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In Treno

tra Arte e Letteratura

Gabriele Crepaldi

FERROVIE
DELLO STATO
SOMMARIO

11
PAURA E TIMORE

45
POTENZA E FORZA

77
IL TRENO E IL LAVORO

109
PER DIVERTIMENTO E PER AVVENTURA

143
TRENI PER COMBATTERE

157
TROVARSI O LASCIARSI

9
IN TRENO TRA ARTE E
LETTERATURAA

Potenza e forza

i timorie allo scetticismo di molti intellettuali nei confronti del treno si con-

trappose l'entusiastica esaltazione da parte di altri scrittori e artisti, che videro

nel treno uno dei simboli del progresso della tecnica, un mezzo in grado di

migliorare la vita e di offrire agli uomini e alle nazioni nuove incredibili opportunità.

In generale questa posizione riprese e sviluppò l'otimismo degli illuministi sulla pos
sibilità di risolvere i problemi dell'uomo grazie alla "luce della ragione", e cioè per

mezzo della scienza e delle sue applicazioni. Ne fanno fede i molti discorsi pronun-

ciati in occasione dell'inaugurazione di nuovi tronchi ferroviari, per esempio quello

di Jules Janin, pubblicato nel 1837 su "Le Moniteur" e sul "Journal des Débats"; nelle

parole di Janin, la locomotiva è paragonata a un "nobile e intrepido cavallo che nul-

la può fermare, infaticabile, rapido, senza uguali, sempre all'opera, mai spaventato

calla strada che percorre con passo sempre uguale". Il 13 marzo 1853, in occasione

del primo viaggio della linea ferroviaria Torino-Savigliano, un certo La Campana scris-

se che si trattava di un "ben lieto spettacolo, al quale a forza del vapore ci fa assi- 37. Baldassarre Longoni.
La scintilla, 1924 circa
stere di continuo quando per essa le lontananze scompaiono, le cità sono ravvicina-
Questo dipinto ta pate
te, il commercio promosso, l'indlustria favoreggiata". Infine, non vanno dimenticate le del lrittico voltiano, che
Comprende altre due tele
parole emozionate e turbute di Heinrich Heine che il 2 e 3 maggio 1843, Imentre era quadrate, leggermente
più piccole di questa
in esilio a Parigi, assistette all'apertura simultanea di due linee, la Parigi-Rouen e la raffiguranti La culla di
Alessandro Volta e La tomba
Lo scrittore telesco paragonò il suo stato d'animo a quello dei suoi di Alessandro Volta.
Parigi-Orléans. In quest opera il treno0
antenati di fronte alla scoperta dell'America, all'invenzione della polvere da sparo o appare smaterializzato, come
fosse trasformato in pura
della stampa tipografica: "Le ferrovie sono di nuovo un simile evento provvidenziale, energia di luce vibrante.

15
IN TREN0 TRA ARTE E LETTERATURA

38. Lapertura della


inea terroviaria
Monaco-
il
primo Asettentre
quisgrana180
ec.
X
In tutta
'Europa le
inaugurazioni
linee terroViariedelerang
le prime
vere e
proprie teste
mondane, patrocinate dale
autorità locali;, erano
accompagnate da solenn
cerimonie e da festosi
banchetti, durante i quali
gli oratori lustravano con
grande entasi retorica gli
aspetti tecnici e vantaggi
i

economici che la nuova line


avrebbe comportato per
Tintera nazI0ne.

che dà all'umanità una nuova svoltaimprovvisa, destinata a cambiare i colori e la for-


ma della vita, comincia un nuovo
capitolo nella storia del mondoe la nostra genera
zione può gloriarsi di avervi assistito". Nel
1846, quando fu solennemente inaugura-
ta la linea
Parigi-Lille, che partiva dalla Gare du Nord, il barone
finanziato limpresa, allesti Lille Rotschild, che aveva
a
una
grande festa per 1700 invitati, tra cui Victor Hu-
go, Alphonse de
Lamartine, Théophile Gautier,
Jules Janin, Prosper Mérimée, Alexandre Dumas,
Hector Berlioz e

casione un inno intitolato Canto


Jean-Auguste-Dominique Ingres. Janin scrisse per Ioc
delle ferrovie, che fu musicato da Berlioz, il
resse
personalmente l'orchestra formata quale al
dalle fanfare di
ge nel testo di cinque reggimenti. Cosi Si
leg
Janin:

E il
gran giorno, il
giorno di festa
giorno di trionfo e di alloro.
Per voi operai
la corona è
pronta.
Soldati della pace, ll
39 Louis Vivin
è la vostra
La stazione di
1925 circa Montparnasse, vittoria
a voi è la
A Parig1
gloria
ci sono sei
grandi di tanti benefici.
stazioni, tutte bellissne,
progettate da fanos1
archutetti
Gare d'Austerlitz
bare de l'Est, Le
campane suonano
Gare de Lyon,
Gare du Nord eil cannone
nell'aurora,
Gare Saint-Lazare
e bare Montparnasse
risponde sui
Sotto l'oriliamma tricolore bastioni.
il
popolo accorre da
ogni dove.
POTENZA E FORZA

È il gran giorno, .

Quante montagne valicate!


Quanti fiumi attraversati!
Lavoro umano, fertile sudore!

Che prodigi e che fatica!

E il gran giorno, .

I vecchi, a questo spettacolo,

scenderanno alle tombe sorridendo


poiché ai loro figli questo miracolo
renderà l'avvenire più grande e più bello.

E il gran giorno,.

Le meraviglie dell'industria

noi, testimoni, dobbiamo cantare!

La pace! Il re! L'operaio! La patria!

E il commercio e i suoi benefici!

E il gran giorno, ..

Che nelle campagne, così belle

per l'amicizia, i popoli più felici


elevino le loro voci solenni

fino a Dio che abita nei cieli!

Théophile Gautier pubblicò sulle pagine di "La Presse" un resoconto dettagliato, in


Cui per la prima volta compariva il paragone tra le nuove stazioni ferroviarie e le an-

tiche cattedrali gotiche: "Queste cattedrali della nuova unmanità sono il punto di in-

Contro delle nazioni, il centro in cui tutto si stella gigante-


riunisce, il nocciolo di una

SCa, con raggi di acciaio, che si allungano fino ai confini del mondo". Alcuni anni più
tarcli anche Blaise Cendrars paragond le stazioni "alle più belle chiese del mondo".

Nel 1840 Hans Christian Andersen parti da Braunschweig in diligenza e dopo mezza

g1Ornatae una notte di viaggiogiunse a Magdeburgo, dove prese il treno. Poté cosi

confrontare le due forme di trasporto: "O quale impresa grandiosa dello spirito è que-
IN TRENO TRA ARTE E LETTERATURA

40 Thomas
Hart
Verso casa, 1944 Benton,
A
parture dagli anni
'artista statunitense Trenta
dedico
alcuni
quadri al
la natura rapporto tra
e il
tecnologico Aprogresso
proposito di
questo
"Scena dipinto egli scrisse
abbastanza cornune
all
epoca della nacchina
vapore. Perché a
i cavali
gareggiano tanto
i
treni a spesso con
vapore, ma non
tanno caso ai
Diesel1?"
POTENZAE FORZA

sta scoperta! Ci si sente potenti come i maghi dell'antichità! Attacchiamo il cavallo ma-

gico alla carrozza e lo spazio scompare! Voliamo conme le nuvole in tempesta, come

gli uccelli migratori in viaggio. Il nostro cavallo selvaggio sbuffa e ansima, dalle sue
froge esce un fumo nerastro. Non avrebbe potuto Mefistofele volare più velocemen-
te insieme con Faust sul suo mantello! Con mezzi naturali siamo in questo nostro tem-

po capaci di un potere che nel Medioevo veniva attribuito solo al diavolo; la nostra

intelligenz:a lo ha battuto e in men che non si dica lo abbiamo superato. [..I Ho sen-

tito dire da molti che con le ferrovie ogni poesia del viaggio scompare e che si per-

de tutto ciò che è bello e interessante; I.. io sono dell'opinione esattamente oppo-
sta. La poesia sconmpare nelle strette e sovraccariche carrozze da viaggio o diligenze;

li si perde ogni energia, nella buona stagione si soffre per la polvere ed il caldoe in
inverno per il cattivo stato delle strade. Lì si riceve la natura non a grosse porzioni e

a larghe boccate, come avviene nel treno a vapore".

In modo alquanto simile, nel luglio del 1841, Victor Hugo concludeva un libro di viag-

gi sul Reno sostenendo che la pace universale, a cui l'uomo ambiva, sarebbe stata re-

sa possibile dalla presenza di una lingua comune (per lui il francese) e di un mezzo
di trasporto unitario, la ferrovia appunto; inoltre, nella seconda parte del poemetto

Force des choses, del 1853, lo scrittore individuava nei treni una delle rappresentazio-
41 George Grosz.
ni emblematiche dei progressi compiuti dall'uomo nel XIX secolo. La chiesa Sui trampoli, 1912

Fra i poemi tedeschi che celebrano l'av-

vento delle ferrovie vanno ricordati I7 7

dicembre 1835 di Jakob Schnorr e I nuo

vi tempi di Emanuel Geibel. Nel 1846, per


l'enciclopedia divulgativa Das grosse
Conversations-lexicon, Joseph Meyer com-

pilò la voce "Ferrovia" con una lunga se-

rie di argomentazioni che intendevano

Smontare e capOvolgere tute le posizio-

ni contrarie alla nuova invenzione: "Se le

si sta vicino e si vedono i suoi ingranag


gi Irusciare, la sua caldaia scoppietare, la

tromba del suo fumaiolo mandare lischi

Vibranti, le suc leve alferrare coe prese

d'acciaio gli ingranaggi COn forza gigan

lesca, a seconda che le valvole si aprono


O chiudono, e la si sente ansinare, men

tre un Omino sulla schiena de| ostr


IN TREN0 TRA ARTE E LETTERATURA|

8ECTON
2 ARE
METRO
SORTIE

VRE
812 6Severini

42 Gino Severini,
Le Nord-Sud, 1912

Come indica il
l titolo,
dipinto è dedicato alla
ferrovia metropolitana che
collega i diversi
di Parigi da quartieri
nord a sud.
Lartista fu impressionato
dalle grandi arcate
dei tunnel sotterranei
variamente
artificiali, e colpiti dalle
si sforzò di luci
ficreare questa
tela, ampliicandone visionela sulla
sensazione di movimento.
POTENZA E FORZA

avviluppato da nubi di fumoe


sprizzato di scintille, tranquillamente e a volontà ora
trattiene la corsa del
mostro, ora l'accelera -

nessuno può non sentirsi esaltato come


uomo dallo spettacolo della potenza immensa e della perfetta sicurezza contro la for-
za mostruosa. E poi la sua corsa! Come un'amazzone rinchiusa
nella sua armatura, co-

me una ballerina dai piedi leggeri, essa scivola via veloce eppur porta migliaia di v1ag-
giatori e
migliaia di quintali di merci di ogni tipo".
Nel 1858 il poeta tedesco Gotfried Keller
compose la lirica Paesaggio del tempo in cui
capovolgeva molte tesi dei romantici, sostenendo che le ferrovie si inserivano perfet-
tamente nel paesaggio lo rendevano
e
più armonioso ed emozionante. Allo stesso
modo Berthold Auerbach dedicò ai treni alcune
pagine dei suoi romanzi: in Carce
rati del 1846, La casa di
campagna sul Reno del 1869 e Trent'anni del 1876 ne dopo
sottolineava la funzione positiva per la società. Nel 1889 E. Foxwell e T.C. Farrer scris-
sero il libro Express Train, in cui attribuivano alla ferrovia il merito di aver favorito i
progressi dell'Ottocento in quasi tutti i campi: "Quando ci troviamo sui marciapiedi

delle grandi stazioni delle linee interne, assistiamoa un salutare agitarsi nell'andare e

venire di uomini inquieti; vediamo che l'uomo è sottoposto alla cura del Movimento,
e sappiamo che c'e un futuro per lui. In cima a ogni stazione ferroviaria sventola lu-

minosa la bandiera della Speranza, mentre giorno dopo giorno l'espresso dell'Amici-
zia entra ed esce dalla stazione per le sue missioni portatrici di Salvezza".
Tra le molte voci a sostegno della ferrovia in Italia ricordiamo quelle che si racco-
glievano intorno alla rivista "L'Antologia" di Vieusseux, che si fece paladina della sua

* * *

43 Lyonel Feininger
Paesaggio urbano
con locomotiva, 1943

Nel 1912 Gerrit Engelke


Scrisse una lunga poesia
intitolata Lokomotive, che
Nziava con questi verS
Laggiù si stende la belva
lunga venti metri
la macchina a vapore
Su binari levigati e tirat
i lucido
d 3o, 73
piena di caldo turoree di
innger bramosia pronta allo stogo.
POTENZA E FORZA

introduzione fin dal 1824; vanno poi citati gli scritti di Camillo Benso conte di Cavour
in particolare Des chemins de fer en halie, del 1846), di Cesare Balbo, Carlo Cattaneo
e Cesare Cantù, fino alle commosse pagine di cronaca di Edmondo De Amicis, scrit-
te in occasione dell'apertura della galleria del Frejus nel 1871. Tra le prime opere di
narrativa italiana a tema ferroviario ricordiamo Un romanzo in vapore. Da Firenze a

Livorno, scritto nel 1856 dal fiorentino Carlo Lorenzini, meglio noto come Carlo Col-

lodi, pseudonimo tratto dal nome del paese d'origine della madre. Nel volumetto, ven-

duto ai viaggiatori nel primo anno di funzionamento della ferrovia Leopolda, che co
legava appunto Firenze con Livorno, il creatore di Pinocchio descriveva il suo primo

viaggio sulla macchina a vapore nel cuore della Toscana, unendo informazioni tecni-

che, osservazioni personali e curiosità sulle località toccate dalla ferrovia.


Tra le celebrazioni poetiche della locomotiva non si può mancare di citare le impe-

tuose e gagliarde quartine dell'inno A Satana che il giovane Giosué Carducci scrisse

nel settembre del 1863:

Un belloe orribile
mostro si sterra,

corre gli oceani,


corre la terra:

Corrusco e fumido

come i vulcani,

i monti supera,
divora i piani;

sorvola i baratri;

poi si nasconde

per antri incogniti,

per vie profonde;

44. Cesare Andreoni,


Metropoli, 1928/1930
ed esce; e indomito
In molte opere letterarie
e in numeroSi dipinti simil
di lido in lido
a questo, i treni vengon0
associati alle industrie e ai
come di turbine
nuovi grattacieli in cemento
armato e sono esaltati come
manda il suo grido,
SImboli del lavoro e del
progresso, grazie ai qual
come di turbine il volto della citta verra
rinnovato e la vita dei suO
l'alito spande: cittadini sarà resa migliore.

ei passa, o popoli,
LETTERATURA

ARTE E
TRA
TREN0
IN

Satana il grande.

passa benefico

loco
in
di loco
su l'infrenabile

carro del foco.

Salute o Satana,

o ribellione,

o forza vindice

de la ragione!

sacri a te salgano

gl'incensi ei voti!

Hai vinto il Geova

de i sacerdoti.

Anche Giovanni Pascoli dedicò al treno una poesia, La via ferrata, inserita nel volu

me Myricae, edito nel 1891. La sua posizione era molto più attenuata, sfumata, meno

propensa a credere ciecamente al mito del progresso e non priva di ambiguita, nela

voluta contrapposizione tra il paesaggio idilliaco e il passaggio del treno, accompa

gato dal suono artificiale prodotto dal vento che agita e fa risuonare come un' arpa

i fili di metallo.

Tra gli argini cui


su
mucche tranquilla-
mente
pascono, bruna si difila
la via ferrata
che lontano
brilla;

e nel cielo di
perla, dritti, uguali,
con loro trama
delle aeree fila
digradano in fuggente ordine i pali.
Qual di
gemiti d'ululi
e

Cresce rombando
e
dilegua femminil
I fili
di
metallo a lamento
SCquiillano, immensa quando a
quando
arpa sonora, al
vento.

omanzi
fondamentali
critto nel P eper r la nascita
nascit del decadentismo fu A ritro-
1884 da JOris
Joris Karl Huysmans,
Huysma in cui il
protg
nista
POTENZA E FORZA

1AIN CLNDUARS
La Prose du Transsibérien
et de la Petite Jehanne de France

S PROBE DU TRANSSIDER
ETITE wEHANNE DE RANOE
A

leil sar l plone


jmur

Fi dola es

Tee kat

tre.

e 4ues

La veie ferree est wae novsPARA

MO

45. Sonia Delaunay,


La prosa del
e della
Transiberiano
piccola Giovanna
di Francia di Blaise
Cendrars,
1913

46 Sonia Delaunay
La prosa del
e della
Transiberiano
piccola
di Francia di Giovanna adra-ieilA

Blaise Cendrars,
Valig PATAU
particolari, 1913
Questo celebre lavoro, Blaise, 0ls, s0mmes nous bien loin do Monlmurtro

nato negli ambienti delle gere

avanguardie artistiche
parigine, è il frutto della
pertetta sintonia tra lo0 Dis, ban0, bmme-40us biga loin de Mostmartre ?

Scrittore Blaise Cendrars


e la pittrice Sonia
in
esso, due artistiDelaunay
fusero le
proprie esperienze personali
Con iracconti dei
in
treno, spesso viagg
ascoltati nelle avventurosi,
lunghe serate
trascorse nei locali
VOga della più in
capitale francese Dis, Biais, somee 04 Diss ONARUA

55
IN TRENO TRA ARTE E LETTERATURA

sembra voler capovolgere alcune riflessioni dei romantici, esprimendo la pronria t

Soddisfazione verso la natura, che lo annoia, ed esaltando la bellezza seducente del.

le locomotive: "Esiste forse quaggiù un essere concepito nelle gioie della fornica7i

ne ed uscito dalle doglie di una matrice, il cui modello sia più abbagliante, più perfetto

delle due locomotive in servizio Sulle ferroVIe del Nord? Luna, la Crampton, un'aclo

rabile bionda dalla voce squillante, dalla taglia imponente e delicata imprigionata in

uno scintillante busto di rame, dalle mosse elastiche e nervose di gatta: una bionda

azzimata e dorata, d'una straordinaria grazia, d'una grazia che incute spavento allor-
ché irrigidendo i muscoli d'acciaio, grondando dai caldi fianchi sudore, mette in mo-
to l'immenso rosone della snella ruota e, prepotente di vita, s'avventa in testa alle ra-
pide e alle maree. L'altra, la Engerth, una maestosa e fosca bruna, dal grido sordo e
rauco, dalle reni possenti prese in una corazza di ghisa; mostruoso animale dalla cri-
niera scarmigliata di negro fumo, che poggia su sei tozze coppie di ruote, quale tre-
menda forza sviluppa, allorché, facendo tremare la terra, rimorchia, greve e massic-
cia, il pesante codazzo delle sue mercanzie! Indarno cerchereste fra le fragili beltà
bionde e le maestose beltà brune, tipi di delicata sveltezza e di terrificante forza che
reggano al confronto. Senza tema di smentita, lo si può proclamare, nel suo genere

Tuomo non è riuscito men bene del Dio nel quale crede".
La ferrovia ricopre
ruolo fondamentale nelle poesie di Pierre Albert-Birot, in
un
par-
ticolare Treno e La gioia dei sette colori, e nel testo composto da Blaise Cendrars nel
1913 e illustrato da Sonia Delaunay, La prosa della Transiberiana e della piccola Gio-
vanna di Francia. Nell'opera il poeta, mentre attraversa la Russia in treno, incona
una giovane prostituta di nome Giovanna, che egli associa simbolicamente alla ngu
ra di Giovanna d'Arco con un continuo rimando di sottili riferimenti allegoricl.
Emily Dickinson, altra sensibile poetessa, dedicò
al tema due liriche: ains
Cars on
Like
tracks of
plush, opera attenta ai valori musicali e I like to see it lap The es,
una
poesia dolcemente ironica,
quasi fantastica: 47. Sonia Delaunay liansbenaro

del
La pros Giovam
piccola
Lena
Mi e della blaise

piace vederlo quando si al


Francia
di

lappa le miglia 1913


e divora le valli, do U W a n am y l e

lapitr Dea
CSI Robert

lerma alle cisterne per fare il el


prttore
e l a b o d u nn g n a e

poi, prodigioso, scompare pieno; aSIattsmoJeonea

den oa
Apollnaue
1axtsa

Cne casO,

questo

M
Uenun

dietro un adi
Blase

ammasso di
Verst

m a v o l l er a s o n o

e, altezzOso, sbircia montagne, eIenderevSt

Tan,

nelle baracche momac o nu e n e

ai lati dlelle
e
poi fende
stracle, poeta

una cava cli


pietre
POTENZA E FORZA

48. Adriaan Lubbers,


Herald Square n. 5,
1950 circa

57
IN TRENO TRA ARTE E LETTERATURA

ci passa dentro strisciando,


adattandola ai propri fianchi,
e

né smette mai di lamentarsi


strotico di fischi ripetuti;
con uno spaventosO ritmo

si precipita giù a valle


poi

sempre nitrendo come il predicatore Boanerges di Mrs Oliphant,

poi, puntuale c o m e una stella,


si ferma docile e onnipotente
alla porta della sua stalla.

I temi ferroviari compaiono talvolta nelle opere dei pittori e degli scrittori espressio
nisti, da Vasilij Kandinskij a Ernst Ludwig Kirchner, da George Grosz a Otto Dix, da

Gofried Benn a Georg Heymn, da Alfred Wolfstein a Gerrit Engelke. Molto signifi-

cativa è una lirica di Ernst Stadler, Viaggio sulponte del Reno a Colonia di notte, pub-
blicata nel 1913 nella rivista "Die Aktion":

Il diretto va a tastoni e cozza contro le tenebre.


nessuna stella vuol farsi vedere. L'intero mondo è soltanto una stretta galleria
percorsa dai binari della notte.

Là dentro alcuni pozzi illuminati da luce blu lacerano


d'improvviso l'orizzonte:
un circolo di fuochi

fatto di globi di luce, abbaini, camini, fumanti, stillanti ... solo per pochi secondi.
E di nuovo tutto è
nero. Come se andassimo nelle viscere della notte Verso
il turno in miniera.
Ora oscillano le luci smarrite, tristemente solitarie...
...

numerose.
esi radunano... e diventano fitte.
Scheletri di grigie facciate di case stanno
scoperte, sbiancate nella ombr
morte-
qualcosa deve succedere.. oh, lo sento
pesare
c Cervello. Un senso di
oppressione mi canta nel sangue. Poi rinuold
l
pavimento del treno
d'improvviso come un mare:
Voliamo, sollevati in
buone mani,
ea
principescamente attraves *
note, alti sopra il fiume. O curvatura dei
nuta,
8 milioni di lucl,
Van alla cui luccicante parata le acque
VCTSO il
pesantemnente scoO
mare,
Spallette ifinite, poste a saluto nella
11petuoSC COme fiaccole! nouc e blu!
Gioiose! Cannonate a salve dlalle
l'este stellate! na t

gnucolndo, spinte con occhi case


luminosi! Fin dove le citta con le ultime
Congeda i suoi ospiti.
POTENZA E FORZA

E poi le lunghe solitudini. Rive spoglie. Calma. Notte. Sensi


svegli. Raccoglinmento.
Comunione. E ardore e anelito
sino alla fine, alla benedizione. Fino alla festa
dell'accoppiamento. Alla voluttà.
Alla preghiera. Al mare. Al tramonto.

Altre opere significative sono La citt, poema composto nel 1890 dal poeta fiammin-
go di lingua francese Emile Verhaeren e la raccolta Le poesie di A.O. Barnabooth
(1923),
comprendente poesie, racconti e appunti di viaggio attribuiti a un
immaginario scrit-
tore americano, A.O.
Barnabooth, dietro quale si cela il vero autore, lo scrittore
il
fran
cese Valéry Larbaud. Dalla raccolta è tratta
questa Ode:

49. Jais Nielsen,


Uscita!, 1918

t questo uno dei molti


esempi in cui il treno
é associato al lavoro;
l grande orologio al centro
della composizione sembra
dettare ai tre personaggi
ritmi ei tempi di una vita
trenetica, in cui le pause
sono abolite in nome
del progresso e della
produttività spinta
all'estrem0.

59
TRENO TRA ARTE E LETTERATURA
IN


.

Prestami il tuo gran rumOre, il tuo portamento cosi dolce,

la tua capacità di scivolare di notte attraverso l'Europa illuminata,


o treno di lusso! E la musica angosciante
che rimbalza lungo i tuoi corridoi di cuoio dorato,

mentre dietro le porte laccate, che hanno chiavistelli di rame dorato,

dormonoi milionari.
lo percorro canticchiando i tuoi corridoi
eseguo la tua corsa
verso Vienna e Budapest,
50 Liubov Popova
mescolando la mia voce alle tue centomila voci
Viaggiatrice, 1915
o Harmonika-Zug!
Nata a lvanovskoye, ner
pressi di Mosca, LjubovV
Popova viaggió in ltaliaa
e
soggiornó a Parigi T1o sentito per la
Quando ritornò in Russia prima volta tutta la dolcezza di vivere,
elaboró una sintesi tra
in una cabina del
il cubismo e
evIdente in questa
il futurisno0, Nord-Express, fra Wirballen e Pskov,
Si scivolava
Composizione che raffigura attraverso
praterie su cui dei pastori,
una donna, forse
Popova Sotto a
stessa, in viaggio gruppi grandi alberi come sotto a colline,
di
in treno
attraverso
l'Europa erano vestiti di pelle di montone rozza e
sporca.

O0
51 Fortunato Depero
Treno partorito dal sole.
924

Ume à questo Jipnto


atusta esegui anche un
grande a20 btolatu
Moderiita, Duitroppo
JIStrutto, cOn al centro una
grainde loCOMmOtiNd in cOrsa
1 29 genmao 1929 | "New
York Sun seTIveva che la
velocta astrattd sembra
eserciti una torte Jttia2i0ne
su Depero In cið si potrebbe
gudicare americano
IN TRENO TRA ARTE E LETTERATURA

52 Benedetta Cappa,
in velocita,
Treno nella notte
1924
La pittrice ha steso
e ennelate in maniera

energica e vigorosa,
e r ncreare visivamente

il turbine e il vortice creati


dal passaggiO oi un treno.
Questo apparë ai nostri
Occhi tanto potente e veloce
da detomare lo spazi0
e nisucchiare il paesaggio

Circostante

53 Ivo Pannaggi
Treno in corsa, 1922

Anche in questo
dip1nto
appare evidente come
artista abbia
idealizzato la
forza e la potenza del treno.
Attorno alla locomotiva,
dalle linee sempliticate
quasi snaterializzate,
é
di
disegnata una specie
aureola di energia, che
Si
propaga verso l'esterno
POTENZA E FORZA

(erano le otto di nmattina in autunno, e la bella cantante

dagli occhi color viola cantava nella capina accanto).

E voi, grandi finestre, traverso cui ho visto passare la Siberia


e i monti del Sannio,

la Castiglia aspra e senza fiori, e il mar di Marmara sotto una pioggia tiepida!

Prestatemi, o tu Orient-Express, Sud-Brenner-Bahn, prestatemi

i vostri miracolosi rumori sordi e

le vostre voci vibranti di cantarello;

prestatemi il respiro leggero e facile

delle locomotive alte e sottili, dai movimenti

cosi agili, le locomotive dei rapidi,

che precedono senza sforzo quattro vagoni gialli dalle lettere d'oro

nelle solitudini montagnose della Serbia,

e, più lontano, nella Bulgaria piena di rose...

Ah! Bisogna che questi rumori e questo movimento

entrino nelle mie poesie e dicano

per me la mia vita indicibile, la mia vita

di fanciullo che nulla vuol sapere, se non


Sperare eternamente COse remote.

ll treno fu utilizzato in poesia e in prosa come uno dei simboli più rappresentativi del-

la modernità, elemento fondamentale e insostituibile per gli spostameni di merci, uo-

mini ma anche di idee e di valori morali: tutto questo, almeno nelle speranze ei più
Ottimisti, avrebbe dovuto portare benessere e prosperità in tutti i continenti.

54. Aroldo Bonzagni,


l'arrivo del treno, 1912/1913
IN TRENO TRA ARTE
E LETTERATURA

5 Gino Soggetti
tera+ treno, 1921
Tra cielo e

56. Natalija Gonarova,


AV
Piccola stazione, 1911 circa
POTENZA E FORZA

57. Marcel Duchamp


Giovane triste in treno,
(studio) 1911/1912,

58. Leonardo Dudreville


In treno attraverso la pianura
padana, 7914

5
TRA ARTE E LETTERATURA
TREN0
IN

A UNA LOCOMOTIVA D'INVERNO

Tu per il mio recitativo


declina,
tu nella bufera sferzante proprio come ora, la neve, il giorno invernale che
il tuo battito convulso,
tu nella tua panoplia, il tuo ritmico doppio palpitio e

Bandi
il tuo nero corpo cilindrico, ottoni dorati e acciaio argenteo, ai
toi
spola
fan la
le tue le aste parallele di onnessione, che girano,
spranghe laterali massicce, p o c o nella distanz,

la tua pulsazione e il tuo ruggito ritmici, che ora cresce ora diminuisce a poco P

il tuo grande faro sporgente fissato sulla tua fronte,


ora,
il tuo lungo, pallido, ondeggiante vessillo di vapore, colorato di tenue poups
le nuvole dense e nerastre vomitate dal tuo fumaiolo, ruote,
ue
59. Joseph Mallord la tua struttura ben valvole, il luccichio vibrante
William Turner, lavorata, le tue molle e u
Pioggia, vapore e velocità, il tuo traino di
la grande ferrovia carrozze che ti seguono ubbidienti e allegre, endo;
Occidentale, 1844 rverso burrasca e bonaccia, ora veloci, ora lente, ma sempre regolarmcia

66
POTENZA E FORZA

simbolo tipico del moderno emblema di movimento e potenza polso del continente,
per una volta vieni e servi la Musa e prendi forma nel verso, proprio come qui ti vedo,

nella buferae sotto i colpi delle raffiche di vento e con la neve che cade,
di giorno la tua campana ammonente che suona le sue note,
di notte i segnali delle tue lucerne silenziose che ondeggiano.

Bellezza dalla gola feroce!


Ona nel mio canto con tutta la tua musica selvaggia, le tue lucerne ondeggianti di notte,
12 FIsata del tuo pazzo fischio, echeggiante, rombante come il terremoto, svegliando ogni cosa,
Cne Sei legge completa a te stessa e ti tieni saldamente al percorso dei binari,
nessuna dolce affabilità di arpe piagnucolose o di petulanti pianoforti la tua).

Tuoi trilli e gridi vengono restituiti da rocce e colline,


lanciata sulle vaste praterie, attraverso i laghi,
a1 liberi cieli scatenata e lieta e forte. 60. Vasilij Kandinskij,
Wall Wbitman, 1876, da Foglie d'erba Ferrovia a Murnau, 1909

67
E LETTERATURA
IN TRENO TRA ARTE

IL TRENO FUTURISTA

48913

20 febbraio tti pubbluo


TI 1909, su "Le Figaro" di Parigi, Filippo Tommaso M
.il
Manifesto di fondazione del Futurismo: il nuovo movíimento
1O
spirito statico e conservatore dei "passatisti", rigidamente iega
in nome di
un'entusiastica esaltazione di tutto ciò che rapprese
61 Umberto Boccioni, uninnovazione dinamica nella vita del singolo e della socIc
Disegno da Gli addii, 1912 industriale

Concezione vitalistica, Marinetti volle privilegiare i valori della civiltà 7 canton:


Si tratta di uno dei
preparatori per il disegni
Gli addi, che fa dipinto0
Cul la
rorza, la potenza e la velocità delle macchine, di cul
parte
vo
Nel
del secondo trittico
Stati d'animo. deg/ Manifesto egli scriveva tra l'altro: "Un immenso
L'artista si o'
fari supeD on
contrappone polemicamente POCe Ci
sentivanmo soli, in quell'ora, a esser desti e ritti,
riu,
come
dai
agli impressionisti e
un nuovo modo di propone Sentinelle avanzate, di
occhieggianu

la realta: in
ritrarre fronte all'esercito delle steic nemiche,

la questo cas0 ince

locomotiva diventa al suoi celesti


Occhi un puro
simbolo di accampamenti. [...] Soli coi neri fantasmi che frugano canteremol egran
energia e di forza,
aroventate delle [...]. Noi
azionm

locomotive lanciate a pazza


pazza co corsa ste
Oc . . )le
agitate dal lavoro, dal
eremo

piacere o dalla sommosa


IL TREN0 FUTURIS TA

ingorde, divoratrici di serpi che fumano;

le officine appese alle nuvole pei contorti

fili dei loro fumi; I..] e locomotive

dall' ampio petto, che scalpitano sulle

rotaie, come enormi cavalli d'acciaio


imbrigliati di tubi".

In un altro manifesto programmatico,


La nuova religione-morale della velocità,
del 1916, Marinetti vede come un valore

positivo il fatto che il treno corra in

direzione rettilinea e domini il paesaggio circostante con la forza della sua velocità:
"Sentieri tortuosi, strade che seguono l'ndolenza dei fiumi e girano lungo

leschiene ei ventri diseguali delle montagne, ecco le leggi della terra. Mai linea
retta; sempre arabeschi e zigzag. La velocità dà finalmente alla vita umana uno
dei caratteri della divinità: la linea retta. I...] Imitiamo il treno e l'automobile che

impongono a tutto ciò che esiste lungo la strada di correre con velocità identica
n senso inverso, e destano in tutto ciò che esiste lungo la strada lo spirito di

Contraddizione, cioè la vita. La velocità del treno costringe il paesaggio attraversato


d
dividersi in due paesaggi giranti in senso inverso alla sua direzione".

El numero 23 della rivista "Lacerba", del primo dicembre 1913, Marinetti pubblicò
una sua
lunga lirica dedicata al treno, che cosi iniZ1a:

CORREZIONE DI BOZZE + DESIDER DI VELOCITA


Nessuna poesia
prima di noi
O s t r a immagimazione senza fili parole in libertà vivaaaaAAA il FUTURISMO

Jlalimente finalmente
finalmente finalmente finalmente
finalmente
62. Umberto Boccioni
poesia nascere Ferrovia, 1910

69
IN TRENO TRA ARTE E LETTERATURA

treno treno treno ireno tren tron tron tron (ponte diferro: tatatluuuntin)
sssssssiii ssiissii ssiisssssiiii

treno treno febbre del mio treno express-express-expresssssss pres-press

press- þress-press- press-press-press-press-press-press-press presssSSS punzeccn


aal sale narino aromatizzato dagli aranci cercare mare mare mare balzare

balzare rottaie rotttaie balzare roooooottttaie roo00000ottaie (GOLOSO SALARO

PURPUREO FALOTICO INEVITABILE INCLINATO IMPONDERABILE


FRAGILE DANZANTE CALAMITATO)
alati
piegherð queste parole voglio dire che cielo mare montagne sono golosi ncbe
ar
pupurei ecc. e che io
goloso salato purpureo ecc. Tutto ciòfuor "
sono
tutek
m me totalità
63 Umberto Boccioni simulaneità sintesi assoluta superiorità della nmia poco
==

Treno che passa, 1908 altre stop + ingoiamentoe


Villa San Giovanni Cattura + pesca
p a r t e n z a d a l l a stazione
In questo
del treno
paesaggio l'arrivo reno-pescecane immagliarlo nelferry-boat-balena
rappresenta un indaco ventilazione

elemento di tensione, che


spezza la quiete assonnata galleggiante solidità del mare di quercia piallata
della campagna: sembra
che
artista, che pochi mesi
più
tardi darà vita al
movimento
futurista, si identifichi nella
locomotivae voglia
introdurre un elemento rancesco Cangiullo, altro poeta che aderi al futurismo, <
22 di
di rottura nella
tradizione
pittorica italana. Euente, che fa parte di una composizione lirica apparsa i
"Lacerba" del 15 novembre 1913:
IL TRENO FUTURIS TA

ADDIOO000

Parole in libertà

LATO PARTENZA

facchini
marea di bluse blu

fra scogliere di valigie


volo di
viaggiatori spolverine zanzare
==

binari di berretti binariati oro rosso argento

ferrovie dello Stato


fretta delle lettere == pillole indigeste

nella cassetta "Lettere" "Stampe

casa caffè biliardto


Biglietti biglietti
Biglietti lasciate tutto sudore di u n a carne

ANDATA coraggiosi chiacchiere quotidiane


con un idiota preferito

64. Carlo Carrà


La stazione di Nilano
1910/ 1911

Nel 19091artista avev


eseguito un dipinto ntitolato
Stazione a Milano, ancora
VICino alle Classiche regole
tigurative. Pochi mesi più
tardi Carrà realizzð questa
tela in cui applicava i canoni
estetici futuristi: nel vortice
elicoidale di colori e di linee
l'osservatore non è in grado
di distinguere i singoli
elementi, e puó soltanto
intuire 0 immaginare
la presenza dei treni.
IN TRENO TRA ARTEE LETTERATURA

ANDATA-RITORNO nostalgici
EATRO5 GOLDON
Ia924 ENE
Jiitisch fiiitisch
uomini macchine ruote
uititiii . .

Le braccia che salutano dauna stazione


binari scie dei treni
sono più lunghe dei su.
tta teteta tta t a tetettatta Scambi
piattaforme giranti
treni tettoie dischi spintoni de
lampade fanaloni spenti come carcaSse d'orologi
sveglie rifornitom
magazzini officine cabine dentiera di steccati
traversine come
aste calligrafiche di bambini 10 carri +35
vagoni isolati == 45

www case di saltimbanchi


chefanno querciola
17 carretti da scalo a
gambe levate ==17 monelt
tronchi di treni ricoverati catena
da evasi pentagrammi di fili telegrafici aiuola orticello di
cantoniere per inghirlandare catafalchi di
spezzata

carbon fossile stazione


passare (elastico traballante sveltissimo) passare case attigue

LNUOVO TEATRO FUTURISTA


GRAPICHE BUc-
PARIRI-VANONI- MILANO
addossarsi amalgamarsi di terremoto si corica la massa messinese

Sempre su "Lacerba", il 15 febbraio 1914, fu pubblicata l'opera poetia


Temporale di Libero Altomare (pseudonimo di Remo Mannoni) a cui appartene

questa strofa:

In alto: scontri furiosi


di treni fantastici
65 Fortunato Depero
Manifesto pubblicitario
in libera marcia
per I1 Nuovo leatro Futurista,
1974 sopra volubili rotaie di fulmini:
la serata futurista Scoppiano caldaie?
pubblicizzata in questo Si spezzano freni?
manitesto prevedeva
Danza dell elica, il balletto
di Giannina Censi su Neri convogli rotolano,
musica
di Casavola, Bianco e nero
di Silvio Mix, Parole veloci Si Sventrano vomitano fantasmi.
di Marinetti e Aniccham
3000, con testi e Un interrogativo livido saltella
scenografie
di Fortunato Depero.
Su la colossale
Luomo-locomotiva
del manifesto e uno dei
cinematografia cenerognola.
personaggi di quest'ultima Sapronoe si chiudono in un attimo
pertormance teatrale
Parentesi paurOse di silenzio
IL TRENO FUTURISTA

nha ricondati anche Omero Vecchi, che trasformò il suo nome (ben poco

fiuturista) in Luciano Folgore, autore del Canto delle stazioni, e Arlengo Soffici,
grandissimo pittore. Nel 1915 Soffici pubblicò Bif'e Z+ 18.
discneto scrittore
e

smultaneità. Chimismi lirici, uno degli esempi più interessanti della nuova poesia
dell'Ambra nel 1927 Marsia Apollo nel 1928.
futurista. cui fecero seguito Elegia
e e

In Arcobaleno Soffici rievoca le sue esperienze parigine, a contatto con Picasso,


Gide e Apollinaire:

Un treno passeggiava sul quai notturno

sotto la nostra finestra

decapitando i riflessi delle lanterne versicolori

tra le botti del vino di Sicilia;


e la Senna era un giardino di bandiere infiammate.

In un'altra opera poetica, Atelier, Soffici offre una sintesi della sua attività di pittore

e poeta girovago per l'Europa:

LocmnmunmaNO000

AEAA .
66.Pasqualino Cangiullo
Il treno sul ponte, 1925 crca

Pasqualino Cangiulo
cominciò a frequentare
gh ambrenn futurist
napoletani quand era ancora
adolescente, seguendo
T'asempio del fratello
maggiore Francesco, pittore
e poeta. Dotato di fertile
creatività, fu autore
di numerose tavole
parolibere", di cui questa
e un esempio, che gli valsero
la definizione di giocoliere
PASQUA dell'alfabeto
IN TRENO TRA ARTE E LETTERATURA

Lecittà d'Europa in fondo alla notte, ei treni,


che filano illuminati come teatri; i treni carichi di nostalgie.

tutta la terra entra a riposarsi,


alcione stanco di volare, sul nostro cuore

c o m e una bandiera.
spiegato

L11 febbraio 1910, a Milano, usci il Manfesto dei


pittori futuristi, firmato la
Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Luigi Russol0, Gino Severini e Giacomo Balla,
fautori di un nuovo modo di intendere I'arte in
generale e la
pittura in particnl.
icolare.
Cosi come Marinetti, in letteratura, voleva abolire la
altre reoolepunteggiatura e
grammaticali e sintattiche che a suo parere limitavano la libertà poetica, essi

bandirono polemicamente le norme della prospettiva e del chiaroscuro insegnate


nelle Accademie. Con questo intento, portarono alle estreme conseguenze
il processo di scomposizione dei colori e delle forme utilizzato dai divisionist,

di cui erano stati quasi tutti allievi, così da dare un nuovo ritmo alle linee, più

dinamicoe diretto. Il treno non fu il loro tema preferito: ai loro occhi non
rappresentava più una novità, superato dal fascino ancor più seducente

dell'automobile e dell'aeroplano. Non mancano però importanti testimonianze


dedicate al tema ferroviario da parte del movimento, da Ire0 u
degli esponenti
corsa nella notte, (1910) di Russolo, alle due versioni di Stazione a Muno,
Carrà realizzò tra il 1909 e il 1911. Più ampia e puntuale la presenza del uc
nell'opera di Umberto Boccioni: in Treno che passa, un olio del 1908, I
Milano
piu nell'autoritratto dello stesso anno, attualmente alla Pinacoteca D
dkalka
ancor piu significativi 7reno in corsa del 1911 e Gli addi, opera don
p i n t i d i Gino

sagoma inconfondibile di una locomotiva. Notevoli sono anche


everini, realizzati sia in tempo di pace, quando ritrasse le staz

C a prima guerra mondiale, quando dipinse l treno bt


ferroviario è iniep
un opera di straordinario i m p a t t o emotivo. Inoltre, il tema ret

COn Scelte grafiche estremamente moderne da Fortunato Dep Benedelt

poeticada ita
fantasia
Cesare Andreoni, è
con creatività da Ivo Pannag81, Con
* alitativo

livello
pale con eleganza cda Leonardo Dudreville. Di elevato fu
Severini

Cioni e
TCSperienza di Mario Sironi. L'amicizia con Balla, BocC
futuriso

del
s u it e mdie l l a
diede

determinante nella sua formazione artistica, anchC I C


Se
Sironi

sui
riflessione

ampia
retazione personale all'interno di una piu
opere
della mal
CiVilta urbana delle
e
industriale, caratteristici di
8ra pa
parte
IL TRENO FUTURISTA

67 Mario Sironi
Ilferroviere, 1920/1922

Serventosi di pochi colo


e dh un disegno soðrio ed
essenziale artista ha voluto
raffigurare un paesaggiO
urbano reddo e statco
quasi dunesso, in cui la
locomotva rappresenta
Tunico elemento dunamico
e dotato di energia

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