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Geofinanza-Geoeconomia

Capitolo 1- Il sistema finanziario internazionale e il suo divenire

Accordi di Bretton Woods (1944)

Controllo del possesso della liquidità (questione eurodollari e petrodollari)

Finanziarizzazione (invenzione di strumenti finanziari  CDO, CDS) [i “derivati”]

Le crisi finanziarie sono sistemiche [cioè dipendono dal sistema stesso e non possono non avvenire]; spiegata la
grave crisi finanziaria del 2008

Capitolo 2 – L’evoluzione dell’architettura finanziaria globale: il quadro istituzionale

Gli attori principali, istituzionali, dell’architettura finanziaria globale (accordo di Basilea per le banche , il
sistema Washington [Fondo Monetario Internazionale e Banca Mondiale])
Attori finanziari con importanti capitali: i fondi pensione e i fondi sovrani (cioè dei singoli stati)
I luoghi principali degli scambi borsistici e finanziari: New York, Londra, Hong Kong, Singapore [Francoforte, in
Germania e sede della BCE Banca Centrale Europea, e in crescita Shanghai e Shenzhen in Cina]

Capitolo 3 – CAPITALISMO FINANZIARIO

Il capitalismo finanziario è una “Mega-macchina sociale”; ultima delle mega-macchine manifestatasi nell’ultimo
secolo
“ l’estrazione del valore è un processo totalmente diverso dalla sua produzione”
Il capitale è potere  determina cosa produrre, con quali strumenti, in che quantità, in quale momento e in che
luogo, controlla il diritto al lavoro e la sua organizzazione, e il livello del potere d’acquisto delle classi sociali.
[Le tre fasi del modello di sviluppo occidentale vengono “saltate” per agire direttamente nella fase 4]

Attori finanziari: la grandi banche, la finanza-ombra, gli investitori istituzionali [fondi sovrani, fondi pensioni, stati]

“La politica, infine, si adegua alle scelte e ai mutamenti del sistema economico”.

L’ideologia neoliberale [o liberista e neoliberista] = suoi pensatori principali e suoi presupposti concettuali [si
vedano le somiglianze con il Washington Consensus]
Misura del PIL come riferimento primario e “crescita” [della produzione, dei consumi, dei valori azionari, del
capitale, ecc.] come iconografia-discourse
Il processo storico della finanziarizzazione dell’economia mondiale (esempi)

Capitolo 4 - Disuguaglianze crescenti

Il modello distributivo socialdemocratico [per ridurre le diseguaglianze della piramide socio-economica]

Il mutamento nel rapporto di forza tra capitale e lavoro (a favore del capitale)

Dal 1980 tre tendenze di lunga durata nell’economia mondiale (passivo USA nella bilancia commerciale, USA
debitore netto, crescita di valore degli asset che danno rendimento) [si favoriscono le rendite piuttosto che
la produzione di beni]; p.70: wealth effect = chi vede aumentare il proprio capitale riduce il risparmio e
aumenta i consumi

Differenze istituzionali dei paesi anglosassoni (USA in testa), indebitati e “aspirapolvere” della liquidità globale 
offrono asset [a chi possiede capitali e cerca rendite e/o aumento di valore]

CAPITOLO 5 – I LUOGHI DELLA FINANZA

p.78 = I luoghi della finanza [regolata]: New York p.81, Londra p.79, (Tokyo)

Offshore centres p.83: Bahamas, Cayman Islands, British Virgin Islands p.86 e altre isole dei Caraibi p.87 e in
Polinesia p.88 (carta a pag.89)

EUropa tra onshores (centri regolati) e centri offshores (piccoli stati con legislazioni favorevoli [segreto bancario e
detassazione]): Svizzera, Andorra, Gibilterra, Lichtenstein e le isole inglesi del Canale della manica (Jersey e
Guernsey), Madeira (Portogallo) – Paesi Bassi e Lussemburgo con legislazioni più favorevoli rispetto agli altri paesi
della UE

Centri in Cina: Shanghai, Shenzhen e Pechino (Beijing); e Hong Kong p.93-94

India pagg.94-99: Mumbai [Bombay]

Capitolo 6 – Dinamiche geopolitiche

Geopolitica classica: “centro, semiperiferia, periferia” p.1010-102, il Washington Consensus p.105-106

Lo strumento militare = il confronto USA, Occidente e Cina p.107-109 e gli strumenti economici p110

Africa e Medio Oriente p.110

p.112 (seconda metà) = contenere la Cina, controllare la Russia

Capitolo 7 – Cina: modello di sviluppo e finanza globale

Cina, gli strumenti usati nel “socialismo di mercato” =

- controllo dei flussi di capitale

- “apertura” economica controllata tramite sperimentazioni localizzate (in aree definite) e in sequenza (una dopo
l’altra) pagg.120-21

Dei 5 esempi citati dare maggiore attenzione ai 3 di seguito = Chongqing (pronuncia Cioncin) p. 124– AIIB
(Asian Infrastructure Investment Bank) p.130-31 - OBOR (One Belt One Road) p. 133-34

Il rapporto stato-società: lo stato è necessario (iconografia-discourse) e società (caratteri e pratiche


nell’isola culturale)

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