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Coniche nel piano

L’Ellisse è il luogo dei punti del piano per i quali è costante la somma delle
distanze da due punti fissi detti fuochi.

Fissato un opportuno sistema di riferimento in cui i fuochi giacciono sull’asse


delle ascisse e l’asse delle ordinate è la retta ortogonale all’asse delle
ascisse passante per il punto medio del segmento che unisce i fuochi,
essendo 2c la distanza tra i fuochi, si ha che le coordinate dei fuochi sono:

F1 = (c, 0) e F2 = (−c, 0), e l’equazione dell’ ellisse è

(x + c)2 + y 2 + (x − c)2 + y 2 = 2a.

Da cui, ponendo b 2 = a 2 − c 2, si ottiene la forma canonica

x2 y2
+ = 1 .

a2 b2
Osserviamo che l’asse che contiene i due fuochi e l’asse ad esso ortogonale
passante per il punto medio del segmento che congiunge i due fuochi, sono
assi di simmetria. L’intersezione tra i due assi è il centro di simmetria per
l’ellisse. Gli assi di simmetria intersecano l’ellisse in quattro punti detti vertici.

Nel caso in cui i fuochi coincidano in un punto otteniamo una


circonferenza. Se il punto in cui coincidono i fuochi è l’origine di un sistema
di riferimento, l’equazione della circonferenza è

x 2 + y 2 = r 2.

Se il sistema di riferimento è arbitrario e il centro della circonferenza ha


coordinate (α, β), allora l’equazione della circonferenza è

(x − α)2 + (x − β)2 = r 2,

Da cui si ricava

x 2 + y 2 − 2αx − 2βy + α 2 + β 2 − r 2 = 0.

Viceversa, un’equazione del tipo: x 2 + y 2 + a x + bx + c = 0, rappresenta


a2 b2
una circonferenza se: c − − < 0, ed in tal caso il centro ha
4 4
coordinate:

( 2 2)
a b
− ,− ,

E il raggio è

a 2 + b 2 − 4c
r=

2
a2 b2
Nel caso in cui: c − − = 0, abbiamo che la circonferenza è un solo
4 4
a2 b2
punto, mentre nel caso in cui: c − − > 0, abbiamo una circonferenza
4 4
a punti aventi come coordinate numeri complessi.

L’iperbole è il luogo geometrico dei punti nel piano per i quali è costante il
valore assoluto della differenza tra le distanze da due punti detti fuochi
dell’iperbole.

Fissato un opportuno sistema di riferimento in cui i fuochi giacciono sull’asse


delle ascisse e l’asse delle ordinate è la retta ortogonale all’asse delle
ascisse passante per il punto medio del segmento che unisce i fuochi,
essendo 2c la distanza tra i fuochi, si ha che le coordinate dei fuochi sono:

F1 = (c, 0) e F2 = (−c, 0), e l’equazione dell’ iperbole è

(x + c)2 + y 2 − (x − c)2 + y 2 = 2a.

Da cui, ponendo b 2 = a 2 − c 2, si ottiene la forma canonica

x2 y2
− = 1 .

a2 b2
Dall’equazione osserviamo che l’asse che contiene i due fuochi e l’asse ad
esso ortogonale passante per il punto medio del segmento che congiunge i
due fuochi, sono assi di simmetria per l’iperbole. L’intersezione tra i due assi
è il centro di simmetria per l’iperbole. L’asse che contiene i due fuochi
interseca l’iperbole in due punti detti vertici. Le due rette

b
y=± x

a
Sono gli asintoti dell’iperbole. Se a = b l’iperbole si dice equilatera ed in
questo caso ha equazione: x 2 − y 2 = a 2. In questo caso, se si cambia
sistema di riferimento, ponendo come assi coordinati gli asintoti si ottiene
a2
che l’equazione diventa x y = .

2
La parabola è il luogo geometrico dei punti del piano che hanno stessa
distanza da un punto fisso, detto fuoco, e da una retta fissa, detta direttrice.

Se scegliamo come asse delle ordinate la retta per il fuco perpendicolare alla
direttrice e come asse delle ascisse la retta ortogonale alla precedente retta
e passante per per il punto medio tra il fuoco e la direttrice, detta p la

( )
p
distanza tra il fuoco e la direttrice, si ha che il fuoco ha coordinate 0, e
2
p
la direttrice ha equazione y = − . L’equazione della parabola è

( )
2
p p
y− + x2 = y +

2 2

Da cui si ottiene l’equazione della parabola in forma canonica

2py = x 2

Dall’equazione della parabola si vede che l’asse delle ordinate è un’asse di


simmetria. Tale asse interseca la parabola in un punto che è detto vertice
della parabola.

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