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Norma

Ruote per ciclomotori e motocicli: 5203


ed.: 2 mod.:..
prove di laboratorio Pagina: 1/17
Data: 31-01-2007

Scopo 3. Definizioni ........................................................ 3


Fornire, per le ruote di ciclomotori e motocicli, le 4. Caratteristiche e prescrizioni generali.............. 3
procedure di prova per la verifica della resistenza 5. Verifiche preliminari ......................................... 3
statica e a fatica e stabilire i controlli non distruttivi 6. Controlli non distruttivi ..................................... 3
e i difetti ammessi. 7. Verifica tenuta aria ........................................... 5
8. Verifica della saldatura del disco al cerchio..... 5
Campo di applicazione 9. Prova statica di deformazione balconata......... 6

La presente Norma si applica alle ruote (anteriori 10. Prova d’urto radiale........................................ 9

e posteriori) di ciclomotori e motocicli, realizzate in 11. Prova di fatica a torsione alterna ................. 11

acciaio, lega di alluminio o lega di magnesio, ad 12. Prova di fatica a flessione rotante................ 12

esclusione delle ruote in acciaio per ciclomotori. 13. Prova di fatica con carico radiale................. 14
14. Documentazione delle prove ....................... 15
Composizione della Norma Allegato 1 - Check list delle prove ..................... 16
Allegato 2 - Rapporto Prova standard (esp.2) ... 17
1. Simbologia ....................................................... 2
2. Parametri da riportare a disegno ..................... 2

Modifica Data Descrizione della modifica

05-06-1998 Ed. 1 – Nuova edizione, completamente rivista. Riunisce in una unica


Norma le precedenti Tabelle 5175/TS e 5203/TS, annullando e
sostituendo la Tabella 5175/TS.
31-01-2007 Ed. 2 – Nuova edizione; aggiunti i limiti di accettazione dei difetti
interni secondo la Norma Piaggio 2456; aggiunta la prova d’urto
radiale secondo la Norma ISO 8644; modificata la prova di fatica a
torsione alternata secondo la Norma TUV FKT §30 StVZO; modificata
la prova di fatica a flessione rotante secondo Norma SAE J 328;
modificata la prova di fatica con carico radiale secondo la Norma TUV
FKT §30 StVZO.
Data di entrata in vigore: 31-01-2007
Autore: P. Aspettati
Controllato: L. Bernardi, S. Borghesi, A. Mantini, W.Rosellini.
Approvato: A. Bagnoli

Lista di distribuzione: 5, 33, 40, 41, 43, 60, 62, 66, 68, 71, 72, 94, 97.

DOCUMENTO DI PROPRIETA’ PIAGGIO – non utilizzare né divulgare senza l’autorizzazione


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1. Simbologia Mt [daN m] = coppia di torsione nella prova di


fatica a torsione alterna
d [mm] = distanza, denominata anche offset,
p [kPa]= pressione di gonfiaggio del
dal centro del canale della ruota al
pneumatico nella prova di urto
piano di appoggio della stessa; tale
radiale
distanza è definita positiva se il
piano di appoggio è spostato dal po[kPa]= pressione di gonfiaggio del

centro della ruota al lato esterno, e pneumatico sotto carico statico

negativo se spostato verso il lato Pr [daN] = carico statico verticale nella prova
interno. di fatica con carico radiale

E[daN m] = energia di impatto nella prova d’urto R [mm] = raggio del punzone cilindrico nella
radiale prova statica di deformazione

F [daN] = carico statico massimo sulla ruota balconata, per ruote in lega leggera

Fi –Fs [daN] = intervallo di forze prestabilito per la Rst [mm] = raggio teorico sotto carico statico

misura della deformazione della ruota completa di pneumatico.

permanente nella prova statica di Rdyn [mm] = raggio dinamico della ruota
deformazione balconata completa di pneumatico

Fmax [daN] = carico radiale massimo nella prova corrispondente alla circonferenza di

statica di deformazione balconata, rotolamento teorica a 60 km/h


diviso per 2·
π

per ruote in lega leggera

Fr [daN] = carico di rottura minimo nella prova Sp [mm] = deformazione permanente nella

di verifica della saldatura del disco prova statica di deformazione della

al cerchio, per ruote in acciaio balconata, in un intervallo di forze


prestabilito
h [mm] = altezza di caduta della massa
battente nella prova di urto radiale µ [-] = coefficiente di aderenza tra
pneumatico e terreno
L [daN m] = energia assorbita dalla ruota
( = lavoro di deformazione) nella
prova statica di deformazione 2. Parametri da riportare a disegno
balconata, per ruote in lega leggera
Nel caso di ruote in lega leggera:
m [kgf] = massa battente nella prova d’urto
F [daN], Rst [mm], Rdyn [mm].
radiale

Mf [daN m] = coppia di flessione nella prova di Nel caso di ruote in acciaio:


fatica a flessione alterna F [daN], Fr [daN], Rst [mm], Rdyn [mm].

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3. Definizioni 5. Verifiche preliminari

Prima di procedere all'esecuzione della prova è


3.1 Ruota
necessario verificare che:
Elemento completo privo di pneumatico, formato
- forma,
da un cerchio e da un blocco centrale (mozzo e/o
- dimensioni e tolleranze,
tamburo) assemblati (ruota composita), uniti da
- colore,
raggi oppure costituenti un unico blocco (ruota
- protezione superficiale,
monopezzo).
- materiale.

3.2 Cerchio rispettino quanto prescritto dal disegno.

Elemento della ruota su cui viene montato il


pneumatico. 6. Controlli non distruttivi

3.3 Mozzo
6.1 Ruote in lega di alluminio e magnesio
Elemento della ruota che serve da supporto al realizzate per fusione
cerchio e di collegamento all'asse ruota.

6.1.1 Esami visivi


3.4 Balconata
Il foro di introduzione della valvola deve essere
Bordi laterali del cerchio sui quali aderiscono i
assolutamente privo di bave, rilievi taglienti e
fianchi dei talloni del pneumatico che servono a
superfici abrasive che possono danneggiare lo
sopportare le spinte laterali.
stelo della valvola.
Le ruote devono risultare esenti da cricche,
4. Caratteristiche e prescrizioni
rigature, screpolature, irregolarità di fusione e di
generali
verniciatura.
Ogni ruota deve portare stampigliate in modo
6.1.2 Esami con liquidi penetranti
chiaro e indelebile, le seguenti indicazioni:
Non sono ammessi difetti bidimensionali, mentre i
- nome o sigla del fornitore,
difetti tridimensionali sono tollerati nella zone non
- designazione del cerchio,
critiche e limitatamente a inclusioni di ossido o
- data di costruzione.
scorie, o spugnosità da ritiro.

6.1.3 Esame radiografico

L’esame radiografico deve essere eseguito con


l’impiego, come comparazione, dei seguenti
standard radiografici:

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- ASTM E 155 serie II per le ruote in lega di Quando due o più difetti sono presenti
alluminio colate a gravità in sabbia o contemporaneamente al limite massimo
conchiglia, prescritto, la ruota deve essere considerata non
- ASTM E 505 per ruote in lega di alluminio e conforme.
magnesio colate a pressione,
- ASTM E 155 serie II per ruote in lega di La posizione relativa tra sorgente di radiazione
magnesio colate a gravità in sabbia. (direzione d’irradiazione ruota - pellicola) deve
essere conforme a quanto riportato in Fig.2.
Per i limiti di accettabilità, differenti a seconda
del tipo di difetto e della localizzazione in aree Rx

critiche o meno della ruota, ci si deve riferire,


Rx
salvo diverse indicazioni riportate sul disegno, alla
Norma 2456 – Getti in lega leggera di Alluminio e Lastra

Magnesio impiegando il grado A (o migliore) nelle Lastra


Lastra
zone critiche e il grado B (o migliore) nelle zone Rx
non critiche.
Figura 2
Posizione relativa ruota-pellicola
Salvo diverse indicazioni riportate sul disegno
sono zone non critiche (tratteggiate in Fig.1): 6.2 Ruote in acciaio saldate: esami visivi
- la corona cilindrica che avvolge parte della
- Il foro introduzione valvola deve essere
pista frenante (nel caso di freni a tamburo),
assolutamente privo di bave, rilievi taglienti e
- le parti del mozzo non aventi funzioni portanti
superfici abrasive che possono danneggiare lo
(ad esempio gli attacchi per il coperchio),
stelo della valvola. E’ preferibile inoltre che il foro
- la razza, ad esclusione delle estremità di
in questione non risulti eseguito nella zona di
collegamento al mozzo e al canale e delle
saldatura.
zone attorno ad eventuali attacchi ricavati sulle
- Le ruote devono risultare esenti da bavature,
razze stesse.
scheggiature, spigoli vivi sui bordi del cerchio o
Tutte le altre zone sino da considerarsi critiche.
nelle zone di saldatura. Le superfici di tenuta del
pneumatico devono essere prive di crateri,
rigature trasversali, bolle e sfogliature della

15 lamiera e irregolarità di verniciatura.


- Le superfici interessate dalle saldature
(saldatura di testa e saldatura tra disco e cerchio)
devono essere lisce, esenti da cricche, porosità,
Figura 1 spruzzature di metallo, segni di bruciature,
Zone critiche e non critiche inclusioni e protuberanze che possano precludere

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la perfetta aderenza del pneumatico al cerchi. I 7. Verifica tenuta aria


bordi del cerchi, nella zona di saldatura, devono
La prova deve essere eseguita solamente sulle
risultare complanari.
ruote per pneumatici tubeless.
Le entità dei difetti tollerati sono riportati nella
tabella seguente. 7.1 Scopo della prova

Verificare la tenuta all’aria della ruota completa di


pneumatico.
Tabella 1 – Limiti di accettazione per ruote in
acciaio saldato 7.2 Descrizione ed esecuzione della prova

La prova consiste nel gonfiare il pneumatico ad


una pressione pari a 2 volte la pressiona massima
di utilizzo e immergere la ruota completa in acqua
pulita per 60 secondi.

7.3 Attrezzature necessarie

Sono necessari:
- recipiente con acqua,
- manometro di controllo.

7.4 Valutazione dei risultati

Affinchè la prova sia da considerarsi positiva non


si devono verificare perdite di aria (flussi continui
di bollicine e/o cadute di pressione al manometro
di controllo).

8. Verifica della saldatura del disco al


cerchio

La prova deve essere eseguita solamente sui


cerchi ruota in lamiera saldata.

8.1 Scopo della prova

Verificare la robustezza delle saldature che


uniscono il disco al cerchio.

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8.2 Descrizione della prova 8.5 Esecuzione della prova

La prova consiste nel caricare il disco centrale Applicare il carico agendo in controllo di
vincolando il cerchio tramite la balconata o spostamento, utilizzando una velocità compresa
scontrando direttamente il bordo del cerchio sul tra 1 e 2 mm/s, arrivando fino alla rottura
piano del banco (vedi Fig. 3). completa del cerchio ruota.
Il diagramma carico applicato / spostamento del
8.3 Attrezzature necessarie
punzone dovrà essere registrato mediante un
Sono necessari: registratore analogico x-y o mediante un PC
- un attuatore idraulico servocontrollato e munito collegati alla macchina di prova.
di LVDT,
8.6 Valutazione dei risultati
- una cella di carico collegata all'elettronica di
controllo dell'attuatore idraulico, Affinchè la prova sia da considerarsi positiva, la
- un plateau al quale vincolare il cerchio ruota in giunzione deve rompersi sul metallo base e non
prova, per scollatura della saldatura tra i due lembi.
- un punzone per distribuire il carico nel modo Il carico di rottura rilevato deve essere superiore
più uniforme possibile su un anello circolare al valore minimo Fr prescritto a disegno.
prossimo alla superficie di giunzione
cerchio/disco (vedi Fig. 3). 9. Prova statica di deformazione
balconata
F La prova deve essere eseguita solamente su
ruote in lega di alluminio o magnesio, di
Supporto Supporto costruzione monopezzo, composito o a raggi,
Punzone secondo le direttive esposte nella normativa TUV
FKT §30 StVZO.

9.1 Scopo della prova

Verificare la robustezza delle ruota nel momento


Figura 3
in cui sormonta un ostacolo.
Prova di verifica della saldatura del disco al
cerchio
9.2 Descrizione della prova

8.4 Allestimento della prova La prova consiste nel sollecitare la balconata con
un carico radiale nel modo illustrato in Fig. 4, fino
- vincolare il cerchio al plateau,
a deformarla plasticamente.
- allineare l'attuatore verticalmente.
Il carico deve essere applicato radialmente alla
balconata in corrispondenza:

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1) della finestratura,
ATTUATORE IDRAULICO
2) della razza, MUNITO DI LVDT

3) del foro valvola.

9.3 Attrezzature necessarie TRAVERSA SCORREVOLE SU


CUSCINETTI A BASSO ATTRITO

CELLA DI CARICO
Sono necessari:
- un attuatore idraulico servocontrollato e munito
di LVDT,
A
- una cella di carico collegata all'elettronica di Punzone cilindrico
(vedi vista A)

controllo dell'attuatore idraulico, R = 55 ± 15

- un punzone cilindrico con raggio R = 55±1 δ Punzone vista A

mm,
- un apposito supporto rigido che riproduca le
condizioni di vincolo del cerchio al veicolo,
- un trasduttore di spostamento collegato con
l'elettronica di controllo dell'attuatore.
Il trasduttore va posizionato in modo da misurare
lo spostamento del punzone cilindrico.

9.4 Allestimento della prova Figura 4


Schema di prova deformazione balconata
Il cerchio deve essere montato riproducendo i
vincoli reali, bloccato in modo da non ruotare. 9.5 Esecuzione della prova
Per i vincoli viene utilizzato l'apposito supporto
La prova deve essere eseguita applicando uno
rigido con un perno passante per l'alloggio asse
spostamento del punzone come segue:
ruota del mozzo stesso.
- crescente fino al raggiungimento del
L’apposito supporto deve essere fissato su un
carico Fs
banco di prova assicurandosi che sia garantito il
- decrescente fino al raggiungimento del
parallelismo tra l'asse della ruota e la superficie
carico Fi
cilindrica del punzone.
- crescente fino al carico massimo Fmax,
proseguendo fino ad arrivare a 20 mm di
spostamento
Per le definizioni di Fs e Fi si veda il § 9.6.3.
La velocità di applicazione dello spostamento
deve essere compresa tra 0.2 e 2 mm/s.
Il diagramma carico applicato / spostamento del
punzone dovrà essere registrato mediante un

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registratore analogico x-y o mediante un PC quale delle due evenienze avviene prima (vedere
collegati alla macchina di prova. Fig. 5).

9.6 Valutazione dei risultati Carico radiale (kgf)

Al fine di considerare positivo l'esito della prova, è F max


Fs
necessario verificare:
- visivamente lo stato del cerchio al termine 0.7 F
0.6 Fmax
max

della prova,
(Area energia di deformazione)
- l'entità dell'energia assorbita plasticamente dal
L
cerchio nel corso della prova,
Fi
- la deformazione permanente che si ha in un
certo intervallo di forze applicate. 0 ÷ 0.3 F
Sp Deformazioni (mm)
20 mm

9.6.1 Controlli visivi Figura 5

Al termine della prova il cerchio ruota non deve Diagramma di riferimento per il calcolo
presentare rotture (cricche), mentre sono dell’energia assorbita
ammesse deformazioni plastiche.
9.6.3 Deformazione permanente
9.6.2 Energia assorbita
La deformazione permanente Sp non deve
L' energia di deformazione L (daN m) assorbita superare 1 mm nel seguente intervallo di forze:
dal cerchio ruota nel corso della prova deve
essere: a) ruote ANTERIORI:

L > 0.1(m)  F per le ruote ANTERIORI Fi ÷ Fs = 2 ÷ 6  F

L > 0.07(m)  F per le ruote POSTERIORI essendo:


Fi = 2  F
essendo:
Fs = 6  F
F= carico massimo statico sulla ruota (daN),
riportato sul disegno.
b) per le ruote POSTERIORI:
Fi ÷ Fs = (2 ÷ 5  F)
Il lavoro di deformazione deve essere valutato fino essendo:
ad uno spostamento corrispondente: Fi = 2  F

- ad un carico radiale pari al 60% del carico Fmax Fs = 5  F


raggiunto successivamente a Fmax stesso
- a 20 mm

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10. Prova d’urto radiale

La prova deve essere eseguita solamente su


ruote in lega di alluminio o magnesio, di
costruzione monopezzo, composito o a raggi,
secondo le direttive esposte nella normativa ISO
8644.

10.1 Scopo della prova

Verificare la resistenza alla rottura della ruota (e la


tenuta all’aria della stessa) dopo l’urto contro un
ostacolo.

10.2 Descrizione della prova

La prova consiste nel far cadere radialmente


sulla ruota completa di pneumatico una massa m.

10.3 Attrezzature necessarie Figura 6


Prova d’urto: carico applicato per caduta
L’attrezzatura di prova deve essere costituita da:
- un banco, di sufficiente rigidezza e resistenza,
per il fissaggio della ruota completa di
pneumatico,
- una massa battente di peso m·g e di larghezza
almeno pari a 1.5 volte quella del cerchio in
prova da far cadere liberamente o tramite
pendolo sulla ruota completa.
Le Figg. 6 e 7 riportano esempi schematici di
attrezzature di prova. Figura 7
Nel caso di attrezzatura di prova utilizzante un Prova d’urto: carico applicato con pendolo
pendolo (Fig. 7), la minima lunghezza del braccio
del pendolo (misurata tra l’asse della cerniera e lo
spigolo della massa battente) non dovrà essere
inferiore a 800 mm.

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10.5.2 Pressione di gonfiaggio

La pressione di gonfiaggio p, in kPa, deve essere:


p = 1.15 · po ± 10 (kPa)
essendo:
po = pressione corrispondente al massimo
carico statico sulla ruota.

10.5.3 Massa e altezza di caduta

La massa battente m deve avere peso m·g pari al


Figura 8
massimo carico statico a disegno F ± 10 daN.
Dimensioni del battente A

Massa m e l’altezza di caduta h devono essere


10.4 Allestimento della prova
tali che:
Il cerchio completo di pneumatico deve essere 1000 ⋅ E
m ⋅h =
montato riproducendo i vincoli reali, bloccato in g

modo da ruotare. dove:


La posizione relativa tra ruota e massa battente m = la massa battente (kg)
deve essere tale che al momento dell’impatto il h = l’altezza di caduta (mm)
vettore velocità del baricentro della massa E =l’energia di impatto definita nel § 9.5.1 (daNm)
2
battente passi per il centro della ruota. g = l’accelerazione di gravità (9.8 m/s ).
Pressione di gonfiaggio del pneumatico, peso
10.6 Valutazione dei risultati
della massa battente e altezza di caduta devono
essere determinate in accordo con quanto scritto Dopo l’esecuzione della prova non sono
nel § 10.5 ammesse rotture, deformazioni significative o
improvvise perdite di aria dovute alla rottura del
10.5 Esecuzione della prova
cerchio (la caduta della pressione di gonfiaggio
non deve essere superiore al 50% del valore
10.5.1 Energia di impatto
iniziale p, nel giro di trenta secondi).
L’energia di impatto E (in daNm) della massa
battente al momento dell’impatto con la ruota
completa di pneumatico deve essere:
E = 1.8(m) · F per le ruote ANTERIORI
E = 1.2(m) · F per le ruote POSTERIORI
essendo:
F= carico massimo statico sulla ruota (daN),
riportato sul disegno.

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11. Prova di fatica a torsione alterna - un braccio apposito per l'applicazione del
carico.
La prova deve essere eseguita
indipendentemente dal materiale e dal tipo di 11.4 Allestimento della prova
costruzione della ruota, secondo le direttive
Il cerchio ruota deve essere vincolato al banco
esposte nella normativa TUV FKT §30 StVZO.
prova mediante staffe in corrispondenza della

11.1 Scopo della prova balconata.

Verificare la resistenza a fatica della ruota ai Il momento torcente Mt deve essere introdotto

carichi tangenziali agenti sulla stessa durante le applicando il carico F mediante un braccio pari al

frenate e le accelerazioni. raggio dinamico Rdyn della ruota con pneumatico


(riportato a disegno).
11.2 Descrizione della prova
Il momento torcente deve essere introdotto in
La prova consiste nel sollecitare la ruota con il corrispondenza:
massimo carico statico sulla ruota F e generare - del mozzo (simulazione accelerazioni)
un momento alternato Mt (vedi Fig. 9). - della pista del tamburo (ruote con freno a
tamburo)
Punto di applicazione del carico
sul piano orizzontale della sezione - delle formaggelle attacco disco freno (ruote
con freno a disco).
=
= Nel caso in cui una condizione di applicazione del
carico (di solito quella con carico introdotto nel
Supporto
mozzetto) sia chiaramente peggiore dell'altra, la
Staffe di fissaggio (n°8)
rdin (rst)
prova può essere limitata ad essa.
Figura 9
Il punto di applicazione del carico deve essere
Schema di prova di fatica a torsione alterna
controllato in maniera accurata: esso deve essere

11.3 Attrezzature necessarie allineato in corrispondenza della mezzeria del


mozzo ruota (pista frenante) o della mezzeria del
Sono necessari:
disco freno (a seconda dei casi), in modo da
- una macchina idraulica servocontrollata,
simulare nella maniera più realistica possibile
- in alternativa un attuatore pneumatico, un
l'introduzione effettiva del carico.
manometro, un'elettrovalvola e relativo
pannello elettrico di controllo, 11.5 Esecuzione della prova
- un banchino (o plateau) con portale, una
Il momento torcente da applicare risulta di:
squadra e un supporto dove fissare il cerchio
con apposite staffe, Mt = F  Rdyn
dove:

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F = massimo carico statico sulla ruota (daN) 12.3 Attrezzature necessarie


Rdyn = raggio dinamico del pneumatico (m)
Per l'esecuzione di questa prova è necessario
Il numero di cicli da totalizzare è pari a disporre di un banco per prove di flessione
1.000.000. rotante, dotato di mandrino di dimensioni
adeguate per afferrare il cerchio ruota, capace di
Nel corso della prova debbono essere eseguiti
mantenere il carico all’interno della tolleranza
giornalmente i seguenti controlli:
±2.5% e dotato di dispositivo per misurare e
- assenza di cricche visibili ad occhio nudo o
monitorare la freccia nel punto di applicazione del
allentamenti di raggi
carico durante la prova.
- coppie di serraggio dell'attrezzatura sempre
superiori al 70% del valore di serraggio iniziale. NOTA di SICUREZZA
E' indispensabile che il banco utilizzato per la
11.6 Valutazione dei risultati
prova sia dotato di protezioni adeguate, tali da
Al termine della prova il cerchio ruota deve essere impedire che l'operatore possa venire in contatto
analizzato, visivamente ed ai liquidi penetranti, e con le parti in rotazione durante il loro
non deve presentare cricche di nessun tipo o funzionamento.
allentamenti di raggi.

Fissaggi

12. Prova di fatica a flessione rotante Piastra ruotante

La prova deve essere eseguita Cuscinetto oscillante

indipendentemente dal materiale e dal tipo di


costruzione della ruota, secondo le direttive
esposte nella normativa SAE J 328.

12.1 Scopo della prova P


Fissaggi
Verificare in maniera accelerata la resistenza a
LL=762
= 500 mm
mm = =
fatica della ruota sotto l'azione di carichi
eccentrici.
Figura 10

12.2 Descrizione della prova Schema prova di fatica a flessione rotante

La prova consiste nel sollecitare la ruota ad una


flessione rotante (vedi Fig. 10) per un determinato 12.4 Allestimento della prova

numero di cicli. - Fissare la barra (braccio) al mozzo della ruota.


Nel caso di cerchio anteriore l'accoppiamento
deve essere eseguito escludendo i cuscinetti,

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nel caso siano presenti, sostituendoli con dove:


bussole in acciaio. S = fattore di carico (vedi tabella 1)
Nel caso di cerchio posteriore è accettabile F = massimo carico statico sulla ruota (daN)
che l'accoppiamento sia fatto sul diametro µ = 0.7 (coefficiente di aderenza tra
primitivo della dentatura del mozzo. pneumatico e terreno)
- Posizionare la ruota, mediante apposite staffe, Rst = raggio sotto carico statico del
sulla piattaforma girevole. pneumatico (m)
- Effettuare l'operazione di centraggio del d = offset, con segno, della ruota (m)
cerchio ruota mediante comparatore
Il numero di cicli da totalizzare è riportato nella
centesimale posto sul cuscinetto all’estremità
tabella 5.
del braccio (nel punto di applicazione del
Ogni 24 ore la macchina di prova dovrà essere
carico). L’errore di eccentricità massimo
fermata e si dovrà controllare che non vi siano
ammesso deve essere di ± 0.10 mm.
inizi di cricche sul cerchio ruota e che
- Serrare la ruota sulla piattaforma girevole e
l'allestimento di prova non abbia subito
ricontrollare l'eccentricità.
allentamenti di sorta (coppie di serraggio
- Prima di applicare il carico accertarsi della
dell'attrezzatura sempre superiori al 70% del
misura del braccio L (762 mm), dalla flangia di
valore di serraggio iniziale).
appoggio della ruota.
- Applicare all'estremità del braccio, in Tabella 5
corrispondenza del cuscinetto, il carico di
Fattore di carico S
prova "P", mediante una molla tarata o delle Materiale N° cicli
Anteriore Posteriore
masse (pesi tarati).
- Avviare la prova portando in rotazione la Acciaio 1.6 1.45 18.000
piattaforma del banco al regime di circa 1000
Alluminio formato
giri/min.
a freddo serie 1.8 1.55 50.000
- Dopo i primi 2000 ÷ 3000 cicli fermare il banco,
5000*
controllare che non siano avvenuti allentamenti
o altre anomalie, azzerare dispositivo per Alluminio fuso e
2.0 1.75 50.000
misurare e monitorare il punto di applicazione forgiato

del carico durante la prova. * con ≤ 3% di contenuto di magnesio

12.5 Esecuzione della prova 12.6 Valutazione dei risultati


Il carico di prova “P” da applicare dovrà essere La prova termina se la freccia misurata in
tale da generare la coppia di flessione Mf, corrispondenza del punto di applicazione del
calcolata con la formula: carico supera del 20% il valore di inizio prova.

Mf = S (µRst + d) F

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Al termine della prova il cerchio ruota deve essere 13.3 Attrezzature necessarie
analizzato, visivamente ed ai liquidi penetranti, e
Per l'esecuzione di questa prova è necessario
non deve presentare cricche di nessun tipo o 1
disporre di un banco prova specifico (vedi Fig.
allentamento di raggi.
11), costituito da:
- un motore elettrico a giri fissi
13. Prova di fatica con carico radiale - un rullo girevole di diametro > 1700 mm,

La prova deve essere eseguita azionato tramite cinghia di trasmissione dal

indipendentemente dal materiale e dal tipo di motore elettrico

costruzione della ruota, secondo le direttive - un braccio su cui ancorare la ruota completa di

esposte nella normativa TUV FKT §30 StVZO. pneumatico


- una colonna su cui fissare il braccio mediante
13.1 Scopo della prova una cerniera, che abbia la possibilità di

La prova simula le sollecitazioni a cui vanno regolazione in verticale

soggette le ruote in condizioni di esercizio. - un attuatore pneumatico

13.2 Descrizione della prova - un manometro per il controllo delle pressioni;


(carico di prova da applicare al braccio)
La prova consiste nel far percorrere a n° 2 ruote
- un banco o plateau al quale vincolare tutte le
almeno 6.000 km su di un apposito banco, alla
attrezzature sopra menzionate
velocità di 60 ÷ 100 km/h, caricandolo con una
- un sensore di allarme, posizionato a contatto
forza sull'asse pari a 2.25F, essendo F il
con il braccio nella zona di mezzeria, tra ruota
massimo carico statico previsto sulla ruota.
e attuatore pneumatico, che arresti il motore
Pr elettrico in caso di foratura o esplosione del
pneumatico
= = - adeguate protezioni e dispositivi di sicurezza
Pr  che impediscano di venire in contatto con le
parti mobili durante il funzionamento della
Cerniera regolabile
macchina.
Attuatore
Rullo pneumatico

Motore elettrico
13.4 Allestimento della prova

- Gonfiare il pneumatico montato sul cerchio


ruota in esame a 2.8 bar se anteriore, 4.5 bar
Figura 11 se posteriore.
Prova di fatica con carico radiale
(rotolamento) 1
E’ ammesso l’uso di banchi di prova simili, ma si
deve dimostrare che i risultati siano trasferibili.

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- Fissare la ruota completa di pneumatico 13.6 Valutazione dei risultati


sull’apposito braccio, mediante il proprio asse
Al termine dei 6.000 km la ruota non deve
o simulacro, riproducendo quindi gli stessi
presentare cricche o rotture o allentamento dei
vincoli.
raggi.
- Assicurarsi che il braccio si posizioni
orizzontalmente al momento in cui si ha lo
14. Documentazione delle prove
schiacciamento del pneumatico dovuto
all’incremento del carico di prova, altrimenti La documentazione della prova è costituita dal
agire con la regolazione sul lato della cerniera. Rapporto Prova con tutti i suoi allegati.
- Assicurarsi che sia il braccio che la colonna In Allegato 2 è riportato il formato del Rapporto di
portante siano ben fissati. Prova standard.
- Assicurarsi che il sensore di allarme sia
posizionato correttamente, che sia a contatto Norme citate
con il braccio nella zona di mezzeria, tra ruota
Norma Piaggio 2456 – Getti in lega leggera di
e attuatore pneumatico, dopo aver applicato il
Alluminio e Magnesio
carico di prova.
ASTM E 155 serie II
ASTM E 505
13.5 Esecuzione della prova
ISO 8644
Applicare sulla ruota un carico Pr pari a:
TUV FKT § 30 StVZO
Pr = 2.25  F SAE J 328
dove:
F= massimo carico statico sulla ruota (daN),
riportato a disegno

Avviare la macchina e portare la velocità del rullo


a 60 ÷ 100 km/h, fino a totalizzare 6.000 km.

Nel corso della prova debbono essere eseguiti


giornalmente i seguenti controlli:
- assenza di cricche visibili ad occhio nudo
- coppie di serraggio dell'attrezzatura sempre
superiori al 70% del valore di serraggio iniziale.

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Allegato 1 - Check list delle prove

Check list delle prove secondo “Norma 5203 - Ruote per Piaggio & C. S.p.A.
ciclomotori e motocicli: prove di laboratorio” IVS/LPM

N° Operazione Firma

1 Verifiche preliminari (§ 5)

2 Controlli non distruttivi (§ 6)

3 Verifica tenuta aria (§ 7)

Verifica della saldatura del disco al cerchio, solo per ruote in acciaio
4
(§ 8)

Prova statica di deformazione balconata, solo per ruote in lega


5
leggera o magnesio, di costruzione monopezzo o composito (§ 9)

6 Prova d’urto (§ 10)

7 Prova di fatica a torsione alterna (§ 11)

8 Prova di fatica a flessione rotante (§ 12)

9 Prova di fatica con carico radiale (§ 13)

10 Scrittura del Rapporto Prova (§ 14)

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Allegato 2 - Rapporto Prova standard (esp.2)

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