi
che investirono la monarchia spagnola testimoniano la crisi che a metà secolo
del 1600 attraversava il modello della monarchia composita. Le realtà periferiche
si ribellarono, le Elite e insorsero in difesa della propria identità storica e politica
minacciata dallʼestensione delle prerogative del potere centrale mentre gli Stati
più umili della popolazione si ribellarono per il fiscalismo crescente.

FRANCIA Le rivolte svoltesi tra il 1620 e il 1640 in Francia furono rivolte


contadine per combattere il fiscalismo statale, alcune avevano persino lʼaiuto dei
signori locali che intendevano mantenere la propria tradizionale funzione politica
sul territorio e combattere la fiscalità dello Stato.
La crisi economica Che colpì la seconda metà del 1600, il rafforzamento
dellʼassolutismo, lʼincremento del prelievo fiscale, la guerra dei trentʼanni
determinarono un clima propizio allo scoppio delle rivolte tra il 1640 e il 1650.ciò
che preoccupava le autorità di governo era il fatto che a ribellarsi fossero gli
aristocratici, segno che era venuto meno il tradizionale rapporto di fiducia della
nobiltà con il monarca.

NOVITÀ NELLE RIVOLTE


-ricerca di nuove forme di espressione politica
-Ricerca di un costituzionalismo
-sviluppo di una protezione allʼIsmo popolare
-diffusione di stampe giornali e opuscoli che contribuirono a politicizzare ampi
settori della popolazione

LA RIVOLUZIONE INGLESE
Nel 1603 Muore senza dimuore senza discendenti la regina Elisabetta, a lei
succede Giacomo IV Stuart Che era re di Scozia: a inizio una monarchia
composita. In Inghilterra vi era la Chiesa anglicana, in Scozia abbiamo i
presbiteriani che erano una variante del calvinismo, diversi dallʼanglicanesimo, e
infine lʼIrlanda era cattolica. Ai sovrani inglesi mancava un esercito permanente,
una burocrazia ramificata sul territorio e soprattutto la capacità di imporre tasse
senza il consenso del parlamento.
Il figlio e successore di Giacomo Quarto Stuart fu Carlo I che si scontrò
inevitabilmente con il parlamento.
Mentre era in atto la guerra dei trentʼanni tentò alcune avventure militari contro
la Spagna e in difesa degli ugonotti francesi che si rivelarono però un clamoroso
fallimento. Nel 1628 il parlamento lo convocò per spronare a smetterla di
commettere arresti arbitrari e di non imporre tasse senza il consenso. Così Carlo
I sciolse il parlamento e decise di governare senza il suo sostegno. Dovette
reperire così le risorse finanziarie necessarie alla sua politica vendendo titoli
nobiliari e imponendo prestiti.

SCONTRO CON I PURITANI


A metà del 1500 il contrasto con i puritani, movimento religioso di ispirazione
calvinista che si proponeva di eliminare ogni residuo di cattolicesimo dalla
Chiesa dʼInghilterra, di purificarla insomma, e di svincolare la chiesa dallo stato,
si fece sempre più acceso.
Carlo I varò provvedimenti che miravano a mantenere lʼuniformità religiosa,
imponendola anche alla Scozia presbiteriana e allʼIrlanda cattolica. I puritani
trovarono rifugio nel Massachusetts mentre la Scozia e lʼIrlanda si sollevarono.

La rivolta irlandese creò due schieramenti diversi nel paese e iniziò la guerra
civile.dalla parte della re rimase la nobiltà e la minoranza cattolica mentre dalla
parte del parlamento si schierarono Londra i gruppi sociali più dinamici e
intraprendenti.
In tale contesto prese piede un personaggio importantissimo ossia Oliver
Cromwell che, dal 1628 fu deputato nei parlamenti e riorganizzò la milizia
parlamentare creando un esercito di nuovo tipo cioè new modern army Che era
addestrato, disciplinato e tenuto insieme da un comune fervore religioso.
Carlo I fu sconfitto e cercò protezione presso gli scozzesi che però lo
consegnarono al parlamento ed egli fuggi.
Cromwell depura il parlamento costringendo i parlamentari rimasti a giudicare il
re catturato e a votare per la sua condanna morte. Ecco che la Repubblica ossia
il COMMOWELTH State of England Fu introdotta al posto della monarchia e
governava come se fosse un consiglio di Stato. A questo punto Cromwell sciolse
il parlamento e si proclamò Lord protettore, ma nel 1658 morirà.i superstiti del
parlamento ricreato da Carlo I per poter sconfiggere la rivolta scozzese
richiamarono il figlio di Carlo I ossia Carlo II Stuart e ripristinarono la
monarchia.nasce così la monarchia parlamentare inglese.

Bisogna sottolineare che la natura della rivoluzione inglese che va dal 1640 al
1649 ha molti motivi economici alla sua base anche se sembrerebbe che le
motivazioni religiose fossero state prevalenti (rivoluzione puritana) inoltre il
conflitto tra parlamento e la corona ognuno in difesa dei propri diritti.

CAPITOLO 7 IL 1600 = Un secolo chiaroscuro


Il 1600 viene chiamato secolo di chiaroscuro poiché vi sono elementi di
progresso e di arretramento.bisogna sottolineare che il 1600 ha vissuto lo
scoppio diGuerre di religione in tutta Europa, il crollo demografico ed economico
della Germania, il declino dei paesi sul Mediterraneo ma anche lo sviluppo
economico dei Paesi Bassi e dellʼInghilterra, lʼassolutismo francese, la nascita
della monarchia parlamentare inglese, lʼaccelerazione delle conquiste coloniali e
dello sfruttamento delle loro risorse
Fattore fondamentale del seicento è lo sviluppo della scienza, la nascita della
figura dello scienziato. Un sintomo di questo sta nella fondazione della Royal
Society britannica del 1662.
Abbiamo lʼuso di strumenti tecnici, uso di finanziamenti e lavoro di gruppi.in
questo periodo che si afferma la teoria eliocentrica del polacco Copernico. Tra i
sostenitori abbiamo Galileo che verrà accusato di eresia e condannato dal Santo
Uffizio.
Un fattore che accomunò sia protestanti che cattolici, tra il 1570 e il 1630 fu la
caccia alle streghe e la loro morte al rogo.la credenza superstiziosa riguardante
donne con poteri e segreti malefici fu condivisa sia dagli strati popolari più bassi
come dallʼElite.

Nel 1600 il 20% della popolazione urbana era costituita da poveri, la mortalità
infantile era elevatissima a causa di scarse condizioni di salute e di abbandoni
frequenti.i contadini indebitati ingrossarono le schiere dei poveri e dei
vagabondi. LʼEuropa si riempì di ospedali chiama la pena nascondevano la loro
funzione ossia luoghi di reclusione per sottrarre i poveri alla vista dei cittadini.la
società non faceva distinzione fra poveri e criminali, spesso a causa della
povertà diventavano briganti. Sempre nel 1600, progressivamente, si impose
lʼuso del carcere come istituzione di reclusione per scontare una pena.

Nel 1600 ci si trova di fronte a un declino dei grandi gruppi parentali.in età
moderna la famiglia seguiva delle leggi particolari: cʼera poco spazio per i
rapporti affettivi tra i coniugi e i figli. Vi è la divisione dei compiti asettica. Ecco
che dal primo 1700 nelle classi medio alte della popolazione furono valorizzati
concetti come lʼamore coniugale e paterno e la necessaria protezione dei
bambini visti come depositari di innocenza.anche se vi furono miglioramenti
nutrizionali e igienici e se non mutarono la struttura e la funzione della famiglia
europea, con il processo di industrializzazione coloro che emigravano in città
dovevano abbandonare il concetto di solidarietà di villaggio E dedicarsi con
forza allʼegoismo individuale.

LE CAUSE DELLA CRISI DEL 1600


La crisi del 1600 a diverse origini, la prima dovuta alla guerra dei trentʼanni che
comportò la rovina demografica ed economica, la seconda è la peste.essa si
sviluppò nel Nord Italia del 1630, nel centro e il sud Italia nel 1656, nella Londra
del 1665 e nella Vienna del 1668.
Furono fattori che contribuirono ad amplificare gli effetti della crisi.ecco che
questʼultima colpì molto le campagne, la manifattura e il commercio, i contadini
furono costretti ad abbandonare le terre, il crollo dei redditi agricoli influì sulla
produzione industriale mettendo in crisi le manifatture che utilizzavano la
manodopera specializzata.diminuirono in questo clima scambi e influssi
commerciali verso le arie più in crisi ed alcuni paesi non furono più in grado di
rinnovarsi.
Ne consegue che allʼinterno del 1600 vi è lʼaumento degli squilibri fra paesi
europei e allʼinterno degli stessi paesi.

1600 e ETA BAROCCA


Ad oggi per età barocca si intende quel periodo che va dalla fine del 1500 fino
alla fine del 1700 la cui caratteristica fondamentale fu la diffusione e il trionfo
della controriforma e degli ordini religiosi ad essi collegati.lʼetà barocca è
caratterizzata dal gusto per lʼeffimero, il contingente, il teatrale.è il periodo dello
sviluppo della monarchia assoluta, della grande articolazione sociale allʼinterno
dei singoli ceti, ma anche del grande splendore di alcune capitali.
La forte crisi e il grande sfarzo segnano le caratteristiche principali del
chiaroscuro seicentesco.

CAPITOLO 8 = il secondo 1600


IL SECOLO DI LUIGI XIV-Francia
Voltaire definì il periodo di regno di Luigi XIV ossia il secondo seicento come
SECOLO In cui la Francia raggiunse il suo apogeo nelle arti, nelle lettere, nelle
scienze, negli ordinamenti dello Stato e nella potenza militare.
Bisogna ricordare che nel 1659 con la pace dei Pirenei sì alla fine dellʼegemonia
spagnola in Europa, ormai bisognava fare i conti con altri stati in grado di
svolgere un ruolo di primo piano.
La Francia di Luigi XIV divenne il modello del nuovo Stato assolutistico, egli
impose la sua lingua, i suoi costumi e la sua moda allʼintera Europa ma questo
non portò a un egemonia continentale come quella che era stata capace di
costituire la monarchia spagnola. Solo per circa un ventennio Luigi XIV fu in
grado di dettare legge allʼEuropa poiché lʼostilità dellʼInghilterra, degli Asburgo e
dellʼOlanda gli gli consentirono di portare a termine i suoi progetti.

ASBURGO
Intorno al 1650 ci troviamo di fronte alla ripresa del ramo austriaco sia tedesco
della casa dʼAsburgo. Lʼimperatore Leopoldo I aveva definitivamente allontanato
la minaccia turca dai suoi possedimenti e iniziò così la marcia nei Balcani che
avrebbe reso il ramo austriaco la dinastia regnante sui territori tedeschi, magiari,
slavi.
INGHILTERRA
LʼInghilterra, sempre intorno al 1650, soffri della rivoluzione.
PAESI BASSI
Sempre intorno al 1650 vi è la prosperità economica delle province unite ossia i
Paesi Bassi che nel 1648 hanno raggiunto lʼindipendenza ma la pressione
francese li costringe a una politica di arroccamento che avrebbe portato
lacerazioni nellʼElite e di governo e portato a in edite alleanze come ad esempio
lʼAustria.

Torniamo alla FRANCIA con il RE SOLE


La Francia a sempre intorno al 1650 risultò essere una potenza dinamica per
diversi fattori, la compattezza territoriale, il governo sia della manica che
dellʼAtlantico che del Mediterraneo, la sacralità della monarchia rafforzato da
Luigi XIII, il sistema feudale associato a una capillarità della presenza statale
anche in periferia, lʼaristocrazia integrata nella politica ed inoltre il peso
demografico.la Francia era il paese più popoloso dʼEuropa.
Luigi XIV di Borbone, figlio di Luigi XIII, nacque nel 1638 e divenne re di Francia
nel 1643 alla morte di suo padre.quando nel 1651 divenne maggiorenne assunse
personalmente il potere terminando la reggenza della madre Anna e del
cardinale Mazarino.
POLITICA ESTERA
Per quanto riguarda la politica estera indebolì la Spagna sottraendole i Paesi
Bassi meridionali e la Franca contea.influenzò il Reno e lʼItalia, ridimensionò la
potenza commerciale dellʼOlanda e risistemare le frontiere francesi per renderle
omogenee ed impermeabili agli attacchi dei nemici. Tuttavia dal 1680 al 1690 ci
furono lutti e miserie in Francia a cui seguì un indebolimento finanziario.il
confronto con gli Stati confinanti spinse le altre potenze a rafforzare i propri
eserciti e le proprie strutture amministrative, essi erano accomunati da un
sentimento antifrancese.
Luigi XIV pone fine alle tradizionali alleanze con i principi germanici: la Francia
non fu più vista come una protettrice dei loro diritti di fronte allʼimperatore del
sacro Romano impero ma come una nemica della nazione tedesca.
Ecco che nel 1685 Luigi XIV revocò il diritto di Nantes Che aveva accordato agli
ugonotti il permesso di praticare il proprio culto, E li costrinse allʼesilio.egli era
convinto che la Chiesa cattolica dovesse essere il più saldo sostegno della
monarchia e che essa dovesse dipendere dal suo potere.
Ci furono ostilità con Roma fino al conflitto con il papato scatenato dalla
questione della Regal. La Regal era un insieme di diritti delle re sulla grande
parte di diocesi francesi, il sovrano disponeva delle rendite delle diocesi e
confermava i beni ecclesiastici fino a quando non fosse stato nominato il
successore.
Luigi XIII nel 1673 vuole estendere la Regal A tutto il regno comprese le diocesi
dei paesi annessi. Ottenne lʼappoggio della maggior parte della Chiesa francese
che nel 1682 ribadì il DESIDERIO DI AUTONOMIA DA ROMA Pur mantenendo
lʼortodossia religiosa, stilando la dichiarazione dei quattro articoli:
m. il re non è sottoposto a nessun potere ecclesiastico
n. Lʼautorità del concilio è superiore a quella del Papa
o. La Chiesa gallicana agisce in autonomia (chiesa gallicana= dottrina politico
religiosa che tratta l'organizzazione della Chiesa cattolica in Francia)
r. Ogni decisione del pontefice in materia di fede deve ricevere il consenso
dellʼintera Chiesa
A seguito di momenti di duro scontro fra Luigi XIV e la Chiesa, nel 1693
Innocenzo 12º accettò lʼestensione della regale a tutte le diocesi francesi e
ottenne che il re non riconoscesse i 4 articoli sopra elencati.
Segue un clima di risveglio cattolico della Francia in cui vi è la diffusione degli
ordini religiosi.

La potenza militare francese si basava su presupposti politici che favorivano la


coesione del popolo francese e della sua nobiltà.il punto cardine era proprio il re,
egli realizzò lʼassolutismo senza rivendicarlo, si circondò di abili ministri,
valorizzo il consiglio di Stato, sottopose le province a uno stretto controllo e
attuò un processo di disciplinamento della nobiltà coinvolta nei festosi
cerimoniali volte innalzare la sua figura e il suo potere nella reggia di versailles
VERSAILLES Era il centro della monarchia, in alcuni momenti al suo interno
vivevano migliaia di persone: i nobili con le loro clientele e il personale di
servizio. La nobiltà era costretta ad abbandonare le province per trasferirsi a
corte e godere della presenza del re.lʼelevato costo che comportava la vita corte
indebolì i bilanci di molte famiglie che furono costretti a richiedere i sussidi o a
indebitarsi ecco che lʼaristocrazia francese si legò ancora più strettamente al re.
Versailles divenne un modello per tutta lʼEuropa, ovunque vivere a corte divenne
un segno di fedeltà al sovrano.
LA POLITICA INTERNA
Lʼinizio del governo personale di Luigi XIV ossia intorno al 1651, Comincia con
una banca rotta dovuta al disastro finanziario delle guerre precedenti.si
adottarono così misure di risanamento e Colbert nel 1661 diventò responsabile
delle pubbliche finanze. Si creò una forte marina mercantile supportata da quella
militare volta a intensificare i traffici con le colonie e con i paesi oltremare.furono
così fondate la compagnia delle Indie orientali e occidentali dirottando verso la
Francia i materiali per leziosi provenienti dalle Americhe e diretti in Spagna. Sia
nel 1693 che nel 1710 ci fu lʼistituzione della capitazione, ossia tasse che tutti,
tranne il clero, dovevano pagare in base al proprio rango.
GUERRE DEL RE
Luigi XIV scatenò la prima guerra di conquista contro la SPAGNA che fu
chiamata guerra di devoluzione e va dal 1667 al 1668.
La causa era la pretesa dire 14º di assicurare alla moglie Maria Teresa il
possesso dei Paesi Bassi meridionali in virtù di una consuetudine vigente chi ha
segnato allʼeredità paterna ai figli di primo letto.questa era una motivazione
palesemente strumentale puoi chiamare a Teresa con il matrimonio aveva
rinunciato a tutti i suoi diritti sui territori appartenenti alla corona
spagnola.lʼesercito francese occupò i Paesi Bassi spagnoli, si creò però la
coalizione tra Inghilterra-Olanda-Svezia che erano timorosi del predominio
francese sulla Manica E ciò costrinse Luigi XIV alla PACE DI AQUISGRANA del
1668 Che comportava lʼevacuazione di gran parte dei territori conquistati.

(((La guerra continua e nel 1672 lʼesercito francese invade lʼOlanda, vengono
aperte le sue dighe e lʼOlanda viene inondata. Con questo gesto Luigi XIV perde
lʼappoggio inglese)))

Sempre nel 1668 re Luigi XIV si impegnò in una terza guerra contro il palatinato
E contro di lui si equalizzano Inghilterra-Olanda, Spagna, Svezia, Asburgo e
molti principi tedeschi appartenenti alla lega di Augusta.ecco che nel 1697 la
Francia sarà costretta alla pace di Ryswijk con la quale ottenne di mantenere i
territori precedentemente annessi.
La conseguenza di tutte queste guerre fu lʼingrandimento territoriale della
Francia, con confini più compatti e maggiormente difendibili.

1650 per gli ASBURGO DʼAUSTRIA


A Ferdinando III successe Leopoldo I 1658-1705 che allʼinizio non poté
contrastare Luigi XIV perché impegnato contro i turchi che nel 1683 erano giunti
ad assediare Vienna.con la Vittoria delle campagne antiturche e lʼacquisizione di
notevoli territori, Leopoldo I fu in grado di opporsi a Luigi XIV. Egli promosse la
sua dinastia e la religione cattolica come elementi unificanti, dunque risultò
esserci uno stretto nesso tra politica e religione tra gli Asburgo. Leopoldo I
allentò i legami con la dinastia cugina regina di Spagna e si pone a punto di
riferimento per i principi tedeschi e per gli stessi sovrani di Spagna.
Nel resto della Germania proseguì il consolidamento di alcune grandi unità
territoriali la Baviera e la Sassonia si ispirarono a Versailles e costituirono così
delle leggi che erano centri artistici e culturali fondamentali per la
Germania.dappertutto, anche nei piccoli principati tedeschi, sorsero nuove corti
attorno a sovrani che promuovevano la cultura.

IMPERO OTTOMANO alla fine 1600


Alla fine del 1600 ci fu una profonda decadenza dellʼimpero ottomano: i sultani
avevano perso lʼautorità in favore dei gran visir erano erano come dei primi
ministri che con le loro decisioni paralizzavano le attività del governo. Lʼimpero
ottomano era esteso su tre continenti, cresce lʼimportanza dellʼelemento greco
nelle cariche pubbliche.

UNGHERIA
Con la pace di Passarowitz Del 1699 gli Asburgo conquistarono immensi
territori, tra questi cʼera lʼUngheria, avente una corona elettiva. Nel 1687 gli
Asburgo ottennero dalla dieta nazionale che la corona ungherese diventasse
ereditaria nella loro famiglia ma furono costretti a riconoscere i privilegi dei
Magnani compreso il diritto ereditario di governare interi province.

RUSSIA
In Russia vera Ivan terzo che governò dal 1462 al 1405, egli sposò Sofia nipote
dellʼultimo re bizantino e si era proclamato zar sostenendo la tesi di Mosca come
terza Roma.Durante il regno del suo successore ossia Ivan quarto si esercitò un
potere senza limiti cioè un autocrazia.lo zar era fonte di tutte le leggi, diventò
una figura con carattere sacrale ma dovette combattere le aspirazioni
indipendentiste dellʼaristocrazia effettuando una politica di repressione. La
politica di Ivan quarto lasciò la Russia in uno stato di forte prostrazione. Dal 1605
al 1613 ci fu un drammatico periodo di instabilità per la Russia.ciò coincide con
una riscossa nazionalistica e religiosa. I nemici esterni erano cattolici, luterani e
musulmani.questo scompenso porta al trono Michele Romanov, dinastia che
regnerà lʼimpero russo fino al 1917. A differenza di quella occidentale le rivolte
contadine di inizio seicento non erano né antifiscali né contro il potere assoluto
dello zar. I contadini erano legati al loro podere dal quale era vietato allontanarsi
nonostante tali vincoli essi fuggivano e si ribellarono.seguirono numerose
repressioni a metà del 1600 ai contadini rivoltosi si aggiunsero i cosacchi cioè
popolazioni seminomadi dellʼUcraina alle prese con la colonizzazione agraria
seguite dalla conquista russa che le privava dei pascoli e del bestiame. Tutte
queste rivolte furono soffocate nel sangue.
Dal 1689 al 1725 la Russia fu governata da Pietro I il quale si sforzò di aprire il
suo immenso e arretrato paese allʼOccidente. Questo sforzo di
occidentalizzazione a volte fu attuato con metodi brutali.Pietro I definito il
grande dovette combattere contro i turchi e contro gli svedesi.
Tra il 1708 e il 1709 Carlo XII di Svezia invase la Russia e giunse fino al cuore
dellʼUcraina ma furono sconfitti e costretti a tornare in patria.
DALLʼINGHILTERRA ALLA GRAN BRETAGNA a fine 1600
Nel 1670 Carlo II Stuart fu richiamato e regnò fino al 1685 ripristinando la
camera dei Lord e difendendo la Chiesa anglicana, emanò leggi che costrinsero
molti puritani a rifugiarsi nelle colonie americane. LʼInghilterra fu tormentata
dalla questione cattolica: Carlo II emanò la dichiarazione di indulgenza nei
confronti dei cattolici e tuttavia nel 1675 il parlamento votò un test act Che ne
vanificava il contenuto proibendo lʼaccesso dei cattolici alle camere.
Morto Carlo II salì al trono il fratello Giacomo Secondo nel 1685 .egli si era
convertito al cattolicesimo ma le sue due figlie erano protestanti perciò
lʼInghilterra si prospettava un ritorno di sovrani cattolici.il parlamento dichiarò il
re decaduto e chiamo la figlia Maria a sostituirlo.nel 1688 Guglielmo dʼOrange
ossia il marito di Maria sbarcò in Inghilterra e costrinse il re Giacomo Secondo a
fuggire. Questo segna lʼinizio della seconda e gloriosa rivoluzione inglese.presto
Guglielmo divenne lʼeffettivo re del paese. Ho provato il tolleration act Che
prevedeva la libertà religiosa ai non conformisti ma non ai cattolici.Maria e
Guglielmo non ebbero figli e nel 1695 Maria morì E gli successe così
formalmente il marito con il nome di Guglielmo III.quando anchʼegli nel 1702 morì
salì al trono, scelta dal parlamento Anna Stuart. Nel 1707 fu emanato lʼunion act
Che prevedeva lʼunione politica e giurisdizionali di Scozia e Inghilterra, solo nel
1801 verrà aggiunta lʼIrlanda.
Nel parlamento erano ormai delineati due gruppi politici
1- i Tories legati alla tradizione monarchica e legittimista della Chiesa anglicana
2- i Wincks attenti alle prerogative parlamentari e ai diritti delle minoranze
religiose come agli interessi della borghesia mercantile e finanziaria

LA GUERRA DI SUCCESSIONE SPAGNOLA a fine 1600


A Filippo Quarto succedette allʼetà di quattro anni Carlo II dʼAsburgo e fino alla
maggiore età fu governato da sua madre Marianna dʼAustria. Il regno di Carlo II è
considerato il più triste della storia della Spagna moderna: disastri nelle guerre
contro la Francia di Luigi XIV, materiali preziosi che giungevano dallʼAmeriche
rubati o serviti a pagare debiti stranieri, la moneta siti prezzo a tal punto che in
alcune località erano tornati gli scambi in natura.
Dal 1680 abbiamo il recupero e la crescita della popolazione e dellʼagricoltura,
ripresa del commercio e della manifattura.Carlo II era malato e privo di eredi
ecco che si è di fronte al PROBLEMA DI SUCCESSIONE Al trono spagnolo che
ben presto cominciò ad assillare le corti di tutto il mondo. Il partito filo francese
alla corte di Madrid si auspicava il passaggio della corona a qualche discendente
del francese Luigi XIII in virtù del suo matrimonio con Maria Teresa.
Il testamento di Carlo II fu chiaro e gli affidava la corona e i territori dipendenti a
Filippo di Borbone, duca dʼangio e nipote di Luigi XIV. Il cugino Asburgo
Leopoldo I lo rifiutò e dichiarò suo figlio Carlo re, in quanto ultimo Asburgo di
Spagna.

Si crearono così due fazioni la Spagna e la Francia contro gli Asburgo tedeschi,
la Prussia, i Paesi Bassi, lʼInghilterra e il Ducato di Savoia che diedero inizio a una
serie di lotte per il trono spagnolo.
Nonostante lʼinvasione inglese Filippo dʼAngio ossia Filippo V di Spagna riuscì a
mantenere il trono.
Morto Leopoldo I, gli Stati che lo appoggiavano non potevano rischiare che i suoi
discendenti riunissero nelle proprie mani lʼeredità degli Asburgo austriaci e di
quelli spagnoli così si trova un equilibrio.fu stipulata la pace con la Spagna e fu
riconosciuto il Borbone come nuovo re di Spagna.
Ecco che Carlo Quarto dʼAustria ottenne i possedimenti europei della Spagna
ossia Paesi Bassi meridionali, Milano, Napoli, Sardegna.
In Spagna si insediò così una nuova dinastia straniera, quella dei Borboni, e si
concluse la storia di una Spagna composita formata dei regni di Castiglia e
Aragona, questa è la fine del sogno realizzato di Carlo V.

CAPITOLO 9= IL SETTECENTO RIFORMATORE


Il 700 era cominciato con la guerra di successione spagnola che aveva
comportato per la Spagna un cambio dinastico e la perdita di tutti i suoi
possedimenti europei passati in gran parte allʼAustria.

Nel 1740 alla morte di Carlo IV dʼAustria accade quella che viene chiamata
guerra di successione austriaca: lʼimperatore non avendo figli maschi attribuì il
governo dei suoi Stati alla figlia Maria Teresa non è rispettando così la legge
sadica. La guerra scoppiò con lʼinvasione della Slesia asburgica a nord della
Germania da parte di Federico Secondo di Prussia e con la proclamazione a
imperatore di Carlo Alberto di Baviera.a fianco di Maria Teresa però si posero la
Gran Bretagna, la Sardegna, la Russia, e i Paesi Bassi che si trovavano quindi
contro Prussia, Francia e Spagna.
Nel 1748 la guerra si concluse con la pace di Aquisgrana: a Maria Teresa furono
date di stati patrimoniali austriaci, al marito Francesco Stefano la corona
imperiale e al re di Prussia il possesso della Slesia.

Nel 1756 fu la guerra dei sette anni combattute sia nei coloni oltre oceano che in
Europa. Si ebbe un rovesciamento delle alleanze che portò la Francia ad allearsi
con Austria +Russia e la Prussia con la Gran Bretagna.
Tutte le guerre del 1700 anche se sembrano originati da questioni dinastiche
erano dettati dalla ragion di Stato e da ragioni economiche e presentano
differenze notevoli rispetto a quelle del secolo precedente. La guerra si fa più
tecnica, maggiore disciplina dei soldati, armi da fuoco perfezionate provocarono
la morte di molti combattenti, la sanità militare ancora non esisteva, i soldati
indossavano lʼuniforme e alloggiavano nelle caserme

LE RIFORME
Le motivazioni secondo cui i sovrani si aprirono alla riforma era essenzialmente il
bisogno di garantire allo Stato maggiori introiti fiscali per sopperire alle esigenze
delle continue costose guerre e nuovi compiti specie nel campo dellʼistruzione e
dellʼassistenza.allʼopera di legislazione concretizzatasi in molti casi
nellʼintroduzione di nuovi codici si accompagnò quella di catasta azione che
fissava la rendita che ciascun fondo produceva e lʼentità della sua tassazione
dunque furono riformate le amministrazioni locali, rinnovato il sistema educativo,
limitate le immunità dei chierici e affermato il monopolio dello Stato nelle
questioni miste.
Ecco che lʼassolutismo illuminato o dispotismo dei monarchi era frutto di una
visione astratta che fece nascere lʼostilità della nobiltà, della Chiesa e delle
masse popolari. Ecco perché scoppiarono rivolte.

ITALIA
Venuto meno il dominio spagnolo su Milano, Napoli, Sicilia e Sardegna
emergevano nuove realtà statali che proseguivano il processo di rafforzamento
delle proprie strutture e dei propri poteri già iniziato da tempo da casa Savoia.
In Italia esistevano due case reali: quella di Savoia e quella dei Borbone mentre
ald alcuni Stati della penisola dominati da vecchie dinastie di origine
cinquecentesca se ne erano sostituite di nuove di origine straniera come i
Lorena in Toscana.
Vi era una grande consapevolezza dellʼarretratezza in cui versava lʼItalia in
confronto al grande sviluppo che stavano registrando la Gran Bretagna, i Paesi
Bassi e la Francia. Lʼeconomia italiana era diventata quella di un paese
esportatore di materie prime.i sovrani riformatori tentarono di modernizzare
lʼeconomia ma la resistenza dei ceti privilegiati, degli stati più bassi della
popolazione e della Chiesa non ne consentirono le riforme, mancava una forte
borghesia imprenditoriale che rivendicasse i propri diritti.risultarono però
decisive le riforme giudiziarie, venne eliminata la tortura e la pena di morte e
anche quelle della politica ecclesiastica come la soppressione dei tribunali
dellʼinquisizione.

ASCESA DELLA PRUSSIA


Allʼinizio della guerra di successione spagnola il regno di Prussia era stato diviso
in tre parti ossia il Ducato di Prussia, lʼelettorato del Brandeburgo i frammenti
territoriali vicino al Reno e ai Paesi Bassi. Non vi era alcuna tradizione unitaria né
di cultura né di religione che tenesse insieme le tre parti, se non quella
rappresentata dalla dinastia regnante cioè la casa di Hohenzollern. La dinastia
era calvinista mentre la maggioranza della popolazione era luterana. I nobili,
detti junker, costituivano un ceto sociale compatto senza grande
differenziazione al suo interno ma non così forte da potersi opporre al potere del
sovrano.la dinastia si caratterizzava per il suo esasperato tono militare: lʼesercito
costituito da truppe mercenarie straniere era però basato sullʼarruolamento dei
sudditi. A testa dellʼesercito vi era un corpo di ufficiali composto principalmente
da nobili che veniva formato nelle accademie. Nei periodi di pace i militari
continuavano a risiedere nel loro paese così da non creare deficit nellʼeconomia.
Re Federico II durante la guerra dei sette anni iniziata nel 1756 rivoluzionò il suo
paese positivamente.

AUSTRIA IMPERIALE
Solo dal 1804 si può ufficialmente parlare di Austria per indicare lʼinsieme dei
possedimenti della casa dʼAsburgo ma nel 1700 si conclude una dinamica statale
che aveva portato quella dinastia a partire da Leopoldo I a caratterizzarsi
sempre di più come austriaca e sempre meno come imperiale-germanica. Maria
Teresa ossia figlia di Carlo VI dovette combattere diverse guerre nel corso della
sua vita che la videro sempre perdente di fronte a Federico Secondo di Prussia.
Ciò portò a una politica di riforme che investirono gli apparati burocratici e
amministrativi, la finanza e lʼesercito. Lo strumento prediletto da Maria Teresa
per intrecciare alleanze con altri Stati fu il matrimonio: ecco che sua figlia Maria
Antonietta si sposò con Luigi XVI di Francia mentre la tua secondogenita si
sposò con Ferdinando di Napoli. Ci fu una forte devozione dei sudditi che
continuava ad esaltare il ruolo provvidenziale degli Asburgo come baluardo del
cattolicesimo e creatori di una società pluri culturale, ecco che Maria Teresa
divenne un mito. Ciò non si può dire con suo figlio Giuseppe Secondo che fu
imperatore dal 1765 al 1790. Egli ebbe un carattere autoritario, si liberò dei
consiglieri della madre, soppresse le servitù della gleba e tentò di annullare
lʼimmenso potere che la Chiesa deteneva. Così nel 1782 Papa Pio VI intraprese
un pellegrinaggio apostolico a Vienna per convincere lʼimperatore ad
abbandonare la sua politica antiecclesiastica ma fallì. Leopoldo Secondo ossia
fratello e successore di Giuseppe Secondo annullo tutti questi provvedimenti
antiecclesiastici.

POLONIA
Nel 1356 grazie al matrimonio della principessa polacca con il granduca di
Lituania chiamato Ladislao Iagellone, la Polonia era diventato lo stato più esteso
di Europa: unʼunione statale della Polonia e della Lituania. Essa prosperò ma nel
1572 la dinastia Degli Iagellone si estingue e così la nobiltà e Alessia proprio re
Enrico di Valois, futuro Enrico III. Ecco che la Polonia diventa una monarchia
elettiva sotto un sovrano che deve sottostare a una dieta nella il quale ogni
decisione doveva essere presa allʼunanimità. Le città polacche erano pochissimi,
solo due erano importanti: Varsavia e Danzica.
Le vicende della Spartizione dello Stato polacco cominciano a partire dal 1772
sotto lʼultimo re di Polonia in cui si ebbe la prima spartizione del paese tra
Austria, Prussia, Russia. Ne avvenne una seconda e poi una terza che determinò
lo Stato polacco come oggi lo conosciamo dalla cartina politica europea.

RUSSIA
Alla morte Pietro il grande lasciava una Russia pienamente annessa alla
comunità internazionale. Oltre a partecipare alle guerre di successione polacca,
austriaca e a quella dei sette anni, la Russia fu a fianco dellʼAustria in una serie di
conflitti contro i turchi. E scoppiò una rivolta dei contadini che sotto la guida di
un cosacco reclamarono migliori condizioni di vita ma essa fu sedata.

FRANCIA
La Francia, paese territorialmente ingrandito grazie allʼacquisizione della Lorena
e della Corsica fu dominata da Luigi XV fino al 1715, gli successe il figlio del
fratello di Luigi XIV ossia Filippo dʼOrleans.
Egli fece molti passi indietro rispetto alla politica assolutistica del re sole ossia
Luigi XIV. Le finanze erano in uno stato disastroso ecco che il re si fidò di John
Law, finanziere scozzese che fondò nel 1716 una banca privata e nel 1717 la
compagnia delle Indie occidentali. I profitti coloniali della compagnia però furono
deludenti e nel 1725 sia il crollo del sistema the Law.
Dal 1726 al 1743 la politica estera fu diretta dal cardinale Fleury, Che favorì un
risanamento finanziario. La crescita economica portò mobilità sociale, il paese si
dotò di una marina che faceva concorrenza quella inglese. La Francia però era
un paese ricco e uno Stato povero perché le esenzioni fiscali di cui godevano i
privilegiati impedivano qualsiasi seria riforma delle finanze pubbliche. La guerra
di successione polacca, austriaca e quella dei sette anni, lʼintervento in aiuto dei
coloni americani ribellati sia alla madrepatria, provocheranno un enorme
aumento del debito pubblico.

GRAN BRETAGNA
Dal 1714 sedeva sul trono Giorgio I di Hannover che era un sovrano tedesco.
Prima di lui cʼera Anna.la corruzione e la manipolazione dei corpi elettorali
consentire elezione di determinati deputati. Ecco che Walpole divenne Primo
Ministro del regno unito sotto Giorgio I e Giorgio Secondo e la sua politica estera
fu connotata da un pacifismo che però nel 1742 sotto il regnante Giorgio
Secondo provocò la caduta del regno.
Nessuno voleva che fosse eletto William Pit come Primo Ministro ma egli si
dimostrò il perfetto successore. Negli anni del suo governo dovette respingere il
tentativo del giovane Carlo Edoardo Stuart, figlio del re di Scozia, che voleva
riconquistare il trono perduto e si schierò accanto alla Prussia nella guerra dei
sette anni. In questo panorama vi è la figura di John Wilckels deputato ed
editore di un giornale che nel 1763 ha apertamente criticato il discorso del re.
Pubblicandolo sul giornale la sua azione fu vista come sovversiva, è il primo
tentativo in cui qualcuno si oppone con delle tesi strutturate al re nella storia
dellʼInghilterra.
Un altro fatto importante da sottolineare tra il 1770 e il 1780 e che la Gran
Bretagna dovrete affrontare la guerra di indipendenza delle 13 colonie
dellʼAmerica settentrionale che provocò ampie lacerazioni allʼinterno della
madrepatria.

CAPITOLO 10= 1700 culturale


Il 1700 soprattutto dagli anni 30 e 40 fu segnato da un continuo incremento
della popolazione europea, lʼelemento di novità stava nel fatto che essa si
dimostrò inarrestabile e giunse fino agli ultimi decenni del 1900. Era dovuta alla
migliore condizione igienica, al minor impatto delle guerre sulle vite civili, alla
diminuzione delle carestie e delle epidemie. Il timore che attanagliava però molti
era che ben presto si sarebbe creato un divario incolmabile fra popolazione e
risorse. Ecco che in alcune parti del continente europeo si verificò un avere
propria rivoluzione agraria che aumentò notevolmente la produttività agricola.
Essa comportò la crescita dei prezzi ma non dei salari e contro questa
situazione insorsero gli abitanti delle campagne e delle città.

Un importante fattore del 1700 è la rivoluzione industriale che non fu il semplice


frutto dellʼespansione della produzione ma un fenomeno che modificò le
tecniche produttive e diede vita al sistema di fabbrica che portò alla creazione di
un mercato di massa. Essa nacque in Inghilterra, ed è connotata dalle invenzioni
di macchine nel campo della produzione. La meccanici esazione delle operazioni
di filatura e tessitura richiedevano un numero sempre più elevato di macchine
dunque una quantità sempre maggiore di acciaio ed energia. Fu Inventata anche
la macchina a vapore nel 1769. La rivoluzione industriale diede origine alla
nascita del proletariato industriale e con esso nacque anche la questione sociale
che avrebbe assillato i governi del 1800.
LE COLONIE
Nel 1700 sia una nuova fase dellʼespansione coloniale, spedizioni nellʼoceano
Pacifico, nellʼAustralia e nellʼAmerica centro meridionale. Un altro dato
importante del colonialismo fu lo schiavismo e la causa era lo sviluppo della
coltivazione dello zucchero, del tabacco e del cotone. Nella tratta degli schiavi si
segnalarono i mercanti francesi ed inglesi che diedero vita al commercio
triangolare. Dai porti europei salpavano navi Cariche di oggetti chi erano venduti
negli scali africani in cambio di schiavi e questi venivano venduti a loro volta
nelle Americhe dopo che le navi tornavano in patria carichi di prodotti delle
piantagioni coloniali oltre che di oro e di argento. In Gran Bretagna sorsero così
società antischiavistiche Che nel 1772 ottennero lʼabolizione della schiavitù nella
madre patria Gran Bretagna però fu la stessa che perseguì politiche
espansionistiche con la sua compagnia delle Indie orientali in India.

Il 1700 e anche definito secolo dei lumi ossia il protagonista e lʼIlluminismo.


Questo movimento fu connotato dalla tolleranza nei confronti di coloro che la
pensavano in modo diverso anche in campo religioso ecco che il ma politeismo è
una reazione ad un secolo di conflitti che aveva imposto barriere tra uno Stato e
lʼaltro. Esso doveva però fare i conti con la diffusione del patriottismo. La patria
non era più rappresentata dalla dinastia ma dalla propria terra e il patriottismo
significava non solo mettersi a disposizione della collettività nazionale ma anche
impegnarsi a farsi che la nazione fosse parte integrante dellʼ umanità intera. Il
termine costituzione non era nuovo nel linguaggio politico poiché esso nel
medioevo indicava un decreto o un regolamento. Nel 1700 cambia il suo
significato e una costituzione diventa lʼinsieme delle norme di base alle quali un
corpo politico si governava. La prima costituzione scritta fu quella della Virginia
del 1776, seguita dalle altre colonie inglesi dʼAmerica che si ribellarono volendo
lʼindipendenza, poi ci fu quella polacca e poi la rivoluzione francese.

RELIGIONI NELLʼILLUMINISMO
Memory dei disastri che avevano provocato le guerre confessionali della prima
metà del 1600 gli illuministi rifiutavano ogni elemento di irrazionalità presente
nelle altre religioni, criticavano i dogmi e combattevano contro il modello
tradizionale ed autorità incarnata dalla Chiesa allo stesso modo in cui
combattevano quello incarnato dallo Stato assoluto. Allʼinterno delle confessioni
protestanti si svilupparono nuovi movimenti che ponevano lʼaccento sul valore
della coscienza dellʼuomo che lo portava allʼamore verso Dio e verso il prossimo.
Anche il cattolicesimo cambia fisionomia, si diresse alle masse regolari, un
nuovo devozionismo fatto di sentimenti e atteggiamenti di condivisione prese
piede. A subire i colpi più duri furono dunque la religione ufficiale, I chierici e
lʼautorità dogmatica della Chiesa.

MASSONERIA A favorire il cosmopolitismo e le egualitarismo contribuì la nascita


e la diffusione della massoneria associazione nata in Inghilterra. Ecco che nel
1738 la Chiesa cattolica scomunicò la massoneria, da essa proverranno molti
uomini fulcro della rivoluzione francese.
Parlare di Illuminismo significa parlare di accademie che nel 1700 contribuirono a
divulgare la cultura dei lumi dalle capitali alle province, i salotti, i caffè letterari e
le società economiche volte alla divulgazione tecnica delle nuove scoperte
scientifiche.

AMERICA
Le colonie si erano fermate nel corso del 1600. In esse avevano trovato rifugio
dissidenti per motivi politici o religiosi esempio i puritani giunsero in America nel
1620 e fondarono il Massachusetts mentre i cattolici fondarono il Maryland.
Dotate di una grande economia le colonie prosperarono e divenne un importante
mercato di sbocco dei prodotti manifatturieri fornendo alla madrepatria prodotti
come il cotone, il tabacco e altri generi alimentari. Il divieto di coltivare relazioni
commerciali con i paesi limitrofi e lʼobbligo di servirsi di navi britanniche per gli
spostamenti commerciali limitarono la potenzialità dellʼeconomia coloniale.
Inoltre vennero imposte nuove tasse. Ecco che i coloni consideravano illegale
lʼintroduzione di tasse deliberate da un Parlamento nel quale non erano
rappresentati ma per Londra viveva il principio della rappresentanza virtuale in
base al quale il parlamento rappresentava gli inglesi ovunque essi fossero nel
mondo. ECCO CHE il 4 luglio 1776 i rappresentanti delle 13 colonie
promulgarono a Philadelphia la dichiarazione di indipendenza nella quale fu dato
largo spazio allʼenunciazione dei diritti dellʼuomo e alla concezione del potere
come un contratto fra popolo e governo che poteva essere reciso dal primo
quando il secondo fosse venuto meno i suoi compiti.
La COSTITUZIONE Siglata il 17 settembre 1787 faceva degli Stati Uniti dʼAmerica
una Repubblica federale con la testa un presidente al fianco di un organo
legislativo ossia il congresso diviso in una camera dai rappresentanti eletti dal
popolo, il Senato, un organo giudiziario cioè la corte suprema. La costituzione
valeva ovviamente solo per i cittadini bianchi e George Washington fu il primo
presidente degli Stati Uniti dʼAmerica.

CAPITOLO 11= LA RIVOLUZIONE FRANCESE


Lʼinterpretazione secondo cui fosse stato lo spirito dei lumi ossia lʼIlluminismo
del 1700 a favorire lo scoppio della rivoluzione francese non è accettabile nella
sua totalità. Bisogna ammettere che è vero che le stampe, i giornali e le
discussioni avevano prodotto convinzioni generalizzati sui mali di cui soffriva la
società desacralizzando il potere e ridicolizzando la Chiesa dunque
permettendo a filosofi e massoni di ordire un controllo che poi portò alla
rivoluzione.
LʼIlluminismo aveva creato lʼopinione pubblica, nuove forme di mobilitazione
sociale, aveva legittimato il potere sulla base del diritto naturale e della ragione,
aveva inteso formare un uomo nuovo che allo stesso tempo era cittadino del
mondo e della sua patria, aveva creato uno spazio politico moderno che
conviveva tuttavia con una società dei profili tradizionali.ecco che invece la
rivoluzione fu allo stesso tempo un movimento politico e sociale del popolo e
dellʼElite. Tutte le componenti della società francese che lottavano per uscire
dalla situazione di miseria in cui vivevano o, al contrario, Per tutelare le proprie
posizioni economiche e i propri privilegi si riunirono in un blocco unitario dando
nascita alla rivoluzione.

CAUSE
m. Lʼesasperazione dei contadini e dei lavoratori delle città per la recessione
economica iniziata nel 1770 e per i cattivi raccolti del 1787
n. Il dissesto finanziario dello Stato
o. Le frustrazioni dei ceti borghesi la cui ascesa politica e civile era ostacolata
dal permanere immobile dei ceti
Ecco che la rivoluzione non sarebbe nata come rivoluzione borghese o degli
affamati ma come una rivolta della nobiltà contro la monarchia. Ai ceti produttivi
francesi appariva chiaro che le consuete misure adottate dagli Stati dellʼantico
regime non erano più in grado di porre limite al disavanzo e di ridurre un debito
pubblico che che ormai dilagava.
Era necessario ridimensionare il peso dei dazi, e necessario che tutti fossero
posti a tassazione!

Partire idea di una convocazione degli Stati generali che avrebbe dovuto porre le
fondamenta di un nuovo rapporto tra monarchia e sudditi e su questa base
escogitare i mezzi del risanamento dello Stato dato che la Francia era in grave
condizione finanziaria.
Ecco che il re Luigi XVI convocò gli Stati generali e invitò la nazione ad
esprimere le sue lamentele i suoi desideri e a porre soluzioni per uscire dalla
crisi in cui era precipitato il paese. Questa fu lʼespressione della più grande
consultazione nazionale dellʼetà moderna e testimonianza della volontà di
mutamento che animava la società francese. Le richieste più frequenti
riguardavano lʼabolizione delle decime ecclesiastiche e dei privilegi signorili.

Questo però non bastò…


Il 5 maggio 1785 furono inaugurati gli Stati generali ed S la data che solitamente
indica lʼinizio della rivoluzione francese. Gli Stati generali compositi da oltre 1100
deputati divisi tra clero, nobiltà e terzo Stato introdussero una costituzione
come quella americana che avrebbe rimosso gli ostacoli al risanamento del
paese.
Ovviamente Luigi XVI si dimostrò subito contrario ed impose agli Stati generali
di occuparsi solo delle questioni per le quali erano stati convocati senza toccare
temi che riguardassero lʼorganizzazione sociale.
Di fronte a tale atteggiamento il 10 giugno del 1789 il terzo Stato si riunì
separatamente dagli altri due ossia clero e nobili, sostenendo di essere lʼunico
depositario della vera volontà nazionale.Le minacce del re di far sciogliere
lʼassemblea non bastarono ed ecco che Luigi XVI acconsentì al congiungimento
degli ecclesiastici ai rappresentanti del terzo Stato e alla trasformazione degli
Stati generali in assemblea nazionale costituente.

Vi era però ormai diffusa la notizia secondo cui il re meditava è unʼazione di


forza che unita alla condizione di miseria in cui versava Parigi portò allʼingresso
in scena di un nuovo personaggio: le masse popolari.esse insorsero il 14 luglio
1789 attaccando la Bastiglia simbolo del potere assoluto monarchico e se ne
impadronirono. Al popolo della città si aggiunse subito il popolo delle campagne
che insorse contro i propri signori feudali bruciando le carte contenuti negli
archivi Dei castelli che avevano giustificato per secoli il predominio sociale ed
economico degli aristocratici sui loro vassalli. Conseguenza formale fu
lʼabolizione della feudalità del 4 agosto 1789 e lʼapprovazione il 26 agosto dello
stesso anno della carta dei diritti dellʼuomo e del cittadino, tutte e due merito
dellʼassemblea.

Il lavoro dellʼASSEMBLEA Nonostante le resistenze opposte agli ambiti di corte


continuo: essa abolì la nobiltà ereditaria, furono nazionalizzate i beni della
Chiesa e si procedette alla riorganizzazione amministrativa dellʼintera Francia.il
paese fu diviso in dipartimenti, introdotta la moneta cartacea e fu varata la
costituzione civile del clero che impose a vescovi e parroci di giurare fedeltà allo
Stato.essa manteneva in vita il regime monarchico e faceva del re il
rappresentante della nazione tuttavia ne riduceva i poteri. Infatti il potere
legislativo era affidato ad una camera eletta suffragio censitario.
la COSTITUZIONE Così varata entrò in vigore nel settembre del 1791 ma nel
frattempo il re Luigi XVI aveva dato prova della sua vita viltà, tentando di fuggire
dalla Francia assieme alla sua famiglia.
Il 1 ottobre 1791 lʼASSEMBLEA NAZIONALE Cede il posto a unʼ ASSEMBLEA
LEGISLATIVA Che tentò di concludere la rivoluzione e di riportare il paese a una
normale vita civile e politica.

Nacque così quella che fu definita la prima coalizione ossia unʼalleanza delle
maggiori monarchie europee formatasi dal 1792 al 1797 e rappresentante
LʼANCIENT REGIME contro la Francia rivoluzionaria.

Nel 1792 la Francia dichiarò guerra allʼimperatore Francesco Secondo dʼAsburgo


e di Lorena e ai suoi alleati.la scelta di questa guerra voluta in primis dal re era
volta una sconfitta.infatti se la Francia avesse perso il re avrebbe potuto tornare
alla pienezza dei suoi poteri.
Le difficoltà economiche le prime sconfitte eccitarono il popolo parigino ed
iniziarono una serie di scontri civili allʼinterno della stessa Francia. Nel settembre
dello stesso anno il popolo fece strage di nobili ed ecclesiastici e riunì la nuova
assemblea chiamata la CONVENZIONE Che subito decreto LA CADUTA DELLA
MONARCHIA Proclamando la Repubblica della nuova Francia.

CONVENZIONE Fu il termine adoperato per indicare lʼistituto che subentro


allʼassemblea legislativa.
Il primo compito fu quello di decidere le sorti di Luigi XVI, fu condannato a morte
e ghigliottinato nel 1793.

A Parigi si giocavano le sorti della rivoluzione, i cambiamenti politici sarebbero


stati poi imposti anche al resto del paese. Contro il pericolo proveniente da
nemici interni ed esterni fu istituito un tribunale rivoluzionario ed un comitato
della salute pubblica.
Giugno 1793 fu varata una NUOVA COSTITUZIONE Che non entrò in vigore data
la difficile situazione in cui entrava il paese. Il comitato della salute pubblica
decretò la leva di massa uso il terrore per piegare le resistenze che ancora
desideravano la monarchia.

Il nuovo esercito francese ossia il rivoluzionario riuscì a sconfiggere gli eserciti


della prima coalizione e a ricacciarli aldilà delle frontiere occupando il Belgio e la
Savoia.

Agosto 1793 fu varata una nuova costituzione che affidava il potere esecutivo
alle DIRETTORIO E quello legislativo a UN GRAN CONSIGLIO, entrambi eletti con
consultazioni popolari. I due organi entrarono in conflitto provocando una
situazione di estrema instabilità che veniva subita dallʼesercito.
4 settembre 1797 ci fu un colpo di Stato che spazzo via i moderati e i monarchici
dai consigli. I generali tra i quali Bonaparte avevano ottenuto importanti successi
nella guerra contro la prima coalizione erano riusciti a sanare il conflitto tra
potere esecutivo e legislativo.
Il 9 novembre 1799 con un colpo di Stato Bonaparte sciolse i consigli e il
direttorio
15 dicembre 1799 ci fu una nuova costituzione che affidava il potere esecutivo a
tre consoli il cui mandato durava 10 anni e Napoleone fu nominato come primo
console con facoltà di decidere gli altri due.

La rivoluzione francese segna la nascita della democrazia e del cittadino,


instaurò nuovi linguaggi e pratiche della politica con simbologie che
evidenziavano il Ruolo del cittadino e la sua partecipazione è una vicenda storica
condivisa. Ci fu una diffusione disegni nei quali tutti potessero riconoscersi
come i capelli corti i pantaloni lunghi e lʼalbero della libertà piantato in ogni
Comune. Il coinvolgimento del popolo si alzava nelle feste spesso in piazza,
dove si dispiegava la retorica rivoluzionaria. I cittadini partecipavano in Massa
alle elezioni ribadendo con giuramenti il proprio sostegno la rivoluzione. Il popolo
ribadiva il suo diritto di far giustizia e di liberarsi degli uomini dei luoghi
dellʼantico regime ossia il periodo pre rivoluzionario che rappresentavano
miseria e oppressione. Il padre simbolico sia Luigi XVI e la sua famiglia furono
sostituiti da una nuova famiglia ossia la nazione francese.

Parigi rimase il nucleo, tutta la vita politica locale si democratizzato ed emersero


nuova classe dirigente fatta non solo di notai ma anche di piccoli contadini e
maestri. Nacquero dei partiti che rappresentavano le varie fazioni. Si imponeva
la lingua francese come lingua nazionale diffondendo il principio di cittadinanza
e di libertà uguaglianza e fraternità che lo sostenevano.
Non tutta la Francia accettò pacificamente la rivoluzione ho la volontà di Parigi
ed ecco che sorsero rivolte, situate nel sangue.

La prima coalizione non riuscì a sottomettere gli eserciti rivoluzionari e si


disgregò non 1798. Solo lʼAustria e la Gran Bretagna rimase in opposizione con
la Repubblica francese.
NAPOLEONE Bonaparte, giovane generale della Corsica, si trovava a capo
dellʼarmata dʼItalia il cui compito era quello di impedire allʼarmata del re di
Sardegna divaricare le alpi e di attaccare la Francia da sud.Le cose però
andarono diversamente poiché Bonaparte riuscì a conquistare quasi tutta lʼItalia
settentrionale.
Napoleone lasciò i vecchi sovrani nelle principali città dʼItalia e creò due
repubbliche quella ligure e quella cisalpina.

Nel 1799 si formò UNA SECONDA COALIZIONE Contro Napoleone costituita da


Austria, Gran Bretagna, Russia, Turchia e Napoli per la riconquista dellʼItalia e la
fine delle repubbliche da lui creati. Nel 1800 Napoleone sconfigge gli austriaci E
nel 1802 stipulò con la Gran Bretagna la pace di Amiens.
Sconvolto lʼimpero austriaco abbiamo nel 1806 la deposizione della corona di
imperatore di Francesco I dunque alla fine del sacro Romano impero.

Ecco che nel 1804 Napoleone si proclama IMPERATORE dei francesi . Stipulò
con Roma un concordato che riconosceva il cattolicesimo come religione della
maggior parte dei francesi e riorganizzò politicamente lʼItalia e la Germania.

Nel 1805 si forma la TERZA COALIZIONE Tra Gran Bretagna, Austria, Russia,
Napoli.sconfitta vi sarà poi una quarta coalizione in cui Napoleone proclama il
blocco continentale contro la Gran Bretagna ossia il divieto a tutti gli Stati di
commerciare con essa. Per far ciò nel 1808 invade il Portogallo e la Spagna. Tra
il 1809 il 1811 ci troviamo di fronte allʼapogeo dellʼimpero napoleonico.
La quinta coalizione formata da Austria e Gran Bretagna fu anche essa sconfitta.
Rimase la Russia: lʼEuropa continentale era divisa tra lʼimpero francese e i suoi
alleati contro la Russia. Così nel 1812 via la guerra contro lo zar Alessandro I.un
enorme armata francese invade la Russia ma trovandosi attaccati da tutti i fronti
fu costretto a ritirarsi.
La sconfitta subita da Napoleone spinse lʼAustria e la Prussia ad abbandonare
lʼalleanza con la Francia e unirsi allo zar
Così nelle battaglia delle nazioni a Lipsia nel 1813 la Francia rivoluzionaria fu
sconfitta, Napoleone costretto ad abdicare in Francia fu RESTAURATA LA
MONARCHIA.
Napoleone però non si rassegnò e tornò in Francia costringendo re Luigi XVII
alla fuga riprendendo il potere.le potenze europee gli dichiararono guerra e lo
sconfissero nella battaglia di WATERLOOW Del 1815.

Napoleone ebbe il merito di aver fondato un governo forte, autoritario.


Introdusse lʼuguaglianza giuridica fra gli individui, protesse le proprietà e rese
uniforme il diritto sostenendo le esigenze di una nuova società borghese. Anche
se diede vita a una nuova aristocrazia, il regime napoleonico fondò le proprie
basi sociali sulla borghesia. La società napoleonica fu anche una società
militare, i militari furono una vera e propria casta. Napoleone si riteneva lʼerede di
Carlo Magno e degli antichi imperatori romani e sognava una confederazione
europea di stati raccolti attorno alla Francia e governati dalle componenti della
sua famiglia.

Potrebbero piacerti anche