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Nel corso le matematiche, il progetto che mi ha particolarmente interessato è stato quello

riguardante le assicurazioni. Diverse sono le questioni da analizzare quando si decide di stipulare


una polizza assicurativa, partendo dal fatto che esistono polizze per danni e polizze sulla vita.
In base all’ art.1882c.c.” l’assicurazione è un contratto con il quale l’assicuratore, verso
pagamento di un premio, si obbliga a rivalere l’assicurato, entro i limiti convenuti, del danno ad
esso prodotto da un sinistro, ovvero a pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un evento
attinente alla vita umana”, le figure quindi facenti parte del contratto sono l’assicuratore ( colui
che stipula il contratto ), il contraente ( colui verso cui viene stipulato il contratto ) ed il
beneficiario ( colui che riscuote l’assicurazione e può anche essere diverso dal contraente).
L’assicurazione sulla vita è una garanzia, attraverso un investimento, per mantenere il proprio, o
quello dei familiari, stile di vita invariato; esistono diverse polizze proprio per rispondere alle
diverse esigenze ,c’è l’assicurazione caso vita in cui il pagamento è subordinato all’esistenza in vita
dell’assicurato e può essere differito o a rendita vitalizia, c’è l’assicurazione caso morte in cui il
pagamento è subordinato alla morte dell’assicurato, ed infine l’assicurazione mista ovvero una
combinazione del caso vita e caso morte. I compensi, ovvero premi, possono essere: unico (pagato
in un’unica soluzione), periodico (secondo rate da stabilire), puro (proporzionale alla somma da
stabilire) e di tariffa (calcolato in base alle spese di gestioni e costi dell’assicuratore). È stato molto
interessante vedere come si fa il calcolo dell’assicurazione, partendo dal premio unico puro (valore
attuariale), si applica la speranza matematica ovvero prodotto del valore attuale certo: [vt = (1+i)-t]
per la probabilità di riscossione di tale capitale.
Le assicurazioni caso vita posso essere a capitale differito, a rendita vitalizia a rate annue costanti,
a rendita vitalizia immediata e temporanea per un certo numero di anni, ovviamente per ognuna
di queste esistono specifici calcoli prestabiliti.
L’assicurazione caso morte che è percepita dagli eredi, in maniera differita o immediata, può
essere percepita solo alla morte dell’assicurato, può essere anche elementare di morte ovvero
prevede il pagamento del capitale solo se l’assicurato muore nell’anno stabilito.
Infine c’ l’assicurazione mista, nella quale si garantisce un capitale differito all’assicurato ed una
somma agli eredi qualora l’assicurato muoia prima dell’incasso del capitale, può essere mista
semplice o mista doppia.
Il valore di una polizza calcolato dopo un certo numero di anni dalla stipulazione del contratto si
chiama riserva matematica e può essere interpretata sia per l’assicurato, ovvero il credito nei
confronti dell’assicuratore, che per l’assicuratore ovvero l’accantonamento dei premi che equivale
alla rimanenza finale passiva di bilancio. La riserva matematica ha una duplice motivazione: legale
perché imposta dallo Stato per evitare speculazioni eventi dannosi per l’assicurato, tecnica perché
è una base di calcolo x eventuali modifiche del contratto. La riserva matematica può essere pura o
completa ed i suoi metodi di calcolo sono prospettivo e retrospettivo, entrambi portano allo stesso
risultato e l’utilizzo di un metodo rispetto ad un altro è dato dalla convenienza del calcolo in base
agli impegni futuri dell’assicurato o quelli assolti dall’assicuratore.
Nel 2019 il mercato assicurativo italiano ha registrato una crescita del 4% del mercato assicurativo
di cui il 3,8% nel comparto Vita, ora però in questo contesto d’incertezza dato dal diffondersi della
pandemia COVID-19 le previsioni risultano essere più complesse e quindi non risulta possibile
determinare le implicazioni nel breve e lungo termine sull’andamento del settore.
Studiare questo argomento ha di molto ampliato la mia visione sull’argomento aiutandomi a
comprenderne anche l’importanza che ha nel personale.

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