Corso di
Tecnica delle Pavimentazioni
a.a. 2015-2016
Gli Aggregati
INDICE
1. Definizioni
2. Materiali tradizionali
3. Materiali alternativi
4. Caratteristiche geometriche
5. Caratteristiche fisiche
6. Analisi granulometrica
7. Deval
8. Micro Deval
9. Los Angeles
10. La frantumazione in impianto
11. Coefficiente di levigabilità accelerata
12. Equivalente in sabbia
13. Sensibilità al gelo
14. Massa volumica
15. Il filler
16. Marcatura CE
GLI AGGREGATI
DEFINIZIONI (UNI EN 13242:2004)
• ROCCE SEDIMENTARIE:
calcari, dolomie, marne, brecce, selci, arenarie, argille.
• ROCCE METAMORFICHE:
Scistose (gneiss, scisti);
Non scistose (quarziti, serpentini, anfiboliti).
MAGMATICA
BASALTO
PORFIDO CALCARE
MAGMATICA SEDIMENTARIA
Rocce di buona qualità hanno porosità quasi nulla, resistono ai gradienti termici e
garantiscono microrugosità durevole nel tempo
GLI AGGREGATI
MATERIALI TRADIZIONALI
GLI AGGREGATI
CICLO DI VITA DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE
(di origine naturale)
1° IMPIEGO
CAVA DI PREPARAZIONE:
ESTRAZIONE FRANTUMAZIONE
2° IMPIEGO
DEMOLIZIONE
STOCCAGGIO IN IMPIANTO
RECUPERO: VAGLIATURA/
FRANTUMAZIONE
GLI AGGREGATI
MATERIALI ALTERNATIVI
• Caratteristiche di impiego:
proprietà fisico/meccaniche equivalenti agli aggregati naturali
requisiti bio/tossicologici
Verifiche prestazionali
LOPPA D’ALTOFORNO
Prodotti della
triturazione/smaltimento
degli pneumatici esausti:
granulato di gomma
GLI AGGREGATI
MATERIALI ALTERNATIVI
L E
• SPESSORE (E) Dimensione minima di un granulo definita
dalla distanza minima tra due piani paralleli tangenti alla
superficie del granulo
• LUNGHEZZA (L) Dimensione massima di un granulo
definita dalla distanza massima tra due piani paralleli
tangenziali alla superficie del granulo
LIMITE DI ACCETTABILITA’
Lunghezza (L )
≤3
Spessore (E )
USO STRADALE: gli elementi piatti sono poco idonei perché riducono le caratteristiche
meccaniche dello strato oltre a ridurre la lavorabilità della miscela ed inibire il raggiungimento
dell’addensamento ottimale.
GLI AGGREGATI
CARATTERISTICHE GEOMETRICHE: Forma (EN 933-4:2008)
M2
SI ( shape _ index) = indice di forma = ⋅100
M1
M1 è la massa della porzione di prova, espressa in grammi
M2 è la massa dei granuli non cubici (L/E>3), espressa in grammi
CALIBRO
GLI AGGREGATI
CARATTERISTICHE GEOMETRICHE:
Angolarità/Spigolosità
M2
FI ( Flakiness _ index) = indice di appiattimento = ⋅100
M1
M1 è la somma delle masse dei granuli di ogni
classe granulometrica di/Di espressa in grammi;
GELIVITA’:
Sensibilità all’azione dei cicli di gelo e disgelo in presenza d’acqua.
Si valuta attraverso controlli sui singoli grani e su prove tipo LOS ANGELES prima e dopo
cicli di alterazione.
PULIZIA:
Assenza di elementi molto fini od organici, spesso aderenti alla superficie di grani di
dimensioni maggiori.
Per gli aggregati grossi si realizza una prova di lavaggio, per le sabbia la prova
dell’EQUIVALENTE IN SABBIA.
GLI AGGREGATI: le prove
ANALISI GRANULOMETRICA (EN 933-1:1999)
80,0
passante (%)
60,0
40,0
20,0
0,0
0,01 0,1 1 10 100
diametro [mm]
GLI AGGREGATI: le prove
ANALISI GRANULOMETRICA (EN 933-1:1999)
STRATO DELLA
PEZZATURE [mm]
PAVIMENTAZIONE
Fondazione in misto granulare 0 - 71
Sottobase 0 – 40/50
Base 0 – 35
Collegamento (Binder) 0 – 25
Usura 0 - 15
GLI AGGREGATI: le prove
LOS ANGELES (UNI EN 1097-2:1999)
MODALITÀ DI PROVA:
• vengono introdotte nel cilindro delle SFERETTE D‘ACCIAIO che per effetto della rotazione
rotolano con il materiale e per effetto della mensola cadono sul materiale.
GLI AGGREGATI: le prove
LOS ANGELES (UNI EN 1097-2:1999)
GLI AGGREGATI: le prove
LOS ANGELES (UNI EN 1097-2:1999)
PROCEDURA DI PROVA:
• 5 kg di materiale;
• 11 sfere;
• 500 giri.
P1 − P2 P1 = peso iniziale
LA = Los Angeles = 100 ⋅ P2 = peso del materiale trattenuto al
P1 setaccio 1,6 mm al termine della
prova
Valori MASSIMI consentiti per il coefficiente L.A.:
MODALITÀ DI PROVA:
Gi − G f 40
f = 100 ⋅ D = Deval =
Gi f
Dove:
Gi = peso iniziale
Gf = peso finale
MODALITÀ DI PROVA:
P1 − P2
MD = micro Deval = 100 ⋅
P1
P1 = peso iniziale (500 gr)
P2 = peso del materiale trattenuto allo staccio 1.6 mm a fine prova
REQUISITO DI ACCETTAZIONE:
PSV = S +52,5 - C
GLI AGGREGATI: le prove
CLA (UNI EN 1097-8:2001) – SKID TEST
GLI AGGREGATI: le prove
EQUIVALENTE IN SABBIA (UNI EN EN 933-8:2000)
METODO DI PROVA:
sospensione flocculata
(componente limo-argillosa)
materiale depositato
(Sabbia fine/grossolana)
GLI AGGREGATI: le prove
EQUIVALENTE IN SABBIA (UNI EN EN 933-8:2000)
PARAMETRI:
• lettura h1, altezza della colonna formata dal materiale pulito e dal materiale
sospeso (altezza totale);
• lettura h2, altezza della colonna formata dal materiale pulito depositato sul
fondo.
h2
E.S . = equivalente in sabbia = 100 ⋅
h1
REQUISITI DI ACCETTAZIONE:
AUTOSTRADE - AEROPORTI
ES > 40 - 50 per strati di base
ES > 50 - 55 per strati di binder ES > 70 per strati di base
ES > 60 – 80 per strati di usura ES > 80 - 90 per strati di binder e usura
• la prova consiste nel valutare il coefficiente LOS ANGELES sull’inerte prima (LA)
e dopo (LAg) averlo sottoposto a 20 CICLI di GELO – DISGELO.
LAg − LA
G = indice di sensibilità al gelo = 100 ⋅
LA
METODO DI PROVA:
• posizionamento dei provini nella cella climatizzata e avvio dei cicli di gelo e
disgelo;
Massa g kg
ρ a = massa volumica _ o _ densità = oppure
Volume cm3 m3
TIPOLOGIE DI PROVA:
METODOLOGIA DI PROVA:
Imbuto in
vetro
PICNOMETRO aggregati
GLI AGGREGATI: le prove
MASSA VOLUMICA (UNI EN 1097-6:2002)
M1 g kg
ρ a = massa volumica _ o _ densità = ρ w ⋅ opp. 3
M 1 − (M 2 − M 3 ) cm 3
m
Dove:
FILLER: Aggregato, la maggior parte del quale passa per un setaccio di 0,063
mm, che può essere aggiunto ai materiali di costruzione per il
conferimento di determinate proprietà.
GLI AGGREGATI: il filler
FATTORI CARATTERIZZANTI:
• granulometria;
• condizione superficiale dei granuli;
• chimica e porosità (potere di adsorbimento);
• costipabilità (densità).
TIPOLOGIA:
LIVELLO 4 LIVELLO 2+
DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ
RILASCIATA DAL PRODUTTORE, sotto RILASCIATA DAL PRODUTTORE e
propria responsabilità INTERVENTO di un ORGANISMO
NOTIFICATO che effettua la sorveglianza
del controllo del processo di produzione
le prove variano a
seconda
dell’impiego
dell’aggregato