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di Spagnoletti
CAPITOLO 1
Lo spazio nellʼEuropa dellʼetà moderna è gerarchizzato. Non esiste una città tipo
infatti queste non mantengono sempre la stessa importanza. Godere della
cittadinanza significava godere di particolari diritti di natura fiscale e giudiziaria
e militare. Vi erano anche pratiche di integrazione della cittadinanza che
tenevano conto di alcuni aspetti. Pratiche di esclusione, come ad esempio verso
le minoranze ebraiche nel 1490 esse erano lʼ1% della popolazione europea.nel
1492 Ferdinando dʼAragona e Isabella di Castiglia espulsero tutti gli ebrei dai loro
domini, così fece anche il re del Portogallo. Ecco che per questa gente si
istituirono i ghetti. Il primo risale a Roma nel 1568, erano privati di tutti diritti
civili.
America
I nuovi territori americani scoperti da Cristoforo Colombo e altri esploratori erano
di pertinenza solo della Castiglia ma nel 1492 sorge un problema, ci si chiede
quali sono i fondamenti giuridici del nuovo mondo dato che qui non si poteva
campare il diritto dinastico. Ecco che Isabella di Castiglia e Ferdinando
dʼAragona si sentirono legittimati dal diritto di scoperta in base al quale i territori
disabitati potevano essere occupati da colui che li aveva scoperti per primo.
Carlo V si occupò dellʼEuropa ma tentò di difendere gli indios vittime di una
politica di sterminio da parte di coloro che lʼavevano conquistati e dai suoi
coloni. Ecco che nel 1542 fece una legislazione protettiva nei confronti degli
indios che poneva limiti allo sfruttamento della manodopera praticato dai titolari
di ampie estensioni di terre colonizzate.
Francia
Dal 1515 al 1547 in Francia regna Francesco I di Valois. La monarchia francese
era contro quella spagnola poiché la Francia voleva annettere sempre più
territori. Combattè varie guerre contro Carlo V senza nessun risultato se non
ottenere la conferma del possesso della Borgogna. La Francia era il regno più
vasto e popoloso dellʼEuropa centro occidentale. Nel 1547 morì Francesco I e gli
successe il figlio Enrico II che intraprese altre guerre in Italia contro Carlo V,
Ebbe alcuni successi ed ebbe così la possibilità di introdursi allʼinterno del sacro
Romano impero.
Germania
Per quanto riguarda la Germania si parla di pluralismo politico dellʼimpero e
questo è un elemento di debolezza. Questo pluralismo si concretizza nella
divisione dei territori tra principi territoriali ossia gli Asburgo, quelli di Baviera,
quelli di Sassonia. I principi ecclesiastici ossia cavalieri indipendenti, alcune città
libere, e la Svizzera con una giurisdizione indipendente.
Carlo V determinato ad impegnarsi soprattutto in Italia, nel Mediterraneo, nei
Paesi Bassi, trascurò gli affari tedeschi e li delegò al fratello Ferdinando che
dovette affrontare i turchi i quali, nel 1529 giunsero a minacciare direttamente
Vienna.
Unʼaltra problematica del territorio tedesco fu la scissione religiosa dovuta al
movimento luterano, ecco che lʼintervento imperiale con le numerose diete tentò
di risanare la frattura religiosa, non esitando a combattere i principi protestanti
riuniti nella lega di smalcalda, che furono sconfitti. Riprendendo la guerra con la
Francia Carlo V conferì ulteriori poteri al fratello e si fece rappresentare da lui nel
1555 nella dieta di Augusta, fondamentale poiché sancì quello che Carlo V aveva
cercato di evitare ossia la divisione religiosa dellʼimpero.
Italia
LʼItalia era fortemente desiderata da Spagna e Francia, ossia da Carlo V e da
Francesco I poiché impadronirsi dellʼItalia significava controllare un paese che
era luogo centrale per lʼeconomia europea con ricchezza civiltà e tecnologia. Nel
400 in Italia si erano sviluppati gli Stati regionali, che combattevano tra loro per
espansione e predominio. Un altro motivo che spinse Carlo V a volere lʼItalia era
la minaccia turca nel Mediterraneo dato che egli possedeva Sardegna Sicilia e
regno di Napoli, per questo motivo iniziò una politica di contenimento degli
ottomani che si riassunsi con il nome di campagna africani. nonostante guerre e
invasioni lʼItalia mantenne il suo primato nellʼeconomia europea. era fortemente
frantumata dal punto di vista politico ma cʼera la consapevolezza degli uomini di
governo di far parte di uno spazio unitario tenuto insieme da lingua e civiltà.
CAPITOLO 3 = la frantumazione dellʼunità religiosa
Europa non era uniforme dal punto di vista religioso neanche prima del 1517,
ossia la riforma luterana. Nel 1054 gran parte dellʼEuropa aveva dato vita alla
Chiesa ortodossa.ortodosso presenta lo stesso significato di cattolico ossia una
Chiesa che professa e divulga la retta via, ma presto ortodosso passo a
identificare le chiese orientali, le quali non riconoscevano il supremo magistero
del Papa e, pure assegnando una supremazia morale al patriarca di
Costantinopoli erano divise in cinque patriarcati autocefali ossia Alessandra
digito, Gerusalemme, Costantinopoli, Antiochia, Mosca. Le chiese ortodosse
erano compatti nellʼopporsi a Roma ma divise al loro interno. Nel 1442 con il
concilio di Ferrara abbiamo lʼunione tra Chiesa ortodossa e Chiesa cattolica, che
venne però rifiutata dalla Russia. Il patriarcato di mosca infatti fu strettamente
legato al potere politico.
SENSIBILITÀ CRISTIANA
Dopo aver risanato lo scisma dʼOccidente che va dal 1378 al 1417 la chiesa tra il
1400 e il 1500 era saldamente nelle mani dei pontefici che avevano riorganizzato
il loro potere. E si eliminarono le signorie che si erano installate in assenza dei
papi da Roma in gran parte dellʼItalia centrale imposero una fiscalità sempre più
esigenti.si erano allontanati dalla cura dei fedeli per la corruzione. Le guerre e
pestilenze attiravano grandi masse desiderose di una speranza di salvezza
nellʼaldilà ecco che il clero ne approfitto inducendoli a culti superficiali, devozioni
di reliquie e traffico delle indulgenze. In tutto questo panorama culturale ci
furono alcuni personaggi denunciatori e riformatori. Il primo tra tutti fu Erasmo
da Rotterdam che visti dal 1466 al 1536, famoso umanista e monaco olandese
che si scagliò contro il dogmatismo, il tradizionalismo a favore di una filosofia
cristiana spiritualizzata alla ricerca della vera fede cristiana.altro personaggio di
spicco fu Girolamo Savonarola 1452-1498 il quale infiammò il popolo con la sua
predicazione apocalittica scagliandosi contro la corruzione e la
mondanizzazione della chiesa esso fu scomunicato arrestato processato e
messo al rogo.
RIFORMA LUTERANA
Lʼidea fondamentale di Martin Lutero consisteva nel fatto che alla grazia si può
arrivare attraverso una fede senza tentennamenti, rafforzata dalla lettura dei
testi sacri autonoma, non essendo necessari alla salvezza i sacramenti tranne il
battesimo e lʼeucarestia ne consegue che il clero non è più lʼautorità mediatrice
del sacro, si rifiutano i mediatori. Lutero inizialmente era interessato a colpire gli
abusi della Chiesa, intervenne duramente nella questione delle indulgenze. Nel
1515 Papa Leone X introdusse unʼennesima indulgenza a favore di coloro che
avessero versato una somma cospicua per la costruzione della nuova basilica di
San Pietro, offrire la salvezza dellʼanima in cambio di denaro.ecco che il 31
ottobre 1515 Lutero affisse alla porta della chiesa di Wittenberg le sue 95 tesi in
cui condannava le indulgenze e invitava gli ecclesiastici a riscoprire lo spirito
originario della Chiesa, ovviamente fu dichiarato eretico. Nel 1521 fu convocato
alla dieta di Worms alla presenza dellʼimperatore dove formalizzo lʼattacco alla
Chiesa romana e gli fu scomunicato, bandito dallʼimpero ma Federico III di
Sassonia lo protesse nelle sue terre.
1526 fu convocata la dieta di spira in cui si stabilisce che i principi non dovevano
offendere con il loro comportamento religioso né Dio nellʼimperatore. Nel 1529
abbiamo la seconda dieta di spira in cui Carlo V cerca di attuare i decreti di Wars
contro i principi luterani imponendo loro una politica di tolleranza nei confronti
delle minoranze cattoliche. Nel 1531 sorge ad opera dei principi luterani la lega
di smalcalda ad opera dei principi luterani, lʼimperatore non poté contrastarla
perché stava affrontando una nuova minaccia turca.essa però verrà sconfitta nel
1547 anche se il luteranesimo era già diffuso nelle regioni nord occidentali della
Germania.
Ecco che Carlo V decise di prendere un accordo definitivo con i protestanti.
Nasce nel 1555 la dieta di Augusta, Dove Carlo V si fa rappresentare dal fratello
Ferdinando e vengono introdotti il principe cuius regio eius religio ossia che i
principi potevano praticare liberamente la loro religione e imporla ai suoi sudditi
e il principio reservatum ecclesiasticum secondo cui gli ecclesiastici cattolici che
fossero passati alla riforma avrebbero dovuto abbandonare i beni e i territori di
cui godevano. Viene meno il principio di unità religiosa allʼinterno del sacro
Romano impero ed è inevitabile che i principi territoriali si rafforzano.
Ecco che
1555 Carlo V fece qualcosa a cui pensava da tempo ossia abdicare per ritirarsi in
monastero dove morì tre anni dopo.egli dà al fratello Ferdinando i possessi
patrimoniali della famiglia in terra tedesca, al figlio Filippo i regni iberici, i Paesi
Bassi, i possessi italiani e americani
ITALIA
A metà del 1500, in Italia, cʼerano due sistemi economici operanti: quello centro
settentrionale in cui era sviluppata la manifattura il commercio e la finanza e
quello meridionale in cui era sviluppata lʼagricoltura e la pastorizia.la crescita
cinquecentesca mise in difficoltà le relazioni di scambio e integrazioni vigenti
allʼinterno del territorio.lʼincremento demografico delle capitali meridionali non
permise più il dirottamento dei cereali al Nord ecco che ciò comportò una
ristrutturazione agricola del Nord e quindi venne meno il dualismo integrato.
LʼItalia era frammentata al suo interno. Vi erano possedimenti diretti dalla
Spagna cioè Napoli, Sicilia, Sardegna, Milano, Stati indipendenti dalla Spagna
ma che nutrivano forme di sudditanza nei suoi confronti come il Ducato di
Savoia, di Mantova, di Ferrara, Firenze Parma e Piacenza.vi erano repubbliche
ovvero quella di Siena, Venezia, Genova, San Marino, e la sovranità dello Stato
pontificio si estendeva su gran parte dellʼItalia centrale.
Ecco che Nel 1559 grazie alla pax ispanica, si rafforzarono gli apparati di
governo e si stabilizzarono le dinastie regnanti. Il dominio spagnolo, la Chiesa e
le guerre antiturche saldarono unʼunione che contribuì ad aumentare la
consapevolezza allʼappartenenza di uno spazio unitario guidato principalmente
dalla Spagna e dai pontefici romani.
SPAGNA VS MORISCOS
parte della crociata tanti islamica condotta da Filippo Secondo fu la lotta contro i
Moriscos. Il padre di Carlo V ossia Ferdinando il cattolico, una volta ripresa
Granada assicurò ai mori il mantenimento della loro fede, ma ben presto attuò
nei loro confronti unʼopera di cattolicizzazione forzata. Essi continuarono a
praticare segretamente lʼislamismo e guardarono con favore la marcia
dellʼimpero turco verso occidente, sperando che il sultano invadesse la Spagna
e li liberasse. Ecco che nel 1568-1570 essi insorsero e diedero vita a una feroce
rivolta, soffocata però nel sangue. Lʼesodo dei Moriscos la la morte dei rimanenti
provocò la rovina economica di Granada, ci fu un calo nella popolazione ma il
lato positivo fu lʼenfatizzazione del carattere cristiano della Spagna che diede
luogo a una delle prime ideologie razziali basata sulla purezza del sangue.
PORTOGALLO Distrusse il monopolio sulle spezie esercitato da arabi ed egiziani
imponendo il proprio in unʼampia zona dal Mar Baltico al Mar del Giappone.
INGHILTERRA ELISABETTIANA
A Enrico VIII Tudor successe Edoardo VI che effettuò unʼopera di
decattolicizzazione Del paese e diede unʼintegrazione calvinista alla Chiesa
anglicana. Egli però muore senza eredi e sale al trono la sorella Maria nel 1553
Che era cattolica e figlia di Caterina Aragona non cʼè moglie di Filippo II.
Maria resta però la Chiesa cattolica in Inghilterra con metodi violenti, senza figli
alla sua morte salì al trono unʼaltra sorella chiamata Elisabetta, figlia di Anna
Bolena, nonché seconda moglie di Enrico VIII che ripristinò la Chiesa anglicana e
perseguito i cattolici.dato che il suo dominio confinava con la Francia cattolica
che era sotto il protettorato spagnolo ella aveva paura di colpi di mano che
reintroducessero il cattolicesimo dellʼInghilterra.nel 1570 il papà dichiarò
Elisabetta eretica e sovrana illegittima the ponendola dal trono invitando i suoi
sudditi a ribellarsi.nel frattempo Filippo Secondo attacca lʼInghilterra ma nel
1588 la flotta dellʼinvincibile armata spagnola fu distrutta da una tempesta ecco
che Filippo Secondo pose fine ai tentativi di ripristinare il cattolicesimo in
Inghilterra.
Rimasero comunque due problemi risorsi poiché la regina Elisabetta che era
nubile e senza figli non avevi eredi così istituì come suo successore Giacomo VI
nonché re di Scozia e figlio di Maria Stuart ex regina di Scozia, cattolica e pro
cugina di Elisabetta, che era sfuggita dallʼInghilterra a causa delle persecuzioni
contro i cattolici.ci fu così un cambio di dinastia degli Stuart sostituirono i Tudor.
SPAGNA
Filippo II non fumai in grado di utilizzare tutte le forze di cui disponeva per
combattere contro i nemici poiché era molto difficile sostenere guerre
contemporaneamente.il costo dellʼimpero era addossato alla Castiglia, principale
fonte di reddito erano i materiali preziosi provenienti dalle Americhe.ecco che
nel 1557 il sovrano dichiarò bancarotta.uscirono bene dalla banca rotta del re di
Spagna i banchieri genovesi.ci fu così una svalutazione monetaria è una crescita
dei prezzi. Il fenomeno dellʼinflazione riguarda soprattutto i prodotti alimentari,
ciò provocò forti tensioni tra la popolazione.
CONCLUSIONE
Le monarchie tra il 1500 e il 1600 compirono una scelta confessionale,
lʼomogeneità religiosa determinava il consolidamento dellʼidentità dello Stato,
ma fu molto difficile da realizzare, quasi impossibile.la riforma protestante e la
controriforma cattolica offrirono ai principi il modello di una società devota e
disciplinata che poteva aderire al meglio al loro progetto.
La riforma cattolica ossia gli atteggiamenti di chierici e laici che aspiravano ad un
rinnovamento della Chiesa romana e la controriforma ossia il tentativo della
Chiesa cattolica dopo il concilio di Trento volta la riconquista dei territori passati
dalle altre religioni convissero.
CAPITOLO 5 = i volti del potere
Il concetto di MONARCHIA Ruota intorno al governo.la monarchia si configura
esattamente con il governo in cui il potere è nelle mani di un singolo che lo
esercita per diritto di sangue ossia per principio ereditario.
Vi è però un progressivo passaggio da una concezione personale del potere ad
unʼaltra che porta alla sua oggettivazione, processo che si compierà intorno al
1750.ecco che nellʼEuropa del 1500 il termine maestà è attribuito ai sovrani e si
configura con un incommensurabile dignità del capo, nel medioevo tale termine
era riservato solo a Dio Cristo e la madonna.
Ma è stato assunto dai sovrani accompagnato da tributi come reale e sacro. Le
teorie politiche del tempo ammettevano la compresenza del sovrano di due
corpi, uno mortale, lʼaltro immortale ossia lʼincarnazione di una figura
monarchica che non periva mai.in Inghilterra in Francia si celebravano infatti due
funerali: il primo per la persona fisica del re e il secondo con un manichino
raffigurante il sovrano con indosso tutte le insegne della regalità che al termine
del rito erano consegnate al suo successore.
IL FAVORITO Era il più importante dei mediatori, tale figura compare allʼinizio del
1600.questo era diverso dai segretari di inizio 1500 poiché egli era un ministro
pluri potenziato.ad esempio nella Francia di Luigi XIII e 14º abbiamo Richelieu. In
Inghilterra con Giacomo I e Carlo I abbiamo Buckingham.
Il favorito rappresentò lʼistanza umana del potere, difendendo lʼimmagine sacra
del re e ponendosi come scudo protettore nei confronti del sovrano dalla cui
testa allontanava le critiche dei sudditi, ecco perché era il mediatore fulcro.
In ogni paese la nobiltà tendeva a presentarsi come corpo non unitario ma con
ampie articolazioni e difformità al suo interno, ad esempio tra titoli, ricchezze e
poteri.
Tra il 1500 e il 1600 abbiamo la crisi della nobiltà, vi è un rafforzamento del
potere monastico e trasformazioni nellʼarte della guerra che mettono in difficoltà
i nobili.essi erano visti come un corpo intermedio tra i sudditi e il re, vi era una
forte competizione al suo interno dal carattere violento con duelli frequenti.le
virtù e la reputazione si trasmettevano attraverso il sangue, spesso si ricorreva a
false genealogie che collegavano i nobili a presunti antenati mitici per vivere di
rendita. Lʼindebitamento era una condizione normale. Nel 1600 le aristocrazie
subire un processo di incivilimento con vita in città raffinarono i loro
comportamenti.
UFFICI E UFFICIALI
Tra il 1500 e il 1600 esisteva la statalizzazione di molte funzioni di governo,
prima esercitate da altri titolari giurisdizionali come ad esempio la Chiesa o la
nobiltà, poi tale pratica si specializzò allʼinterno dei rami dellʼamministrazione e
questo comportò lʼaumento di burocrati e funzionari. Il passaggio dallʼetà
medievale allʼetà moderna consiste nel fenomeno della laicizzazione, in
particolare degli uffici precedentemente affidati a personale ecclesiastico.
Nella prima età moderna il funzionario era al servizio di un sovrano o di una
dinastia più che di uno Stato. Le modalità di reclutamento degli ufficiali
divennero le raccomandazioni da ciò sorsero lamentele degli strati più bassi
della popolazione poiché il numero di burocrati era troppo alto dunque troppo
costoso il loro mantenimento e troppo evidente la loro corruzione.
SFERA GIURIDICA
Fino al 1700 le lauree più ambite erano in giurisprudenza e teologia. Vi erano due
tipi di diritto, quello canonico ossia della Chiesa fondata sui libri sacri, sui decreti
e sui concili, E quello civile o romano.insieme ne costituivano uno unico cioè lo
ius comune. La sua validità era fondata sulla considerazione che esisteva un
modello di giustizia universale basato sul rapporto tra norma-religione e
morale.allo ius comune si affianca lo ius propri un ossia il diritto delle singole
realtà territoriali che regolava la vita dei ceti e dei gruppi.
Ci furono notevoli difficoltà sia degli Asburgo spagnoli che imperiali soprattutto
dopo lʼeclissi della guerra civile poiché la Francia torno alla ribalta. Nel 1598,
salito al trono Enrico Quarto di Borbone vi è lʼeditto di Nantes in cui venivano
tollerati gli ugonotti. Questo, nel 1610 gli costò la vita poiché rimase vittima di un
attentato da parte di un monaco fanatico.
FRANCIA
Così a soli nove anni salì al trono Luigi XIII sotto la reggenza della madre Maria
deʼ medici. Nel 1617 Luigi XIII diventa maggiorenne. Il duca di Richelieu per
volontà di Maria dei medici entra nel Consiglio di Stato e ben presto e margino la
regina madre e divenne il vero arbitro del destino di Francia.combattè lʼanarchia
dellʼalta nobiltà i sottrasse agli ugonotti le piazzaforte che detenevano.condusse
interventi limitati della Francia contro la Spagna in Italia il sulla Reno nel 1610
1630, ma il vero il trampolino di lancio della potenza francese sarà la guerra dei
trentʼanni.
POTENZE EMERGENTI
PAESI BASSI o province unite facevano parte di quelle repubbliche ancora
presenti fra le monarchie.riuscirono a mantenere lʼindipendenza poiché avevano
un eccellente rete di comunicazione, una relativa debolezza del clero e della
nobiltà, la presenza di una ricca classe di mercanti, una forte urbanizzazione,
unʼistruzione diffusa, e lʼospitalità accordata ai profughi per motivi religiosi. I
Paesi Bassi costituivano la più grande flotta mercantile del mondo, avevano un
collegamento tra la madrepatria e le coloni.bisogna però dire che lʼascesa
dellʼInghilterra intorno alla seconda metà del seicento ridimensionerà la potenza
olandese.
SVEZIA
La Svezia si fece spazio nella politica europea della prima metà del 1600.essa
aveva un ordinamento monarchico e si estendeva su un immenso territorio con
una scarsa popolazione.ricca di miniere, borghesia debole, clero privo di
importanza è strettamente legato al sovrano. Il re Gustavo II Adolfo che regnò
dal 1611 al 1632 e fu considerato il più grande sovrano svedese, portò la Svezia
nella guerra dei trentʼanni contando su un esercito ben addestrato e su risorse
finanziarie alte derivanti da una forte pressione fiscale.
Era lʼunico paese A possedere un esercito basato sulla coscrizione nazionale.
ESERCITI
Gli eserciti erano solitamente multinazionali, volontari e reclutati fra gli strati più
bassi della popolazione. Molti militavano per gloria, motivazioni religiose o per
usufruire dei privilegi. Nella prima metà del 1600 ci fu un aumento vertiginoso
del numero dei soldati e da qui i problemi riguardo al suo mantenimento
allʼarmamento e alla disciplina.ci fu anche lʼaumento dellʼimportanza delle armi
da fuoco anche se i fucili erano in affidabili lenti da caricare e imprecisi.
Aumentò la mortalità dei soldati sui campi di Battaglia
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LA GUERRA DEI TRENTʼANNI
ANTEFATTO: la Germania nel 1600 fu divisa in Stati territoriali il più importante
era il Ducato dʼAustria ossia la famiglia degli Asburgo. Bisogna ricordare che
Carlo V che fu eletto re di Spagna nel 1516 e imperatore del sacro Romano
impero nel 1519 quando abdico nel 1556 divise i suoi possedimenti. La Spagna,
le colonie americane, i possedimenti italiani furono consegnati al figlio Filippo
Secondo mentre la Germania al fratello Ferdinando I.
Porto lʼimperatore Mattia nel 1619 gli succede il cattolico Ferdinando Secondo
ma i cittadini si rifiutarono ed elessero come proprio re Federico V.Federico così
acquisiva un ulteriore dignità elettorale e tra i sette elettori tedeschi i cattolici
erano in minoranza, rispetto a quelli laici o protestanti. Questa fu la rivolta dei
boemi Che metteva in pericolo il ruolo imperiale degli Asburgo.
Ecco che la pace di Vestfalia segnò la fine dei conflitti e degli schieramenti
religiosi
E la secolarizzazione delle relazioni internazionali che si sarebbero basate su gli
interessi degli Stati piuttosto che su quelli confessionali. In linea con il pensiero
della Francia che pur essendo cattolica era alleata della Svezia e dei principati
tedeschi protestanti.
La GERMANIA Uscì sconvolta dalla guerra combattuta essenzialmente sul suo
suolo, lʼimpatto demografico fu drammatico, numerose città e regioni
impiegarono decenni per risollevarsi dalle devastazioni.
RIVOLTE
Le ultime fasi della guerra dei trentʼanni furono sovrapposte a una serie di rivolte
nel mondo spagnolo, francese e inglese.principalmente dovute alle gravose
impostazioni fiscali che le varie potenze imposero ai propri sudditi.
LA RIVOLUZIONE INGLESE
Nel 1603 Muore senza dimuore senza discendenti la regina Elisabetta, a lei
succede Giacomo IV Stuart Che era re di Scozia: a inizio una monarchia
composita. In Inghilterra vi era la Chiesa anglicana, in Scozia abbiamo i
presbiteriani che erano una variante del calvinismo, diversi dallʼanglicanesimo, e
infine lʼIrlanda era cattolica. Ai sovrani inglesi mancava un esercito permanente,
una burocrazia ramificata sul territorio e soprattutto la capacità di imporre tasse
senza il consenso del parlamento.
Il figlio e successore di Giacomo Quarto Stuart fu Carlo I che si scontrò
inevitabilmente con il parlamento.
Mentre era in atto la guerra dei trentʼanni tentò alcune avventure militari contro
la Spagna e in difesa degli ugonotti francesi che si rivelarono però un clamoroso
fallimento. Nel 1628 il parlamento lo convocò per spronare a smetterla di
commettere arresti arbitrari e di non imporre tasse senza il consenso. Così Carlo
I sciolse il parlamento e decise di governare senza il suo sostegno. Dovette
reperire così le risorse finanziarie necessarie alla sua politica vendendo titoli
nobiliari e imponendo prestiti.
La rivolta irlandese creò due schieramenti diversi nel paese e iniziò la guerra
civile.dalla parte della re rimase la nobiltà e la minoranza cattolica mentre dalla
parte del parlamento si schierarono Londra i gruppi sociali più dinamici e
intraprendenti.
In tale contesto prese piede un personaggio importantissimo ossia Oliver
Cromwell che, dal 1628 fu deputato nei parlamenti e riorganizzò la milizia
parlamentare creando un esercito di nuovo tipo cioè new modern army Che era
addestrato, disciplinato e tenuto insieme da un comune fervore religioso.
Carlo I fu sconfitto e cercò protezione presso gli scozzesi che però lo
consegnarono al parlamento ed egli fuggi.
Cromwell depura il parlamento costringendo i parlamentari rimasti a giudicare il
re catturato e a votare per la sua condanna morte. Ecco che la Repubblica ossia
il COMMOWELTH State of England Fu introdotta al posto della monarchia e
governava come se fosse un consiglio di Stato. A questo punto Cromwell sciolse
il parlamento e si proclamò Lord protettore, ma nel 1658 morirà.i superstiti del
parlamento ricreato da Carlo I per poter sconfiggere la rivolta scozzese
richiamarono il figlio di Carlo I ossia Carlo II Stuart e ripristinarono la
monarchia.nasce così la monarchia parlamentare inglese.
Bisogna sottolineare che la natura della rivoluzione inglese che va dal 1640 al
1649 ha molti motivi economici alla sua base anche se sembrerebbe che le
motivazioni religiose fossero state prevalenti (rivoluzione puritana) inoltre il
conflitto tra parlamento e la corona ognuno in difesa dei propri diritti.
Nel 1600 il 20% della popolazione urbana era costituita da poveri, la mortalità
infantile era elevatissima a causa di scarse condizioni di salute e di abbandoni
frequenti.i contadini indebitati ingrossarono le schiere dei poveri e dei
vagabondi. LʼEuropa si riempì di ospedali chiama la pena nascondevano la loro
funzione ossia luoghi di reclusione per sottrarre i poveri alla vista dei cittadini.la
società non faceva distinzione fra poveri e criminali, spesso a causa della
povertà diventavano briganti. Sempre nel 1600, progressivamente, si impose
lʼuso del carcere come istituzione di reclusione per scontare una pena.
Nel 1600 ci si trova di fronte a un declino dei grandi gruppi parentali.in età
moderna la famiglia seguiva delle leggi particolari: cʼera poco spazio per i
rapporti affettivi tra i coniugi e i figli. Vi è la divisione dei compiti asettica. Ecco
che dal primo 1700 nelle classi medio alte della popolazione furono valorizzati
concetti come lʼamore coniugale e paterno e la necessaria protezione dei
bambini visti come depositari di innocenza.anche se vi furono miglioramenti
nutrizionali e igienici e se non mutarono la struttura e la funzione della famiglia
europea, con il processo di industrializzazione coloro che emigravano in città
dovevano abbandonare il concetto di solidarietà di villaggio E dedicarsi con
forza allʼegoismo individuale.
ASBURGO
Intorno al 1650 ci troviamo di fronte alla ripresa del ramo austriaco sia tedesco
della casa dʼAsburgo. Lʼimperatore Leopoldo I aveva definitivamente allontanato
la minaccia turca dai suoi possedimenti e iniziò così la marcia nei Balcani che
avrebbe reso il ramo austriaco la dinastia regnante sui territori tedeschi, magiari,
slavi.
INGHILTERRA
LʼInghilterra, sempre intorno al 1650, soffri della rivoluzione.
PAESI BASSI
Sempre intorno al 1650 vi è la prosperità economica delle province unite ossia i
Paesi Bassi che nel 1648 hanno raggiunto lʼindipendenza ma la pressione
francese li costringe a una politica di arroccamento che avrebbe portato
lacerazioni nellʼElite e di governo e portato a in edite alleanze come ad esempio
lʼAustria.
(((La guerra continua e nel 1672 lʼesercito francese invade lʼOlanda, vengono
aperte le sue dighe e lʼOlanda viene inondata. Con questo gesto Luigi XIV perde
lʼappoggio inglese)))
Sempre nel 1668 re Luigi XIV si impegnò in una terza guerra contro il palatinato
E contro di lui si equalizzano Inghilterra-Olanda, Spagna, Svezia, Asburgo e
molti principi tedeschi appartenenti alla lega di Augusta.ecco che nel 1697 la
Francia sarà costretta alla pace di Ryswijk con la quale ottenne di mantenere i
territori precedentemente annessi.
La conseguenza di tutte queste guerre fu lʼingrandimento territoriale della
Francia, con confini più compatti e maggiormente difendibili.
UNGHERIA
Con la pace di Passarowitz Del 1699 gli Asburgo conquistarono immensi
territori, tra questi cʼera lʼUngheria, avente una corona elettiva. Nel 1687 gli
Asburgo ottennero dalla dieta nazionale che la corona ungherese diventasse
ereditaria nella loro famiglia ma furono costretti a riconoscere i privilegi dei
Magnani compreso il diritto ereditario di governare interi province.
RUSSIA
In Russia vera Ivan terzo che governò dal 1462 al 1405, egli sposò Sofia nipote
dellʼultimo re bizantino e si era proclamato zar sostenendo la tesi di Mosca come
terza Roma.Durante il regno del suo successore ossia Ivan quarto si esercitò un
potere senza limiti cioè un autocrazia.lo zar era fonte di tutte le leggi, diventò
una figura con carattere sacrale ma dovette combattere le aspirazioni
indipendentiste dellʼaristocrazia effettuando una politica di repressione. La
politica di Ivan quarto lasciò la Russia in uno stato di forte prostrazione. Dal 1605
al 1613 ci fu un drammatico periodo di instabilità per la Russia.ciò coincide con
una riscossa nazionalistica e religiosa. I nemici esterni erano cattolici, luterani e
musulmani.questo scompenso porta al trono Michele Romanov, dinastia che
regnerà lʼimpero russo fino al 1917. A differenza di quella occidentale le rivolte
contadine di inizio seicento non erano né antifiscali né contro il potere assoluto
dello zar. I contadini erano legati al loro podere dal quale era vietato allontanarsi
nonostante tali vincoli essi fuggivano e si ribellarono.seguirono numerose
repressioni a metà del 1600 ai contadini rivoltosi si aggiunsero i cosacchi cioè
popolazioni seminomadi dellʼUcraina alle prese con la colonizzazione agraria
seguite dalla conquista russa che le privava dei pascoli e del bestiame. Tutte
queste rivolte furono soffocate nel sangue.
Dal 1689 al 1725 la Russia fu governata da Pietro I il quale si sforzò di aprire il
suo immenso e arretrato paese allʼOccidente. Questo sforzo di
occidentalizzazione a volte fu attuato con metodi brutali.Pietro I definito il
grande dovette combattere contro i turchi e contro gli svedesi.
Tra il 1708 e il 1709 Carlo XII di Svezia invase la Russia e giunse fino al cuore
dellʼUcraina ma furono sconfitti e costretti a tornare in patria.
DALLʼINGHILTERRA ALLA GRAN BRETAGNA a fine 1600
Nel 1670 Carlo II Stuart fu richiamato e regnò fino al 1685 ripristinando la
camera dei Lord e difendendo la Chiesa anglicana, emanò leggi che costrinsero
molti puritani a rifugiarsi nelle colonie americane. LʼInghilterra fu tormentata
dalla questione cattolica: Carlo II emanò la dichiarazione di indulgenza nei
confronti dei cattolici e tuttavia nel 1675 il parlamento votò un test act Che ne
vanificava il contenuto proibendo lʼaccesso dei cattolici alle camere.
Morto Carlo II salì al trono il fratello Giacomo Secondo nel 1685 .egli si era
convertito al cattolicesimo ma le sue due figlie erano protestanti perciò
lʼInghilterra si prospettava un ritorno di sovrani cattolici.il parlamento dichiarò il
re decaduto e chiamo la figlia Maria a sostituirlo.nel 1688 Guglielmo dʼOrange
ossia il marito di Maria sbarcò in Inghilterra e costrinse il re Giacomo Secondo a
fuggire. Questo segna lʼinizio della seconda e gloriosa rivoluzione inglese.presto
Guglielmo divenne lʼeffettivo re del paese. Ho provato il tolleration act Che
prevedeva la libertà religiosa ai non conformisti ma non ai cattolici.Maria e
Guglielmo non ebbero figli e nel 1695 Maria morì E gli successe così
formalmente il marito con il nome di Guglielmo III.quando anchʼegli nel 1702 morì
salì al trono, scelta dal parlamento Anna Stuart. Nel 1707 fu emanato lʼunion act
Che prevedeva lʼunione politica e giurisdizionali di Scozia e Inghilterra, solo nel
1801 verrà aggiunta lʼIrlanda.
Nel parlamento erano ormai delineati due gruppi politici
1- i Tories legati alla tradizione monarchica e legittimista della Chiesa anglicana
2- i Wincks attenti alle prerogative parlamentari e ai diritti delle minoranze
religiose come agli interessi della borghesia mercantile e finanziaria
Si crearono così due fazioni la Spagna e la Francia contro gli Asburgo tedeschi,
la Prussia, i Paesi Bassi, lʼInghilterra e il Ducato di Savoia che diedero inizio a una
serie di lotte per il trono spagnolo.
Nonostante lʼinvasione inglese Filippo dʼAngio ossia Filippo V di Spagna riuscì a
mantenere il trono.
Morto Leopoldo I, gli Stati che lo appoggiavano non potevano rischiare che i suoi
discendenti riunissero nelle proprie mani lʼeredità degli Asburgo austriaci e di
quelli spagnoli così si trova un equilibrio.fu stipulata la pace con la Spagna e fu
riconosciuto il Borbone come nuovo re di Spagna.
Ecco che Carlo Quarto dʼAustria ottenne i possedimenti europei della Spagna
ossia Paesi Bassi meridionali, Milano, Napoli, Sardegna.
In Spagna si insediò così una nuova dinastia straniera, quella dei Borboni, e si
concluse la storia di una Spagna composita formata dei regni di Castiglia e
Aragona, questa è la fine del sogno realizzato di Carlo V.
Nel 1740 alla morte di Carlo IV dʼAustria accade quella che viene chiamata
guerra di successione austriaca: lʼimperatore non avendo figli maschi attribuì il
governo dei suoi Stati alla figlia Maria Teresa non è rispettando così la legge
sadica. La guerra scoppiò con lʼinvasione della Slesia asburgica a nord della
Germania da parte di Federico Secondo di Prussia e con la proclamazione a
imperatore di Carlo Alberto di Baviera.a fianco di Maria Teresa però si posero la
Gran Bretagna, la Sardegna, la Russia, e i Paesi Bassi che si trovavano quindi
contro Prussia, Francia e Spagna.
Nel 1748 la guerra si concluse con la pace di Aquisgrana: a Maria Teresa furono
date di stati patrimoniali austriaci, al marito Francesco Stefano la corona
imperiale e al re di Prussia il possesso della Slesia.
Nel 1756 fu la guerra dei sette anni combattute sia nei coloni oltre oceano che in
Europa. Si ebbe un rovesciamento delle alleanze che portò la Francia ad allearsi
con Austria +Russia e la Prussia con la Gran Bretagna.
Tutte le guerre del 1700 anche se sembrano originati da questioni dinastiche
erano dettati dalla ragion di Stato e da ragioni economiche e presentano
differenze notevoli rispetto a quelle del secolo precedente. La guerra si fa più
tecnica, maggiore disciplina dei soldati, armi da fuoco perfezionate provocarono
la morte di molti combattenti, la sanità militare ancora non esisteva, i soldati
indossavano lʼuniforme e alloggiavano nelle caserme
LE RIFORME
Le motivazioni secondo cui i sovrani si aprirono alla riforma era essenzialmente il
bisogno di garantire allo Stato maggiori introiti fiscali per sopperire alle esigenze
delle continue costose guerre e nuovi compiti specie nel campo dellʼistruzione e
dellʼassistenza.allʼopera di legislazione concretizzatasi in molti casi
nellʼintroduzione di nuovi codici si accompagnò quella di catasta azione che
fissava la rendita che ciascun fondo produceva e lʼentità della sua tassazione
dunque furono riformate le amministrazioni locali, rinnovato il sistema educativo,
limitate le immunità dei chierici e affermato il monopolio dello Stato nelle
questioni miste.
Ecco che lʼassolutismo illuminato o dispotismo dei monarchi era frutto di una
visione astratta che fece nascere lʼostilità della nobiltà, della Chiesa e delle
masse popolari. Ecco perché scoppiarono rivolte.
ITALIA
Venuto meno il dominio spagnolo su Milano, Napoli, Sicilia e Sardegna
emergevano nuove realtà statali che proseguivano il processo di rafforzamento
delle proprie strutture e dei propri poteri già iniziato da tempo da casa Savoia.
In Italia esistevano due case reali: quella di Savoia e quella dei Borbone mentre
ald alcuni Stati della penisola dominati da vecchie dinastie di origine
cinquecentesca se ne erano sostituite di nuove di origine straniera come i
Lorena in Toscana.
Vi era una grande consapevolezza dellʼarretratezza in cui versava lʼItalia in
confronto al grande sviluppo che stavano registrando la Gran Bretagna, i Paesi
Bassi e la Francia. Lʼeconomia italiana era diventata quella di un paese
esportatore di materie prime.i sovrani riformatori tentarono di modernizzare
lʼeconomia ma la resistenza dei ceti privilegiati, degli stati più bassi della
popolazione e della Chiesa non ne consentirono le riforme, mancava una forte
borghesia imprenditoriale che rivendicasse i propri diritti.risultarono però
decisive le riforme giudiziarie, venne eliminata la tortura e la pena di morte e
anche quelle della politica ecclesiastica come la soppressione dei tribunali
dellʼinquisizione.
AUSTRIA IMPERIALE
Solo dal 1804 si può ufficialmente parlare di Austria per indicare lʼinsieme dei
possedimenti della casa dʼAsburgo ma nel 1700 si conclude una dinamica statale
che aveva portato quella dinastia a partire da Leopoldo I a caratterizzarsi
sempre di più come austriaca e sempre meno come imperiale-germanica. Maria
Teresa ossia figlia di Carlo VI dovette combattere diverse guerre nel corso della
sua vita che la videro sempre perdente di fronte a Federico Secondo di Prussia.
Ciò portò a una politica di riforme che investirono gli apparati burocratici e
amministrativi, la finanza e lʼesercito. Lo strumento prediletto da Maria Teresa
per intrecciare alleanze con altri Stati fu il matrimonio: ecco che sua figlia Maria
Antonietta si sposò con Luigi XVI di Francia mentre la tua secondogenita si
sposò con Ferdinando di Napoli. Ci fu una forte devozione dei sudditi che
continuava ad esaltare il ruolo provvidenziale degli Asburgo come baluardo del
cattolicesimo e creatori di una società pluri culturale, ecco che Maria Teresa
divenne un mito. Ciò non si può dire con suo figlio Giuseppe Secondo che fu
imperatore dal 1765 al 1790. Egli ebbe un carattere autoritario, si liberò dei
consiglieri della madre, soppresse le servitù della gleba e tentò di annullare
lʼimmenso potere che la Chiesa deteneva. Così nel 1782 Papa Pio VI intraprese
un pellegrinaggio apostolico a Vienna per convincere lʼimperatore ad
abbandonare la sua politica antiecclesiastica ma fallì. Leopoldo Secondo ossia
fratello e successore di Giuseppe Secondo annullo tutti questi provvedimenti
antiecclesiastici.
POLONIA
Nel 1356 grazie al matrimonio della principessa polacca con il granduca di
Lituania chiamato Ladislao Iagellone, la Polonia era diventato lo stato più esteso
di Europa: unʼunione statale della Polonia e della Lituania. Essa prosperò ma nel
1572 la dinastia Degli Iagellone si estingue e così la nobiltà e Alessia proprio re
Enrico di Valois, futuro Enrico III. Ecco che la Polonia diventa una monarchia
elettiva sotto un sovrano che deve sottostare a una dieta nella il quale ogni
decisione doveva essere presa allʼunanimità. Le città polacche erano pochissimi,
solo due erano importanti: Varsavia e Danzica.
Le vicende della Spartizione dello Stato polacco cominciano a partire dal 1772
sotto lʼultimo re di Polonia in cui si ebbe la prima spartizione del paese tra
Austria, Prussia, Russia. Ne avvenne una seconda e poi una terza che determinò
lo Stato polacco come oggi lo conosciamo dalla cartina politica europea.
RUSSIA
Alla morte Pietro il grande lasciava una Russia pienamente annessa alla
comunità internazionale. Oltre a partecipare alle guerre di successione polacca,
austriaca e a quella dei sette anni, la Russia fu a fianco dellʼAustria in una serie di
conflitti contro i turchi. E scoppiò una rivolta dei contadini che sotto la guida di
un cosacco reclamarono migliori condizioni di vita ma essa fu sedata.
FRANCIA
La Francia, paese territorialmente ingrandito grazie allʼacquisizione della Lorena
e della Corsica fu dominata da Luigi XV fino al 1715, gli successe il figlio del
fratello di Luigi XIV ossia Filippo dʼOrleans.
Egli fece molti passi indietro rispetto alla politica assolutistica del re sole ossia
Luigi XIV. Le finanze erano in uno stato disastroso ecco che il re si fidò di John
Law, finanziere scozzese che fondò nel 1716 una banca privata e nel 1717 la
compagnia delle Indie occidentali. I profitti coloniali della compagnia però furono
deludenti e nel 1725 sia il crollo del sistema the Law.
Dal 1726 al 1743 la politica estera fu diretta dal cardinale Fleury, Che favorì un
risanamento finanziario. La crescita economica portò mobilità sociale, il paese si
dotò di una marina che faceva concorrenza quella inglese. La Francia però era
un paese ricco e uno Stato povero perché le esenzioni fiscali di cui godevano i
privilegiati impedivano qualsiasi seria riforma delle finanze pubbliche. La guerra
di successione polacca, austriaca e quella dei sette anni, lʼintervento in aiuto dei
coloni americani ribellati sia alla madrepatria, provocheranno un enorme
aumento del debito pubblico.
GRAN BRETAGNA
Dal 1714 sedeva sul trono Giorgio I di Hannover che era un sovrano tedesco.
Prima di lui cʼera Anna.la corruzione e la manipolazione dei corpi elettorali
consentire elezione di determinati deputati. Ecco che Walpole divenne Primo
Ministro del regno unito sotto Giorgio I e Giorgio Secondo e la sua politica estera
fu connotata da un pacifismo che però nel 1742 sotto il regnante Giorgio
Secondo provocò la caduta del regno.
Nessuno voleva che fosse eletto William Pit come Primo Ministro ma egli si
dimostrò il perfetto successore. Negli anni del suo governo dovette respingere il
tentativo del giovane Carlo Edoardo Stuart, figlio del re di Scozia, che voleva
riconquistare il trono perduto e si schierò accanto alla Prussia nella guerra dei
sette anni. In questo panorama vi è la figura di John Wilckels deputato ed
editore di un giornale che nel 1763 ha apertamente criticato il discorso del re.
Pubblicandolo sul giornale la sua azione fu vista come sovversiva, è il primo
tentativo in cui qualcuno si oppone con delle tesi strutturate al re nella storia
dellʼInghilterra.
Un altro fatto importante da sottolineare tra il 1770 e il 1780 e che la Gran
Bretagna dovrete affrontare la guerra di indipendenza delle 13 colonie
dellʼAmerica settentrionale che provocò ampie lacerazioni allʼinterno della
madrepatria.
RELIGIONI NELLʼILLUMINISMO
Memory dei disastri che avevano provocato le guerre confessionali della prima
metà del 1600 gli illuministi rifiutavano ogni elemento di irrazionalità presente
nelle altre religioni, criticavano i dogmi e combattevano contro il modello
tradizionale ed autorità incarnata dalla Chiesa allo stesso modo in cui
combattevano quello incarnato dallo Stato assoluto. Allʼinterno delle confessioni
protestanti si svilupparono nuovi movimenti che ponevano lʼaccento sul valore
della coscienza dellʼuomo che lo portava allʼamore verso Dio e verso il prossimo.
Anche il cattolicesimo cambia fisionomia, si diresse alle masse regolari, un
nuovo devozionismo fatto di sentimenti e atteggiamenti di condivisione prese
piede. A subire i colpi più duri furono dunque la religione ufficiale, I chierici e
lʼautorità dogmatica della Chiesa.
AMERICA
Le colonie si erano fermate nel corso del 1600. In esse avevano trovato rifugio
dissidenti per motivi politici o religiosi esempio i puritani giunsero in America nel
1620 e fondarono il Massachusetts mentre i cattolici fondarono il Maryland.
Dotate di una grande economia le colonie prosperarono e divenne un importante
mercato di sbocco dei prodotti manifatturieri fornendo alla madrepatria prodotti
come il cotone, il tabacco e altri generi alimentari. Il divieto di coltivare relazioni
commerciali con i paesi limitrofi e lʼobbligo di servirsi di navi britanniche per gli
spostamenti commerciali limitarono la potenzialità dellʼeconomia coloniale.
Inoltre vennero imposte nuove tasse. Ecco che i coloni consideravano illegale
lʼintroduzione di tasse deliberate da un Parlamento nel quale non erano
rappresentati ma per Londra viveva il principio della rappresentanza virtuale in
base al quale il parlamento rappresentava gli inglesi ovunque essi fossero nel
mondo. ECCO CHE il 4 luglio 1776 i rappresentanti delle 13 colonie
promulgarono a Philadelphia la dichiarazione di indipendenza nella quale fu dato
largo spazio allʼenunciazione dei diritti dellʼuomo e alla concezione del potere
come un contratto fra popolo e governo che poteva essere reciso dal primo
quando il secondo fosse venuto meno i suoi compiti.
La COSTITUZIONE Siglata il 17 settembre 1787 faceva degli Stati Uniti dʼAmerica
una Repubblica federale con la testa un presidente al fianco di un organo
legislativo ossia il congresso diviso in una camera dai rappresentanti eletti dal
popolo, il Senato, un organo giudiziario cioè la corte suprema. La costituzione
valeva ovviamente solo per i cittadini bianchi e George Washington fu il primo
presidente degli Stati Uniti dʼAmerica.
CAUSE
m. Lʼesasperazione dei contadini e dei lavoratori delle città per la recessione
economica iniziata nel 1770 e per i cattivi raccolti del 1787
n. Il dissesto finanziario dello Stato
o. Le frustrazioni dei ceti borghesi la cui ascesa politica e civile era ostacolata
dal permanere immobile dei ceti
Ecco che la rivoluzione non sarebbe nata come rivoluzione borghese o degli
affamati ma come una rivolta della nobiltà contro la monarchia. Ai ceti produttivi
francesi appariva chiaro che le consuete misure adottate dagli Stati dellʼantico
regime non erano più in grado di porre limite al disavanzo e di ridurre un debito
pubblico che che ormai dilagava.
Era necessario ridimensionare il peso dei dazi, e necessario che tutti fossero
posti a tassazione!
Partire idea di una convocazione degli Stati generali che avrebbe dovuto porre le
fondamenta di un nuovo rapporto tra monarchia e sudditi e su questa base
escogitare i mezzi del risanamento dello Stato dato che la Francia era in grave
condizione finanziaria.
Ecco che il re Luigi XVI convocò gli Stati generali e invitò la nazione ad
esprimere le sue lamentele i suoi desideri e a porre soluzioni per uscire dalla
crisi in cui era precipitato il paese. Questa fu lʼespressione della più grande
consultazione nazionale dellʼetà moderna e testimonianza della volontà di
mutamento che animava la società francese. Le richieste più frequenti
riguardavano lʼabolizione delle decime ecclesiastiche e dei privilegi signorili.
Nacque così quella che fu definita la prima coalizione ossia unʼalleanza delle
maggiori monarchie europee formatasi dal 1792 al 1797 e rappresentante
LʼANCIENT REGIME contro la Francia rivoluzionaria.
Agosto 1793 fu varata una nuova costituzione che affidava il potere esecutivo
alle DIRETTORIO E quello legislativo a UN GRAN CONSIGLIO, entrambi eletti con
consultazioni popolari. I due organi entrarono in conflitto provocando una
situazione di estrema instabilità che veniva subita dallʼesercito.
4 settembre 1797 ci fu un colpo di Stato che spazzo via i moderati e i monarchici
dai consigli. I generali tra i quali Bonaparte avevano ottenuto importanti successi
nella guerra contro la prima coalizione erano riusciti a sanare il conflitto tra
potere esecutivo e legislativo.
Il 9 novembre 1799 con un colpo di Stato Bonaparte sciolse i consigli e il
direttorio
15 dicembre 1799 ci fu una nuova costituzione che affidava il potere esecutivo a
tre consoli il cui mandato durava 10 anni e Napoleone fu nominato come primo
console con facoltà di decidere gli altri due.
Ecco che nel 1804 Napoleone si proclama IMPERATORE dei francesi . Stipulò
con Roma un concordato che riconosceva il cattolicesimo come religione della
maggior parte dei francesi e riorganizzò politicamente lʼItalia e la Germania.
Nel 1805 si forma la TERZA COALIZIONE Tra Gran Bretagna, Austria, Russia,
Napoli.sconfitta vi sarà poi una quarta coalizione in cui Napoleone proclama il
blocco continentale contro la Gran Bretagna ossia il divieto a tutti gli Stati di
commerciare con essa. Per far ciò nel 1808 invade il Portogallo e la Spagna. Tra
il 1809 il 1811 ci troviamo di fronte allʼapogeo dellʼimpero napoleonico.
La quinta coalizione formata da Austria e Gran Bretagna fu anche essa sconfitta.
Rimase la Russia: lʼEuropa continentale era divisa tra lʼimpero francese e i suoi
alleati contro la Russia. Così nel 1812 via la guerra contro lo zar Alessandro I.un
enorme armata francese invade la Russia ma trovandosi attaccati da tutti i fronti
fu costretto a ritirarsi.
La sconfitta subita da Napoleone spinse lʼAustria e la Prussia ad abbandonare
lʼalleanza con la Francia e unirsi allo zar
Così nelle battaglia delle nazioni a Lipsia nel 1813 la Francia rivoluzionaria fu
sconfitta, Napoleone costretto ad abdicare in Francia fu RESTAURATA LA
MONARCHIA.
Napoleone però non si rassegnò e tornò in Francia costringendo re Luigi XVII
alla fuga riprendendo il potere.le potenze europee gli dichiararono guerra e lo
sconfissero nella battaglia di WATERLOOW Del 1815.