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Dipendenza da internet

A seguito dell’innovazione tecnologica, con


l’avvento di Internet, dei social network e
delle app di messaggstica istantanea, siamo
perennemente e costantemente connessi.
Ogni giorno, entriamo in contatto con
migliaia di persone per ragioni lavorative,
per motivi personali, per questioni di studio
o, semplicemente, per socializzare. Internet
ci consente di comunicare con ogni angolo
della Terra e rimanere in contatto con i
nostri cari, anche a centinaia di chilometri.
Le distanze si accorciano e noi possiamo
. comunicare e scambiare informazioni e file
nel giro di pochi secondi, senza dover
aspettare l’arrivo del piccione viaggiatore. Ma, come tutte le cose, bisogna fare attenzione all’uso che se ne
fa di Internet ed ai tempi che si dedicano al suo utilizzo. Fin dagli anni ’90 e prima del 2008 cercavano
prevalentemente informazioni ed usavano e-mail, negli ultimi anni è gradualmente aumentato l’uso delle
chat, degli sms, la frequentazione di social network e giochi, siti porno. L’abuso può sollevare problemi di
una certa portata. L’eccessivo uso di Internet può creare dipendenza. Questa condizione viene associata
anche ai disturbi del controllo degli impulsi come il gioco d’azzardo patologico. Ovviamente, parliamo di
conseguenze differenti, ma il meccanismo che si innesca nel cervello è piuttosto simile. Bisogna sapere che le
emozioni negative, lo stato d’ansia o gli stati di crescente tensione provengono da un senso di piacere, di
soddisfazione o di rilassamento attraverso l’uso e l’abuso di Internet.

I sintomi della dipendenza da Internet


La dipendenza da Internet è un disturbo collegato al controllo degli impulsi. Chi ne soffre, arriva a fare un uso
smodato e patologico di computer, tablet o cellulari dotati di connessione alla rete. Con il passare del tempo,
la persona viene assorbita totalmente da Internet. Questo comportamento può avere conseguenze drastiche
sul proprio stile di vita ed interferire con le normali azioni quotidiane. Il
medico Ivan Goldberg ha definito quali sono i sintomi tipici della dipendenza da Internet ed ha coniato
l’espressione “Internet Addiction Disorder” (IAD).
Tra i campanelli d’allarme della dipendenza da Internet rientrano:
il bisogno di trascorrere sempre più tempo sul web;

-l’esigenza di connettersi sempre più spesso;

-la percezione alterata del tempo;

-la difficoltà del sonno;

-la tendenza a sostituire il mondo reale con quello virtuale;

-la presenza di sentimenti negativi come l’inadeguatezza, l’insicurezza, la bassa autostima;

-la marcata riduzione dell’interesse per ogni altra attività che non abbia a che fare con l’uso di Internet;

-le modificazioni a carico dell’umore: sintomi depressivi e ansiosi, agitazione, pensieri ossessivi o sogni su
quello che sta accadendo in rete, in caso di riduzione o di interruzione della connessione a Internet;

-la perdita o la riduzione delle relazioni interpersonali;

-l’insorgenza di problemi familiari, coniugali, scolastici e/o lavorativi legati all’uso e all’abuso di Internet;
-l’incapacità di interrompere o di tenere sotto controllo l’uso di Internet nonostante la consapevolezza di
aver sviluppato dei problemi di ordine sociale, psicologico e fisico;

-la comparsa di conseguenze fisiche come: tunnel carpale, dolori diffusi al collo e alla schiena, problemi alla
vista. Si tratta di conseguenze derivanti dal protrarsi di lunghi periodi di attività in rete in posizioni scorrette
e di inattività fisica.

Quali sono i soggetti maggiormente colpiti?


Secondo la comunità scientifica, non esiste un profilo caratteriale più vulnerabile che può sviluppare
maggiormente una dipendenza da internet rispetto ad un altro soggetto. In ogni caso, è molto elevata la
probabilità che questo disturbo si manifesti tra:

-giovani uomini single;

-studenti universitari;

-donne di mezza età;

-persone affette da altri disturbi psicologici come la depressione, il disturbo ossessivo-compulsivo, il gioco
d’azzardo patologico, il disturbo bipolare, il disturbo d’ansia sociale, la compulsione sessuale.

Come si manifesta la dipendenza da Internet?


Solitamente, la dipendenza da Internet si manifesta nelle persone che fanno un uso della rete collegato alle
attività ricreative, come chat, videogiochi, shopping, visione di video; mentre, sono meno a rischio di
sviluppare questa dipendenza coloro che ne fanno un uso strumentale, legato alla ricerca di informazioni e
alla corrispondenza elettronica.
In particolare, la dipendenza da Internet può assumere varie forme come:

-cyber-sex addiction e cyber-relational addiction: la tendenza ad instaurare relazioni amicali o amorose con
persone conosciute online;

-net compulsions: comportamenti compulsivi come il gioco d’azzardo, le aste on-line; il commercio in rete;

-computer addiction: coinvolgimento in giochi virtuali in cui il soggetto partecipa costruendosi un’identità
fittizia;

-information overload: la ricerca di informazioni sul web.

Dipendenza da Internet e fenomeno Hikikomori


Sempre più diffuso tra gli adolescenti, il cosiddetto fenomeno Hikikomori comporta l’isolamento e
l’esclusione dal mondo esterno. Sono numerosi i giovani che preferiscono trascorrere il proprio tempo nelle
loro stanze in solitudine e spendere i loro pomeriggi e le loro serate sul web piuttosto che uscire in
compagnia di amici e parenti. I ragazzi arrivano a sostituire la vita reale con quella virtuale, passando ore ed
ore su Internet, rintanandosi “al sicuro” dai giudizi altrui nelle loro camerette, dietro lo schermo di un pc,
uno smartphone e/o di un tablet. Questo fenomeno è associato alla dipendenza da Internet, ma si
differenzia per l’egosintonicità, ovvero che l’individuo si sente in sintonia con i propri sintomi, pertanto
non prova alcun disagio. In più, ritiene che questi segnali siano legati alla sua personalità. Inoltre, la
dipendenza è secondaria rispetto al ritiro sociale.
Dipendenze
Tra le dipendenze più note, vi sono la tossicodipendenza e la dipendenza dall’alcol. In questi casi, la persona
ha dei segni fisici di malessere, va alla ricerca della sostanza o dell’alcol in maniera compulsiva e
incontrollata. In pratica, ne avverte il bisogno e, addirittura, si sente male.
Nel tempo, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha aperto il tema delle dipendenze ad alcuni
comportamenti. Tra i più noti, negli adulti, c’è ad esempio la ludopatia (cioè la dipendenza dal gioco
d’azzardo). Di recente, anche il Dsm (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) ha cominciato a
discutere di queste dipendenze comportamentali tra cui rientrano la dipendenza da Internet e dai
videogiochi. Queste forme di dipendenza riguardano soprattutto i minori. Ci sono dati piuttosto inquietanti
su quanto i ragazzi svolgano sempre più attività di gioco d’azzardo.

Cause dipendenza da vidogiochi


Ci sono varie cause. Sicuramente, c’è un fattore biologico, una predisposizione genetica a sviluppare delle
dipendenze. Ad esempio, molti ragazzi che soffrono di questa dipendenza hanno o hanno avuto un disturbo
del neurosviluppo non riconosciuto. L’autismo o l’Adhd (disturbo da deficit di attenzione e iperattività)
spesso in adolescenza presenta delle forme di dipendenza.

Effetti della dipendenza da videogiochi


Gli effetti sono diversi a seconda dell’età. Nel bambino piccolo, sono un impedimento al raggiungimento del
massimo potenziale. Noi nasciamo con delle capacità potenziali dal punto di vista genetico e per poterle
raggiungere abbiamo bisogno che l’ambiente esterno ci faciliti in questo.
Ad esempio, un ambiente ricco e stimolante generalmente produce delle competenze cognitive più alte
rispetto a un ambiente poco stimolante. Secondo alcuni studi realizzati in Africa, se tu fai crescere i bambini
con molti stimoli intorno, il quoziente intellettivo può essere fino a 8 o 9 punti più alto. Secondo altri studi,
lasciare il bambino davanti al televisore per molte ore al giorno, il quoziente intellettivo non raggiunge il
massimo potenziale.
Negli adolescenti, invece, c’è il rischio che si manifestino disturbi di tipo psichiatrico.

Comportamento tipico degli adolescenti che hanno una


dipendenza da videogiochi
In genere, gli adolescenti restano svegli fino alle due/tre di notte per chattare o per giocare online. Al
mattino, quando devono svegliarsi per andare a scuola, non ce la fanno.
Ci sono varie ipotesi e correnti di pensiero secondo cui la deprivazione del sonno giocherebbe un ruolo
importante nel favorire la comparsa di alcuni disturbi mentali come l’ansia e la depressione.

Linee guida dettate dai pediatri americani sull’uso degli strumenti


elettronici
Fino ai cinque anni, i minori possono guardare la televisione per pochi minuti al giorno e in presenza dei loro
genitori. Anche se sarebbe meglio evitare. Tuttavia, se proprio non si può fare a meno della tv, non bisogna
abbandonare il minore davanti allo schermo. Poi, è consigliabile l’uso di smartphone e tablet dai dodici anni
in poi.

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