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POLITECNICO DI MILANO

D.I.C.A. – Sez. Infrastrutture di Trasporto

Corso di
Tecnica delle Pavimentazioni
a.a. 2015-16

Il Mix Design dei conglomerati


bituminosi
INDICE

• introduzione
• Marshall mix design
• la compattazione Marshall
• la prova Marshall
• la nascita dello SHRP
• la pressa a taglio giratorio
• il confronto Marshall – Pressa Giratoria
• il mix design volumetrico
• classificazione dei bitumi PG (Perfomance Graded)
Mix Design
La SCELTA e il PROPORZIONAMENTO degli elementi (mix design) è una fase cruciale nella
produzione di conglomerati bituminosi di prestazioni adeguate. Al fine di ottenere un prodotto
finito di qualità è opportuno scegliere con cura:

1. Aggregati (natura litologica, proprietà meccaniche, fisiche, chimiche)


2. Bitume (consistenza, composizione chimica)
3. Filler (proprietà chimiche, reattività, suscettività all’acqua)

Per quanto riguarda il proporzionamento invece, in letteratura esistono numerose procedure di


mix design per i conglomerati bituminosi; tuttavia i più noti ed utilizzati sono i seguenti:

Procedura Marshall Procedura SUPERPAVE


Mix Design
MARSHALL MIX DESIGN

Metodo di COMPATTAZIONE IMPULSIVA (carico dinamico) ideato negli anni ‘30 da BRUCE
MARSHALL per il Mississippi Highway Department

Carico ripetuto (50-75 colpi) atto a simulare il carico esercitato sulle sovrastrutture dai normali
livelli di traffico

La valutazione della qualità del conglomerato bituminoso avviene mediante la PERCENTUALE di


BITUME

La PERCENTUALE OTTIMA di BITUME è tale da ottimizzare due grandezze fondamentali:


STABILITA’ e SCORRIMENTO
Mix Design
MARSHALL MIX DESIGN

OPERAZIONI FONDAMENTALI :

1. selezione degli aggregati e del filler;


2. selezione del bitume (percentuale e tipologia);
3. miscelazione dei componenti (conglomerato bituminoso)
4. scelta della TEMPERATURA di compattazione;
5. preparazione dei provini: compattazione;
6. verifica della stabilità e della scorrimento.
Mix Design
La COMPATTAZIONE MARSHALL (UNI EN 12697-30:2004)

OBIETTIVO:
determinare l’esatta QUANTITÀ di
BITUME da aggiungere ad una miscela
di inerti in modo da ottimizzare alcuni
parametri fondamentali.

COMPATTATORE:
• martello a massa battente;
• fustelle in acciaio (D ∼ 101.6 mm);
• centralina (contatore).
Mix Design
La COMPATTAZIONE MARSHALL (UNI EN 12697-30:2004)

MODALITA’ di COMPATTAZIONE:

• confezionamento della miscela;


• riempimento e posizionamento della fustella
nella macchina;
• azionamento della massa battente.

NOTA: la massa battente, colpisce il provino su


ENTRAMBE le facce per il medesimo numero di colpi
stabilito
Mix Design
La PROVA MARSHALL (UNI EN 12697-34:2004)
NB: i campioni compattati vengono testati mediante PROVA MARSHALL
MODALITA’ di PROVA:
• condizionamento a 60 °C del provino in bagno
termostatico per un tempo minimo di 30
minuti;
• collocamento del provino compattato
all’interno delle GANASCE di prova;
• applicazione del CARICO VERTICALE
(intensità CRESCENTE nel tempo);
• misura del CARICO MASSIMO applicato e del
relativo SCORRIMENTO LATERALE;
• Confronto tra i risultati ottenuti e la
PERCENTUALE di VUOTI misurata sul provino.
OUTPUT DI PROVA:

1. STABILITA’: carico massimo a rottura in [N]


2. SCORRIMENTO: spostamento massimo a rottura in [mm]
3. RIGIDITA’: rapporto fra stabilità massima e relativo scorrimento
Mix Design
La PROVA MARSHALL (UNI EN 12697-34:2004)

GANASCE
CARICO

SCORRIMENTO

Provino post-prova
kg “forza” Mix Design

% ottima di bitume “reale”

La PERCENTUALE OTTIMA di BITUME è quella a cui corrisponde il valore


MASSIMO di STABILITA’…
NOTA: nella pratica è uso comune prendere una % leggermente inferiore, in modo da contenere gli scorrimenti
Mix Design
La PROVA MARSHALL (UNI EN 12697-34:2004)

Esempi di diagrammi Marshall: Stabilità e Scorrimento


OTTIMO
Mix Design
La PROVA MARSHALL (UNI EN 12697-34:2004)

Oltre alla percentuale ottima di bitume è opportuno controllare la


percentuale di vuoti e la massa volumica del materiale compattato
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
La nascita dello S.H.R.P.

Nel 1987 il Congresso degli U.S.A stanziò 150 milioni di dollari per un
programma di ricerca di 5 anni denominato SHRP (Strategic Highway
Research Program)

OBIETTIVI della ricerca SHRP:

1. ASPHALT: sviluppo di una nuova procedura di mix design per pavimentazioni


bituminose stese a caldo (HMA, Hot Mix Asphalt);
2. CONCRETE AND STRUCTURES: mix design, realizzazione, protezione e
manutenzione delle pavimentazioni rigide;
3. HIGHWAY OPERATIONS (maintenance and work-zone safety): manutenzione
delle pavimentazioni, lavorazioni e sicurezza, rischi legati a neve e ghiaccio;
4. PAVEMENT PERFORMANCE: programma di studio delle performance a lungo
termine (20 anni) delle pavimentazioni al fine di stilare linee guida su
“costruzione e manutenzione”.
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
Generalità
Con il termine SUPERPAVE si identifica il prodotto finale del più grande
programma di ricerca SHRP (circa 53 milioni di dollari)
Superior PERforming (Asphalt) PAVEment

OBIETTIVI del programma SUPERPAVE:


• comprendere le CAUSE dell’AMMALORAMENTO delle
pavimentazioni;
• sviluppare TEST SPECIFICI per determinare le
performance delle nuove pavimentazioni;
• COLLABORARE con le aziende e i gestori autostradali
in modo da utilizzare le migliori tecnologie possibili.

RISULTATI del programma SUPERPAVE:


1. Caratterizzazione dei leganti bituminosi (PG, Performance Grade);
2. Sistema di design basato sulle proprietà volumetriche del mix (Superpave Mix Design Method);
3. Prove di analisi del mix e modelli predittivi delle performance del materiale.
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
La PRESSA a TAGLIO GIRATORIO (UNI EN 12697-31 2004)

TEXAS GYRATORY SHEAR COMPACTOR


(Anni ’30)

US ARMY CORPS OF ENGINEERS


(fine degli anni ‘40)

Nel progetto SUPERPAVE la procedura di


utilizzo della macchina viene standardizzata

IN EUROPA
(fine anni’50)

1972: PRIMO PROTOCOLLO DI PROVA


Il metodo SHRP-SUPERPAVE
La PRESSA a TAGLIO GIRATORIO (UNI EN 12697-31 2004)

OBIETTIVO:
determinare l’esatta QUANTITÀ di BITUME
da aggiungere ad una miscela di inerti in
modo da ottimizzare alcuni parametri
fondamentali.

COMPATTATORE:
• pressa su base rotante;
• fustella metallica (diametro 100/150 mm)
• software di acquisizione dati.
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
La PRESSA a TAGLIO GIRATORIO (UNI EN 12697-31 2004)

MODALITA’ di PROVA:

• il materiale viene posto all’interno della


fustella;
• si impostano: NUMERO di GIRI, CARICO,
VELOCITA’ di rotazione, ANGOLO di
INCLINAZIONE;
• dal software di calcolo si ottengono i
risultati relativi al campione compattato
(addensamento vs. n°giri).

SPECIFICHE di PROVA:
• pressione verticale: 600 kPa
• numero di rotazioni: VARIABILE
• angolo di inclinazione: 1,25°
• velocità di rotazione: 30 giri/min
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
La PRESSA a TAGLIO GIRATORIO (UNI EN 12697-31 2004)

NEL DETTAGLIO:
• PRESSIONE COSTANTE (no carico
impulsivo),
• L’ASSE lungo cui agisce la
risultante delle pressioni e’
INCLINATO rispetto all’asse della
fustella;
• la FUSTELLA RUOTA attorno al
proprio asse a velocità costante
(prefissata);
• L’azione di compattazione
esercitata dalla pressa giratoria
produce una RIORGANIZZAZIONE
INTERNA del conglomerato simile
a quella prodotta dai rulli utilizzati
in sito.

L’INSIEME: ROTAZIONE DELLA FUSTELLA e


INCLINAZIONE DEL PIANO
FAVORISCE L’IMPASTO DELLA MISCELA
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
La PRESSA a TAGLIO GIRATORIO

Pressa Giratoria
Fustella chiusa Φ150 mm
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
La PRESSA a TAGLIO GIRATORIO (UNI EN 12697-31 2004)
OSSERVAZIONI:
• Variando il numero di rotazioni è possibile riprodurre le varie FASI di ADDENSAMENTO cui è
soggetto in opera il conglomerato:
 materiale appena posto in opera;
 materiale che per effetto dell’azione cumulata dei veicoli si trova in una situazione di
maggiore addensamento (POST-COMPATTAZIONE).
• Al termine della compattazione è possibile analizzare le MODALITÀ di raggiungimento del
massimo addensamento, costruendo CURVE di COMPATTAZIONE
• Agendo sui seguenti parametri si può ottenere un elevato controllo sulla compattazione:
 pressione verticale
 inclinazione della fustella
 velocità di rotazione
 numero di rotazioni
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
La PRESSA a TAGLIO GIRATORIO (UNI EN 12697-31 2004)

CURVE di ADDENSAMENTO

C (% ) = C1 (% ) + k ⋅ ln (N )

N = Numero di giri effettuato dal campione (log)


C = Addensamento (% massima densità)
v = percentuale di vuoti
C1 = addensamento dopo la 1° rotazione
k = lavorabilità (coefficiente angolare della retta di addensamento)
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
Confronto MARSHALL – PRESSA GIRATORIA

COMPATTATORE MARSHALL: PRESSA A TAGLIO GIRATORIO:

• tecnica di compattazione tipo IMPULSIVO • tecnica di compattazione rotatoria continua o


UNIDIREZIONALE; ad IMPASTO;

• gli aggregati lapidei, che costituiscono lo • sollecitazioni sugli aggregati: normali e


scheletro portante del conglomerato nello tangenziali
stato compattato, vengono spostati • gli aggregati vengono spostati secondo
prevalentemente nella direzione verticale; diverse direzioni (inclinazione della fustella);
• limitate possibilità di ruotare in modo da • dalla macchina:possibilità di variare le
raggiungere le configurazioni di massimo condizioni di addensamento (angolo, numero
addensamento; di giri, pressione di carico);
• “l’avvicinamento” degli aggregati • possibilità di ottenere informazioni su
(addensamento) termina a seguito della addensamento C(%) e lavorabilità k.
formazione di zone di contatto.
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
SUPERPAVE: Mix Design

Il metodo di mix design SUPERPAVE comprende sia test prestazionali che elementi
di analisi volumetrica. Si suddivide in 3 livelli in funzione del VOLUME di TRAFFICO
EQUIVALENTE o ESALs (Equivalent Single Axle Load, assi equivalenti).
Il metodo SHRP-SUPERPAVE

Definizione e ricerca delle quantità ottime


dei componenti della miscela.

Controllo delle qualità meccaniche della


miscela (ottenuta nella fase precedente)

Test sulla pavimentazione (realizzata con


la miscela ottima)
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
SUPERPAVE: Mix Design

• LIVELLO 1: procedura adottabile per livelli di traffico ridotti (ESALs≤106). E’ composto dalla
sola analisi volumetrica delle componenti atta a determinare il CONTENUTO di VUOTI
RESIDUI (Va) nella miscela finale. Fornisce SOLO la DURATA MINIMA della pavimentazione se
TUTTI i criteri di valutazione sono rispettati.

• LIVELLI 2-3: procedure adottabili per livelli di traffico medio-alti (ESALs>106). All’analisi
volumetrica delle miscele viene aggiunta una serie di test prestazionali in grado di fornire
dettagli sull’EVOLUZIONE nel TEMPO degli AMMALORAMENTI (fatica, ormaie e fessurazione a
basse temperature). Attraverso software di analisi è possibile definire il MODELLO di
COMPORTAMENTO della miscela finale (pavimentazione) in funzione della tipologia di
ammaloramento richiesto.

NOTA: i livelli 2 e 3 si differenziano in base al numero di test da svolgere e all’ampiezza


dell’intervallo di temperature da valutare (per il livello 2 la temperatura di valutazione è
unica: TEMPERATURA EFFETTIVA).
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
SUPERPAVE: Mix Design

LIVELLO 1: Mix design esclusivamente volumetrico

OBIETTIVO: ottenere una miscela con una quantità di bitume tale


che il CONTENUTO di VUOTI RESIDUI (Va) a Ndesign sia pari al 4%

DESIGN VOLUMETRICO:
1. selezione dei materiali;
2. scelta della curva granulometrica di progetto;
3. determinazione del contenuto ottimo di bitume.
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
SUPERPAVE: Mix Design

Scelta della CURVA GRANULOMETRICA di PROGETTO

GRADATION CURVE della POTENZA 0.45


(FHWA, Federal HighWay Administration)

Rappresentazione grafica per mostrare la distribuzione cumulativa delle dimensioni dei grani
della miscela di aggregato:

• LINEA di MASSIMA DENSITÀ: retta che identifica lo stato di massimo addensamento


possibile;
• ZONA VIETATA: area compresa tra il setaccio 0.3 mm e quelli di “dimensione media” (fino al
2-4 mm). Delimita l’area entro la quale la curva granulometrica non deve passare, al fine di
scartare miscele con eccessivo contenuto di sabbia.
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
SUPERPAVE: Mix Design
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
SUPERPAVE: Mix Design

Parametri relativi alla Pressa a Taglio Giratorio definiti dal SUPERPAVE:

Cinit Ninit compattazione iniziale

Cdesign Ndesign
compattazione di progetto

Cmax Nmax compattazione massima

Energie di Compattazione
Addensamento NUMERO di ROTAZIONI
(grado di compattazione della miscela)

NOTA: il numero di giri effettuato e il numero di assi standard sono legati


linearmente (ipotesi SUPERPAVE)
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
SUPERPAVE: Mix Design

Il numero di giri per il quale è necessario ottenere il 4% di vuoti (la miscela ottima) è:

N design = f (Tmax ARIA , ESALs )


Il metodo SHRP-SUPERPAVE
SUPERPAVE: Mix Design

Oltre al 4% di VUOTI RESIDUI è necessario verificare che:

Cinit ( N init ) ≤ 89%

Cmax ( N max ) ≤ 98%

• pendenze elevate della curva di addensamento e bassi valori di densità iniziali (Ciniz) sono
caratteristiche di un’ottima struttura lapidea derivante da una corretta curva granulometrica;
• porre un limite alla Cmax (limitare il valore di vuoti al di sotto del 2%), significa evitare che il
conglomerato sotto l’azione del traffico sia eccessivamente suscettibile alla formazione di
deformazioni permanenti (ormaie).
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
SUPERPAVE: Mix Design

≤ 98%

≤ 89%

NOTA: esempio di curva di addensamento ottenuta mediante pressa a taglio giratorio.


Il metodo SHRP-SUPERPAVE
SUPERPAVE: Mix Design

Per il calcolo della TMD (Gmm), del contenuto di vuoti residuo (Va) e della percentuale ottima di
bitume il SUPERPAVE definisce una serie di grandezze fondamentali:

• vuoti dell’aggregato lapideo (VMA, Voids in the Mineral Aggregate);


• contenuto effettivo di bitume (Pbe, Effective Asphalt Content);
• vuoti riempiti d’aria (Va, Air Voids);
• vuoti riempiti di bitume (VFA, Voids Filled with Asphalt).

NOTA: il calcolo dei singoli parametri fino ad ottenere Va e la percentuale ottima di bitume, è regolato da una
complessa procedura standardizzata funzione di ulteriori parametri (figura seguente).
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
SUPERPAVE: Mix Design
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
SUPERPAVE: Mix Design

Requisiti per VMA (Va = 4%):


Diametro max. nominale agg. Min. VMA
Esempio dei requisiti per una miscela: » 9.5 mm 15
%Va (Ndes) 4% (96% Gmm) » 12.5 mm 14
%Gmm (Niniz) < 89% » 19 mm 13
%Gmm (Nmax) < 98% » 35 mm 12
VMA tabella » 37.5 mm 11
VFA tabella
DP (Rapporto filler/bitume) 0.6 a 1.2
Requisiti per VFA (Va = 4%):
Traffico (milioni ESALs) Range VFA
< 0.3 70 - 80
da 0.3 a 3 65 - 78
> 3.0 65 - 75
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
SUPERPAVE: Mix Design

Con le specifiche della curva di gradazione della potenza 0.45 si compone la CURVA
GRANULOMETRICA di PROGETTO

Si calcola il TENORE di LEGANTE di 1° TENTATIVO (formule empiriche)

Sulla base del traffico previsto (in ESALs) e delle temperature di progetto si imposta il
valore di Ndesign e si COMPATTANO le miscele (Pressa a Taglio Giratorio)

Si calcolano Gmm (peso di volume massimo) e Gmb (peso di volume compattato), VMA, VFA, Va,
grado di compattazione, ecc.
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
SUPERPAVE: Mix Design

Dai PARAMETRI VOLUMETRICI

La percentuale di VUOTI RESIDUI (Va) a Ndesign è pari al 4%?

SI NO

Si miscela/compatta con un NUOVO


Si procede alla verifica delle PROPRIETÀ CONTENUTO di BITUME per raggiungere
VOLUMETRICHE della miscela con i criteri Va=4% in corrispondenza dell’energia di
di accettabilità. compattazione di progetto (Ndesign)

Scelta della MISCELA OTTIMA REITERAZIONE della PROCEDURA con il


nuovo contenuto di legante
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
Scelta della percentuale ottima di Bitume

Ndesign Ndesign

Va = 4% Verifiche: VMA e VFA


Il metodo SHRP-SUPERPAVE
Classificazione dei bitumi: PG (Performance Graded)

OBIETTIVI del programma SUPERPAVE per le miscele bituminose:

Messa a punto di MISCELE OTTIMALI nei confronti


dei seguenti fenomeni:

DEFORMAZIONI PERMANENTI (ORMAIE)


FESSURAZIONE per FATICA
FESSURAZIONE DOVUTA alle BASSE TEMPERATURE

Nuova classificazione dei leganti bituminosi: PG (PERFORMANCE GRADED)


Il metodo SHRP-SUPERPAVE
Classificazione dei bitumi: PG (Performance Graded)

Le specifiche SUPERPAVE di classificazione dei leganti utilizzano una denominazione del tipo:

PG x− y
Dove:
PG acronimo di Performance Grade
x TEMPERATURA MASSIMA di PROGETTO della PAVIMENTAZIONE.
y TEMPERATURA MINIMA della pavimentazione riscontrata durante l’anno
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
Valutazione dell’intervallo di temperature di progetto

TEMPERATURA DELL’ARIA TEMPERATURA DI PROGETTO

( )
T20 mm max = Tair − 0.00618 ⋅ Lat 2 + 0.2289 ⋅ Lat + 42.2 ⋅ 0.9545 − 17.78

Tmin = 0.859 ⋅ Tmin air + 1.7


Dove:

T20mm max temperatura MASSIMA di PROGETTO ad una profondità di 20 mm;


Tair temperatura MEDIA dell’aria dei sette giorni più caldi dell’anno;
Lat LATITUDINE geografica del luogo di progetto (in gradi);
Tmin air temperatura MINIMA dell’ARIA durante l’anno;
Tmin temperatura MINIMA di PROGETTO della pavimentazione.
Il metodo SHRP-SUPERPAVE

Resistenza a Fatica

Fessurazione a
Basse Temperature

Ormaiamento
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
Classificazione dei bitumi: PG (Performance Graded)

E’ un bitume che deve soddisfare i requisiti prestazionali in


Esempio: PG 52 − 28 un intervallo di temperature compreso tra 52 °C e -28 °C

ESEMPIO DEI REQUISITI MINIMI A TUTTE LE CLASSI:

BITUME “VERGINE” (non invecchiato)


• viscosità dinamica massima 3 Pa.s a 135 °C
• G*/senδ minimo 1 kPa alla massima temperatura di progetto (52 °C)
BITUME INVECCHIATO RTFOT
• G*/senδ minimo 2.20 kPa alla massima temperatura di progetto (52°C)
• perdita in massa dopo RTFOT minore di 1%
BITUME INVECCHIATO PAV
• G*senδ massimo 5000 kPa alla temperatura intermedia di progetto (16°C)
• S(t) massimo 300 MPa alla temperatura di -18°C
• Pendenza m della curva BBR maggiore di 0,3 alla temperatura di -18°C
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
Il metodo SHRP-SUPERPAVE
Classificazione dei bitumi: PG (Performance Grade)

La tabella PG può essere utilizzata per due scopi distinti

SCELTA del BITUME da CARATTERIZZAZIONE del


impiegare in relazione generico BITUME
alle temperature di
progetto calcolate

Si effettuano le prove e si
confrontano i valori ottenuti con
Identificate le temperature quelli richiesti. Se la verifica è
max e min si leggono i soddisfatta si è nella classe corretta.
requisiti per ciascun parametro Se no, si procede con una
temperatura di prova diversa

Si ottiene l’IDONEITÀ del BITUME Si ottiene la classe PG del bitume


per l’intervallo di temperature

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